Due minorenni denunciate per furto. Una 23enne evade dai domiciliari

Due minorenni di origine marocchina, residenti a Piacenza, sono state denunciate per un furto messo a segno ieri pomeriggio presso il negozio OVS del Fidenza Shopping Park. Le giovanissime ladre avevano nascosto abbigliamento femminile nelle loro borse ed hanno tentato di uscire senza pagare ma sono state individuate dalla vigilanza e fermate.

Una volta arrivati sul posto i carabinieri della locale stazione, le ragazzine hanno ammesso le loro responsabilità ed hanno restituito la merce che aveva un valore complessivo di 75 euro.

Una ragazza marocchina, di 23 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo radiomobile di Parma per evasione dai domiciliari. La giovane, residente a Piacenza, si era resa protagonista, lo scorso maggio di una rapina impropria ai danni del supermercato Carrefour di via Costituente a Parma ed aveva colpito il direttore del punto vendita con una catena da bicicletta nel tentativo di fuggire.

Arrestata, aveva iniziato a scontare la pena ai domiciliari a Piacenza e poi si era trasferita nell’abitazione della complice della rapina, una quarantenne di Parma. Ieri sera i carabinieri durante il controllo svolto alle 21,30 l’hanno trovata regolarmente in casa. Passando però poco dopo nel piazzale di un vicino supermercato i militari hanno visto la giovane chiacchierare bellamente con amici. Accortasi della gazzella ha tentato di rientrare velocemente a casa in bici, ma non è riuscita a sfuggire all’arresto.




Approvato il piano regionale di interventi per la siccità

Siccità. Approvato il piano regionale di interventi urgenti a Parma e Piacenza. Il presidente Bonaccini, nominato commissario per la gestione dell’emergenza, firma il decreto che dà il via ai lavori: dai nuovi pozzi alla riduzione delle perdite, misure per 8,6 milioni di euro

Via libera alle opere da parte del Dipartimento nazionale di Protezione civile. Già partite le misure più urgenti. Interventi per la ricerca di nuove fonti d’acqua e collegamenti con la rete di bonifica, fondamentali per assicurare l’approvvigionamento idropotabile

Nuovi pozzi, riattivazione di quelli in secca e, per quelli esistenti, interventi per recuperare l’acqua più in profondità. Installazione di sistemi per rendere potabile la risorsa idrica prelevata; ricerca di sorgenti alternative, opere per ridurre le perdite della rete e prosecuzione dell’assistenza allapopolazione con rifornimenti mediante autobotti.

Questo il pacchetto di misure da 8 milioni 650 mila euro previsto dal Piano dalla Regione Emilia-Romagna per affrontare l’emergenza siccità nelle province di Piacenza e Parma, per le quali il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale.

Le azioni più urgenti sono già in corso; altre saranno attivate nei prossimi giorni. Oggi, intanto, il Dipartimento nazionale di Protezione civile ha approvato in via definitiva gli interventi e decise le deroghe alle norme per una rapida attuazione. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nominato dal Governo commissario per la gestione dell’emergenza, ha già firmato il decreto che dà il via libera ai lavori.

“Ci siamo mossi subito, agendo velocemente per ottenere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale e oggi- sottolinea il presidente Bonaccini– il nostro è il primo Piano di interventi che può partire nel Paese, finanziato con le risorse del Governo e realizzato grazie all’impegno di tutto il territorio. Si tratta di interventi non rinviabili, misure per la vita quotidiana delle persone e un settore fondamentale come l’agricoltura, per comunità e territori ai quali, lo ribadisco, siamo vicini e che continueremo a sostenere”.

“Opere fondamentali per superare una stagione molto siccitosa e assicurare l’approvvigionamento idropotabile alle popolazioni messe alla prova da questa emergenza”, aggiunge l’assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo. “Andiamo alla ricerca di nuove fonti d’acqua e nuovi collegamenti con la rete di bonifica: tutte misure condivise in via preliminare nella Cabina di regia istituita dalla Regione e definite grazie alla collaborazione dei diversi soggetti competenti: Comuni, Province, Atersir, Consorzi di Bonifica e gestori del servizio idrico”.

Gli interventi previsti nel Piano regionale

Si tratta di 44 interventi in 27 Comuni in provincia di Piacenza per 5,14 milioni; 43 in 21 Comuni in provincia di Parma per 3,42 milioni.

Continuerà inoltre la fornitura dell’acqua con autobotti per garantire le necessità idropotabili in 40 Comuni: 21 sono nel piacentino (Bettola, Bobbio, Borgonovo V. Tidone, Castel San Giovanni, Cerignale, Coli, Farini, Ferriere, Gropparello, Morfasso, Nibbiano, Ottone, Pecorara, Pianello, Piozzano, Ponte dell’Olio, Travo, Vernasca, Vigolzone, Ziano, Zerba) e 19 nel parmense (Bore, Borgo Val di Taro, Calestano, Corniglio, Felino, Fornovo di Taro, Langhirano, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Noceto, Palanzano, Pellegrino P.se, Sala Baganza, Solignano, Terenzo, Tizzano, Tornolo, Valmozzola e Varsi).

L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile provvederà all’acquisto di impianto mobile di potabilizzazione da 10 litri al secondo (300 mila euro) e di cisterne per il rifornimento degli acquedotti rurali e frazionali (160 mila).




Restituire il lungo Po alla città

Gli assessori al Commercio e alla Valorizzazione del Grande Fiume, Paolo Mancioppi e Filiberto Putzu, hanno effettuato oggi un sopralluogo per verificare lo stato e le condizioni del lungofiume (Foto Lunini).

La  visita odierna costitusce il punto di partenza per la pianificazione di una serie di interventi mirati a valorizzare e a risanare il degrado in cui versa l’area adiacente al fiume Po.
Insieme agli assesori eranopresenti anche vari tecnici comunali ed il presidente della Map Tullio Bionda.Durante la visita gli assessori non hanno potuto che constatare il cattivo stato in cui versa il fronte fiume con panchine rotte o divelte, fontanelle da cui sono stati rubati i rubinetti, erbacce.

Le passate amministrazioni hanno investito consistenti fondi in questa area ma alcune delle loro opere sono state spazzate via dalle piene del fiume, altre cancellate dal tempo e dall’incuria. Se durante il giorno la zona è ancora frequentabile, con il calar del sole sono pochi i piacentini che vi si avventurano e l’area diventa regno incontrastato di personaggi dall’area poco raccomandabile. Per non parlare delle grigliate “abusive” e delle auto parcheggiate ovunque. Non sarà insomma facile l’obiettivo dei due assessori di cancellare l’attuale stato di degrado e restituire il fiume alla città (che poi forse tanto non lo ama).




Iren: ricavi in crescita del 17%

Il Consiglio di Amministrazione di Iren ha approvato i risultati dei primi 6 mesi del 2017 che registrano un miglioramento delle performance economiche e una riduzione dell’indebitamento.

Il primo semestre del 2017 ha confermato i risultati positivi ottenuti dalla multiutility nei primi tre mesi dell’anno: i ricavi si sono attestati a 1,8 miliardi di euro, in crescita del 17% grazie a diversi fattori tra cui il rilevante aumento delle vendite di energia elettrica a clienti finali (+40%) e della produzione della stessa (+19%), il Margine Operativo Lordo (Ebitda) registra un incremento di circa il 6% a 442,3 milioni di euro mentre l’utile utile fa segnare +19,5% a 145,1 milioni di euro.

Performance che, secondo quanto affermato dal Presidente Paolo Peveraro, “confermano il trend positivo di crescita del nostro Gruppo e la sua capacità di affrontare da protagonista le sfide che il mercato propone. L’attenzione ai nostri Clienti, all’impiego responsabile delle risorse, al rispetto dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile, rappresentano gli elementi tipici e caratterizzanti di IREN e consentono di guardare con grande fiducia al futuro del nostro Gruppo e a investire in soluzioni innovative e sostenibili con ricadute positive a favore dei nostri stakeholder e dei territori in cui operiamo”.

A tali positive performance economiche si somma una diminuzione del debito netto di 54 milioni di euro in linea col trend decrescente, a perimetro costante, registrato negli ultimi 24 mesi dal Gruppo. Tale dato beneficia della robusta generazione di cassa che ha coperto agevolmente gli investimenti del periodo, pari a 103 milioni di euro, e il pagamento dei dividendi relativi al 2016, in crescita del 14% e pari a circa 89 milioni di euro.

Risultati commentati con soddisfazione dall’Amministratore Delegato Massimiliano Bianco, secondo cui “le performance realizzate nel semestre da poco concluso pongono in evidenza anzitutto la resilienza e l’ottimo bilanciamento del portafoglio di business del Gruppo. Alla crescita del 6% dell’EBITDA concorrono, infatti, in maniera paritetica sia le attività non regolate, rappresentate anzitutto dalla filiera energetica, sia quelle regolate e quasi regolate, come le reti di distribuzione energetiche e idriche e la gestione della filiera ambientale integrata (raccolta e smaltimento), che rappresentano il 70% del margine operativo lordo. Gli ottimi risultati realizzati a livello di EBITDA sono riflessi e amplificati nell’utile netto di Gruppo che si incrementa di circa il 19,5% dopo aver registrato già una crescita di circa il 71% nel 2015 e di circa il 47% nel 2016”.

Per quanto riguarda i diversi settori di attività, il quadro congiunturale derivante dalla chiusura temporanea di alcune centrali nucleari in Francia ha consentito al Gruppo di cogliere significative opzioni di crescita grazie alla capacità di agire sulla leva della flessibilità impiantistica. Particolarmente significativa inoltre la crescita dei clienti finali, cresciuti di 120.000 unità negli ultimi 6 mesi e di 200.000 unità negli ultimi 18 mesi attestandosi a 1,7 milioni grazie anche all’entrata nel perimetro di consolidamento di Salerno Energia Vendite. Infine, positivi i risultati derivanti dal settore Ambiente, grazie principalmente a una miglior saturazione degli impianti di smaltimento che hanno consentito un maggior recupero energetico.

Risultati che continuano a essere particolarmente apprezzati dal mercato, dove il titolo Iren, che già offre un’elevata politica di remunerazione, viaggia sui massimi storici sopra i 2,1 euro per azione.




Escursionisti in difficoltà: intervento del soccorso alpino a Brugnello

Intervento in corso della Stazione Monte Alfeo del Soccorso Alpino Piacentino in località  Brugnello (Corte Brugnatella). Quattro i tecnici impegnati per aiutare una coppia di giovani escursionisti  bloccati su un sentiero che conduce al fiume Trebbia.
Il sentiero è particolarmente  scosceso ed impervio, e nel recente passato è già stato teatro di interventi di recupero da parte dei tecnci del SAER.

I due ragazzi, lei diciottenne, lui ventenne, entrambi residenti in provincia di Piacenza, erano rimasti bloccati sul sentiero che dalla strada Statale 45  conduce al greto del fiume Trebbia.  In un punto particolarmente ripido e scosceso, già in passato teatro di interventi di recupero da parte dei soccorritori, i  due sono riusciti a scendere un tratto quasi verticale di circa venti metri; impossibilitati a proseguire il cammino ed a tornare sui loro passi – anche per le calzature non idonee a tale tipo di terreno – i due hanno così saggiamente deciso  di contattare i soccorsi. La centrale del 118 ha disposto l’invio di una squadra del Soccorso Alpino, dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana. Giunti sul posto, i soccorritori hanno  messo in sicurezza i due giovani ed  hanno iniziato le  operazioni di recupero tramite triangolo d’evacuazione e  corde. Visibilmente spaventati ma solo con qualche graffio ed escoriazione, i due giovani sono stati così ricondotti sulla strada asfaltata, dove sono stati visitati dai sanitari della Croce Rossa.




La guerra di Verdi. Polledri: “Parma ci restituisca il baule del maestro”

Anche l’assessore alla Cultura Massimo Polledri a fianco dei Liberali piacentini per portare a Piacenza il prestigioso baule contenente 17 preziose cartelle con abbozzi musicali, appunti e lettere di Giuseppe Verdi, che la Direzione generale per gli archivi del Mibact ha trasferito ormai da mesi da villa Verdi a Sant’Agata, in comune di Villanova d’Arda, all’Archivio di Stato di Parma. A questo proposito, l’assessore Polledri ha incontrato ieri pomeriggio a palazzo Farnese il nipote del Maestro, Angiolo Carrara Verdi, accompagnato dal consigliere comunale Antonio Levoni e da Antonino Coppolino.

“Quello perpetrato da Parma – sottolinea l’assessore Polledri – è un vero e proprio “sacco” ai danni di Piacenza e del suo patrimonio storico, artistico e culturale. In particolare, non si comprende come, essendo gli Archivi di Stato ordinati per competenza territoriale sulla base dei confini amministrativi delle province, tale materiale sia stato inviato all’Archivio di stato di Parma anziché a quello di Piacenza. E del resto, i tempi per lo studio, la catalogazione e la digitalizzazione del materiale mi sembrano abbondantemente superati”.

Aggiunge Polledri: “Come assessore sollecito quindi la restituzione del patrimonio documentario contenuto nel baule di Giuseppe Verdi alla proprietà, affinché sia poi la medesima ad autorizzarne il riordino e la pubblicazione, anche in forma digitale. In virtù dello stretto rapporto che lega Giuseppe Verdi alla terra piacentina, penso sia doveroso candidare ad assumere tale ruolo l’archivio di Stato di Piacenza. Quale seconda e ulteriore sede di deposito ed espositiva, propongo la biblioteca Passerini Landi, che dispone di un intero ambiente dedicato al Maestro, prima tappa del percorso verdiano intitolato “Piacenza terra di Verdi”, nel quale sono conservati ed esposti in via permanente manoscritti, lettere e fotografie che raccontano le relazioni quotidiane di Giuseppe Verdi con i familiari, gli amici e i collaboratori”.

Dal canto suo Angiolo Carrara Verdi evidenzia che “il baule, le lettere e i documenti trasferiti a Parma fanno parte di un unicum inscindibile, insieme a Villa Verdi e a tutto ciò che contiene. Preoccupano il silenzio e la vaghezza sui termini di restituzione del patrimonio sottratto. Un’eredità culturale e spirituale che rappresenta l’anima di Giuseppe Verdi, e che deve rimanere a Piacenza”.

Mentre Antonio Levoni ricorda che “Giuseppe Verdi è stato consigliere provinciale di Piacenza e per diverse generazioni i suoi familiari hanno vissuto in territorio piacentino” e sottolinea che “non possiamo quindi accettare che importanti opere del Maestro siano sottratte alla nostra comunità, né da Parma né da nessuno”.




Il Duca di Edimburgo è andato in pensione

Da ieri sera il Duca di Edimburgo, alla veneranda età di novantacinque anni, è andato in pensione. Con una inglesissima bombetta ed un soprabito antipioggia il principe Filippo ha partecipato al suo ultimo impegno ufficiale, la parata dei Royal Marine a Buckingham Palace. Dal 1952 a ieri il consorte della regina Elisabetta ha partecipato a 22.219 impegni ufficiali solitari. A questi ovviamente si aggiungono quelli a cui ha preso parte in compagnia della moglie. Anche in futuro il principe consorte potrà, a sua discrezione, decidere di affiancarsi alla regina durante cerimonie pubbliche..




A Travo la prima edizione di Cant’Ieri Festival

Si svolgerà da martedì 8 agosto a sabato 12 agosto a Travo presso il Parco Archeologico Villaggio Neolitico Sant’Andrea, la prima edizione di Cant’Ieri Festival, ideato e diretto da Elisa Salin, organizzato in collaborazione con il Comune di Travo, il Comune di Rivergaro, il Comune di Gossolengo, Archeotravo Cooperativa Sociale che gestisce i Musei di Travo, con il contributo di Regione Emilia Romagna, Camera di Commercio Piacenza e Banca di Piacenza e gli sponsor Cantina Luretta e Caffè Musetti.

Il progetto ha coinvolto numerose realtà piacentine, in particolare ricordiamo il Liceo Classico Melchiorre Gioia per la disponibilità nel realizzare alcuni tirocini di alternanza scuola lavoro e l’Università Cattolica del Sacro Cuore Facoltà di Scienze Agrarie, che insieme all’Associazione Piace Cibo Sano ha curato il dibattito sulla sostenibilità vitivinicola. Collaborazioni sono state strette anche con SVEP Centro di Servizio per il Volontariato, COOP Alleanza 3.0, Libreria Fahrenheit 451, Cooperativa L’Arco Servizio Tagesmutter, Didattica Eataly Piacenza,, Eduiren.

Il Festival vuole promuovere la cultura teatrale all’interno di un contesto archeologico unico. Il parco archeologico di Travo sorge infatti dove 6000 anni fa era presente il villaggio neolitico di S. Andrea. Inaugurato nel 2006 è oggi uno dei parchi archeologici italiani di riferimento per l’importante progetto scientifico in essere, che vanta numerose collaborazioni internazionali. In questo luogo ricco di storia prende vita il progetto CANT’IERI Festival, che nel corso delle sue 5 giornate proporrà diverse occasioni artistiche, dialogando tra musica, letteratura, teatro. CANT’IERI Festival si propone come momento e luogo di incontro, di creazione e di produzione artistica, un “cantiere” a tutti gli effetti, in cui prenderà vita dal 4 agosto il seminario per bambini e attori professionisti “Primi tratti su costa – studio su Moby Dick”. Con questa residenza artistica il Teatro dei Venti, storica Compagnia di Modena molto attiva in vari ambiti teatrali, dalla ricerca alla produzione di spettacoli, la progettazione in ambito socio-culturale, l’attività di formazione e l’organizzazione di eventi in ambito teatrale, continuerà ad esplorare temi e suggestioni in vista del nuovo spettacolo di teatro di strada Moby Dick, che debutterà nel 2018. Le prove dell’esito finale vedranno il cast della Compagnia lavorare con attori, danzatori e artisti professionisti, bambini e ragazzi partecipanti al seminario. Le ambientazioni del romanzo di Herman Melville saranno proposte durante lo spettacolo finale il 10 agosto alle 19:30 al Parco Archeologico.

Il tema conduttore di questa prima edizione è “Del raccontare e altri artifizi”, fil rouge che legherà tutti gli spettacoli e i laboratori proposti nei cinque giorni del Festival e dedicati ai giovani, alle famiglie e agli amanti di queste diverse espressioni artistiche. Il racconto di storie in musica, parole e gesti teatrali come motivo dello stare insieme, desiderio di condividere storie, leggende e miti, alla ricerca di suggestioni comuni provenienti dalle diverse esperienze degli artisti ospitati e dal luogo magico e così lontano nel tempo dove il Festival sarà ambientato.

All’interno del Parco Archeologico durante tutta la durata del Festival saranno inoltre attivi spazi ristoro in cui degustare cibi locali come il batarò cotto nel forno a legna, gli stricci fritti, il cotechino e la bortellina, e proposte varie come i piatti della cucina spagnola, i panini vegetariani, il sushi e altro ancora. Nella zona bar si potranno degustare vini delle colline piacentine, birra e cocktail. Stand di artigianato arricchiranno la proposta serale. Sarà inoltre possibile effettuare visite guidate al sito archeologico accompagnati da archeologi.

Le giornate prevedono una prima parte dedicata a laboratori e workshop per bambini e adulti, seguita da spettacoli teatrali e concerti musicali. Per i laboratori è consigliata la prenotazione.
Ospiti del Festival sono artisti che nel panorama del teatro di figura e teatro di strada vantano tour internazionali, collaborazioni con attori e compagnie teatrali di fama europea. Teatro dei Venti ha al suo attivo spettacoli in tutto il mondo ed è vincitore del Premio Linea d’Ombra 2010, Premio Presente e Futuro 2013, Premio CrashTest 2014, promuove progetti di Cooperazione Internazionale in Mozambico, Senegal e Serbia, organizza il Trasparenze Festival e Residenze a Modena. In ambito musicale, Luca Bassanese e la Piccola Orchestra Popolare, hanno compreso la data al Cant’ieri Festival nel Tour “Colpiscimi felicità”, che sta portando in tutta Europa le canzoni dell’ultimo album omonimo. Bassanese, musicista e scrittore vicentino, Targa MEI 2015 (Meeting Etichette Indipendenti) migliore artista per la musica popolare, già vincitore Premio Recanati Musicultura e attestato di Merito per l’Impegno Civile (Premio Nazionale Marcello Torre), ha collaborato con vari artisti di culture diverse, tra cui la prestigiosa Original Kocani Orchestar di Macedonia.

La giornata del 9 agosto avrà un focus sulla sostenibilità ambientale e la riduzione degli sprechi. Verrà infatti presentato quello che è stato realizzato al Parco Archeologico all’interno del progetto “Cerchiamo il futuro nel nostro passato” vincitore del concorso AmbientAzioni 2016 indetto da Iren Collabora Comitato di Piacenza. Grazie a questo progetto il parco diventerà una delle prime strutture museali Open Air Museum italiane a basso impatto ambientale.

Il programma completo sul sito www.archeotravo.it




Giacomo Carini argento nei 200 farfalla

Anche il sindaco Patrizia Barbieri e l’assessore allo sport Massimo Polledri esprimono soddisfazione per l’ennesima impresa del campione di nuoto Giacomo Carini – “un campione che non smette mai di stupire” – per l’argento ottenuto oggi a Roma nei 200 farfalla. Felicitazioni che si aggiungono a quelle per l’altrettanto prestigioso traguardo di Alessia Bianchi, salita ieri sul secondo gradino del podio tricolore nei 200 dorso. “Due medaglie – dicono gli amministratori comunali – che rappresentano un risultato importante per la società Vittorino da Feltre: a entrambi gli atleti e ai loro allenatori porgiamo le più vive felicitazioni anche a nome della comunità piacentina”.




Anche Piacenza alla commemorazione della strage di Bologna

Una ricorrenza “che va ben oltre la solennità della commemorazione istituzionale, ma oggi più che mai, a 37 anni di distanza, suscita un sentimento forte e autentico di partecipazione, che esprime il bisogno di verità e giustizia: valori che mai andranno in prescrizione”. Sono le parole del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Caruso, che stamani a Bologna ha rappresentato Piacenza – sfilando accanto al Gonfalone della città retto dagli agenti della Polizia Municipale – alla cerimonia nell’anniversario dell’attentato che devastò la stazione ferroviaria il 2 agosto 1980.

“E’ doveroso – rimarca Caruso – rinnovare la vicinanza e la solidarietà nei confronti dei familiari delle vittime, nel ricordo di tutti coloro che persero la vita o furono feriti quel giorno. Il tempo non cancella il dolore causato da una strage ancora colpevolmente avvolta dal segreto di Stato”.