Brahams chiude la stagione sinfonica di Verona

Con il decimo Concerto, in programma venerdì 26 maggio alle 20.00 e sabato 27 maggio alle 17.00, si conclude la Stagione Sinfonica 2016-2017 della Fondazione Arena al Teatro Filarmonico di Verona.

L’Orchestra e il Coro preparato da Vito Lombardi saranno diretti da Roman Brogli-Sacher; in programma la Sinfonia n 1 op. 68 in do minore di Johannes Brahms e From the Bavarian Highlands op. 27 per coro e orchestra di Edward Elgar.

La Sinfonia n 1 op. 68 in do minore, composta da Johannes Brahms tra il 1862 e il 1876, viene eseguita per la prima volta a Karlsruhe il 4 novembre 1876; il lavoro più considerevole di stesura e revisione della sinfonia è tuttavia compreso negli ultimi due anni, durante i soggiorni estivi di Brahms a Sassnitz, sull’isola di Rügen. Sono numerose le modifiche, le correzioni e i ripensamenti che accompagnano la scrittura della sinfonia, il cui successo è legato all’esecuzione viennese del 17 dicembre 1876, con un vero e proprio trionfo. Il critico Eduard Hanslick la indica come erede del sinfonismo beethoveniano, mentre un altro importante critico, Hans von Bülow, le dà l’appellativo di “decima di Beethoven”. Il riferimento a Beethoven è evidente sia nelle grandi linee, sia in alcuni particolari, tra cui la monumentalità del primo e dell’ultimo movimento: dal pluritematismo dell’Allegro introduttivo, fino al finale che richiama il tema dell’Inno alla gioia. Tuttavia, nonostante alcune evidenti somiglianze, la concezione sinfonica complessiva risulta non riconducibile al mondo beethoveniano. Ciò risulta dal ruolo inedito che svolge l’introduzione lenta, ricca di spunti melodici e ritmici: all’inizio dell’Allegro manca un grande tema fortemente individualizzato; ne deriva per tutto il movimento un carattere accentuato di elaborazione incessante di alcuni elementi, organizzati a formare ampie strutture. Se beethoveniana è la presenza di un ampio episodio conclusivo aggiunto alla ripresa, personalissimo è il ritorno di una vera e propria citazione dell’introduzione. I due tempi centrali sono dei tempi parentetici, che sembrano non partecipare al grande sforzo drammatico che si attua nel primo e nel quarto tempo.  È inoltre assente lo Scherzo, utilizzato da Beethoven al posto del Minuetto settecentesco a partire dalla Seconda Sinfonia. Il finale, dal carattere quasi improvvisatorio e rapsodico, si discosta dalle tradizionali scelte compositive di Brahms, sfociando in un tripudio generale.
La seconda parte del Concerto propone From the Bavarian Highlands op. 27 per coro e orchestra di Edward Elgar. Il lavoro del compositore inglese comprende una serie di sei brani riuniti sotto il titolo Scenes from the Bavarian Highlands, in ricordo di una vacanza particolarmente felice che Elgar aveva compiuto in Baviera nell’autunno del 1894. Alice, moglie del compositore, ha collaborato nell’adattare il testo alla musica e ha dato i titoli ai brani in memoria dei luoghi più belli e suggestivi che avevano caratterizzato la loro vacanza. La prima versione del 1895 prevedeva il solo pianoforte, mentre l’anno successivo ne viene pubblicata una versione orchestrale. La prima esecuzione ha luogo il 21 aprile 1896 diretta dall’autore e porta la dedica ai signori Slingsby Bethell, i proprietari della pensione di Garmish dove i coniugi Elgar avevano soggiornato.

Per informazioni e biglietti: www.arena.it
Con il decimo Concerto al Teatro Filarmonico si concludono gli appuntamenti di Ritorno a Teatro per il progetto Arena Young 2016-2017: gli studenti delle classi elementari, medie e superiori, le famiglie, gli insegnanti, i dirigenti scolastici e il personale ATA potranno assistere allo spettacolo al prezzo speciale di € 4,00 (studenti) e € 8,00 (adulti accompagnatori). Il Concerto di venerdì 26 maggio sarà preceduto da un incontro alle 19.00 con un momento introduttivo, cui seguirà un aperitivo nel Bar del Teatro.
Si ricorda infine che è già possibile prenotare e acquistare i biglietti per il Festival Lirico 2017 usufruendo delle tariffe dedicate al mondo della scuola, incluso il bonus 18app e Carta del Docente.
Per informazioni e prenotazioni:
Ufficio Formazione della Fondazione Arena di Verona
tel. (+39) 045 8051933 – fax (+39) 045 590638 – scuola@arenadiverona.it




In gita con la droga, studenti pizzicati dai carabinieri

Rischia di costare cara a quattro giovanissimi studenti piacentini la decisione di portarsi in gita della marijuana per un po’ di divertimento extra. A tutto avrebbero pensato i ragazzi salvo di incappare in un posto di blocco congiunto con i carabinieri del radiomobile di Piacenza e le unità cinofile della guardia di finanza.

I militari, intorno alle 8 di mattina, hanno fermato l’autobus su cui viaggiavano una cinquantina fra studenti ed insegnanti diretti in Romagna e con l’ausilio dei cani hanno passato al setaccio valige, zaini e trolley. Sono così stati trovati 14 grammi di marijuana e  circa mezzo grammo di hashish  suddivisi nei bagagli di due ragazze, una di 16 ed una di 17 e di due ragazzi rispettivamente di 17 e  18 anni. I quattro sono stati segnalati alla prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti con tutte le conseguenze del caso.




Con la riforma gli uffici ACI rischiano di chiudere

Il decreto di riforma della Motorizzazione e dell’Aci è sbagliato e rischia di penalizzare cittadini e lavoratori. Lo sostengono con una nota congiunta Cgil e Cisl dell’Emilia Romagna.

“Il Governo in questi giorni sta varando uno schema di decreto che prevede di far “confluire” l’attuale certificato di proprietà nella carta di circolazione, che conserverà il suo nome, diventando però documento unico dei veicoli. A causa di questo provvedimento – sostiene il comunicato  – l’ACI rischia la chiusura, nonostante fornisca un servizio pubblico tecnologicamente avanzato, con standard di altissima qualità, senza tra l’altro costituire un costo per le casse statali. E’ per denunciare questo pericolo che dal 23 al 25 maggio sono state indette assemblee dei lavoratori in tutti gli uffici Aci d’Italia”.

Ancora una volta – sottolineano i sindacalisti – ci troviamo di fronte allo Stato che decide come un datore di lavoro che sembra non conoscere effettivamente le funzioni svolte dai “suoi” lavoratori e assume decisioni che rischiano di aggravare i costi per il cittadino”.
Fp CGIL e CISL Fp regionali, come già detto chiaramente anche a livello nazionale, unitariamente alla UilPa, ribadiscono che “il documento unico, così come previsto dallo schema di Decreto adottato dal Governo, non realizza alcun vantaggio per il cittadino, non essendo previsto alcun risparmio di spesa, né tanto meno una semplificazione”. Al contrario, così come è stato definito, determinerà “il venir meno dei servizi oggi garantiti dall’Aci e una ulteriore complicazione delle procedure con ricadute negative in termini di costi e di tempo”. Infatti, si passerebbe dal sistema di gestione attuale, che utilizza la moneta elettronica, a quello dei bollettini postali, sistema ormai anacronistico e non certo in sintonia con la modernizzazione del Paese che questo Governo dice di voler perseguire.
Una riforma che prevede di lasciare invariati i costi per IPT e bolli, ma presuppone, tra l’altro, una minore presenza di uffici pubblici sul territorio, meno servizi diretti all’utenza debole, con la conseguente necessità di ricorrere all’intermediazione privata con maggiori costi.
“E’ infatti importante ricordare che oggi l’Aci offre ai cittadini l’alternativa di un servizio pubblico, prenotabile on-line, senza sovrapprezzi; mette a disposizione degli utenti la prenotazione del posto di coda tramite device mobile; ha ridotto gli adempimenti e aumentato la sicurezza della conservazione degli atti di vendita dei veicoli; ha avviato lo Sportello a domicilio senza oneri aggiuntivi direttamente nelle case private, di cura, di riposo e in quelle circondariali. Ha attivato infine il Wi-Fi gratuito nelle aree dei propri uffici e, tramite sms o e-mail, continua ad aggiornare l’automobilista su qualunque evento possa riguardare il proprio veicolo.
Ancora una volta il Governo propone false semplificazione, che in realtà celano non solo il determinarsi di ulteriori inefficienze e spese della macchina pubblica, ma ancor peggio, il calpestare la dignità di lavoratori che rischiano il posto di lavoro, che hanno alte professionalità e che forniscono servizi efficienti e utili ai cittadini.
Una situazione paradossale caratterizzata dal qualunquismo e dalla leggerezza che viene adottata nel determinare “riorganizzazioni su riorganizzazioni”, dove l’apparenza maschera un’assoluta mancanza della necessaria sostanza che invece dovrebbe contraddistinguere la qualità del servizio pubblico”.




La nuova stagione del Muncipale

Si aprirà con Simon Bocanegra la nuova stagione della Fondazione Teatri di Piacenza.Da ottobre a giugno il palcoscenico del Teatro Municipale ospiterà sei produzioni d’opera di cui quattro nuovi allestimenti, un musical, sette concerti, cinque balletti. A questi si andranno ad aggiungere un cartellone ad hoc per le celebrazioni dei 150 anni della morte di Gioachino Rossini e varie rassegne ed incontri alla Sala dei Teatini. Ma ci saranno anche progetti speciali ed attività di educazione alla musica. In totale il sipario si aprirà per quaranta volte. La stagione 2017/2018 sarà sostenuta dal Comune di Piacenza, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Emilia Romagna, Fondazione Piacenza e Vigevano, Gruppo Iren e Confindustria Piacenza.
In un comunicato la Fondazione I Teatri sottolinea come si tratti di un Municipale “sempre più radicato nel territorio, che punta alla valorizzazione delle proprie capacità produttive e le esporta non solo a livello regionale ma anche internazionale. Un Teatro attento alla ricerca e alla formazione di giovani talenti affiancati da artisti di grande prestigio, alla conservazione e all’innovazione del repertorio classico, oltre al recupero di titoli poco rappresentati o assenti da molti anni. La nuova Stagione si presenta all’insegna della continuità con quanto già programmato nel triennio precedente: un cartellone che intende raccogliere tutto il patrimonio del passato e contemporaneamente rivolgere lo sguardo alle novità della vita operistica, che stimoli l’interesse e la curiosità di sempre nuovi spettatori, soprattutto giovani, garantendo nel contempo la fedeltà degli abbonati, con l’obiettivo di proseguire nel costante incremento di pubblico che ha caratterizzato le ultime stagioni”.
Una costante in questa nuovo cartellone sarà la presenza del Coro del Teatro Municipale di Piacenza diretto da Corrado Casati, oltre al Coro Voci bianche Farnesiano di Piacenza diretto da Mario Pigazzini. Molteplici le coproduzioni con le istituzioni e le realtà culturali della città di Piacenza, dal Conservatorio Nicolini con cui si consolida una sempre più importante sinergia, al Festival Val Tidone e al Piacenza Jazz Fest, dalla XIV edizione del Premio Gianni Poggi con l’Associazione Tampa Lirica di Piacenza, alla rinnovata collaborazione con Associazione Nel Pozzo del giardino, Circolo Culturale Italo Tedesco, Associazione Novecento Musiche Nuove di Piacenza.
Grazie all’incremento delle coproduzioni operistiche, nel 2017 Piacenza risulta al primo posto per numero di recite tra i Teatri di Tradizione della regione Emilia Romagna.
Ecco nel dettaglio la nuova stagione

Il programma

Simon Boccanegra

Ad inaugurare la Stagione d’ Opera il 13 e 15 ottobre Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi. Il nuovo allestimento è realizzato nell’ambito del consolidato Progetto Opera Laboratorio, punta di diamante della Fondazione Teatri, di cui è responsabile didattico il celebre e amatissimo baritono Leo Nucci, nel segno della trasmissione dei saperi ai giovani cantanti. Sarà il primo dei titoli legati al mare, filo rosso che unirà anche altre opere delle Stagione quali La Gioconda e Il Corsaro. Pier Giorgio Morandi dirigerà l’Orchestra dell’Opera Italiana e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza, con la regia firmata dallo stesso Nucci. L’allestimento è in coproduzione con Teatro Alighieri di Ravenna, in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Marsiglia (Francia).

Faust

Ogni opera in cartellone celebrerà una speciale ricorrenza, così dai 160 anni (1857-2017) del Simone verdiano si passerà ai 200 anni dalla nascita del compositore francese Charles Gounod (1818-2018), festeggiati con il ritorno di Faust, la sua opera teatrale più celebre, assente dal Municipale dal 1963. In scena il 15 e 17 dicembre, il nuovo allestimento è affidato al Gruppo Veneto Anagoor diretto da Simone Derai, una delle formazioni più colte della scena emergente, premiato recentemente dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro per la capacità di innovativa ricerca teatrale, per la scelta di scenografie minimaliste, con una drammaturgia del gesto simbolica giocata tra la ritualità e l’eleganza coreografica. Maestro concertatore e direttore Jean-Luc Tingaud, alla guida dell’Orchestra dell’Opera Italiana e del Coro del Teatro Comunale di Modena. Cast internazionale formato da Francesco Demuro (Faust), Ramaz Chikviladze (Mèphistophélès), Davinia Rodriguez (Marguerite). L’opera è realizzata in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Modena e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.

Il Trittico

Il Tabarro/Suor Angelica/Gianni Schicchi celebra invece il centenario dalla prima rappresentazione, avvenuta il 14 dicembre 1918 al Metropolitan di New York. Le tre opere in un atto di Giacomo Puccini, su libretti di Giuseppe Adami (Tabarro) e Giovacchino Forzano (Suor Angelica e Gianni Schicchi), saranno in scena il 2 e 4 febbraio con un cast nel quale spiccano i nomi di cantanti di alto livello quali Ambrogio Maestri, che fa ritorno al Municipale dopo molti anni d’assenza, il soprano Anna Pirozzi,e la piacentina d’adozione Annamaria Chiuri. L’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e il Coro del Teatro Comunale di Modena saranno diretti dalla bacchetta di Aldo Sisillo, mentre la già collaudata regia è firmata da Cristina Pezzoli. La produzione unisce le forze di quattro Teatri: Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Fondazione Teatro Comunale di Ferrara.

La Cenerentola

Omaggio alle celebrazioni rossiniane, va in scena La Cenerentola il 16 e 18 febbraio. Il dramma giocoso in due atti su libretto di Giacomo Ferretti tratto, tra gli altri, da Cendrillon ou la petite pantoufle di Charles Perrault vedrà la direzione musicale al femminile affidata a Erina Yashima, che ha partecipato alla prima edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy (2015), attualmente assistente di Riccardo Muti alla Chicago Symphony Orchestra.
Salirà sul podio a dirigere l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza, con la regia firmata da Aldo Tarabella. In omaggio a Lele Luzzati torneranno in scena i costumi della storica edizione del 1978 che recano intatta la cifra stilistica e il tratto immaginifico di un Maestro indiscusso del Teatro. Nel cast giovani artisti già affermati tra i quali Pietro Adaini, Teresa Iervolino, Marco Filippo Romano. L’allestimento realizzato dal Teatro del Giglio di Lucca, è una coproduzione con il Teatro Alighieri di Ravenna e la Fondazione Teatri di Piacenza.

La Gioconda

Preziosa “riscoperta”, che prosegue quel recupero di titoli dimenticati dal repertorio iniziato nella scorsa stagione con La Wally, sarà La Gioconda di Amilcare Ponchielli, assente dal Municipale da cinquantasei anni. Nell’anno del centenario (1918-2018) del librettista Arrigo Boito, l’opera ritroverà finalmente il palcoscenico il 16 e 18 marzo, con un nuovissimo allestimento che nascerà a Piacenza, affidato alla bacchetta esperta di Daniele Callegari alla guida dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna, del Coro del Teatro Municipale di Piacenza e delle voci bianche del Coro Farnesiano piacentino. Impegnato un cast d’eccellenza, con il celebre Francesco Meli, attualmente il numero uno dei tenori italiani, che ha scelto il palcoscenico del Municipale per l’importante debutto nel ruolo di Enzo Grimaldo, e il soprano spagnolo Saioa Hernández, già acclamata da pubblico e critica nella produzione de La Wally, anch’essa al debutto nel ruolo del titolo. Al loro fianco cantanti di grande valore quali Sebastian Catana, uno dei più interessanti baritoni della sua generazione, il celebre basso Giacomo Prestia, il mezzosoprano di grande sensibilità Veronica Simeoni e il giovanissimo contralto Agostina Smimmero. L’allestimento è realizzato in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Modena e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.

Il Corsaro

A conclusione della Stagione operistica, Il Corsaro di Giuseppe Verdi approderà al Municipale il 4 e 6 maggio, a 170 anni dalla prima rappresentazione dell’opera (1848-2018). Il melodramma tragico verdiano su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dall’omonima novella in versi di George Byron, sarà affidato alla direzione di Matteo Beltrami, sul podio dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e del Coro del Municipale di Piacenza. La regia dello storico allestimento del Teatro Regio di Parma, che porta la firma del grande Lamberto Puggelli, è ripresa da Grazia Pulvirenti. Tra i protagonisti, giovani cantanti già affermati nei maggiori teatri: Simone Piazzola (Seid), Vincenzo Costanzo (Corrado), Jessica Nuccio (Medora), Roberta Mantegna (Gulnara), Cristian Saitta (Giovanni). La produzione è realizzata da Fondazione Teatri di Piacenza con Fondazione Teatro Comunale di Modena.

La principessa Sissi – Musical

Anche il musical troverà spazio nella Stagione d’Opera. Dopo il successo di Mimì è una civetta nella scorsa stagione, il 7 gennaio (fuori abbonamento) si alzerà il sipario sulla nuova produzione in esclusiva nazionale della Compagnia di Corrado Abbati La principessa Sissi, liberamente ispirata al celebre film di Ernst Marischka con Romy Schneider. Dalla collaborazione tra il compositore Alessandro Nidi e il regista Corrado Abbati nasce un nuovo musical: si tratta di una riscrittura della nota storia d’amore tra la giovane principessa Elisabetta detta Sissi e Francesco Giuseppe. Melodie romantiche, ma anche danze tradizionali si alternano ad arie “liriche” e temi di ispirazione popolare a comporre uno spettacolo ricco, vivace e divertente con atmosfere degne della più famosa tradizione viennese. Le coreografie sono firmate da Cristina Calisi, scene di Stefano Maccarini e costumi di Artemio Cabassi.

Concerti

La Stagione concertistica 2017/2018 si aprirà il 4 novembre sulle note di un’emozionante partitura di rara esecuzione. Non un oratorio, non una messa, non del tutto sacro e non certo profano: il Requiem tedesco è l’essenza più spirituale del Romanticismo musicale. Scritto da un Brahms trentacinquenne, questo grande affresco richiedette diversi interventi del compositore prima della sua forma definitiva salutata da grande successo nel 1868 a Brema. Con questo immortale capolavoro debutta a Piacenza il nuovo direttore principale della Filarmonica Toscanini, l’inglese Alpesh Chauhan che a soli 26 anni ha già diretto alcune delle più importanti orchestre del mondo con straordinari consensi.

Anche il secondo appuntamento in programma, in coproduzione con Fondazione Val Tidone Musica, conferma una significativa scelta estetica del Teatro Municipale, che per la nuova stagione di concerti torna a proporre dopo molti anni un recital solistico. L’occasione è effettivamente speciale, poiché il russo Evgeny Starodubtsev è il vincitore del Premio Bengalli 2016 e del Premio pianistico alla memoria di Enrica Prati del concorso Val Tidone dopo una ricca serie di trionfi in concorsi internazionali. A Piacenza il 25 novembre proporrà il repertorio con cui si sta rivelando fra i più fini e virtuosi pianisti di oggi e che gli ha fatto guadagnare il plauso della critica e del pubblico.

Grande ritorno sul palco del Municipale, sarà quello dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, guidata da un direttore del calibro di Fabio Luisi, che proporrà un programma assai ben calcolato e di indubbio fascino. Fra due poemi sinfonici di Richard Strauss Don Juan e Heldenleben è incastonato come un prezioso diamante il concerto in re minore n. 20 di Mozart, affidato alle mani sapienti di Aleksandr Melnikov, pianista russo tra i più attenti interpreti del pianismo d’età classica. Un accostamento tutt’altro che ardito e che in modo più che legittimo mette in dialogo questi due maestri così lontani nel tempo.

Punto fermo nella stagione concertistica del Municipale e particolarmente legato alla città, il concerto di San Silvestro è affidato in questa stagione di nuovo alla Filarmonica Toscanini, guidata da Sesto Quatrini. Il giovane direttore d’orchestra emergente, già molto apprezzato all’estero, affronterà brani amatissimi dal pubblico alternando i valzer, le polche, le ouverture della festa a intermezzi sinfonico.
Anche il concerto del 26 gennaio testimonia il grande interesse del Teatro Municipale a rinnovare le proposte per il suo pubblico. Molto più di un concerto, la proiezione della pellicola L’età dell’oro di Charlie Chaplin (1925) con l’accompagnamento dal vivo dell’orchestra è un evento speciale. Timothy Brock, musicista esperto nella direzione, restauro e composizione di partiture per i lavori del cinema muto, dirige l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini nell’esecuzione di una partitura che è il frutto di una lunga ricerca basata su materiali riorganizzati dallo stesso regista nel 1942 e fra i quali saranno riconoscibili alcune citazioni di celebri melodie.
L’affetto di Leo Nucci verso il Teatro Municipale è ormai consolidato; a Piacenza ha scelto di fare partire i suoi più importanti progetti di cantante, di docente e di regista, così come ha voluto celebrare la ricorrenza dei cinquant’anni della sua magnifica carriera. In questa nuova stagione di concerti, il 29 marzo Nucci si esibirà assieme all’Orchestra dell’Opera Italiana e al Coro del Teatro Municipale diretti dal giovane Jacopo Brusa. E all’opera italiana è consacrato il programma della serata.
Ritorna infine al Municipale il 14 aprile l’eccellente Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Markus Poschner, a conclusione della stagione concertistica. All’insegna del grande sinfonismo, il programma è dedicato alle due voci estreme del Romanticismo viennese: la celeberrima Incompiuta di Schubert che lascia il testimone alla quarta sinfonia di Bruckner, che lo stesso autore sottotitolò Romantica lasciando profondi interrogativi, mai definitivamente risolti, nella critica e fra gliascoltatori più attenti. Un concerto che conclude perfettamente un percorso intrapreso con Brahms e che ha toccato un’incredibile varietà di suggestioni sonore.

Danza

Tutto il fulgore del balletto classico risplende nei quattro titoli della Stagione di Danza del Teatro Municipale. Un cartellone musicalmente monografico per rendere omaggio all’immortale grandezza di Čajkovskij, dalle atmosfere da fiaba de Lo Schiaccianoci, La Bella e la Bestia e La bella addormentata, alle suggestioni della grande letteratura russa danzata sulle punte in Anna Karenina.
Sfavillante nelle coreografie di Amedeo Amodio, impreziosito dalle visioni scenografiche e dai coloratissimi costumi di Lele Luzzati, con l’ideazione delle ombre affidata al piacentino Teatro Gioco Vita, Lo schiaccianoci approda il 14 gennaio sul nostro palcoscenico con il Corpo di ballo di Daniele Cipriani. Primi ballerini d’eccezione, due celebrità quali Anbeta Toromani e Alessandro Macario, già applauditi in Coppélia nella scorsa stagione.
Ispirato al film surrealista di Jean Cocteau, La Bella e la Bestia è una raffinato balletto di matrice neoclassica in cui si alterneranno più di venti danzatori. La messa in scena del Malandain Ballet de Biarritz, in programma il 28 gennaio con le coreografie di Thierry Malandain, è semplice e rigorosa, rimanda ad un alto grado di simbolismo in cui la Bella incarna l’animo umano e la Bestia la forza vitale e gli istinti primordiali. Solo alla fine potrà esserci una sintesi dei due opposti e naturalmente un lieto fine, come si conviene nelle fiabe.
Il 25 marzo andrà in scena il celebre balletto La bella addormentata del Balletto Jacobson di San Pietroburgo: si tratta di una nuova produzione della compagnia in collaborazione con Jean-Guillaume Bart, coreografo francese di fama internazionale, ex-ballerino del Balletto dell’Opéra di Parigi. La bella addormentata è stato presentato per la prima volta a San Pietroburgo nel 1890, e la versione presentata dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo fa rivivere la spettacolare produzione del passato.
L’anima di Anna Karenina nella sua forza e nelle sue fragilità prenderà vita al Municipale l’8 aprile in un balletto sofisticato ed elegante liberamente ispirato al romanzo di Lev Tolstoi. Il Balletto di Milano ripercorre in venti scene una delle maggiori storie di ogni tempo, con le coreografie dell’estone Teet Kask che ama accostare all’estetica classica in punta espressioni moderne, e la raffinatezza delle scene di Marco Pesta con elementi stilizzati della tradizione russa.
Ancora La Cenerentola su musica rossiniana, vedrà coinvolte le scuole istituzionali e di danza di Piacenza nel balletto in programma l’11 maggio (fuori abbonamento), nell’ambito del Progetto formativo della Federazione Nazionale Scuole di Danza #leggereperballare, con la regia di Arturo Cannistrà. Interpreti saranno gli allievi delle scuole di danza piacentine.

Rossini 150

L’anno rossiniano vedrà la Fondazione Teatri di Piacenza impegnata a dare vita a iniziative speciali che attraverseranno in modo trasversale tutti i cartelloni, oltre ad eventi creati ad hoc. Se tra opera e danza si celebrerà il genio pesarese con La Cenerentola, un vero e proprio dialogo tra arte e musica sarà al centro di Rossini vive, in programma il 17 febbraio alla Sala dei Teatini. Le opere pittoriche del noto artista piacentino William Xerra si uniranno a recitazione e canto del basso Daniele Tonini e alla voce e pianoforte di Emanuela Marcante. In collaborazione con Tampa Lirica e con il Conservatorio Nicolini, La Petite Messe Solennelle rossiniana sarà eseguita il 20 maggio alla Sala dei Teatini, per la XIV edizione del Premio Poggi, con il Coro del Conservatorio Nicolini diretto da Corrado Casati, interpreti giovani artisti e vincitori del Premio Poggi.

Allegro con Brio

Sette concerti aperti alla città, da ottobre a giugno alla Sala dei Teatini: torna la consueta rassegna cameristica in collaborazione con il Conservatorio Nicolini, che vedrà coinvolti anche nel corso di questa nuova Stagione i migliori allievi e docenti del Conservatorio di Piacenza.

In…canto d’Opera
Il consolidato appuntamento dedicato alla presentazione delle opere della Stagione, realizzato in collaborazione con l’Associazione Nel pozzo del giardino, prevede quest’anno sei incontri musicali aperti alla città, sempre alla Sala dei Teatini. Giovani cantanti saranno chiamati a interpretare le arie più celebri delle opere, accompagnati al pianoforte da Marco Beretta.

Educazione alla Musica
La consuetudine delle anteprime per le scuole si rinnova anche nella Stagione 2017/2018, con l’apertura della prova generale di Simon Boccanegra, La Cenerentola, La Gioconda e Il Corsaro al giovane pubblico degli studenti.
Tre nuove produzioni dedicate alla valorizzazione delle nuove generazioni di artisti e spettatori si avvicenderanno sul palco del Municipale: si partirà il 30 e 31 ottobre con Riccioli d’oro e i tre orsi, commissione della Fondazione Teatri in prima assoluta, con musica composta dal giovane piacentino Stefano Guagnini (1990), libretto di Guagnini e Davide Garattini Raimondi che ne firma anche la regia. L’Ensemble Contemporaneo del Conservatorio Nicolini sarà diretto da Camillo Mozzoni, interpreti giovani artisti e allievi del Nicolini. Sarà poi la volta, il 24 novembre, di Serenata – Trovatori Menestrelli e Wanderer, un viaggio musicale nella canzone d’amore da Schubert a Verdi fino a Bob Dylan diretto dalla musicista piacentina Maddalena Scagnelli.
In maggio torneranno infine i Bambini…all’Opera!, consolidato progetto ideato e diretto da Corrado Casati con la partecipazione delle scuole primarie De Amicis e Due Giugno del IV Circolo Didattico di Piacenza.
Il Ciclo Schubert, in collaborazione con il Centro Culturale Italo Tedesco di Piacenza, proporrà tra novembre e dicembre al Ridotto del Municipale tre incontri, dedicati al grande compositore austriaco, a cura del musicologo piacentino Nicola Montenz.

Informazioni, abbonamenti e biglietti

Il rinnovo degli abbonamenti è in corso presso la Biglietteria del Teatro Municipale, fino al 31 maggio. Il cambio turno degli abbonamenti verrà effettuato nelle giornate del 6 e 7 giugno.
I nuovi abbonamenti saranno in vendita dal 9 giugno fino al 22 giugno.
I biglietti per i singoli spettacoli saranno in vendita a partire dal 5 settembre.
Per informazioni: Biglietteria del Teatro Municipale, tel. 0523 492251 biglietteria@teatripiacenza.it – www.teatripiacenza.it




Picnic romantico a Castell’Arquato

La suggestiva cornice medioevale di Castell’Arquato ospiterà anche quest’anno la Notte Romantica, iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale dei Borghi più Belli d’Italia per festeggiare l’arrivo del solstizio d’estate dando appuntamento a tutti gli innamorati nelle piazze, nei vicoli e nei palazzi dei Borghi aderenti all’Associazione.
Circondati da arte e cultura, abbracciati alla persona del cuore, calati in un’atmosfera intima e raccolta alla fioca luce delle candele… ecco che il borgo diventare luogo ideale per un evento dedicato all’amore nella sua sfumatura più dolce e romantica.

Un raffinato picnic serale con vista panoramica sulle colline e speciali visite guidate in notturna alla scoperta dell’imponete Rocca Viscontea sono solo alcune delle iniziative che hanno caratterizzato la prima edizione dell’evento… tante sono quelle che continueranno ad incantarvi nelle prossime edizioni!
L’appuntamento è per il 24 giugno 2017: in concomitanza con la Notte Bianca Piazza Municipio si trasformerà in un romantico set per innamorati.

I giardini di fianco alla Rocca Viscontea saranno allestiti con tavolini da due persone, tovaglie bianche e candele per un raffinato pic-nic con vista panoramica sul castello e le colline.
Sarà possibile prenotare il tavolo e degustare i piatti portati da casa o acquistati sul momento nei numerosi punti di ristoro del paese.

I visitatori avranno la possibilità di passeggiare per le vie e le piazzette ed apprezzare l’intrattenimento nella parte bassa del paese, dove i negozi, i bar e i ristoranti proporranno musica e buon street food.
Nella parte alta del paese l’atmosfera sarà più intima e romantica, la musica soffusa e la Rocca Viscontea sarà aperta eccezionalmente in notturna per ospitare speciali visite tematiche alle ore 21, 22 e 23.
Presso l’Enoteca Comunale di Castell’Arquato sarà possibile brindare all’amore con uno speciale cocktail e prenotare il proprio cestino da pic-nic.

I tavoli saranno pronti a partire dalle ore 20.30. La prenotazione è obbligatoria. Il costo per il tavolo da “pic-nic” sarà di 25 € a coppia mentre l’eventuale visita guidata alla Rocca Viscontea con animazione costerà 6 € a persona.




Erbe aromatiche per finanziare la ricerca

Un weekend all’insegna delle erbe aromatiche quello organizzato dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Durante le giornate dell’evento “Le Erbe Aromatiche di AISM” si potrà sostenere la ricerca scientifica con un’offerta minima di 10 Euro – e ricevere una confezione di tre piantine aromatiche da poter utilizzare per decorare e profumare la casa oppure in cucina per insaporire i piatti. Le piante aromatiche sono rosmarino, timo limone ed origano.

Insieme al tris di erbe aromatiche verranno distribuiti gratuitamente i nuovi Sapori Italiani Salvia e Rosmarino di Simmenthal per arricchire con fantasia e gusto le ricette di ogni giorno.
A sostenere l’iniziativa ci sarà infatti anche la nota azienda produttrice di carne in scatola che donerà, entro la fine del 2017, dell’equivalente di 1300 ore di Terapia Occupazione destinata a 60 persone con sclerosi multipla al fine di migliorare la loro qualità della vita attraverso la prevenzione delle complicanze secondarie, la riduzione della disabilità, l’incremento dell’autonomia nelle attività della vita quotidiana e, quindi, il miglioramento della partecipazione attiva alla vita sociale.

La sclerosi multipla è la prima causa di disabilità nei giovani dopo gli incidenti stradali; colpisce un giovane ogni 3 ore. Hanno tra i 20 e i 40 anni. Le persone con SM sono 3 milioni nel mondo, 600 mila in Europa e oltre 110 mila solo in Italia di cui il 10% bambini e adolescenti.

A Piacenza i banchetti saranno presenti:
Sabato 27 e domenica 28 maggio in XX Settembre e sul Facsal. Sabato 27 maggio presso il Centro Commerciale Galassia. Domenica 28 maggio davanti alla Chiesa di Santa Maria di Campagna.




Il governo taglia le slot machine

Il Governo accelera sul taglio delle slot machine.
I concessionari, secondo quanto prevede l’emendamento alla “manovrina” presentato oggi dal Governo in Commissione Bilancio, dovranno ridurre del 34% il numero delle macchine attive sul territorio nazionale entro il 30 aprile 2018, 135 mila in totale: 60 mila in meno entro la fine di quest’anno, altre 75 mila nei primi quattro mesi del 2018.

Il punto di partenza per operare il taglio sarà il numero delle macchine operative al 31 dicembre 2016: nella relazione illustrativa all’emendamento, si legge che gli apparecchi in esercizio a quella data erano circa 400mila.
La riduzione permetterà di arrivare a 265mila slot attive in Italia e sarà attuata secondo un criterio di proporzionalità: se il numero di apparecchi fosse superiore a quanto previsto dalla norma, sarà l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ad operare un ulteriore riduzione, secondo criteri di distribuzione territoriale e di redditività delle slot machine.

Per quanto riguarda la distribuzione regionale – secondo le stime di Agipronews – le 63mila slot attive in Lombardia diventeranno 41mila, mentre in Lazio e Campania si arriverebbe a poco più di 26mila (dalle oltre 41mila attive al 31 dicembre 2016); stesso discorso in Emilia-Romagna (da 35mila a 22mila) e in Veneto (da 34mila a 22mila).




Torna Dal Mississippi al Po

ll festival Dal Mississippi al Po si prepara a spiegare le vele: ideata ed organizzata da Fedro fin dalla sua prima edizione, che risale ormai al 2005, la rassegna musicale e letteraria si prepara a colonizzare la Val d’Arda, avendo eletto come location per la consueta tre giorni internazionale la cittadina di Fiorenzuola, che già negli scorsi anni aveva ospitato diversi fortunati appuntamenti collaterali del festival. Come di consueto, poi, a completare il cartellone di Dal Mississippi al Po torneranno anche quest’anno le rassegne musicali, come le “Notti Blues sul Po” al circolo Amici del Po di Monticelli d’Ongina e soprattutto la fortunata “Bala cui Ratt”, un appuntamento ormai consolidato dell’estate piacentina, che porterà anche quest’anno sulla bellissima scalinata di Via Mazzini, nel centro storico della città, grandi appuntamenti live e che ospiterà un grande evento internazionale.
Cambiamenti in vista, dunque, non soltanto per quel che riguarda le location, ma anche le date di Dal Mississippi al Po: il festival vero e proprio si terrà nel week end centrale di luglio, da venerdì 14 a domenica 16 a Fiorenzuola D’Arda, ma sarà preceduto da una lunga serie di appuntamenti che, a partire dal primo giugno, porteranno fiumi di musica live a Piacenza e provincia. E potrebbe non essere finita qui, perchè proprio in questi giorni Fedro sta lavorando per far approdare il festival ad un altro porticciolo.
Ad un paio di settimane dal via ufficiale, previsto come si diceva per il primo giugno, iniziano a circolare voci sugli ospiti della tredicesima edizione ed il primo nome annunciato da Fedro è di quelli da far drizzare le orecchie non sono allo zoccolo duro di appassionati di blues, ma a qualsiasi estimatore di musica contemporanea: a otto anni di distanza dallo spettacolare concerto piacentino a Palazzo Farnese, nella serata di domenica 16 luglio arriverà a Fiorenzuola Charlie Musselwhite, il più famoso ed importante armonicista al mondo, che si esibirà sullo spettacolare palcoscenico storico-architettonico rappresentato dalla Collegiata di San Fiorenzo, nella piazza principale, location di tutti gli appuntamenti del festival.
Charlie Musselwhite a Fiorenzuola
Il concerto di Charlie Musselwhite è il grande evento dell’edizione numero tredici di Dal Mississippi al Po: un artista di tale caratura, colui sul quale viene fatta la tara quando si parla dell’armonica blues, per di più un uomo di cuore ed un artista dalla grande umanità, non capita spesso dalle nostre parti. Avvezzo ai più prestigiosi palcoscenici internazionali, e a dividere la scena con colleghi ben più “pop” come Ben Harper, Eddie Vedder e Tom Waits, solo per citarne un paio, Musselwhite ha dimostrato di saper dare il massimo anche in atmosfere più raccolte.
L’Amministrazione Comunale di Fiorenzuola ha accolto con entusiasmo la proposta del direttore artistico di Fedro, Davide Rossi, che afferma: “Quando ci si è prospettata la possibilità di riportare al festival Charlie Musselwhite, un artista che abbiamo già ospitato a Dal Mississippi al Po 8 anni fa, e di cui resta traccia non solo nella storia della rassegna, ma dei concerti live di Piacenza e provincia in tempi recenti, abbiamo fatto di tutto per non farcela sfuggire. Musselwhite si esibirà nell’ambito di eventi molto più noti del nostro, basti pensare che la sera prima sarà sul palco di Pistoia Blues, e per noi poterlo portare a Fiorenzuola, in una piazza che ci ha accolto e accompagnato in diversi momenti importanti delle ultime edizioni di festival , è un grandissimo onore e privilegio, la chiusa ideale per quella che sarà un’edizione insolita, con tanti cambiamenti.”
La biografia degli anni formativi di quello che sarebbe diventato un genio dell’armonica suona proprio come il testo di una canzone blues: Charlie Musselwhite è nato in Mississippi, cresciuto ascoltando il blues, hillbilly e gospel alla radio e fuori dalla porta di casa, si è poi trasferito a Memphis dove, affascinato dalla scena musicale della città, ha iniziato a suonare la chitarra e l’armonica, cosa piuttosto insolita per un ragazzo bianco. Seguendo il percorso di tanti altri poco più che ragazzo si sposta a Chicago e, mentre di giorno lavora come manovale, la sera si intrattiene nei blues club coltivando delle amicizie con grandi icone come Little Walter, Big Walter, Sonny Boy Williamson, Big Joe Williams, Muddy Waters e Howlin’ Wolf, costruendosi molto presto un’impressionante reputazione grazie “passaparola” di questi amici entusiasti della sua musica,  iniziando così a venire pagato per suonare nel quartiere dove vive nel South Side.
In ben 43 anni di carriera ha realizzato più di 30 album, tre dei quali: Ace Of Harps (1990), Signature (1991) e In My Time (1993), realizzati per Alligator Records, tuttora rimangono i migliori titoli venduti. Dopo il grande successo di The Well (2010) e le conseguenti nomine come “Album of the year” e “Traditional Blues Album of the year” ai  Blues Music Awards del 2011, il primo lavoro “full band” della sua lunga carriera, la più personale ed emozionale serie di brani che abbia mai creato, arriva, nel 2013, Get Up! Nato da una solenne e “troppo rara” collaborazione con un altro grande artista, Ben Harper, Get Up! è un moderno classico blues che guarda al gospel, alla tradizione, al country e al R&B: l’originalità del disco regala alla coppia Musselwhite/Harper il Grammy come miglior disco blues del 2013.
Charlie Musselwhite, che quest’anno celebra cinquant’anni di carriera, spesi per lo più sul palco, dal vivo, è la prova vivente che la buona musica può soltanto migliorare con gli anni. Per quanti e quanto prestigiosi siano i riconoscimenti che si è accaparrato in questi cinque decenni, 24 premi, di cui tre Grammy Awards dovranno pur voler dire qualcosa, forse quello che rende di più l’idea di chi sia Charlie Musselwhite e che cosa rappresenti la sua musica sta tutto nella frase: “Musselwhite è l’unico artista in grado di scatenare l’isteria del pubblico semplicemente aprendo una valigetta” perchè è proprio in quel momento, quando si prepara con la sua armonica, che inizia la magia.




Strade pericolose per i ciclisti: serve subito una riforma

“La cronaca degli incidenti delle ultime settimane, che hanno coinvolto anche personaggi del mondo sportivo da Scarponi a Hayden, ha tragicamente riportato alla ribalta il problema della sicurezza sulle nostre strade che, inutile negarlo, è da tempo un’emergenza per il nostro Paese”. Lo dice Giulietta Pagliaccio, presidente di FIAB, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta che sta lanciando proprio in questi giorni la nuova campagna di sensibilizzazione #codicedisicurezza per chiedere con urgenza al Governo l’approvazione della riforma al Codice della Strada, ferma da oltre due anni e mezzo in Senato, dopo il passaggio positivo alla Camera.

“I dati sulle vittime della strada parlano da soli – continua Giulietta Pagliaccio – Ogni 35 ore una persona perde la vita in sella alla propria bicicletta. Ai 251 ciclisti morti nel 2015 si sommano 1.504 automobilisti, 891 motociclistici, 602 pedoni, 180 conducenti di mezzi pesanti, oltre a un totale di 247.000 feriti*. Una vera e propria strage che coinvolge tutti, indipendentemente dal mezzo di trasporto”.

La riforma del Codice della Strada è uno strumento importante per poter riorganizzare la mobilità su tutta la rete viaria e, soprattutto, per dare il via a un cambiamento culturale. Per la prima volta, infatti, la legge delega mette la “persona” al centro della normativa e individua nella “sicurezza” e nella “mobilità sostenibile” le premesse per la riscrittura delle norme del Codice: controllo della velocità, condivisione degli spazi, riorganizzazione del traffico urbano, promozione della mobilità pedonale e ciclabile e del Trasporto Pubblico Locale (TPL), per citare solo alcuni dei punti salienti.

La FIAB da parte sua sostiene l’uso della bicicletta quale efficace contrasto all’incidentalità (secondo il principio “safety in numbers”, ovvero dove circolano più biciclette si registra un numero minore di incidenti) e adottando interventi idonei, come l’introduzione di Zone 30 – che devono divenire uno standard già in fase di progettazione delle aree urbane – e del doppio senso ciclabile.

“Queste e altre proposte per la sicurezza e la mobilità sostenibile così come tutto il prezioso lavoro fatto fino ad oggi, andrebbero irrimediabilmente perduti se la Legislatura si concludesse senza l’approvazione della riforma del Codice della Strada da parte del Parlamento”, puntualizza Giulietta Pagliaccio.

Per questo FIAB ha promosso la campagna #codicedisicurezza. Lanciata attraverso i social e con messaggi personali ai Presidenti di Camera e Senato.

I cittadini sono invitati a manifestare la propria richiesta di una sollecita approvazione alla riforma del Codice della Strada con un laccetto bianco, da indossare o da legare al proprio veicolo (bicicletta, moto, auto), e a condividere l’iniziativa sui social – twitter, facebook, instagram – postando una foto del laccetto bianco con l’hashtag #codicedisicurezza, citando, appunto, @lauraboldrini e @PietroGrasso nel post di accompagnamento.




Sfida fra camion d’epoca in Val D’arda

Si preannuncia un week-end intenso quello di sabato 27 e domenica 28 maggio, nel piacentino, in particolare nella Val d’Arda. Giovani e meno giovani, appassionati del mondo dei trasporti, potranno vivere due giornate all’insegna della cultura, della tradizione e della scoperta del territorio. Sono infatti questi i tre principali ingredienti della prima gara di regolarità per camion d’epoca in Italia. Una competizione che arricchirà la quarta edizione della manifestazione “Dal giocattolo alla realtà”.
Nella giornata di sabato 27 maggio sarà possibile prendere parte ad un’esperienza unica ed indimenticabile: un tour lungo strade ricche di storia e di sapori, da Cortemaggiore a Fidenza, passando per Sant’Agata, Zibello, Busseto e Roncole Verdi, per poi tornare a Fiorenzuola d’Arda. Sarà il territorio delle “Terre Verdiane” protagonista della gara di regolarità, la prima in Italia del genere; i partecipanti dovranno rispettare tempi e criteri prestabiliti da una giuria per compiere, su strada aperta al traffico, un determinato tragitto.

Nella quotidianità e nel mondo dell’autotrasporto affidabilità, puntualità e servizio sono le tre qualità essenziali per un servizio sicuro ed efficiente. Ecco quindi il perché della prova di regolarità: non è importante solo arrivare, o arrivare primi, ma arrivare nel modo migliore, nel rispetto delle regole del gioco e del percorso stabilito.
Il vincitore sarà colui che, nell’arco dell’intero tragitto e delle varie prove, rispetterà i tempi prestabiliti e commetterà meno errori rispetto al passaggio teorico, il tutto nel rispetto delle norme del Codice della strada.

Oltre al tour sono in programma altri due momenti distinti: l’Academy e lo Show. L’Academy costituisce la parte “formativa” dell’evento. Essa vede coinvolti ogni anno ragazzi delle scuole medie e superiori del territorio nel concorso “Dal giocattolo alla realtà”, nato ufficialmente nel 2014 grazie alla sinergia dalle due aziende promotrici dell’iniziativa la Alberti e Santi e la Fratelli Cattadori.
«L’obiettivo – spiega l’Ad di Alberti & Santi, Stefano Alberti – “è portare le nuove generazioni a conoscere in maniera più approfondita il mondo del trasporto, far conoscere e apprezzare i mezzi che “hanno fatto la storia”, ma, soprattutto, promuovere nuove opportunità occupazionali proiettandosi verso un futuro migliore. L’intento è, quindi, quello di investire sul presente, partendo dall’analisi di un passato senza il quale non esisterebbe futuro».

Per questa 4° edizione, sono stati coinvolti gli studenti delle classi 3° dell’Istituto Tecnico Berenini di Fidenza (Parma): si sono impegnati ad analizzare e approfondire diverse tematiche nell’ambito della logistica. I migliori elaborati, presentati nei giorni scorsi nella sede di Alberti & Santi davanti ad una giuria composta da giornalisti, inseganti e Amministratori del Comune di Cortemaggiore, saranno premiati con diversi strumenti tecnologici (6 Action Cam per gli studenti vincitori e un proiettore a beneficio della scuola).
Nella mattinata di domenica 28 maggio si entrerà nella terza ed ultima parte della manifestazione: lo show. Si tratta di un’esposizione di quaranta mezzi d’epoca – italiani e stranieri – che verranno messi in mostra in piazza Caduti e via Scapuzzi a Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), in concomitanza con la Festa di Primavera. L’esposizione farà da cornice alle premiazioni dei vincitori della gara di regolarità, che avranno luogo alle ore 10.00 in Piazza Caduti.