Croara. Perde il controllo dell’auto e finisce in bilico su un canale

Incidente nel pomeriggio di oggi, domenica 27 aprile, lungo la Provinciale 40, nel territorio di Gazzola.
Una cinquantenne alla guida di una Volkswagen Tiguan, ha perso improvvisamente il controllo del mezzo nel tratto tra Statto e Croara, poco distante dal golf club.
La vettura, dopo aver sbandato, ha abbattuto il guard rail e si è arrestata in bilico sull’orlo di un canale senza acqua a margine della carreggiata.
Per fortuna il conducente è uscito illeso dopo aver spaccato il finestrino.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Piacenza, che hanno provveduto a mettere in sicurezza il veicolo per evitarne la caduta. Presenti anche i sanitari del 118 e l’ambulanza della Pubblica Assistenza Valnure.
I carabinieri della stazione di Pianello hanno effettuato i rilievi del caso e sarà valutato anche il risultato dell’alcol test.




Presentazione del libro “Il Piano Solo – Golpe si, ma rosso”

Martedì 29 aprile 2025 alle ore 18 a cura dell’Associazione dei Liberali Piacentini si terrà la presentazione del libro di Francesco Bigazzi e Dario Fertilio “Il Piano Solo – Golpe si, ma rosso” (Mauro Pagliai Editore).
La presentazione del volume si terrà presso la sede della Famiglia Piasinteina e verrà illustrato dall’Autore Dario Fertilio, giornalista e scrittore e già ospite del Festival della cultura della libertà, in dialogo con Antonino Coppolino, presidente Associazione dei Liberali Piacentini.
“Il “Piano Solo”, mancato colpo di stato denunciato inizialmente dall’«Espresso» nel 1967, è un caso ancora irrisolto: a nulla sono serviti tre processi, altrettante inchieste amministrative e un’indagine parlamentare. Nel libro Il colpo di Stato del 1964, Mario Segni rispondeva a una lunga e furibonda campagna scandalistica contro il Presidente della Repubblica dell’epoca Antonio Segni e il comandante dell’Arma dei Carabinieri Giovanni de Lorenzo: dietro le accuse ai due, scriveva, si trovavano non solo le classi dirigenti democristiane e alcune testate nazionali, ma anche i servizi sovietici segreti che avevano sovvenzionato l’affaire a monte. Un colpo di biliardo ben assestato, capace di disperdere le biglie in molteplici direzioni: così era il progetto di “golpe rosso” dell’URSS, un gioco spietato che ha finito per coinvolgere anche l’Italia. È ciò che emerge in questo saggio-inchiesta dove gli autori ripercorrono il clima spionistico dell’epoca, grazie a fonti inedite e documenti d’archivio finalmente desecretati dal governo, per restituirci un fondamentale quanto spinoso capitolo della Storia italiana.”
La partecipazione è libera.




Trespidi: “Zona stazione ferroviaria in assoluto abbandono”

“La stazione ferroviaria di Piacenza, primo biglietto da visita per chi arriva in città, si presenta in condizioni di assoluto degrado e abbandono, sotto gli occhi di tutti e nel silenzio assordante dell’amministrazione Tarasconi.” A denunciarlo è il consigliere comunale Massimo Trespidi, del gruppo civico Barbieri-Liberi.
“È davvero inaccettabile – attacca Trespidi – che, a distanza di quasi due anni dagli annunci in pompa magna della sindaca Tarasconi sulla riaccensione della fontana di piazzale Marconi, l’impianto sia ancora spento e in stato di completo abbandono. Un simbolo perfetto dell’inerzia amministrativa di questa giunta.”
Non va meglio all’uscita della stazione, dove, come denuncia Trespidi, “il cartello con le indicazioni turistiche di Piacenza, che dovrebbe orientare e accogliere i visitatori, è ormai seminascosto da chiome selvagge di piante incolte e mezzo distrutto. Una cartolina vergognosa che accoglie chi arriva in città.”
Ancora più grave, secondo il consigliere di Barbieri-Liberi, è la situazione del sottopasso pedonale di piazzale Marconi, chiuso ormai da anni dopo un incendio e mai ripristinato. “Le quattro entrate del sottopasso – aggiunge – sono diventate enormi discariche a cielo aperto, con cumuli di immondizia di ogni tipo, in un contesto igienico al limite della decenza. Chiunque passi di lì può vedere in che stato versa questa zona strategica della città.” Trespidi non dimentica, inoltre, di puntare il dito contro le promesse mancate: “Anche il progetto, sbandierato dal centrosinistra, di prolungare il sottopasso fino ai binari ferroviari è rimasto lettera morta”.
“È ora che la sindaca Tarasconi si assuma la responsabilità di questo sfacelo – conclude Trespidi – e restituisca ai piacentini una stazione e un quartiere dignitosi, come merita una città capoluogo.”




Sabato 3 maggio la Compagnia dialettale Egidio Carella conclude la Rassegna dialettale Corrado Sforza Fogliani

Sarà la Compagnia dialettale Egidio Carella a concludere sabato 3 maggio alle ore 21 al Teatro President la Rassegna dialettale 2024-2025 con la commedia “Al siur Ernesto e la Marta”, tre atti comici di Gabriella Bonazzi con adattamento al dialetto piacentino e regia di Delio Marenghi.
Rassegna realizzata grazie alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Banca di Piacenza e con il Patrocinio del Comune di Piacenza.
La trama della divertente commedia prevede che un’anima tenera viene ingannata da una coppia senza scrupoli e avidi del denaro che lo zio possiede, ma non hanno fatto i conti con chi lo ama e lo protegge e che farà di tutto per smascherare i due imbroglioni…
Fra equivoci e doppi sensi la storia alla fine porta all’amore e alla verità.
Personaggi e interpreti:
Marta, governante, Luisa Pierucci; Ernesto, padrone di casa, Delio Marenghi; Regina, cuoca, Maria Grazia Barbieri; Ciclamino, nipote di Ernesto, Marco Galandini; Elsa, moglie di Ciclamino, Zanon Roberta; dott. Serafini, medico di famiglia, Ettore Celli; Nicola, maggiordomo fannullone, Pierluigi Camozzi; Riccardo, figlio di Ernesto, Gianluca Ghizzoni; notaio, Umberto Arruffati.
Suggeritrice Alessandra Zermani:ù
Posto unico non numerato € 12 – Soci Famiglia Piasinteina € 5 – Under 18 Gratuito – Prevendita: CITY BAR, Via Manfredi 33 da Lunedì a Sabato dalle ore 7 alle 19 – Info e prenotazioni: tel. 351 8728156 da lunedì a Sabato dalle 15 alle 19




Dopo la polemica, la presentazione del libro “Le vite delle donne contano”

Nella giornata di sabato 26 aprile si è svolta, presso l’Hotel Euro di via Colombo, la conferenza di presentazione del libro “Le vite delle donne contano” di Francesca Totolo, alla presenza dell’autrice del libro, del consigliere comunale e avvocato Sara Soresi e di Alessandra Verni, madre di Pamela Mastropietro. La conferenza è stata moderata da Manuel Radaelli, che alla fine della presentazione ha tenuto a precisare in maniera netta la sua posizione riguardo le polemiche sull’iniziale concessione della sala comunale di via Musso, con attacchi diretti alla Giunta.

Totolo, Soresi e Radaelli, in una dichiarazione congiunta, esprimono profonda soddisfazione per il successo dell’evento, in una sala stracolma, che ha visto la partecipazione di oltre cinquanta persone: “Nonostante i tentativi di boicottaggio e di impedirci di dare voce alle vittime dell’immigrazione incontrollata, siamo riusciti comunque a presentare il volume alla presenza di un pubblico attento e partecipe. Sicuramente il comportamento incomprensibile da parte dell’Amministrazione ha creato alcune difficoltà, tuttavia con determinazione abbiamo dato modo ai piacentini di ascoltare una testimonianza diretta, come quella di Alessandra Verni, che ci ha emozionato col ricordo della figlia Pamela.”

“Abbiamo analizzato – continuano Totolo, Soresi e Radaelli – la correlazione tra immigrazione e aumento delle violenze nei confronti delle donne in Italia e in Europa, andando a ricordare vittime dimenticate e taciute dalla stampa italiana e internazionale. Inoltre, abbiamo evidenziato come anche a Piacenza il problema della criminalità stia diventando un grave peso per i cittadini piacentini, preoccupati da questa ondata di violenza da parte di immigrati e italiani di seconda generazione.”

“Quanto alla Giunta – chiudono i relatori – ribadiamo la nostra profonda indignazione per il comportamento insensato, causando grave imbarazzo per la città di Piacenza, di fronte soprattutto a una testimone diretta di ciò che abbiamo trattato nella conferenza. Quanto meno, sarebbe stato gradita almeno la presenza di un rappresentante dell’Amministrazione.”




Giovane minacciato con un coltello da 26enne al “Grill Contest” di Rivergaro

Tensione nella notte al “Grill Contest” di Rivergaro, la kermesse gastronomica in corso sul lungo Trebbia dal 24 al 27 aprile. Intorno alle 5 del mattino del 25 aprile, durante i festeggiamenti, un giovane di 26 anni, residente a Gazzola, ha minacciato un ragazzo di 20 anni del posto brandendo un coltello, scatenando momenti di grande paura tra i presenti.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della stazione di Marsaglia, supportati dai colleghi della stazione di Bettola, impegnati nei servizi di vigilanza per la sicurezza della manifestazione. Secondo le prime ricostruzioni, tra i due sarebbe nato un alterco degenerato in pochi istanti, culminato nell’esibizione dell’arma.
Alcuni partecipanti, accortisi della pericolosa escalation, hanno allertato le pattuglie, che sono riuscite a bloccare tempestivamente l’aggressore e a sequestrare il coltello, ora custodito presso la caserma di Marsaglia. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito.
Il 26enne è stato denunciato per porto abusivo di arma e minaccia aggravata. I carabinieri proseguono le indagini per chiarire con precisione le cause che hanno portato all’episodio.
KNonostante l’accaduto, il “Grill Contest”, evento che ogni anno richiama centinaia di appassionati di barbecue e cucina all’aperto, è ripreso regolarmente sotto la sorveglianza rafforzata delle forze dell’ordine.




Papa Francesco. Il presidente de Pascale ai funerali

“È stata una grande emozione e un grande onore portare a nome di tutti gli emiliano-romagnoli la nostra riconoscenza nell’ultimo saluto a Papa Francesco, un riferimento spirituale non solo per la comunità cattolica ma per il mondo intero, una delle più grandi personalità che hanno segnato questo secolo”.
Queste le parole del presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, che questa mattina ha partecipato a Roma ai funerali di Papa Francesco nella delegazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Le esequie si sono svolte davanti a 200mila fedeli presenti in piazza San Pietro, in Vaticano.




92enne sventa tentativo di truffa

È grazie alla lucidità e alla prontezza di una 92enne piacentina che la polizia di Stato è riuscita a sventare un tentativo di truffa ai danni di una persona anziana, arrestando uno dei responsabili.
Nel pomeriggio del 24 aprile, intorno alle 16, la Sala Operativa ha ricevuto una segnalazione da parte di una signora che, intuendo di essere vittima di una truffa, era ancora in linea telefonica con i malintenzionati. Fingendosi carabinieri, i truffatori le avevano comunicato che suo figlio era stato coinvolto in un incidente stradale in cui un bambino era rimasto ferito, e che per evitare conseguenze penali avrebbe dovuto versare 8.500 euro a un loro incaricato che si sarebbe presentato a casa a breve.
La donna, ben informata sulle tecniche di raggiro grazie alle campagne di prevenzione promosse da forze dell’ordine e stampa, non si è fatta ingannare: ha subito avvisato il nipote, che abita nelle vicinanze, e contemporaneamente ha contattato la polizia. È riuscita, inoltre, a intrattenere i truffatori al telefono per circa un quarto d’ora, consentendo agli agenti della Squadra Mobile, in abiti civili, di raggiungere rapidamente la zona e predisporre un piano di intervento.
Quando i truffatori hanno intuito che la vittima non sarebbe caduta nella trappola, hanno interrotto la chiamata. Tuttavia, gli agenti avevano già circondato l’area e fermato alcuni sospetti. Tra loro un 48enne napoletano, già noto per reati analoghi e sottoposto a obbligo di dimora a Napoli in seguito a un arresto avvenuto a Torino il 14 aprile scorso, sempre per truffe ai danni di anziani con lo stesso modus operandi.
L’uomo, che si trovava nei pressi dell’abitazione monitorando i movimenti in attesa di istruzioni dai complici, è stato condotto in questura e denunciato all’autorità giudiziaria per tentata truffa aggravata in concorso. Sono in corso indagini per identificare gli altri membri della banda.




Polemiche per la presentazione del libro di Francesca Totolo a Piacenza. Botta e risposta

La prevista presentazione a Piacenza del libro di Francesca Totolo, intitolato «Le vite delle donne contano», ha suscitato un acceso dibattito, coinvolgendo la madre di Pamela Mastropietro, Alessandra Verni, il Comune di Piacenza e il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia Sara Soresi. Al centro della controversia, la concessione e il successivo spostamento della sala comunale destinata all’evento.
Secondo quanto riferito in una sua lettera, indirizzata alla sindaca Tarasconi, Alessandra Verni era stata informata di una presunta revoca della sala comunale già prenotata e pagata per la presentazione del libro. In questa comunicazione, la signora Verni esprime il suo sconcerto, interpretando tale azione come un tentativo di “censurare le voci delle donne italiane e immigrate uccise per mano straniera” e di “seppellire il dolore dei loro familiari e la loro richiesta di giustizia”. Ricordando il tragico omicidio di sua figlia Pamela per mano di un “clandestino nigeriano”, sottolinea come quest’ultimo non avrebbe dovuto trovarsi in Italia. A seguito del “caos creato e del polverone mediatico”, la signora Verni ha dichiarato di aver chiesto agli organizzatori di “togliere cortesemente il disturbo e di provvedere alla presentazione del libro di Francesca Totolo altrove”, al fine di evitare che il “grido delle vittime di tali mostruosità” venisse coperto da polemiche.
Il sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi, ha risposto con una lettera alla signora Verni. Innanzitutto, ha espresso la sua vicinanza e il suo sconforto per l’omicidio di Pamela. Successivamente, ha precisato che “al momento non mi risulta sia stata ‘revocata’ la sala comunale già prenotata dagli organizzatori dell’evento”. La sindaca ha inoltre tenuto a rassicurare che “né da parte mia né da parte dell’Amministrazione comunale di Piacenza, vi è e mai vi è stata la volontà di censurare alcuna voce, in nessuna occasione”.
Ha spiegato che, trattandosi di una sala comunale, gli organizzatori, come tutti, sono tenuti a sottoscrivere il cosiddetto bollino antifascista, (in realtà un apposito modulo con cui si dichiara di essere antifascisti), e che gli uffici erano in attesa di ricevere tale modulo regolarmente sottoscritto. Il sindaco Tarasconi ha concluso ribadendo l’assenza di polemiche da parte del Comune, il quale si limiterebbe ad applicare i regolamenti vigenti nel rispetto delle norme.
Anche Sara Soresi, capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia, è intervenuta sulla vicenda tramite un post su Facebook. Ha confermato che l’evento non è stato annullato e che il Comune di Piacenza non ha revocato la sala comunale, precisando che la sala era stata regolarmente concessa circa due settimane prima ed era ancora nella disponibilità degli organizzatori. Tuttavia, Soresi ha affermato che “a seguito delle polemiche sollevate dalla sinistra (Rifondazione e Alternativa per Piacenza), l’amministrazione ha iniziato a sollevare presunti cavilli burocratici, nel tentativo di fare marcia indietro sotto pressione politica. Infine, ha scritto che, per evitare che l’evento venisse trasformato in una “rissa ideologica”, la madre di Pamela aveva chiesto di spostare la presentazione in una sala privata, per rispetto della memoria della figlia e della serietà del tema trattato.
Inoltre, secondo quanto riferito dagli organizzatori, gli uffici comunali non avevano chiesto formalmente di firmare il cosiddetto bollino antifascista. Solo dopo che Rifondazione e Alternativa per Piacenza hanno sollevato polemiche sulla presentazione del libro sarebbe emersa la questione del bollino.
Qui di seguito le lettere ed il post di Sara Soresi.
Lettera aperta indirizzata al sindaco Tarasconi di Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro
Gentilissima signora sindaco Tarasconi,

Sono stata informata che la presentazione del libro “Le vite delle donne contano” di Francesca Totolo ha creato scompiglio a Piacenza, tanto da voler revocare una sala comunale già prenotata e pagata per tempo.

Non solo intravedo la volontà di censurare le voci delle donne italiane e immigrate uccise per mano straniera ma sottolineo anche il tentativo di seppellire il dolore dei loro familiari e la loro richiesta di giustizia.

La mia Pamela mi è stata strappata in modo mostruoso da un clandestino nigeriano che non avrebbe nemmeno dovuto trovarsi ancora in Italia.

Visto il caos creato e il polverone mediatico che si è sollevato, ho chiesto agli organizzatori di togliere cortesemente il disturbo e di provvedere alla presentazione del libro di Francesca Totolo altrove.

Il grido delle vittime di tali mostruosità non può e non deve essere coperto da inutili e pretestuose polemiche.

In fede,
Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro

La lettera di Katia Tarasconi
“Gentilissima signora Alessandra,
Colgo prima di tutto l’occasione di questa sua lettera per abbracciarla, sebbene a distanza: l’atroce delitto di cui è stata vittima la sua Pamela mi aveva sconvolto all’epoca e ancora oggi, solo ripensandoci, mi sconvolge esattamente come allora. Le sono vicina, ben sapendo – purtroppo – che si tratta di un dolore indelebile, di una ferita destinata a non rimarginarsi mai.
Detto questo, e ci tenevo davvero a farlo, mi consenta di precisare che al momento non mi risulta sia stata “revocata” la sala comunale già prenotata dagli organizzatori dell’evento di cui parla in programma presso la Casa delle Associazioni di Piacenza il prossimo 26 aprile.
Mi sento inoltre di rassicurarla in merito al fatto che, né da parte mia né da parte dell’Amministrazione comunale di Piacenza, vi è e mai vi è stata la volontà di censurare alcuna voce, in nessuna occasione.
Molto semplicemente, trattandosi di una sala comunale ed essendo in vigore uno specifico regolamento che ne disciplina l’utilizzo, gli organizzatori – come tutti – sono chiamati a sottoscrivere un apposito modulo. Mi è stato riferito che al momento gli uffici sono in attesa di ricevere il modulo in questione regolarmente sottoscritto; cosa che confido avvenga a breve.
Nessuna polemica da parte dell’Ente che rappresento pro-tempore, quindi, come è ovvio che sia. Gli uffici comunali si limitano ad applicare i regolamenti in vigore, adottati nel pieno rispetto delle norme.
Cordiali saluti
Katia Tarasconi
Sindaca di Piacenza”

Il post di Sara Soresi
FACCIAMO CHIAREZZA SULL’EVENTO DI DOMANI

Domani a Piacenza si terrà la presentazione del libro di Francesca Totolo «Le vite delle donne contano», alla presenza della mamma di Pamela Mastropietro.

➡️ L’evento NON è stato annullato

➡️ Il Comune di Piacenza NON ha revocato la Sala Comunale

➡️ La sala è stata regolarmente concessa circa due settimane fa ed è tuttora nella disponibilità degli organizzatori

➡️ A seguito delle polemiche sollevate dalla sinistra più estrema, l’amministrazione ha iniziato a sollevare presunti cavilli burocratici, evidentemente nel tentativo di fare marcia indietro sotto pressione politica

➡️ Per evitare che un momento di riflessione così delicato venga trasformato in una rissa ideologica, la mamma di Pamela ha chiesto agli organizzatori di spostare l’evento in una sala privata, per rispetto della memoria di sua figlia e della serietà del tema trattato. Pubblico qui sotto la sua lettera aperta.

Purtroppo, la città di Piacenza, fa una pessima figura.




Controlli del NAS Parma in Val Tidone: sequestri e sanzioni a tutela del vino piacentino

Proseguono i controlli del NAS Carabinieri di Parma per garantire la sicurezza alimentare e la tracciabilità nel comparto vitivinicolo, settore strategico per l’economia piacentina e per il Made in Italy. Nell’ambito di un’attività congiunta con l’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi (ICQRF) – Ufficio di Bologna, i militari hanno effettuato un’ispezione in Val Tidone, nel cuore della provincia di Piacenza.
Durante l’ispezione igienico-sanitaria, condotta presso una ditta specializzata nella produzione, imbottigliamento e commercializzazione di vini, sono emerse diverse irregolarità. In particolare, i Carabinieri del NAS hanno rilevato il mancato aggiornamento dei registri dematerializzati di carico e scarico, obbligatori per la tracciabilità dei flussi produttivi. Inoltre, sono stati trovati contenitori vinari non correttamente identificati ed etichettati, in violazione delle normative vigenti.
Al titolare dell’attività sono state contestate violazioni amministrative, con sanzioni per un totale di 3.500 euro.
Il controllo in Val Tidone rientra in una più ampia strategia di tutela della filiera agroalimentare avviata dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute. L’obiettivo è salvaguardare la qualità dei prodotti locali, proteggere i consumatori e garantire un mercato leale per i produttori regolari.
Le ispezioni proseguiranno anche nei prossimi mesi, con particolare attenzione ai territori ad alta vocazione vitivinicola come la provincia di Piacenza.