Scherma, ottavo posto tricolore per lo spadista Tommaso Bonelli del Pettorelli

Eccellente ottavo posto tricolore per Tommaso Bonelli, spadista del Circolo della scherma “Pettorelli” che nello scorso week end ha centrato la finale a otto ai Campionati italiani Under 23 a Salsomaggiore Terme. In un contesto competitivo con 270 atleti, il piacentino ha superato i gironi con una sola sconfitta, per poi intraprendere un brillante cammino nell’eliminazione diretta che l’ha visto superare anche l’azzurrino under 20 Jacopo Rizzi e prevalere alla priorità negli ottavi di finale contro Dario Benetti (12-11). Lo stop è arrivato nei quarti per mano di Filippo Armaleo (Fiamme Azzurre), campione europeo in carica di categoria.
Nell’analoga gara femminile, si è fermata alle soglie dei sedicesimi di finale Vera Perini (33esima), tradita da un po’ di tensione che non le ha fatto esprimere appieno l’alto potenziale. Per lei, fatale la seconda eliminazione diretta, dopo aver superato la prima e i gironi senza macchie. Scoglio-raggruppamenti scavalcato per Camilla Parenti e Irene Cecchet, al primo anno Giovani e chiamate a maturare così esperienza tra le più esperte Under 23. Nel tabellone, semaforo rosso per entrambe al primo turno.
Infine, per il Pettorelli ottimi risultati a Faenza nel campionato regionale GPG (Gran Premio Giovanissimi), ossia la categoria under 14.
Nei Maschietti, terzo posto per Andrea Bosi, ottava piazza per Andrea Rizzo e decima per Martino Barenghi. Nona posizione per Alexis Trivini Bellini nei Ragazzi e dodicesima negli Allievi per Andrea Ponzini. Ottavi di finale raggiunti anche nelle Allieve da Benedetta Danese (tredicesima), mentre nei Giovanissimi ottavo posto per Gabriele Mega. Sorprendente la quinta piazza di Amelia Secondi nelle Bambine all’esordio assoluto in una gara di scherma.

Nelle foto, Tommaso Bonelli, spadista del Circolo “Pettorelli” protagonista ai Tricolori Under 23 a Salsomaggiore, e gli under 14 biancorossi in evidenza a Faenza




Mucca cade in un dirupo. Salvata dai vigili del fuoco con l’elicottero

Un intervento complesso e delicato ha impegnato per gran parte della giornata i vigili del fuoco di Piacenza, accorsi per soccorrere una mucca caduta in un dirupo tra i boschi di Ottone e Gorreto, al confine tra Emilia-Romagna e Liguria. La segnalazione è arrivata questa mattina da un allevatore della zona, preoccupato per la sorte dell’animale, che era scivolato in una zona impervia e non riusciva a risalire.

La situazione si è rivelata ancora più critica poiché la mucca era gravida e, dopo essere rotolata per diversi metri, si era accasciata sul fondo del dirupo, incapace di muoversi. Senza l’intervento tempestivo dei soccorsi, l’animale avrebbe probabilmente perso la vita. Dopo diverse ore di tentativi, è stato richiesto l’intervento di un elicottero Drago, giunto da Bologna, che ha reso possibile il recupero.

I vigili del fuoco hanno raggiunto la mucca da terra e l’hanno imbragata con una speciale rete, collegata all’elicottero. Il velivolo ha poi sollevato l’animale, trasportandolo in una zona sicura, dove è stato consegnato al proprietario in buone condizioni di salute.

L’operazione, durata diverse ore, ha richiesto un grande coordinamento e attenzione per evitare ulteriori traumi alla mucca. Grazie alla professionalità dei soccorritori.




Al President “Al pariva tant un bräv ragass…”

Sabato 29 marzo alle ore 21 al Teatro President in scena per la Rassegna dialettale Corrado Sforza Fogliani la Compagnia Filodrammatica Ancaranese presenta “Al pariva tant un bräv ragass…”, commedia in tre atti di Giorgio Tosi.
La rassegna dialettale Corrado Sforza Fogliani, realizzata grazie alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Banca di Piacenza e con il Patrocinio del Comune di Piacenza.
La commedia è giocata su equivoci che portano a scoppiettanti complicazioni comiche, tipiche del teatro tradizionale. Maria Grazia ed Enrico sono innamorati ma il loro amore è osteggiato dalle famiglie, rivali in affari. I giovani tengono nascosta una gravidanza e …… addirittura un matrimonio segreto!
La commedia è arricchita da personaggi molto simpatici, tratteggiati in maniera straordinaria dall’autore.
I nonni dei due ragazzi (Oreste e Eva) sono due … “vecchi d’assalto”!
Il prete (dal temperamento sanguigno) si scontra con il sindacalista e si lascia completamente prendere la mano. I suoceri di Enrico sono rustici e divertenti come i suoi genitori Gino e Pinuccia, al cui servizio c’è la cameriera Lidia, briosa e arguta. Il lieto fine è raggiunto con un crescendo di esilaranti colpi di scena.
Personaggi e interpreti: Pinuccia, padrona di casa e moglie di Gino, Manuela Davoli; Lidia, cameriera di casa, Piera Corotti o Fausta Schiavi; Glno, industriale e marito dì Pinuccia, Paolo Benaglia; Enrico, figlio di Pinuccia e Gino, Matteo Marchi; Oreste, padre di Gino, Adriano Rettagliati; Maria Grazia, moglie di Enrico, Chiara Facchini; Eva, madre di Pinuccia, Bruna Molaschi; Don Giovanni, prete di casa, Stefano Lorenzoni; Aldo, sindacalista, Adriano Ballerini; Mario, padre di Maria Grazia, Gianluca Facchini; Dorina, madre di Maria Grazia; Giuliana Marenghi o Micaela Conti.
Posto unico non numerato € 12 – Soci Famiglia Piasinteina € 5 – Under 18 Gratuito
Prevendita: CITY BAR, Via Manfredi 33 da Lunedì a Sabato dalle ore 7 alle 19
Info e prenotazioni: tel. 351 8728156 da lunedì a Sabato dalle 15 alle 19




Infrangibile: non ci sono posti nei nidi

Un grave problema per le famiglie del quartiere Infrangibile: i bambini tra i 12 e i 24 mesi non trovano posto nei nidi della zona. A sollevare la questione è la capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, Sara Soresi, che ha depositato un’interrogazione a risposta scritta per chiedere all’amministrazione come intenda affrontare questa criticità.

“La chiusura prolungata del nido Girasole – spiega Soresi – ha lasciato un vuoto enorme per i genitori del quartiere, che ora si trovano costretti a cercare soluzioni in altre zone della città. Il problema è che i nidi vicini, come Mirra e Cervini, non accettano bambini di 12 mesi e hanno pochissimi posti per quelli di 15-16 mesi, lasciando fuori molte famiglie. Una situazione inaccettabile, che complica la vita a chi deve conciliare lavoro e famiglia.”

“E questa situazione si inserisce in un contesto già critico, in cui tantissime famiglie a Piacenza restano escluse dalle graduatorie per mancanza di posti nei nidi comunali. Il problema non riguarda solo l’Infrangibile, ma è il segnale di una carenza strutturale di servizi per la prima infanzia, che colpisce duramente le famiglie e, in particolare, le madri lavoratrici” aggiunge la capogruppo.

Alla giunta, Soresi chiede soluzioni concrete, tra cui l’ampliamento della fascia di età accolta nei nidi vicini.

“L’amministrazione non può ignorare questa situazione. Servono risposte chiare e immediate per garantire un servizio essenziale alle famiglie dell’Infrangibile – conclude la capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale –. I genitori non possono continuare a essere lasciati senza alternative.”




Non si ferma all’alt dei carabinieri. Inseguita ed arrestata

Una donna di 24 anni è stata arrestata dai carabinieri dopo un rocambolesco inseguimento, iniziato a Castel San Giovanni e conclusosi a Borgonovo Val Tidone. L’episodio è avvenuto nella notte del 22 marzo 2025, quando la giovane, alla guida di un’auto in compagnia di una sua amica di 30 anni, non ha rispettato l’alt intimato da una pattuglia dei carabinieri in località Dogana Po, nei pressi del casello autostradale.

Erano circa le 2 di notte quando i militari dell’Arma, impegnati in un controllo stradale, hanno cercato di fermare il veicolo. Tuttavia, la conducente, incappucciata, ha ignorato l’ordine e ha dato il via a una fuga spericolata. L’inseguimento è proseguito a tutta velocità attraverso il centro abitato di Castel San Giovanni, dove l’auto ha affrontato alcune rotonde contromano, per poi continuare lungo la statale 412 in direzione di Borgonovo Val Tidone.

Il tentativo di fuga è terminato in via Agazzari a Borgonovo Val Tidone, dove i carabinieri sono riusciti a bloccare il veicolo dopo che questo ha speronato un’auto in sosta. La passeggera è riuscita a scappare a piedi, ma è stata successivamente identificata e denunciata per resistenza a pubblico ufficiale.

La perquisizione del veicolo e della 24enne, un’operaia piacentina, non ha rivelato il possesso di sostanze illecite o armi. Tuttavia, dalle verifiche è emerso che l’auto era sottoposta a fermo amministrativo per mancata revisione. Oltre alle numerose violazioni del codice della strada, la giovane è stata arrestata per resistenza a pubblico ufficiale e posta agli arresti domiciliari su disposizione dell’autorità giudiziaria.




Arda, Nure, Tidone e Trebbia: nel piacentino avviati dalla Regione sei nuovi cantieri

Interventi di rimodellamento degli alvei per agevolare lo scorrimento della corrente. Recupero dei manufatti idraulici per ottimizzare il funzionamento e operazioni di pulizia dalla vegetazione lungo gli argini dei corsi d’acqua che scorrono nei bacini di Arda, Nure, Tidone e Trebbia. Sono questi alcuni dei lavori in corso di realizzazione per la manutenzione di fiumi, torrenti e rii che attraversano un’ampia porzione del territorio piacentino. Lavori avviati dalla Regione tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2025.

I sei cantieri, dislocati nei quattro bacini, interessano numerosi comuni e sono finanziati complessivamente con un milione e 155mila euro: di questi, 540mila euro provengono dal Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027 e i restanti 615mila euro dalle casse regionali che impegnano fondi stanziati sul bilancio dell’Agenzia regionale di Sicurezza territoriale e Protezione civile ed economie di spesa. Tutti gli interventi, progettati e diretti dell’Ufficio territoriale di Piacenza dell’Agenzia, saranno realizzati nel rispetto del corso dei fiumi e del contesto naturale e paesaggistico, in linea con le disposizioni regionali.

Gli interventi su Arda, Nure, Tidone, Trebbia

Per quanto riguarda il bacino dell’Arda sono in corso opere di manutenzione degli argini e di sfalcio e taglio della vegetazione in diversi tratti. In particolare, sulla sponda destra del torrente Arda, da Cortemaggiore sino a Villanova, e su quella sinistra a San Pietro in Cerro; sul Riglio, da Ponte Riglio Spinoso a Muradolo fino alla confluenza con il Chiavenna, e sullo stesso Chiavenna dal ponte della ferrovia a Roveleto di Cadeo fino a Saliceto. I lavori, con un importo complessivo di 150mila euro, consentiranno anche di verificare lo stato di conservazione dei manufatti degli argini e la presenza di tane di animali fossori.

Lungo il torrente Nure sono due gli interventi previsti, ciascuno del valore di 180mila euro. Il primo si trova nel comune di Ferriere, nei pressi dell’abitato di Perotti, dove si lavora al ripristino delle opere idrauliche danneggiate e alla risagomatura di tratti di alveo investiti dalle piene. Un intervento analogo è in corso anche nel capoluogo del comune di Ponte dell’Olio a valle del ponte sulla Strada statale 654, a Podenzano in località Fornace, e nel comune di Pontenure in località Tarantella. Il progetto prevede il rimodellamento dell’alveo, il successivo riposizionamento del materiale lungo le sponde soggette all’erosione, la manutenzione dei manufatti. Entrambi gli interventi sono finanziati dal Fondo di sviluppo e coesione.

Anche nel bacino del Tidone sono aperti due cantieri: uno, sempre finanziato con 180mila euro dal Fondo di coesione, lungo il corso del torrente Luretta, in comune di Piozzano. Qui è previsto il taglio della vegetazione che ostacola il deflusso delle acque, la manutenzione dei presidi idraulici e il risezionamento dell’alveo per migliorare l’efficienza idraulica.

Lungo il torrente Tidone, nel tratto che va dall’omonimo ponte alla diga del Molato, è in corso la manutenzione di opere idrauliche, difese spondali, lavori sulla sezione di deflusso e controllo della vegetazione. Lavori da 215mila euro che interessano anche il rio Loggia, a Rottofreno, il rio Rivasso, in comune di Agazzano, il rio Gandore, in comune di Gazzola (località varie) e il rio Chiarone, in comune di Pianello Val Tidone (in località Poggio Cavalli).

Sul fiume Trebbia, infine, è aperto un cantiere da 250mila euro – finanziato con economie sugli interventi dell’ordinanza 622/2019 – nel comune di Bobbio, dove è previsto il ripristino e l’integrazione di pennelli, difese delle sponde e una soglia trasversale con massi ciclopici rinforzati in calcestruzzo, a monte e a valle del ponte Gobbo. Per ripristinare l’officiosità idraulica sono programmati la movimentazione di materiale litoide e il taglio della vegetazione che ostacola il deflusso della corrente nel tratto compreso tra il ponte Gobbo e quello sulla strada Statale 45, in località Sant’Ambrogio-Dego.




Caso Vezzulli. Il Comune ricorre contro la sentenza del TAR e Rabuffi “fa le pulci” alle spese legali del Municipio

Ci avrei scommesso…
Ammetto che con queste parole ho commentato tra me e me l’intenzione del nostro Sindaco, manifestata ieri, di annunciare l’impugnazione presso il Consiglio di Stato della sentenza esecutiva del TAR di Parma nella causa “Vezzulli contro Comune di Piacenza”.
Una sentenza, quella del TAR, che sulle questioni più intriganti (macro-organizzazione, assetto organizzativo, reggenza della struttura, autonomia e indipendenza dell’Avvocatura comunale) dà piena ragione all’Avv. Vezzulli, ex – e forse non più ex – Coordinatrice dell’Avvocatura comunale (da oltre 25 anni) nonché dirigente a tempo indeterminato con qualifica di Avvocato cassazionista.
Una sentenza che in 148 pagine, dense di valutazioni giuridiche, richiama precedenti pronunce del Consiglio di Stato, lasciando quindi ipotizzare un finale apparentemente già scritto.
Ammesso e non concesso che finisca così, l’appello annunciato in Consiglio di Stato rappresenta sicuramente un atto legittimo, ancorché accompagnato – per quanto mi riguarda – da dubbi e perplessità. Impulsi collegati al fatto che questa ennesima puntata della telenovela sarà pagata, ancora una volta, dai piacentini. Dalle cui tasche vengono costantemente attinte (con incredibile nonchalance) risorse utili a finanziare incarichi legali esterni. Al pari di un bancomat illimitato.
Tutto ciò, in particolare, da quando l’Avvocatura è stata decapitata/depotenziata/stravolta a seguito della scoperta della famosa fideiussione falsa (maggio 2024); vicenda proseguita con lo “scambio di vedute” tra Avvocatura e DG in Commissione Legalità (27/05/2024); continuata con la revoca all’Avvocatura della procura a rappresentare l’Ente (giugno 2024) e infine deflagrata legalmente con il trasferimento d’ufficio (luglio 2024) della ex Coordinatrice dell’Avvocatura alla Protezione Civile – Settore Prevenzione e Sicurezza.
Premesso che comprendere il senso (e l’utilità) di incaricare un illustre e storico Avvocato cassazionista alla direzione della Protezione Civile è fuori dalla portata della mia fantasia (ma credo anche del buon senso), risulta molto più evidente il danno economico a cui sono sottoposti i piacentini.
Si pensi, infatti, che la spesa per incarichi professionali legali esterni vedeva nel 2022 un impegno di € 6.665,54 mentre nel 2023 si attestava a € 4.268,46. Nel 2024, anno in cui l’Avvocatura è finita nel “tritacarne”, si sono invece “toccati” i 150.000€, con un aumento esorbitante proprio sul secondo semestre.
Non solo. Il 30/12/2024, mentre si metteva in frigorifero lo spumante per brindare all’anno nuovo, l’anno si chiudeva con l’ulteriore affidamento di un incarico professionale (di € 18.479,75) per la “rappresentanza e difesa dell’Ente nel ricorso avanti il TAR”.
Chiuso l’anno, ecco che il 12 febbraio 2025 “a causa di ricorsi giudiziari che non possono essere gestiti internamente dall’Avvocatura, sia a causa di una altissima specializzazione per l’incarico professionale o per incompatibilità/potenziale conflitto di interessi, si è reso necessario l’affidamento di incarichi di patrocinio dell’Ente ad avvocati esterni. Per i quali risulta necessario incrementare da € 10.000 a € 50.000/anno la previsione dello stanziamento.”
Con queste motivazioni, veniva chiesto al Consiglio Comunale (e ottenuto) di votare per un’ulteriore variazione di bilancio.
Altri incarichi esterni, altri soldi volatilizzati…
Tutto ciò, naturalmente, ben prima della recente sentenza del TAR di Parma. Quindi senza considerare le spese di lite da liquidare a favore della ricorrente (Avv. Vezzulli) che il TAR ha addebitato, quale condanna, al Comune di Piacenza (Euro 3.000,00 oltre accessori di legge e rifusione del contributo unificato). A cui andranno aggiunti i costi per gli incarichi legali esterni che andremo a sostenere per l’annunciato appello in Consiglio di Stato.
Non solo. Altre spese dovranno essere sostenute: per la difesa dell’Ente nelle cause collaterali (per esempio, prossimamente, dal giudice ordinario) e altre ancora per l’eventuale risarcimento dei danni (professionali, morali, materiali, di immagine, etc…) che probabilmente verranno richiesti.
Complessivamente, un vero e proprio salasso.
Mi fermo qui.
In attesa di sapere, con non celata curiosità, come andrà a finire questa “triste” vicenda e come l’Amministrazione Comunale riuscirà ad adeguare l’assetto organizzativo alle previsioni vincolanti della sentenza del TAR, mi viene in aiuto un principio universale impartitomi dai migliori maestri della mia vita: mamma e papà.
“Ricordati, Luigi, amministrare i soldi degli altri è un immenso onore e una grande responsabilità. In gioco c’è qualcosa di molto più importante del valore dei soldi: si chiama FIDUCIA. Cerca sempre di meritartela.”
Cosa dire ai nostri amministratori? A buon intenditor, poche parole…
Luigi Rabuffi di Alternativa per Piacenza interviene con un comunicato sulla scelta annunciata dal comune di Piacenza di ricorre contro la sentenza del Tar di Parma che aveva accolto (anche se parzialmente) le istanze dell’avvocato Elena Vezzulli. Rabuffi tra le altre cose sottolinea come le spese legali del Municipio siano schizzate alle stelle dopo la scelta di allontanare la dirigente dall’avvocatura.
Ci avrei scommesso…
Ammetto che con queste parole ho commentato tra me e me l’intenzione del nostro Sindaco, manifestata ieri, di annunciare l’impugnazione presso il Consiglio di Stato della sentenza esecutiva del TAR di Parma nella causa “Vezzulli contro Comune di Piacenza”.
Una sentenza, quella del TAR, che sulle questioni più intriganti (macro-organizzazione, assetto organizzativo, reggenza della struttura, autonomia e indipendenza dell’Avvocatura comunale) dà piena ragione all’Avv. Vezzulli, ex – e forse non più ex – Coordinatrice dell’Avvocatura comunale (da oltre 25 anni) nonché dirigente a tempo indeterminato con qualifica di Avvocato cassazionista.
Una sentenza che in 148 pagine, dense di valutazioni giuridiche, richiama precedenti pronunce del Consiglio di Stato, lasciando quindi ipotizzare un finale apparentemente già scritto.
Ammesso e non concesso che finisca così, l’appello annunciato in Consiglio di Stato rappresenta sicuramente un atto legittimo, ancorché accompagnato – per quanto mi riguarda – da dubbi e perplessità. Impulsi collegati al fatto che questa ennesima puntata della telenovela sarà pagata, ancora una volta, dai piacentini. Dalle cui tasche vengono costantemente attinte (con incredibile nonchalance) risorse utili a finanziare incarichi legali esterni. Al pari di un bancomat illimitato.
Tutto ciò, in particolare, da quando l’Avvocatura è stata decapitata/depotenziata/stravolta a seguito della scoperta della famosa fideiussione falsa (maggio 2024); vicenda proseguita con lo “scambio di vedute” tra Avvocatura e DG in Commissione Legalità (27/05/2024); continuata con la revoca all’Avvocatura della procura a rappresentare l’Ente (giugno 2024) e infine deflagrata legalmente con il trasferimento d’ufficio (luglio 2024) della ex Coordinatrice dell’Avvocatura alla Protezione Civile – Settore Prevenzione e Sicurezza.
Premesso che comprendere il senso (e l’utilità) di incaricare un illustre e storico Avvocato cassazionista alla direzione della Protezione Civile è fuori dalla portata della mia fantasia (ma credo anche del buon senso), risulta molto più evidente il danno economico a cui sono sottoposti i piacentini.
Si pensi, infatti, che la spesa per incarichi professionali legali esterni vedeva nel 2022 un impegno di € 6.665,54 mentre nel 2023 si attestava a € 4.268,46. Nel 2024, anno in cui l’Avvocatura è finita nel “tritacarne”, si sono invece “toccati” i 150.000€, con un aumento esorbitante proprio sul secondo semestre.
Non solo. Il 30/12/2024, mentre si metteva in frigorifero lo spumante per brindare all’anno nuovo, l’anno si chiudeva con l’ulteriore affidamento di un incarico professionale (di € 18.479,75) per la “rappresentanza e difesa dell’Ente nel ricorso avanti il TAR”.
Chiuso l’anno, ecco che il 12 febbraio 2025 “a causa di ricorsi giudiziari che non possono essere gestiti internamente dall’Avvocatura, sia a causa di una altissima specializzazione per l’incarico professionale o per incompatibilità/potenziale conflitto di interessi, si è reso necessario l’affidamento di incarichi di patrocinio dell’Ente ad avvocati esterni. Per i quali risulta necessario incrementare da € 10.000 a € 50.000/anno la previsione dello stanziamento.”
Con queste motivazioni, veniva chiesto al Consiglio Comunale (e ottenuto) di votare per un’ulteriore variazione di bilancio.
Altri incarichi esterni, altri soldi volatilizzati…
Tutto ciò, naturalmente, ben prima della recente sentenza del TAR di Parma. Quindi senza considerare le spese di lite da liquidare a favore della ricorrente (Avv. Vezzulli) che il TAR ha addebitato, quale condanna, al Comune di Piacenza (Euro 3.000,00 oltre accessori di legge e rifusione del contributo unificato). A cui andranno aggiunti i costi per gli incarichi legali esterni che andremo a sostenere per l’annunciato appello in Consiglio di Stato.
Non solo. Altre spese dovranno essere sostenute: per la difesa dell’Ente nelle cause collaterali (per esempio, prossimamente, dal giudice ordinario) e altre ancora per l’eventuale risarcimento dei danni (professionali, morali, materiali, di immagine, etc…) che probabilmente verranno richiesti.
Complessivamente, un vero e proprio salasso.
Mi fermo qui.
In attesa di sapere, con non celata curiosità, come andrà a finire questa “triste” vicenda e come l’Amministrazione Comunale riuscirà ad adeguare l’assetto organizzativo alle previsioni vincolanti della sentenza del TAR, mi viene in aiuto un principio universale impartitomi dai migliori maestri della mia vita: mamma e papà.
“Ricordati, Luigi, amministrare i soldi degli altri è un immenso onore e una grande responsabilità. In gioco c’è qualcosa di molto più importante del valore dei soldi: si chiama FIDUCIA. Cerca sempre di meritartela.”
Cosa dire ai nostri amministratori? A buon intenditor, poche parole…”




A Piacenza aumentano i nuovi contratti: previsto un +9,9% a marzo

I nuovi contratti che le imprese della provincia di Piacenza intendono attivare nel mese di marzo risultano in aumento del 9,9% rispetto allo stesso mese del 2024, con un dato complessivo di 2.340 attivazioni. In crescita meno marcata i dati relativi al trimestre marzo-maggio, con previsioni di nuovi contratti pari a 6.890 unità rispetto ai 6.650 dello stesso trimestre 2024 (+3,6%).
Con questi valori, la provincia di Piacenza appare in decisa controtendenza rispetto alle altre province emiliane che hanno a riferimento la Camera di Commercio dell’Emilia; sia a Parma che, soprattutto, a Reggio Emilia, le nuove attivazioni appaiono infatti in diminuzione.
I dati, elaborati dal sistema informativo Excelsior, gestito da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia, registrano quindi una crescita complessiva rispetto ad un anno fa.
Tuttavia, rispetto al quadro generale positivo, spiccano settori che, a marzo, dovrebbero registrare cali molto marcati, tra cui l’alloggio e ristorazione (-10,5%), che passa dalle 190 nuove attivazioni del marzo 2024 alle attuali 170, e i servizi alla persona che, con 190 nuovi contratti previsti, calano del 5,0%.
Si tratta delle uniche eccezioni in un quadro in cui appaiono in crescita tutti i comparti.
Nel settore dei servizi (che da solo, con 1.550 nuovi contratti, copre il 66,2% delle attivazioni previste a marzo), spicca il commercio, in cui sono previsti 510 nuovi contratti, con una crescita del 54,5% rispetto ad un anno fa.
Buone prospettive anche per i servizi alle imprese che, con 690 attivazioni, dovrebbe registrare un aumento dei nuovi contratti dell’1,5%, per le costruzioni (210 attivazioni, con un + 40,0%), l’industria e le public utilities, per le quali è previsto un +1,8%, con 580 nuovi contratti.
Rispetto nel marzo 2024, i contratti stabili (tempo indeterminato e apprendistato) scendono dal 31,0% al 26,0%, mentre di converso quelli a termine (tempo determinato o altri contratti con durata predefinita) salgono dal 69,0% al 74,0%.
Tra gli elementi più significativi dell’indagine spicca la quota di nuovi contratti che a marzo è riservata ai giovani con meno di 30 anni, che si attesta al 30,5%. Questi, nell’ambito dirigenziale e delle professioni con elevata specializzazione e competenza tecnica, sono particolarmente richiesti in qualità di tecnici in campo ingegneristico (48,7%), di tecnici in campo informatico e delle telecomunicazioni (48,0%) e di tecnici della salute (40,6%). Invece nell’ambito delle professioni impiegatizie, commerciali e dei servizi, gli under 30 sono molto richiesti come addetti alle vendite (47,6%), operatori della cura estetica (39,1%) ed esercenti e addetti alle attività di ristorazione (35,9%). Da ultimo, tra gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, si prevede che il 70,0% dei nuovi contratti sarà riservato agli under 30 operai addetti ai macchinari nell’industria alimentare, il 51,4% ai fabbri ferrai costruttori di utensili e il 47,8% agli operai specializzati delle lavorazioni alimentari.
Marzo 2025 è ancora caratterizzato dal fenomeno dei candidati considerati introvabili da parte delle imprese piacentine, che dichiarano di avere difficoltà a reperire i profili ricercati nel 58,2% dei casi, di cui il 36,5% per mancanza di candidati e il 16,0% per inadeguata preparazione degli stessi. Tra i profili più difficili da reperire, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica troviamo i tecnici della salute (84,4%), gli specialisti in scienze gestionali, commerciali e bancarie (77,1%) e i tecnici della distribuzione commerciale (75,8%). Nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi, di difficile reperimento sono, soprattutto, gli addetti alle professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (74,3%), gli operatori della cura estetica (69,6%) e gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (59,0%). Nel segmento degli operai con elevata qualificazione, le difficoltà si incontrano soprattutto nella ricerca degli operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettroniche/elettriche (85,7%), di meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili (85,0%) e di conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (80,1%).




Progetto Vega Azioni educative, sport e animazione di strada per la sicurezza urbana integrata

Il progetto Vega, promosso dal Comune di Piacenza con il sostegno della Regione Emilia-Romagna nell’ambito dell’Accordo di programma per la sicurezza (L.R. 24/2003), porta avanti azioni educative rivolte ai giovani, attraverso l’organizzazione di attività sportive e animazione di strada, oltre a interventi per il presidio del territorio tramite l’installazione di impianti di videosorveglianza pubblica, l’attivazione di operatori Street Tutor e opere di riqualificazione urbana.
“L’attività educativa e di prevenzione rivolta ai giovani, mirata all’inclusione sociale e a tutelare ragazze e ragazzi da situazioni di marginalità, disagio e frequentazioni fuorvianti – sottolinea il sindaco Katia Tarasconi – è una componente fondamentale nelle politiche per la sicurezza urbana, che a un puntuale e rigoroso controllo del territorio deve affiancare progetti capaci di far germogliare l’appartenenza alla comunità e il senso civico, soprattutto in una fascia d’età delicata come quella dell’adolescenza”. Una dimensione di sicurezza intesa in senso partecipativo, che nell’educativa di strada trova una prospettiva nuova e foriera di risultati concreti, come ha evidenziato anche il comandante della Polizia Locale Mirko Mussi.
Le azioni educative e di animazione sono affidate a Laboratorio di Strada ODV, in rete con la cooperativa sociale L’Arco e il centro sociale Papa Giovanni XXIII Onlus, mentre Sport Senza Frontiere, associazione impegnata sul tema dell’inclusione sociale, ha in carico la parte sportiva in rete con Street is Culture, ASD Boxe Piacenza e Aldeia. L’obiettivo è quello di coinvolgere i giovani in un percorso educativo e partecipativo.
Vega si rivolge in particolare ai gruppi di ragazze e ragazzi dagli 11 ai 29 anni che frequentano gli spazi aperti di quartieri cittadini, proponendo loro gratuitamente attività educative e sportive motivanti e coinvolgenti, che consentano di instaurare relazioni costruttive con adulti che possano fungere da riferimento e costituiscano un accompagnamento ai servizi per i giovani che offre la città.
L’obiettivo è quello di promuoverne il benessere e lo sviluppo di competenze relazionali e di cittadinanza attiva, prevenire comportamenti scorretti o pericolosi, educare alla cura degli spazi comuni e contribuire alla coesione sociale delle comunità.
Oltre ai giovani, Vega intende rivolgersi anche alla comunità rappresentata da educatori, genitori, insegnanti, cittadini e istituzioni, destinatari di iniziative di sensibilizzazione e incontro tra diverse generazioni basate sull’instaurarsi di rapporti di fiducia e ascolto attivo con i giovani, oltre che di costruzione di un lavoro di rete all’interno della comunità.
Tra le azioni di riqualificazione, all’interno del Centro di Aggregazione Polivalente “Spazio4.0” del Comune di Piacenza è prevista la realizzazione di un campo da volley, la collocazione di un tavolo da ping pong outdoor, interventi di sistemazione dell’area verde e il ripristino del terreno di gioco del campo da calcio.
Ad annunciarlo, nel corso della conferenza stampa odierna, l’assessore alle Politiche Giovanili Francesco Brianzi, che ha rinnovato “il ringraziamento alla Regione Emilia Romagna, in particolare al responsabile dell’Area Sicurezza Urbana e Legalità Gian Guido Nobili, per il sostegno al progetto che ha un valore complessivo di oltre 220 mila euro e si articola, come previsto, su diverse zone della città, in sinergia con la Polizia Locale e in risposta anche alle criticità segnalate dall’approfondita indagine sul tema della sicurezza condotta nei mesi scorsi, per conto del Comune, da Poleis, da cui emergeva la percezione diffusa di un’aggregazione giovanile potenzialmente correlata ad atti di vandalismo, disturbo della quiete pubblica o aggressività. Grazie all’esperienza e alle competenze di tutte le realtà in campo, cui va un ringraziamento sincero, sarà più facile intercettare questi contesti e instaurare un dialogo che andrà anche ad affrontare, in modo diretto, questioni come le dinamiche di genere”.
A rimarcare come il progetto Vega sia frutto di un importante lavoro di squadra, l’assessore alle Politiche Educative e allo Sport Mario Dadati, che ha sottolineato “la collaborazione preziosa con tutta la rete di associazioni ed enti del terzo settore che si sono rese disponibili con entusiasmo e generosità per affrontare, insieme, la sfida della responsabilità educativa, rafforzando l’impegno e la sensibilità che il nostro territorio sta dimostrando in merito ai valori di coesione sociale, condivisione e capacità di fare squadra che lo sport esprime”.
Le attività educative e sportive al via dalla prossima settimana
Il calendario delle attività prevede la compresenza di proposte educative, animative e sportive in determinati punti della città, dalle 15.30 alle 18.30 (nei mesi estivi dalle 16 alle 19), fino alla fine di luglio. Ragazze e ragazzi troveranno nei loro luoghi di incontro diverse proposte, da quelle aggregative, partecipative ed educative a quelle sportive.
Ogni lunedì, gli educatori di Laboratorio di Strada Odv e l’associazione sportiva Street is Culture propongono un pomeriggio di skate e rap sul Pubblico Passeggio, nei pressi del Liceo Respighi.
Ogni martedì, gli educatori della Cooperativa L’Arco e gli istruttori della palestra di pugilato dilettantistico Boxe Piacenza faranno conoscere più da vicino a ragazze e ragazzi la disciplina del pugilato nell’area pedonale di via Negri.
Ogni mercoledì, gli operatori di Progetto Ops saranno presenti insieme a Street is Culture per offrire la possibilità di provare lo skate e cimentarsi nel rap in zona Baia del Re.
Ogni giovedì, gli educatori della Cooperativa L’Arco si affiancano all’Asd Aldeia per far conoscere a tutti gli interessati e le interessate l’arte brasiliana della capoeira in strada in zona Baia del Re.
Ogni venerdì, gli educatori di Laboratorio di Strada Odv e gli istruttori di Boxe Piacenza porteranno a far conoscere questo sport nei pressi di piazzale Libertà.
Le proposte sportive alterneranno momenti dimostrativi e partecipativi, proponendo incontri stimolanti, con l’obiettivo di avvicinare i giovani e far crescere in loro l’interesse verso una o più discipline sportive.
Accanto a queste, gli educatori e animatori di strada offriranno un punto di riferimento e di incontro ai giovani, condividendo con loro tempo, esperienze, attività ludiche, e costruendo relazioni. Alle ragazze, nello specifico, sarà rivolto un percorso fotografico, per conoscersi, raccontarsi e valorizzarsi, a cura di Giulia Russo. Dal mese di aprile gli educatori e animatori saranno presenti anche la sera e nei mesi estivi si organizzeranno uscite sul territorio con i giovani.
Come spiega Lorenzo Decarli, referente di Laboratorio di strada ODV: “L’educativa di strada è un approccio che, nel corso degli anni, ha assunto un’importanza crescente nel contesto delle politiche educative e sociali. Questo tipo di intervento è concepito come una risposta ai bisogni emergenti di una società sempre più complessa e frammentata, in cui il ruolo della comunità nella crescita dei giovani è messo alla prova da fenomeni di marginalizzazione, esclusione e disagio sociale. Attraverso il servizio dell’educativa di strada vogliamo trasmettere ai ragazzi una sensazione di essere a casa: un luogo dove si sentano al sicuro, accolti e a proprio agio. Quando sono in strada con gli educatori, provano un benessere autentico, una serenità che nasce dal clima che si crea insieme. Il gioco, il calciobalilla, la musica, la merenda non sono solo attività, ma strumenti per costruire un ambiente informale e accogliente. L’obiettivo è che questa sensazione non rimanga legata solo ai momenti dell’educativa di strada, ma diventi qualcosa che i ragazzi riconoscono, ricercano e ricreano anche in altri contesti. Perché ciò che davvero desiderano è sentirsi accolti, ascoltati e voluti bene”
Aggiunge Elena Giliberti, Direttore Generale di Sport Senza Frontiere: “Da 15 anni utilizziamo lo sport come strumento educativo, nella sua capacità attrattiva e di trasformazione. L’attività sportiva è un potente generatore di inclusione e integrazione, aiuta i ragazzi a creare relazioni positive, senso di appartenenza, fiducia in se stessi, esercitando il loro diritto a “partecipare, giocando secondo le regole”. La guida di istruttori esperti, anche in strada, porta lo sport a diventare efficace mezzo di educazione alla legalità, al rispetto per se stessi, gli altri e il contesto in cui vivono”.
Le realtà coinvolte
Laboratorio di Strada Odv è un’Organizzazione di Volontariato che collabora con il gruppo informale Educatori di Strada. Dal 2012 realizzano interventi di educativa di strada e territoriale a Piacenza e provincia, promuovendo il benessere dei giovani tra gli 11 e i 25 anni tramite un approccio di prossimità, ascolto e costruzione di relazioni significative. Grazie al sostegno di 290 donatori, le due realtà hanno messo in strada APEcart, un mezzo di comunità che trasforma gli spazi giovanili in luoghi di aggregazione e crescita, ricreando un salotto aggregativo urbano dove i ragazzi possano sentirsi a casa. www.educatoridistrada.it.
Cooperativa sociale L’Arco opera a Piacenza e provincia dal 1995, offrendo servizi socio-educativi, psicologici e di sviluppo comunitario per minori, giovani e comunità locali. Dal 1998 realizza interventi di animazione di strada a bordo dell’Arcobus, con cui fa tappa nelle vie di paesi e città per promuovere contesti di socialità e coinvolgere in attività costruttive gruppi di ragazze e ragazzi che abitano quei luoghi. Piazze, giardini e bar sono i contesti informali in cui gli educatori attivano processi educativi e in cui lavorano per rimotivare i giovani, stimolare la loro partecipazione alla vita di comunità e valorizzare le risorse di ciascuno. www.arcopiacenza.it.
Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, attraverso Progetto Ops, svolge dal 2015 sul territorio di Piacenza attività di riduzione del danno e attività di promozione e prevenzione del disagio giovanile nei luoghi di aggregazione e del divertimento. Durante le uscite, l’Unità di strada utilizza un furgone attrezzato e distribuisce materiale sanitario sterile, materiale su sostanze e sessualità e generi di conforto. Svolge inoltre un supporto educativo e, se necessario, un orientamento ai vari servizi presenti in città. A partire dal 2021, insieme ad altre realtà del territorio, svolge attività di educativa di strada rivolta ai giovani, per favorire momenti di aggregazione e prevenzione. www.libera-mente.org.
Sport Senza Frontiere ETS da oltre 15 anni si occupa di inclusione sociale, contrasto alla povertà educativa e benessere psico fisico attraverso lo sport. Si rivolge soprattutto a bambini/bambine e adolescenti in gravi condizioni di disagio socio-economico e a rischio esclusione sociale e ai loro nuclei familiari. L’associazione è operativa a Napoli, Roma, Milano, Torino, Bergamo, Novara, Bari, Domusnovas e Trento. www.sportsenzafrontiere.it
Street is Culture è un’associazione sportiva dilettantistica che opera su tutto il territorio nazionale, riconosciuta dal Coni e affiliata al centro sportivo italiano. I suoi istruttori qualificati e con esperienza educativa propongono diverse discipline: urban art, breaking, bmx, skateboarding, blading, streetball, parkour e music box. S.I.C. è una realtà interdisciplinare che propone percorsi educativi con un’impronta artistica e sportiva, che promuove valori di socializzazione e socialità urbana e contribuisce alla riqualificazione degli spazi attraverso interventi di rigenerazione urbana. L’obiettivo è quello di insegnare ai ragazzi a perseguire le proprie passioni e realizzare i propri progetti. https://streetisculture.com/
A.s.d. Boxe Piacenza è un Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata alla Federazione Pugilistica Italiana (FPI) al CONI e all’ACSI, fondata a Piacenza nel 1968 dal Maestro Bruno Orsi. Ha sede a Piacenza, dove la guida è affidata a Maestro Campanini Nicola, e a Castel San Giovanni, con il Maestro Rizzi Stefano. Ha lo scopo di diffondere la pratica del pugilato a tutti i livelli, agonistico e non agonistico, consentendo ai ragazzi e agli adulti di acquisire i valori fondanti del nostro sport ovvero, rispetto, impegno, dedizione, sacrifico e umiltà, valori importantissimi anche nella vita quotidiana. Oltre alle competizioni l’associazione ha un forte propensione all’inclusione e attraverso il volontariato dei dirigenti e collaboratori è attiva e promuove progetti di integrazione sociale in modo da favorire l’interazione tra persone di diverse estrazioni sociali e culturali.
Attualmente sono circa 200 gli iscritti divisi nei vari corsi e l’organico prevede 6 istruttori certificati. https://www.facebook.com/boxepiacenza/
A.s.d. Aldeia è una associazione sportiva dilettantistica riconosciuta dal CONI e affiliata all’AICS. Ha la finalità di diffondere la Capoeira (patrimonio immateriale UNESCO dal 2014) e, più in generale, le manifestazioni socio-culturali e sportive Afro-Brasiliane. Attraverso la Capoeira, praticanti delle più diverse nazionalità, età, ed estrazioni sociali convergono in uno scambio interattivo veicolato dall’arte-lotta. Tra i benefici della pratica della Capoeira annoveriamo: espressione creativa, integrazione sociale, coerente sviluppo psico-fisico-motorio, musicalità, cooperatività fra i giocatori-praticanti.
Per informazioni
Attività di animazione ed educative: Servizio Piacenza Giovani n. 0523-492516/492390 politichegiovanili@comune.piacenza.it
Attività sportive: Ufficio Sport n. 338-4304583 – sport@comune.piacenza.it




Diga del Brugneto, già avviato nel 2023 dall’Emilia-Romagna il confronto con la Liguria

La Regione Emilia-Romagna conferma il proprio impegno per garantire il rilascio della risorsa idrica dalla Diga del Brugneto a beneficio della Val Trebbia, nel Piacentino, e per una gestione condivisa della diga stessa con la Regione Liguria.
Nessuno stop ai rilasci è stato stabilito e il confronto tra le due Regioni è già stato avviato, con l’obiettivo di definire una pianificazione chiara e sostenibile che tuteli il territorio e le sue esigenze idriche.
“Ringrazio il collega Giacomo Giampedrone che ha assicurato piena collaborazione tra le nostre due Regioni- afferma l’assessora regionale all’Ambiente e Infrastrutture, Irene Priolo-. Abbiamo già attivato tutti i passaggi necessari per tutelare gli usi della risorsa idrica nella Val Trebbia e garantire la continuità dei rilasci. Il nostro obiettivo è arrivare a una soluzione condivisa con la Liguria, che assicuri una gestione efficiente della diga, rispondendo sia alle esigenze idropotabili, sia a quelle ambientali e agricole. Stiamo collaborando con il Consorzio di Bonifica di Piacenza per definire con precisione i fabbisogni del territorio”.