Srl e cooperative: per le realtà più grandi scatta l’obbligo di nomina di un revisore dei conti

La Camera di Commercio dell’Emilia ricorda a tutte le Società a Responsabilità Limitata (SRL) e alle Cooperative del territorio un importante adempimento: l’obbligo di nominare un organo di controllo o un revisore legale dei conti. Questa disposizione, prevista dal Codice della crisi e dell’insolvenza, è fondamentale per garantire la corretta gestione e trasparenza delle attività aziendali.

Nelle prossime settimane, il Registro delle Imprese della Camera di Commercio avvierà una serie di verifiche per accertarsi che tutte le imprese interessate abbiano effettuato queste nomine. Le società che risulteranno non in regola riceveranno un invito a sanare la propria posizione entro 45 giorni.

“Comprendiamo che le normative possano essere complesse, ma è nostro dovere assicurare che le imprese del nostro territorio operino nel rispetto delle regole per garantire la sana e trasparente gestione – sottolinea Roberto Albonetti, Segretario Generale della Camera di Commercio.- Invitiamo pertanto tutte le SRL e le Cooperative a verificare la propria situazione e, se necessario, a procedere con la nomina dell’organo di controllo o del revisore. Gli uffici camerali sono a disposizione per fornire chiarimenti e supporto in questo processo.

Ma cosa succede se non ci si mette in regola?
Trascorso il termine dei 45 giorni senza che la situazione sia stata regolarizzata, la Camera di Commercio dovrà segnalare la società al Tribunale competente. Questo può portare alla nomina d’ufficio dell’organo di controllo o del revisore, con costi aggiuntivi a carico dell’impresa, oltre all’applicazione di sanzioni per l’omessa nomina.

L’obbligo di nomina sorge in diversi casi, tra cui:

·         Se la società è tenuta a redigere il bilancio consolidato.

·         Se controlla un’altra società già soggetta a revisione legale dei conti.

·         Se, per due anni consecutivi, la società supera almeno uno dei seguenti limiti:

Totale dell’attivo patrimoniale superiore a 4 milioni di euro.

Ricavi delle vendite e delle prestazioni superiori a 4 milioni di euro.

Media di almeno 20 dipendenti occupati durante l’esercizio.

Per maggiori informazioni e per verificare la propria posizione, le imprese possono rivolgersi agli uffici del Registro delle Imprese della Camera di Commercio dell’Emilia, o consultare il sito web www.emilia.camcom.it




A Cortemaggiore Session Americana sul Sagrato dell’Annunziata

Nuovo appuntamento per Fedro che porta Session americana nel cartellone della XXI edizione del Festival Dal Mississippi al Po resa possibile grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Giovedì 17 luglio alle 21:30 presso il Sagrato dell’Annunziata a Cortemaggiore si esibiranno i musicisti di Session Americana, un collettivo musicale di Boston noto per le sue esibizioni attorno a un tavolo, dove i membri si scambiano strumenti e voci. La formazione principale include: Ry Cavanaugh alla voce, chitarra, mandolino, mandocello; Dinty Child alla voce, mandolino, banjo, chitarra, fisarmonica, tastiere; Jim Fitting all’armonica, voce; Billy Beard alla batteria, voce e Jon Bistline al basso.

Nel corso degli anni, Session Americana ha collaborato con numerosi artisti della scena americana, tra cui Patty Griffin, Rose Polenzani, Peter Wolf, Jeffrey Foucault, Anaïs Mitchell, Aoife O’Donovan e Rachael Price. Queste collaborazioni hanno arricchito il loro sound, fondendo folk, rock, blues e jazz, e rafforzando una comunità musicale basata sulla condivisione e sull’improvvisazione.

Soddisfatto Davide Rossi, Presidente Fedro Cooperativa: “Siamo davvero felici di poter ospitare, in un luogo così suggestivo come il sagrato dell’Annunziata, una band dal sapore internazionale. Sarà un appuntamento davvero ricco di musica straordinaria che ci porterà nelle praterie americane. Vi aspettiamo!”.




Il numero chiuso ed il test di medicina aboliti solo “per finta”. Gli studenti costretti all’alienante DAD

Dopo tanta attesa va in scena la criticatissima riforma dell’accesso all’università di medicina voluta dal ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini. Strombazzata ai quattro venti come l’abolizione del test di medicina è in realtà tutt’altra cosa ed in pratica non fa altro che rinviare a dopo un quadrimestre di studio la selezione.

La recente riforma dell’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, entrata in vigore con il DL 15 maggio 2025, n. 71, e i successivi decreti attuativi (Decreto Ministeriale n. 418 del 30-05-2025), è stata presentata come una soluzione ai problemi del vecchio sistema, in particolare l’abolizione del numero chiuso e del test “a crocette”.

Tuttavia, un’analisi approfondita delle nuove disposizioni rivela che molte delle criticità passate permangono, e ne emergono di nuove, gettando un’ombra sulla qualità della formazione medica e sul benessere degli studenti

Nonostante gli annunci, il numero chiuso, ovvero l’accesso programmato a medicina, non è stato eliminato. La riforma introduce invece un “semestre filtro” di quattro mesi, durante il quale gli studenti frequenteranno corsi di fisica, chimica, propedeutica biochimica e biologia, seguiti da un test nazionale per la selezione finale che sarà una vera sfida all’OK Corral, un tutti contro tutti dagli esiti incerti ed imprevedibili, fortemente condizionata dal livello formativo e didattico che ciascuna università saprà dare. La riforma valorizza prevalentemente le competenze nozionistiche, attraverso domande basate sulla memoria, a discapito del pensiero critico, della logica e della cultura generale che i precedenti test, seppur imperfetti, provavano a rilevare. L’Ordine dei medici e numerosi professionisti del settore hanno già espresso preoccupazione, affermando che la riforma disorienterà e penalizzerà gli studenti. La possibilità di riprovare l’iscrizione al semestre filtro per ben tre anni contribuisce ad aumentare lo stress e l’ansia dei ragazzi che rischiano di rimanere matricole a vita e di perdersi lungo il percorso. Ogni volta lo studente deve ripetere lo stesso percorso in una sorta di malsano loop temporale.

Uno degli aspetti più allarmanti della riforma riguarda la modalità di erogazione dei corsi del semestre filtro. Dai primi dati raccolti, circa l’80% delle università ha optato per lezioni online.

Se da un lato la didattica a distanza (DAD) può mitigare le difficoltà logistiche legate al gestire decine di migliaia di studenti in strutture universitarie spesso inadeguate, dall’altro solleva gravi dubbi sulla qualità formativa. La DAD, infatti difficilmente garantisce la qualità formativa richiesta per un percorso così delicato e impegnativo come quello medico. Questo approccio rischia di portare a una situazione in cui gli studenti, anziché vivere appieno l’esperienza universitaria e costruire relazioni formative, si trovano a vivere a casa, in solitudine, con i rischio di depressione ed alienazione. Un disastro annunciato i cui danni si sono già visti durante il Covid.

La possibilità di una formazione mista, con lezioni in aula e in streaming contemporaneamente, crea inoltre una disparità qualitativa tra chi può beneficiare dell’insegnamento dal vivo e chi no. La critica più profonda è che la riforma non risolve il problema della selezione di studenti realmente motivati.

La scelta della DAD da parte di molte università è una soluzione obbligata (ma no qualitativa) davanti al rischio di sovraffollamento e alle difficoltà organizzative. Tuttavia, ciò non elimina scogli di natura economica per le famiglie. Nonostante la DAD possa far risparmiare sugli affitti per i fuori sede in un primo momento, le famiglie dovranno comunque sostenere una quota forfettaria di iscrizione al semestre filtro e l’acquisto di materiale didattico, il tutto nella totale incertezza sul futuro. La situazione si complica ulteriormente considerando che gli studenti iscritti temporaneamente al semestre filtro non sono formalmente immatricolati. Questo status provvisorio comporta la probabile esclusione da borse di studio, mense universitarie, alloggi pubblici e altre misure previste dal diritto allo studio. Per i circa 70-80mila studenti attesi al semestre filtro, e con le città con il maggior numero di iscritti – Milano, Roma, Torino, Bologna e Padova – che sono notoriamente quelle con gli affitti più cari, si prefigura un vero e proprio caos abitativo per coloro che supereranno il test nazionale dopo quattro mesi e che si ritroveranno a cercare alloggi in un mercato già saturo e costoso, con la disponibilità di case che rischia di essere drasticamente ridotta in quella fase avanzata dell’anno accademico. Allo stesso modo tutti coloro che avevano abitazioni da affittare in prossimità delle facoltà di medicina rischiano di trovarsi i locali sfitti per i primi quattro mesi dell’anno, con conseguente danno economico.

In sintesi, la riforma, lungi dal risolvere i problemi dell’accesso a medicina, sembra perpetuare e persino esacerbare le criticità preesistenti, introducendo nuove forme di stress, disparità e incertezza per decine di migliaia di giovani aspiranti medici.

Medicina: cosa fa l’Università di Parma

Anche la vicina Università di Parma, dove tanti studenti della nostra città tradizionalmente frequentano medicina ha scelto – per ovvi motivi di spazio – di puntare sulle lezioni a distanza. Vediamo qui di seguito come funzionerà per questo ateneo.

Lezioni erogate in modalità telematica sincrona, dal 1° settembre al 4 novembre.

Parma, 15 luglio 2025 – L’Università di Parma rende note le caratteristiche delle lezioni del “semestre filtro” per i corsi in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina veterinaria. Com’è noto, la riforma delle modalità di ammissione a questi corsi ha infatti istituto una sorta di semestre “propedeutico”, senza test d’ingresso, durante il quale studentesse e studenti dovranno partecipare a lezioni a frequenza obbligatoria di chimica e propedeutica biochimica, fisica e biologia, per un totale di 18 crediti (6 per insegnamento), in una sede inserita come prima scelta.

Al termine del semestre filtro, dagli esiti degli esami scaturirà una graduatoria nazionale che determinerà l’accesso ai corsi Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina veterinaria.

LE LEZIONI

Per quanto riguarda l’Università di Parma, le lezioni del “semestre filtro” saranno erogate in modalità telematica sincrona, al fine di garantire equità a studentesse e studenti fuori sede.

La frequenza sarà rilevata telematicamente.

Il periodo di lezioni sarà dal 1° settembre al 4 novembre.

L’orario delle lezioni sarà strutturato dal lunedì al giovedì, mentre il venerdì saranno previsti momenti di ripasso e approfondimento. Il materiale didattico (slide delle lezioni) sarà caricato sulla piattaforma Elly.

A fine agosto (data ancora da definire) sarà organizzata una “lezione zero”, sempre da remoto, per dare il benvenuto a studentesse e studenti del semestre filtro.

COME ISCRIVERSI AL SEMESTRE FILTRO

Si ricorda che per iscriversi al semestre filtro occorre innanzitutto effettuare la registrazione sulla piattaforma nazionale Universitaly entro le 17 del 25 luglio 2025. In questa fase è necessario indicare anche un corso di laurea “affine” (di ambito biomedico, sanitario, farmaceutico o veterinario) al quale ci si potrà iscrivere se non si sarà ammesse/i a Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria o Medicina veterinaria. Questa è un’altra delle novità della riforma.

Una volta fatta la registrazione su Universitaly e scelta Unipr come sede, si può procedere con l’iscrizione al semestre filtro all’Università di Parma tramite la piattaforma Esse3 – Segreteria online: le iscrizioni sono aperte dal 3 luglio e si chiudono alle 17 del 25 luglio.

L’iscrizione al semestre filtro è una procedura che richiede tempo per essere portata a termine. Per questo si sconsiglia di effettuarla a ridosso della scadenza.

I “CORSI AFFINI” DISPONIBILI NELL’OFFERTA FORMATIVA UNIPR

Questi i “corsi affini” tra cui scegliere nell’offerta formativa dell’Università di Parma: Biologia (L-13), Biotecnologie (L-2), Chimica e tecnologia farmaceutiche (LM-13), Farmacia (LM-13), Scienze animali (L-38), Assistenza sanitaria (L/SNT4, corso interateneo con sede amministrativa l’Università di Modena e Reggio Emilia), Educazione professionale (L/SNT2), Infermieristica (L/SNT1), Ortottica ed assistenza oftalmologica (L/SNT2), Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (L/SNT4).

CONTRIBUTO FORFETTARIO

Per iscriversi al semestre filtro è richiesto il pagamento di un contributo forfettario di 250 euro entro il 25 luglio 2025. Ci sono però casi in cui questo contributo può essere ridotto o azzerato.

ESAMI E GRADUATORIA NAZIONALE

Al termine del semestre filtro studentesse e studenti dovranno sostenere gli esami di chimica e propedeutica biochimica (6 crediti), fisica (6 crediti) e biologia (6 crediti). Le prove d’esame saranno uguali a livello nazionale e si svolgeranno in contemporanea, nello stesso giorno. Ci saranno due appelli: il primo il 20 novembre e il secondo il 10 dicembre, sempre alle 11.

I punteggi conseguiti nei singoli esami saranno validi per la formazione della graduatoria nazionale.

INFO DI DETTAGLIO E CONTATTI

Tutte le info dettagliate e i contatti sono disponibili sul sito web dell’Università di Parma, nella pagina dedicata al semestre filtro

https://www.unipr.it/accesso-ai-corsi-di-medicina-e-chirurgia-odontoiatria-e-protesi-dentaria-e-medicina-veterinaria




Tarasconi incontra il ministro Piantedosi ed esprime perplessità per il trasferimento del prefetto Ponta

Come era prevedibile l’inatteso spostamento del prefetto Ponta da Piacenza alla nuova sede di Lecco è stato uno dei leitmotiv dell’odierna riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuta nel palazzo del Governo alla presenza del ministro degli Interni Matteo Piantedosi e del capo della Polizia di Stato Vittorio Pisani. Il valzer delle poltrone che porterà nella nostra città un’esperta funzionaria di Stato, la dottoressa Patrizia Palmisani, fino a ieri prefetto di Monza, non è piaciuto al sindaco di Piacenza Katia Tarasconi che non ha mancato di sottolinearlo nell’incontro con Piantedosi. Del resto il feeling che si era creato fra il primo cittadino ed il prefetto uscente era noto ed anzi aveva anche creato alcuni malumori politici in seno alle opposizioni, come quando Katia Tarasconi ed il segretario comunale Canessa si recarono in visita da lui per la vicenda della procedura di interdittiva antimafia legata al cantiere di piazza Cittadella. Nell’occasione il prefetto rilasciò una dichiarazione netta, che non tutti si sarebbero aspettati (“Allo stato la società concessionaria non risulta destinataria di alcun provvedimento interdittivo”). 
Insomma, al di là dell’aplomb che la diplomazia istituzionale impone, l’incontro con il ministro  Piantedosi non sembra essere andato esattamente come si sarebbero aspettati a palazzo Mercanti e queste contrarietà emergono anche  dalla nota stampa diffusa dal Comune.

“Fa piacere che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, insieme al capo della Polizia di Stato Vittorio Pisani, abbia partecipato alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si tiene ogni settimana in Prefettura. Ringrazio il ministro per aver accolto così rapidamente l’invito e per l’impegno assunto sull’incremento dell’organico delle forze di polizia, come avevo chiesto di recente in una lettera. Avrei preferito conoscere tempi e numeri precisi, ma è comunque positivo sapere che il Governo prevede di aumentare il presidio del territorio entro l’anno. 
Durante la riunione abbiamo analizzato i dati sulla sicurezza: la microcriminalità resta la problematica più avvertita, pur in un contesto di calo complessivo dei reati, come sottolineato dallo stesso ministro, che ha riconosciuto il lavoro efficace delle forze dell’ordine in collaborazione con le istituzioni locali.

Ho espresso al ministro la mia perplessità per il trasferimento del prefetto Paolo Ponta, arrivato meno di due anni fa. Conoscere un territorio richiede tempo e forse questo non era il momento migliore per un cambio al vertice così importante. Al prefetto Ponta, che stimo molto, rivolgo i miei migliori auguri, mentre mi preparo a collaborare con il nuovo prefetto di Piacenza, il terzo in tre anni da quando sono sindaca”.




Fratelli d’Italia: “La Regione mantenga gli impegni su Medicina a Piacenza. Basta sedi provvisorie”

I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri (primo firmatario) e Priamo Bocchi (secondo firmatario) hanno depositato un’interrogazione alla Giunta regionale per fare piena luce sulla situazione, ancora oggi poco chiara, riguardante la sede definitiva del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicine and Surgery dell’Università di Parma, attivo dal 2021 presso la città di Piacenza.

«Dopo anni di annunci e protocolli firmati – dichiarano Tagliaferri e Bocchi – nulla sembra essersi mosso in merito al recupero dell’ex ospedale militare di via Palmerio, che secondo gli impegni istituzionali sottoscritti nel 2022 avrebbe dovuto diventare la sede definitiva del corso. Al contrario, ci ritroviamo oggi con una sede provvisoria presso un ex centro di formazione bancario, in via San Bartolomeo, concessa per sei anni. Una soluzione certamente comoda, ma lontana anni luce dall’idea di un polo universitario integrato con il sistema ospedaliero, come auspicato dallo stesso Rettore dell’Ateneo di Parma».

Con l’interrogazione presentata, i consiglieri di Fratelli d’Italia chiedono alla Giunta regionale se intenda dare concreta attuazione al protocollo d’intesa del 2022, che impegnava la Regione stessa alla ricerca dei fondi per la ristrutturazione dell’ex ospedale militare. Si chiede inoltre se nel progetto del nuovo ospedale di Piacenza – da realizzarsi con formula di Partenariato Pubblico Privato – sia prevista una sede idonea per ospitare il corso universitario in lingua inglese.

«Siamo di fronte a una mancanza di visione – continuano Tagliaferri e Bocchi – e a una gestione che rischia di penalizzare sia gli studenti, che oggi sono oltre 300 e arriveranno a 440 dal prossimo anno, sia il territorio, che merita una progettualità seria, duratura e coerente con le esigenze formative e sanitarie. In particolare chiediamo anche chiarezza su chi pagherà l’affitto o le eventuali spese di ristrutturazione del nuovo campus temporaneo, quali siano oggi le “Sedi Ulteriori” universitarie presso l’Ausl di Piacenza, quanti e quali docenti siano effettivamente presenti, con che titoli e che competenze in lingua inglese, e dove vengano svolti i tirocini degli studenti, considerato che i reparti ospedalieri locali non sembrano in grado di accoglierli tutti».

Fratelli d’Italia ribadisce quindi la necessità di un serio investimento sull’alta formazione in ambito medico, senza soluzioni tampone né continui rinvii.

«L’istituzione del corso Medicine and Surgery a Piacenza rappresenta un’opportunità strategica per tutta la provincia, ma occorre evitare che si trasformi in un’occasione sprecata per mancanza di visione e concretezza – concludono i consiglieri –. La Regione Emilia-Romagna, che ha sostenuto l’avvio del progetto, non può ora voltarsi dall’altra parte».

 




Prima conviviale del nuovo anno rotariano per il Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino

Prima conviviale del nuovo anno rotariano per il Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino iniziata con un aperitivo di benvenuto: tra gli invitati, oltre ai Soci dello stesso Rotary, l’assistente del Governatore Tiziana Meneghelli, i rappresentanti dei Rotary della provincia e numerosi ospiti. Serata durante la quale è avvenuto anche il passaggio di consegne tra il Presidente uscente Mario Veneziani e il nuovo Presidente Fabio Callori.

Nel corso della serata anche la spillatura di 3 nuovi soci: Danilo Tosi, imprenditore con esperienza nel campo del marketing operativo e pubblicitario e fondatore dell’associazione Sonia Tosi Odv a ricordo della figlia deceduta in un incidente stradale; associazione che si occupa di promuovere la sicurezza stradale mediante campagne di sensibilizzazione e progetti rivolti agli studenti e alla cittadinanza; Daniele Frontoni imprenditore nel campo agricolo nella società di famiglia che costruisce macchine agricole per la decespugliazione. Daniele ha anche un passato nel mondo dello sport con all’attivo medaglie d’argento e ottimi piazzamenti in campionati italiani europei e mondiali conseguiti nella motonautica da circuito; Ilaria Bianchi manager con ampia esperienza nella gestione di progetti complessi e trasversali e specializzata in Digital Marketing e Marketing Tradizionale.

Nel corso della serata consegna della Paul Harris a Elisa Tatano – scelta da una commissione costituita ad hoc – per il lavoro svolto nell’anno rotariano 2024/2025.

Importante il momento di passaggio di consegne: Mario Veneziani, Presidente uscente, ha ringraziato il Direttivo e tutti i Soci per l’impegno dimostrato durante quest’anno rotariano; ha elencato le iniziative e i progetti sostenuti ed anche quanto intrapreso ma non ancora terminato. Ha poi consegnato il Collare al neo Presidente Callori – già Sindaco di Caorso e già Consigliere Regionale – il quale ha espresso riconoscenza, oltre al Presidente uscente, anche a tutti i Presidenti che si sono succeduti nel corso degli anni dalla fondazione del Club. Ringraziamento particolarmente sentito in quanto è grazie a Loro, alla Loro determinazione e dedizione se il Rotary è riuscito a superare le inevitabili difficoltà iniziali e a crescere continuamente.

Il nuovo Presidente ha presentato il Consiglio Direttivo che lo accompagnerà in quest’ anno rotariano con conferme e nuovi membri ed ha specificato che ci sarà spazio per tutti per contribuire insieme ad una buona crescita. Ha dettagliato le linee di mandato che prevedono sia continuità che rinnovamento: si lavorerà in sinergia per progetti importanti.

Callori, tra i Soci fondatori del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino, ha poi ricordato una frase che ha fatto sua allora e che conferma oggi: “ Il Rotary non fa beneficenza ma progetti e iniziative per migliorare la vita delle persone in difficoltà” ed è con queste parole che ha augurato buon lavoro a tutti.

La serata si è conclusa con il taglio della torta sia per festeggiare i 10 anni dalla fondazione del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino sia per l’inizio del nuovo anno rotariano 2025/2026.

 

 




Riaperto a doppio senso di marcia il ponte sullo Stirone a Scipione

Il ponte sullo Stirone a Scipione di Salsomaggiore Terme è maggiormente sicuro e, da questa mattina, è nuovamente aperto al traffico in entrambe le corsie di marcia a seguito del classico taglio del nastro da parte delle autorità e della benedizione da parte di don Bogdan Wilczewski.

L’infrastruttura – che si trova al km 3+640 sulla provinciale 57 Salsediana nel comune di Salsomaggiore Terme, al confine con Alseno (Pc) – è stata oggetto di un consistente intervento di messa in sicurezza coordinato dal Servizio Viabilità della Provincia di Parma ed eseguito dalla ditta D’Addetta Spa di Berceto (Parma) per un importo complessivo di 620mila euro: 260mila dal ministero delle Infrastrutture; 100mila dalla Provincia di Parma e 260mila dalla Provincia di Piacenza nell’ambito di un intervento che rientra nel Programma di messa in sicurezza dei ponti della Provincia di Parma come previsto dalla Legge 126 del 2020 Piano Ponti finanziata dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

L’intervento, nel dettaglio, ha riguardato il consolidamento dell’impalcato e l’adeguamento delle barriere di sicurezza a bordo ponte. Mentre negli ultimi giorni, dopo le prove di carico, si è provveduto alla pavimentazione e alla realizzazione della segnaletica orizzontale.

“Ripristiniamo, con maggiore sicurezza – commenta Daniele Friggeri, vicepresidente della Provincia di Parma con delega alla Viabilità – un importante via di collegamento tra le province di Parma e Piacenza. Il cantiere del ponte di Scipione è stato avviato a metà marzo ed i lavori si sono conclusi entro la metà di luglio, garantendo quasi sempre la percorribilità della strada a senso unico alternato durante i lavori. Una dimostrazione di efficienza d’azione da parte del Servizio Viabilità della Provincia e della ditta incaricata. Sottolineo, con soddisfazione, il lavoro interistituzionale in coordinamento con la Provincia di Piacenza ed il Ministero e la capacità di dare concretezza ai progetti da parte delle Province, come in questo caso, nel momento in cui sono destinatarie di risorse”.

“L’attuazione di questo intervento per il ponte sullo Stirone lungo la Strada Provinciale Salsediana, tra i territori comunali di Alseno e Salsomaggiore Terme, costituisce – osserva Franco Albertini, vicepresidente della Provincia di Piacenza – un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale. Per la gestione dei ponti che attraversano il confine amministrativo di più territori è in corso, da qualche anno, un importante lavoro di collaborazione tra la Provincia di Piacenza e le Province limitrofe (la prima è stata proprio la Provincia di Parma): considerare tali opere un oggetto unico indipendentemente dalle competenze amministrative consente di effettuarne una gestione unitaria, e ciò comporta sensibili benefici sia per gli stessi manufatti sia per l’utenza stradale, a vantaggio della sicurezza di tutti”.

“Si tratta di un importante investimento – sottolinea Luca Musile Tanzi, sindaco di Salsomaggiore – che ha visto il coinvolgimento di Stato e province su un’arteria strategica di collegamento con il territorio piacentino, fondamentale per Salsomaggiore e utilizzata ogni giorno da centinaia di cittadini. Oggi possiamo contare su un ponte più sicuro, sia dal punto di vista strutturale che per quanto riguarda la sicurezza stradale”.

“La sicurezza viene prima di tutto – evidenzia Davide Zucchi, sindaco di Alseno -. C’è stato un po’ di disagio nelle ultime settimane per chi, quotidianamente, utilizza questa strada. Tuttavia la sicurezza va privilegiata. Nel Piacentino abbiamo visto due ponti cadere e, quindi, siamo consapevoli di quanto sia importante intervenire per manutenere le nostre infrastrutture”.




Nuovi presidi in due scuole piacentine. Alla Dante Carducci arriva Monica Caiazzo. Adriana Santoro dall’Isii Marconi all’istituto comprensivo Parini di Podenzano

E’ stato pubblicato oggi dall’Ufficio Scolastico regionale dell’Emilia Romagna il decreto relativo alle conferme ed agli spostamenti dei dirigenti scolastici, quelli che un tempo venivano chiamati presidi.

Due le novità che emrgono dal documento ufficiale. La prima è la nomina di Monica Caiazzo quale nuova dirigente della scuola media Dante Carducci (proviene dal Quinto Circolo). Dopo la reggenza di un anno del professor Alberto Mariani (nominato nel 2024 alla guida del Raineri Marcora) la media torna ad avere un preside effettivo.

Altra novità il trasferimento della professoressa Adriana Santoro dall’Isii Marconi all’istituto comprensivo Parini di Podenzano.




A rischio l’Orto-Frutteto di Santa Maria di Campagna. L’allarme lanciato dall’associazione Cosmonauti

«Abbiamo trasformato un luogo abbandonato in un’oasi di biodiversità aperta a tutta la popolazione, ma ad oggi non abbiamo alcuna risposta dall’Amministrazione Comunale, né certezze sul futuro». Oggetto è l’Orto-Frutteto di Santa Maria di Campagna, a parlare Cosmonauti Aps, l’associazione di promozione sociale che dal 2017 custodisce lo spazio verde di via Tramello, situato a pochi passi dal centro storico di Piacenza.

Un impegno – evidenzia l’associazione – che si è tradotto in oltre 4mila ore di volontariato dedicate alla manutenzione quotidiana e alla riqualificazione dello storico “polmone urbano”, a partire dal recupero dei rifiuti presenti – cinque i carichi smaltiti nel tempo – e da potature e sfalci stagionali.

Numerosi gli interventi messi a punto – spiega Giulio Merli, fondatore di Cosmonauti – per preservare l’area e renderla accessibile; si va dalla realizzazione di un impianto di irrigazione goccia a goccia alla nuova cartellonistica, passando per la sistemazione delle recinzioni e alla costruzione di strutture coperte in bioedilizia: «Nell’ultimo anno abbiamo messo a dimora quattrocento piante e aperto i cancelli in oltre cento giornate, soprattutto nei fine settimana, per poter consentire a chiunque di poter accedere liberamente».

«Qui abbiamo investito 65mila euro di finanziamenti attratti da vari sostenitori – proseguono Javier D’Argenio e Lucia Rossetti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione – destinandoli in toto alla cura del frutteto e all’organizzazione di circa sessanta tra eventi e attività gratuiti aperti a tutta la cittadinanza. Solo l’ortoterapia per persone con disabilità conta più di 1.600 ore di laboratorio, in particolare rivolte a giovani con disturbo dello spettro autistico».

Nella sintesi di bilancio rientrano anche le collaborazioni con le scuole del territorio e decine di partnership con soggetti attivi sui temi dell’ambiente, della sostenibilità e dell’inclusione: «Un percorso – continuano soci e socie – che ha anche consentito a una zona colpita dal degrado di diventare un corridoio biologico, in grado di adempiere da ecosistema per varietà vegetali e specie animali che potrebbero non essere presenti nel raggio di molti chilometri; una realtà preziosa per la città e che potrebbe scomparire».

L’associazione teme di vedere vanificato il proprio lavoro: il prossimo 14 settembre scade la concessione quinquennale in comodato gratuito per uso pubblico, stipulata tra l’Ordine dei Frati Minori di Santa Maria di Campagna – proprietario dello spazio verde – e il Comune di Piacenza, premessa all’autorizzazione accordata all’associazione piacentina per la gestione del frutteto, nel rispetto degli obiettivi previsti: garantirne il presidio, la manutenzione, il miglioramento e la fruizione da parte della cittadinanza, con particolare attenzione alle categorie fragili e ai giovani.

«Senza un rinnovo – chiariscono Javier D’Argenio e Lucia Rossetti, rispettivamente presidente e vice presidente dell’associazione – la prospettiva è quella di interrompere le attività, con il rischio di disperdere un’esperienza che negli ultimi otto anni ha rappresentato un esempio di gestione virtuosa e partecipata del verde urbano». Da qui l’appello per salvaguardare il frutteto e la richiesta che venga ufficialmente riconosciuto il valore sociale di ciò che è stato fatto: «Un accordo pluriennale – concludono – sosterrebbe la continuità del progetto, permettendoci di pianificare investimenti, eventi e attività educative con una prospettiva stabile; al momento dall’Amministrazione Comunale non abbiamo ricevuto riscontro, né alcuna garanzia per il domani».




Magazzino  BSB- Unieuro. Accordo secondo livello della Filt Cgi: 1900€ di premio

Siglato accordo di 2 livello tra FILT CGIL e BSB, azienda che lavora in appalto per la multinazionale Unieuro leader delle vendite di elettrodomestici e di elettronica, accordo che prevede per più di 300  lavoratori  del magazzino centrale di Piacenza un importo di più di 1900€ tra Premio di Produzione e presenza  per l’anno 2025.
“Come FILT CGIL – dichiara il sindacato – siamo estremamente soddisfatti di continuare a difendere il salario dei lavoratori e  dal  caro vita con accordi di sito innovativi e redistributivi della ricchezza prodotta dai lavoratori”.