Gli antichi Egizi erano molto più europei che non africani

Scoperta davvero inaspettata quella fatta da un gruppo di studiosi dell’Università di Tubinga in Germania e dell’istituto Max Planck di Jena. Gli scienziati sono riusciti a ricavare ed analizzare il DNA di antiche mummie egizie, databili in un periodo compreso fra il 1400 a.C e il 400 d.C.  provenienti dal sito archeologico di Abusir el Meleq, circa ottanta chilometri a sud del Cairo.

La scoperta sorprendente è che, dal punto di vista genetico, queste mummie sono parenti strette non del popolo africano e sub sahariano bensì di quello turco, sud-mediterraneo ed europeo.

Lo studio è stato pubblicato su “Nature Communications”.

Questi risultati ci permettono di gettare una nuova luce sulla storia di questo antico paese e ci dicono anche che il Dna di questi antichi egizi non ha praticamente tracce di “sangue” africano e sub sahariano mentre quello degli attuali abitanti del Delta del Nilo ne contiene circa il 15/20%.

La possibilità di analizzare Dna così antichi era stata messa in dubbio dai più a causa di fattori quali l’alta umidità tipica del paese e l’uso di sostanze chimiche durante la mumificazione. Invece il team di scienziati è riuscito ad analizzare parti di mummie provenienti dal sito archeologico e conservate in musei di Tübingen e Berlino (dove erano state portate ad inizio del 900). Mentre i tessuti molli non hanno permesso di ricavare alcuna informazione genetica queste sono arrivate da ossa e denti.

Dai 151 campioni prelevati i ricercatori sono riusciti a estrarre e sequenziare il genoma mitocondriale di 90 individui e quello nucleare di tre.




Servizio Civile: tre posti in Provincia

Tre giovani dai 18 ai 28 anni potranno svolgere il servizio civile presso la Provincia di Piacenza per un periodo di 12 mesi e per un totale di 1400 ore. La Regione Emilia Romagna ha infatti approvato la graduatoria dei progetti di Servizio Civile Nazionale, tra cui quello proposto dall’Ente di via Garibaldi dal titolo “Giovani che informano la cittadinanza”. Possono candidarsi tutti ad eccezione degli appartenenti ai corpi militari e alle forze di polizia. Possono partecipare alla selezione i giovani senza distinzione di sesso che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età, in possesso dei seguenti requisiti: cittadini italiani o cittadini degli altri Paesi dell’Unione europea; cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia; non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio.

Come si diceva il Servizio Civile avrà la durata di 12 mesi, per un totale annuo di 1400 ore distribuite su 5 giorni lavorativi a settimana e i volontari percepiranno un assegno mensile pari ad Euro 433,80.

La domanda di partecipazione va presentata entro e non oltre le ore 14:00 del 26 giugno 2017, esclusivamente secondo le modalità indicate nel bando.

Le domande pervenute oltre il termine o trasmesse con modalità diverse da quelle indicate nel bando, non saranno prese in considerazione.

E’ possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di Servizio Civile Nazionale da scegliere tra i progetti inseriti nell’avviso e tra quelli inseriti nei restanti avvisi provinciali dell’Emilia-Romagna in corso. La presentazione di più di 1 domanda comporta l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti. Sul sito della Provincia di Piacenza è possibile scaricare il bando e la relativa modulistica.




I norvegesi Ulver in concerto a Fontanellato

Il Labirinto della Masone torna a ospitare un progetto musicale che travalica i confini di genere e, come i precedenti, destinato a stupire: dopo il successo, nella passata stagione, dei concerti di AIR e Sunn O))), saranno i norvegesi Ulver ad esibirsi sabato 3 giugno, nell’unica data italiana del loro tour europeo.

Indicati come i primi veri agitatori della scena black, gli Ulver hanno sempre saputo rinnovarsi e rimanere dinamici, diventando prima un pilastro del metal più classico, poi di quello più avanguardista, fino a cambiare totalmente pelle: passando per folk, ambient e trip-hop, hanno sconfinato nell’elettronica e nel prog, fino a includere nel loro sound anche echi di musica da camera.
Nascono nel 1992 a Oslo. Scelgono di chiamarsi Ulver (“lupi” in norvegese) guidati sin dai primi passi da un preciso concept, al cui centro c’è l’uomo, animale capace di elevarsi al di sopra della natura, eppur sempre piccolo e inerme al cospetto di forze senza nome, più grandi e antiche di lui. Imprevedibili, mutevoli e capaci di reinventarsi a più riprese, nel pantheon del concettualismo sonoro d’essai, gli Ulver ricoprono da sempre un ruolo di primo piano ben delineato, quello di chi manifesta chiaramente la propria idiosincrasia nei confronti delle cosiddette vie maestre e segue, quasi per legge, impervi sentieri isolati.

Nella maestosa cornice del Labirinto della Masone, gli Ulver presenteranno i brani del nuovo album, The Assassination of Julius Caesar, uscito il 7 aprile.
Alle varie anime del Labirinto (parco di bambù, museo, biblioteca, sede della collezione d’arte e della casa editrice di Franco Maria Ricci) si aggiunge quella di luogo di eventi unici, destinati ad appassionati di musica e arte, con il preciso intento di sorprendere.
La stessa intenzione anima anche gli Ulver, sia nel loro ultimo lavoro in studio, che quasi provocatoriamente definiscono “il nostro album pop”, sia nei live, caratterizzati da un’accurata scelta delle location e da una nuova spettacolare produzione.
Un sodalizio tra arte, musica e cultura, che conferma il Labirinto della Masone come sede perfetta per eventi originali, di livello internazionale, caratterizzati da un’atmosfera fortemente evocativa.

INFORMAZIONI PRATICHE

Indirizzo: Labirinto della Masone, Strada Masone 121, Fontanellato (PR)
Apertura cancelli: ore 20.00
Inizio live: ore 22.00
Prezzo: 28,00 € + diritti di prevendita
Biglietti disponibili online sul sito http://www.vivaticket.it/ita/event/ulver/95834
e nei punti vendita del circuito Vivaticket
Informazioni: www.labirintodifrancomariaricci.it e prenotazioni@francomariaricci.com




Bala cui Rat

Giugno è ormai da diversi anni il mese di Dal Mississippi al Po, e anche se per l’edizione 2017 la sezione internazionale del festival musicale e letterario organizzato da Fedro slitta a metà luglio e si trasferisce a Fiorenzuola d’Arda, con il primo giorno del mese prenderà il via una delle rassegne collaterali in musica più amate e longeve: “Bala cui Ratt”, che si snoderà lungo i cinque giovedì del mese (con un fuori programma martedì 27) ed avrà come location La Muntà, la celebre scalinata di Via Mazzini, nel centro storico di Piacenza.

Diventata ormai uno degli eventi più apprezzati dell’estate piacentina, la rassegna si carica quest’anno anche di un ulteriore significato, essendo l’unico appuntamento piacentino di tutto il festival. Il cartellone musicale di Bala cui Ratt è, come lo è stato negli anni passati, piuttosto eterogeneo, e spazia dal folk, al funky, dal blues al rock.

Si partirà proprio con il rock-blues: giovedì primo giugno, a partire dalle 22, si esibirà il duo composto da Paolo Bonfanti & Roberto Bongianino, che da anni collaborano a diversi progetti e che a Piacenza si esibiranno in acustico con chitarre e fisarmonica. Chitarrista tra i più noti ed apprezzati, Paolo Bonfanti è stato il frontman dei Big Fat Mama, uno dei più importanti gruppi della scena rock-blues italiana ed ha preso parte al progetto Downtown, un supergruppo formato da Dick Heckstall-Smith (Colosseum, Alexis Korner, John Mayall) al sax, Mickey Waller (Jeff Beck, Ron Wood, Rod Stewart) alla batteria e Bob Brunning (Savoy Brown) al basso, vere e proprie leggende del blues inglese, con cui ha suonato in Italia e all’estero. Accanto alle collaborazioni internazionali, Paolo ha incrociato il sentiero anche del nostro Fabio Treves e dei Red Wine Serenaders, in entrambi i casi vecchie conoscenze di Dal Mississippi al Po. Anche la sua carriera solista, gli ha regalato non poche soddisfazioni, portandolo ad esempio a partecipare al “South by Southwest” di Austin, in Texas e ad accompagnare con la sua band il grande Roy Rogers -virtuoso della chitarra slide e produttore di John Lee Hooker, durante i suoi tour italiani.

Negli ultimi anni Paolo ha diviso il suo tempo tra la musica e la didattica, pubblicando ben quattro volumi di tecnica chitarristica. La sua carriera live si articola in diversi progetti, tra cui quello, ormai collaudatissimo che porterà dal vivo alla Muntà questo giovedì e che vedrà al suo fianco il fisarmonicista Roberto Bongianino, un progetto davvero insolito ed innovativo. Bongianino, che ha alle spalle oltre trent’anni di concerti in Italia e Europa e lavori in studio di registrazione con gruppi musicali folk, blues, rock, jazz, tango e pop, nonché collaborazioni con artisti americani e inglesi nei loro tour italiani, è uno dei pochissimi musicisti che sono stati in grado di inserire la fisarmonica in contesti insoliti, come appunto il rock e il blues.

Bala cui Ratt proseguirà giovedì 8 giugno e sul palco della scalinata di Via Mazzini si esibirà il Tiz Rooster quartet, ma il prossimo appuntamento con la musica di Dal Mississippi al Po è previsto per sabato 3, quando prenderà il via anche la rassegna “Notte Blues sul Po” al circolo Arci Amici del Po di Monticelli d’Ongina (PC) che si aprirà con il live dei Bayou Moonshiners di Max Lazzarin e Stephanie Ocean Ghizzoni, vincitori dell’Italian Blues Challenge 2016.




Matrimonio a Pontenure si trasforma in rissa

Doveva essere il giorno più bello per due sposini ed invece il loro matrimonio si è trasformato in un incubo, o meglio in una mega rissa.
Il tutto è avvenuto durante il ricevimento a Pontenure nel tardo pomeriggio di domenica. Un paio di invitati ventenni avrebbero incominciato a litigare con il gestore del locale, un 42enne di origini straniere che sembra non avesse gradito alcuni atteggiamenti dei giovani. La situazione è pian piano degenerata fino a trasformarsi in una violenta rissa intorno alle 22. Sono volati calci e pugni fra invitati e personale del locale. L’intera scena è stata ripresa dal cellulare di uno degli ospiti ed ha incominciato a girare sul web dove non è difficile trovarla ed assistere a scene davvero violente e poco nuziali.
Sul posto sono intervenute varie pattuglie dei carabinieri e l’ambulanza del 118 che ha medicato due ragazzi ed una ragazza, poi giudicati guaribili in sette giorni.
Più che le bomboniere quattro invitati (tutti poco più che ventenni) si sono portati a casa una bella denuncia per rissa e lesioni personali aggravate. Denunciati anche il titolare del locale e un suo dipendente.

Insomma un matrimonio davvero indimenticabile … purtroppo però per i motivi sbagliati.




Regia unica per il turismo di Parma, Piacenza e Reggio

Natalia Maramotti è il Presidente di Destinazione Turistica Emilia. L’Assessore al Turismo del Comune di Reggio Emilia è stata eletta stamattina, in occasione dell’insediamento della DTE. Era presente l’Assessore regionale al Turismo Corsini. I rappresentanti di Piacenza, Parma e Reggio Emilia hanno eletto anche il Cda, costituito di 9 membri. Alla DTE hanno aderito 94 enti locali. Informalmente è già stata approvata – anche se la ratifica formale avverrà durante la prima seduta del Consiglio d’amministrazione – l’assegnazione della vicepresidenza alla Provincia di Piacenza.

Comincia così a muovere i primi passi Destinazione Turistica Emilia (DTE): stamattina a Parma, all’Auditorium dell’Itc Bodoni, alla presenza dell’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini si è insediata l’Assemblea dei soci. Per Piacenza vi hanno preso l’assessore alla Cultura Tiziana Albasi (anche in rappresentanza del sindaco Paolo Dosi) e, per l’Amministrazione provinciale, il presidente Francesco Rolleri ed il consigliere delegato Stefano Perrucci.

La sede legale sarà a Parma. Alla DTE hanno aderito le  tre Province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, e  91 Comuni. L’Assemblea ha eletto  come Presidente Natalia Maramotti, che è Assessore al Turismo del Comune di Reggio Emilia.

Nella stessa seduta l’Assemblea ha scelto anche i membri del Consiglio di amministrazione, composto di 9 membri, rispettivamente:

– per il territorio di Piacenza il Sindaco di Piacenza Paolo Dosi, il Presidente della Provincia Francesco Rolleri ed il Sindaco di Bobbio Roberto Pasquali

per il territorio di Parma l’Assessore al Turismo del Comune di Parma Cristiano Casa, il Sindaco di Salsomaggiore Terme e Presidente della Provincia Filippo Fritelli, il Sindaco di Monchio delle Corti Claudio Moretti. Per il territorio di Reggio Emilia L’Assessore al Turismo del Comune di Reggio Emilia Natalia Maramotti (Presidente), Il sindaco di Quattro Castella Andrea Tagliavini ed il Sindaco di Ventasso Antonio Manari.

“Questa mattina a Parma è stato messo l’ultimo tassello, essenziale, per rispondere agli impegni presi così come alle aspettative create su tutto il territorio dal nuovo ente pubblico strumentale che assorbe le funzioni delle Unioni di prodotto e delle Province – ha commentato l’assessore regionale a Turismo e commercio Andrea Corsini – Si apre così una nuova era turistica per la nostra regione, un risultato senza precedenti che, attraverso coesione e sinergia, intende attribuire più forza e competitività al sistema dell’organizzazione turistica complessiva”.

Particolare soddisfazione è stata espressa dagli amministratori piacentini. A cominciare, spiega Tiziana Albasi, da un risultato importante: “L’introduzione del diritto di voto ad ogni Comune partecipante, non più in proporzione alla ricettività calcolata sui posti letto, come originariamente previsto dalla Regione, ma con criteri di assoluta parità. Inoltre, si è sancito di estendere la rappresentanza di ogni territorio, all’interno del Cda, a tre enti pubblici: per Piacenza si tratterà del Comune capoluogo, della Provincia e del Comune di Bobbio”.
Destinazione turistica Emilia

Le Destinazioni Turistiche sono enti pubblici strumentali degli enti locali, istituiti Con la legge regionale n.4/2016. Si tratta di organismi istituzionali di area vasta per la realizzazione e la promozione di prodotti turistici specifici e integrati che connotano e danno identità ad un’area, combinando fra loro varie tipologie di prodotto turistico. Ad essi vengono affidate le competenze turistiche che erano in capo alle Province e alle Unioni di Prodotto, operando così una semplificazione istituzionale.

La Destinazione Turistica Emilia sarà pertanto il nuovo organismo comune dei territori delle Province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia. Nella Destinazione turistica sarà istituita una Cabina di Regia con funzioni di concertazione sulle linee strategiche e programmatiche per le attività di promo – commercializzazione.




Emoziona di più un giro in super car o una partita di calcio?

A pochi giorni dalla sfida conclusiva della UEFA Champions League,  la causa automobilistica Nissan (sponsor ufficiale della competizione) ha effettuato un test a per capire se sia maggiore l’entusiasmo di untifoso di calcio che assiste ad una partita della sua squadra del cuore o quella che si prova ad essere a bordo di una supercar, come la GT-R, guidata da un pilota professionista sul circuito di Spa-Francorchamps in Belgio.

In collaborazione con un team di esperti in scienza dello sport della Loughborough University, ai partecipanti sono stati forniti alcuni dispositivi indossabili, al fine di monitorare e raccogliere una serie di dati incrociati. Tra i parametri considerati rientravano frequenza cardiaca, frequenza respiratoria e attività elettrodermica: in questo modo è stato possibile analizzare gli effetti fisiologici dell’entusiasmo, per poi decretare l’attività più elettrizzante tra le due.

Gli esperimenti relativi alle partite si sono svolti in tempo reale durante gli incontri più importanti della UEFA Champions League e i dati raccolti sono stati confrontati con le reazioni dei passeggeri che hanno sfrecciato sulle Nissan GT-R.

Confrontando i risultati raccolti nei due diversi esperimenti, il Dott. Dale Esliger della Loughborough University ha commentato: “Prima di questo studio, valutavamo in maniera soggettiva l’entusiasmo suscitato da una partita di calcio importante o da una corsa elettrizzante a bordo di una supercar. La ricerca ci ha permesso di utilizzare una tecnica innovativa basata su dati elaborati da sensori, in modo da osservare la reazione fisica dei partecipanti in questi momenti adrenalinici e ipotizzare di conseguenza quali potessero essere gli aspetti più entusiasmanti.

Per tutta la durata dei due esperimenti, la frequenza cardiaca dei tifosi di calcio e dei passeggeri di Nissan GT-R è stata piuttosto simile, con evidenti picchi nei momenti cruciali, ad esempio subito dopo un goal o durante una curva molto stretta.

Le differenze principali tra reazioni dei tifosi e dei passeggeri sono emerse nella frequenza respiratoria. Durante le partite di calcio abbiamo riscontrato un aumento della frequenza respiratoria seguito da una diminuzione, che coincide con i momenti di suspense in cui i tifosi hanno trattenuto il fiato: si è quindi delineato un andamento altalenante nell’arco dei 90 minuti. Per i passeggeri delle GT-R, invece, la frequenza respiratoria è aumentata in maniera costante, cosa che dimostra un’emozione più intensa e sostenuta”.




Inaugurato a Borgoforte il nuovo laboratorio di Iren

E’ stato inaugurato oggi il nuovo laboratorio di analisi Iren di Piacenza. La struttura, collocata presso la sede Iren di Borgoforte, diventerà la sede principale per i controlli e i monitoraggi ambientali di tutto il Gruppo. Si compone di una serie di sale ed è dotata della più moderna strumentazione per condurre test analitici a servizio delle molteplici attività della multiutility, dalla distribuzione dell’acqua al suo recupero depurativo ed al successivo riutilizzo in agricoltura, dallo smaltimento dei rifiuti alla produzione di biogas e biometano, ed in genere per la totalità delle attività aziendali.

“Nei laboratori di Piacenza – ha evidenziato il Presidente Iren Paolo Peveraro –  verranno effettuati oltre il 50% dei controlli di tutto il Gruppo. E’ una ulteriore conferma dell’importanza che Iren attribuisce al territorio piacentino, sviluppando un presidio locale che è anche un riferimento nazionale sul tema dei monitoraggi ambientali e un polo di eccellenza in termini di ricerca e innovazione sui controlli”.

“I laboratori IREN, come il resto del Gruppo, hanno avviato un percorso di efficientamento e di razionalizzazione organizzativa che ha portato ad integrare e ottimizzare i processi e le attività permettendo di realizzare importanti sinergie economiche e operative – ha aggiunto l’amministratore delegato Iren Massimiliano Bianco. – Per sostenere la forte spinta all’innovazione tecnologica sono stati investiti dall’azienda oltre tre milioni e mezzo di Euro e realizzati nuovi e moderni laboratori: tra questi, quello di Piacenza rappresenta la sede principale dove verranno attivate anche nuove linee analitiche come quelle relative ai controlli dei materiali”.

I laboratori, che occuperanno una superficie di quasi 2000 metri quadri, saranno infatti tra i centri all’avanguardia sull’utilizzo dei bioindicatori, ovvero sull’utilizzo di specie batteriche, animali o vegetali per valutare l’effetto che le sostanze possono avere sui diversi ecosistemi e per valutare la qualità degli ambienti naturali o artificiali. Tra i diversi test che vengono effettuati ricordiamo le prove di tossicità attraverso batteri bioluminescenti, crostacei come Daphnia Magna, semi di piante comuni (cetriolo, sorgo e crescione) di cui viene valutata la germinazione e la crescita, e gli indici biotici basati sull’analisi di macroinvertebrati, protozoi o batteri filamentosi.  Su alcuni temi i laboratori Iren sono inoltre già considerati riferimento nazionale e vedono la nostra struttura impegnata nell’organizzazione sia di corsi che di circuiti interlaboratoriali per il mantenimento della qualifica degli analisti.

La ristrutturazione della sede di Iren Lab di Piacenza ha previsto un incremento della superficie occupata che oggi raggiunge i 1.350 mq, distribuiti in due edifici da 950 mq e 400 mq.

Entro ottobre prossimo verranno realizzati ulteriori interventi di ristrutturazione che comporteranno un aumento della superficie di ulteriori 480 mq, per la realizzazione di spogliatoi ed uffici, che porteranno entro fine anno l’estensione della superficie a quasi 2.000 mq. L’intervento complessivo, che ha previsto un investimento nel corso del 2017 di 800.000 euro, è stato ultimato, per quanto riguarda il primo lotto, in tempi brevissimi, a fronte di una progettazione avviata internamente e successivamente integrata da uno studio esterno per la parte degli impianti speciali. Gli interventi iniziati il 7 febbraio di quest’anno, si sono conclusi in tre mesi, senza che l’attività dei laboratori si sia mai interrotta. Hanno operato in stretto contatto 8 imprese impegnando complessivamente circa ottanta addetti coordinati e supervisionati dai responsabili di Iren.

I laboratori Iren che supportano i gestori nelle proprie attività di controllo e ricerca sono strutture altamente specialistiche certificate Qualità, Sicurezza e Ambiente, con più di 150 prove accreditate e svolgono attività di campionamento, analisi e consulenza sia per le società del Gruppo IREN sia per altre società che operano nel campo ambientale. Nei Laboratori di analisi Iren, che complessivamente presentano una estensione coperta di oltre 4000 mq, e sono localizzati in Emilia, Liguria e Piemonte, vengono effettuate annualmente oltre 1.200.000 analisi e gestiti più di 100.000 campioni. Nei laboratori Iren lavorano più di 80 tecnici specialisti che eseguono analisi chimiche, microbiologiche, idrobiologiche, test ecotossicologici e consulenza tecnico-ambientale relativamente alle risorse idriche, matrici ambientali, rifiuti ed energia.

A latere dell’inaugurazione del nuovo laboratorio di analisi di Piacenza è stata organizzata una tavola rotonda che ha coinvolto rappresentanti del mondo accademico e della ricerca e i direttori di Business di Iren per riflettere sui temi di innovazione, ricerca e controllo.  Il Professor Morelli, Preside della Facoltà di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza, per il mondo della ricerca, della collaborazione con aziende come Iren sia per il contributo di conoscenze tecnico-specialistiche sia per la possibilità di effettuare ricerche applicate, sperimentando in campo la messa a punto di tecnologie e processi innovativi.

Il Professor Madoni, docente di Conservazione della Natura dell’Università di Parma, nella sua relazione sulla qualità delle acque depurate ha posto l’accento sulla sua lunga collaborazione con i tecnici e gli analisti dei laboratori Iren le cui ricerche hanno contribuito ad elaborare un indice – lo Sludge Biotic Index (SBI) – in grado di valutare, attraverso l’analisi microscopica del fango attivo, l’efficienza di depurazione dell’impianto e di conseguenza la qualità dell’acqua depurata in uscita. Tale metodo è entrato tra i metodi analitici dell’IRSA-CNR, adottato dai vari gestori degli impianti e diventato uno standard di riferimento anche in diversi paesi europei ed extra europei.




A Sarmato mai consegnati gli avvisi TARI. Slitta il pagamento

Ancora resta da capire cosa sia esattamente successo. Fattostà a Sarmato gli abitanti non hanno mai ricevuto gli avvisi relativi alla 1° rata TARI 2017 e al conguaglio 2016 emessi il 2 maggio scorso e con scadenza nella giornata odierna. Avvisata da numerosi cittadini Iren Ambiente si è subito attivata presso la ditta incaricata del servizio postale per capire le cause del mancato recapito e per prendere eventuali provvedimenti.

Intanto la stessa Iren Ambiente, in accordo con il Comune, ha deciso di procedere ad un nuovo invio dell’avviso con la nuova scadenza fissata al 30 giugno 2017.

Contattando il Numero Verde 800.608090 (attivo tutti i giorni dal lunedì-venerdì dalle 8:00 alle 18:00 ed al sabato dalle 8:00 alle 13:00) o recandosi presso gli sportelli presenti sul territorio o inviando una mail a clienti.er@gruppoiren.it è possibile avere tutte le informazioni sugli avvisi e richiederne la trasmissione della copia tramite mail o fax.

Gli stessi avvisi sono anche comodamente visionabili tramite la app “Clickiren” installabile sullo smartphone ed accessibile previa registrazione; tutte le informazioni in merito sono reperibili sul sito www.irenambiente.it.
Si fa presente che per qualche giorno, la copia ottenuta tramite contatto diretto con Iren potrebbe mantenere ancora la scadenza originale, ma Iren conferma che questa è comunque stata spostata al 30 giugno.




Due giugno: musei aperti, biblioteche chiuse

In occasione della Festa della Repubblica, i Musei Civici di Palazzo Farnese resteranno aperti al pubblico con orario continuato, dalle 10 alle 18, mentre sarà visitabile sino alle 23, come da consueto orario del venerdì e sabato, la mostra “Guercino a Piacenza” allestita nella Cappella Ducale. A questo proposito, l’invito rivolto soprattutto ai residenti in città, per evitare lunghe attese, è quello di privilegiare l’orario serale, a fronte del considerevole afflusso previsto per l’ultimo fine settimana dell’esposizione artistica a Palazzo Farnese.

Il 2 giugno sarà aperto anche il Museo Civico di Storia Naturale, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Osserveranno invece la chiusura festiva del venerdì, estendendola anche a sabato 3 giugno, tutte le biblioteche comunali, le cui sedi saranno nuovamente operative lunedì 5 giugno, con il regolare orario.