Il consorzio di Bonifica lancia l’allarme acqua

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha ufficialmente chiesto alla Regione Emilia Romagna la dichiarazione di stato di emergenza e di attivazione immediata delle procedure straordinarie per la situazione di grave carenza idrica che protraendosi produrrà ripercussioni nefaste per l’intero comparto agroalimentare, alla base dell’economia del territorio. Senza adeguati e costanti approvvigionamenti idrici per l’irrigazione infatti i raccolti rischiano grosso e i dati più aggiornati sui livelli idrometrici di acque presenti registrati dai tecnici consortili nei diversi impianti (custoditi e regolati a seconda delle esigenze specifiche delle diverse aree del Piacentino) sono tutt’ora di gran lunga al di sotto delle medie degli anni scorsi, già decisamente siccitosi.

I corsi d’acqua e le dighe di Mignano e Molato sono ancora abbondantemente sotto il livello minimo di portata e d’invaso, incapaci di poter garantire con continuità una sufficiente irrigazione.

La mancanza di neve nel periodo invernale e le scarsissime ed inefficaci precipitazioni – cadute a macchia di leopardo nelle scorse due settimane sul territorio – sono le cause principali di quella che oggi si può sicuramente chiamare “emergenza irrigua ” per la nostra agricoltura e per le produzioni tipiche.




Festa del gelato in piazza Cavalli

L’Associazione dei Gelatieri Piacentini organizza la quarta edizione della festa del gelato. Si inizia Sabato 20 maggio alle 15.00 con l’apertura della festa seguito da uno specialissimo aperitivo ice-drink e da tanta musica con Dj set, musica dal vivo e dall’esibizione del corpo di ballo.
La festa continua anche domenica 21 a partire dalle 10.00 con tantissime iniziative come il torneo di calcetto delle scuole primarie e dalle 15.00 la festa prosegue con i laboratorio di gelato e lo zucchero filato.
Sempre domenica sarà possibile assistere alla creazione in diretta di una grande torta gelato.  Immancabile, ovviamente, l’elemento principe della festa, il gelato, con oltre 50 gusti speciali.
L’appuntamento di questa golosa due giorni è in Piazza Cavalli a Piacenza.




Oltre 250 ragazzi di Piacenza alla scoperta del mare

Sono stati oltre 250 i ragazzi, tra elementari medie e superiori, coinvolti dai Centri Educativi di Piacenza in un interessante progetto. I minori sono stati portati in Toscana, precisamente a Marina di Vecchiano – in provincia di Pisa dove hanno incontrato i volontari del WWF dell’Alta Toscana ed alcuni amministratori locali.
L’amministrazione di Marina di Vecchiano ha infatti creato una riserva che può essere usata da tutti  a fini sociali purché venga rispettato il suo habitat. La spiaggia è dunque libera, senza stabilimenti balneari ed è stato conservato lo stato naturale con le dune e la vegetazione autoctona.

Proprio qui sono stati portati i ragazzi piacentini della Casa del Fanciullo, Eureka ed Oltre con lo scopo di sviluppare una coscienza ambientale e di conoscere l’autentico paesaggio marino e stili di vita diversi. I volontari del WWF hanno diviso i ragazzi per fasce d’età omogenee proponendo loro diverse attività e la visita dell’area insegnandogli l’importanza di seguire i percorsi autorizzati, di non lasciare oggetti e rifiuti ma anche di raccogliere i rifiuti portati dal mare e dal fiume.
Il viaggio ha ra l’altro permesso agli educatori di scoprire un dato sorprendente ossia che il il 40%  dei ragazzi non era mai stato al mare e solo il 13% conosceva il WWF.




Cgil: accesso ai servizi solo previo appuntamento

Cgil Piacenza, limitazione nell’accesso alle strutture su tutto il territorio provinciale (Piacenza, Fiorenzuola, Castelsangiovanni, Monticelli) a partire da lunedì 23 marzo l’ingresso degli utenti e degli esterni sarà consentito esclusivamente previo colloquio e appuntamento telefonico.
La tutela sindacale per tutte le categorie di lavoratori non si è mai si è fermata dal 20 febbraio e  proseguirà regolarmente come i servizi del Patronato INCA (sostegno al reddito, previdenza e welfare previsto nel decreto economico “Cura Italia” relativo all’epidemia di coronavirus) del centro di assistenza Fiscale CAAF, il servizio colf/badanti, ufficio stranieri e ufficio vertenze. Tutti i servizi sono attivi, quindi, ma con accesso esclusivamente previo appuntamento  telefonico.
E  la precedenza sarà data alle pratiche più urgenti e in scadenza.

“La Cgil di Piacenza ha garantito e garantirà il sistema di tutele individuali e collettive tramite i suoi funzionari, l’apparato tecnico e nei luoghi di lavoro con Rsa e Rls per tutta la durata dell’emergenza – spiega una nota stampa della Segreteria confederale – da lunedì 23, in modalità “back-office”, tutti i servizi della Camera del Lavoro resteranno attivi ma l’accesso alle strutture sarà organizzato in base alle urgenze e all’impossibilità di evadere in altro modo la richiesta di assistenza degli utenti. Pertanto, invitiamo lavoratrici e lavoratori, pensionati, utenti dei servizi a chiamare i numeri di telefono riportati su www.cgilpiacenza.it e sulla pagina Facebook “Camera del Lavoro – Cgil Piacenza””. Si ricorda,  inoltre, che le strutture saranno attive dal lunedì al venerdì fino all’11 aprile.

Per le pratiche relative al Patronato Inca, chiamare lo 0523-459710 dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 17:00.

Per le pratiche relative al Caaf (fisco) chiamare lo 0523/459756 dalle 8:30 alle 12:30 dal lunedì al venerdì.

Per tutti gli altri servizi e per la tutela sindacale, oltre i riferimenti di cellulare dei rappresentanti Cgil sui luoghi di lavoro, chiamare lo 0523/459701.

Tutti i servizi della Camera del Lavoro sono aperti  ( tranne nei giorni di sabato fino all’11 aprile) ma è necessario prenotare un appuntamento: SI RICEVE SOLO SU APPUNTAMENTO.

Per le pratiche relative al Patronato, chiamare lo 0523459710

Per le pratiche relative al Caaf (fisco) chiamare lo 0523/459756

Per tutti gli altri servizi (badanti, stranieri, vertenze, sunia etc) chiamare lo 0523/459701




Attive da mercoledì le unità speciali di continuità assistenziale

Saranno attive da mercoledì, a Piacenza, quattro unità speciali di continuità assistenziale. I team sanitari, equipaggiato con dispositivi di sicurezza e dotati di un ecografo palmare, andranno a domicilio di persone positive o sospette positive. “L’obiettivo – spiega Anna Maria Andena , dipartimento Cure primarie Ausl Piacenza – è quello di intercettare precocemente e il più rapidamente possibile casi che possono evolvere verso insufficienza respiratoria da coronavirus”.

I destinatari del servizio saranno primariamente quelle persone che, per età avanzata o per quadro clinico fornito dal medico di famiglia, potrebbero evolversi in modo più problematico.
Non c’è quindi nessun numero di telefono da contattare per attivare il servizio. È il medico di famiglia, che continua a essere il riferimento principale della persona, che può segnalare i casi più critici.

“In particolare, si invita la popolazione – evidenzia Stefano Nani, coordinatore Emergenza Urgenza – a non chiamare il 118, che è un servizio dedicato alle urgenze e che rischia di subire rallentamenti per le continue chiamate fatte dai cittadini per chiedere informazioni sulle unità speciali di continuità assistenziale”.
Allo stesso modo, i sanitari che rispondono al numero 0523.303600 non possono attivare il servizio: è il medico di famiglia, che conosce la storia clinica della persona e lo stato di salute attuale, la figura che può valutare la necessità della visita domestica.
I team saranno composti da medico di continuità assistenziale e un medico esperto di ecografia toracica. “Questa metodica – aggiunge la dottoressa Andena – consente di avere una diagnostica precoce”.

Le unità speciali di continuità assistenziali saranno costituite in tutta la Regione Emilia Romagna: ne faranno parte medici selezionati su base volontaria, che potranno rilevare a casa del paziente la sua situazione clinica in supporto ai colleghi medici e pediatri di famiglia.

Da mercoledì saranno attive 4 squadre, che lavoreranno 12 ore al giorno, dalle 8 del mattino alle 20 di sera, sette giorni su sette, per coprire tutto il territorio di città e provincia.

L’attività, in stretto raccordo con i medici di famiglia, è svolta anche dal dottor Luigi Cavanna, che con la sua equipe sta facendo alcune visite domestiche, con ecografia, cominciando da alcuni dei suoi pazienti oncologici e poi occupandosi anche di altre persone, segnalate appunto dai colleghi.




Giovedì si dovrebbe partire con

Proprio nella tarda mattinata di oggi avevamo pubblicato una lettera del sindacato Cobas Sanità ed indirizzata al commissario straordinario dell’Ausl di Piacenza Luca Baldino. Coronavirus. Screening di massa al personale sociosanitario, la Regione è pronta. In arrivo mercoledì i primi 50mila test sierologici acquistati, da giovedì si parte. L’assessore Donini: “La sicurezza degli operatori e dei pazienti deve avere la priorità su tutto”

I controlli saranno effettuati su tutto il personale della sanità pubblica e privata convenzionata e dei servizi socioassistenziali dell’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini. Già ordinati ulteriori 100mila test, a regime si arriverà a 200mila

Bologna – Coronavirus, la Regione è pronta a partire con lo screening di massa a tutto il personale sociosanitario dell’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini. Mercoledì arriveranno i primi 50mila test sierologici, e già giovedì si inizia con la prima batteria di prelievi, che saranno effettuati al personale della sanità pubblica e privata convenzionata e a quello dei servizi socioassistenziali dell’intero territorio regionale.Complessivamente, si parla di circa 100mila persone, di cui oltre 60mila solo nel sistema sanitario regionale pubblico.

E proprio per garantire la copertura di massa, sono già stati ordinati ulteriori 100mila test, con l’obiettivo di arrivare a 200mila complessivi; saranno effettuati attraverso un piano e un calendario programmato dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute.

“La sicurezza degli operatori sanitari e dei pazienti deve avere la priorità su tutto- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. É imprescindibile che il personale in prima linea in questa emergenza lavori nella condizione di massima tutela per sé e per i pazienti, senza rischiare di essere una fonte di contagio, e questi test costituiscono uno strumento importante, validato dalla comunità scientifica, che abbiamo nella lotta contro il Coronavirus. Come annunciato solo alcuni giorni fa- aggiunge Donini- siamo pronti a partire con un piano con cui testeremo a tappeto tutto il personale sociosanitario della nostra regione, sintomatico e asintomatico, in tempi rapidi. E per garantire questi numeri, abbiamo già ordinato tutta la quantità di test necessari, e anche di più. Nei prossimi giorni definiremo i dettagli dell’operazione, ma già giovedì partiamo con le prime verifiche”.

I test sierologici permettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi molto rapidi, la presenza e il tipo di anticorpi nell’organismo, e quindi di ottenere informazioni molto importanti, a maggior ragione se relative a personale del comparto sociosanitario: se il paziente è venuto in contatto con il virus, se è o è diventato immune. Chi risulta negativo verrà testato dopo 15 giorni, i positivi saranno sottoposti a un tampone tradizionale per averne conferma




Un soggetto in stato di ebbrezza e marijuana durante un trasloco: Fiamme Gialle in azione

Continuano le attività di controllo del territorio, da parte delle Fiamme Gialle Piacentine, nell’ambito dell’osservanza delle norme vigenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica in atto.

Nel corso dei controlli effettuati negli ultimi giorni sono state individuate anche gravi condotte illecite che hanno portato ad una serie di denunce all’Autorità Giudiziaria competente.

Nel pomeriggio del 20 aprile lungo via Emilia Pavese una pattuglia di finanzieri ha intercettato una vettura che procedeva con andatura incerta; i militari, insospettiti, hanno fermato il mezzo al cui interno vi era un soggetto originario dell’Ecuador, in evidente stato di alterazione psicofisica.

La scarsa lucidità mostrata dal soggetto fermato, associata ad un palese e percettibile consumo di alcool, hanno indotto i militari operanti a sottoporre il soggetto al controllo con etilometro. Dalla misurazione eseguita è stato rilevato un tasso alcolemico nel sangue superiore di quasi 5 volte il limite consentito; si è proceduto, dunque, all’immediato ritiro della patente, al sequestro del veicolo e al deferimento all’Autorità Giudiziaria per il reato di guida sotto l’influenza dell’alcool.

MARIJUANA DURANTE UN TRASLOCO

A distanza di nemmeno 24 ore, l’attenzione dei finanzieri è stata rivolta ad un mezzo con all’interno tre uomini, due di origine egiziana ed un albanese, che stavano dirigendosi verso il Comune di Castel San Giovanni per ultimare un trasloco. Considerata la presenza di precedenti per spaccio di stupefacenti, a carico di uno degli occupanti l’auto, tutti e tre i soggetti venivano condotti in caserma per eseguire gli approfondimenti del caso.

A seguito di perquisizione del veicolo, eseguita con l’ausilio delle unità cinofile, sono stati rinvenuti circa 100 grammi di marijuana all’interno di una busta di cellophane, occultati in uno dei tanti bagagli personali dei due egiziani.

Le quattro perquisizioni domiciliari presso i diversi luoghi di residenza si sono concluse con la segnalazione alla locale Prefettura di altri due soggetti per il possesso, per uso personale, di ulteriore marijuana e hashish.

Uno dei due egiziani fermati è stato denunciato a piede libero per il reato di detenzione, ai fini spaccio, di sostanze stupefacenti, mentre l’altro, con precedenti specifici, è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che, al termine del processo per direttissima, ne ha disposto gli arresti domiciliari.

Oltre alle relative denunce, tutti i soggetti sono stati sanzionati amministrativamente con il pagamento di una somma di denaro per aver abbandonato le rispettive abitazioni senza valido motivo, in violazione della normativa attualmente in vigore per il contenimento dell’emergenza sanitaria in atto.




Salario minimo: Confcommercio, “Non c’è necessità di una legge”

“Periodicamente si ritorna sul tema dell’individuazione di un salario minimo orario per legge, slegato da quel sistema integrato di relazioni sindacali, ormai consolidato, che permette di garantire la più equa retribuzione dei lavoratori attraverso un trattamento economico completo. Nel settore del Terziario di mercato, che occupa più di 3,5 milioni di lavoratori, le retribuzioni orarie, al lordo degli istituti aggiuntivi, si attestano sempre sopra i 9 euro, anche per i livelli più bassi e senza la valorizzazione di istituti contrattuali che danno qualità alla contrattazione, come quelli che prevedono l’assistenza sanitaria integrativa, la previdenza sociale complementare, la formazione continua degli addetti del settore e gli enti bilaterali territoriali.

Così commenta Tosi Giorgia, presidente FIDA Piacenza e membro della commissione trattante del CCNL Terziario di Confcommercio, la questione sul salario minimo.

“Continuiamo a essere convinti che una legislazione così fatta andrebbe a discapito dell’applicazione dei contratti collettivi leader, danneggiando la sana concorrenza tra le imprese, già messa duramente alla prova dalla diffusione di “contratti pirata” che, a causa di un’insufficiente informazione, trovano terreno fertile tra le imprese conducendo una pressione al ribasso sul resto della contrattazione collettiva. L’obiettivo deve essere quello di salvaguardare le condizioni del lavoro e delle imprese, e anziché stabilire una soglia di salario minimo legale per legge, è opportuno proseguire sulla strada individuata nella direttiva europea, che con i suoi criteri esclude il nostro Paese da questa necessità, puntando invece a rafforzare il coinvolgimento delle parti sociali più rappresentative nella contrattazione collettiva”.

Giorgia Tosi ricorda anche l’importanza dei vantaggi della bilateralità previsti dal contratto collettivo nazionale del lavoro del terziario di Confcommercio. Tema da sempre caro a Confcommercio: anche lo scorso 1 dicembre 2022, presso la sede di Unione Commercianti Piacenza si è tenuto un seminario proprio al fine di sensibilizzare e divulgare i servizi e le prestazioni inerenti l’assistenza sanitaria complementare e la formazione erogate a favore dei lavoratori, proprio grazie alla contrattazione collettiva.

“Pertanto – conclude Tosi – è necessario difendere e consolidare il ruolo della contrattazione esercitata dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative, acquisendo quella consapevolezza che può condurci presto al riconoscimento dell’efficacia del trattamento economico complessivo previsto solo nei CCNL leader”.




Interrogazione di Gloria Zanardi sul decoro e la sicurezza di piazzetta Plebiscito

Gloria Zanardi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha presentato un’interrogazione in merito alla sicurezza ed al decoro di piazzetta Plebiscito per chiedere all’amministrazione in che modo intende attivarsi e che interventi, strutturali e non strutturali, intende mettere in campo per migliorare la situazione riguardante Piazzetta Plebiscito sia sotto il profilo della sicurezza che del decoro.

Zanardi afferma: “dopo la chiusura del locale in zona, che fungeva in parte da deterrente per i malintenzionati, soprattutto nelle ore serali, la situazione pare essere nuovamente degenerata con: bande di ragazzini anche nelle ore notturne (che spesso ascoltano musica a tutto volume e parlano a voce alta), altre circostanze che fanno pensare da parte di alcuni a condotte di spaccio, oltre che sporcizia e scarso decoro (dovuti all’inciviltà dei frequentatori), auto parcheggiate sul selciato della piazzetta in punti ove vige il divieto in violazione delle regole – prosegue – e ciò, oltre ad essermi stato segnalato, l’ho constatato personalmente”.

L’esponente di Fratelli d’Italia rileva: “queste situazioni provocano disturbi, disagi, ma soprattutto paura nei residenti e commercianti della zona, ma anche a qualunque persona che vuole apprezzare il centro storico della nostra città – conclude – come più volte ribadito, la sicurezza è priorità imprescindibile così come la tutela della qualità della vita di ogni singolo cittadino ed un maggiore controllo da parte delle Forze dell’Ordine, ma anche una più adeguata illuminazione o l’installazione di telecamere possono fungere da ottimo deterrente per certi comportamenti”.




B

In riferimento alle notizie emerse nella giornata di oggi circa la morte di un bambino di 10 mesi, avvenuta all’ospedale di Piacenza, l’Azienda conferma purtroppo il decesso.

I genitori erano ricorsi alle cure sanitarie del reparto di Pediatria per problemi respiratori.

I sanitari hanno immediatamente avviato le cure previste, tra cui la somministrazione di ossigeno ad alti flussi.

I parametri respiratori sono inizialmente migliorati ma dopo qualche ora è subentrato un inatteso e repentino peggioramento delle condizioni cliniche e quindi il successivo arresto cardiaco.

I professionisti della Pediatria, insieme ai colleghi della Rianimazione, hanno avviato le manovre di rianimazione cardio polmonare che sono state proseguite a lungo ma purtroppo il cuore del piccolo non è più ripartito. Gli ulteriori accertamenti successivi all’evento hanno permesso di confermare che si tratta probabilmente di un arresto cardiaco dovuto a una malformazione congenita. Sono quindi assolutamente da escludere, come cause del decesso, la polmonite o altri problemi respiratori di natura infettiva.

Tutti i professionisti della Pediatria e i colleghi della Rianimazione, profondamente dispiaciuti per l’accaduto, hanno subito supportato la famiglia, alla quale vanno anche le condoglianze e la vicinanza di tutta la direzione aziendale.