Guardia di Finanza: sequestrati beni per 250 mila euro a Piacenza. Smantellato gruppo criminale legato a traffico di droga

Importante colpo inferto alla criminalità organizzata nel piacentino. La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore complessivo di 250 mila euro, tra immobili e auto di grossa cilindrata, appartenenti a un gruppo criminale attivo nel traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è stata condotta dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Piacenza su mandato della Procura della Repubblica locale.

Il blitz ha portato al sequestro di una casa situata nelle vicinanze del centro città e due auto di lusso, beni che risultavano intestati a prestanome ma che, attraverso indagini approfondite, sono stati ricondotti ai reali proprietari: due individui già noti alle forze dell’ordine. Entrambi sono accusati di trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e traffico di droga, reati che hanno permesso loro di accumulare un patrimonio ingente, nonostante i redditi dichiarati fossero del tutto esigui.

L’operazione, coordinata dalla Procura di Piacenza e condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, ha messo in luce come i due soggetti, insieme ad altre 16 persone coinvolte nell’indagine, avessero immesso sul mercato locale oltre 5 kg di cocaina, anfetamina, hashish e marijuana. Le investigazioni patrimoniali e finanziarie hanno inoltre dimostrato che i beni sequestrati erano stati acquistati con i proventi dell’attività illecita, completamente sconosciuti al Fisco.

Grazie a controlli incrociati sui beni immobiliari e mobiliari, estesi anche ai familiari e ai congiunti dei due indagati, la Guardia di Finanza ha individuato e sequestrato un’abitazione di lusso e due veicoli di alta gamma, tra cui una coupé sportiva e una berlina di grossa cilindrata. Nonostante questi beni fossero formalmente intestati a terze persone, le indagini hanno dimostrato che i due arrestati ne avevano il pieno controllo e li avevano acquistati grazie ai profitti del traffico di droga.

L’intero bottino, stimato in 250 mila euro, verrà ora confiscato e destinato al patrimonio dello Stato. Questo intervento rappresenta un ulteriore tassello nella strategia della Guardia di Finanza di aggredire i patrimoni illeciti dei gruppi criminali, privandoli delle risorse accumulate attraverso attività illegali.

L’inchiesta ha portato alla luce un vero e proprio sistema di spaccio che operava nelle piazze di Piacenza, con 18 persone finite nel mirino della magistratura. Diciassette di loro sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre uno è soggetto all’obbligo di dimora. Oltre al sequestro dei beni, sono stati recuperati più di 5 kg di sostanze stupefacenti, pronti per essere distribuiti sul mercato locale.

L’operazione congiunta tra Guardia di Finanza e Procura di Piacenza dimostra ancora una volta l’efficacia di un lavoro sinergico nella lotta alla criminalità organizzata, in particolare nel contrasto al traffico di droga e al riciclaggio di denaro sporco. Grazie a questo intervento, è stato inferto un duro colpo a un gruppo criminale che sembrava aver costruito un impero sulle spalle del mercato nero della droga.




AVVISO AL PUBBLICO PROCEDIMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (ART. 15, L.R. 4/2018) PER IL PROGETTO DENOMINATO “MONTICELLI_D’ONGINA” NEL COMUNE DI MONTICELLI D’ONGINA (PC) E SAN PIETRO IN CERRO (PC) PRESENTATO DAL PROPONENTE VSE S.R.L.

AVVISO AL PUBBLICO

PROCEDIMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

(ART. 15, L.R. 4/2018)

PER IL PROGETTO DENOMINATO “MONTICELLI_D’ONGINA”

NEL COMUNE DI MONTICELLI D’ONGINA (PC) E SAN PIETRO IN CERRO (PC)

PRESENTATO DAL PROPONENTE

VSE S.R.L.

La Regione Emilia-Romagna, Area Valutazione Impatto Ambientale e autorizzazioni, avvisa che il proponente VSE S.r.l. ha presentato istanza per l’avvio del procedimento unico di VIA per il progetto denominato “MONTICELLI_D’ONGINA” in data 25 settembre 2024. Ai sensi dell’art. 7, comma 2, della l.r. 4/2018, ARPAE SAC di Piacenza effettuerà l’istruttoria di tale procedura.

Il progetto è:

  • localizzato nella Provincia di Piacenza;
  • area di impianto localizzata nei Comuni di: Monticelli d’Ongina e San Pietro in Cerro;
  • opere connesse localizzate nei Comuni di: Monticelli d’Ongina, San Pietro in Cerro e Cortemaggiore.

Il progetto appartiene alla seguente tipologia progettuale di cui all’Allegato B della L.R. 4/2018: B.2.8) “Impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore ed acqua calda con potenza complessiva superiore a 1 megawatt” ed è sottoposto a VIA su base volontaria.

L’istruttoria della procedura in oggetto è effettuata dalla SAC di ARPAE di Piacenza in applicazione dell’art. 15, comma 4, della l.r. 13/15.

Il progetto prevede la costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile solare con tecnologia fotovoltaica tradizionale e agrivoltaica avanzata di potenza elettrica nominale pari a 24.998,40 kWp ubicato nei comuni di Monticelli d’Ongina (PC) e San Pietro in Cerro (PC) e relativo impianto di rete per la connessione nei comuni di Monticelli d’Ongina (PC), San Pietro in Cerro (PC) e Cortemaggiore (PC). Il progetto prevede un totale di 34.720 moduli e 76 inverter su una superficie attiva di 107.840,32 mq così suddivisi:

– l’impianto fotovoltaico tradizionale su tracker monoassiali è caratterizzato da 25.060 moduli fotovoltaici e 55 inverter per una potenza di picco pari a 18.043,20 kW su una superficie attiva di 77.836,36 mq;

– l’impianto agrivoltaico avanzato su tracker monoassiali prevede 9.660 moduli e 21 inverter per una potenza di picco pari a 6.955,20 kW su una superficie attiva di 30.003,96 mq.

L’impianto sarà connesso alla rete di e-distribuzione spa tramite la realizzazione di nuova uscita in antenna su stallo di Cabina Primaria CORTEMAGGIORE. Nel dettaglio, per quanto afferente all’impianto “di utenza”, il percorso di vettoriamento dell’energia generata in campo avverrà in esercizio alla media tensione (30 kV); pertanto dalla cabina di campo (collocata ai margini del campo fotovoltaico) il cavo si attesterà presso l’edificio MT della stazione di trasformazione di nuova costruzione che provvederà alla elevazione della tensione al livello richiesto per la immissione in Rete (132 kV). Dalla Stazione di Utenza (di pertinenza del produttore – attualmente non in disponibilità) da realizzare sull’area identificata catastalmente al Foglio 18 particella 56 del Comune di Cortemaggiore, si diramerà una conduttura in AT per il collegamento in antenna su Stallo AT della Cabina Primaria “Cortemaggiore”, già esistente. Lungo il tracciato del cavidotto MT, a circa metà del percorso, sarà realizzata una cabina sezionamento sull’area (attualmente non in disponibilità del proponente) identificata catastalmente al Foglio 4 particella 168 del Comune di san Pietro in Cerro.

Ai sensi dell’art. 16 della l.r. 4/2018, la documentazione è resa disponibile per la pubblica consultazione sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna

https://serviziambiente.regione.emilia-romagna.it/viavas/

Entro il termine di 30 (trenta) giorni dalla data di pubblicazione sul sito web della Regione Emilia- Romagna del presente avviso, chiunque abbia interesse può prendere visione del progetto e del relativo studio ambientale, presentare in forma scritta le proprie osservazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi, inviandoli mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo: vipsa@postacert.regione.emilia-romagna.it o trasmettendoli per posta ordinaria alla Regione Emilia- Romagna, Area Valutazione Impatto Ambientale e autorizzazioni, Viale della Fiera, 8 – 40127 Bologna.

Le osservazioni devono essere presentate anche ad ARPAE SAC Piacenza al seguente indirizzo di posta certificata: aoopc@cert.arpa.emr.it.

Il modulo per l’inoltro delle osservazioni è scaricabile al seguente link:

https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/valutazioni-ambientali-e-autorizzazioni/normativa-e-modulistica/modulistica/moduli-per-la-presentazioni-di-osservazioni

Le osservazioni saranno integralmente pubblicate sul sito della Regione Emilia-Romagna (https://serviziambiente.regione.emilia-romagna.it/viavas/). Ai sensi dell’art. 16 della l.r. 4/2018, il presente avviso al pubblico tiene luogo delle comunicazioni di cui agli articoli 7 e 8, commi 3 e 4, della l. 241/90. Ai sensi dell’art. 20 della L.R. 4/2018, secondo quanto richiesto dal proponente, l’eventuale emanazione del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale comprende le seguenti autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, concerti, nulla osta e assensi comunque denominati, necessari alla realizzazione ed esercizio del progetto e indicati ai seguenti punti:

  • Provvedimento di VIA (L.R. 4/2018);
  • Parere sull’impatto ambientale l.r. 4/2018, art. 19, comma 7
  • Autorizzazione Unica alla realizzazione ed esercizio di impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (Dlgs 387/03);
  • Titolo edilizio/Permesso di costruire (L.R. 15/2013 – DPR 380/2001);
  • Valutazione sismica ai sensi dell’art. 10 del L.R. n. 19/2008;
  • Parere terre rocce da scavo ai sensi del DPR n. 120/2017;
  • Valutazione costi dismissione impianto – Comuni di Monticelli d’Ongina, San Pietro in Cerro e del Comune di Cortemaggiore;
  • Parere attività rumorose;
  • Variante agli strumenti urbanistici dei Comuni di Monticelli d’Ongina, San Pietro in Cerro e del Comune di Cortemaggiore;
  • Parere Provincia di Piacenza per variante urbanistica opere di connessione e parere sismico (ex art. 89 DPR 380/2001, art. 5 LR 19/2008);
  • Concessione per accesso carraio alle aree di impianto da viabilità comunale (via Boschi – Comune di Monticelli d’Ongina);
  • Concessione per accesso carraio alla cabina di sezionamento da viabilità comunale (via Padellino – Comune di San Pietro in Cerro);
  • Concessione scavi per realizzazione elettrodotto su viabilità Comunale e/o Provinciale;
  • Parere per coltivazioni certificate Regione Emilia Romagna – Dir. Gen. Agricoltura, Caccia e Pesca;
  • Autorizzazione attraversamento/parallelismo stradale e posa condotte;
  • Autorizzazione paesaggistica per la stazione di elevazione;
  • Parere per gli aspetti di tutela archeologica e paesaggistica – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province Di Parma e Piacenza;
  • Parere di conformità antincendio ai sensi del DPR n. 151/2011;
  • Parere di conformità progetto definitivo delle opere di rete (linea MT e AT, cabine, sottostazione di elevazione AT e stallo AT) da parte del gestore di rete (E-distribuzione S.p.A);
  • Parere sanitario AUSL;
  • Approvazione del Piano preliminare Utilizzo delle terre e rocce da scavo (DPR 120/2017);
  • Parere di compatibilità elettromagnetica ARPAE CEM;
  • Concessione di occupazione Aree del demanio idrico (L.R. 7/2004);
  • Nulla osta MIMIT;
  • Nulla osta idraulico e minerario – ARST;
  • Nulla osta Autovia Padana S.p.A.;
  • Nulla osta ANAS S.p.A.;
  • Nulla osta RFI S.p.A.;
  • Nulla osta interferenze linee AT Terna S.p.A.;
  • Nulla osta interferenza linee elettriche E-Distribuzione S.p.A.;
  • Nulla osta interferenze FIBERCOP;
  • Nulla osta interferenze Società Impianti Metano;
  • Nulla osta interferenze SNAM RETE GAS S.p.A.;
  • Nulla osta interferenze IRETI S.p.A.;
  • Nulla osta interferenze IRETI GAS S.p.A.;
  • Nulla osta Consorzio di Bonifica di Piacenza;
  • Nulla osta comando militare Esercito Emilia Romagna, Aeronautica Militare e Marina Militare;
  • Nulla osta ENAC;
  • Nulla osta UNMIG;
  • Nulla osta ANSFISA;

Si fa presente che il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale per le opere in oggetto, costituisce variante agli strumenti urbanistico dei Comuni di San Pietro in Cerro e Cortemaggiore.

I soggetti interessati possono prendere visione degli elaborati relativi alle varianti ai piani e loro valutazione ambientale depositati presso le sedi dei Comuni di San Pietro in Cerro e Cortemaggiore e della Provincia di Piacenza.

Ai sensi dell’art. 11, della l.r. 19 dicembre 2002, n. 37 il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale per le opere in oggetto, comporta l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sulle aree interessate dai progetti e la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera derivante dall’approvazione del progetto definitivo, ai sensi degli artt. 11 e 12 della l.r.19 dicembre 2002, n. 37.

Alla parte di progetto che prevede il vincolo espropriativo è allegato un elaborato predisposto dal proponente in cui sono elencate le aree interessate dall’opera e i nominativi di coloro che risultano proprietari secondo le risultanze dei registri catastali.




Ferriere: torna il secondo autista soccorritore

Grazie alla sinergia tra Azienda Usl di Piacenza e Amministrazione comunale di Ferriere la postazione della Pubblica Assistenza Valnure di Ferriere non ha mai interrotto la sua attività, continuando a garantire il servizio nel comune più vasto della provincia piacentina.

Avviato con successo nel 2021, nell’ambito del sostegno alle attività di pubblica assistenza che operano in montagna con un contributo economico della Regione Emilia-Romagna, il progetto ha garantito la presenza fissa di due autisti soccorritori in seno alla associazione con sede a Ferriere fino a novembre 2024. Alla scadenza del finanziamento regionale, l’Azienda Usl di Piacenza, ha garantito continuità all’attività assicurando la copertura economica della presenza di un operatore. Per il secondo operatore, da subito, è stata messa in atto in via sperimentale una collaborazione con l’Amministrazione comunale di Ferriere per la compartecipazione alle spese, sperimentazione che ha avuto particolare successo. L’Amministrazione diretta da Carlotta Oppizzi si è resa disponibile coprendo in parte la spesa per il secondo operatore che prenderà servizio dal 14 aprile 2025.

L’importante risultato raggiunto è stato presentato dal direttore generale Paola Bardasi affiancata da Evelina Cattadori, direttore del distretto di Levante, dal sindaco di Ferriere Carlotta Oppizzi, Giorgio Villa presidente della Pubblica Assistenza Valnure e Sandro Zanelli responsabile della sede di Ferriere, Paolo Rebecchi coordinatore provinciale Anpas della Provincia di Piacenza e Stefano Nani, dirigente delle Professioni sanitarie al fianco di Enrica Rossi, direttore Emergenza territoriale 118.

“Si tratta di una prima sperimentazione di collaborazione che si è dimostrata vincente e rinsalda la sinergia già consolidata tra Azienda e Amministrazioni territoriali nell’ottica del benessere della comunità al fine di garantire e mantenere i servizi sul territorio – sottolinea Evelina Cattadori, direttore del distretto di Levante, che ha seguito le operazioni con il direttore amministrativo Marco Chiari – Come Azienda è sempre alta l’attenzione sulla Pubblica Assistenza, sul ruolo chiave che svolge e sul supporto che garantisce alla popolazione”.

“L’Azienda Usl di Piacenza ha sempre lavorato con impegno per garantire servizi essenziali nelle aree più periferiche del nostro territorio. La collaborazione con l’Amministrazione comunale di Ferriere e con la Pubblica Assistenza Valnure rappresenta un modello virtuoso che valorizza il ruolo del volontariato e delle istituzioni locali nella tutela della salute dei cittadini. Questa sperimentazione, che ha dato ottimi risultati, conferma l’importanza di una rete solida e collaborativa per rispondere in modo efficace alle esigenze della popolazione”, dichiara Paola Bardasi, direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza.

“Si tratta di un servizio di grande importanza per Ferriere e le zone limitrofe – sottolinea Stefano Nani dirigente delle Professioni sanitarie al fianco di Enrica Rossi, direttore Emergenza territoriale 118 – Il nostro impegno è stato fin da subito massimo per garantire la presenza di una postazione attiva con personale presente. Ritengo che sulle zone di montagna, con tutte le criticità ad esse annesse, sia indispensabile investire su servizi e persone. Per questo mi sono attivato per cercare una soluzione che, grazie alla disponibilità e la sinergia di tutti gli elementi coinvolti ha trovato una felice soluzione”.

“Siamo soddisfatti e rincuorati dalla soluzione individuata che consente di mantenere sul nostro territorio un servizio essenziale, presente sin dal 1983, sul quale tutta la comunità ha tanto investito – sottolinea il sindaco Carlotta Oppizzi – Siamo consapevoli e convinti che i servizi socio sanitari esistenti, sui quali possiamo contare siano vitali per il paese e dedichiamo il massimo impegno per il loro mantenimento e, ove possibile, potenziamento. Preso atto delle difficoltà che rischiavano di mettere in discussione la prosecuzione del servizio, abbiamo avviato un proficuo confronto con l’Azienda, che ha consentito il raggiungimento del risultato auspicato. Ringraziamo l’Azienda per l’impegno e il supporto messi in campo e tutti i militi per la loro preziosa attività”.

Grande soddisfazione anche da parte della Pubblica Assistenza Valnure. Il presidente Giorgio Villa ha voluto ringraziare l’impegno e la disponibilità dimostrata dall’Azienda Usl e dall’Amministrazione comunale, impegnate a garantire il corretto funzionamento del sistema di emergenza e urgenza sul territorio di Ferriere, ambito in cui si registra una carenza di volontari. La Pubblica Assistenza Valnure conta 225 volontari tra Ponte dell’Olio, Rivergaro e Ferriere, che ne annovera una decina. “In questi mesi – sottolinea Giorgio Villa – grazie a Ausl e all’impegno di Stefano Nani abbiamo lavorato per trovare soluzione alla situazione e abbiamo potuto garantire il servizio con continuità. Oggi siamo molto felici che si vada verso questa soluzione che vede la sinergia tra associazione, Ausl e Comune. Un grazie di cuore va anche al referente della sezione di Ferriere, Sandro Zanelli, che ha sempre lavorato per far crescere la sezione locale e reclutare i volontari”.

Un modello vincete che dovrebbe essere esportato anche a livello regionale se non nazionale per Paolo Rebecchi di Anpas che, ringraziando tutti per l’impegno dimostrato nel trovare una soluzione alla problematica, ha evidenziato “la grande lungimiranza con cui tutti i soggetti interessati hanno cooperato attivamente per arrivare a garantire il proseguo di un servizio così importante per il territorio di Ferriere. Un lavoro di rete virtuoso che, a mio parere, può rappresentare il futuro non solo per la provincia di Piacenza, per sua natura complessa, ma anche per l’intera Regione Emilia-Romagna e la nazione”.




L’Ausl di Piacenza nomina 4 dirigenti: Maurizio Bianco primario di diabetologia, Roberto Antenucci dell’Unità spinale di Fiorenzuola

Quattro nomine per altrettante unità operative: il direttore generale dell’Ausl di Piacenza ha ufficializzato, dopo la firma dei relativi contratti, alcuni importanti incarichi, nell’ambito del significativo percorso di riorganizzazione aziendale in atto in questi mesi.
Roberto Antenucci è il nuovo direttore dell’Unità spinale e Gracer dell’ospedale di Fiorenzuola, reparto che si occupa della riabilitazione e assistenza di gravi mielo e cerebrolesioni Il professionista ha il mandato di potenziare le attività di presa in carico e gestione multidisciplinare dei pazienti; l’obiettivo è assicurare loro un percorso assistenziale altamente qualificato, basato su un approccio innovativo e personalizzato.
Maurizio Bianco ha ricevuto l’incarico di direttore della Diabetologia. La sua comprovata professionalità e competenza garantiranno un ulteriore sviluppo dei percorsi assistenziali dedicati ai pazienti diabetici, con particolare attenzione all’innovazione terapeutica e alla continuità delle cure, per migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Antonio Manucra è stato nominato direttore della Medicina e lungodegenza dell’ospedale di montagna e dei processi di integrazione territoriale a valenza provinciale dell’ospedale di Bobbio. La sua consolidata esperienza e il suo impegno nell’ambito della medicina interna e della gestione delle cure prolungate saranno determinanti per il miglioramento dell’assistenza sanitaria nelle aree montane e per l’ottimizzazione dei processi di integrazione territoriale a livello provinciale.
Quello di Teresa Palladino è un nuovo ingresso in Azienda. La professionista ha assunto il ruolo di responsabile del Risk management, una funzione strategica per la sicurezza e la qualità delle cure erogate. La sua esperienza nella gestione del rischio clinico contribuirà a rafforzare le strategie di prevenzione degli eventi avversi, migliorando ulteriormente la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari, in un’ottica di eccellenza e responsabilità.
Ai quattro nominati dedicheremo specifici approfondimenti nei prossimi giorni, per informare la cittadinanza sulle attività che sono chiamati a svolgere e per presentare l’esperienza già maturata.
“Auguro a questi professionisti un percorso di lavoro proficuo – ha commentato il direttore generale Paola Bardasi – Sono certa che ognuno di loro metterà al servizio dell’intera comunità la proprio competenza e dedizione, elementi che rappresentano un valore aggiunto essenziale per il nostro sistema sanitario, che ogni giorno si impegna per offrire cure di alta qualità ai cittadini”.




Coldiretti. 20 mila agricoltori manifestano a Parma

Sono ventimila gli agricoltori della Coldiretti arrivati a Parma da tutta Italia per difendere la salute di tutti i cittadini. Un grande corteo pacifico non di protesta, ma a difesa soprattutto delle nuove generazioni, guidato dal presidente nazionale Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo, partito dal parco 1° maggio della cittadina per raggiungere la sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare. Si tratta dell’ente incaricato di valutare l’immissione al consumo dei nuovi alimenti che ha sede proprio nella città ducale, simbolo della Food Valley nazionale dove vengono prodotte tante eccellenze della Dieta mediterranea messe oggi a rischio dagli alimenti che l’Agenzia è chiamata a valutare.
Non a caso assieme alle bandiere gialle dell’organizzazione con il tricolore italiano sventolano quelle blu dell’Unione Europea a sottolineare il sostegno all’Europa, ma con una richiesta forte di avere un’Europa diversa, a cui oggi si chiede più coraggio. Sui centinaia di cartelli esposti dai manifestanti, si leggono alcuni slogan come “Cibo dalle campagne non dai laboratori”, “Più ricerca medica”, “I cittadini europei non sono cavie”, ma anche “Coltiviamo un futuro di pace”, “Stop alle guerre militari e commerciali” e “L’Europa ci serve come il pane”. Ma all’Europa si chiede ora un deciso cambio di passo su temi cruciali come quello della burocrazia che soffoca i nostri agricoltori. C’è bisogno di un’Europa che ascolti davvero i bisogni della gente e non le lobby o le multinazionali, di un’Europa attenta alla difesa dell’identità di ogni Stato.
Coldiretti, come richiesto da illustri scienziati, è scesa in piazza per chiedere che vengano fatti studi medici clinici e preclinici, prima di dare il via libera ai cibi cellulari e di fermentazione di precisione, per tutti i prodotti compresi quelli già presentati prima del 1 febbraio 2025. Un tema importante per l’intera popolazione e secondo un’indagine Noto Sondaggi 2024, sette italiani su 10 si dichiarano contrari al consumo di carne, latte e altri cibi fatti in laboratorio, l’8% in più rispetto al 2023.
In piazza a sostenere l’iniziativa, oltre 1000 comuni rappresentati con molti gonfaloni provenienti da tutto il Paese, tra cui il comune di Pollica, comunità emblematica della Dieta Mediterranea patrimonio Unesco, presente con il sindaco Stefano Pisani. Numerose associazioni di categoria come quella dei consumatori del Codacons e dell’ Adusbef, Federbio, Fipe (l’associazione italiani dei pubblici esercizi leader nel settore della ristorazione), rappresentanti di Natura Sì, oltre ad altre sigle che hanno manifestato il sostegno pur non potendo essere in piazza. Presenti anche i rappresentanti di due organizzazioni agricole europee: Juan Luis Delgado vicepresidente della spagnola Asaja e Patrick Benezit presidente francese della Fnb, una delle più grandi rappresentanze di allevatori d’Europa.
A supportare la mobilitazione, anche la campagna digitale #facciamoluce, per informare i consumatori sui potenziali rischi di questi prodotti e promuovere un’alimentazione consapevole, radicata nella tradizione agricola italiana. Attraverso sticker simbolici a forma di lampadina e contenuti mirati, l’iniziativa invita a riflettere su ciò che arriva sulle nostre tavole e a dare voce ai dubbi sollevati dalla comunità scientifica.




Carabinieri Nas. Ispezioni nei supermercati

I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.) di Parma, nell’ambito dei controlli a tutela
della salute pubblica, hanno effettuato ispezioni igienico-sanitarie presso duesupermercati situati
rispettivamente in provincia di Piacenza e di Reggio Emilia, rilevando irregolarità e contestando
sanzioni amministrative per un importo complessivo di 5.000 euro.
In particolare, in un supermercato della Val Nure, in provincia di Piacenza, l’attività ispettiva ha portato
alla rilevazione di sporcizia all’interno della cella frigorifera, con presenza di eccessivo ghiaccio dovuto
al non corretto funzionamento dell’attrezzatura, nonché l’omessa applicazione delle procedure di
autocontrollo in materia di decongelamento dei prodotti da forno.
A seguito delle irregolarità riscontrate, al legale responsabile dell’esercizio sono state contestate
violazioni amministrative, con l’irrogazione di sanzioni pecuniarie per un importo complessivo di 3.000
euro.




Diablo rinchiuso senza cibo né acqua. Salvato dai carabinieri

Un cane rottweiler rinchiuso, senza cibo nè acqua, denutrito, è stato salvato dai carabinieri.
Il fatto è avvenuto in una frazione di Borgonovo Val Tidone: il proprietario del cane, un 27enne piacentino, è stato denunciato, ieri, dai carabinieri della stazione di Borgonovo Val Tidone per maltrattamenti di animali.
Tutto è partito dalla segnalazione di alcuni abitanti della zona, che sentivano continui guaiti dell’animale, tenuto rinchiuso in stato di abbandono all’interno di una stanza di un edificio senza acqua né cibo. Due carabinieri ed il comandante della locale stazione si sono recati sul luogo ed hanno avvertito i lamenti di “Diablo”, un giovane cane “rottweiler”, rinchiuso in un bugigattolo privo di finestre e con la porta chiusa a chiave.
I militari hanno pertanto richiesto l’intervento di una guardia zoofila del canile di Montebolzone di Agazzano (PC) che ha prestato immediato soccorso all’animale. L’animale versava in totale stato di abbandono e in condizioni igienico sanitarie precarie e visibilmente denutrito, senza acqua nella ciotola.
Attraverso i dati estrapolati dal microchip, i carabinieri di Borgonovo Val Tidone sono riusciti a risalire all’identità del padrone del cane: un giovane 27enne disoccupato, di fatto senza una fissa dimora che aveva soggiornato per qualche tempo nell’abitazione accanto al bugigattolo. “Diablo” invece è stato affidato in custodia giudiziale al responsabile del canile di Montebolzone di Agazzano, dove verrà curato ed accudito.




Stampa e progettazione di pezzi in 3D: ISII Marconi offre servizi all’industria

Un tempo era solo una stanza con un singolo braccio robotico. Oggi è un laboratorio d’avanguardia in grado di offrire servizi innovativi alle aziende: il 3D Lab dell’ISII Marconi è pronto ad alzare il livello della collaborazione tra scuola e imprese con servizi di stampa e modellazione in tre dimensioni. Il risultato di anni di lavoro ed esperienza maturata sul campo dai docenti e gli studenti dell’Istituto, reso possibile dalla disponibilità di attrezzature di ultima generazione nel campo della manifattura additiva di materie plastiche grazie ai contributi economici di Fondazione Piacenza e Vigevano, Confindustria Piacenza e ISII Group.

La scorsa settimana gli studenti del laboratorio hanno presentato – insieme alla dirigente scolastica Adriana Santoro e ai docenti Marco Affaticanti, Pierluigi Frignati ed Elia Faverzani – i servizi e le loro attività ad un gruppo di imprenditori del territorio, lanciando ufficialmente il Marketplace di ISII Marconi (https://marketplace.isii.it).

Le frecce nell’arco sono numerose. Tra i service per le aziende vi è la stampa 3D in polimero semplice o polimero composito rinforzato in fibra, così come lo sviluppo di modelli in CAD 3D per la prototipazione virtuale di componenti.

Tra le competenze del laboratorio si registra anche il controllo di qualità con scanner in 3D e il cosiddetto “Reverse engineering” di componenti meccanici: lo scanner tridimensionale crea una copia virtuale di un pezzo già prodotto, così da replicarla oppure modificarla e migliorarne gli aspetti funzionali. Al laboratorio non manca la componente di marketing e comunicazione: gli studenti offrono anche servizi fotografici e video con droni per le aziende che ne avessero necessità.

Una gamma completa di servizi ad alto valore aggiunto, proposti dalla scuola stessa: «Operiamo nel laboratorio nell’orario scolastico ma anche per diversi pomeriggi in orario extracurricolare. Ci siamo appassionati a queste lavorazioni», spiegano Michele Lami, Simone Mandrini e Michele Salvarani. «Quando siamo partiti il laboratorio era solo un capannone con un singolo braccio robotico. Negli anni sono arrivati importanti finanziamenti che ci hanno permesso di rivoluzionare gli spazi e acquistare nuovi macchinari. Ora siamo pronti a collaborare direttamente con le aziende del nostro territorio e non solo».

Dalle operazioni con singoli polimeri ora gli studenti riescono a integrare fino a cinque diversi materiali in ogni prototipo, creando materiali più resistenti che meglio possono simulare le caratteristiche necessarie alle aziende. «Abbiamo creato diversi gadget della scuola, dal portachiavi al portapenne, acquistabili sul nostro sito. Ci aiutano a finanziare le attività e le ricerche del laboratorio, che intendiamo continuare a sviluppare negli anni».

«Diversi studenti del Politecnico di Milano si appoggiano a noi per le loro ricerche e tesi», spiega il professor Maurizio Galli. «Dialoghiamo con le aziende per progettare software su misura in base alle loro esigenze specifiche».

Con un laboratorio sempre più all’avanguardia e una visione orientata al futuro, l’ISII Marconi dimostra come la scuola possa essere un motore di innovazione e collaborazione con il mondo produttivo. Il 3D Lab è la tappa di un percorso che promette di evolversi ancora di più negli anni a venire.




Regionali tennis serie C: ottimo esordio per la Vittorino

Esordio vittorioso per la squadra maschile di tennis della Vittorino da Feltre nel Campionato regionale di Serie C. Nella partita che ha segnato l’avvio della nuova stagione sportiva, infatti, la formazione biancorossa si è imposta nettamente sui campi di casa (5-1 il finale) contro il TC Fidenza, al termine di una giornata che ha messo in evidenza l’ottimo stato di forma di tutti i giocatori della Vittorino scesi in campo.
Dopo la promozione al Campionato di Serie B2 sfumata lo scorso anno nella finale play off, quindi, la squadra biancorossa ci riprova quest’anno con una formazione fatta di tante conferme ma anche di qualche nuovo nome: il gruppo è infatti composto dal capitano Carlo Emanuele Marsilio (2.6), Alvaro Bueno Gil (2.6), Lorenzo Engelbrecht (2.8), Mirko Fra’ (3.2), Francesco Montenet (2.8), Pawel Juszczak (2.2), Gabriel Roveri Sidney (2.6), Alejo Prado (2.6), Mathias Ferraro (2.8), Michele Brambilla (3.1), Michele Pontoglio (3.1), Giuseppe Massola (3.5).
Vittorino decisamente più forte, sia nei singoli che negli incontri di doppio, nel confronto casalingo d’esordio con il TC Fidenza. La squadra biancorossa si è imposta nelle prime tre partite di singolo, assicurandosi così la vittoria, grazie ai successi conquistati da Marsilio contro il 2.8 Michele Bacchini (6-3, 7-5 i parziali), da Bueno contro il 2.8 Giovanni Tesoriati (6-2, 3-6, 6-2) e da Engelbrecht contro il 2.8 Cristian Antonio De Sando (6-1, 6-2), mentre nel quarto singolare il biancorosso Mirko Frà sei è dovuto arrendere al 3.1 Bjorn Capra (6-3, 6-2 i parziali). Punteggio ulteriormente arrotondato dalle vittorie conquistate nei doppi da Montenet e Frà contro Capra e Bacchini (5-7, 6-3, 10-5), e da Marsilio e Bueno a cospetto di Francesco Pedretti (3.1) e Tesoriati sconfitti con un doppio 6-1.
Un esordio vittorioso per mettere subito in chiaro le ambizioni della Vittorino da Feltre, partita anche quest’anno per cercare di centrare quella promozione al campionato di Serie B2 che manca ormai da troppo tempo. Domenica prossima, per la seconda giornata, la squadra biancorossa sarà di scena in trasferta a domicilio del TC Parma.




L’export piacentino nel 2024 cresciuto del 5,5%

Con un valore di 6,8 miliardi di euro, nel 2024 l’export piacentino è cresciuto del 5,5%.

Le elaborazioni dell’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia su dai Istat evidenziano buoni risultati per la manifattura nel suo complesso che, con un +5,1%, ha portato il valore delle esportazioni a 6,8 miliardi di euro.

Molto rilevante, seppure con cifre sensibilmente più contenute, la crescita fatta segnare dai prodotti dell’agricoltura, passati dai 5,8 milioni del 2023 a 8,5 milioni, con un incremento del 47,1% in un anno.

Buone performances anche per il settore del trattamento dei rifiuti e del risanamento, che ha portato l’export ad un valore di 16,77 milioni (+20,9%, con una contemporanea flessione delle importazioni del 5,6% e un saldo attivo degli scambi positivo per quasi 6 milioni di euro), così come per i servizi di informazione e comunicazione (+10,6%, con un valore di 29,5 milioni di euro).

Il dato in assoluto più interessante – in considerazione del peso preponderante che ha sulle esportazioni piacentine – resta, comunque, quello relativo alla manifattura, con quel +5,1% trainato dal comparto tessile (+10,2% e un valore di quasi 2,2 miliardi) e da quello dei macchinari, che ha indirizzato all’estero prodotti per un valore di oltre 1,3 miliardi di euro, con un aumento del 6,9% rispetto al 2023.

Verso l’Europa, che con un’incidenza del 71,6% si conferma il continente più importante per il commercio estero piacentino, nel 2024 si è registrata una crescita dell’export del 3,1% rispetto all’anno precedente. Questo dato è stato fortemente sostenuto dai primi tre partners commerciali che, mantenendo le posizioni già occupate nel 2023, hanno incrementato significativamente le loro importazioni da Piacenza: la Germania si è confermata prima con un’incidenza del 15,1% (1,04 miliardi) ed un incremento dell’export parmense del 6,8%; al secondo posto, con una quota del 14,6% (1 miliardo), c’è ancora la Francia, verso la quale le esportazioni sono cresciute del 4,3%; infine, la terza posizione è rimasta occupata dalla Spagna, con un’incidenza del 7,7% e nei confronti della quale le esportazioni sono aumentate del 7,8%, salendo a 532 milioni di euro.

Tra i paesi extraeuropei che nel 2024 hanno giocato un ruolo importante negli scambi commerciali esteri piacentini, spicca la Cina che, occupando la quarta posizione nella classifica dell’export, ha fatto segnare un aumento del 20,9%, con un peso del 7,0% sul totale delle esportazioni provinciali ed un valore pari a 486 milioni di euro.

In rallentamento, infine, gli scambi con gli Stati Uniti, con un calo del 17,1% delle importazioni e una flessione dell’1,4% delle esportazioni.

“Il saldo degli scambi con gli Usa – osserva il vicepresidente vicario della Camera di Commercio dell’Emilia, l’imprenditore piacentino Filippo Cella – è così risultato positivo per 251 milioni di euro, ma è evidente che il dato è poco significativo a fronte dei timori relativi ai possibili dazi statunitensi, rispetto ai quali continuiamo a chiedere un’azione corale da parte dei Paesi dell’Unione Europea”.