Scherma, il Circolo “Pettorelli” contribuisce al grande spettacolo dei Campionati italiani Assoluti a Piacenza

Un grande spettacolo tricolore lungo sei giorni, con fior di campioni e campionesse in pedana per un evento storico per Piacenza. I Campionati italiani Assoluti di scherma si apprestano a varcare la boa di metà manifestazione e si concluderanno martedì 10 giugno, con Piacenza Expo e il PalaBanca (per le fasi finali di ogni giornata) a ospitare gli assalti d’autore. Dietro le quinte, importante il contributo organizzativo del Circolo “Pettorelli” di Piacenza presieduto da Alessandro Bossalini.
“Come partner della Federazione nell’organizzazione di questa rassegna – spiega Bossalini – abbiamo fatto un lavoro certosino di reclutamento di atleti, ragazzi, genitori, soci e amici del nostro Circolo. Le forze in campo dovevano essere molte, sei giorni di gare sono tantissimi e la richiesta di collaborazione elevata. Abbiamo messo in campo più di 50 persone per cercare di venire incontro alle esigenze federali, dato che i protocolli sono molto rigidi e riguardano le fasi degli assalti a eliminatoria e le finali, oltre alle premiazioni e alle presentazione degli atleti. Anche grazie all’aiuto della sezione di Piacenza dell’Associazione nazionale Alpini, con anche l’unità di Protezione civile al suo interno, sono stati schierati oltre 100 volontari, quindi nel complesso 150 persone sono in servizio nell’arco dei sei giorni, dando un valore aggiunto importante a un evento meraviglioso che si può paragonare a un Europeo o a un Mondiale. Il complimento più bello ricevuto? “Non abbiamo mai visto un allestimento così per un Campionato italiano”. Abbiamo portato a Piacenza un evento storico, ma anche bello e di prestigio che meritava l’alto tasso tecnico visto in pedana”.
Quindi aggiunge. “Siamo soddisfatti per festeggiare al meglio i nostri 70 anni con un evento che dà anche impulso a tutto il nostro movimento. Ogni giorno mi emoziono quando scendo nel parterre: mi sarebbe piaciuto davvero gareggiare in un Campionato italiano del genere quando calcavo le pedane”.
Oltre all’impegno tra Piacenza Expo e PalaBanca, il “Pettorelli” è presente anche in piazza Cavalli con un punto di promozione dell’evento e della scherma.




Controlli straordinari in viale Dante a Piacenza

Controlli straordinari del territorio sono stati effettuati nella giornata di giovedì 6 giugno a Piacenza, con un’attenzione particolare rivolta alla zona di viale Dante e agli esercizi commerciali presenti. L’operazione, disposta dal Questore e condivisa nell’ultima riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto Paolo Ponta, ha visto il coinvolgimento di numerose forze dell’ordine e enti preposti ai controlli.
L’obiettivo dell’attività era duplice: da un lato la prevenzione e la repressione dei reati, dall’altro l’innalzamento della percezione di sicurezza da parte dei cittadini. Le forze impiegate – Polizia di Stato con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, Carabinieri con i nuclei speciali NAS e NIL, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Ispettorato del Lavoro, Polizia Locale e AUSL – hanno effettuato verifiche su diversi fronti, dal rispetto delle normative igienico-sanitarie e del lavoro, fino ai controlli su strada.
In una macelleria con annesso mini market sono emerse gravi irregolarità: igiene carente, presenza di un lavoratore in nero e anomalie tali da comportare la sospensione immediata dell’attività. Sono stati sequestrati circa 240 chilogrammi di carne. Ulteriori controlli hanno interessato bar, sale slot e i relativi avventori, con riscontro di alcune infrazioni al Codice della Strada. Particolarmente critiche le situazioni riscontrate in due barberie, per le quali sarà proposta un’ordinanza di chiusura a seguito delle numerose irregolarità riscontrate.
Le autorità hanno sottolineato come situazioni di illegalità nella gestione delle attività commerciali possano costituire terreno fertile per la presenza di soggetti malavitosi o comunque inclini a comportamenti contrari alla civile convivenza.
L’operazione ha confermato l’efficacia della collaborazione tra i vari enti che compongono il sistema provinciale della sicurezza, e che continueranno ad agire in sinergia con azioni cicliche nelle aree considerate più sensibili della città. L’obiettivo resta quello di rafforzare il presidio del territorio e garantire ai cittadini una maggiore sicurezza.




Operazione antidroga nel piacentino: otto indagati, quattro arresti

Otto persone indagate, quattro arresti eseguiti e una fitta rete di spaccio di cocaina ed eroina smantellata tra la città e la Val Tidone: è questo il bilancio dell’indagine condotta dai carabinieri della stazione di Rivergaro, sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Piacenza, che ha portato all’emissione di misure cautelari da parte del Gip del Tribunale.
L’operazione è il risultato di un’articolata attività investigativa sviluppata nel corso del 2024 su due distinti fronti, che ha permesso di individuare un sistema di spaccio strutturato, ramificato e difficilmente tracciabile. La droga veniva ceduta in modo continuativo attraverso un’organizzazione “itinerante”, che sfruttava luoghi appartati ma facilmente accessibili come parcheggi di supermercati, piazzali periferici e strade secondarie.
Gli indagati sono un cittadino albanese di 28 anni e sette cittadini marocchini di età compresa tra i 23 e i 34 anni, perlopiù senza fissa dimora, con due eccezioni domiciliati in provincia di Modena e Milano. Alcuni di loro avevano compiti logistici, altri curavano la gestione della clientela. L’intera rete agiva secondo modalità simili: contatti via social – spesso protetti da app crittografate –, uso di veicoli a noleggio e spostamenti rapidi per eludere i controlli.
Le indagini, supportate da intercettazioni, pedinamenti e appostamenti, hanno documentato almeno 700 episodi di cessione di droga, con sequestri che includono 10 dosi di cocaina pronte allo smercio, circa 20 grammi di cocaina, 30 grammi di eroina e 5.400 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.
Quattro degli indagati sono stati rintracciati e arrestati – uno di loro a Milano, nei pressi di piazza Sempione – mentre gli altri quattro, tutti privi di un domicilio stabile, risultano attualmente irreperibili e sono ricercati in tutto il territorio nazionale.




Bobbio, tragedia in Trebbia: uomo annega alla Berlina

Nel pomeriggio di venerdì 6 giugno, una giornata di svago sul fiume Trebbia si è trasformata in tragedia alla spiaggia della Berlina di Bobbio. Un uomo di 33 anni, di nazionalità tunisina e residente nella provincia di Rovigo, è annegato dopo essere entrato
in acqua, senza più riemergere. Si trovava in compagnia di alcuni amici, giunti in Val Trebbia per un momento di relax, probabilmente durante una pausa da impegni lavorativi nella zona.
È stato proprio uno degli amici, non vedendolo tornare a galla, a lanciare immediatamente l’allarme. Sul posto sono intervenuti con prontezza i vigili del fuoco del distaccamento di Bobbio, coadiuvati da una squadra specializzata in soccorso fluviale arrivata da Piacenza con attrezzature idonee e un natante per le ricerche in acqua. Le operazioni di individuazione e recupero del corpo si sono concluse poco dopo, purtroppo con esito tragico: il cadavere è stato rinvenuto sul fondo del fiume.
In volo da Parma è arrivato anche l’elisoccorso, con a bordo un medico del 118 che, una volta recuperato il corpo, non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 33enne. Presenti sul posto anche i carabinieri per i rilievi del caso.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo potrebbe essere stato colto da un malore subito dopo il tuffo, ma non si escludono altre ipotesi. L’area della Berlina, molto frequentata nei mesi estivi per la bellezza del paesaggio e le acque limpide del Trebbia, è purtroppo nota anche per episodi simili, complice la corrente spesso sottovalutata e i fondali irregolari.
Il corpo della vittima è stato trasportato all’obitorio in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.




Tenda in piazza Cavalli. Trespidi denuncia il “degrado inaccettabile” ma era un set televisivo autorizzato

Talvolta la fretta è cattiva consigliera e così quello che sembrava uno scoop si trasforma in una bufala, una “fake news”.
E’ accaduto stamani con un comunicato stampa diffuso dal portavoce del consigliere comunale Massimo Trespidi (di cui riportiamo il testo integrale qui sotto).

L’esponente di centro-destra “gridava allo scandalo” per la presunta presenza di due persone senza fissa dimora che avevano deciso di montare una canadese all’ombra del Gotico.
Peccato si trattasse invece del set montato per girare un video-promo per il quotidiano Libertà. Uno spot regolarmente autorizzato con tanto di planimetria del posizionamento della tenda inoltrato agli uffici competenti.
Al consigliere Trespidi, che aveva ricevuto la segnalazione, sarebbe bastata una telefonata per verificare la veridicità della notizia prima di diffonderla. Ed è infatto quanto la stessa sindaca Katia Tarasconi ha sottolineato attraverso un post sul suo profilo Facebook ed Instagram: “Un post vale più di una telefonata? Oggi è comparso un post polemico del consigliere Trespidi riguardo a una tenda in Piazza Cavalli. Secondo lui, sarebbe stata “l’ennesima dimostrazione del degrado in città”, immaginando che dentro ci fossero due senzatetto.
Peccato che si trattasse semplicemente di una tenda autorizzata per uno spot pubblicitario, rimasta in piazza solo un paio d’ore e poi regolarmente rimossa. Ora, la domanda è semplice: è questo il modo di fare?
Bastava una telefonata, una richiesta di chiarimento, un minimo di verifica. Avremmo evitato tutti una brutta figura — lui per primo. Se si sceglie la polemica anche sulle cose piccole e facilmente spiegabili, cosa possiamo aspettarci sulle questioni davvero importanti? A ognuno le proprie scelte. Noi continuiamo a lavorare con impegno e trasparenza. Anche quando sarebbe più facile — e più comodo — fare solo rumore”.

 

Il comunicato diffuso (e successivamente ritirato) dal consigliere Trespidi

“Una tenda da campeggio montata nel mezzo di piazza Cavalli, accanto alla statua equestre del Mochi, in pieno centro storico: è questa la scena che cittadini e turisti hanno trovato davanti ai loro occhi stamattina. Un’immagine desolante e inaccettabile, che dà la misura del degrado che Piacenza sta vivendo sotto l’attuale amministrazione”.
Lo dichiara Massimo Trespidi, consigliere comunale del gruppo civico Barbieri-Liberi.

“Secondo quanto segnalato, si tratterebbe di due persone senza fissa dimora che hanno stazionato con una tenda da campeggio sotto palazzo Gotico. Una situazione che non solo compromette il decoro urbano, ma trasmette anche un grave senso di abbandono e insicurezza. Piazza Cavalli è il salotto della città, non può trasformarsi in un campeggio abusivo sotto gli occhi di tutti, senza che nessuno intervenga” prosegue Trespidi.

“Non si può restare indifferenti di fronte a simili episodi: è ora che questa amministrazione dimostri di essere in grado di gestire l’ordine pubblico e il decoro della città. Piacenza non merita questo spettacolo”.




Imu: entro lunedì 16 giugno si dovrà effettuare il versamento dell’acconto per l’anno 2025

In vista della scadenza di lunedì 16 giugno, ultimo giorno per effettuare il pagamento dell’acconto dell’Imu dovuta per il 2025, la Confedilizia di Piacenza, in collaborazione con la Banca di Piacenza (che, oltre ad aver pubblicato l’apposita informativa sul proprio sito, www.bancadipiacenza.it, mette a disposizione i propri sportelli per i pagamenti), diffonde una specifica guida con tutte le istruzioni sul tributo (base imponibile, aliquote, come e quando si paga, ecc..) e il prospetto con le aliquote fissate dal Comune di Piacenza.

Confedilizia e Banca di Piacenza fanno presente che entro il prossimo 30 giugno va presentata, nei casi previsti dalla legge (per esempio in caso di comodato a parenti di 1° grado per usufruire della riduzione del 50%, alla presenza di tutti i requisiti necessari), la dichiarazione Imu per le comunicazioni inerenti all’anno 2024.

È importante sapere che da quest’anno i Comuni devono obbligatoriamente redigere la delibera di approvazione delle aliquote Imu tramite l’elaborazione di un Prospetto informatico (ex art. 1, commi 756 e 757, della legge 160/2019), da pubblicarsi sul sito del Ministero dell’economia e delle finanze entro il 28 ottobre, pena la non validità della delibera emanata e l’applicazione delle aliquote ordinarie di base previste dalla legge.

In riferimento al Comune di Piacenza si fa notare che l’aliquota agevolata (ridotta al 4,9 per mille) prevista per gli immobili locati con contratti a canone concordato, in particolare quelli a studenti universitari (art. 5 comma 3 legge 431/’98) e quelli agevolati (art. 2 comma 3 legge 431/’98, c.d. 3+2) con residenza del conduttore, dal 2025 viene estesa anche alle eventuali pertinenze locate unitamente all’appartamento.

Inoltre, da ora in poi, la comunicazione obbligatoria da farsi al Comune di Piacenza per poter usufruire di tale aliquota agevolata non dovrà più essere fatta entro la data del saldo dell’imposta di dicembre (come era in precedenza) ma entro il 30 giugno dell’anno successivo (per chi ha i requisiti per usufruirne già nel 2025 il termine ultimo per effettuare la comunicazione sarà dunque il 30 giugno 2026).

Presso la sede della Confedilizia di Piacenza (Via Del Tempio 27-29 – Piazzetta della Prefettura, tel. 0523.327273. Uffici aperti dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00, lunedì, mercoledì e venerdì anche dalle 16.00 alle 18.00; e-mail: info@confediliziapiacenza.it; sito Internet: www.confediliziapiacenza.it) è istituito un apposito servizio di assistenza e consulenza per il pagamento del tributo. In particolare, gli uffici dell’Associazione forniranno informazioni sulle aliquote e le detrazioni dei vari Comuni, effettueranno il calcolo delle imposte dovute e daranno supporto nella compilazione dei modelli di versamento.

IMU 2025 – Istruzioni per l’uso

Prospetto Aliquote Imu 2025 Piacenza

 




Turismo, cultura e sinergie: l’assemblea Confcommercio Piacenza celebra 80 anni di storia guardando al futuro

Una sala gremita al PalabancaEventi ha celebrato, nel pomeriggio di giovedì 5 giugno, l’ottantesima assemblea di Confcommercio Piacenza. Un anniversario importante, celebrato con uno sguardo rivolto non solo al passato ma – soprattutto – al futuro del territorio. Al centro del dibattito il turismo come leva strategica per lo sviluppo locale, con ospiti istituzionali e rappresentanti del settore a ogni livello.

Tra gli interventi più attesi, quello del presidente di Confcommercio Piacenza Raffaele Chiappa, che ha aperto la parte pubblica con un appassionato discorso incentrato sul valore delle imprese del terziario, sulle sfide attuali e sulle prospettive per rilanciare il turismo piacentino.

«Ottant’anni rappresentano una storia di impegno costante per il tessuto economico e sociale della nostra provincia – ha detto Chiappa –. Se oggi siamo qui a festeggiare questo traguardo è grazie al contributo che ciascuno di voi ha dato». Un ricordo commosso è andato anche a Francesco Meazza, ex presidente dell’associazione, «imprenditore di grande umanità e visione».

Il presidente ha posto l’accento sulle trasformazioni in atto nel commercio locale, segnalando fenomeni preoccupanti come la desertificazione commerciale. I dati parlano chiaro: «In dodici anni Piacenza ha perso il 22% dei negozi al dettaglio. In centro storico, siamo passati da 642 attività nel 2012 a 550 nel 2024».

Turismo come volano di crescita
Chiappa ha però anche indicato la strada per il rilancio, identificando nel turismo la vera leva di sviluppo: «Abbiamo scelto questo tema con la consapevolezza delle straordinarie potenzialità del nostro territorio. Serve un approccio strategico e sinergico, capace di trasformare le bellezze naturali e il patrimonio culturale in concrete opportunità di crescita per commercio, accoglienza e servizi».

«Il turismo – ha ricordatorappresenta il 13% del PIL nazionale e ha registrato, nel 2024, un avanzo stimato di 21 miliardi nella bilancia turistica. È un comparto resiliente, che non ha subito ridimensionamenti e ha contribuito in modo decisivo alla ripresa post-pandemica».

Chiappa ha citato alcuni asset del territorio: i borghi storici, il fiume Po, le vie di pellegrinaggio come la Via Francigena e la Via degli Abati, ma anche eccellenze culturali come la Galleria Ricci Oddi, Palazzo Farnese, i Musei Civici, XNL, le botteghe storiche e gli eventi sportivi nazionali ospitati da Piacenza Expo.

Un Tavolo permanente sul turismo
Tra le proposte più concrete lanciate dal presidente, quella di istituire un Tavolo permanente sul Turismo, per coordinare in modo strutturato strategie e risorse: «Solo un confronto costante tra istituzioni, operatori, associazioni, enti culturali, università e mondo fieristico potrà darci quella visione d’insieme necessaria a costruire un futuro turistico solido e integrato».

Un appello all’Europa e al Governo
Non è mancato un passaggio sulle politiche europee, rivolto direttamente al ministro Tommaso Foti, presente in sala: «Nel suo ruolo strategico chiediamo di ricordare a Bruxelles quanto pesa il comparto del terziario e quanto abbia bisogno di politiche nuove per affrontare sfide nuove». Un appello condiviso anche con il presidente nazionale Carlo Sangalli, accolto con un sentito applauso da parte dei presenti.

Conclusione a Palazzo Farnese
L’assemblea si è conclusa con una tavola rotonda moderata dal giornalista Carlandrea Triscornia, che ha raccolto contributi dal mondo imprenditoriale, culturale ed ecclesiastico. Poi il trasferimento a Palazzo Farnese per la cena di chiusura, simbolo dell’eleganza e della storia che Piacenza può offrire.

Confcommercio Piacenza compie 80 anni e guarda avanti con una proposta chiara: mettere il turismo al centro di una visione condivisa di sviluppo, capace di generare occupazione, valorizzare il patrimonio locale e costruire nuove opportunità per le imprese e per i giovani.




Festa dei Carabinieri a Piacenza: Il 211° Anniversario celebrato a Palazzo Farnese

Oggi, a Palazzo Farnese a Piacenza, si è tenuta la celebrazione del 211° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. L’evento ha visto la partecipazione di autorità e rappresentanti di varie istituzioni.
Nel corso della cerimonia, il colonnello Pierantonio Breda, comandante provinciale dei carabinieri di Piacenza, ha rivolto un discorso ai presenti. Ha salutato gli ospiti, le autorità, i rappresentanti della Magistratura, del Parlamento e del Consiglio regionale, gli enti territoriali, i colleghi delle Forze Armate e di Polizia, i Corpi, le Istituzioni e le Organizzazioni con cui i Carabinieri collaborano quotidianamente. Ha espresso gratitudine per la costante vicinanza, la cordialità, l’amicizia e il concreto sostegno assicurato nell’interesse del bene comune.
Il Colonnello ha manifestato sentimenti di apprezzamento e riconoscenza verso i soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri e le Beneemerite. Ha sottolineato come il vincolo di appartenenza all’istituzione e lo spirito di servizio che li ha contraddistinti rimangano saldi anche una volta cessato il servizio attivo. Ha rivolto un saluto e ringraziamento ai rappresentanti delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari dell’Arma, che operano a fianco dei colleghi sul territorio. La loro professionalità e operosità sostengono e stimolano le gerarchie per la tutela del benessere del personale. Ha riconosciuto che l’impegno richiesto è sempre più sfidante, complesso e rischioso.
Un pensiero particolare è stato rivolto alle famiglie dei Carabinieri: il Colonnello ha voluto esprimere sentito affetto e riconoscenza ai cari familiari per la pazienza, la comprensione e l’amore che pongono nel sostenere il quotidiano impegno lavorativo.
“Permettetemi – ha detto – in particolare di rivolgermi ai miei, a mia moglie qui presente ed ai miei figli, che stanno prendendo un accento sempre più piacentino”.
Ringraziando la Sindaca di Piacenza e l’Amministrazione comunale per lo spazio concesso, ha evidenziato che festeggiare il 211° anniversario a Palazzo Farnese è un dono magnifico. Ha sottolineato il profondo legame tra l’Arma e il territorio, evidenziando la capillarità della presenza dei Carabinieri. Il 55% della popolazione provinciale vive in comuni con una stazione Carabinieri, percentuale che sale al 90% considerando l’intera provincia. La presenza dei Gonfaloni di tutti i comuni sottolinea ulteriormente questa vicinanza. Ha definito l’evento un privilegio per lui e per tutti i Carabinieri presenti.
Il comandante ha preferito non soffermarsi sull’enumerazione dei risultati operativi, convinto che il servizio reso alla collettività non possa essere ridotto a un elenco di numeri. Ha affermato che i numeri, pur inseriti in un trend in flessione da anni, non riescono a muovere in una direzione coerente il senso di sicurezza della cittadinanza. Ha evidenziato che le comunità hanno un crescente bisogno di rassicurazione. I carabinieri rispondono a questo bisogno con segni tangibili di vicinanza: saper ascoltare, consigliare e proteggere. Questa vicinanza si manifesta nella quotidianità, talvolta in momenti informali che non compaiono nelle relazioni formali. Ha ringraziato tutti per il loro impegno quotidiano. Il pensiero è andato ai salvataggi di persone in pericolo, agli interventi in caso di infortuni o per impedire il compimento di gesti suicidi, azioni che definisce generoso impegno dei nostri militari.
Ha menzionato la straordinaria quotidianità del servizio che intende contribuire alla sicurezza di tutti, evidenziando la presenza dei carabinieri tra le strade, prevenendo reati e contrastando rischi inaspettati. Ha infine ricordato il carabiniere piacentino Alberto Araldi a 80 anni dalla sua uccisione, la cui storia è stata raccontata da una mostra presso gli Archivi di Stato a Palazzo Farnese.
Ha ringraziato gli enti e le associazioni che hanno contribuito a raccontare la sua storia. Araldi è stato definito un eroe piacentino, una persona che ha scelto di essere presente per gli altri, definendo la sua storia con scelte coraggiose, grande coscienza, un senso di normalità e un forte protagonismo. La sua ambizione era di diventare un eroe amato.
Il colonnello Breda ha concluso il suo intervento citando le parole di Leonardo Sciascia: “ritengo che in esse si possano cogliere, espresse con sintesi geniale e affettuosa ironia, tutte quelle cose di valore non quantificabile a cui ho accennato prima e che, pur nel mutare di tempi, persone, priorità e modalità, rimangono valide”.
“I Carabinieri! Quei loro rapporti di dubitante ortografia, senza grammatica, senza sintassi, con frasi curiosamente toscaneggianti o auliche, che parevano venir fuori da ricordi danteschi e del teatro d’opera: quei rapporti erano – pensava il giudice – le sole verità che in Italia corressero. Non tutti e non sempre, si capisce: ma quasi sempre e quasi di tutti ci si poteva fidare”
Durante la cerimonia, sono stati conferiti riconoscimenti al personale che si è particolarmente distinto nell’espletamento del servizio istituzionale. Di seguito l’elenco dei premiati:
Encomio Semplice concesso dal Comandante della Legione Carabinieri “Emilia Romagna”
a:
Lgt. C.S. Roberto Guasco
Lgt (ora Lgt. C.S.) Riccardo Molinelli
Car. Gabriele Franzoso
Car. Domenico Morrone
Car. Gianluca Di Martino
Motivazione: Per aver condotto una complessa attività investigativa che ha permesso di disarticolare un’associazione per delinquere finalizzata a truffe aggravate in danno di anziani, furto e autoriciclaggio, portando all’arresto di 5 persone, al deferimento di altre 3 e al sequestro di beni di ingente valore. (Province di Piacenza e Alessandria – ottobre 2023 – luglio 2024)
Encomio Semplice concesso dal Comandante della Legione Carabinieri “Emilia Romagna”
al:
Mar. Or. (ora in congedo) Gabriele Renna
Motivazione: Per aver dimostrato spiccata iniziativa, elevato senso del dovere e generoso altruismo, posizionandosi lungo la traiettoria di caduta di un uomo per attutirne l’impatto al suolo e scongiurare più gravi conseguenze. (Bobbio (PC), 16 marzo 2024)
Encomio Semplice concesso dal Comandante delle Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri
al:
Mar. Ca. Oreste Giammarino
Motivazione: Per aver partecipato a una complessa attività investigativa che ha permesso di disarticolare un sodalizio criminale responsabile di ingenti traffici illeciti di rifiuti, con contestuale inquinamento ambientale e frode nelle pubbliche forniture, portando all’esecuzione di 18 misure cautelari personali, 12 avvisi di garanzia e al sequestro di 6 società e 4 impianti di depurazione per un valore stimato di 10 milioni di euro. (Province di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria – luglio 2021 – marzo 2024)
Compiacimento concesso dal Comandante della Legione Carabinieri “Emilia Romagna”
al:
Car. Sabino Angiuoni
Motivazione: Per aver dimostrato risolutezza e forte determinazione, intercettando e inseguendo tre malviventi che si erano dati alla fuga dopo aver sottratto una borsa a una donna, concludendo l’intervento con il deferimento di due malfattori e il recupero dell’intera refurtiva. (Fiorenzuola d’Arda (PC), 1° ottobre 2024)
Compiacimento concesso dal Comandante della Legione “Emilia Romagna”
a:
V.Brig. Pierpaolo Vinci
Car. Alessia Pasquarelli
Motivazione: Per aver fornito ad una coppia di anziani genitori un prezioso ed apprezzato supporto emotivo, dimostrando profondo senso di umanità, tangibile vicinanza ed elevata professionalità. (Morfasso (PC), 23 luglio 2024)
Elogio concesso dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Piacenza
al:
Colonnello (ora in congedo) Angelo Balletta
Motivazione: Per essere stato una pregevole figura di Ufficiale Superiore che, da Capo Ufficio Comando Provinciale, ha dimostrato profondo senso del dovere, fornendo una collaborazione davvero preziosa e sviluppando una costantemente leale e premurosa azione di supporto. Ha espresso una azione di comando, controllo ed indirizzo di rilevante profilo ed efficacemente orientata al sostegno del personale operante, con una straordinaria carriera percorsa in tutti i ruoli. (Piacenza, settembre 2016 – maggio 2025)
Attestati di attaccamento al servizio a militari non più effettivi:.
Lgt C.S. (ora in congedo) Antonio Francone
Mar. (ora in congedo) Nicola Mazza
Brig. Ca. Q.S. (ora in congedo) Antonino Livigni
Brig. (ora in congedo) Antonio Chimenti

Motivazione: Per aver continuato a dimostrare, benché non più in servizio attivo, straordinario attaccamento al servizio e generosa disponibilità in favore delle istituzioni, testimoniando con il proprio impegno alto senso dello stato e di appartenenza all’Arma




Vandalizzata la casetta di legno al parco della Galleana

Vandalizzata la casetta in legno che si trova all’interno del parco della Galleana. Come ci ha segnalato una nostra lettrice qualcuno ha forzato la porta di ingresso spaccandone lo stipite. La struttura è poi stata utilizzata come giaciglio di fortuna e probabilmente anche come luogo per assumere stupefacenti. Un atto di inciviltà ed un brutto spettacolo per alcune scolaresche che questa mattina si sono recate nel parco per una lezione a cielo aperto.  C’è da augurarsi che il Comune intervenga il prima possibile per il ripristino della casetta danneggiata e che aumenti la sorveglianza per evitare il ripetersi di situazioni come questa.




Blitz antidroga dei carabinieri nel Piacentino: sei arresti e dieci indagati per spaccio

Un’importante operazione antidroga è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Bobbio, che il 4 giugno 2025 hanno eseguito sei arresti al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza. Cinque persone sono finite in carcere, mentre una è stata posta agli arresti domiciliari. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Piacenza.

In totale sono dieci gli indagati, tutti di età compresa tra i 23 e i 32 anni: si tratta di nove uomini di origine marocchina e di una donna italiana. Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo avrebbe costituito una rete criminale ben radicata nel territorio piacentino, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, eroina e hashish.

Le attività illecite si svolgevano soprattutto in aree rurali e isolate dei comuni di Castel San Giovanni, Borgonovo Val Tidone, Gragnano Trebbiense, Sarmato, Agazzano e nella frazione “Pievetta” di Castel San Giovanni, oltre che in alcuni centri della vicina provincia di Lodi. Lo smercio avveniva prevalentemente di notte, in zone schermate dalla vegetazione e scarsamente illuminate, dove gli spacciatori si muovevano con cautela, nascondendo la droga in canali di irrigazione e fossati. Gli incontri con i clienti venivano fissati telefonicamente, utilizzando numeri dedicati esclusivamente all’attività di spaccio.

Le indagini, durate diversi mesi, sono state condotte attraverso intercettazioni telefoniche, appostamenti e pedinamenti. I carabinieri sono riusciti a documentare numerosi episodi di cessione di stupefacenti e a identificare molti acquirenti.

Restano tuttora irreperibili altri quattro indagati, tutti senza fissa dimora: tre di loro sono destinatari di una misura cautelare in carcere, mentre per uno è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Piacenza. Le ricerche sono ancora in corso.