Fondazione, già stanziati 3,8 milioni per i progetti sul territorio

Si è chiusa, con poco meno di 3,8 milioni di euro deliberati, la prima delle tre sessioni erogative annuali che caratterizzano l’attività istituzionale della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

«È una cifra particolarmente significativa, che coincide con il sostegno a iniziative importanti per l’impatto che avranno sul territorio, soprattutto in ambito sociale – sottolinea il presidente della Fondazione Roberto Reggi -. L’analisi delle richieste è stata come sempre attenta a cogliere, in tutti i settori di intervento, la capacità di dare risposta a un crescente bisogno di cura e assistenza legato al presente, e nel contempo sviluppare azioni con ricadute positive nel medio e lungo periodo. In questa prima sessione sono presenti anche alcuni progetti propri, cioè iniziative della nostra Fondazione, che contribuiscono a focalizzare su interventi strategici la nostra azione».

I NUMERI. Gli stanziamenti della prima sessione sono pari a 3.798.383 euro e si riferiscono complessivamente a 119 progetti. C’è una netta predominanza di richieste del territorio: 103 sono state sostenute con circa 2,5 milioni di euro, rispetto alle 147 domande che erano state presentate e che avrebbero reso necessari oltre 3,8 milioni di stanziamenti. In aggiunta, nel computo della prima sessione, sono comprese anche iniziative proprie della Fondazione e alcuni progetti di sistema sviluppati nell’ambito di Acri, l’associazione delle fondazioni bancarie. Le erogazioni della prima sessione sono
relative a interventi su Piacenza e provincia per 3.473.729 euro, e per altri 324.654 euro su Vigevano.

I PROGETTI A PIACENZA.

Numerosi gli interventi in ambito sociale.

A favore degli anziani, con Ausl di Piacenza prosegue il progetto “C.A.DE. – Centro ascolto per la demenza”, che è diventato punto di riferimento per l’intera provincia e che mette a disposizione una rete di professionisti in grado di supportare i familiari delle persone affette dalla patologia.

Con Caritas si segnalano due interventi. Contro l’emergenza abitativa è “Casa tra le case”, per dare continuità al progetto avviato negli anni scorsi su impulso della Fondazione, che allevia la precarietà residenziale di famiglie e singoli. L’altra iniziativa riguarda la rete integrata di interventi di risposta a bassa soglia alle situazioni di grave marginalità, grazie all’impegno di cinquanta Caritas parrocchiali.

Analogo sostegno è stato deliberato a favore dell’attività dell’Associazione Emporio Solidale Piacenza, che gestisce la struttura piacentina finalizzata a offrire non solo un aiuto concreto nel fare la spesa, ma anche assistenza e consulenza nella ricerca del lavoro, nell’orientamento ai servizi del territorio, nel sostegno psicologico e nella gestione del budget famigliare.

Con la Fondazione Amici di Sissi è invece il progetto “Mastri Biscottai”, per favorire inserimenti lavorativi rivolti anche a soggetti fragili e sviluppare nuovi prodotti in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza.

Ai più piccoli e alle loro famiglie, con il Comune di Cadeo, è dedicato il progetto “Arrediamo il Nido”, finalizzato alla sistemazione di un edificio storico di proprietà comunale, per adibirlo a servizi educativi per la prima infanzia, da 0 a 3 anni.

Ha una valenza anche educativa il “LabOratorio dei Talenti” ideato dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio: in continuità con il “LabOratorio di Comunità”, punta alla prevenzione del disagio giovanile, attraverso una relazione di cura tra le persone, la co-costruzione e collaborazione costante tra sacerdoti e laici delle comunità pastorali e delle realtà del territorio.

Nell’ambito dell’istruzione, con la prima sessione erogativa la Fondazione ha rinnovato il proprio contributo a favore delle sedi piacentine del Politecnico e dell’Università Cattolica: una collaborazione che si rinsalda ogni anno per sostenere Piacenza come città universitaria.

A favore dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace è andato il contributo per il “Quarto Anno Liceale a Rondine”, un’opportunità educativa riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione come percorso di sperimentazione metodologico-didattica per la trasformazione del conflitto, in provincia di Arezzo, che viene assicurata grazie a una borsa di studio per liceali piacentini.

Per la ricerca, da segnalare a favore del Consorzio Musp – Macchine Utensili e Sistemi di Produzione, l’intervento “Soluzioni robotizzate e infrastrutturali per l’eccellenza nella Digital Industry: Ricerca, Innovazione e Formazione”, connesso al progetto di potenziamento infrastrutturale del Tecnopolo di Piacenza.

Da segnalare anche, a fianco del Comune di Castelvetro, l’allestimento della nuova Biblioteca comunale, nell’immobile delle ex scuole del paese.

Tra cultura e didattica, con Piacenza Jazz Club torna “Il Jazz A Scuola”, un festival nel festival dedicato agli studenti, ai nuovi talenti, ai giovani, nel segno dell’inclusione.

Una conferma anche per il “Premio Cat” di Cinemaniaci, concorso di critica cinematografica che promuove l’educazione all’audiovisivo e l’elaborazione scritta nella forma breve che caratterizza la comunicazione contemporanea. La parte dei workshop si sviluppa a livello locale e ha un forte impatto sul territorio essendo rivolta in primis agli studenti delle scuole superiori piacentine.

È significativo anche il supporto alle attività artistiche. Con Sciara Progetti APS si è sostenuto il cartellone della rassegna Nuove Esplosioni – Val d’Arda Festival, quest’anno alla quinta edizione. A fianco di Manicomics Teatro la Fondazione contribuisce all’esperienza Manicomics Hub 2025, proposta unitaria che comprende “Festival Lultimaprovincia”, “Rido, Sogno e Volo”, “Stralunà” e “Limitrofie”.

Altre rassegne cui si è assicurato un supporto nella prima sessione erogativa sono la XXI Edizione del Festival Dal Mississippi al Po proposto da Fedro, Val Nure e Chero Festival Schegge di Storiapresentato dal Comune di Ponte dell’Olio, Fol in Fest promosso dal Comune di Alta Val Tidone e la manifestazione culturale Pulcheria e la resistenza al femminile dedicata alla promozione delle pari opportunità e alla valorizzazione del talento femminile con il Comune di Piacenza.

E ancora da segnalare per quest’anno, con il Comune di Castell’Arquato, la nuova edizione del Festival e Premio Illica dedicati al celebre librettista, quest’ultimo in occasione del Galà Lirico all’insegna del grande repertorio operistico.

I PROGETTI A VIGEVANO.

Specificatamente al territorio di Vigevano, tra i progetti finanziati vi sono diversi interventi in ambito culturale. Con l’Associazione Canone inverso si è sostenuto il progetto di “Stagione concertistica”, dedicato al repertorio classico cameristico e sinfonico da tenersi in estate all’auditorium San Dionigi.

Altro evento musicale è con l’Associazione Gabriel Faurè per gli Appuntamenti Autunnali dell’Orchestra Città di Vigevano, edizione 2025.

Rete Cultura Vigevano ha invece dato vita al progetto “Vigevano, la città, la cultura”, sviluppo del lavoro avviato con la collaborazione tra diverse associazioni per migliorare, attraverso l’azione sinergica, l’offerta culturale locale facendo emergere le potenzialità del mondo associazionistico. Infine, da segnalare lo stanziamento a favore del Comune di Vigevano per la Rassegna Letteraria, che si terrà in ottobre e sarà dedicata e ispirata alle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

Altri stanziamenti riguardano progetti propri della Fondazione, come l’attività del centro XNL e dell’Auditorium Santa Margherita di Piacenza. Da ricordare infine il sostegno agli interventi di sistema di Acri, in particolare Fondazione con il Sud – che promuove percorsi di coesione sociale e buone pratiche di rete per favorire lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia – e il Fondo per la Repubblica Digitale, che sostiene progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale.

Per l’elenco complessivo delle erogazioni www.fondazionepiacenzavigevano.it 

 




Desert Fox Fest torna a Piacenza per la nona edizione

Sabato 7 giugno Desert Fox Fest torna a Piacenza per il nono capitolo: otto band su due palchi, distorsioni, vinili, cibo e il tradizionale afterparty. Il festival si svolgerà come negli ultimi anni nell’area verde di Spazio 4.0, e segue il warm-up dell’11 maggio che ha visto protagonisti i canadesi BIG | BRAVE.

In cima alla lineup Lili Refrain, attiva con il suo progetto solista dal 2007: un rituale sonoro costruito dal vivo attraverso chitarra elettrica, voce, percussioni e sintetizzatori, stratificati in tempo reale. Dopo un tour europeo a supporto dei The Cult e le partecipazioni a Roadburn, Hellfest e Inferno, approda per la prima volta al Desert Fox Fest.

A seguire: le trame sci-fi e i groove mutanti dei Gotho, duo che fonde prog, metal, partiture jazz e deliri disco; i Coltaine, tra blackgaze e doom metal dal profondo della Foresta Nera; i Da Captain Trips, che presenteranno il nuovo album “In Between” in uscita per Subsound Records.

Completano la lineup: Percossa Fossile, ritmi spezzati, riff abrasivi e scarti improvvisi fermentati tra stoner e alternative 90s ; gli Hellekin Mascara, attivi dal 2002, con un nuovo set che alterna geometrie math e grana post-rock; i My Bicycle Keys, hardcore e echi grunge, reduci dal primo tour europeo; e il ritorno sui palchi dei Liquid Germs, synth punk tra tavole da surf e saturazioni digitali, protagonisti dell’afterparty.

Durante il pomeriggio, l’autore Davide Pansolin presenterà “Kiss the Sun” (Tsunami Edizioni): una mappa sonora dell’heavy psych attraverso oltre 250 band raccontate tra fanzine, concerti improvvisati e cassette impolverate.

Come sempre ampio spazio dedicato a etichette e distro vinile, merchandising band e festival, area rifocillo con griglia e veg corner, beer & cocktail bar.

Prenotazione ingresso online a 15 € comprensivo di tessera Desert Fox APS fino al 2 giugno 2025 scrivendo a: desertfoxfest@gmail.com

Eventuali ingressi rimanenti saranno messi a disposizione fino al giorno dell’evento (20 € comprensivi di tessera Desert Fox APS)

Dalle ore 17, LIVE!

My Bicycle Keys, Hellekin Mascara, Percossa Fossile, Da Captain Trips, Gotho, Coltaine, Lili Refrain, Liquid Germs.

Info: Spazio 4.0, via Alessandro Manzoni 21, Piacenza

https://goo.gl/maps/dYSKN4pDKM4pqwJ28

A 5 km dall’uscita Piacenza Sud (A1) o Piacenza Ovest (A21)

A 1,5 km dalla stazione ferroviaria di Piacenza

Contatti https://www.facebook.com/DesertFoxFest/

https://www.instagram.com/DesertFoxRecords/

desertfoxfest@gmail.com




Gli studenti del Romagnosi-Casali rappresentano l’Emilia-Romagna alla finale nazionale delle Olimpiadi di Primo Soccorso

È stato l’Istituto Romagnosi-Casali di Piacenza a rappresentare l’Emilia-Romagna alla fase nazionale della terza edizione delle Olimpiadi di Primo Soccorso per Studenti, promossa dalla Croce Rossa Italiana. L’evento si è svolto lo scorso 24 maggio a Scalea (Cosenza), e ha visto sfidarsi squadre provenienti da tutte le regioni d’Italia in scenari di simulazione e prove pratiche legate all’emergenza sanitaria.

Per la scuola piacentina, si è trattato della seconda partecipazione consecutiva alla finale nazionale, conquistata grazie alla vittoria nella fase regionale. Gli studenti si sono cimentati in dieci diverse prove: sette dedicate a simulazioni di primo soccorso – dalla gestione dei traumi alle manovre salvavita, compreso l’uso del defibrillatore – e tre incentrate sulle cosiddette “Fantaolimpiadi”, attività ideate dai Giovani CRI su tematiche sociali e di sensibilizzazione.

A salire sul gradino più alto del podio è stata la squadra del Lazio, ma la partecipazione del Romagnosi-Casali ha comunque rappresentato un traguardo significativo. Gli studenti, preparati dal Comitato CRI di Piacenza, hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica le competenze acquisite nel percorso formativo, sperimentando il lavoro di squadra e il confronto con coetanei di tutta Italia.

Grande la soddisfazione espressa dal Comitato di Piacenza della Croce Rossa Italiana, che in una nota ha voluto ringraziare l’Istituto e i ragazzi per l’impegno dimostrato: “Partecipare a un evento come questo significa molto più che competere: è un’occasione per crescere, imparare, confrontarsi e rafforzare il senso civico e la cultura del soccorso. Complimenti ai nostri studenti e a tutto il corpo docente per la dedizione con cui hanno affrontato questo percorso”.




Piazza Cittadella, le associazioni: “Cantiere fermo da mesi, ma il Comune promette tempi rispettati. È una presa in giro”

Piazza Cittadella continua a far discutere. Dopo le recenti dichiarazioni del vicesindaco Matteo Bongiorni e del direttore generale del Comune di Piacenza, che hanno assicurato il rispetto del cronoprogramma del cantiere, arriva la dura replica di quattro storiche associazioni cittadine: Legambiente, Italia Nostra, Archistorica e Piacenza Mosaico. In un comunicato congiunto, le realtà ambientaliste e culturali mettono in dubbio la credibilità delle rassicurazioni fornite, definendo “surreale” la gestione dei tempi e dei lavori.

“Da mesi – denunciano – il cantiere è praticamente fermo: pochi operai, nessuna attività visibile, totale incertezza. E intanto i disagi per la città crescono, tra carenza di parcheggi e traffico congestionato, anche per i mezzi pubblici”.

Le associazioni ricordano di essersi sempre opposte alla realizzazione del parcheggio interrato in Piazza Cittadella, sollevando nel tempo numerose critiche di tipo urbanistico e ambientale. “L’attuale amministrazione – scrivono – ha deciso di proseguire su questa strada, nonostante l’ampia contrarietà emersa sia tra i cittadini che all’interno del Consiglio Comunale. Anche di fronte a complicazioni legali e amministrative, non ha mai mostrato alcun ripensamento”.

Al centro della polemica, le spiegazioni fornite dal vicesindaco Bongiorni e dal direttore generale Canessa sulle cause dei ritardi. Il primo ha parlato della “scoperta di sottoservizi non segnalati nelle planimetrie”, mentre il secondo ha fatto riferimento a una procedura di interdittiva avviata dalla Prefettura. Tuttavia, entrambi hanno ribadito che i tempi previsti verranno rispettati.

“Ci chiediamo – attaccano le associazioni – come sia possibile parlare di rispetto del cronoprogramma, quando il cantiere è fermo da mesi. O il cronoprogramma era sin dall’inizio completamente irrealistico, oppure si sta prendendo in giro la cittadinanza”.

Nel mirino anche l’atteggiamento dell’amministrazione, accusata di difendere una posizione ormai insostenibile con una narrazione “politica” distante dalla realtà dei fatti. “Siamo di fronte a un imbarazzo sempre più diffuso tra i cittadini, che non comprendono come sia possibile continuare a fare promesse di completamento, mentre i lavori restano fermi. Servono rispetto per le istituzioni, a partire dal Consiglio Comunale, e soprattutto rispetto per i cittadini”.

Il messaggio finale è chiaro: “A fronte di una situazione oggettivamente problematica, sarebbe più onesto ammettere le difficoltà, invece di insistere su promesse che rischiano di tradursi in ulteriori delusioni”.




Tentata truffa a nome del Comune di Piacenza

Tentata truffa, a nome del Comune di Piacenza, ai danni di una scuola paritaria dell’infanzia. La segnalazione è arrivata stamani all’assessore Nicoletta Corvi da parte di don Paolo Cignatta, parroco di San Corrado e Preziosissimo Sangue, che ha ricevuto la telefonata di un sedicente “vice dirigente” comunale: con lessico appropriato e tono sicuro, l’uomo ha millantato un presunto errore commesso da un dipendente dei Servizi Educativi, che avrebbe emesso a favore della scuola paritaria un bonifico più consistente rispetto al contributo atteso dal Comune.

Di qui la richiesta, con tanto di Iban su cui versare la somma, di restituire un importo pari a circa 4000 euro, aggiungendo che copia del bonifico di rimborso eseguito a favore dell’Amministrazione avrebbe dovuto essere mandata via PEC al Comune. A insospettire il sacerdote è stata anche l’insistenza arrogante e accusatoria del presunto “vice dirigente”, arrivato ad affermare che se la scuola paritaria non avesse provveduto, il dipendente comunale che aveva sbagliato sarebbe stato licenziato, mandando la propria famiglia e i propri figli sul lastrico.

Immediata la richiesta di chiarimenti e l’informazione trasmessa all’assessora, con cui il parroco ha condiviso la preoccupazione che altri potessero cadere vittima dell’inganno. “Ringrazio don Paolo per avermi subito allertata”, ribadisce Nicoletta Corvi, aggiungendo: “In nessun caso il Comune di Piacenza effettua richieste telefoniche di soldi, tanto meno con una sorta di ricatto morale come quello prospettato dal truffatore. Anche nell’eventualità di un errore amministrativo, le modalità di contatto tramite i Servizi Educativi sono le consuete che scuole e associazioni ben conoscono: in caso di dubbio, gli uffici comunali sono sempre a disposizione per una verifica, che invitiamo tutti a fare se venissero contattati in modo insolito o tale da destare sospetti”.




Gli italiani si fidano della scienza: 7 su 10 positivi sul lavoro e sull’onestà dei ricercatori

Gli italiani si fidano della scienza, infatti poco più di 7 italiani su 10 si dicono d’accordo con l’affermazione “ci si deve fidare del lavoro degli scienziati”; percentuali simili si registrano anche per dichiarazioni come “ci si deve fidare dell’onestà degli scienziati” e “ci si deve fidare che gli scienziati rispettino valori etici”, su cui concordano poco meno di 7 italiani su 10. Tuttavia, emergono anche segnali di scetticismo: quasi 5 italiani su 10 credono che gli scienziati tendano a mantenere intenzionalmente segreto il proprio lavoro, e 3 su 10 ritengono che si proteggano a vicenda anche quando sbagliano. In modo più rassicurante, solo 2 italiani su 10 pensano che le teorie scientifiche siano spiegazioni deboli della realtà.

Sono i primi risultati del monitor continuativo di EngageMinds Hub* – Consumer, Food & Health Engagement Research Center, Centro di ricerca in psicologia dei consumi e della salute dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che evidenziano un atteggiamento complesso e ambivalente nei confronti della scienza: prevale sì un consenso generale, ma non mancano riserve, che suggeriscono la presenza di una certa diffidenza nei confronti della comunità scientifica, influenzata molto probabilmente da fattori culturali, sociali e dalla qualità della comunicazione scientifica. Non da ultimo, anche le recenti esperienze legate all’emergenza sanitaria pandemica hanno contribuito a esporre al grande pubblico le contraddizioni, i tempi e la natura stessa della scienza in azione.

Le differenze riguardo la fiducia appaiono significativamente associate al titolo di studio, alla situazione economica dichiarata, all’orientamento politico degli italiani e all’engagement individuale.

A ogni modo solo 3 italiani su 10 (30%) dichiarano di avere molta fiducia nella scienza. Tuttavia, questa percentuale aumenta sensibilmente tra alcuni gruppi: sale al 40% tra i laureati, al 39% tra chi ha un reddito alto, al 54% tra coloro che si collocano politicamente a sinistra, al 42% tra chi ha un’elevata attitudine nella ricerca di informazioni e al 38% tra chi dimostra un alto livello di proattività, intesa come senso di padronanza e autoefficacia.

Guardando invece il profilo di chi ha poca fiducia nella scienza, quasi 4 italiani su 10 (36%), si nota che questo atteggiamento è più diffuso tra specifici segmenti: chi non ha un diploma (43%), coloro che hanno un reddito basso (47%), chi ha un orientamento politico a destra (46%) o non ha nessun orientamento (47%), chi ha una scarsa attitudine nel cercare informazioni (il 45%) e ha poca proattività (il 41%).

“Quando il sapere scientifico non viene spiegato con chiarezza o appare distante dai problemi quotidiani delle persone il rischio è che si generi sfiducia o, peggio, la percezione di una élite chiusa

e autoreferenziale”, dichiara Guendalina Graffigna, direttore del Centro di Ricerca EngageMinds HUB dell’Università Cattolica e responsabile scientifico dell’indagine. “Per rafforzare il rapporto tra il mondo scientifico e la società diventa quindi prioritario investire in una comunicazione trasparente, accessibile e partecipativa, capace di valorizzare non solo i risultati, ma anche i processi, i dubbi e i limiti della ricerca; una comunicazione che si apre all’ascolto delle istanze e preoccupazioni della società e si metta in dialogo. Solo così possiamo pensare di stimolare e ingaggiare le persone a dialogare con la scienza, promuovendo una cittadinanza informata, consapevole e critica sulle sfide del nostro tempo.”

Continuando nell’analisi si può notare come il livello di fiducia nella scienza risulti correlato anche alla fiducia riposta nelle istituzioni e nel sistema sanitario nazionale. Infatti, tra coloro che si fidano delle istituzioni, il 43% dichiara anche un’elevata fiducia nella scienza; una percentuale simile (42%) si riscontra tra chi ha fiducia nel SSN.

Al contrario, tra gli sfiduciati nei confronti del SSN sono di più quelli che hanno scarsa fiducia nella scienza (46%). Infine, un elemento di particolare interesse riguarda gli italiani che esprimono un’elevata mentalità complottista: tra di loro sono addirittura il 61% (quasi il doppio rispetto al totale degli italiani) ad avere scarsa fiducia nella scienza.

In chiusura il report indaga il rapporto strettamente connesso tra fiducia nella scienza e salute. Questo legame suggerisce che la credibilità della scienza non si gioca solo sul terreno della ricerca, ma anche nella quotidianità dell’esperienza sanitaria: dal medico di base alle campagne di prevenzione, fino alla gestione delle emergenze sanitarie con i vaccini. I dati emersi sottolineano infatti che livelli alti di fiducia nella scienza si osservano tra coloro che dichiarano una buona relazione con il medico un buono stato di salute percepito e una maggiore aderenza alle indicazioni ricevute. Mentre una cattiva relazione con il medico curante e una scarsa aderenza alle indicazioni mediche si associano a una maggiore incidenza di livelli ridotti di fiducia.

“La connessione tra il livello di fiducia nella scienza e quella nelle istituzioni e nel sistema sanitario nazionale è un indicatore chiave del rapporto dei cittadini con le istituzioni stesse, un rapporto che suggerisce l’esistenza di un ecosistema della fiducia – afferma Guendalina Graffigna. Dove vacilla la scienza attecchiscono il sospetto e le teorie del complotto aprendo spazio a narrazioni alternative a volte fantasiose. Lo abbiamo visto, per esempio, di recente con il vaccino covid-19 che qualcuno addirittura ha pensato potesse contenere microchip per controllare le persone. Un evidente segnale – conclude – di quanto la sfiducia nella scienza alimenti derive irrazionali compromettendo anche l’adesione a comportamenti fondamentali per la salute pubblica”.




Bobbio si prepara ad accogliere i talenti della danza con la seconda edizione del Summer Ballet Intensive

Bobbio si conferma palcoscenico d’eccezione per l’alta formazione tersicorea. Dal 7 al 18 luglio 2025, la pittoresca località ospiterà la seconda edizione del Bobbio Summer Ballet Intensive, uno stage internazionale di danza classica e contemporanea. L’evento, presentato come uno dei migliori stage di danza in Italia e in Europa, si propone di offrire un percorso formativo esclusivo a ballerini di ogni livello, dai principianti agli avanzati, con l’obiettivo di migliorare tecnica ed espressività.
Direttrice artistica dell’iniziativa è Dora Ciacca, ballerina professionista e docente internazionale.

Dora Ciacca ha un ricco percorso formativo e professionale che l’ha vista studiare a Vergato (Bologna), poi a New York presso il Ballet Academy East, il 92Y (dove ha danzato coreografie di Jerome Robbins e Martha Graham a 12 anni), l’Alvin Ailey School, Manhattan Youth Ballet e Premiered Division. Dopo il diploma, ha approfondito il metodo Cecchetti in Italia, la danza contemporanea a Roma e la tecnica Vaganova a Barcellona. Ha danzato con il Ballet de Barcelona e attualmente è alla sua terza stagione con il Columbia Classical Ballet (South Carolina). Oggi, oltre a dirigere l’intensive, insegna balletto e tiene masterclass in Italia e negli Stati Uniti.
Il programma formativo del Bobbio Summer Ballet Intensive è intensivo e variegato, pensato per soddisfare le esigenze di ballerini con diverse esperienze e obiettivi
Le lezioni proposte includono:
Danza classica, Tecnica delle punte, Tecnica per uomini, Variazioni (classiche e contemporanee), Repertorio (classico e contemporaneo), Danza contemporanea, Passo a due, Pilates per ballerini, Yoga per ballerini, Tecnica Horton (nell’ambito della danza contemporanea/moderna).
Per i più piccoli, è previsto un programma dedicato con due ore al giorno di danza classica e moderna. Sono inoltre previsti percorsi formativi distinti in base al livello: “Introduzione al Balletto” per principianti, “Perfezionamento Balletto” per ballerini esperti, e “Innovazione in Danza Contemporanea e Moderna” per tutti i livelli con focus sulla tecnica Horton e nuove tendenze. Gli insegnanti si impegnano a progettare percorsi didattici personalizzati.
L’intensive vanta la presenza di insegnanti di fama internazionale. Tra i docenti di quest’edizione (e potenzialmente delle precedenti, alcuni dei quali potrebbero tornare) figurano nomi di spicco come:
Camilo Cardenas Herrera: Principal dancer e insegnante internazionale con esperienze in importanti compagnie e stage.
Rebecca Storani: Professaressa di danza classica, laureata all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e specializzata in punte e repertorio, con una carriera da ballerina professionista in teatri europei di prestigio.
Nadege Hottier: Ex solista in compagnie europee come il Lucerne Theater, Bonn Opera Ballet, Leipzig Opera Ballet e Berlin State Opera Ballet, con un repertorio che include lavori di Balanchine e Kylián.
Ha lavorato anche come Ballet Master a New York e fondato il Première Division Ballet.
Ilenia Montagnoli: Prima Ballerina all’Arena di Verona e demi-solista/solista allo Staatsballett Berlin, ha vinto diversi premi ed è stata ambasciatrice YGP Italy e Europa
Dal 2024 dirige l’International Ballet Program a Verona.
Gregory Lau: Danzatore con NDT2, NDT1, e Kidd Pivot, ha collaborato con AMOC e recentemente è stato coreografo associato per il film Smile 2.
Iratxe Ansa e Igor Bacovich: Coreografi che collaborano dal 2013, hanno fondato la compagnia Metamorphosis Dance, noti per il loro linguaggio coreografico distintivo e l’attenzione alla qualità del movimento.
Le lezioni si svolgeranno presso l’Auditorium Philippe Daverio di Bobbio.
L’iniziativa rappresenta un’occasione unica per il territorio di Bobbio, sia per l’alta qualità dell’offerta formativa che per il valore culturale e turistico dell’evento, attirando giovani talenti da tutta Italia e dall’estero.
Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale o contattare l’organizzazione tramite email o telefono.
Email: info@bobbiosummerballetintensive.com Telefono Italia (WhatsApp): +39 391 189 4354 Telefono USA: +1 914 484 7640




Sindacati. Grande adesione allo sciopero dei lavoratori Lidl a Piacenza

È stato un successo lo sciopero che nei giorni scorsi ha interessato i punti vendita della Lidl anche Piacenza, con un’adesione arrivata al 90%, secondo quanto riferiscono Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL.

La mobilitazione, culminata con il presidio di sabato 24 maggio davanti al punto vendita Lidl di via Calciati, ha visto la partecipazione convinta delle lavoratrici e dei lavoratori dei vari supermercati della provincia. “Sono stati fatti margini da capogiro grazie alla forza lavoro: ora vogliamo la nostra parte”, è il messaggio arrivato forte e chiaro dal presidio.

La giornata di sciopero, proclamata a livello nazionale per il mancato rinnovo del contratto integrativo aziendale, ha riguardato circa 23mila dipendenti Lidl in tutta Italia. La rottura del tavolo di trattativa ha spinto le organizzazioni sindacali a proclamare lo stato di agitazione con blocco delle prestazioni straordinarie e supplementari, fino allo sciopero del 24 maggio.

“Tra i principali motivi della rottura – spiegano i sindacati – vi è la volontà dell’azienda di non redistribuire in maniera adeguata gli utili raggiunti, negando il giusto riconoscimento a chi ogni giorno produce il risultato. Ricordiamo che Lidl ha un fatturato di 7 miliardi di euro, con un utile ante imposte pari a 1,3 miliardi”.

Altre criticità segnalate riguardano l’organizzazione del lavoro, con carichi eccessivi dovuti alla carenza di personale e a una flessibilità spinta all’estremo, con gravi ripercussioni sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Chiediamo la riapertura immediata del confronto e un integrativo che riconosca realmente l’apporto fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori Lidl”.

 




Conservatorio: l’orchestra degli allievi sul palco il 31 maggio

Sabato 31 maggio alle ore 18.30, il Salone del Conservatorio Nicolini ospita il concerto dell’Orchestra degli allievi, accompagnati dai docenti dell’istituto e diretta dal maestro Giuseppe Camerlingo. Un appuntamento, a ingresso gratuito, che mette in luce l’eccellenza della formazione musicale offerta dal Conservatorio e il valore educativo della musica d’insieme.

«Vogliamo che ogni studente impari ad ascoltare e ad ascoltarsi – spiega il direttore del Conservatorio, Roberto Solci – perché solo così il talento individuale può diventare parte viva di un organismo collettivo.»

In programma, l’Ouverture dal Ratto dal Serraglio di Mozart, con i suoi contrasti espressivi, seguita dal Concerto per clarinetto in La maggiore dello stesso compositore, eseguito dal giovane Tommaso Decimo, vincitore dell’audizione interna per solisti. Chiude la serata la Settima Sinfonia di Beethoven, definita da Wagner “l’Apoteosi della danza”.

«Questo concerto rappresenta pienamente l’anima del Conservatorio: un luogo in cui formazione, collaborazione e amore per la musica si fondono per dare vita a esperienze significative, capaci di far crescere i nostri studenti sia artisticamente che umanamente» ha dichiarato il presidente del Conservatorio, Massimo Trespidi.

 




Rinforzi in arrivo al carcere di Piacenza

Alla Casa Circondariale di Piacenza entrano in servizio un nuovo Commissario, con l’incarico di Vice Comandante di Reparto, e 11 nuovi Vice Ispettori. “Queste nuove assegnazioni confermano ancora una volta l’attenzione di questo Governo verso le esigenze dell’Istituto di Piacenza. Ringrazio il Sottosegretario Delmastro per il suo costante impegno a favore della Polizia Penitenziaria”. Così Tommaso Foti, ministro per gli Affari Europei. “L’arrivo dei nuovi Commissari e Vice Ispettori è un ulteriore passo in avanti del Governo Meloni per garantire sicurezza e legalità negli Istituti Penitenziari italiani attraverso una catena di comando stabile e ben definita”, dichiara il Sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove. Con la conclusione del 7° Corso Allievi Commissari e del 9° Corso Allievi Vice Ispettori della Polizia Penitenziaria, 140 nuovi Commissari e 401 nuovi Vice Ispettori entreranno in servizio presso gli istituti penitenziari italiani.