Salario minimo: Confcommercio, “Non c’è necessità di una legge”

“Periodicamente si ritorna sul tema dell’individuazione di un salario minimo orario per legge, slegato da quel sistema integrato di relazioni sindacali, ormai consolidato, che permette di garantire la più equa retribuzione dei lavoratori attraverso un trattamento economico completo. Nel settore del Terziario di mercato, che occupa più di 3,5 milioni di lavoratori, le retribuzioni orarie, al lordo degli istituti aggiuntivi, si attestano sempre sopra i 9 euro, anche per i livelli più bassi e senza la valorizzazione di istituti contrattuali che danno qualità alla contrattazione, come quelli che prevedono l’assistenza sanitaria integrativa, la previdenza sociale complementare, la formazione continua degli addetti del settore e gli enti bilaterali territoriali.

Così commenta Tosi Giorgia, presidente FIDA Piacenza e membro della commissione trattante del CCNL Terziario di Confcommercio, la questione sul salario minimo.

“Continuiamo a essere convinti che una legislazione così fatta andrebbe a discapito dell’applicazione dei contratti collettivi leader, danneggiando la sana concorrenza tra le imprese, già messa duramente alla prova dalla diffusione di “contratti pirata” che, a causa di un’insufficiente informazione, trovano terreno fertile tra le imprese conducendo una pressione al ribasso sul resto della contrattazione collettiva. L’obiettivo deve essere quello di salvaguardare le condizioni del lavoro e delle imprese, e anziché stabilire una soglia di salario minimo legale per legge, è opportuno proseguire sulla strada individuata nella direttiva europea, che con i suoi criteri esclude il nostro Paese da questa necessità, puntando invece a rafforzare il coinvolgimento delle parti sociali più rappresentative nella contrattazione collettiva”.

Giorgia Tosi ricorda anche l’importanza dei vantaggi della bilateralità previsti dal contratto collettivo nazionale del lavoro del terziario di Confcommercio. Tema da sempre caro a Confcommercio: anche lo scorso 1 dicembre 2022, presso la sede di Unione Commercianti Piacenza si è tenuto un seminario proprio al fine di sensibilizzare e divulgare i servizi e le prestazioni inerenti l’assistenza sanitaria complementare e la formazione erogate a favore dei lavoratori, proprio grazie alla contrattazione collettiva.

“Pertanto – conclude Tosi – è necessario difendere e consolidare il ruolo della contrattazione esercitata dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative, acquisendo quella consapevolezza che può condurci presto al riconoscimento dell’efficacia del trattamento economico complessivo previsto solo nei CCNL leader”.




Interrogazione di Gloria Zanardi sul decoro e la sicurezza di piazzetta Plebiscito

Gloria Zanardi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha presentato un’interrogazione in merito alla sicurezza ed al decoro di piazzetta Plebiscito per chiedere all’amministrazione in che modo intende attivarsi e che interventi, strutturali e non strutturali, intende mettere in campo per migliorare la situazione riguardante Piazzetta Plebiscito sia sotto il profilo della sicurezza che del decoro.

Zanardi afferma: “dopo la chiusura del locale in zona, che fungeva in parte da deterrente per i malintenzionati, soprattutto nelle ore serali, la situazione pare essere nuovamente degenerata con: bande di ragazzini anche nelle ore notturne (che spesso ascoltano musica a tutto volume e parlano a voce alta), altre circostanze che fanno pensare da parte di alcuni a condotte di spaccio, oltre che sporcizia e scarso decoro (dovuti all’inciviltà dei frequentatori), auto parcheggiate sul selciato della piazzetta in punti ove vige il divieto in violazione delle regole – prosegue – e ciò, oltre ad essermi stato segnalato, l’ho constatato personalmente”.

L’esponente di Fratelli d’Italia rileva: “queste situazioni provocano disturbi, disagi, ma soprattutto paura nei residenti e commercianti della zona, ma anche a qualunque persona che vuole apprezzare il centro storico della nostra città – conclude – come più volte ribadito, la sicurezza è priorità imprescindibile così come la tutela della qualità della vita di ogni singolo cittadino ed un maggiore controllo da parte delle Forze dell’Ordine, ma anche una più adeguata illuminazione o l’installazione di telecamere possono fungere da ottimo deterrente per certi comportamenti”.




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In riferimento alle notizie emerse nella giornata di oggi circa la morte di un bambino di 10 mesi, avvenuta all’ospedale di Piacenza, l’Azienda conferma purtroppo il decesso.

I genitori erano ricorsi alle cure sanitarie del reparto di Pediatria per problemi respiratori.

I sanitari hanno immediatamente avviato le cure previste, tra cui la somministrazione di ossigeno ad alti flussi.

I parametri respiratori sono inizialmente migliorati ma dopo qualche ora è subentrato un inatteso e repentino peggioramento delle condizioni cliniche e quindi il successivo arresto cardiaco.

I professionisti della Pediatria, insieme ai colleghi della Rianimazione, hanno avviato le manovre di rianimazione cardio polmonare che sono state proseguite a lungo ma purtroppo il cuore del piccolo non è più ripartito. Gli ulteriori accertamenti successivi all’evento hanno permesso di confermare che si tratta probabilmente di un arresto cardiaco dovuto a una malformazione congenita. Sono quindi assolutamente da escludere, come cause del decesso, la polmonite o altri problemi respiratori di natura infettiva.

Tutti i professionisti della Pediatria e i colleghi della Rianimazione, profondamente dispiaciuti per l’accaduto, hanno subito supportato la famiglia, alla quale vanno anche le condoglianze e la vicinanza di tutta la direzione aziendale.




“Vita in Centro”. La “carica dei 200 soci per rilanciare il “salotto buono” di Piacenza

Si è svolta oggi in Sant’Ilario l’assemblea di “Vita in Centro” l’associazione che da alcuni anni lavora per lo sviluppo del Centro Commerciale Naturale di Piacenza. Una vera e propria cabina di regia che in questo 2024 ha visto aumentare in maniera significativa il numero dei propri associati che ora sono oltre duecento; una rappresentanza di tutto rispetto delle attività che hanno sede nel “salotto buono” della città. Per questo Vita in Centro si candida, ancora più che in passato, ad essere interlocutore di riferimento sia per il dialogo con le istituzioni sia per organizzare eventi ed iniziative per il rilancio della parte storica della città. L’assemblea ha approvato all’unanimità alcune modifiche allo statuto che ne hanno ampliato la base associativa, aprendosi non solo ai commercianti ed esercenti ma a tutti i “portatori di interesse” ossia a professionisti ed imprenditori di qualunque settore che operano all’interno delle mura. Così come avviene dalla sua nascita l’associazione potrà contare anche in futuro sul supporto operativo di Confcommercio Piacenza, Confesercenti e CNA che l’hanno sempre affiancata nel cammino di questi anni.

E’ stato anche ricordato dalla presidente uscente, Eugenia Maserati, il buon esito della vendita benefica degli shopper che ha permesso di donare 7.500 euro a favore delle popolazioni romagnole colpite dall’alluvione mentre un’ulteriore tranche di 2.280 sarà a breve destinata al liceo scientifico “G.Ricci Curbastro” di Lugo di Romagna.

Ultimo tassello dell’incontro odierno è stata l’elezione del nuovo consiglio direttivo che ha visto alcune conferme a fianco di tante new entry. Resterà in carica per il prossimo triennio.

La settimana ventura si terrà il primo consiglio di Vita in Centro e verranno fra i consiglieri il presidente, i due vicepresidenti ed il tesoriere.