Presentati i Campionati Italiani di Scherma a Piacenza: squadre dalla Serie A2 alla C, prove paralimpiche

Piacenza si prepara ad accogliere i Campionati Italiani di scherma a squadre, che vedranno la partecipazione delle formazioni dalla Serie A2 alla C nelle sei armi, insieme al Gran Premio di Scherma integrata e alla terza prova nazionale per atleti non vedenti. Dal 27 al 30 marzo, il Circolo della Scherma “Pettorelli” sarà protagonista con l’organizzazione dell’evento presso Piacenza Expo.

Il programma tricolore conta la partecipazione di circa 350 squadre, oltre 1.500 schermidori e un pubblico stimato di più di 3.500 persone durante i quattro giorni di gare. Questo appuntamento, che ritorna a Piacenza per il quarto anno consecutivo, è stato presentato ufficialmente nella cornice del Salone degli Arazzi del Collegio Alberoni.

Per la nostra città, però, questo non sarà l’unico appuntamento di rilievo: Piacenza si appresta ad ospitare, per la prima volta nella sua storia, i Campionati Italiani Assoluti, previsti dal 5 al 10 giugno, un evento che precederà gli Europei di Genova (14-19 giugno).

Durante la cerimonia di presentazione, condotta dal giornalista Paolo Gentilotti, il consigliere federale Marcello Scisciolo ha dichiarato che Piacenza è destinata a diventare un punto di riferimento per la scherma, grazie agli sforzi del Comitato organizzatore e al supporto delle istituzioni locali. Un ringraziamento particolare è stato rivolto al presidente di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli, e alle autorità comunali e regionali.

“Questo sarà un evento memorabile – ha dichiarato Alessandro Bossalini, presidente del “Pettorelli” – con gare emozionanti e l’integrazione delle competizioni paralimpiche e per non vedenti, che daranno ancora più valore a un fine settimana di grande sport”.

Oltre al lavoro organizzativo, il Circolo sarà anche impegnato in pedana, con tre squadre che gareggeranno: sabato alle 10 la formazione maschile di spada sarà in B1, seguita dalle ragazze della stessa arma alle 13 in B2. Domenica, alle 10, sarà la volta del team maschile di sciabola in B1. Inoltre, sabato vedrà il Pettorelli presente anche nelle competizioni per atleti non vedenti, con le gare maschili alle 9 e quelle femminili alle 14.

Le autorità presenti hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e associazioni sportive. Mario Dadati, assessore allo sport, ha evidenziato come il Pettorelli sia un riferimento per la scherma a livello nazionale, mentre Robert Gionelli, delegato provinciale del CONI, ha parlato del valore promozionale che eventi di questo livello portano alla città.
Il presidente di Confcommercio Piacenza, Raffaele Chiappa, ha evidenziato come la manifestazione sia un esempio concreto di progetto di promozione turistica per il territorio.

L’evento include anche una forte attenzione all’inclusività, come evidenziato da Marta Consonni, delegata provinciale CIP, che ha lodato il lavoro svolto dal Pettorelli per avvicinare i ragazzi con disabilità alla scherma.

Durante la manifestazione sarà inoltre possibile scoprire il Chambara, una disciplina rappresentata dalla presidentessa del gruppo aggregato FIS, Amalia Veglia Tronchese.

La cerimonia si è conclusa con la tradizionale forma del poster ufficiale dell’evento, disegnato dall’artista e fumettista piacentino Giovanni Freghieri.




Grazie alla Banca di Piacenza una torre faro per la Pubblica Assistenza di Cadelbosco Sopra

«Grazie alla Banca di Piacenza e al Gruppo di Protezione Civile Anpas a nome di tutti i cittadini per la sensibilità e l’attenzione al territorio dimostrate». Queste le parole del sindaco di Cadelbosco Sopra Marino Zani pronunciate nel corso della cerimonia di consegna da parte dell’Istituto di credito (che da fine 2023 è presente con una filiale a Reggio Emilia) del contributo di 10mila euro (frutto di fondi raccolti con una apposita sottoscrizione avviata all’indomani dell’alluvione dell’ottobre scorso) al Gruppo di protezione civile della Pubblica Assistenza e Soccorso di Castelnovo Sotto e Cadelbosco Sopra avvenuta nella sala del Consiglio comunale di quest’ultima località in provincia di Reggio pesantemente colpita dagli eventi alluvionali dell’autunno 2024. A consegnare l’assegno al presidente della Pubblica Matteo Balugani (presente per il Gruppo di Protezione Civile anche il volontario Paolo Bigi) il presidente della Banca Giuseppe Nenna accompagnato dal direttore commerciale Francesco Passera e dalla direttrice della filiale reggiana Fabrizia Monti. Per l’Amministrazione comunale presenti anche il vicesindaco Marco Piccinini e l’assessore al Volontariato Monica Cigni.

Il primo cittadino ha evidenziato l’apprezzato ruolo dell’attività di volontariato «per il valore che restituisce alla comunità» e l’importanza della donazione che consentirà l’acquisto di una torre faro «fondamentale negli interventi notturni di emergenza per lavorare in sicurezza».

Un concetto ribadito dal presidente Balugani («dotazione utilissima per un gruppo di Protezione civile soprattutto in occasione di alluvioni e terremoti»), che ha ringraziato la Banca di Piacenza per un gesto «che non è scontato» e rimarcato l’importanza del lavoro di squadra che si sta affrontando con l’Amministrazione comunale.

Il presidente della Banca Nenna, nel porre l’accento sul valore del volontariato per il nostro Paese, ha affermato: «È stato un piacere conoscervi perché qui abbiamo trovato volontari competenti e amministratori che lavorano con passione e che uniti formano un gruppo coeso per fare il bene della comunità. Felici dunque di aver fatto qualcosa di utile per il territorio».

Banca di Piacenza aveva in precedenza già assegnato fondi all’Emilia Romagna in occasione di sottoscrizioni promosse in concomitanza con eventi alluvionali. Donazioni erano state assegnate a favore del Comune di Ravenna, della Provincia di Modena e dell’Associazione Volontari Solarolo-Mons. G. Badini.




Caporalato nella bassa piacentina: arrestati due cittadini stranieri

Due cittadini stranieri, rispettivamente di 53 e 27 anni, sono stati arrestati nella mattina del 19 marzo 2025, con l’accusa di sfruttamento del lavoro e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’indagine, condotta dai carabinieri della Stazione di Cortemaggiore e dal Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) di Piacenza, ha portato all’emissione di una misura di custodia cautelare in carcere, dopo mesi di indagini iniziate nell’estate del 2024.

I due arrestati, residenti in un comune della provincia piacentina, avrebbero approfittato della vulnerabilità di alcuni connazionali, impiegandoli come braccianti agricoli in condizioni di sfruttamento estremo. Gli operai erano costretti a lavorare fino a 12 ore consecutive nei campi, spesso sotto temperature superiori ai 30 gradi, senza ferie o giorni di riposo. Il tutto in violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, poiché i lavoratori non erano dotati dei dispositivi di protezione previsti e non avevano effettuato i corsi obbligatori.

La retribuzione? Soli 5 euro all’ora, ben al di sotto dei minimi contrattuali. Ma non finisce qui: i due arrestati avrebbero trattenuto ulteriori somme ai lavoratori, giustificando queste “deduzioni” con presunti costi di locazione e spese burocratiche. Alla fine, gli operai guadagnavano tra i 200 e i 500 euro al mese, cifre del tutto sproporzionate rispetto agli sforzi richiesti.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il sistema di sfruttamento era gestito attraverso una società intestata alla moglie del 53enne e coinvolgeva lavoratori di età compresa tra i 25 e i 67 anni, tutti connazionali degli arrestati. Inoltre, i due avrebbero richiesto tra gli 8 e i 10 mila euro a chi desiderava ottenere un permesso di soggiorno temporaneo. Una volta scaduto il permesso, i lavoratori venivano mantenuti in uno stato di irregolarità e sfruttati ulteriormente, senza mai ricevere il supporto promesso.

A peggiorare la situazione, uno dei due arrestati avrebbe minacciato le vittime per impedire loro di collaborare con le autorità, una volta scoperto che le indagini erano in corso. Durante le perquisizioni, i carabinieri hanno sequestrato materiale amministrativo e informatico ritenuto utile per approfondire l’inchiesta.

Il fenomeno del caporalato, ben noto nel settore agricolo, emerge ancora una volta come una piaga che mina la dignità e i diritti dei lavoratori. I due arrestati sono stati condotti al carcere delle Novate, dove resteranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

(Immagine creata con AI)




Scherma, poker di presenze per il “Pettorelli” ai Tricolori Under 23 di spada a Salsomaggiore

Week end a tinte tricolori per il Circolo “Pettorelli” di Piacenza, impegnato domani e sabato nella vicina Salsomaggiore nell’importante appuntamento con i Campionati italiani Under 23 dove sarà protagonista nei tornei di spada.

Quattro i portacolori biancorossi in pedana: domani (venerdì) toccherà a Tommaso Bonelli tener alto l’orgoglio piacentino, mentre sabato il glorioso Circolo cittadino (che quest’anno compie 70 anni) calerà un “tris rosa” nell’analoga competizione femminile con Vera Perini (classe 2004), Irene Cecchet e Camilla Parenti (2007).

“Tommaso – commenta Alessandro Bossalini, presidente del “Pettorelli” – viene da una stagione dove non c’è stato un risultato eclatante ma dove ha mostrato grande costanza. Nell’ultima prova nazionale ha tirato molto bene, vive un bel periodo di forma e speriamo disputi un ottimo finale di stagione. Camilla e Irene sono al primo anno Giovani, quindi nell’anno più basso delle Under 23 e questa gara servirà per accumulare esperienza e crescere a livello tecnico. Infine, Vera Perini sta disputando un’ottima annata in pedana, dove ha colto gli ottavi di finale nella prima prova nazionale e anche un terzo posto internazionale a Berlino che la proietta tra le prime della categoria Under 23. Con questo Campionato italiano si gioca molto per un posto in squadra azzurra agli Europei”.

Nello scorso week end, invece, il “Pettorelli” ha ben figurato a Forlì nella gara individuale di spada riservate alle categorie GPG (Under 14) e Prime Lame. Due le medaglie piacentine, a cui si sommano altri quattro piazzamenti nei primi dieci. Nella categoria Maschietti, doppietta sul podio grazie a Martino Barenghi (argento) e Andrea Bosi (bronzo), con i quarti di finale raggiunti da Andrea Rizzo (settimo finale). Nei Giovanissimi, nona posizione per Gabriele Mega, mentre due finali a otto sono arrivate nei Ragazzi e negli Allievi, rispettivamente con Alexis Trivini Bellini (quinto) e Yuri Barilli (ottavo).




Incidente mortale a Casaldonato

Incidente agricolo mortale nel pomeriggio di oggi in una zona boschiva a Casaldonato (PC). Un uomo stava svolgendo lavori agricoli quando il mezzo si è ribaltato.

Sul posto è giunta una squadra di tecnici della stazione monte Alfeo oltre all’equipaggio di EliParma, l’autoinfermieristica e ambulanza Croce Rossa Farini, Vigili del Fuoco e Carabinieri.

I sanitari purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 62enne, residente a Ferriere.




Caso Vezzulli: il Comune di Piacenza impuga la sentenza del TAR

Il Comune di Piacenza tira dritto per la sua strada e, come era prevedibile, presenta ricorso contro la sentenza del TAR di Parma che ha parzialmente accolto il ricorso di Elena Vezzulli, per svariati anni a capo dell’avvocatura comunale e successivamente spostata ad altro incarico, dopo i contrasti con i vertici dell’amministrazione sulla vicenda della falsa fideiussione. Una consecutio puramente temporale, secondo palazzo Mercanti, che ha sempre giustificato la propria scelta con motivazioni meramente organizzative, smentendo ogni tentativo di voler legare questo cambiamento di incarico con le vicissitudini legate Piacenza Parcheggi e alla polizza poi rivelatasi falsa (su cui la stessa Vezzulli aveva sollevato alcuni interrogativi in una apposita relazione datata 5 gennaio 2023).

Vediamo qui di seguito le motivazioni che la Giunta Tarasconi da alla scelta di impugnare davanti al Consiglio di Stato la sentenza del tribunale amministrativo regionale.

«Riorganizzare un ente come il Comune di Piacenza ha rappresentato un’importante operazione fortemente voluta dall’attuale amministrazione al solo scopo di modernizzare e migliorare il funzionamento dell’ente stesso. Operazione decisamente complessa, per certi versi una vera rivoluzione organizzativa, che tuttavia aveva e ha un unico obiettivo finale: maggiore efficienza nella risposta alle esigenze della comunità di cui tutti noi facciamo parte come cittadini.

E’ questa la ragione per la quale sono stati decisi numerosi cambiamenti interni, sia logistici sia nell’attribuzione di ruoli e funzioni.

Alcuni di questi cambiamenti, anche se decisamente impattanti per il personale e la gestione degli spazi, non hanno suscitato l’interesse degli organi di informazione; altri invece l’hanno fatto.

E’ il caso dell’istituzione di un nuovo settore dedicato alla Prevenzione e sicurezza all’interno del Comune. Settore la cui guida è stata affidata alla dirigente Elena Vezzulli che per ben più di due decenni è stata a capo dell’Avvocatura comunale.

Una scelta ponderata che si è fondata su due motivi squisitamente tecnici.

Il primo motivo riguarda la necessità di dar seguito a un parere di Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, nel quale si fa chiaro e preciso riferimento all’opportunità che all’interno degli enti pubblici i dirigenti ruotino tra i settori per garantire rinnovamento e imparzialità, evitando permanenze eccessivamente prolungate nella stessa funzione.

Il secondo motivo riguarda, appunto, la lunga esperienza maturata dalla dirigente ritenuta particolarmente indicata per il nuovo incarico di notevole rilievo all’interno dell’ente; un rilievo che trova riscontro anche nella “pesatura” economica della nuova posizione dirigenziale, tant’è che alla dirigente in questione è stata riconosciuta un’indennità superiore a quella che avrebbe percepito presso l’Avvocatura.

Queste, e solo queste, sono le ragioni di una scelta organizzativa che l’amministrazione ha operato in totale trasparenza, nell’esercizio delle funzioni che le sono attribuite. Ogni altra narrazione rischia di essere fuorviante e imprecisa.

In tale contesto, che era doveroso inquadrare, si inserisce il ricorso presentato al Tar di Parma dalla dirigente contro il Comune di Piacenza. Venerdì 14 marzo i giudici amministrativi si sono espressi stabilendo che chi è alla guida dell’Ufficio Avvocatura debba essere in possesso sia dell’abilitazione all’esercizio della professione forense, sia della qualifica di dirigente presso l’ente comunale. La scelta dell’ente, invece, è stata quella di affidare il ruolo di coordinatore dell’Ufficio in questione a una “Elevata qualificazione”, che è naturalmente avvocato. Scelta, quest’ultima, praticata in modo analogo anche da altri enti comunali sul territorio nazionale e che, anche per questa ragione, il Comune sosterrà nel proporre ricorso al Consiglio di Stato.

Nel frattempo, come è doveroso, l’ente si sta attivando per attenersi alla decisione dei giudici amministrativi. E lo farà, da un lato, nel pieno rispetto delle disposizioni e, dall’altro, con uno sguardo rivolto al prossimo futuro per garantire stabilità e continuità al funzionamento del Comune».




Ponte sull’Arda a Cortemaggiore, al via entro l’anno i lavori di manutenzione straordinaria

Passi avanti per la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria che interesseranno il ponte sul torrente Arda che si trova lungo la Strada Provinciale n. 26 di Busseto, nel centro abitato di Cortemaggiore.

È stato approvato oggi, da parte della Provincia di Piacenza, il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica dell’intervento: il PFTE dovrà poi essere sottoposto alla Conferenza dei Servizi (entro il prossimo aprile) ai fini dell’acquisizione di tutte le autorizzazioni necessarie per consentire l’attuazione delle opere previste per il manufatto, che non è vincolato in termini monumentali ma è vincolato in termini paesaggistici in quanto ubicato sul torrente Arda.

Illustrato preventivamente al Comune di Cortemaggiore nel corso di un incontro tenutosi lo scorso 27 febbraio, l’intervento prevede diverse tipologie di opere che consentiranno di migliorare strutturalmente il manufatto e l’installazione di nuove barriere di sicurezza stradale.

L’importo complessivo dell’intervento è pari a 700.000 euro mentre la durata dei lavori (al via entro l’anno) non potrà superare i 150 giorni, durante i quali il traffico sarà regolato – come avviene ora – con un senso unico alternato per minimizzare gli inevitabili disagi alla circolazione.

Patrizia Calza, consigliera provinciale con delega alla Viabilità, sottolinea che «L’intervento, programmato nell’annualità 2025 del vigente Programma Triennale dei lavori Pubblici 2025-2027, permetterà di adeguare staticamente il ponte nei confronti dei carichi stradali e di adeguare sismicamente l’opera. Una volta completati i lavori sarà possibile rimuovere le limitazioni che dal dicembre 2021 prevedono il senso unico alternato regolato da impianto semaforico e il restringimento della carreggiata ad un’unica corsia di marcia. Si tratta quindi di un intervento atteso e importante, a conferma del fatto che l’Amministrazione provinciale continua ad avere come priorità la sicurezza e la modernizzazione delle infrastrutture del territorio».




Danilo Anelli ospite del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino

Interessante la conviviale del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino grazie anche alla presenza di Danilo Anelli. Dopo gli studi di ragioneria Danilo è dipendente della Banca di Piacenza fino alla collocazione in quiescenza nel 2013.

Conosciuto nell’ambiente sportivo piacentino  che lo vede giocatore di pallavolo dal 1964 al 1994 ed arbitro di Serie A Nazionale di Pallavolo dal 1974 al 1978. Dal 1984 al 1992 ricopre il ruolo di Dirigente Provinciale e Regionale della Federazione Italiana Pallavolo;  dal 2005 al 2009 Responsabile Settore Giovanile Copra Volley Serie A1 maschile e dal 2021 al 2023 Responsabile del Settore Giovanile di Gas Sales Volley.

Attivo anche  nella vita politica e collettiva del Comune è dal 1985 al 1990   Consigliere  Comunale e  dal 1995 al 2000 Consigliere della Circoscrizione 1.

Dinamico anche nel contesto sociale,  dopo un periodo come segretario della Famiglia Piasinteina, l’ Associazione Culturale più antica della città,  ne è tutt’ora il Presidente;  dal 2020 ad oggi è anche  Presidente dell’Associazione Culturale Luigi Einaudi oltre a Presidente dell’Associazione Culturale Piacenza Città Primogenita; nel corso degli anni  la carica di Vice Presidente della Galleria d’Arte Moderna “G. Ricci Oddi” e Presidente del Conservatorio di Musica “G. Nicolini”.

Nel corso della serata Danilo ha ripercorso la sua vita lavorativa, il suo percorso sportivo e l’impegno nel volontariato ritenendo che  sia il mondo dello sport che del volontariato siano notevolmente cambiati rispetto al passato. Le  società  sportive minori e le piccole compagnie teatrali sono costrette ad arrancare per sopravvivere soffocate oltre  che dai costi economici anche dalla burocrazia. Si sottovaluta  l’importanza  delle piccole realtà sportive e il valore delle  minori compagnie teatrali e delle locali associazioni culturali: la loro presenza nel contesto sociale è essenziale per tutte le fasce d’età. Il terzo settore è di estrema importanza per le finalità  civiche, solidaristiche  e di utilità sociale che vengono perseguite senza scopo di lucro per  attività di interesse generale.

Il confronto tra Danilo e la platea è stato molto interessante e  il Presidente Mario Veneziani, al termine della serata, gli ha consegnato il gagliardetto del Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino.




Veano, la prigione dove i sorveglianti se la passavano peggio dei sorvegliati

«Che cosa mi spinge a compiere queste ricerche storiche? Il desiderio far emergere le esperienze di guerra dei campi di prigionia, poco raccontate, e far rivivere questi luoghi (nel Piacentino, Cortemaggiore, Montalbo, Rezzanello e Veano, ndr) che senza memoria rimangono muti». Così il ten. col. David Vannucci ha concluso la brillante presentazione della sua ultima fatica editoriale – “Veano, la prigione della libertà” (Edizioni Tip.Le.Co.), realizzata con il contributo della Banca di Piacenza e la collaborazione del Collegio Alberoni – avvenuta al PalabancaEventi davanti a un folto pubblico che ha riempito Sala Panini.

In dialogo con Emanuele Galba (da cui l’autore ha preso a prestito il titolo del libro, che il giornalista aveva utilizzato per un articolo della terza pagina di Libertà del primo agosto 1994, quando caporedattore era il compianto Ninino Leone), il col. Vannucci ha illustrato il contenuto del volume non prima di aver indirizzato un ringraziamento alla Banca per il sostegno e un pensiero a Corrado Sforza Fogliani («è anche grazie a lui se mi sono appassionato a queste ricerche»).

Le principali fonti per quest’ultima pubblicazione sono state l’Archivio storico dell’Opera Pia Alberoni, l’Archivio dell’Ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, l’Archivio del Comitato internazionale della Croce Rossa (Ginevra), l’Archivio di Stato di Piacenza, i report delle ispezioni dell’Ambasciata italiana in Svizzera e i vari racconti pubblicati dai prigionieri una volta tornati in patria.

Quello di Veano è stato l’ultimo campo di prigionia ad aprire nella nostra provincia (1 maggio 1942 con l’arrivo dei primi 15 ufficiali da Rezzanello e di 60 attendenti da altri campi). Villa Alberoni (residenza estiva dei seminaristi prima della requisizione) arrivò ad ospitare 268 tra ufficiali e attendenti britannici e dei domini imperiali inglesi su un’area di oltre 9mila metri quadrati: 2.450 di aree interne (160 vani tra camere, bagni e latrine; 102 vani accessori tra magazzini, locali di sgombero, guardaroba, dispensa, forno, cantina dei vini; 6 vani di grandi dimensioni (cucine, refettori, sala biliardo e cappella) e 6.800 di aree esterne (3 cortili e un ampio piazzale). Durante tutto il periodo comandarono il campo il ten. col. Enrico Poggiali (poco amato) e il col. Francesco Cornaggia Medici Castiglioni (più apprezzato).

«Nel campo si stava bene – ha spiegato l’autore – i pasti erano abbondanti grazie ai pacchi che la Croce Rossa faceva avere agli ufficiali prigionieri. Il problema principale era la noia, che veniva combattuta giocando a Monopoli, a basket, a volley, poker, ping pong, biliardo, bridge; con lezioni e conferenze, con letture attinte da una biblioteca ben fornita, con il cinema e con passeggiate concesse “sulla fiducia”. Non mancavano le lamentele: per la carenza d’acqua, per la mancanza di pigiami, per arredi inadeguati. Teneva comunque compagnia agli ufficiali un pensiero fisso: quello della fuga».

I tentativi di fuggire furono diversi. Epico quello attraverso il tunnel del mag. Evans lungo 14 metri che portò i fuggitivi fuori dal campo (poi tutti ricatturati, chi a 40 chilometri da Roma, chi prima di entrare in Svizzera, chi a Piacenza; il mag. Evans fu ripreso dopo 4 giorni a nord della capitale).

Con l’armistizio dell’8 settembre del 1943 iniziò la seconda parte della storia del campo p.g. 29: quella dell’evasione di massa agevolata (anzi, quasi co-condotta) dal comandante italiano di Veano col. Cornaggia Medici assieme all’SBO britannico col. Younghusband «e che è rimasta nell’immaginario collettivo locale e in tutta la Valnure – ha sottolineato il col. Vannucci – come un atto eroico divenuto poi leggenda». Un’evasione epica (10 settembre ’43) di quasi 300 uomini (organizzati in piccoli gruppi per non essere individuati e ricatturati) in direzione delle coline, con le truppe tedesche alle calcagna, anticipate davvero di pochissimo tempo nel loro intento di occupazione del campo e di cattura degli occupanti. La “prigione della libertà”, appunto, per gli ufficiali dei Paesi del Commonwealth ai quali in verità – come da testimonianze raccolte – non era andata poi così male: a Veano, infatti, i prigionieri stavano decisamente meglio delle loro guardie.

Agli intervenuti è stata riservata copia del volume.




Controlli straordinari dei carabinieri: otto denunce

Un servizio straordinario di controllo del territorio condotto dai carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza ha portato all’identificazione di 215 persone e al controllo di 190 veicoli. Nel corso delle operazioni, svolte nelle ultime 72 ore in città e provincia, sono state emesse otto denunce, ritirate tre patenti e sequestrati circa 25 grammi di sostanze stupefacenti. Tre persone sono state segnalate alla Prefettura come assuntori di droga.

L’operazione, che ha coinvolto 35 carabinieri con il supporto degli equipaggi del Radiomobile delle tre Compagnie, aveva l’obiettivo di contrastare i fenomeni di criminalità diffusa, con un’attenzione particolare alla sicurezza reale e percepita dai cittadini.

Denunce e sequestri

A Fiorenzuola d’Arda, i carabinieri hanno denunciato per ricettazione un ambulante sessantenne, sorpreso a vendere, durante il mercato dell’antiquariato e dell’usato a Cadeo, 13 uniformi da soccorritore del 118 e due divise della Croce Rossa Italiana, tutte appartenenti all’AUSL di Reggio Emilia. L’uomo non è stato in grado di giustificare il possesso del materiale, che è stato prontamente sequestrato.

Sempre a Fiorenzuola, un trentenne straniero è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, sorpreso senza biglietto su un treno regionale, ha rifiutato di fornire le proprie generalità e ha assunto un comportamento molesto sia nei confronti del controllore che degli altri passeggeri. La sua resistenza è proseguita anche con i carabinieri intervenuti, causando un’interruzione della circolazione ferroviaria per circa 40 minuti.

Armi e violenza

Nel corso di un controllo stradale a Piacenza, un ventiduenne piacentino è stato denunciato per porto ingiustificato di armi e uso di atto falso: a bordo della sua auto, i militari hanno rinvenuto un coltello a serramanico, e le targhe del veicolo sono risultate alterate. Sempre in città, un altro giovane di 22 anni è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza alcolica, dopo essere stato fermato e trovato positivo all’alcol test. La patente gli è stata ritirata.

In via Pietro Cella, invece, un ventisettenne disoccupato è stato sorpreso in possesso di arnesi da scasso, che sono stati sequestrati. L’uomo è stato denunciato per possesso ingiustificato di tali strumenti.

A Gragnano Trebbiense, un operaio trentatreenne in stato di ebbrezza ha creato scompiglio all’interno di un negozio, rivolgendo minacce ai clienti e ai carabinieri intervenuti. L’uomo ha anche tentato di aggredire un passante prima di essere bloccato. È stato denunciato per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Droga e spaccio

Infine, due automobilisti di 24 e 50 anni sono stati fermati a Piacenza e trovati in possesso di circa 17 grammi di hashish e cocaina. Entrambi sono stati segnalati come assuntori di droga e le loro patenti ritirate. In un altro caso, due giovani di 25 e 26 anni sono stati fermati a San Nicolò a Trebbia a bordo di un’utilitaria senza documenti identificativi. La perquisizione ha portato alla scoperta di 440 euro, considerati provento di spaccio, quattro cellulari e due involucri di cellophane contenenti residui di cocaina. I due sono stati denunciati per spaccio e soggiorno illegale, mentre una donna di 51 anni, che aveva precedentemente acquistato la droga, è stata segnalata come assuntrice alla Prefettura.