Piacenza si prepara all’ultima serata dei Venerdì Piacentini

Questa sera, 18 luglio, la città vivrà la quinta e ultima serata dei Venerdì Piacentini – edizione da record, quella di quest’anno – con un programma che mescola impegno civile, spettacolo e vibrazioni senza tempo.

I Venerdì Piacentini dunque, arrivati alla loro serata conclusiva del 2025, si confermano come un evento capace di intrecciare cultura, economia locale e partecipazione sociale. In un panorama estivo affollato di appuntamenti, la rassegna piacentina ha saputo distinguersi ancora una volta, attirando migliaia di visitatori ad ogni edizione e contribuendo a portare nuova vitalità nel centro storico della città.

Secondo le prime stime, il festival avrebbe generato un indotto economico tra gli 8 e i 10 milioni di euro, un risultato significativo per il commercio locale, in un anno segnato da quasi cento chiusure di attività in città. “Cinque serate che valgono due mesi di incassi” – raccontano alcuni esercenti. Numeri che fotografano un’iniziativa che va oltre la semplice proposta artistica, offrendo uno spazio concreto di rilancio per le imprese di vicinato.

Il gran finale: musica, impegno e festa diffusa
Venerdì 18 luglio, Piacenza vivrà l’ultima serata dell’edizione 2025 con un cartellone ricco di appuntamenti in tutta la città.

In Piazza Cavalli, il cuore della manifestazione, è prevista una sfilata in collaborazione con il Corpo dei Bersaglieri e l’associazione Armonia, con protagoniste donne che hanno affrontato il tumore al seno. A seguire, la Fanfara dei Bersaglieri, l’acustico del cantautore Daniele Ronda e il DJ set in vinile de Il Druido.

In Piazza Duomo, spazio al ritorno di Orzo Rock, festival piacentino che unisce musica live e gastronomia locale in una delle collaborazioni più attese di quest’anno.

Il programma diffuso toccherà ogni angolo della città:

Piazzetta Plebiscito: DJ Maurizio Popi tra revival e dance.
Giardini Merluzzo: rock classico con Paola Nuzzi e band locale.
Via Daveri: ritmi latini con DJ Jose en Fuego.
Via Mazzini: live soft per una cena accompagnata dalla musica.
Via San Donnino: tra arte urbana, tatuaggi e videomapping.
Piazza Borgo: live music in chiave acustica e autentica.
Corso Vittorio Emanuele II: anni ’90 protagonisti tra pop e hip hop.
Via Calzolai: nu-disco e house con Teepee e Techfood.
Stradone Farnese: cultura hip-hop in versione block party.
Via Legnano: esperienze sensoriali con i “Tarocchi dell’Eros”.
Facsal: atmosfere rilassate tra piano bar e canzoni d’autore.

I Venerdì Piacentini chiudono così un’altra edizione all’insegna della partecipazione e della contaminazione tra generi. Un modello che, pur senza proclami, dimostra come un festival urbano possa essere anche motore di connessioni e opportunità per il territorio. In totale gli eventi in cartellone sono stati 258. I Venerdì Piacentini sono organizzati dall’agenzia Blacklemon, che da 14 anni, sotto la direzione artistica di Nicola Bellotti, coordina il festiva, realizzato senza fondi pubblici ma con il sostegno fondamentale di sponsor e partner privati.

Tra i partner: IREN (main partner), Banca di Piacenza (platinum partner), TRS Ecology, Egger Italia, Cementirossi, Impresa Cogni e diverse realtà del mondo automotive. Il Piacenza Motor Expo, in particolare, ha trasformato Piazza Cavalli in un’esposizione all’aperto con marchi come Maserati, Porsche, Alfa Romeo, Volkswagen e molti altri, grazie alla collaborazione con dealer locali.

 




Festival del Pensare Contemporaneo, porte aperte ai volontari

E’ ancora aperta la chiamata per i volontari che vorranno dare il proprio contributo alla buona riuscita del Festival del Pensare Contemporaneo, la cui terza edizione – promossa da Amministrazione comunale e Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito di Rete Cultura Piacenza, e realizzata dalla Fondazione Teatri – animerà la città dall’11 al 14 settembre. Una proposta che consentirà, a chi vorrà mettersi a disposizione, di vivere gli eventi anche dietro le quinte, dall’allestimento alla cura degli aspetti organizzativi, dalle attività di comunicazione al supporto in occasione dei laboratori dedicati alle scuole o durante gli incontri che richiamano una più consistente affluenza di spettatori.

Termine ultimo per inviare la propria candidatura, compilando il modulo online cui si accede direttamente dal link https://forms.gle/RVTzK12X6bzBt1tJ8, le ore 15 di mercoledì 20 agosto. Sul sito www.pensarecontemporaneo.it, basta cliccare sul tab “Unisciti ai volontari” per aprire il documento che illustra nel dettaglio le possibili mansioni affidate e le modalità di adesione; requisito essenziale, essere maggiorenni. Tutte le manifestazioni di interesse pervenute verranno esaminate dal Comitato promotore: sulla base dei profili selezionati, verrà compilato un elenco consultabile sul sito del Festival entro il 20 agosto stesso, in previsione del primo incontro conoscitivo online che si terrà già entro il giorno seguente.

Se necessario, l’attività vera e propria nel vivo della rassegna sarà preceduta da momenti formativi, ma in generale potrà essere richiesta, come specificato nel modulo di iscrizione e per chi potrà garantirla, la disponibilità anche nei giorni antecedenti il Festival. “Il ruolo dei volontari – sottolinea la sindaca Katia Tarasconi – è fondamentale: in questi primi due anni si sono confermati come un punto di riferimento per lo staff e per il pubblico. La loro maglietta rossa è diventata un simbolo, quasi un iconico biglietto da visita, perché attraverso il loro impegno e il loro entusiasmo racconta anche il coinvolgimento del territorio e della comunità. L’appello a partecipare è rivolto certamente ai giovani, in primo luogo agli studenti universitari (anche provenienti da altre città) e delle scuole, ma abbraccia tutte le età e le attitudini: professionisti, appassionati fruitori di cultura, persone che vogliano condividere appieno l’energia e l’atmosfera che questo grande appuntamento sa regalare. Li aspettiamo numerosi anche questa volta”.

I volontari potranno affiancare la squadra del Festival nell’accoglienza presso le diverse sale e nelle piazze che ospiteranno gli incontri, prestare servizio all’InfoPoint, collaborare con l’Ufficio Stampa della kermesse e supportando la raccolta di materiale foto-video o la redazione di testi per la diffusione sui canali social, coadiuvare la segreteria sia nel coordinamento generale e nella logistica tra i diversi spazi e settori operativi, sia per quanto riguarda l’ospitalità nei confronti dei relatori.

Al termine dell’evento, il Comitato rilascerà una specifica attestazione di partecipazione.




Too Piacenza: partito il tavolo di progettazione

Più di quaranta adesioni tra associazioni e singoli professionisti al primo tavolo condiviso di progettazione, che si è tenuto venerdì 11 luglio alle ore 18.00 nei nuovi locali di via XXIV Maggio a Piacenza.

Tre ore di incontro durante il quale ciascun partecipante ha messo sul tavolo la propria idea. Chi con un progetto già ben chiaro in testa, chi ancora con una suggestione, tutti con la stessa intenzione: coinvolgere i giovani della nostra città, renderli protagonisti.

“Buona la prima. La forte partecipazione è un chiaro segnale della voglia che c’è di costruire qualcosa di importante e bello” è il commento della rete dei gestori.

“L’obiettivo era proprio questo: incontrarsi, guardarsi in faccia, scambiarsi i numeri di telefono e ci tenevamo a farlo il prima possibile” continua il commento.

“Approfitteremo delle settimane estive per accogliere e mettere in ordine le diverse proposte, che dovranno collocarsi nella cornice di iniziative di nostro interesse: proposte attrattive, inclusive e formative per i giovani, capaci di sviluppare le loro competenze e di avvicinarli al mondo del lavoro, della formazione o della scuola.”

Per chi non fosse riuscito a partecipare all’incontro, niente paura. Si potrà mandare la propria proposta o manifestare il proprio interesse scrivendo una mail all’indirizzo info@toopiacenza.it. Sino al 31 luglio TOO sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 20.

(Foto Gero Guagliardo)




Misericordia Piacenza: dopo l’incendio, la raccolta fondi

Sono già oltre duecento i piacentini che hanno effettuato una donazione sulla piattaforma Gofundme  a favore della Misericordia di Piacenza dopo l’incendio che ha devastato il garage alla Besurica, distruggendo l’intero parco mezzi dell’associazione (si è salvato solo un pulmino che era all’esterno per un servizio). La raccolta fondi lanciata da una ex volontaria, Annalisa Piva, ha già raggiunto 11.591 euro ed ha come obiettivo quello di arrivare a quota 50 mila euro.

Non si tratta di un’iniziativa della Misericordia bensì di una raccolta spontanea partita direttamente da persone che hanno a cuore l’associazione.

Aggiornamento ore 23 del 18 luglio.
Raccolti 17.896€ donati da 376 persone




Rogo alla sede della Misericordia di Piacenza: distrutti sei mezzi di soccorso

Una colonna di fumo denso e grigio si è alzata ne cielo sopra la Besurica poco prima delle 14 di oggi, giovedì 17 luglio. In fiamme il garage della Confraternita Misericordia di Piacenza, dove erano custoditi i mezzi dell’associazione di volontariato. Il fuoco ha distrutto due ambulanze, quattro pulmini adibiti al trasporto sociale e dieci sedie montascale elettriche, oltre a vari accessori. I danni sono ingenti e secondo una prima stima si aggirerebbero intorno ai 500 mila euro.

Il rapido intervento dei vigili del fuoco, giunti con più squadre da Piacenza e Castel San Giovanni purtroppo non è riuscito a evitare la distruzione dei mezzi corrispondente alla quasi totalità del parco mezzi della Misericordia. Si è salvato solo un sesto mezzo, che si trovava fuori per servizio.

Le fiamme hanno lambito anche alcune bombole d’ossigeno custodite all’interno della struttura, rendendo ancora più pericoloso il lavoro dei pompieri. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del Radiomobile, la polizia locale, i tecnici di Arpae, il personale Ausl della Medicina del Lavoro e il coordinatore provinciale di Anpas, Paolo Rebecchi. Le cause dell’incendio sono ancora in corso di accertamento: pare che l’ultimo mezzo fosse rientrato in rimessa intorno alle 13.15, senza che vi fossero segnali di malfunzionamento o anomalie. Sul posto si è recato il sindaco Katia Tarasconi che ha raccolto la disperazione dei volontari che hanno visto bruciare in pochi attimi quanto era stato costruito in 20 anni.

La Misericordia svolge servizi sanitari non d’emergenza, come il trasporto di pazienti e persone disabili, e gestisce anche il “Pronto Bus” per il Comune di Piacenza. “

Intanto è già scattata la gara di solidarietà e dalle Misericordie della Regione potrebbero arrivare in breve tempo due mezzi. Anche Anpas e Croce Rossa hanno offerto supporto.

Il presidente della Crocerossa Italiana di Piacenza, Giuseppe Colla

“Vicini alla Misericordia di Piacenza e a tutti i volontari colpiti L’incendio che ha distrutto l’autorimessa della Misericordia di Piacenza è stato un colpo durissimo. Non solo per chi lì presta servizio ogni giorno, ma per tutta la comunità. In pochi minuti sono andati perduti mezzi, spazi, strumenti costruiti con impegno, passione e anni di lavoro.
Appena appresa la notizia, abbiamo contattato direttamente il Governatore della Misericordia, offrendo la piena disponibilità del Comitato di Piacenza della Croce Rossa Italiana a collaborare e fornire supporto concreto.
In questi momenti non contano i colori delle divise o le diverse reti associative. Conta la volontà comune di essere d’aiuto. Siamo parte dello stesso mondo, quello del volontariato, e quando uno di noi viene colpito, tutti ne sentono il peso.
Ci metteremo a disposizione, con quello che abbiamo e che sappiamo fare, per sostenere la
Misericordia di Piacenza nella ripartenza.
Non servono grandi parole: ci siamo. E continueremo ad esserci, fianco a fianco, come è giusto che sia”.

Il sindaco Katia Tarasconi su Facebook

“Un danno enorme ma con l’aiuto di tutti, Piacenza riuscirà a dare una mano alla Misericordia a rimettersi in piedi.
Vedere distrutta dalle fiamme la quasi totalità del parco mezzi di un’associazione fondamentale per il nostro territorio, stringe il cuore. Così come vedere la commozione dei tanti volontari che oggi si sono precipitati al deposito di via Braille, alla Besurica, appena hanno saputo dell’incendio che, a quanto pare, è dovuto a cause accidentali.
Nessuno si è fatto male, e questo è l’importante.
Saranno necessari aiuti concreti perché stiamo parlando di sei mezzi costosi, tra cui due ambulanze complete di attrezzatura per il soccorso, oltre alla struttura e al materiale che conteneva. Tutto distrutto.
Faccio appello fin da ora a chiunque vorrà dare una mano: fatevi avanti, ce n’è bisogno”.

Anpas sull’incendio al garage della Misericordia di Piacenza

Nel pomeriggio si è verificato un grave incendio presso il garage della Misericordia di Piacenza, dove erano parcheggiati diversi mezzi utilizzati per i trasporti ordinari e i servizi dedicati ai pazienti dializzati. Le fiamme hanno danneggiato gravemente le strutture e compromesso l’operatività della confraternita.

Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine e i tecnici competenti per valutare l’entità dei danni e mettere in sicurezza l’area. Presente per ANPAS anche Paolo Rebecchi, Coordinatore provinciale di Anpas Piacenza e membro di Direzione Nazionale, che sin dalle prime ore ha garantito la piena disponibilità del movimento @Anpas per sostenere la @Misericordia in questo momento difficile.

«Ci siamo subito attivati – ha dichiarato Rebecchi – con il supporto di numerosi Presidenti delle associazioni Anpas del territorio, per mettere a disposizione uomini e mezzi utili a coprire i servizi se la Misericordia non riuscisse a garantirli. La solidarietà e la collaborazione tra associazioni è un valore fondamentale, soprattutto in situazioni di emergenza come questa».

La macchina della solidarietà piacentina si è messa in moto con grande tempestività ed efficacia, dimostrando ancora una volta quanto il lavoro di rete tra le associazioni di volontariato sia fondamentale per affrontare le emergenze e garantire ai cittadini il supporto necessario.

In attesa degli accertamenti definitivi sulle cause dell’incendio, l’intera comunità si stringe attorno alla Misericordia, esprimendo vicinanza e riconoscenza per il servizio svolto quotidianamente al fianco dei più bisognosi.

 




Fwu, si allungano i tempi per l’ammissione al passivo della compagnia assicurativa fallita

Il commissario liquidatore della compagnia assicurativa Fwu ha comunicato che l’accesso ai database e ai sistemi informatici della compagnia è andato perduto fin dal 31 gennaio 2025, pertanto si è in fase di recupero delle informazioni e dei dati dei clienti. Di conseguenza le lettere di credito (ovvero le dichiarazione di ammissione al passivo precompilate) saranno inviate con ritardo.

Il commissario liquidatore ha creato un apposito “Portale clienti” – attualmente ancora in fase di sviluppo e quindi non attivo – finalizzato a centralizzare digitalmente tutte le richieste e le comunicazioni future con i clienti. Il portale mira a fornire un canale di comunicazione diretto e sicuro tra la liquidazione di Fwu e i suoi assicurati-beneficiari. Questa piattaforma semplificherà la gestione delle richieste, garantendo interazioni più rapide e trasparenti. Il portale dovrebbe essere operativo entro settembre 2025.

Il commissario liquidatore precisa, in ogni caso, che si sta facendo il possibile per inviare ai creditori la lettera di credito precompilata entro la fine di luglio 2025, così come originariamente previsto, ammettendo però che saranno possibili ritardi e che non tutte le lettere arriveranno contemporaneamente a tutti i creditori. Sono previsti ritardi maggiori per i creditori con polizze unit linked che hanno avviato azioni giudiziarie che ritardano la liquidazione degli attivi sottostanti.

A fronte di questo disguido tecnico, il liquidatore comunica però una notizia positiva: «Prevediamo che gli attivi realizzati da Fwu consentiranno il rimborso di una parte sostanziale dei crediti dei creditori privilegiati e in particolare degli assicurati/beneficiari». Il commissario liquidatore precisa inoltre che i tempi di liquidazione saranno lunghi, anche se, in collaborazione con il Tribunale del Lussemburgo, vi è «l’impegno a rimborsare i creditori privilegiati il più rapidamente possibile nel rispetto delle regole dell’insolvenza e con la garanzia della parità di trattamento dei creditori nella stessa posizione».

Secondo l’avvocato Antonio Pinto, responsabile del settore Prodotti finanziari di Confconsumatori, «è importante che i creditori privilegiati, ovvero i titolari di polizze vita, seguano le istruzioni riportate sui moduli precompilati e alleghino la documentazione richiesta. Per chiarezza ricordiamo che tutti i clienti devono inviare la domanda di insinuazione al passivo entro il 31 gennaio 2028, usando il modulo precompilato ricevuto, ben potendo come per legge, chiedere una somma diversa da quella che risulta al commissario liquidatore, motivando la richiesta con documenti e con ragioni giuridiche».

L’avvocato Margherita Bonanno, responsabile della sede piacentina di Confconsumatori, ricorda che quando gli assicurati riceveranno la dichiarazione di credito dovranno verificarla e, se rilevano difformità rispetto a quanto a loro dovuto, potranno farsi assistere dallo sportello cittadino.

Ad oggi sono decine le persone assistite dalla sede territoriale di Piacenza che sono in attesa di ricevere la ritardataria dichiarazione di credito.

Per informazioni o assistenza è possibile rivolgersi allo sportello Confconsumatori di Piacenza, in via Musso 5 (confconsumatoripiacenza@gmail.com; Tel. 351.5273633).




Il centrodestra contro Tarasconi per le esternazioni del sindaco sull’avvicendamento del prefetto

Ieri il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi aveva manifestato al ministro Piantedosi la propria delusione per la decisione di traferire il prefetto Ponta dalla nostra provincia a quella di Lecco. Oggi invece a esprimere la propria perplessità per queste dichiarazioni sono i capigruppo e i gruppi consiliari del centrodestra.

“Restiamo sinceramente perplessi, e anche sconcertati, – scrivono – dalle dichiarazioni del sindaco di Piacenza in merito alla recente sostituzione del prefetto. In una giornata in cui la nostra città ha avuto l’onore di ospitare il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia, una visita istituzionale di altissimo profilo e sicuramente rara – se non inedita – negli ultimi anni, le parole della prima cittadina ci sono sembrate completamente fuori luogo.

Piacenza ha finalmente potuto constatare la presenza concreta e costante di un governo centrale stabile, che sta dimostrando con i fatti attenzione ai territori. Eppure, anziché soffermarsi sull’importanza delle proposte discusse e sull’alto valore istituzionale della giornata, il sindaco ha scelto ancora una volta la via del vittimismo, lamentando il fatto che quello in corso sia il terzo cambio di prefetto dall’inizio del suo mandato.

È bene chiarire, per onestà istituzionale e per rispetto della verità, che la rotazione dei prefetti è prassi ordinaria, non certo frutto di strategie “contro” qualcuno. Anche con la precedente amministrazione i prefetti sono stati tre, e con riguardo agli ultimi due la sostituzione è avvenuta  addirittura durante la pandemia, ma non sono mai stati interpretati come atti politici o personali.

La gestione dei prefetti, infatti, rientra nelle competenze dirette del Ministero dell’Interno. I prefetti sono funzionari dello Stato e, come tali, vengono destinati a sedi diverse in base a valutazioni interne all’amministrazione, che rispondono a esigenze organizzative, di esperienza, equilibrio territoriale o percorsi di carriera.
Non è inusuale che in pochi anni un prefetto cambi sede anche più volte: è parte della normale mobilità dirigenziale prevista per garantire l’imparzialità e l’efficienza del servizio.

Ci spiace che, anche in un momento di grande rilevanza istituzionale per Piacenza, non si riesca a cogliere l’opportunità di collaborazione tra enti e si preferisca, ancora una volta, alimentare polemiche e retorica autoreferenziale.

Confidiamo che i cittadini sappiano distinguere tra chi lavora per il territorio e chi, anche davanti a segnali di attenzione dello Stato, trova sempre un motivo per lamentarsi”.




Possibile nuovo caso di virus Chikungunya: disinfestazione straordinaria nel quartiere Veggioletta a Piacenza

Dopo quello di Castel San Giovanni potrebbe esserci un secondo caso di infezione da virus Chikungunya. In seguito alla segnalazione da parte dell’Azienda Usl, di un caso sospetto, rilevato in città, il sindaco Katia Tarasconi ha firmato oggi un’ordinanza urgente per l’avvio di una disinfestazione straordinaria mirata a contrastare la diffusione della zanzara tigre, vettore del virus in questione, nella zona della Veggioletta, nel raggio di 100 metri dall’omonima strada.

Il piano di interventi prenderà il via nella serata di oggi, mercoledì 16 luglio, con un trattamento larvicida nelle tombinature pubbliche delle aree interessate. A partire da questa notte – tra mercoledì 16 e giovedì 17 luglio – salvo condizioni meteo avverse, sarà inoltre avviato il programma di disinfestazione adulticida previsto in questi casi per tre notti consecutive, accompagnato da operazioni porta a porta nelle proprietà private per la rimozione dei focolai larvali.

L’attuazione del programma completo è subordinata alla conferma ufficiale del caso sospetto da parte dell’Ausl, che è attesa entro la giornata di giovedì 17 luglio: qualora le analisi di laboratorio dovessero escludere la presenza del virus, il provvedimento sarà revocato.

Gli interventi saranno eseguiti da operatori specializzati con il supporto della polizia locale, che garantirà l’accesso alle aree private e vigilerà sul rispetto delle disposizioni previste, comprese le modifiche temporanee alla viabilità laddove necessarie.

Durante i trattamenti sarà fondamentale osservare tutte le precauzioni indicate per tutelare la salute pubblica: si raccomanda dunque ai cittadini di rimanere al chiuso, di chiudere porte e finestre, di mettere al riparo animali domestici e oggetti sensibili, di non esporre all’esterno alimenti o biancheria, di sospendere l’uso degli impianti di ricambio d’aria e di non consumare eventuali prodotti degli orti nelle zone indicate.

Al termine dei trattamenti sarà opportuno procedere, con l’uso di guanti, al lavaggio accurato di giochi e arredi da esterno eventualmente esposti.
L’Amministrazione comunale ricorda infine l’importanza della prevenzione anche da parte dei cittadini, che sono invitati a evitare la formazione di ristagni d’acqua nei propri spazi verdi e cortilizi e ad effettuare regolari trattamenti larvicidi nelle caditoie, utilizzando prodotti disponibili in farmacia.




Chiusura del ponte sul Nure. Associazioni imprenditoriali e sindacati chiedono la gratuità del tratto autostradale durante i lavori

Le associazioni datoriali e sindacali piacentine (CIA Piacenza, CGIL CISL e UIL Piacenza, CNA Piacenza, Coldiretti Piacenza, Confagricoltura Piacenza, Confapindustria Piacenza, Confcooperative Piacenza, Confesercenti Piacenza, Confindustria Piacenza, Lega Coop Emilia Ovest, Libera Associazione Artigiani Piacenza, Unione Commercianti Piacenza, UPA Federimpresa Piacenza) intervengono con un comunicato stampa unitario sulla chiusura del Ponte sul Nure e chiedono a gran voce la gratuità del tratto autostradale durante l’esecuzione dei lavori.

“Il mondo delle imprese e del sindacato piacentino esprime preoccupazione per le conseguenze derivanti dalla chiusura del ponte sul Nure e chiede azioni concrete da parte delle istituzioni per limitare l’impatto su mondo produttivo e cittadini.

Le associazioni datoriali e sindacali piacentine intervengono con un appello condiviso sulla chiusura – parziale e totale – del ponte tra Pontenure e Montale. Dagli industriali agli esercenti, passando per gli artigiani e le cooperative fino ad arrivare a Cgil Cisl e Uil, si intensificano le preoccupazioni legate agli impattanti lavori previsti per fine estate. Aziende, professionisti e sindacati chiedono interventi in tempo utile per garantire la sicurezza dei lavoratori e scongiurare un impatto a cascata sul traffico cittadino che coinvolgerebbe lavoratori, mezzi pesanti e anche gli utenti provenienti dalla provincia.

«Anche ai fini della sicurezza, chiediamo che la rete autostradale venga considerata a tutti gli effetti come viabilità alternativa per tutto il periodo dei lavori. Il dirottamento del traffico su quella arteria garantirà anche maggiore sicurezza per i viaggiatori, oltre a scongiurare pesanti impatti a cascata sui tempi di percorrenza dell’area est della città ed evitare un sovra affollamento di traffico sulla alternativa provinciale 587, già satura. Chiediamo pertanto alle istituzioni di attivare un dialogo con le società autostradali, così da concretizzare in tempi celeri questa necessità».

«Affinché ciò si realizzi è imprescindibile garantire la gratuità della tratta, esentando gli utenti dal pagamento del pedaggio nel segmento che va da Fiorenzuola d’Arda a Piacenza e viceversa a partire dai lavoratori coinvolti dai disagi e dagli autotrasportatori».

«Per quanto riguarda le attività economiche normalmente raggiungibili lungo l’Asse della via Emilia Parmense, specialmente per le piccole attività di Servizi commerciali ed artigiane penalizzate dai lavori, richiediamo che tutte esse risultino comunque raggiungibili attraverso itinerari stradali alternativi e praticabili. Le Scriventi chiedono inoltre alle Autorità Competenti che, a seguito dei loro incontri operativi, vengano inviate informative complete e aggiornate della situazione lavori, con rilevazione delle criticità emergenti e delle soluzioni adottate».




Clima. Il 2024 è stato l’anno più caldo in Emilia-Romagna dal 1961, con piogge record e 19 eventi meteo estremi

Temperature record, piogge abbondanti, ondate di calore e alluvioni. Il 2024 è stato l’anno più caldo in Emilia-Romagna dal 1961, con un’anomalia di +1,6 °C rispetto alla media storica e un incremento delle notti tropicali e delle giornate con forte disagio bioclimatico, con 19 giorni in pianura e fino a 54 in ambito urbano.

Un quadro reso ancora più critico dalle precipitazioni: mai così abbondanti da oltre sessant’anni – oltre 1.200 millimetri su base annua – con numerosi episodi intensi, inclusi eventi orari superiori a 30 millimetri e piogge giornaliere estreme. Complessivamente sono stati 19 gli eventi meteo rilevanti: temporali, grandinate, un tornado, ondate di calore e due drammatiche alluvioni, dal 17 al 19 settembre e dal 17 al 20 ottobre nel bolognese e in diverse province Romagna. In crescita anche i livelli delle acque sotterranee, che in diversi corsi d’acqua hanno raggiunto i massimi assoluti dal 2002.

È il quadro delineato dal Rapporto “IdroMeteoClima” curato da Arpae e relativo al 2024, che contiene gli ultimi dati sull’andamento meteorologico, climatico, idrologico e marino-costiero in Emilia-Romagna. Il report è stato presentato oggi a Bologna. Ad aprire i lavori, la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini.

“I cambiamenti climatici – afferma la sottosegretaria Rontini – non sono più una previsione lontana, ma una realtà già in atto, che modifica profondamente il nostro territorio, i nostri ecosistemi e la vita quotidiana delle persone. La politica ha il dovere di riconoscere questa sfida e affrontarla con strumenti nuovi, mettendo al centro la sicurezza delle comunità e la tenuta del territorio. Dobbiamo rivedere le nostre politiche urbanistiche, agricole, di gestione delle risorse idriche e di protezione civile. Serve un approccio integrato, che unisca prevenzione, pianificazione, gestione del rischio e capacità di intervento, e che coinvolga cittadini, istituzioni e imprese in un percorso condiviso e lungimirante”.

“L’Emilia-Romagna – prosegue – è già al lavoro su questo fronte, ma il nostro obiettivo è accelerare ancora, rafforzando gli strumenti di pianificazione, il coordinamento tra enti locali e tecnici, la manutenzione del reticolo idrografico e gli interventi strutturali per la messa in sicurezza del territorio. È una sfida impegnativa, che richiede responsabilità, scelte chiare e un impegno condiviso”.

“Con il Rapporto, che curiamo ogni anno – spiega Pier Paolo Alberoni, responsabile della Struttura Idro-Meteo-Clima di Arpae -, forniamo un’analisi di dati e indicatori fondamentali per descrivere l’evoluzione nel tempo del clima dell’Emilia-Romagna. Si tratta di aspetti molto importanti per la tutela ambientale e per il supporto alle politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, alla pianificazione territoriale e alle attività di protezione civile”.

Il Rapporto “IdroMeteoClima – dati 2024

Il 2024 si conferma come l’anno più caldo mai registrato in Emilia-Romagna dal 1961 per temperatura media e minima, mentre si colloca al terzo posto per quanto riguarda la temperatura massima, superato solo dal 2022 e dal 2023. Un andamento che si accompagna al secondo valore più elevato nella serie storica per le cosiddette notti tropicali – con un numero compreso tra 50 e 75 nei principali centri urbani – e al massimo numero di giornate con disagio bioclimatico registrato nelle aree di pianura dal 2001, con punte fino a 54 giorni in contesti urbani come Ferrara.

Anche sul fronte delle precipitazioni, il 2024 ha fatto registrare dati eccezionali: con una media regionale di 1.208,2 millimetri, si tratta del valore più alto dal 1961. Numerosi gli episodi di piogge intense e fenomeni temporaleschi di rilievo, con un totale di 19 eventi meteo rilevanti, tra cui supercelle, un tornado e due alluvioni significativem dal 17 al 19 settembre e dal 17 al 20 ottobre nel bolognese e in Romagna.

Le portate fluviali sono risultate complessivamente superiori alla norma: il fiume Po ha registrato valori ben al di sopra della media, e lo stesso vale per i principali corsi d’acqua regionali, seppur con deflussi variabili nelle diverse aree. In crescita anche il livello delle acque sotterranee, che in diversi corpi idrici ha raggiunto i massimi assoluti dal 2002, segnando un deciso aumento rispetto al 2023.

Per quanto riguarda l’ambiente marino-costiero, le temperature medie mensili del mare sono risultate simili o superiori ai valori climatici di riferimento per il periodo 2008-2023. Nell’arco dell’anno si sono verificate 19 mareggiate, nessuna delle quali classificata come severa. I livelli medi del mare si sono mantenuti pressoché stabili.