Piazza Cittadella. La giunta Tarasconi replica al centro destra: “Abbiamo sbloccato una situazione in stallo da 13 anni”

La Giunta Tarasconi non ci sta e davanti alle critiche che le sono piovute addosso, copiose, da parte del centro destra per la gestione di piazza Cittadella e del contratto con GPS – Piacenza Parcheggi risponde con un comunicato stampa firmato genericamente come “amministrazione” anche se è ovvio che ogni parola sia stata attentamente soppesata sia dal sindaco sia dal direttore generale Luca Canessa, entrambi in vacanza in questo giorni di fine luglio.

Ecco il testo.
“Chi oggi si scatena al grido di “ve l’avevamo detto”, lo fa da una comoda posizione di opposizione. Peccato che, quando era al governo della città – con lo stesso concessionario e lo stesso contratto in mano – non abbia fatto nulla per sbloccare una situazione che tutti sapevano essere complessa. Nessuna interruzione del contratto, nessuna proposta alternativa, nessuna strategia, nessun passo avanti. Piazza Cittadella, con il suo rudere fatiscente di fronte a Palazzo Farnese, è rimasta per anni in stato di degrado, come se andasse bene così.

L’attuale amministrazione ha preso una direzione chiara: affrontare la vicenda con serietà, mettere ordine e lavorare per restituire decoro e funzioni a un’area strategica. A chi oggi dice che rescindere il contratto fosse semplice, ricordiamo che l’ente comunale era in parte inadempiente per non aver mai consegnato le aree. Se davvero fosse stato così facile, perché non l’hanno fatto coloro che erano al governo della città prima di noi? Lo ribadiamo: non era possibile risolvere il contratto senza esporre l’ente a contenziosi onerosi e rischiosi.

Noi ci siamo messi “sul pulito”: abbiamo incassato tre annualità di canoni non versati, abbiamo regolarizzato la consegna delle aree e abbiamo restituito al Comune la piena capacità di controllo. E lo abbiamo fatto guidando da subito la linea, imponendo all’interlocutore privato di rispettare obblighi precisi. E quando ciò non è avvenuto, abbiamo formalizzato diffide con risoluzione per inadempimento. Tre volte, per ragioni sostanziali. Non ci siamo limitati a rimpallarci responsabilità o a rinviare le scelte rimanendo nel vago, senza una strategia e una direzione, come è stato fatto in passato. Rimpalli, rinvii e vaghezza che non sono certo a costo zero, sia ben chiaro. Anzi, l’esatto contrario: hanno avuto un notevole impatto, anche economico, sull’ente e quindi sulla collettività.

Fin dall’inizio, abbiamo operato con una visione chiara: un piano principale, coerente e vincolante, per portare a termine il progetto con il concessionario che ci siamo trovati come interlocutore, in possesso di un regolare contratto; un progetto che prevedeva, tra l’altro, la realizzazione di un parcheggio di cui l’area ha assoluto bisogno. E un piano B, solido e alternativo, pronto a scattare se il primo dovesse venire meno. Non c’è alcuna improvvisazione. C’è una strategia chiara, costruita passo dopo passo. E se mai dovessimo essere costretti a chiudere questo capitolo, lo faremo senza esitazioni, da una posizione solida, con in mano soluzioni vere, sapendo di aver protetto l’ente.

A quel punto, solo grazie al lavoro fatto in questi ultimi tre anni, saremo nelle condizioni di vedere un nuovo inizio: una piazza riqualificata, un partner affidabile e trasparente, un equilibrio economico sostenibile per la città. Tutto questo, molto semplicemente, non si sarebbe mai potuto realizzare se fossimo rimasti nelle condizioni che abbiamo trovato quando ci siamo insediati. Al contrario, tutto questo è possibile grazie allo sblocco di una situazione che era incancrenita da troppi anni.

Agire con una visione e con una strategia segna la differenza tra chi governa e chi galleggia. Governare significa prendersi la responsabilità dell’agire, avendo ben presente tutti gli scenari. Lo scenario attuale era uno di quelli previsti e ora lo si affronta da una posizione di forza, in serenità, e con la coscienza a posto. Chi si scandalizza oggi per come potrebbero andare le cose tra il Comune e l’attuale concessionario privato, dovrebbe scandalizzarsi per il tempo buttato via negli anni precedenti. E il tempo, si sa, oltre ad essere prezioso per la vita di tutti noi, è anche denaro. Perdere tempo significa pagare in termini economici.

Noi abbiamo agito sulla base delle carte, con rigore. Anche nei momenti più delicati – dalla fideiussione rivelatasi falsa al procedimento per l’interdittiva antimafia – il Comune ha agito sulla base degli atti ufficiali e nel rispetto delle istituzioni. La Procura ha accertato che il concessionario era stato truffato, mentre la Prefettura ha escluso ogni interdizione, chiarendo che il soggetto poteva continuare a operare. E il Comune, a quel punto, ha fatto ciò che un ente pubblico responsabile deve fare: vigilare e verificare. E l’ha fatto.

Oggi, dopo mesi di fermo dei lavori, il Comune ha inviato – il 23 luglio – una diffida formale: 31 giorni di tempo per presentare garanzie bancarie aggiornate e un nuovo cronoprogramma per colmare i 240 giorni di ritardo. In caso contrario, il contratto sarà risolto.

La visione politica non è mai stata “nascosta” o poco chiara: da sempre abbiamo sostenuto l’importanza che tutta quell’area venisse riqualificata e che venisse realizzato un parcheggio indispensabile, come in tutte le città moderne; e abbiamo lavorato per questo aggiungendo anche un nostro progetto per piazza Casali e le ex Scuderie di Maria Luigia per il rilancio dell’intera zona. L’abbiamo fatto con serietà e trasparenza. Naturalmente, prendiamo atto dell’evoluzione dei fatti e, come ente, ci muoviamo di conseguenza. Carte alla mano, come abbiamo sempre fatto.

La verità è molto semplice: questa amministrazione si è assunta la responsabilità che altri non hanno voluto prendersi. Ha operato con rigore, senza strumentalizzazioni, con un solo obiettivo: restituire ai piacentini una piazza degna di questo nome. E lo farà”.




Secondo l’Ausl di Piacenza nessuna fuga dall’azienda. “Turnover nella norma, competenze valorizzate”

Figa di sanitari dall’ospedale di Piacenza? La voce si è fatta sempre più insistente ed in particolare Negli ultimi tempi ha ripreso vigore in seguito ai clamorosi arresti che di ben due primari. Con un comunicato stampa però l’Ausl di Piacenza interviene per smentire questa tesi.

Ecco la nota.

Negli ultimi giorni, è stata diffusa una tesi infondata che ipotizza una presunta “corposa uscita di scena di dipendenti” dall’Azienda sanitaria di Piacenza. Un’affermazione che non trova alcun riscontro nei dati oggettivi, né nella realtà quotidiana di una struttura che conta quasi 4.000 dipendenti: una vera e propria “città” operativa e dinamica, al servizio della salute pubblica.

In un’organizzazione di queste dimensioni, è del tutto naturale che ogni mese una quota fisiologica di personale – tra le 10 e le 20 unità – cambi percorso professionale o raggiunga l’età pensionabile. Parlare di “fuga” è quindi fuorviante e distorsivo: il turnover registrato è perfettamente in linea con quello degli anni precedenti, senza alcuna anomalia.

“Il ricambio del personale attraverso cessazioni e nuove assunzioni rappresenta una normale dinamica organizzativa – chiarisce Mario Giacomazzi, direttore della Gestione risorse umane di Ausl Piacenza – È un processo fisiologico, che permette all’organizzazione di mantenere elevati livelli di competenza e qualità dei servizi”.

I numeri secondo l’Ausl parlerebbero chiaro:

– nel bimestre maggio-giugno 2025 si sono registrate 40 cessazioni, a fronte delle 38 del bimestre precedente;

– nei primi sette mesi dell’anno i dipendenti cessati sono stati 152, a fronte dei 150 nello stesso periodo del 2024;

– il tasso di turnover annuale si conferma attorno al 6-7%, coerente con gli standard di sistema.

Le motivazioni sono prevalentemente personali: pensionamenti (che rappresentano circa la metà dei casi), esigenze familiari o trasferimenti verso strutture più vicine al luogo di origine. In alcuni casi, le dimissioni non segnano un impoverimento del sistema sanitario locale, ma piuttosto una sua evoluzione: come per due pediatri ospedalieri che hanno scelto di diventare Pediatri di libera scelta, continuando a operare sul territorio.

Al normale ricambio si affianca l’arrivo di nuove figure di riferimento. È il caso di Francesco Giangregorio, stimato gastroenterologo, che prenderà servizio entro l’anno come nuovo direttore della Medicina Interna dell’ospedale di Castelsangiovanni, subentrando a Carlo Cagnoni, recentemente pensionato. Sono inoltre già confermate, entro l’anno, le nomine del nuovo primario di Oncologia e del nuovo primario di Chirurgia, in collaborazione con l’Università di Parma, a conferma del ruolo universitario di alcune sedi ospedaliere piacentine.

L’Azienda sanitaria di Piacenza respinge quindi con fermezza ogni tentativo di alimentare allarmismi infondati e in un’ottica di trasparenza e responsabilità, continuerà a monitorare con attenzione l’evoluzione della propria forza lavoro, garantendo stabilità organizzativa, qualità operativa e un costante investimento sulle professionalità che compongono il sistema sanitario locale.




Oltre 10.500 concessioni scadute nei cimiteri di Piacenza

Che nei cimitero piacentino (ed in particolare in quello urbano sulla Caorsana) occorra trovare un rimedio al problema dei furti è sotto gli occhi di tutti.

Non solo come spiega il vicesindaco (leggi sotto) del consistente lotto di innaffiatoi acquistati lo scorso anno non resta quasi nulla, ma i proprietari di tombe ed avelli di famiglia lamentano la sparizione di tutto ciò che è asportabile, a partire dai fiori. Negli ultimi tempi ignoti hanno rubato persino le catenelle che delimitano l’ingresso delle cappelle private. Resta da capire cosa mai possano farsene questi squallidi ladri  di manufatti d’ottone che hanno un mercato molto specifico e certamente ristretto.

Intanto si sono concluse, nelle scorse settimane, le operazioni di estumulazione – circa un centinaio – nel 1° reparto del Cimitero urbano, nell’ambito del percorso di ricognizione delle concessioni scadute negli anni e delle conseguenti procedure di regolarizzazione che riguardavano, complessivamente, 10.500 casi. “Un lavoro considerevole, avviato 18 mesi fa – spiega il vice sindaco Matteo Bongiorni – grazie al quale abbiamo potuto riportare a una corretta e più razionale pianificazione tutte le pratiche di rinnovo o di riesumazione, completando nel frattempo il 20% delle regolarizzazioni necessarie, circa 2000. L’attività riprenderà in settembre anche in altri reparti e in altri cimiteri del territorio, per proseguire nei mesi autunnali e invernali: sono già in corso, a questo proposito, le affissioni che informano le famiglie interessate della necessità di contattare i gestori dei servizi cimiteriali”.

Al via anche la spedizione delle bollette relative ai consumi elettrici: non sarà richiesto alcun pagamento ai nuclei familiari le cui lapidi sono collocate nel primo e nel secondo reparto del cimitero urbano, dove si sta valutando un progetto di sistemazione per il ripristino definitivo delle luci votive: “La difficoltà dell’intervento – chiarisce Bongiorni – è legata alla conformazione fisica dei campi, i cui spazi non consentono agevolmente il tracciamento dei cavi per la posa e gli allacci, ponendo anche una questione di sicurezza”. Nessun addebito anche per una parte delle concessioni nel cimitero di Mucinasso, in questo caso per un problema impiantistico in fase di risoluzione.

“Proprio a Mucinasso – aggiunge il vice sindaco – si sono appena conclusi i lavori di manutenzione straordinaria della chiesetta interna, mentre è pressoché completata la riparazione di una porzione di tetto a San Lazzaro, dove l’ammaloramento e lo sgretolarsi della copertura era causa di ripetute infiltrazioni, richiedendo anche il montaggio di nuove lattonerie”.

Per quanto riguarda il Cimitero urbano, continua la progressiva sistemazione dei campi ed è in atto la predisposizione per il sistema di chiusura automatica dei cancelli, che sarà ovviamente dotato di apertura d’emergenza dall’interno. “Sotto il profilo della sicurezza e della tutela del decoro – precisa Bongiorni – stiamo valutando anche l’installazione delle telecamere agli ingressi, sebbene il primo appello da fare sia alla civiltà dei comportamenti e al rispetto dei beni comuni: basti pensare ai 400 innaffiatoi acquistati, per una spesa intorno ai 2000 euro, nell’ottobre scorso e messi a disposizione dell’utenza: a distanza di nemmeno un anno, ne mancano 350 e credo che i numeri, purtroppo, si commentino da sé. Proveremo a sensibilizzare i fruitori anche attraverso cartelli specifici, che invitino ad avere sempre riguardo del luogo, delle sue dotazioni e di tutte le persone che qui si prendono cura dei propri cari, onorandone con amore il ricordo”.

Dal mese di settembre, infine, sarà ampliato l’orario di apertura al pubblico degli uffici cimiteriali di via Caorsana, estendendo anche al lunedì l’orario continuato – dalle 8.30 alle 17 – già in vigore il giovedì. Il martedì, mercoledì, venerdì e sabato resta confermata l’abituale apertura dalle 8.30 alle 12.30.




Il centro destra su Piazza Cittadella: “E’ ora che qualcuno si assuma la responsabilità per quanto accaduto”

Dopo la notizia diffusa ieri dal Comune di Piacenza sull’avvio della procedura per la risoluzione del contratto in essere con Piacenza Parcheggi – GPS, non si è fatta attendere la reazione di tutti i di tutti i consiglieri del centro-destra che da tempo chiedevano a gran voce un simile passo legale.

“Siamo atterriti, avviliti, arrabbiati. Non ci sono altri termini per definire lo stato d’animo con cui assistiamo all’evoluzione – tragicamente prevedibile – della vicenda di Piazza Cittadella.
Quello che oggi sta accadendo, quello che è già accaduto, noi lo denunciamo dal luglio del 2023. E le decisioni che oggi questa Amministrazione si affretta a prendere, noi le suggeriamo da oltre un anno.
Per oltre un anno abbiamo chiesto con forza la risoluzione del contratto, quando era legalmente possibile a costo zero. Ora invece, con un ritardo imperdonabile, si intraprende una strada che avrà pesanti conseguenze economiche, legali e amministrative.
Intanto la piazza è devastata, gli alberi abbattuti, lo spazio impraticabile, le attività commerciali allo stremo, i residenti esasperati. Una situazione di abbandono, creata e aggravata da chi ha preferito tirare dritto nell’arroganza delle proprie convinzioni, ignorando ogni allarme, ogni proposta alternativa.
E non è tutto.
Avevamo indicato, per tempo, anche la possibilità di acquisire all’asta il silos di via 10 Giugno a un prezzo estremamente vantaggioso. Non è stato fatto.
Ora, dopo che quel bene è stato acquistato da un privato, l’Amministrazione tenta di correre ai ripari, avviando solo adesso un dialogo per ottenere qualche parcheggio in più.
Quanto è costata alla città la testardaggine di questa Giunta?
Tantissimo. In termini di soldi pubblici, di danni d’immagine, di sfiducia verso le istituzioni.
Abbiamo ancora in mente le dichiarazioni del Sindaco, del Vicesindaco, del Direttore Generale Canessa, che fino a poche settimane fa continuavano a rassicurare, sostenendo che andava tutto bene, che il ritardo era normale, che non c’erano problemi.
E oggi? Si risolve il contratto per gli stessi motivi – mancanza delle garanzie bancarie e ritardi – che noi abbiamo denunciato da un anno.
Gravissimo, poi, il fatto che il Sindaco e il Segretario Generale, figure chiave in tutta questa vicenda, siano in vacanza nel momento più critico.
Un atteggiamento che ricorda chi abbandona la nave mentre affonda, lasciando il disastro in mano ai piacentini.
Come centrodestra, annunciamo fin da ora una conferenza stampa nella giornata di lunedì, durante la quale non faremo sconti a nessuno.
È tempo che qualcuno si assuma la responsabilità di quanto accaduto, perché questa è una ferita profonda per la città, una presa in giro nei confronti dei cittadini, dei commercianti, dei residenti, e anche dei consiglieri comunali che da mesi chiedono chiarezza e responsabilità.
Siamo desolati per come è stata gestita l’intera vicenda. Piacenza meritava e merita molto di più”




Sospetto caso di Chikungunya in zona via Guastafredda

In seguito alla segnalazione, da parte dell’Azienda Usl, di un caso sospetto di virus Chikungunya rilevato in città, l’Amministrazione comunale ha emanato oggi un’ordinanza urgente per l’avvio della disinfestazione straordinaria mirata a contrastare la diffusione della zanzara tigre, vettore della malattia virale, nella zona di via Guastafredda, nel raggio di 100 metri dal civico 22.

Salvo condizioni meteo avverse, il protocollo emergenziale prenderà il via nella tarda serata di oggi, venerdì 25 luglio, con il primo dei tre trattamenti adulticidi consecutivi previsti in orario nottuno nelle aree pubbliche, cui seguirà a partire dalla mattinata di sabato 26 l’esecuzione degli interventi adulticidi, larvicidi e la rimozione dei focolai nelle aree private, porta a porta. Contestualmente, si eseguirà il trattamento larvicida nelle tombinature pubbliche.

L’attuazione del programma completo è subordinata, come sempre, alla conferma ufficiale del caso sospetto da parte dell’Ausl, che è attesa entro la giornata di sabato 26 luglio: qualora le analisi di laboratorio dovessero escludere la presenza del virus, il provvedimento sarà revocato.

Gli interventi saranno eseguiti da operatori specializzati con il supporto della Polizia locale, che garantirà l’accesso alle aree private e vigilerà sul rispetto delle disposizioni previste, comprese le modifiche temporanee alla viabilità laddove necessarie.

Durante i trattamenti sarà fondamentale osservare tutte le precauzioni indicate per tutelare la salute pubblica: si raccomanda dunque ai cittadini di rimanere al chiuso, di chiudere porte e finestre, di mettere al riparo animali domestici e oggetti sensibili, di non esporre all’esterno alimenti o biancheria, di sospendere l’uso degli impianti di ricambio d’aria e di non consumare eventuali prodotti degli orti nelle zone indicate.

Al termine dei trattamenti sarà opportuno procedere, con l’uso di guanti, al lavaggio accurato di giochi e arredi da esterno eventualmente esposti.
L’Amministrazione comunale ricorda infine l’importanza della prevenzione anche da parte dei cittadini, che sono invitati a evitare la formazione di ristagni d’acqua nei propri spazi verdi e cortilizi e ad effettuare regolari trattamenti larvicidi nelle caditoie, utilizzando prodotti disponibili in farmacia.




Diffida del Comune a Piacenza Parcheggi: avviato il procedimento per la risoluzione del contratto

Il Comune di Piacenza ha notificato una diffida formale a Piacenza Parcheggi Spa, concessionaria per la realizzazione e gestione del parcheggio interrato di Piazza Cittadella, contestando due gravi inadempienze: la mancata trasmissione della documentazione bancaria aggiornata rispetto a quella prodotta lo scorso anno, a conferma del finanziamento; in secondo luogo, il ritardo di oltre 240 giorni rispetto al crono-programma dei lavori.
Il procedimento segue la valutazione, nei giorni scorsi, della risposta inviata il 16 luglio da Piacenza Parcheggi a fronte delle richieste di chiarimento da parte del Comune, e la chiusura in disaccordo del tavolo tecnico tra Ente e concessionario.
La diffida, che concede 31 giorni per sanare le inadempienze, è stata trasmessa anche alle compagnie assicurative per l’attivazione delle garanzie fideiussorie. In caso di mancato adempimento, il contratto sarà considerato risolto di diritto e sarà avviata l’applicazione di penali per i ritardi accumulati.




Intensa giornata piacentina per i soci del Rotary Club Milano

Il Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino ha organizzato, grazie anche al prezioso contributo di Tiziana Benzi, una giornata culturale a Piacenza con la presenza di una delegazione del Rotary Club Milano per consolidare i legami di amicizia e cooperazione oltre le comunità locali. In passato una delegazione del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino si era recata nella sede del Rotary Club Milano per visitare, a Palazzo Morando, la mostra “un secolo di storia e società attraverso la presenza del Rotary” nella ricorrenza dei 100 anni della sua fondazione.
Nel corso della mattinata, alla presenza di diversi Soci rotariani, è stata effettuata la visita alla mostra dedicata a Giovanni Fattori – uno dei protagonisti del grande naturalismo europeo – in occasione del bicentenario della sua nascita (1825 -1908) presso il centro per le arti contemporanee XNL Piacenza. Grazie alla guida che ha accompagnato il gruppo è stato possibile comprendere la tecnica dell’artista: dalle prime esperienze sulla macchia (fu uno dei massimi esponenti del movimento dei Macchiaioli della seconda metà dell’ ottocento) fino ai ritratti, ai paesaggi, ai soggetti di vita rurale e alle rappresentazioni storiche legate al periodo rinascimentale.
La mattinata è proseguita con la visita alla Galleria d’arte moderna Ricci Oddi e il gruppo ha potuto ammirare Il Ritratto di Signora di Gustav Klimt (Vienna, 1862 – 1918) che è sicuramente l’opera più famosa esposta; il Dipinto, eseguito tra il 1916 e il 1917, appartiene all’ultima fase di attività dell’artista ed è stato particolarmente apprezzato anche dagli amici del Rotary di Milano.
Durante il momento conviviale i saluti ufficiali da parte di entrambe i Rotary: il Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino rappresentato dal futuro Presidente Fabio Callori e il Rotary Club Milano rappresentato dalla Presidente Andreina Degli Esposti. Callori ha sottolineato l’Amicizia e la collaborazione tra i Rotary e ha rivolto un sentito ringraziamento alla Socia Tiziana Benzi sempre impegnata nell’organizzazione di importanti momenti. La Presidente del Rotary Milano ha ringraziato per l’amicizia di questi anni e ha invitato i Soci del Club Pallavicino a Milano per un prossimo evento.
Il pomeriggio è proseguito con la visita alla Galleria Alberoni: nella Sala degli Arazzi la meravigliosa collezione di diciotto capolavori certamente tra le più importanti d’Italia. Tiziana Benzi ha ben spiegato le tecniche di restauro utilizzate per questi Arazzi antichi e preziosi, le tecniche di tessitura e i segreti delle tinture oltre alle modalità di restauro e di conservazione dei capolavori dell’arte tessile. La visita è proseguita alla Chiesa del Collegio, alla Biblioteca storica e alla parte museale. A conclusione l’ Ecce Homo di Antonello da Messina, una vera e propria perla della collezione artistica custodita nella pinacoteca.
La preziosissima tavola fa parte del lascito del cardinale Giulio Alberoni (1664-1752) al Collegio.
Giornata intensa e ricca di sapere molto apprezzata da tutti i Soci presenti; nel tardo pomeriggio i saluti con la promessa di un arrivederci a presto per condividere nuovamente momenti culturali che entrambe i territori possono offrire.




Il Comune mappa per la prima volta tutti i suoi immobili: sono più di 100

Il Comune di Piacenza ha completato la mappatura e la classificazione di tutti gli immobili di proprietà dell’ente. Si tratta di un lavoro imponente e al tempo stesso preciso, puntuale e di grande valore strategico, non solo oggi ma anche per il futuro. Un lavoro che si inserisce nel più ampio quadro di ottimizzazione dell’organizzazione e della gestione del Comune di Piacenza in ogni suo settore.
L’attività, svolta nell’arco dell’ultimo anno, ha richiesto un impegno notevole da parte di un gruppo di lavoro trasversale ed è stata messa in campo su preciso indirizzo della Giunta (Delibera n. 142 del 1 luglio 2025) che si inserisce nel solco di una visione più ampia, da parte dell’Amministrazione, improntata ad efficientare sempre di più la programmazione, il controllo di gestione e di conseguenza, in questo caso, la valorizzazione del patrimonio. Tant’è che con la riorganizzazione dell’ente è stato istituito un servizio ad hoc chiamato, appunto, “Valorizzazione del patrimonio”. In questo contesto, grazie al lavoro svolto, oggi Piacenza ha a disposizione un quadro aggiornato e dettagliato del patrimonio immobiliare comunale, dei relativi usi e delle modalità di gestione.
“Uno strumento fondamentale – sottolinea il vicesindaco Matteo Bongiorni – che ci consente di avere sotto controllo l’intero patrimonio e programmare con maggiore efficacia la valorizzazione dei beni comunali, nel segno dell’efficienza, della riduzione degli sprechi e dell’interesse collettivo. Il lavoro svolto dagli uffici merita grande riconoscimento: è la dimostrazione di come l’Amministrazione stia puntando molto sulla predisposizione di strumenti concreti per una gestione che sia sempre più consapevole, responsabile e trasparente”.
La mappatura ha riguardato oltre 100 immobili sul territorio comunale. Tutti sono stati censiti, uno a uno, con informazioni approfondite su tipologia, concessioni, usi, canoni e modalità di gestione. Si tratta di un patrimonio variegato che comprende beni in concessione o locazione, immobili destinati alla co-progettazione con enti del Terzo settore oppure da mettere a reddito, oltre a edifici di interesse pubblico come scuole, impianti sportivi e spazi culturali. Tra questi, ad esempio, ci sono Palazzo Farnese e Palazzo Gotico, simboli della storia architettonica cittadina, ma anche spazi educativi come la scuola primaria Vittorino da Feltre e la scuola media Calvino, oltre a strutture sportive come il polisportivo Franzanti e il campo Siboni, e tanti altri.

Il censimento si inserisce nel percorso già avviato con la mappatura degli impianti sportivi comunali, comunicata nelle scorse settimane, e rappresenta un tassello di cruciale importanza per l’attività di un’amministrazione che intenda essere operativa e concreta nella gestione del proprio patrimonio.
“Non è solo un inventario – conclude Bongiorni – ma uno strumento operativo per prendere decisioni mirate, razionalizzare l’uso degli spazi, rispondere meglio alle esigenze della comunità e, quando possibile, valorizzare i beni comunali per generare nuove opportunità per la città”.




Raccolta fondi della Banca di Piacenza a favore della Misericordia

Dopo il terribile incendio che ha distrutto i mezzi, essenziali per i servizi che garantivano (trasporto dializzati e pazienti fragili, assistenza a eventi sportivi e manifestazioni, ambulatorio medico e prelievi, viaggi sanitari anche fuori regione), della Pubblica Assistenza Misericordia, la Banca di Piacenza è intervenuta a sostegno dell’organizzazione di volontariato allo scopo di raccogliere i fondi che gli consentano di continuare l’attività. L’Istituto di credito fa sapere che tutti coloro che effettueranno un versamento a favore della Misericordia sul conto acceso presso l’Agenzia 5 (Besurica) della Banca di Piacenza, non dovranno sostenere nessuna spesa/commissione.
Le donazioni possono essere fatte utilizzando l’IBAN: IT35N0515612604CC0000032990




Zone rosse a Piacenza: la prefettura avvia uno studio per individuare le aree più critiche

Nella mattinata del 23 luglio si è svolta una nuova seduta del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, convocata dal prefetto Paolo Ponta a seguito delle determinazioni assunte lo scorso 15 luglio durante la visita del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Al centro dell’incontro, tenutosi alla presenza dei vertici delle Forze dell’Ordine e dell’amministrazione comunale, la decisione di avviare un approfondito studio per individuare le zone del territorio maggiormente soggette a degrado e pericolo per l’ordinato vivere civile.

L’obiettivo è valutare l’eventuale adozione di ordinanze prefettizie ex art. 2 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), che consentono di limitare l’accesso a determinate aree a soggetti considerati pericolosi per l’ordine pubblico. Una misura già sperimentata in altre città italiane sotto forma di “zone rosse”, ovvero aree urbane interdette a persone con precedenti penali o comportamenti reiteratamente molesti, come deterrente per fenomeni quali spaccio, risse o degrado generalizzato.

L’iniziativa si inserisce nel più ampio disegno di rafforzamento della sicurezza urbana e della tutela degli spazi pubblici, con particolare attenzione a contesti critici come stazioni ferroviarie, piazze teatro di episodi violenti e aree a rischio aggregazione incontrollata. La decisione di aggiornare l’analisi – già effettuata nel mese di febbraio – segna un passaggio significativo nella strategia preventiva del territorio.

Nel corso della riunione, il prefetto ha disposto anche la prosecuzione dei controlli congiunti, già attivi da mesi, da parte delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, dell’Ausl e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. L’attenzione resta alta soprattutto nei confronti delle attività commerciali e dell’organizzazione di eventi di pubblico intrattenimento. L’obiettivo è contrastare ogni forma di abusivismo, inteso non solo come esercizio illecito di attività economiche, ma anche come promozione di manifestazioni in assenza delle necessarie autorizzazioni. Una pratica che – sottolinea la Prefettura – altera le regole del mercato, danneggia gli operatori regolari e può mettere a rischio l’incolumità degli avventori.

La seduta del Comitato ha inoltre affrontato il tema della sicurezza in vista della seconda edizione della manifestazione “Aeronautica Militare Balloon Cup – Dalla mongolfiera alla stratosfera”, in programma dal 26 al 28 settembre presso il Distaccamento Aeroportuale di San Damiano, nel Comune di San Giorgio Piacentino. All’incontro erano presenti anche i rappresentanti di Difesa Servizi S.p.A., Aeronord, il vicesindaco di San Giorgio, il comandante del Distaccamento Aereo, il presidente dell’Aeroclub di Pavullo, oltre ai referenti di 118, forze dell’ordine, enti e associazioni di volontariato coinvolti. La pianificazione delle misure di safety e security è stata definita sulla base dell’esperienza positiva maturata nella prima edizione, con l’intento di migliorare la viabilità e i parcheggi, valutando anche l’introduzione di navette dai parcheggi scambiatori e dalle stazioni ferroviarie.

Nel salutare i presenti, il prefetto Paolo Ponta – prossimo al trasferimento alla sede di Lecco – ha voluto ringraziare istituzioni e cittadini per il clima di collaborazione, fiducia e rispetto costruito in questi anni: “Un’esperienza intensa e significativa, che porterò con me”.