Vicenda medico arrestato. Lega: “Gravi responsabilità della Direzione sanitaria, serve aria nuova”

«La Direzione generale prenda atto – e agisca di conseguenza – delle gravi responsabilità della Direzione sanitaria aziendale dopo i tanti casi giudiziari che hanno coinvolto l’Ausl di Piacenza».
Lo afferma la Lega piacentina in una nota siglata dalla senatrice Elena Murelli (che è capogruppo del Carroccio in commissione Sanità) e dal direttivo provinciale.
«Ricordiamo che per anni una dottoressa del Pronto soccorso ha sottratto e abusato di morfina mentre era al lavoro. E ci sarebbe il dubbio che la sottrazione sia stata fatta ai danni di pazienti cui non veniva somministrata. Una notizia che era nota ad una buona parte dell’ambiente sanitario» afferma la Lega.
Ora arriva la notizia «di comportamenti inappropriati – continua il Carroccio piacentino – reiterati e contestati dalla Procura come violenza sessuale aggravata – su dottoresse e infermiere, in orari e nel luogo di lavoro – nei confronti di un primario per cui è stato emesso un ordine di custodia cautelare. Nonostante quanto emerso finora, restiamo garantisti e attendiamo l’esito dell’inchiesta. In precedenza, inoltre, si era registrato l’intervento dei carabinieri del Nas, che ha portato ad avvisi di garanzia nel servizio di Salute Mentale con la chiusura di Centri non autorizzati, cioè aperti senza alcun bando di gara, per la riabilitazione di bambini disabili e di pazienti psichiatrici con perdita di posti in comunità e abbandono per mesi di molte prestazioni.
Nessuno, a parte gli arrestati e i destinatari di avvisi di garanzia, si è mai preoccupato di accertare le responsabilità. Ricordiamo che esiste anche il principio della culpa in vigilando. La direzione sanitaria è stata finora silente e, come asseriscono anche le notizie e gli atti giudiziari, di fatto la riteniamo corresponsabile di inerzia e omertà. E’ quindi necessaria aria nuova ai vertici dell’Ausl dopo questo ennesimo episodio».




L’Ausl sull’ordinanza di custodia cautelare a carico del primario dell’ospedale di Piacenza

Ricevimento e pubblichiamo la nota della direzione Ausl di Piacenza sulla vicenda del primario arrestato per violenza sessuale.
“In riferimento all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Piacenza nei confronti di un medico in servizio presso l’ospedale di Piacenza, la Direzione dell’Azienda Usl di Piacenza esprime piena fiducia nel lavoro della Magistratura.
La direzione aziendale ha sempre collaborato con le autorità competenti, attivandosi per fornire ogni elemento utile a ricostruire i fatti. Su indicazione della Procura, abbiamo agevolato in ogni modo il lavoro degli inquirenti, garantendo condizioni ottimali per lo svolgimento delle indagini.
Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza alle vittime. Il rispetto e la tutela della persona sono da sempre principi fondanti della nostra missione: ogni atto che possa ledere la dignità, la libertà o la sicurezza di chi lavora o si cura nelle nostre strutture è inaccettabile.
La direzione aziendale è impegnata a completare, con la massima celerità, tutte le azioni necessarie a tutela delle persone coinvolte e ad adottare i provvedimenti previsti nei confronti del medico indagato, nel pieno rispetto delle disposizioni di legge. Laddove sarà opportuno e necessario, ci costituiremo parte civile.
Ribadiamo il nostro impegno a garantire un ambiente di lavoro sicuro, rispettoso e professionale, in cui ogni operatore sanitario possa svolgere il proprio ruolo serenamente e con dignità. Continueremo a collaborare con le autorità in attesa degli sviluppi dell’inchiesta”.




Abusi in corsia: arrestato primario dell’Ospedale di Piacenza per violenza sessuale e atti persecutori

Un noto primario dell’Ospedale Civile di Piacenza è stato arrestato nella mattinata di oggi dalla Polizia di Stato, su disposizione della Procura della Repubblica e in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Piacenza. Il medico è indagato per gravi reati: violenza sessuale aggravata e atti persecutori nei confronti di dottoresse e infermiere in servizio presso il reparto da lui diretto.
Contestualmente all’arresto, gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito anche una perquisizione nei luoghi di lavoro dell’indagato. L’inchiesta, condotta con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, ha permesso di delineare un quadro inquietante: il primario avrebbe abusato sistematicamente del suo ruolo, compiendo atti sessuali, anche durante l’orario di servizio, ai danni delle sue collaboratrici.
L’indagine è partita dalla denuncia di una dottoressa, aggredita nello studio del medico durante un colloquio di lavoro. La donna ha raccontato di essere stata chiusa a chiave nella stanza, spinta contro un mobile e costretta a subire atti sessuali, interrotti solo dal provvidenziale arrivo di un collega.
In poche settimane di accertamenti, gli investigatori hanno raccolto gravi indizi anche su altri episodi analoghi. Le telecamere installate nello studio del medico, in un arco di tempo di circa 45 giorni, hanno documentato ben 32 episodi tra violenze, rapporti sessuali completi e atti orali, quasi tutti avvenuti in orario di lavoro. Le vittime, spesso in uno stato di soggezione, temevano ritorsioni sul piano professionale e personale, tanto da mostrarsi reticenti nelle prime fasi delle indagini.
In almeno due casi, i comportamenti del medico hanno assunto la forma di veri e propri atti persecutori, con episodi ripetuti e continui. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il primario si comportava come se le donne del reparto fossero a sua completa disposizione, anche dal punto di vista sessuale, arrivando a compiere atti intimi nel corso di normali conversazioni lavorative.
Alcuni episodi hanno visto coinvolte anche operatrici consenzienti, ma ciò – sottolineano gli inquirenti – non riduce la gravità del contesto, in cui il potere e la posizione dominante del primario esercitavano una pressione costante e pervasiva sul personale femminile.
Nonostante l’ambiente ospedaliero fosse a conoscenza delle condotte del medico – che arrivava persino a vantarsene con alcuni colleghi – è emersa una diffusa omertà. Il timore di ripercussioni ha impedito per lungo tempo la denuncia dei fatti, aggravando un clima lavorativo già fortemente compromesso. In un caso, una seconda dottoressa ha scelto di ritirare la denuncia appena presentata, spaventata dalle possibili conseguenze.
Le violenze non solo hanno colpito le vittime sul piano personale e professionale, ma hanno avuto anche un impatto sul servizio sanitario stesso: le operatrici, costantemente turbate, e un primario distratto dalle sue pulsioni, hanno inevitabilmente influito sulla qualità dell’assistenza fornita ai pazienti.
Le indagini proseguono, con l’obiettivo di fare piena luce su una vicenda che scuote profondamente l’ambiente sanitario piacentino.




Presentate le imprese vincitrici del bando per le startup giovanili

Sono stati presentati questa mattina i tre progetti vincitori del bando per le startup giovanili promosso nell’ambito del progetto “Piacenza al quadrato”. Il progetto è stato guidato dal Comune di Piacenza, cofinanziato dal bando “Giovani e impresa” di Anci e portato avanti, sul territorio, da una rete di partenariato che ha coinvolto la Provincia, numerose municipalità locali, associazioni di categoria e cooperative.
Obiettivo, sostenere la creazione di realtà imprenditoriali innovative e sostenibili under 35, promuovendo nel contempo opportunità di formazione e consolidamento di una cultura d’impresa consapevole e responsabile.
Tutti i candidati, infatti (14 le domande presentate, per l’avviso pubblico che stanziava complessivamente 74.500 euro), hanno dovuto affiancare alla presentazione della propria idea il contatto con una delle realtà del territorio che hanno messo a disposizione le proprie competenze, servizi ed esperienza: Confindustria Piacenza e Assoservizi, Confapi, Legacoop, le cooperative Eureka e Arco, Open Lab, Coldiretti, Brainfarm, Libera Artigiani, Consorzio Sol.Co.
L’assessore alle Politiche Giovanili Francesco Brianzi ha ricordato come la rete di “Piacenza al Quadrato” sia stata una delle prime 20 in Italia a ottenere l’approvazione e il riconoscimento di Anci. In municipio erano presenti i rappresentanti delle diverse realtà coinvolte e i vincitori: (Nella foto a sinistra in prima fila i tre componenti del team “Omen Tech” – Nicola Rossetti, Pietro Berzolla e Matteo Gusmini – e a destra Andrea Chiappelloni, che ha proposto la “Macelleria di montagna”).
In collegamento da remoto Federico Martelli e Simone Aiosa per “Colli Italiani Snc”.
Alla presentazione dei progetti vincitori ha partecipato anche Andrea Mozzi, il cui progetto incentrato sulla sostenibilità ambientale e la riforestazione aveva ottenuto valutazioni lusinghiere, ma richiede ulteriori perfezionamenti operativi prima di tramutarsi in una vera e propria impresa.




Fernando Manzotti e il vescovo Scalabrini: due modi originali di studiare l’emigrazione

«L’emigrazione non è guerra tra popoli, è unità del genere umano». Con questa frase – che ben riassume il pensiero del vescovo Scalabrini – padre Mario Toffari ha concluso il convegno “L’emigrazione nell’Italia unita” che si è tenuto al PalabancaEventi (Sala Panini), promosso dall’Associazione Piacenza Città Primogenita d’Italia in collaborazione con la Banca Piacenza (rappresentata dal presidente Giuseppe Nenna, dal vicepresidente Domenico Capra, dal direttore generale e a.d. Angelo Antoniazzi, dal vicedirettore generale Pietro Boselli) e con il patrocinio della Fondazione Spadolini Nuova Antologia.
Andrea Manzotti, presidente del Patronato pei Figli del Popolo e Fondazione San Paolo e San Geminiano di Modena, che ha moderato l’incontro, ha in primo luogo ringraziato l’Istituto di credito di via Mazzini («squisita la sua vocazione di banca del territorio molto attenta alla cultura») per l’accoglienza e il supporto, l’Associazione Piacenza Primogenita, rappresentata dal presidente Danilo Anelli (che ha portato un saluto) e da Maria Antonietta De Micheli e la Fondazione Spadolini (in collegamento è intervenuto per un saluto il suo presidente Cosimo Ceccuti). Il moderatore ha quindi ricordato la figura del padre Fernando Manzotti (Correggio, 1923 – Reggio Emilia, 1970), argomento della prima relazione, insegnante di Storia e filosofia nella scuole superiori e poi docente universitario di Storia del Risorgimento, Storia moderna e Storia dei partiti e dei movimenti politici. I suoi lavori maggiori riguardano La polemica sull’emigrazione nell’Italia unita (1962 e 1969) e Il socialismo riformista in Italia (1965). Collaborò con saggi e recensioni a varie riviste (“Nuova rivista storica”, “Il Mulino”, “Il Ponte”, “Nuova Antologia”) e alla stampa quotidiana (Il Resto del Carlino e, dal 1968, il Corriere della sera) e strinse un sodalizio culturale con Giovanni Spadolini. Il figlio Andrea ha anche raccontato la genesi di questo appuntamento «nato da un’idea di Corrado Sforza Fogliani, a cui mandai gli atti di un convegno dedicato a mio padre a 40 anni dalla morte. Lui questo volume lo recensì su Bancaflash e mi colpì la sua abilità nel trovare agganci piacentini: il primo, il legame di parentela con i Manzotti fotografi storici a Piacenza (Gino, Eugenio ed Erminio) e il secondo il vescovo Scalabrini per il tema delle migrazioni, religioso che non a caso è il protagonista della seconda relazione di questo convegno».
Sandro Rogari, docente di Storia contemporanea all’Università di Firenze, ha fatto cenno all’incontro con Fernando Manzotti nel 1969, «tanto breve quanto intenso, io studente e lui giovane professore chiamato a Firenze da Spadolini; purtroppo morì l’anno successivo». Il prof. Rogari ha quindi distinto il contesto nel quale il prof. Manzotti scrisse il libro sull’emigrazione («fine anni ’50, quando era in atto la grande migrazione interna dal Sud alle industrie del Nord in pieno boom economico») e i movimenti migratori di fine ‘800 («rivolti verso le Americhe e l’Europa, Manzotti studiò il fenomeno del ritorno in patria che spesso si rivelava un fallimento»). Il docente ha sottolineato l’impostazione «originale» degli studi di Manzotti sull’emigrazione derivante dal fatto che era uno storico-politico «che affrontò due discorsi paralleli: le politiche pubbliche da un lato e il dibattito fuori dalle istituzioni dall’altro». Studi che nel libro si concentrano soprattutto sul primo decennio unitario, caratterizzato dalla trascuratezza dei governanti di allora verso il fenomeno. «Il primo provvedimento a tutela degli emigranti – ha spiegato il prof. Rogari – lo si deve a Crispi nel 1889; due anni prima mons. Scalabrini fondò la Congregazione per l’assistenza degli emigrati italiani in America, collaborando in seguito al miglioramento di quella prima legge e delle successive».
Del vescovo di Piacenza esperto di migranti si è occupato padre Mario Toffari, missionario scalabriniano, direttore dell’Ufficio pastorale per i migranti della Diocesi di Piacenza. Dopo aver rilevato che dal 1875 al 1913 gli emigrati italiani furono 9 milioni, il relatore ha definito la conoscenza del fenomeno migratorio da parte di Giovanni Battista Scalabrini «molto pratica e frutto di esperienza personale» derivante dalle visite pastorali (dove constatava il vuoto delle vallate piacentine), dai viaggi in America e in Brasile, da quello che vedeva nelle stazioni di Milano e Piacenza da dove i migranti partivano. «Scalabrini pose domande di fondo – ha sottolineato padre Mario – come perché esiste l’emigrazione (o emigrare o rubare) proponendo ricerca scientifica, lavoro politico, culturale e sociale, interventi del governo, sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Poi passò all’azione: con congregazioni religiose, contro quelli che definì “sensali di carne umana” riferendosi ai mediatori che sfruttavano la disperazione di chi voleva emigrare. Scalabrini sosteneva il diritto ad emigrare ma anche a “non” emigrare, migliorando le condizioni di vita in patria». Il missionario ha quindi citato alcuni capisaldi del pensiero del vescovo piacentino: è sbagliato ostacolare l’emigrazione e lasciarla a se stessa; è necessario l’intervento legislativo; l’emigrazione è strutturale e non è un fatto passeggero; no all’assimilazione, sì all’integrazione nel rispetto delle identità. «Più che di integrazione – ha concluso padre Mario – io preferisco parlare di comunione tra i popoli».
Agli intervenuti la Banca di Piacenza ha distribuito il volume “Via Francigena Italia e Vie Romee nella tratta Piacenza”.




Alimenti mal conservati sequestrati da Ausl e polizia locale

Nei giorni scorsi la Polizia Locale di Piacenza, nel corso di un servizio nella zona di via Roma, ha effettuato un controllo, insieme ad alcuni tecnici veterinari dell’Azienda Usl, in un esercizio commerciale etnico, terminato con il sequestro di oltre 600 prodotti alimentari e sanzioni a carico del titolare.

Il controllo è scaturito a seguito della vendita di alcolici al di fuori dagli orari consentiti dall’ordinanza sindacale, già in vigore da alcuni anni nel quartiere di via Roma, accertata il giorno prima nel corso di un servizio in abiti borghesi proprio in quella zona. Durante le verifiche da parte di agenti e ufficiali della Polizia Locale è stata riscontrata la vendita di alimenti senza etichettatura oltreché di dubbia provenienza, la non corretta conservazione dei surgelati e la mancata esposizione prezzi. I veterinari dell’Ausl, intervenuti a seguito dell’attivazione da parte della pattuglia, hanno proceduto al sequestro di circa 350 pezzi di prodotti alimentari tra carne congelata, pesce congelato e pesce essiccato. Le etichette apposte su tali prodotti – per un totale di circa 150 kg – non provenivano dal produttore originale, ma erano state create dal proprietario del negozio (e quindi prive dell’indispensabile requisito della rintracciabilità). Altri prodotti non erano stati conservati correttamente in quanto mantenuti a temperatura non conforme. Gli agenti hanno posto sotto sequestro circa 300 prodotti alimentari e non alimentari confezionati, in quanto o scaduti o mancanti di etichettatura riportante la traduzione in lingua italiana del tipo di prodotto e del contenuto. Gli accertamenti hanno portato gli operatori di Polizia Locale ad elevare sanzioni anche per la mancata esposizione dei prezzi. L’importo complessivo delle sanzioni per le violazioni commesse ammonta a oltre 3.500 euro.




Presentazione del libro “Annibale deve morire” di Ludovico Lalatta

Un viaggio nella storia di Piacenza tra realtà e immaginazione: è questo il cuore pulsante di Annibale deve morire, il romanzo di Ludovico Lalatta, che verrà presentato in anteprima in un incontro speciale dedicato a lettori, curiosi e appassionati di storia.
Ambientato all’epoca della fondazione di Piacenza, il racconto intreccia fantasia e rigore storico, dando vita a una narrazione avvincente che affonda le radici nel passato più antico della città.
A dialogare con l’autore sarà il professor Paolo Storchi, docente universitario e profondo conoscitore dell’epoca trattata, oltre che studioso del celebre Fegato Etrusco, importante reperto archeologico legato al territorio.
A moderare l’incontro sarà la giornalista Eleonora Bagarotti, che guiderà il pubblico alla scoperta dei temi e delle curiosità legate al romanzo e al contesto storico in cui si sviluppa.
Durante la serata sarà possibile acquistare in anteprima alcune copie del libro. Parte del ricavato verrà devoluto alla Caritas di Piacenza, un gesto che unisce cultura e solidarietà. Successivamente il libro sarà disponibile presso la libreria Fahrenheit 451 di Piacenza.
L’evento è gratuito e aperto a tutti.
Per informazioni: 348 2355151
Dove: Seminario Vescovile, Via Giovanni Battista Scalabrini 67, 29121 Piacenza (Emilia-Romagna)




Piacenza, Città delle Università fa festa sui terreni sportivi di Educatt con gli studenti di tutti gli atenei del territorio

Appuntamento con la seconda edizione della Festa dell’Università – University Sports Day della città di Piacenza, venerdì 9 maggio – dalle 9 del mattino per tutta la giornata – nella cornice dell’area Sport InCampus dell’Università Cattolica, al civico 7 di via dell’Anselma. L’evento, presentato questa mattina a Palazzo Farnese,è organizzato da Comune di Piacenza, EDUCatt, Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori Er.Go, CSI Comitato di Piacenza e Centro Servizi per il Volontariato dell’Emilia, nell’ambito del Protocollo d’intesa con gli Atenei locali siglato l’anno scorso.
Sono già oltre un centinaio gli studenti iscritti – rappresentanti tutte le realtà accademiche del territorio – per un’iniziativa che costituisce anche la tappa locale del “Tour per l’inclusione 2025 attraverso l’Emilia Romagna”, promosso da Er.Go in collaborazione con Educatt, gli atenei del territorio regionale e i Centri sportivi universitari emiliano-romagnoli, con il patrocinio del Comitato paralimpico e di FederCusi. Progetto, quest’ultimo, che ha preso avvio proprio dal felice debutto dello University Sports Day nel 2024, con l’obiettivo di offrire un’opportunità di aggregazione, reciproca conoscenza tra coloro che frequentano università diverse nella stessa città e favorire percorsi di benessere psicofisico per i giovani.
Alle competizioni sul campo nelle diverse discipline – con consegna finale delle coppe a cura del Coni e delle medaglie fornite da Avis, oltre ai premi in abbigliamento sportivo offerti da Macron (così come magliette e palloni) – si affiancheranno, però, numerose altre iniziative a corollario. Dalle dimostrazioni non competitive di pugilato con Boxe Piacenza 1968 e sport inclusivi con Piacenza Baskin Club, Sinergia Italia (sitting volley) e Comitato paralimpico, alla possibilità di sottoscrivere la YoungERcard grazie al Csv, che ha riunito numerose associazioni presenti con il proprio stand per far conoscere, agli studenti, le opportunità relative al volontariato e alla promozione sociale sul territorio: il Coordinamento provinciale degli Enti di Servizio Civile, Croce Rossa Italiana, Anpas e Pubblica Assistenza Croce Bianca, Avo, Amnesty International, Africa Mission e Libera – Nomi e numeri contro le mafie, oltre agli sportelli PiacenzaTalenti e Orientagiovani che saranno a disposizione per illustrare i propri servizi.
Non mancheranno l’intrattenimento e il foodtruck serale, a cura rispettiavamente di Le Moire e Bstradi, mentre durante la giornata sarà affidato ai gelati di Cioccolato 180 un gradito ristoro e ai volontari Cisom il presidio sanitario. “Ringrazio tutte le realtà che, in sinergia, hanno aderito con grande entusiasmo alla realizzazione di questa seconda edizione”, ha sottolineato l’assessore a Politiche Giovanili, Università e Ricerca Francesco Brianzi durante la conferenza stampa odierna, aggiungendo “una menzione particolare anche per il Tavolo dei rappresentanti universitari, StayUp Pc e Piacenza Student Society per il supporto prezioso all’organizzazione. Un lavoro di squadra, per restare in tema sportivo, che sta dando i suoi frutti e che si declina in tante iniziative volte a dare spazio e opportunità di incontro alle ragazze e ai ragazzi che vivono a 360° la nostra Città delle Università”.
Hanno partecipato alla presentazione anche l’assessore allo Sport e Politiche Educative Mario Dadati, la direttrice regionale di Er.Go. Patrizia Mondin, il responsabile della sede di Piacenza e Cremona di Educatt Andrea Castiglioni, il presidente del Comitato territoriale del Csi Stefano Magnaschi e Silvia Balordi, referente di Csv Emilia.
Ha portato la sua testimonianza anche Emilio Maddalena, studente di Medicina dell’Università di Parma, riguardo all’importanza di dedicare attenzione e tempo alla cura del proprio corpo e della propria salute per tutti gli studenti.




Economisti e giuristi in dialogo alla Cattolica

Sperare l’insperabile: economisti e giuristi in dialogo è il titolo dell’evento che martedì 6 maggio, la Facoltà di Economia e Giurisprudenza organizza a partire dalle 14.30, presso la Piazzetta di Economia del Campus di Piacenza dell’Ateneo, nell’ambito dell’Iniziativa di Ateneo sulla Speranza nell’anno giubilare, promossa dall’Università Cattolica del Sacro Cuore.
L’appuntamento si aprirà con i saluti del Preside Allena, per poi lasciare spazio a un parterre qualificatissimo di giuristi ed economisti che racconteranno come, nella loro esperienza professionale, abbiano immaginato di migliorare la realtà, di sperare in un cambiamento, dedicandovi pensiero ed energia. Tra gli ospiti che interverranno, Tiziano Treu, già Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, Gabriele Fava, Presidente INPS e il presidente di Farmindustria Marcello Cattani.
A concludere i lavori, alle 16.30, il Pro Rettore Vicario dell’Università Cattolica Anna Maria Fellegara.




Fondazione, nel nuovo CdA entrano Giovanna Palladini, Enrica De Micheli e Luigi Salice

Saranno in tutto otto – cinque uomini e tre donne – i componenti del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano per il mandato 2025-2029. La squadra, proposta dal presidente Roberto Reggi, è stata nominata oggi pomeriggio dal Consiglio Generale.
Investito del compito di coordinare e dare impulso all’attività dell’ente, il nuovo CdA nasce nel segno della continuità, in linea con quanto preannunciato nelle scorse settimane. Alcuni nuovi ingressi si sono comunque resi necessari per potenziarne l’azione e sostituire i componenti non più rieleggibili.
Nome inedito per la Fondazione è quello di Giovanna Palladini, classe ‘56, giornalista professionista ora a riposo, che ha svolto servizio come addetta stampa della Provincia di Piacenza, dell’Agenzia Arpae e presso un assessorato della Regione Emilia-Romagna. Palladini entra in CdA per la sua solida esperienza nel sociale, maturata in relazione alla propria attività professionale e come amministratrice pubblica in ambito Welfare.
Gli altri due nuovi ingressi provengono invece dal Consiglio Generale appena costituito e sono la gallerista e antiquaria Enrica De Micheli, direttrice dello spazio espositivo Volumnia chiamata allo scopo di consolidare l’azione del settore Arte e Cultura, e l’avvocato Luigi Salice, forte di una solida specializzazione nell’assistere enti pubblici e privati per ciò che concerne le controversie di diritto amministrativo e civile.
Gli altri cinque membri del nuovo Cda erano già presenti nel primo mandato: Mario Magnelli, riconfermato vicepresidente vicario, già dirigente scolastico presso il Liceo Gioia e assessore provinciale alla Cultura; l’altro vicepresidente Luigi Grechi, imprenditore artigiano nell’ambito calzaturiero e presidente di Confartigianato Lomellina; Robert Gionelli, di recente confermato anche nel ruolo di Delegato provinciale del Coni; il direttore di Confindustria Piacenza Luca Groppi; Elena Uber, Direttora dell’Unità operativa Dipendenze patologiche del Dipartimento Salute mentale Ausl di Piacenza.
Nel corso della seduta odierna, il Consiglio Generale ha inoltre nominato i tre membri del Collegio sindacale, l’organo di controllo chiamato a vigilare sull’osservanza della legge, dello Statuto, dei principi di corretta amministrazione e ad esporre il proprio parere sui documenti programmatici annuali e pluriennali. Per il prossimo triennio ne faranno parte i commercialisti Antonella Gasparini (nominata presidente), Stefano Seclì e Luciano Egalini.
«Con questo passaggio restituiamo la piena operatività all’ente – è il commento del presidente Reggi -, che entra in un quadriennio caratterizzato da sfide particolarmente impegnative. Ringrazio i consiglieri riconfermati, per essersi messi ancora a disposizione della Fondazione, e i nuovi ingressi per aver accettato questo impegno. Dal canto mio, sono molto soddisfatto del gruppo di lavoro che si è costituito oggi: tutte persone estremamente competenti, disponibili a interpretare il proprio ruolo a servizio delle comunità di Piacenza e Vigevano e animati da uno spiccato spirito di squadra senza il quale, lo dico sempre, è impossibile raggiungere risultati davvero significativi».
L’iter di rinnovo degli organi della Fondazione non è del tutto concluso. Nelle prossime settimane sarà necessario nominare i due membri del Consiglio Generale che sostituiranno Enrica De Micheli e Luigi Salice. Sarà ridefinita anche la composizione delle Commissioni consultive, vale a dire quei gruppi di lavoro che periodicamente si riuniscono per valutare nel dettaglio attività erogativa e progettualità nei diversi ambiti di intervento della Fondazione (Welfare, Ricerca e Istruzione, Arte e Cultura e la Commissione Attività Istituzionale per Vigevano) a cui si aggiunge la Commissione Investimenti.