La comunità cristiana piacentina prega di fronte alla tragedia verificatasi in ospedale

Anche la comunità cristiana piacentina con il vescovo mons. Adriano Cevolotto è rimasta scossa dall’episodio verificatosi in ospedale nella mattinata di giovedì 19 giugno con il ritrovamento di un feto morto nei bagni del Pronto Soccorso. Le indagini sono in corso per fare piena luce sull’accaduto.

Di fronte a ogni tragedia e a ogni sofferenza, dalla guerra ad ogni altra forma di violenza, non si può restare indifferenti. Perciò in occasione della messa nella solennità del Corpus Domini questa sera alle ore 20.30 nella chiesa di San Giovanni in Canale a Piacenza si pregherà in particolare per questo dramma della vita. Oltre il clamore mediatico, nel silenzio e nella preghiera, si chiede a Dio di essere luce, consolazione, guarigione del cuore.

In particolare, al termine della processione con il Santissimo Sacramento nella basilica di Santa Maria di Campagna, a poca distanza dall’ospedale, si pregherà con queste parole:

Signore Gesù,

abbiamo camminato con te, che sei nostro fratello e compagno di viaggio,

e abbiamo parlato di speranza.

Ora siamo qui, davanti a te,

nella casa di Maria e con te ci riconosciamo suoi figli e figlie amate.

Al termine di questo giorno

il nostro pensiero corre a quanti anche oggi hanno faticato a credere che sperare è possibile:

pensiamo alle donne vittime della violenza,

al grido di tante persone vicine e lontane soffocato dal rumore delle armi,

a chi è in preda alle dipendenze,

a chi sta migrando dalla casa e dagli affetti,

al dramma – o ai molteplici drammi – che porta con sé una vita appena sbocciata e subito abbandonata, come è successo proprio qui, a pochi passi da questa chiesa che profuma di affetti e parla di vita.

Ancora una volta, Signore Gesù,

davanti ai drammi dell’umanità noi ti chiediamo:

“Signore da chi andremo?”

Tu che ti sei fatto pane che nutre la nostra fame

raccogli ancora una volta, oggi e sempre,

le tante fami di vita, di pace, di libertà, di ascolto, di casa

che attraversano questo mondo,

e semina nei nostri cuori il lievito della speranza

perché possiamo essere fermento di fraternità

per una umanità nuova consolata dal tuo amore.

Raggiungi con i tuoi raggi che illuminano e riscaldano

tutta la nostra città

noi, le nostre case, i luoghi da lavoro,

gli ospedali, le case di cura e i luoghi di detenzione:

su tutti scenda come rugiada consolante la tua benedizione.




Kickboxing, per la Yama Arashi otto medaglie a Budapest

Yama Arashi protagonista a Budapest nella prova del circuito WAKO World Cup di kickboxing, dove la palestra piacentina ha conquistato otto medaglie, equamente suddivise tra argenti e bronzi. Guidata da Davide Colla (che nell’evento ungherese ha trionfato più volte in carriera da atleta), la spedizione piacentina ha ben figurato, come testimoniano gli otto allori.
Due dei quattro argenti portano la firma di Somaya El Hayek, seconda nella gara a squadre con le Juniores (come lei) Antonia Landeck (Germania) e Zsofia Kiss (Ungheria) e nell’Open Weight Juniores nel PointFight. Quest’ultima specialità ha regalato anche le piazze d’onore Old Cadets per Layla El Hayek (sorella più giovane di Somaya) al limite dei 65 chilogrammi e per Gaia Pappaterra (sopra i 65 chilogrammi). Infine, i quattro bronzi con Somaya El Hayek nel Point Fight Juniores (-65 chilogrammi), Layla El Hayek nel Light Contact Old Cadets (-65 chilogrammi), Sofia Rossi e Carlo Taglia negli Old Cadets Point Fight, rispettivamente sopra i 65 e i 69 chilogrammi.
“Le prestazioni – il bilancio del tecnico Davide Colla – sono state di rilievo e di livello adeguato ad una Coppa del mondo. Pur essendo a fine stagione era un test importante in vista degli Europei di Jesolo di settembre, ora abbiamo ben chiaro il lavoro da fare durante l’estate per preparare al meglio i nostri azzurri”. “Sono soddisfatto – ha fatto eco il direttore tecnico della Yama Arashi Gianfranco Rizzi – delle performance dei nostri ragazzi che continuano a fornire buone prestazioni, dato che sono tutti azzurrabili, se avranno la determinazione e la dedizione per svolgere al meglio la preparazione estiva, credo che potremo festeggiare qualche medaglia anche ai Campionati Europei Wako di settembre”.

Da sinistra, in piedi: Sofia Rossi, Carlo Taglia, Gaia Pappaterra, Alex Favaretto; accosciate: Somaya El Hayek e Layla El Hayek (Yama Arashi)




42enne si perde sul monte Ciapa Liscia (Ferriere). Recuperata dall’elicottero

Nel pomeriggio la stazione monte Alfeo è stata attivata dalla Centrale Operativa del 118 per una signora che si era smarrita lungo il sentiero sul monte Ciapa Liscia nel comune di Ferriere (PC). La donna, non riuscendo più ad orientarsi ha chiamato i Vigili del fuoco che hanno fatto scattare la catena dei soccorsi. I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna e i colleghi della stazione Tigullio si stavano tempestivamente recando sul posto quando sono stati fatti rientrare perché la dispersa (priva di problematiche sanitarie) era stata individuata dall’elicottero Drago e verricellata a bordo. L’escursionista è una donna di Castell’arquato di 42 anni.

 




Piacenza, cresce la fuga dal lavoro: già 456 dimissioni nei primi cinque mesi del 2025 (con l’assistenza della Cisl)

A Piacenza, nei primi cinque mesi del 2025, sono già 456 le persone che hanno lasciato volontariamente il proprio posto di lavoro con il supporto degli uffici della Cisl. Un dato che fotografa con chiarezza un fenomeno ormai strutturale: quello delle “grandi dimissioni”, che continua a incidere profondamente sul mercato del lavoro anche a distanza di anni dalla pandemia.

Se inizialmente sembrava un effetto temporaneo legato all’emergenza Covid, oggi è evidente come la tendenza sia diventata stabile. A livello nazionale, nel 2024, le dimissioni volontarie da contratti a tempo indeterminato hanno superato quota 1,2 milioni, e anche nel 2025 la curva non accenna a calare. Piacenza si conferma pienamente dentro questo scenario, con un’intensità crescente del fenomeno e lavoratori sempre più orientati a rimettere in discussione le proprie scelte professionali.

Alla base di questa svolta, spiega la Cisl, non c’è solo l’insoddisfazione economica, ma un cambio di paradigma più profondo. Sempre più lavoratori – e in particolare i giovani – mettono al primo posto la qualità della vita, la conciliazione tra lavoro e tempo libero, la possibilità di lavorare da casa o di avere orari flessibili. Lo stipendio resta importante, ma non è più l’unico parametro su cui si misura il benessere lavorativo.

«La scala di valori si è spostata – osserva Michele Vaghini, segretario generale Cisl Parma-Piacenza – e il benessere personale è diventato centrale. Dopo il Covid, il territorio piacentino ha visto un’esplosione delle dimissioni volontarie, un fenomeno che rappresenta una sfida anche per le imprese. In un contesto in cui la manodopera, soprattutto qualificata, è sempre più scarsa, le aziende sono chiamate a investire nella crescita professionale e nella formazione, oltre che nel rinnovo dei contratti con tempi certi. Più qualità del lavoro, ma anche una retribuzione adeguata».

Cisl: oltre 1.000 lavoratori seguiti entro fine anno

Il sindacato rileva come gli sportelli dislocati sul territorio piacentino siano diventati un punto di riferimento per chi valuta un cambio professionale. Nei primi cinque mesi del 2025, 456 persone si sono già rivolte alla Cisl per dimettersi. «Se il trend continua così – prevede Vaghini – supereremo quota 1.000 persone assistite entro fine anno. Ma il numero reale dei dimissionari è sicuramente molto più alto. Dietro ogni pratica ci sono storie di chi cerca condizioni più umane, flessibili, sostenibili».

I settori più colpiti e le prospettive

I comparti più toccati dal fenomeno a Piacenza sono il commercio e il turismo, seguiti dalla metalmeccanica e dal settore ICT. E il futuro non lascia presagire un’inversione di rotta: secondo le proiezioni demografiche, entro il 2040 l’Italia perderà circa 5 milioni di persone in età lavorativa. Questo significa una maggiore competizione tra imprese per attrarre e trattenere i talenti. E per farlo, non basteranno più solo gli stipendi: servirà ripensare completamente il modo di intendere il lavoro.




Piacenza. Fatturato e produzione in calo per la manifattura

E’ risultata ancora in calo, nel primo trimestre del 2025, la produzione della manifattura piacentina. I dati, infatti, parlano di una diminuzione dell’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2024; un dato negativo che si è rivelato più pesante rispetto al -0,7% del trimestre precedente e largamente al di sopra della flessione media registrata nel primo trimestre in Emilia-Romagna, che è stata del 3,2%.

A evidenziarlo sono le analisi dell’ufficio Studi e statistica della Camera di commercio dell’Emilia sui risultati dell’indagine congiunturale del sistema camerale sulle piccole e medie imprese.

Il calo dei volumi, secondo queste analisi, ha portato in terreno negativo anche il fatturato, che è risultato in calo del 7,8%.

Gli ordinativi totali – secondo le analisi della Camera di commercio dell’Emilia – sono risultati in flessione del 14,2%), con le settimane di produzione assicurate dalla consistenza del portafogli ordini attestate a 12,8 (11,6 il dato medio regionale), mentre il grado di utilizzo degli impianti è stato del 70,5%.

A proposito delle previsioni per l’andamento della produzione nel secondo  trimestre 2025, il 51% delle imprese ipotizza stabilità generale, il 23% un aumento e il 26% una diminuzione.

Per quanto riguarda le previsioni sugli ordinativi, il 54% ipotizza stabilità, il 22% aumento e il 24% diminuzione.

Le previsioni sull’andamento del fatturato indicano che il 26% delle imprese ipotizza una crescita, il 47% prevede stabilità e il 26% un calo.

FOCUS ARTIGIANATO

L’artigianato appare in particolare sofferenza alla fine del primo trimestre 2025 rispetto al medesimo dell’anno precedente. Il peggioramento delle condizioni si evidenzia, in questo caso, con un calo nella produzione del 7,0% e una contemporanea flessione del 7,6% degli ordinativi totali.

Il fatturato complessivo (-6,3%) evidenzia un calo quasi doppio rispetto a quello medio regionale del 3,6%.

Le settimane di produzione assicurate dalla consistenza del portafogli ordini alla fine del primo trimestre sono 6,7, quasi in linea col regionale (7,1) mentre il grado di utilizzo degli impianti è al 65,6%, inferiore al 67,9% regionale.

Secondo le previsioni di produzione per il trimestre successivo, il 54% delle imprese artigiane piacentine ipotizza stabilità, il 25% aumento e il 21% un calo. Per quanto riguarda gli ordinativi, il 53% ipotizza stabilità, il 24% aumento e il 23% diminuzione.

Sul fatturato ci sono previsioni di crescita per il 25% delle imprese, di stabilità per il 53% e di calo per il 21%.




Feto senza vita trovato nei bagni del pronto soccorso di Piacenza

Una scoperta agghiacciante ha scosso l’ospedale “Guglielmo da Saliceto” di Piacenza nella prima mattinata di giovedì 19 giugno. Intorno alle 6.30, un’addetta alle pulizie ha rinvenuto il corpo senza vita di un feto all’interno di un cestino dei rifiuti nei bagni del pronto soccorso, al piano terra del nosocomio, vicino all’ingresso riservato alle barelle. Il sacchetto, insolitamente pesante, conteneva anche stracci insanguinati.

Secondo i primi riscontri medico-legali, il feto – già completamente formato – avrebbe un’età gestazionale fra le 26 e le 30 settimane. Al momento del ritrovamento risultava già privo di vita.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Piacenza, con il Nucleo Operativo Radiomobile e il Nucleo investigativo, per avviare gli accertamenti del caso. Sono in corso rilievi scientifici e l’acquisizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza interne all’ospedale. Gli investigatori stanno anche ascoltando testimoni e personale in servizio nelle ore notturne per cercare di ricostruire quanto accaduto.

Secondo quanto dichiarato ai giornalisti dal direttore del Presidio Unico, Franco Federici, il bagno in cui è stato rinvenuto il feto sarebbe stato pulito e senza tracce di liquido amniotico. Il parto quindi potrebbe essere avvenuto altrove. Il medico legale dovrà ora stabilire se il feto sia nato vivo oppure no.

All’ospedale sono giunte anche la procuratrice capo di Piacenza, Grazia Pradella, e la pm Daniela Di Girolamo per un sopralluogo, accompagnate dal comandante del reparto operativo dei carabinieri di Piacenza, il tenente colonnello Michele Laghi e dal maggiore Michele Mezzetti, capo del nucleo investigativo. Gli inquirenti stanno analizzando tutte le tracce di sangue rinvenute nei corridoi e nelle aree adiacenti ai bagni: pur non trattandosi di una vera e propria scia, queste macchie potrebbero fornire elementi utili per individuare la persona coinvolta o il percorso compiuto all’interno della struttura.

 




Scherma. Il Circolo “Pettorelli” saluta la memorabile stagione del Settantesimo

Un centinaio di persone tra autorità, tecnici, atleti, familiari e amici hanno animato la tradizionale cena di fine stagione del Circolo della scherma “Pettorelli”, andata in scena ieri (lunedì) sera a Quarto. L’appuntamento conviviale ha salutato una stagione memorabile per il sodalizio biancorosso del presidente Alessandro Bossalini, con il settantesimo compleanno della società salutato dall’organizzazione (per il quarto anno consecutivo) dei Campionati italiani a squadre a partire dall’A2 e portando – grazie alla Federscherma – per la prima volta nella storia a Piacenza i Campionati italiani Assoluti. Tra le autorità presenti, il delegato provinciale CONI Robert Gionelli e l’assessore cittadino Serena Groppelli, anche tesserata del Circolo.
Ricco il menu dei riconoscimenti, con diplomi consegnati a giovani promesse, ai tecnici e anche alle tre squadre protagoniste a marzo di importanti risultati nei Tricolori di casa: la formazione di sciabola maschile ha mantenuto la B1, quella di spada femminile ha riconquistato la stessa categoria “rosa”, mentre il team di spada maschile ha riportato il Pettorelli in A2 a distanza di 10 anni. Sei i premi speciali andati a Tommaso Bonelli (vincitore della gara di Circuito europeo B Under 23 a Sofia), a Vera Perini (campionessa europea Under 23 a squadre), a Giuseppe Rossano (delegato provinciale Federscherma e membro sempre attivo del Circolo), alla sezione ANA (Associazione nazionale alpini) di Piacenza per la collaborazione nei Tricolori, a Valentino Monaco (protagonista in Italia e all’estero) e Andrea Bossalini (oro ai Giochi del Mediterraneo). Questi ultimi due figli d’arte saranno rispettivamente numero 1 e numero 2 del ranking italiano Cadetti, altro record di questa stagione del Pettorelli.
“E’ stata – le parole del presidente Alessandro Bossalini, che nell’occasione ha festeggiato anche il suo compleanno –  una stagione memorabile. A tutti gli atleti e le atlete invito a credere in se stessi e a provare ad andare oltre a quelli che pensano siano i loro limiti”.

 




Morfasso: 63enne, mentre percorre un sentiero con la mountain bike, cade e si infortuna

Nel tardo pomeriggio di ieri il Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna è stato attivato dalla Centrale Operativa del 118 per un biker caduto lungo un sentiero in zona boschiva: l’uomo, un 63enne residente a Lugagnano Val D’Arda, ha perso il controllo della MTB cadendo rovinosamente a terra e procurandosi un grave trauma ad un arto inferiore che gli ha impedito di proseguire in autonomia.
I tecnici della stazione monte Alfeo sono riusciti ad arrivare in fuoristrada a circa 200 metri dal punto dell’incidente e, in collaborazione con gli operatori sanitari della Pubblica Assistenza di Farini e i Vigili del Fuoco, hanno trasportato l’infortunato alla strada carrozzabile dove è stato preso in carico dall’ambulanza.




Zandonella (Lega): “Via Damiani, dopo anni di cantieri e disagi ma strada in condizioni vergognose”

A seguito di un accesso agli atti, Luca Zandonella, consigliere comunale della Lega, interviene per evidenziare una situazione su cui urge intervenire: “Negli ultimi tre anni e mezzo Via Damiani è stata interessata da una lunga serie di cantieri, addirittura 14, con chiusure totali o parziali per ben 261 giorni, che hanno creato continui disagi alla viabilità e ai residenti della zona. È inaccettabile che, dopo tutto questo tempo e dopo così tanti interventi, la strada si presenti ancora in condizioni vergognose, con tagli, rattoppi malfatti e un asfalto irregolare”.
“Chi vive in questa zona sa bene quanto sia stata – e sia tutt’ora – complicata la circolazione, con continui divieti, deviazioni e difficoltà. E nonostante ciò, il risultato finale è sotto gli occhi di tutti: una strada rattoppata e in pessimo stato.”
“Chiedo quindi all’Amministrazione comunale di intervenire con urgenza per rimettere in condizioni decorose una arteria importante della città e di dotarsi di una migliore programmazione per evitare in futuro che si arrivi a queste situazioni paradossali, controllando le condizioni nelle quali vengono lasciate le strade dopo l’esecuzione dei lavori”.




Amianto all’ex Cinema Roma, il Comune: “Situazione già nota e ordinanza emessa prima della segnalazione”

Il Comune di Piacenza interviene sul tema del tetto crollato dell’ex cinema Roma che ieri era stato al centro di un comunicato stampa e di una interrogazione della capogruppo di FdI Sara Soresi.  “L’intervento del Comune sullo stabile dell’ex Cinema Roma – scrive l’Amministrazione – è partito prima che la questione approdasse in Consiglio comunale lunedì scorso, 16 giugno, con la segnalazione da parte della consigliera Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia, poi confluita in un’interrogazione a risposta scritta.

Palazzo Mercanti chiarisce come lo stabile (dichiarato inagibile nel luglio 2024 dal Comune stesso) fosse già oggetto di verifiche da parte dei servizi comunali e dell’Azienda Usl di Piacenza. A seguito di tali verifiche, era già stata adottata un’ordinanza “contingibile e urgente” per la bonifica della copertura in amianto. Si tratta dell’ordinanza numero 430 del 13 giugno 2025.

La relazione Ausl del 4 giugno aveva infatti evidenziato lo stato di deterioramento delle lastre e, per tale ragione, il Comune ha imposto alla proprietà dell’edificio l’obbligo di rimozione e smaltimento dei materiali contenenti amianto entro 60 giorni, un termine ben più restrittivo rispetto ai sei mesi indicati dall’Ausl sulla base delle linee guida regionali.

L’ordinanza stabilisce inoltre che venga presentato un piano di lavoro entro due settimane, oltre all’immediata adozione di misure a tutela dell’area, con relativa trasmissione del documento agli enti competenti – Ausl, Arpae, Prefettura, Questura e Polizia Locale – in modo che possano essere effettuati tutti i controlli del caso.

Aggiornamento

Il comunicato del Comune di Piacenza sbaglia però nel citare la data in cui sarebbe stata depositata l’interrogazione della consigliera Sara Soresi che viene fissata nel giorno 16 giugno. In realtà l’interrogazione è proprio del 13 giugno, lo stesso giorno in cui il Municipio ha emesso l’ordinanza 430.