Vino italiano, la scossa Trump arriva a Vinitaly: “Ora l’Europa cambi passo”
Si apre domenica 6 aprile Vinitaly 2025, e mai come quest’anno la più grande fiera del vino italiano sarà attraversata da riflessioni economiche e geopolitiche. I dazi annunciati da Donald Trump – un +20% sull’import di prodotti agroalimentari da oltre 70 Paesi, Italia compresa – sono già realtà. Eppure, nonostante tutto, oltre 3.000 buyer statunitensi parteciperanno all’evento veronese, segno che il legame tra vino italiano e mercato americano resta fortissimo.
“Sarà una fiera cruciale, anche per capire come reagire di fronte a questo colpo inatteso”, commenta Giampietro Comolli, piacentino, esperto di economia agroalimentare e direttore di Ovse-Ceves. “Il dazio doganale imposto da Trump rappresenta una scossa per tutto il sistema europeo. Serve un cambio di passo, e Vinitaly può diventare il luogo simbolo di questa trasformazione”.
Il provvedimento colpisce indistintamente tutti i vini dei 27 Paesi UE: “Parliamo di una maggiorazione applicata sul prezzo di fattura – spiega Comolli – quindi una bottiglia da 100 dollari, una volta sdoganata, arriverà a 120. Per i grandi vini non sarà un problema, ma per le etichette da 15-20 dollari il rincaro potrebbe frenare i consumi. La vera domanda è: chi assorbirà il dazio? Il produttore italiano, l’importatore americano, o il ristoratore locale?”
Eppure, proprio la massiccia partecipazione di buyer americani a Vinitaly testimonia che il rapporto col made in Italy enologico è più saldo che mai. “Il vino italiano ha saputo costruire, negli ultimi trent’anni, una credibilità forte negli Stati Uniti – sottolinea Comolli – soprattutto grazie alle denominazioni di origine e alla qualità percepita. Oggi più che mai, è fondamentale proteggere questo patrimonio”.
Comolli guarda oltre la contingenza e lancia un messaggio strategico: “Questo scossone deve servire per rilanciare la presenza italiana in altri mercati: Asia, Canada, Africa, Pacifico. Ci sono almeno 40 Paesi pronti a scoprire il nostro vino. Ma servono nuove strategie, nuovi linguaggi, nuovi approcci culturali. Promuovere non basta: bisogna saper entrare nei costumi locali, parlare alle nuove generazioni di consumatori”.
Anche il mondo politico e istituzionale è chiamato a fare la sua parte. “La nuova Pac europea non ha ancora colto questa rivoluzione. Servono investimenti mirati per sostenere le imprese, puntare su e-commerce, logistica digitale, formazione. E soprattutto servono accordi di collaborazione culturale e commerciale tra produttori italiani e player americani: eventi, esperienze, turismo enogastronomico”.
Vinitaly 2025 sarà dunque un banco di prova. “L’Italia è il primo esportatore mondiale di vino. Non può permettersi di subire passivamente. Il rischio non è solo perdere quote di mercato, ma vedere sfumare un lavoro lungo decenni. Serve una regia europea forte, compatta, che parli una sola lingua. Basta divisioni e burocrazie lente”.
Infine, una riflessione: “Aumenti di 4-6 euro a bottiglia non faranno crollare il sistema. Ma è la prima volta che succede, e deve far riflettere. L’economia non cresce all’infinito, e nemmeno il commercio è garantito per sempre. Vinitaly è il momento giusto per capirlo e agire”.
(Immagine Vinitaly 2024)
Giuseppe Verdi: cultura e turismo, un progetto per valorizzarlo
A Piacenza cresce l’impegno per valorizzare la figura di Giuseppe Verdi, non solo come compositore ma anche come uomo di grande spessore morale e filantropico. Il Comitato nazionale “Giuseppe Verdi, la sua epoca, la sua terra” sta promuovendo un’iniziativa ambiziosa, volta a dare al Maestro il riconoscimento che merita nel panorama culturale e turistico italiano.
Il comitato ha avviato una serie di collaborazioni e sinergie per ampliare la portata del progetto, andando oltre i confini locali e mirando a un riconoscimento nazionale. Un aspetto centrale dell’iniziativa è la creazione di un brand e di un’immagine identitaria del comitato stesso, un lavoro che coinvolge istituzioni scolastiche e tecniche, sia nazionali che europee. Tra le realtà coinvolte vi è già il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza, che ha avviato un percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), e altre scuole provinciali e di Busseto potrebbero essere incluse nel progetto.
Fondamentale anche il coinvolgimento delle istituzioni locali. Il comitato collabora con l’assessore alla cultura di Piacenza, Christian Fiazza, oltre che con il sindaco e l’assessore del comune di Villanova sull’Arda, dove si trova Villa Sant’Agata, storica residenza di Verdi. I territori legati alla vita e all’attività del Maestro saranno al centro di un concorso di idee già avviato, volto a riscoprirne il valore e la memoria.
Un ulteriore passo del progetto è quello di rendere i cittadini protagonisti del processo decisionale. Si sta valutando la possibilità di sottoporre gli elaborati finali del concorso al giudizio del pubblico, in una formula partecipativa che permetta ai piacentini di esprimere la propria opinione sulle opere selezionate da una giuria di esperti in grafica e arti visive. L’obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza sul patrimonio verdiano e accelerare la riapertura di Villa Verdi, favorendo una maggiore attenzione alla conservazione di materiali e arredi storici.
Tra le iniziative in programma vi è anche l’organizzazione di una mostra dedicata a cimeli, documenti e lettere originali di Verdi, materiali messi a disposizione da collezionisti privati. Questa esposizione potrebbe culminare in un’asta rivolta ad appassionati e collezionisti, i cui proventi – detratte le eventuali spettanze ai proprietari – potrebbero confluire in un fondo per il restauro e la gestione di Villa Verdi. Un’altra ipotesi in esame è destinare parte del ricavato alla realizzazione di un monumento dedicato a Verdi a Piacenza, con una possibile collocazione davanti al Teatro Municipale.
Il comitato auspica che queste iniziative possano svolgersi con il sostegno delle istituzioni locali e di figure chiave della cultura piacentina. L’idea è che la valorizzazione di Verdi possa essere anche un’opportunità di rilancio turistico e culturale per la città e per il territorio circostante. Inoltre, il progetto vuole coinvolgere le giovani generazioni, affinché possano conoscere meglio la figura di Verdi e il suo lascito.
Chiunque sia interessato a contribuire o a fornire materiali storici può rivolgersi al Comitato “Giuseppe Verdi, la sua epoca, la sua terra”, con sede a Piacenza in via R.Ancillotti e una filiale già attiva a Busseto in Corso Roma (Mail: giampietro.comolli@gmail.com).
Paura, sfiducia, pigrizia: come risvegliare negli italiani la voglia di investire i risparmi
«Gli italiani sono risparmiatori incredibili ma poi il denaro lo tengono parcheggiato sui conti correnti. È proprio per cercare i motivi di questo comportamento che ci è venuta l’idea, anche grazie allo stimolo di Simone Bini Smaghi, di scrivere con Mauro Meazza il nostro terzo libro sul tema risparmio/investimento che prende spunto dagli ascoltatori della nostra trasmissione (Due di denari su Radio24, ndr): li abbiamo invitati a raccontarci i motivi per cui sono portati a scegliere di non scegliere». Così Debora Rosciani ha spiegato la scintilla che ha dato origine al volume edito da Il Sole24ore “Investire perché. Guida per i risparmiatori indecisi”, presentato al PalabancaEventi per iniziativa di Banca di Piacenza e Arca Fondi SGR.
Pietro Boselli, vicedirettore generale dell’Istituto di credito di via Mazzini, ha dato il benvenuto ai relatori (la stessa autrice e il dott. Bini Smaghi, vicedirettore generale e responsabile Direzione commerciale di Arca Fondi SGR) e al pubblico che ha affollato Sala Corrado Sforza Fogliani, ricordando l’attenzione della Banca per l’educazione finanziaria, l’importanza di intercettare i giovani «attraverso un approccio graduale fondato sul rapporto di fiducia già creato a livello famigliare» e il ruolo chiave dei consulenti finanziari «che all’interno della Banca devono confrontarsi di continuo per dare ai clienti risposte omogenee».
Il dott. Bini Smaghi ha sottolineato il grande seguito goduto dalla trasmissione Due di denari e sollecitato l’autrice sul tema prendendo spunto dai vari capitoli del libro. «Educazione, emotività e rischio – ha argomentato il vicedirettore generale di Arca Fondi – sono tre tasselli da affrontare per arrivare a una buona pianificazione finanziaria dei tuoi investimenti, facendoti aiutare da un consulente professionista».
«Non so nulla e neanche mi impegno a conoscere e a cercare chi mi possa aiutare», questo l’atteggiamento dell’italiano medio rappresentato dalla giornalista di Radio24, che ha posto l’accento sul fatto che il tema dell’educazione finanziaria sia mal posto: «La gente pensa che debba rimettersi a studiare, invece l’informazione serve a capire i nostri bisogni, perché per le soluzioni tecniche ci sono i professionisti. Il problema è che c’è sfiducia, figlia anche di alcuni casi di risparmio tradito. Bisogna però sapere che alla lunga l’ignoranza si paga. Chi invece si convince di allocare il risparmio e comincia a fare scelte, si rende conto che conviene». Riguardo l’emotività, è stato sottolineato come la paura non aiuti il risparmiatore a intraprendere un percorso di avvicinamento alla costruzione di un portafoglio: «Spesso – ha rimarcato Rosciani – sugli investimenti scatta l’ossessione di andare continuamente a guardare l’andamento, ma soprattutto per quelli a lunga durata va considerato che il tempo è il nostro grande alleato e che è sbagliato e costoso disinvestire al primo segno meno, perché sul medio termine le cose si sistemano sempre».
Per quel che si riferisce al rischio («un po’ c’è sempre») l’autrice ha spiegato che «gli ascoltatori non se ne vogliono assumere nessuno investendo, soprattutto se hanno capitali ridotti. Ma è proprio quando si ha poco che è ancor più necessario rivolgersi a un professionista, diffidando da chi promette guadagni troppo alti. Un altro problema è che siamo portati a raccontare ai consulenti un decimo della nostra storia patrimoniale e questo non aiuta. Di pari passo alla paura del rischio, viaggia la pigrizia: si preferisce lasciare i soldi sul conto corrente, non considerando che con l’inflazione il potere d’acquisto del nostro denaro si erode».
Altri due argomenti affrontati nel libro, i giovani e le donne: «I giovani vanno accompagnati nelle tante sfide che devono affrontare sul lavoro e con la futura pensione» (Bini Smaghi); «se affrontati nella maniera giusta, utilizzando il loro linguaggio, i giovani sono capaci di sorprenderci. Certo di questi temi spesso in famiglia si fa una narrazione sbagliata e ciò li condiziona» (Rosciani).
Rispetto al rapporto tra le donne e i soldi, Debora Rosciani le ha consigliate «di occuparsi della loro vita finanziaria, anche perché le aspettative di vita sono più alte rispetto agli uomini (85,5 anni contro 81,4)» e ha osservato come vada vinta la pigrizia di lasciar fare al partner: «Essere indipendenti – ha concluso – è fondamentale per conquistare una solidità che ti permetta di affrontare i momenti di difficoltà».
Agli intervenuti è stato riservato il volume e l’autrice si è volentieri prestata al rito del firmacopia.
Giovane straniero arrestato sul treno con 200 Grammi di cocaina
Un viaggio in treno da Reggio Emilia a Piacenza è costato caro ad un giovane spacciatore di 27 anni, di origine straniera. L’uomo è infatti stato arrestato dalla polizia ferroviaria di Reggio Emilia, impegnata in un servizio di controllo a bordo di un treno regionale, essendo stato trovato in possesso di un ingente quantitativo di cocaina.
L’operazione è scattata durante la normale attività di vigilanza predisposta dal Compartimento Polizia Ferroviaria per l’Emilia Romagna. Gli agenti, insospettiti dal palese nervosismo del giovane, lo hanno avvicinato per un controllo. Invitato a svuotare le tasche, il 27enne ha mostrato una busta di plastica annodata, contenente una considerevole quantità di polvere e granuli bianchi. Di fronte all’evidenza, l’uomo ha ammesso che si trattava di sostanza stupefacente.
Una volta giunti alla stazione di Piacenza, il giovane è stato condotto negli uffici della polizia ferroviaria. Qui, la polizia sScientifica ha analizzato la sostanza, confermando che si trattava di ben 200 grammi di cocaina.
Inevitabile l’arresto per il 27enne, che su disposizione del Pubblico Ministero di turno è stato trasferito al carcere di Piacenza, dove attualmente si trova in attesa di processo.
(Immagine creata con AI)
Caso Vezzulli; Centrodestra: “L’Avvocatura ha già il suo dirigente, l’Amministrazione rispetti le sentenze senza inventarsi illegittimi escamotage”
“La recente sentenza del TAR di Parma ha riconosciuto le ragioni dell’Avvocato Elena Vezzulli di essere reintegrata nel suo ruolo di dirigente dell’Avvocatura del Comune di Piacenza. Sarebbe buona cosa, quindi, che tale disposizione venisse rispettata dall’Amministrazione senza cercare escamotage illegittimi che non farebbero altro che esporre l’Ente ad ulteriori contenziosi e altri probabili esborsi di denaro dei piacentini”. La notizia dell’avviata ricerca da parte dell’Amministrazione di una figura da assumere per svolgere il ruolo di dirigente dell’Avvocatura comunale viene fortemente criticata dal centrodestra, che esprime tramite le parole dei capigruppo Patrizia Barbieri (Barbieri Sindaco-Trespidi con Liberi), Sara Soresi (Fratelli d’Italia) e Luca Zandonella (Lega) “tutta la preoccupazione possibile per un modus operandi francamente inaccettabile da parte della Giunta che si ripete anche in questa occasione”.
“La Giunta ignora o finge di ignorare – spiegano i capigruppo – che per procedere a un incarico a tempo determinato ex articolo 110 del Tuel, come vorrebbero fare oggi per sostituire l’Avv. Vezzulli nel suo ruolo, occorre che vi siano specifiche condizioni. La prima è che in Comune non vi siano figure che abbiano i requisiti per dirigere l’Avvocatura, cosa che la sentenza del Tar ha appena confermato esserci nella persona dell’Avvocato Vezzulli. La seconda è che i limiti di assunzioni secondo la normativa citata del Tuel non siano superati dall’Ente, cosa che invece avviene per il Comune di Piacenza”
“Oggi – sottolineano Barbieri, Soresi e Zandonella – al Comune di Piacenza non manca un dirigente dell’Avvocatura, ma se vogliamo ben vedere un dirigente del Settore Prevenzione e Sicurezza ruolo a cui l’Avvocato Vezzulli era stata assegnata con evidente forzatura da parte della Giunta. Chiediamo, quindi, che, avendo la sentenza Tar riportato le cose nei binari della legittimità, l’Amministrazione Tarasconi non si inventi altri fantasiosi escamotage per aggirare le sentenze, ma le rispetti e le esegua. I piacentini hanno già perso troppo tempo e soldi per colpa di una incomprensibile prova muscolare della Giunta che la sentenza del Tar ha sonoramente bocciato”.
Controlli notturni dei carabinieri: due denunce
I carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza hanno intensificato i controlli serali e notturni nel territorio, con l’obiettivo di contrastare la criminalità e le violazioni delle norme stradali. Le operazioni, svolte nella serata di mercoledì 2 aprile e nella notte successiva, hanno portato a significativi risultati, con il controllo di 52 persone e 34 veicoli. Durante l’attività sono state ritirate una patente di guida, sequestrata un’autovettura e denunciate due persone.
In particolare, un automobilista è stato sorpreso alla guida con la patente già revocata, mentre un altro è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza alcolica. Inoltre, un cittadino straniero è stato fermato mentre camminava tranquillamente, in violazione del decreto di espulsione a lui comminato mesi prima. Tre giovani, infine, sono stati trovati in possesso di dosi di droga, prontamente sequestrate.
Il Nucleo Radiomobile di Piacenza ha fermato, alle 2 di notte, un 34enne straniero residente a Rivergaro mentre era alla guida di un’auto non di sua proprietà, in via Emilia Pavese. L’accertamento con etilometro ha rivelato un tasso alcolemico positivo, per cui il conducente è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. Un altro caso si è verificato a Castel San Giovanni, dove un 47enne, residente in provincia di Milano e sottoposto alla misura dell’affidamento in prova, è stato trovato alla guida senza patente, revocata in precedenza. L’autovettura è stata sequestrata ai fini della confisca.
In un’altra operazione, un 28enne senza fissa dimora e irregolare, fermato a Castel San Giovanni, è stato denunciato per soggiorno illegale in Italia, dopo essere stato trovato in violazione del decreto di espulsione emesso nel novembre 2024. Il giovane è stato accompagnato presso la Questura di Piacenza per l’espulsione.
Infine, a Rivergaro e Pontenure, tre piacentini di età compresa tra i 34 e i 42 anni sono stati segnalati come assuntori di droga. Durante le perquisizioni, i carabinieri hanno trovato circa 3 grammi di cocaina, che sono stati sequestrati.
La Guardia di Finanza arresta spacciatore con oltre 200 dosi di cocaina
Aumentano i controlli delle Fiamme Gialle nel piacentino, con l’obiettivo di contrastare i traffici illeciti, in particolare quelli legati agli stupefacenti. Nel corso di un controllo da parte di una pattuglia composta da militari specializzati ATPI e unità cinofile del Gruppo di Piacenza, è stato individuato un individuo con un comportamento sospetto. L’episodio è avvenuto tra la stazione ferroviaria e i giardini Margherita. A insospettire i militari è stato il movimento anomalo di uno straniero, che, alla vista della pattuglia, ha cercato di allontanarsi rapidamente. I cani antidroga Helly e Martin, appositamente addestrati, hanno immediatamente segnato il sospetto, che è stato perquisito.
Durante il controllo, sono stati trovati circa 4 grammi di cocaina, suddivisi in cinque bustine pronte per essere distribuite. Ma l’attività delle Fiamme Gialle non si è fermata qui. Grazie agli immediati approfondimenti, è stato possibile rintracciare l’auto con cui il soggetto era arrivato sul posto, un veicolo noleggiato. All’interno dell’auto, nascosti in un vano, sono stati trovati altri 37 involucri di cocaina, per un peso complessivo di circa 30 grammi.
Le indagini si sono poi estese alla camera di un albergo di Piacenza dove l’uomo alloggiava. Qui, i militari hanno sequestrato ulteriori 80 grammi di cocaina, equivalenti a circa 160 dosi, insieme a un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Inoltre, è stato rinvenuto un coltello, probabilmente utilizzato per dividere le dosi.
L’uomo, un cittadino straniero, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Piacenza, dove rimarrà a disposizione della giustizia. È stato deferito per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ai sensi dell’art. 73 D.P.R. 309/1990. La cocaina sequestrata, circa 114 grammi, corrisponde a un totale di 202 dosi, tutte destinate al mercato dello spaccio cittadino.
Sette nuove botteghe storiche a Piacenza
Sono state consegnate in questi giorni, a sette attività commerciali, ricettive e artigianali cittadine, le vetrofanie che certificano l’iscrizione all’Albo delle botteghe storiche del Comune di Piacenza. L’assessore al Marketing Territoriale Simone Fornasari – affiancato, in alcune occasioni dal sindaco Katia Tarasconi – ha fatto visita a tutte le realtà che hanno ricevuto il riconoscimento, vero e proprio marchio che attesta la longevità dell’esercizio, l’esperienza professionale e il solido legame di fiducia instaurato, nel tempo, con la comunità locale.
Prima tappa alla merceria Berté di via Farnesiana, che la titolare Franca Berté gestisce dal 1972, servendo personalmente la clientela ancora oggi, “con la stessa passione dei primi anni” nel consigliare gli articoli di maglieria, biancheria intima e per esterni per uomo, donna e bambini. Il negozio stesso, con l’ingresso, la vetrina e gli arredi originali degli anni ’70, racconta una storia lunga e intensa, che ha saputo adattarsi nel tempo al susseguirsi delle mode e alle nuove richieste di un mercato in costante evoluzione.
E’ invece specializzata in prodotti per ufficio, software e hardware – che da sempre caratterizza il brand Buffetti – la cartolibreria che la famiglia Scherz gestisce da oltre cinquant’anni, da quando il signor Charles Scherz avviò l’attività il 2 gennaio 1974 nei locali di via IV Novembre 46/52. Nel 2000 il trasloco presso la sede attuale, al pressoché adiacente civico 54/c, in continuità con una solida tradizione che ha reso l’attività un punto di riferimento nel settore.
Foto di gruppo dietro al bancone del bar Mirabilia, in viale Dante 34, tra specialità dolci e salate che nel 2008 sono valse al locale la recensione sulla Guida Bar d’Italia di Gambero Rosso per i celebri tramezzini, proposti con pane fresco di giornata in oltre sessanta varietà. Un’eccellenza la cui tecnica di preparazione fu importata a Piacenza dal Regno Unito da Pietro Cavozzi, che fondò l’attività nel 1978, originariamente nel condominio Mirabilia da cui prese il nome (tra piazzale Genova e via IV Novembre), per poi trasferirsi, coadiuvato dal figlio Maurizio, al civico 21 di viale Dante nel 1997, in locali più spaziosi, cedendo l’attività nel 2008 agli attuali proprietari, Romina Tosi e Nicola Domeneghetti.
Ad attendere gli amministratori comunali c’era una torta preparata appositamente per l’occasione alla pizzeria Bella Napoli in via Emilia Pavese 98, dove Giuseppe e Michele Amatruda gestiscono dal 1989 l’attività di ristorazione di cui hanno preso le consegne dal papà Alfonso Amatruda, che ha voluto essere presente insieme alla moglie Anna per celebrare l’orgoglio e l’emozione di questo traguardo così significativo per tutta la famiglia: le mogli dei titolari Carmen e Nunzia, i figli Anna, Maria, Antonio, Martina ed Enrico, ma anche i 40 dipendenti – tra personale fisso e a chiamata – alcuni dei quali sono parte dello staff da oltre 20 e persino 30 anni, come Gerardo, Anna, Giusi, Mimmo, Carla, Salvatore Nello, Pietro, Matteo e Paolo.
Nella mattinata odierna, il tour tra gli storici esercizi cittadini è iniziato all’Antica Salumeria Garetti di piazza Duomo, che dal 1938 mantiene non solo l’insegna originale con il nome della famiglia fondatrice, le vetrine e gli interni dell’epoca, ma con continuità ha attraversato i decenni e il passaggio di consegne nella gestione, oggi in capo a Pietro Moro, mantenendo il proprio presidio di eccellenza nel promuovere e valorizzare le tipicità gastronomiche del territorio.
Aroma inconfondibile in via Sant’Antonino 32, dove oggi ha sede la “Casa del caffè” fondata nel 1934 in via Garibaldi dal signor Luigi Musetti, successivamente trasferitasi in viale Sant’Ambrogio prima dell’attuale collocazione, come rivendita e vetrina d’eccellenza del brand Musetti apprezzato in tutta Italia. Brindisi con tazzina insieme al patron dell’azienda, Guido Musetti e al presidente di Unione Commercianti Raffaele Chiappa, anch’egli presente in alcune delle attività coinvolte insieme al direttore Gianluca Barbieri.
Conclusione alla Veggioletta, in via Jacopino Reggi 19, per la ditta Fratelli Tansini, che agli inizi del ‘900 i fratelli Giovanni ed Edoardino avviarono come falegnameria in via Re Umberto (l’odierna via Calzolai), trasformandola dal 1950 in un punto vendita che, per esigenze di spazio, ha dovuto trasferirsi al di fuori del centro storico, mantenendo intatta l’attenzione alle esigenze dei clienti e il costante connubio tra tradizione e innovazione nel commercio dei prodotti del settore, oggi sotto l’egida di Andrea Tansini.
L’ISII Marconi e il Liceo Colombini di Piacenza eccellono nelle gare di chimica
Il 19 marzo 2025, l’ISII Marconi ha ospitato la gara a squadre dei Giochi della Chimica, una competizione online che ha coinvolto in contemporanea in Italia oltre 2.700 studenti provenienti da circa 690 scuole, tra licei e istituti tecnici. Gli studenti si sono sfidati su argomenti approfonditi della chimica, di livello decisamente superiore a quanto fatto normalmente in classe; questo ha richiesto un allenamento “extra” pomeridiano durante l’intero anno scolastico.
L’ISII Marconi ha schierato una squadra formata da: Bucaria Noemi, Fugazza Irene, Husejnovic Kabir e Stojanova Marija.
Il Liceo Colombini ha partecipato invece con tre squadre composte da: Bergonzi Pietro, Cammi Christian, Castelli Emma, Conti Jacopo, Farina Sara, Fermi Federico, Fornari Sara, Gemelli Gaia, Lo Faro Veronica, Miloaie Lorenzo, Pecora Ludovica e Riviera Mariano.
Secondo il regolamento, ogni squadra deve essere composta da studenti di età e classi diverse, affinché ciascun partecipante possa contribuire con le proprie conoscenze acquisite nel programma di chimica.
La competizione si articola in tre manche, ognuna composta da 20 quiz da risolvere in 30 minuti. L’inizio e la fine di ogni manche avvengono simultaneamente in tutta Italia. Al termine di ciascuna manche, viene pubblicata in diretta la classifica parziale e totale, mantenendo alta la suspense tra i partecipanti.
L’evento è promosso, organizzato e sponsorizzato dalla Società Chimica Italiana, con il supporto delle università e delle scuole polo per garantire un’ampia partecipazione. Per le scuole di Piacenza, il riferimento è l’Università di Parma, rappresentata dal professor Andrea Secchi e da Ana Constantin, PhD in Chimica Organica, Fisica e Industriale presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale.
Un interessante legame unisce la dottoressa Constantin alle due scuole partecipanti: arrivata in Italia dalla Romania nel 2007, ha mosso i primi passi nella lingua italiana proprio all’ISII Marconi, durante i corsi estivi di recupero, per poi conseguire il diploma presso il Liceo Colombini.
Che questa coincidenza sia di buon auspicio per i giovani studenti piacentini, curiosi e appassionati di chimica, affinché anch’essi possano intraprendere una brillante carriera nel campo scientifico.
Ciclo di incontri divulgativi “Mercoledì della Medicina”
Tre incontri divulgativi, a partire dal 9 aprile, per informare i cittadini sull’importanza del Servizio Sanitario Nazionale e sulla necessità di garantirne la sostenibilità. È la rassegna Mercoledì della Medicina, organizzata dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Piacenza in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, che ospiterà i convegni a Palazzo Rota Pisaroni.
Tra aprile e giugno, i Mercoledì della Medicina vedranno protagonisti professionisti sanitari, rappresentanti delle istituzioni e addetti ai lavori, in dialogo con i cittadini.
Gli incontri sono pensati per approfondire diversi temi strategici: il rapporto tra medico e paziente in tempi di comunicazione digitale e social, il futuro del Servizio Sanitario Nazionale che oggi vive una situazione fortemente critica e, agganciandosi ai purtroppo sempre più frequenti episodi di cronaca, si parlerà anche deii casi di aggressione e violenza nei confronti degli operatori sanitari.
Ciascun tema sarà introdotto da un intervento per tracciare le coordinate dei contenuti e illustrare i dettagli, per poi lasciare spazio a una tavola rotonda di discussione, aperta anche all’intervento del pubblico, come vuole una iniziativa che è pensata proprio come dialogo e reciproco scambio.
«L’alleanza terapeutica fra medico e paziente è alla base di ogni buona cura e la responsabilità di questo rapporto positivo e paritetico è tanto del medico quanto del paziente – commenta Augusto Pagani, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Piacenza -. Questi incontri si propongono di favorire il dialogo con i cittadini, la condivisione degli obiettivi comuni e delle difficoltà che insieme bisogna superare. Ognuno deve fare la propria parte, e nessuno può pretendere senza tener conto delle ragioni altrui».
IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI
MERCOLEDÌ 9 APRILE
ORE 18
Roberta Villa, giornalista scientifica, interviene sul tema Il rapporto medico-paziente nel tempo della comunicazione digitale e dei social.
A seguire, tavola rotonda con la partecipazione di Nicoletta Bracchi, responsabile Relazioni esterne Gruppo Libertà; Giorgio Lambri, giornalista di Libertà e Ansa; Augusto Pagani, Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Piacenza; Sara Resi medico di Medicina generale.
MERCOLEDÌ 7 MAGGIO
ORE 18
Nino Cartabellotta, Presidente Fondazione GIMBE, interviene sul tema Possiamo salvare il nostro Servizio Sanitario Nazionale? Confronto tra amministratori, professionisti sanitari e cittadini.
A seguire, tavola rotonda con la partecipazione di Paola Bardasi, Direttore generale Azienda Usl di Piacenza; Giorgio Macellari, senologo e dottore in filosofia; Augusto Pagani, Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Piacenza; Giovanni Volpi, direttore ilmiogiornale.net.
L’evento si tiene in collaborazione con il Nucleo Provinciale di Piacenza della Rete Civica
#SalviamoSSN istituita da Fondazione GIMBE.
MERCOLEDÌ 11 GIUGNO
ORE 18
Introducono Andrea Vercelli, direttore Pronto Soccorso Ospedale di Piacenza, Chiara Maffi, medico di Medicina generale e Barbara Fossati, infermiera Capo sala Pronto Soccorso Ospedale Piacenza, sul tema Violenza contro i sanitari: cause, conseguenze e possibili rimedi.
A seguire, tavola rotonda con: Paolo Giuseppe Alfredo Ponta, Prefetto di Piacenza; Ivo Morelli, Questore di Piacenza; Fabio Fornari, gastroenterologo e componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano; Gian Luca Rocco, direttore di Libertà.
Salone d’Onore di Palazzo Rota Pisaroni
via Sant’Eufemia, 13 – Piacenza
Ingresso libero