Conviviale dell’Interact Placentia

Giovedì 12 giugno si è svolta una importante conviviale dell’Interact Placentia presso l’abitazione di Christian Sartori, presidente uscente del Rotary Club Valli Nure e Trebbia e riconfermato per il nuovo anno rotariano.

L’Interact è un’associazione giovanile promossa dal Rotary, aperta a ragazze e ragazzi dai 12 ai 18 anni. È presente in tutto il mondo e nasce con l’obiettivo di far crescere i giovani attraverso il servizio, la collaborazione e il desiderio di migliorare ciò che li circonda. Far parte dell’Interact significa mettersi in gioco, imparare a lavorare in gruppo, sviluppare responsabilità, capacità di leadership, empatia e attenzione verso gli altri. Ma significa anche creare legami, conoscere realtà nuove divertendosi e sentirsi parte di qualcosa di più grande. Nel territorio piacentino oltre all’Interact Placentia c’è anche l’Interact Fiorenzuola d’Arda, che ha come Club padrino il Rotary Club Fiorenzuola.

Giovedì sera, alla presenza di Tiziana Meneghelli, Assistente del Governatore uscente Massimiliano Pini e di quello entrante Annalisa Balestrieri del Distretto Rotary 2050, si sono riuniti quasi una ventina di ragazze e ragazzi, alcuni già soci dell’Interact Placentia già esistente da circa 3 anni, e altri che si sono aggiunti, per rifondare il Club e organizzarsi insieme per dare vita, durante il nuovo anno rotariano che comincerà il prossimo 1 luglio, ad attività e progetti vari, raccolte fondi, iniziative solidali, eventi culturali, giornate di volontariato, campagne di sensibilizzazione e tante collaborazioni con i Rotary Club e con il territorio. Ogni idea nascerà dal gruppo, e tutti avranno la possibilità di contribuire in base alle proprie capacità e passioni.

L’Interact Placentia ha attualmente come Club padrini il Rotary Club Valtidone e il Rotary Club Valli Nure e Trebbia e durante la conviviale di giovedì 12 giugno sono stati “spillati” dalla presidente uscente Maddalena Dragoni numerosi nuovi ingressi, pronti a mettersi in gioco: Angela e Carolina Rebecchi, Sofia Vittoria Brancati, Camilla Cattadori, Sabrina Cozzi, Greta Iori, Micol Tosca, Marcello Prati, che si sono aggiunti a Maria Sole Torselli, Marco Dragoni, Sofia Bersani e Giulia Aruzzoli, soci già presenti nel Club.

Tutti insieme si sono dati un’organizzazione eleggendo come nuovo presidente Angela Rebecchi e stabilendo tutti gli altri ruoli. “Al di là dei ruoli, ciò che conta davvero – ha dichiarato come prima cosa la neoeletta presidente – è lo spirito di squadra: nessuno è escluso, ognuno è parte attiva. L’Interact non è solo un’associazione: è un’occasione – ha concluso la Rebecchi – per crescere, per mettersi alla prova e per lasciare un segno, anche piccolo, nel mondo.”

Sono già previste nelle prossime conviviali ulteriori nuovi ingressi e spillature, per accogliere nel Club Giulia Bodini, Ginevra Sartori e Anna Cioce.

Sono giovani ragazze e ragazzi studentesse e studenti di quasi tutti i vari Licei e Istituti scolastici superiori di Piacenza come ad esempio il Liceo Gioia, il Liceo Respighi, il Liceo Cassinari, l’Istituto Romagnosi, l’Istututo Marconi, e l’Istituto Volta di Castel San Giovanni, a cui a man mano si aggiungeranno nuove adesioni che i soci e i neo-soci stessi raccoglieranno tra le loro cerchie di amicizie e conoscenze, per rafforzare e completare un gruppo che sia protagonista di azioni concrete e significative a beneficio della Città e del territorio.

Molto soddisfatta della nuova squadra di Piacenza Maddalena Dragoni, che esce dall’Interact per raggiunti limiti di età, per entrare in un Rotaract Club, e che al tempo stesso ricoprirà il ruolo di presidente del ROTEX 2050. “Grazie anche alla mia esperienza nell’Interact e nel programma di scambio studio internazionale RYE – dice Maddalena Dragoni – mi impegnerò a coinvolgere gli studenti in entrata e in uscita per migliorare nel complesso la loro esperienza di scambio.”

Christian Sartori è stato molto felice di aver ospitato questa conviviale importante e decisiva per un nuovo corso dell’Interact Placentia, e concorda insieme a Maria Grazia Sabato, del Rotary Club Piacenza Sant’Antonino, la necessità che si promuova nel territorio e, prima di tutto, all’interno di tutti i Rotary del Gruppo Piacentino, la conoscenza dell’esistenza di questo tipo di Club di giovani vite che cominciano a cimentarsi in piccole grandi sfide per occuparsi del mondo che li circonda, perché sia innanzi tutto di stimolo a loro stessi per produrre service utili, ma anche ad altri coetanei man mano di aggregarsi. “La riunione l’hanno organizzata e svolta in autonomia i ragazzi – ha detto Christian Sartori -, io ho solo avuto il piacere di ospitarli a casa mia, ma non sono intervenuto in alcun modo, ho messo loro a disposizione una sala in cui si sono riuniti intorno a un grande tavolo e hanno ragionato e deciso tutto quello che è scaturito da un confronto esclusivamente tra loro, svolto in un clima piacevole, stimolante e pieno di propositi e di entusiasmo.”

“Penso che sia molto importante che la comunità in cui viviamo conosca le tante possibilità di aggregazione e crescita offerte ai nostri giovani (risorse preziose che si stanno formando per essere preparati a tante sfide del presente e del domani) sotto il cappello della grande famiglia Rotary, anzi abbiamo prima di tutto il dovere di diffonderle all’interno di ogni singolo Club Rotary del nostro Gruppo Piacentino, in modo che ogni socio si senta coinvolto e si faccia portavoce e promotore all’esterno dei tanti progetti e programmi rotariani costruiti dai giovani per tutti i giovani – non solo rotariani o figli di rotariani! – e appositamente a loro dedicati” – afferma Maria Grazia Sabato, da sempre convinta sostenitrice e promotrice dell’apertura e del coinvolgimento delle nuove generazioni a collaborazioni ai vari service e attività culturali, di solidarietà e di sensibilizzazione su tante tematiche attuali. – “In generale tutto il mondo dell’associazionismo – prosegue Maria Grazia Sabato – sta attraversando una complessa crisi che va affrontata per ritrovare stimoli e rinnovare interessi e disponibilità ad offrirsi con impegno e spirito di servizio disinteressato, in una missione che è indispensabile per affiancare e sostenere Enti e Istituzioni laddove si intravedono necessità, disagi, zone d’ombra o per approfondire e sviluppare cultura e arte integrando e completando la formazione scolastica, e sono certa che incoraggiare questo tipo di associazioni partendo fin dalle più giovani età, attraverso gli Interact Club nel Rotary, sia la strada giusta per coltivare giovani risorse che man mano sapranno in autonomia affinare le giuste sensibilità, abilità e autonomie per affrontare e risolvere problematiche anche complesse. Mi auguro vivamente che presto anche il mio Club sia pronto ad accogliere questa entusiasmante sfida e si unisca anch’esso come Club padrino dell’Interact Placentia. Proporrò delle attività sul territorio, con il coinvolgimento di tutti i Rotary e Rotaract Club, degli Istituti scolastici da cui attingere risorse e nuove entrate, ma anche di Enti e Istituzioni che hanno, tra i loro obiettivi e mission, la formazione, l’educazione e gli approfondimenti culturali, unitamente al welfare. Alcuni di questi ragazzi che sono appena entrati a fare parte dell’Interact Placentia, come Angela e mia figlia Sofia Vittoria – conclude la Sabato – stanno anche per affrontare nuove sfide personali di arricchimento e di crescita partecipando durante l’estate al programma RYE (Rotary Youth Exchange), a cui anche Maddalena durante il Liceo ha partecipato frequentando un intero anno scolastico in USA, il programma di scambio giovani che rappresenta uno dei mezzi più efficaci per promuovere la pace e la comprensione tra i popoli, perché finalizzato a favorire il contatto diretto tra le giovani generazioni di diverse culture.”

Attraverso questo programma i giovani possono guadagnare borse di studio, possono fare viaggi sulla base di scambi culturali, o possono aiutare una comunità tramite un progetto di servizio. Per partecipare al programma non è necessario essere rotariani o essere figli di rotariani: è una possibilità e un’opportunità aperta a tutti (info@rye2050.org, www.rye2050.org).




Controlli del NAS a Piacenza: sanzioni a un albergo per gravi carenze igieniche

Con l’arrivo dell’estate e l’aumento dell’attività turistica, i Carabinieri del N.A.S. di Parma hanno intensificato le ispezioni igienico-sanitarie anche nel territorio piacentino, a tutela della salute pubblica e della sicurezza dei consumatori.

A Piacenza, i militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità hanno effettuato un controllo presso una struttura ricettiva alberghiera, riscontrando gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali. Durante l’ispezione sono state rilevate presenza di cimici da letto in alcune camere, controsoffitti deteriorati o parzialmente rimossi nei corridoi, nonché sporcizia diffusa e ragnatele nei locali destinati alla preparazione delle colazioni.

Alla luce delle condizioni riscontrate, i Carabinieri hanno contestato al legale responsabile una violazione amministrativa, con una sanzione pecuniaria di 1.000 euro. Inoltre, a causa delle ulteriori criticità rilevate all’impianto antincendio, è stata inoltrata una segnalazione alle autorità competenti per i provvedimenti del caso.

I controlli da parte del N.A.S. proseguiranno anche nelle prossime settimane, in concomitanza con l’intensificarsi della stagione turistica e ristorativa, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle normative igienico-sanitarie e la sicurezza degli ospiti e dei consumatori.




Besurica. La casetta del latte abbellita con un murales

C’è un nuovo murales alla Besurica. Lo ha realizzato l’artista Fabio Guarino, in arte Guari Art, sulla casetta del latte nei pressi dell’edicola, in quella che molti considerano la piazza del quartiere. L’opera, dedicata all’associazione di volontariato Round Table, è stata inaugurata ieri sera, lunedì 17 giugno, durante la seconda serata della Besu Street Fest.
Il murales – nato come performance dal vivo davanti ai cittadini – resterà a colorare e abbellire uno degli angoli più frequentati della Besurica. Un intervento simbolico, che punta alla cura, all’identità e alla comunità, in linea con lo spirito del festival, promosso per il secondo anno consecutivo dall’associazione Besuricando Aps.
Se la seconda serata è stata un successo, complice anche il bel tempo a incorniciare dj Catti e il concerto dei Dejavu, più sfortunata è stata l’apertura di domenica, quando il maltempo ha costretto a rivedere parte della programmazione. Nonostante tutto, l’entusiasmo degli organizzatori resta alto. «Siamo molto soddisfatti. Il quartiere ha risposto, ha partecipato, e anche questa edizione ha dimostrato che qui c’è voglia di vivere gli spazi comuni», dicono i promotori.
Musica, dj set, spettacoli, arte urbana e street food hanno trasformato per due giorni il piazzale di via Perfetti in un luogo vissuto da famiglie, bambini, giovani e residenti di ogni età. E proprio questo è uno degli obiettivi principali dell’iniziativa: accendere i riflettori sulla necessità di una vera piazza per la Besurica, capace di accogliere, connettere e rappresentare il quartiere.
L’evento si è svolto con il sostegno del Comune di Piacenza, all’interno del bando Piacenza 2030.




Arrestato il presunto autore del tentato omicidio di via dei Pisoni

Un regolamento di conti legato al traffico di droga, una sparatoria in strada e una fuga durata giorni: è finita con due arresti l’indagine lampo della Squadra Mobile di Piacenza, coordinata dalla Procura, che ha permesso di identificare e catturare il presunto responsabile di un tentato omicidio avvenuto lo scorso 2 giugno in via dei Pisoni.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, quella sera, al culmine di una lite con un connazionale legata allo spaccio di stupefacenti, un cittadino straniero di 28 anni avrebbe esploso quattro colpi di pistola. Uno di questi ha colpito la vittima al fegato, riducendola in fin di vita. L’uomo ferito è stato immediatamente trasportato in ospedale, dove si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata.
Dopo la sparatoria, il presunto aggressore si è dileguato, facendo perdere le proprie tracce nel mondo sommerso dello spaccio al dettaglio. Nonostante le difficoltà incontrate, anche a causa del clima di omertà che caratterizza certi ambienti, la Squadra Mobile è riuscita a ricostruire l’episodio grazie a un’attività investigativa serrata, basata su tecniche tradizionali e strumenti tecnologici. Decisive, in particolare, le immagini di videosorveglianza che hanno immortalato i movimenti della vittima e dell’aggressore nei momenti immediatamente precedenti all’agguato.
La Procura di Piacenza ha emesso un provvedimento di fermo per il reato di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco. Ma il ventottenne era ormai in fuga, rifugiandosi in diversi nascondigli di fortuna nella zona di Fiorenzuola d’Arda, aiutato dal fratello, che gli forniva viveri e supporto logistico. Secondo gli investigatori, l’indagato stava anche cercando di fuggire all’estero, probabilmente a bordo di un camion diretto in Spagna.
Venerdì pomeriggio la svolta: gli agenti della Mobile hanno individuato e accerchiato il fuggitivo nei pressi di un locale pubblico a Carpaneto Piacentino. Il ricercato non ha opposto resistenza ed è stato arrestato.
Poche ore dopo, le indagini si sono concentrate sul fratello, che – secondo gli accertamenti – aveva avviato una fiorente attività di spaccio tra i locali di via Colombo. Proprio lì, è stato colto in flagrante mentre vendeva cocaina e hashish, e arrestato.
I due fratelli sono stati condotti in carcere e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.




Piacenza, il commercio in sofferenza. Vendite a -1,9% nel primo trimestre

Primo trimestre 2025 in sofferenza per il commercio piacentino.
Le vendite, infatti, hanno fatto registrare un -1,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, con il 44% delle imprese che dichiara flessioni, il 36% che parla di stabilità e solo il 19% che ha registrato aumenti.
Secondo le analisi dell’Ufficio studi e statistiche della Camera di Commercio dell’Emilia, con riferimento alla consistenza delle giacenze a fine trimestre il 75% delle imprese esprime stabilità, il 20% aumento e solo il 5% diminuzione.
Rivolgendo lo sguardo all’andamento delle vendite previsto nel trimestre in corso, il 62% delle imprese ipotizza stabilità, il 23% parla di crescita e il 15% di calo.
Per quanto riguarda gli ordinativi rivolti ai fornitori, le previsioni per il trimestre nel aprile-giugno ci dicono che il 54% delle imprese del commercio ipotizza stabilità, il 18% crescita e il 28% diminuzione.
Infine, l’orientamento delle imprese circa l’evoluzione della propria attività nei dodici mesi successivi è per il 50% concentrato sulla stabilità, per il 36% sulla crescita, per il 3% sulla diminuzione e il 2% sulla possibilità di ritiro dal mercato.




Inaugurato il nuovo murale di Kotè, alto 30 metri, in via Caduti sul Lavoro a Piacenza

Inaugurato a Piacenza, sulla facciata del palazzo Acer di via Caduti sul Lavoro – via Carella, “Elogio alla Tua Unicità”, il nuovo grande murale del pittore e urban artist Kotè, raro caso, a livello nazionale, di sintesi tra arte muraria e artigianato artistico, in cui lo spettatore, grazie all’installazione di un disco riflettente di acciaio e vetri, diventa parte integrante dell’opera.
Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, l’assessore alle politiche giovanili Francesco Brianzi, il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, il prefetto Paolo Giuseppe Alfredo Ponta, il presidente di Acer Piacenza Marco Bergonzi e il direttore generale Stefano Cavanna. Promossa dall’associazione ArteViva ETS e realizzata nell’ambito del bando del Comune di Piacenza UAU PC! – Urban Art Unites Piacenza, e con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, l’opera rappresenta un esempio originale di connubio tra arte in strada e artigianato locale, veicolo di un messaggio dal forte valore simbolico: l’importanza della creatività come strumento per la realizzazione del potenziale di ogni individuo e per la maturazione civile e politica di un’intera comunità.
L’opera e il suo significato
Il murale, delle dimensioni di 30 metri di altezza per 15 di larghezza, è stato realizzato sulla facciata laterale di una palazzina di edilizia popolare, in via Caduti sul Lavoro, nel quartiere periferico Farnesiana. È raffigurata una ragazza con i palmi delle mani rivolti verso l’alto da cui nasce e si dirama una spirale multicolore di forme geometriche e numeri, oggetti ed esseri animati, riferimenti simbolici alle dottrine filosofiche, alla matematica e alla fisica. Tra le mani della giovane è posizionata un’installazione di acciaio e vetri di 140 chili e 3 metri di diametro, un grande disco riflettente che, sfruttando l’effetto prismatico dato da un mosaico di vetri spezzati, restituisce ai passanti la propria immagine riflessa, diventando parte integrante dell’opera.
L’intento dell’artista è suscitare nello spettatore la meraviglia di scoprire la propria unicità grazie al potere generativo e trasformativo dell’arte, facendo maturare in esso la consapevolezza dell’importanza di esprimere se stessi attraverso la creatività. (Foto credits Daniele Signaroldi)

“Elogio alla Tua Unicità” racchiude molti degli elementi che contraddistinguono lo stile pittorico e la visione artistica di Kotè, condivisa di recente dal palco del TEDx Modena,
e, al tempo stesso, la collaborazione con due artigiani locali – Maurizio Singarella, storico mastro vetraio di Piacenza, e Michele Santorsola, fabbro di San Rocco al Porto nel lodigiano, ha permesso all’artista di muoversi su un campo nuovo. “Meravigliarsi è il primo atto creativo. È lo sguardo che si risveglia, che smette di dare tutto per scontato e ricomincia a sognare. Questa scintilla diventa visione, progetto. Per me, l’arte deve “servire” la comunità, diventando futuro condiviso.” – ha dichiarato l’artista.

Il progetto
Promosso dall’associazione ArteViva ETS e sostenuto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, il progetto è tra i vincitori del bando del Comune di Piacenza UAU PC! – Urban Art Unites Piacenza, co-finanziato dal Fondo per il potenziamento di iniziative di sicurezza urbana di cui alla L. 132/2018 del Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

“La bellezza genera bellezza. Per questo – sottolinea il sindaco Katia Tarasconi – abbiamo deciso di investire sulla Street Art come elemento di riqualificazione urbana, capace di valorizzare gli elementi caratterizzanti di un quartiere e promuovere la cura degli spazi condivisi, che è il modo più efficace per prevenire e contrastare il degrado. Piacenza sta cambiando volto grazie al talento e alla creatività di artisti come Kotè, di cui un anno fa, nell’ambito del progetto regionale #ontheroad, abbiamo inaugurato la bellissima opera che ha restituito alla collettività il campo da basket di via Negri. Il grande intervento che inauguriamo oggi, sulla facciata della palazzina Acer, con il cofinanziamento del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e il prezioso sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, è invece una tappa importante del progetto UAU PC!, uno dei cardini del percorso che l’Amministrazione comunale ha intrapreso per realizzare appieno gli obiettivi di sostenibilità del mandato”.

Aggiunge l’assessore a Piacenza 2030 Francesco Brianzi: “UAU PC! è l’acronimo di Urban Art Unites Piacenza. Un’iniziativa a supporto della quale abbiamo approvato precise linee guida inerenti alla Street Art sul territorio e che ha consentito, in poco meno di due anni, di svelare già una decina di opere in diverse zone della città: dalle facciate di scuole, centri parrocchiali e di aggregazione a giardini pubblici, dai muri perimetrali ad alcune aree sino ai grandi edifici residenziali come quello che oggi ammiriamo in tutta la sua potenza espressiva. Un percorso ispirato ai principi fondamentali e agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, che il murale di Koté declina, in particolare, nei goal 4 e 10: da una parte il diritto all’istruzione per tutti, dall’altra la riduzione delle disuguaglianze. Siamo orgogliosi che UAU PC! abbia ricevuto nel 2024, da ASviS, un riconoscimento significativo come buona pratica a livello nazionale, anche per la capacità di coinvolgimento attivo della comunità nella realizzazione di tutti gli interventi artistici”.
“I tanti interventi che sosteniamo in ambito artistico rappresentano anche un modo per favorire il benessere della comunità e la sua qualità di vita – è il commento del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. Questo murale ne è un esempio: non è soltanto il risultato di una forma d’espressione e di creatività, ma anche uno strumento per veicolare messaggi positivi portandoli sotto gli occhi di tutti e un’operazione di riqualificazione urbana che converte un enorme muro grigio in un’opera artistica, una strada di periferia in un luogo attraente. Il tutto in dialogo con la comunità che vive questi spazi, nel segno della creatività, della condivisione e dell’inclusione sociale”.
Con la realizzazione di questo intervento di urban art, monumentale per dimensioni e accessibile a tutti, ArteViva ETS vuole ribadire il valore inscalfibile della creatività umana in un’epoca in cui essa sembra essere sminuita a vantaggio dell’uso dell’intelligenza artificiale, portando questo messaggio, oltre che in strada, anche a scuola.

A questo scopo, prima dell’inizio dei lavori, Kotè ha incontrato gli abitanti del quartiere e gli studenti della Scuola Primaria Caduti sul Lavoro – 4° Circolo Didattico di Piacenza, per ribadire quanto imparare a esprimere se stessi attraverso l’arte e la creatività sia alla base dell’evoluzione del singolo all’interno di una società equa e giusta, in linea con l’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030 che mira ad assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento per tutti, e l’Obiettivo 10 che mira alla riduzione delle disuguaglianze e a potenziare l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a cui il progetto si è ispirato.
L’opera “Elogio della Tua Unicità” non è un’iniziativa a sé stante, ma si pone in continuità con il lavoro svolto dall’Amministrazione comunale, in un quartiere considerato “a rischio sicurezza”, e da Acer Piacenza, impegnati in diversi interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, finanziati tramite fondi del PNRR PINQUA, come la costruzione di 14 nuovi alloggi di edilizia popolare, il rifacimento del tetto di una scuola primaria, la realizzazione di un nuovo campo da basket e di piste ciclabili. L’intenzione e la speranza di chi ha progettato quest’opera imponente è che possa essere fonte di ispirazione quotidiana e veicolo di bellezza per gli abitanti del quartiere e per il gran numero di persone che vi transitano ogni giorno, candidandosi a diventare un elemento distintivo e identitario del territorio che la ospita. (Foto credits Daniele Signaroldi)
Biografia Kotè
Antonio Cotecchia, in arte Kotè, è un pittore, urban e sound artist. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo artistico di Salerno, a 18 anni si trasferisce a Milano dove frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Brera, laureandosi in pittura con il maestro siciliano Saverio Terruso. Dal 2018 realizza murales in collaborazione con scuole, amministrazioni pubbliche ed enti privati di promozione culturale. Tra questi: “Felicità”, murale dedicato a Lucio Dalla dono della Fondazione a lui dedicata alla città di Bologna (2025), “Sognai talmente forte che mi ritrovai nel futuro” ad Aielli, L’Aquila, dedicato a Giacomo Matteotti (2024), il campo da basket “La piramide della vita” a Piacenza (2024), “Futura” ad Aielli e “Parolana” a Salerno nell’ambito dell’iniziativa EU Street Art della Rappresentanza in Italia della Commissione europea (2024), l’opera “Clessidra” per la Fondazione di Piacenza e Vigevano (2022).
Lo stile di Kotè fonda le sue radici nelle tecniche pittoriche tradizionali e si sviluppa attorno a riferimenti di matrice espressionista, futurista, cubista e pop. Oltre all’amore per il disegno e la pittura, l’artista coltiva una forte passione per la musica fin da adolescente quando impara a suonare la chitarra e il pianoforte. Il suo percorso artistico è influenzato dallo studio della timbrica degli strumenti musicali che, nel tempo, diventa la base teorica di musicamento e dell’altro lato, concetti da lui coniati per rappresentare il potenziale inespresso di ogni individuo e l’insieme delle emozioni nascoste dell’animo umano. Questa visione lo porta a dipingere, sulle tele e nei murales, i volti a metà, ovvero la parte visibile e quella invisibile di ognuno, e a raffigurare al loro interno altri personaggi, scene di vita e suggestioni.
A maggio 2025 partecipa come speaker al TEDx Modena dal tema “Disruption”, con un intervento su arte e meraviglia. Vive a Piacenza.
ArteViva ETS è un’associazione senza scopo di lucro costituita a settembre 2024 a Rottofreno (Piacenza) con l’intento di promuovere la cultura e l’arte in tutte le sue forme come strumento per la riqualificazione urbana e la rigenerazione sociale.




Dal 18 al 20 luglio a San Damiano arriva Fly&Fun, fiera aeronautica internazionale

Vorrei che la Fiera Aeronautica Fly&Fun diventi per l’aviazione l’equivalente del Salone di Genova per la nautica. Così si è espresso Roberto Gianaroli, presidente dell’Aero Club Pavullo durante la presentazione della manifestazione nata e cresciuta presso l’aeroporto di Pavullo e che da questo luglio traslocherà a San Damiano.  La conferenza stampa si è tenuta questa mattina in Municipio a Piacenza alla presenza del sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi, del sindaco di San Giorgio Piacentino, Donatella Alberoni, del vicepresidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Giancarlo Tagliaferri. Per l’Aeronautica Militare, sono intervenuti il Generale di Brigata Aerea Urbano Floreani, Capo del 5° Reparto “Comunicazione” dello Stato Maggiore, e il Tenente Colonnello Salvatore Occini, Comandante del Distaccamento Aeroportuale di Piacenza. Tra gli altri presenti, figuravano il viceprefetto aggiunto Claudio Giordano, il direttore del Polo di Mantenimento Pesante Nord Roberto Cernuzzi, il vicedirettore del Polo Nazionale Rifornimenti Francesco Martone, il direttore della Scuola Allievi Agenti di Polizia Francesco Anelli, il Tenente Colonnello dei Carabinieri Michele Laghi, il sostituto commissario della Polizia di Stato Fausto Gaudenzi e rappresentanti della Croce Rossa Italiana di Piacenza, Stefano Travina e Romina Viano.

Come dicevamo Roberto Gianaroli, presidente dell’Aero Club Pavullo, ha espresso un’ambiziosa visione per la Fiera Aeronautica Fly&Fun. Il suo desiderio è che questo evento si affermi come un punto di riferimento primario per il settore aeronautico. In sostanza, Gianaroli mira a elevare la fiera a un appuntamento imprescindibile, un vero e proprio epicentro per l’innovazione e le relazioni nel mondo dell’aviazione.

Un evento di riferimento per il settore aeronautico Fly&Fun, dopo sei edizioni di successo a Pavullo nel Frignano, si sposta per la prima volta a Piacenza, presso l’Aeroporto militare di San Damiano (LIMS), con l’obiettivo di elevare ulteriormente il suo livello e affermarsi nel panorama europeo. La scelta di questa storica base militare a San Giorgio Piacentino, a circa 15 km da Piacenza, è strategica grazie alla sua pista asfaltata di 2.500 metri, ideale per operazioni di volo sicure e per ospitare un evento di grandi dimensioni. L’aeroporto si trova in una posizione vantaggiosa, ben collegato con il nord e il centro Italia.
Fly&Fun 2025 si terrà dal 18 al 20 luglio
L’ingresso per il pubblico è gratuito, ma è richiesta la registrazione tramite il sito ufficiale www.flynfun.it.
L’evento è progettato per coinvolgere non solo gli appassionati ma anche un pubblico più ampio, in particolare i giovani, con l’obiettivo di valorizzare le competenze, le tradizioni e la passione per il volo.

Fly&Fun si distingue per la sua formula innovativa che combina quattro pilastri fondamentali:
Fly-in: Un momento di incontro e socializzazione per i piloti
Fiera aeronautica dinamica: Con esposizioni statiche e dimostrazioni di volo, offrendo ai visitatori e ai piloti la possibilità di provare direttamente i velivoli esposti
Meeting point: Convegni e dibattiti con esperti, professionisti e istituzioni per approfondire temi tecnici e culturali
Piloti del futuro: Aree dedicate ai più piccoli con attività ludiche e laboratori per avvicinarli al mondo del volo e accendere la passione per l’aviazione.

Attività per Piloti e Pubblico

I piloti potranno atterrare sull’aeroporto di Piacenza, visitare gli stand dei produttori aeronautici e, su richiesta e disponibilità del produttore, avere la possibilità di provare i velivoli, in modo simile a una prova su strada di un’automobile.

L’aeroporto militare è raggiungibile sia via terra, sia da piloti che desiderano atterrare con i propri aeromobili, grazie a procedure di volo ben organizzate supervisionate dal “Flight Operation Board”.
Saranno disponibili attività di intrattenimento come simulatori ludici, laser game e metal detector ludico, e visori per la realtà virtuale. Sarà possibile visitare aeroplani storici e prendere contatto con droni e aeromodelli, osservandone aspetti tecnici e costruttivi.
Infrastrutture e Sicurezza L’aeroporto offre oltre 5.000 metri quadrati di area espositiva, ampie zone per il parcheggio di velivoli e veicoli, una sala conferenze attrezzata e la possibilità di rifornimento carburanti (Avgas, Mogas, Jet A1).

La sicurezza è una priorità, con un piano operativo che garantisce la massima sicurezza per le attività di volo, procedure rigorose per l’arrivo e la gestione del traffico aereo, e un sistema di check-in e controllo accurato gestito con il personale dell’Aeronautica Militare. Ai piloti viene chiesto di rispettare orari prestabiliti e le linee guida dell'”In-flight Guide”.
La collaborazione con l’Aeronautica Militare è un valore aggiunto fondamentale, che garantisce autorevolezza e sicurezza, e promuove la cultura aeronautica, la formazione e la sicurezza del volo. L’Aeronautica Militare contribuirà con l’esposizione statica di velivoli come F2000, NH500, 208, e mock-up/cockpit display di aerei come 339 PAN, AM-X, Tornado, AB 212, G 91 PAN e Tornado special color.

Saranno presenti anche simulatori ludici, stand editoriali e un motore dimostrativo con personale tecnico per spiegazioni al pubblico.

Presso il Distaccamento Aeroportuale di Piacenza è attivo anche il Nucleo Valorizzazione Patrimonio Storico Aeronautico, che si occupa del restauro e della conservazione in condizioni di volo di velivoli storici, aggiungendo un legame concreto con la tradizione e la storia dell’aviazione.
L’evento è aperto a tutte le sfaccettature del settore aeronautico, dai costruttori di velivoli e avionica ai fornitori di servizi di manutenzione, formazione (scuole di volo), flight planning, assicurazioni, servizi legali e qualsiasi altra attività che opera nel settore.È un’occasione unica per entrare in contatto con la community aeronautica, presentare novità e dare slancio al proprio business. Sono attesi vari tipi di aeromobili, inclusi ultraleggeri, VLA, LSA, aerei a pistoni, turboprop, autogiri, business aviation, elicotteri, eVTOL, droni e aerei elettrici.




Alla 29esima Silver Flag brillano le stelle di Fiat e Lancia in un’edizione sempre più internazionale

Sole ed asfalto bollenti, equipaggi sempre più internazionali ed entusiasmo che si rinnova sul tracciato che da Castell’Arquato conduce a Vernasca passando per Lugagnano. La Val d’Arda brilla con la ventinovesima Silver Flag, concorso dinamico di restauro e conservazione per vetture storiche da competizione, dove non si accendono soltanto motori. Un contesto celebrato dai partecipanti come unico nel suo genere con una formula che resta fedele a sé stessa pur nascondendo aspetti inediti ad ogni edizione.
L’edizione del 2025 che celebrava i “Campioni del Mondo” del 1975 – e quindi la Ferrari 312 T di Lauda campione in Formula 1, l’Alfa Romeo 33TT12 vittoriosa al Mondiale Marche e la Lancia Stratos capace di primeggiare nella classifica costruttori – vede nei “Best of Show” due auto di fascino irresistibile.
Per le vetture anteguerra il premio è andato alla Fiat 130HP che fin dal suo arrivo nel pomeriggio di venerdì ha saputo richiamare attenzioni e curiosità dalle complesse operazioni di accensione ai racconti dei rappresentanti del Museo dell’Automobile di Torino: centodiciotto anni di età, sedicimila centimetri cubici per una velocità massima superiore ai 160 km/h. La seconda palma, per le auto dopoguerra, è invece stata assegnata alla Lancia Stratos di Alessandro Carrara: una celebrazione di un modello che a mezzo secolo di distanza fa ancora rima con rally.
Alla cerimonia di premiazione, ospitata nella cornice della Pieve di Vernasca, presenti anche la senatrice Elena Murelli – che ha anche condotto l’Autobianchi Runabout nella salita della domenica – ed il presidente di ASI Italia Alberto Scuro che ha coadiuvato lo speaker Daniele Turrisi per alcune partenze.
Tra i premiati non potevano mancare storiche figure del motorismo come Arturo Merzario, autentico mattatore della zona di partenza tra autografi e fotografie, Miki Biasion, Jurgen Barth, Thierry Boutsen e Willy Kauhsen

UN VENERDÌ CON L’ABBRACCIO DELLE DRIADI – Il venerdì è come da tradizione il giorno che accompagna equipaggi, staff e persone al seguito alla prima salita del sabato mattina. Un momento dove i motori sono ancora spenti ma l’entusiasmo inizia ad accendersi nel paddock con le prime auto sbarcate e tra le vie di Castell’Arquato. Quest’anno il CPAE ha voluto rendere omaggio proprio al borgo organizzando un aperitivo sulle note del “Gianni Azzali Jazz Quartet” al Parco delle Driadi. Un momento di grande convivialità con al tavolo piloti del calibro di Miki Biasion e Arturo Merzario.

SABATO: START YOUR ENGINES! – Nonostante il clima di gran caldo e sole battente il pubblico non ha voluto far mancare il suo apporto fin dalle prime ore della mattinata con centinaia di appassionati a passeggiare tra le auto in sosta nel paddock e pronti ad applaudire il passaggio delle auto alla partenza e nelle zone consentite sulla strada per Lugagnano e Vernasca. Grande attenzione ha calamitato la nutrita schiera di Lancia di estrazione rallystica oltre ad alcuni modelli di grande eleganza ed altrettanto prestigio come l’Alfa Romeo 6C Grand Sport.

A “GREEN RUNABOUT” CON ASI – La Silver Flag ha fatto letteralmente da apripista e banco di prova per il progetto “ASI Net-zero Classic”. Sono stati distribuiti più di cinquecento litri di biobenzina con un successivo calcolo delle emissioni di CO₂ per ciascun partecipante, sulla base dei chilometri percorsi. Le emissioni delle vetture iscritte al concorso saranno inoltre compensate tramite il finanziamento di progetti internazionali certificati per la riduzione delle emissioni a livello globale. Dalla Collezione Bertone è sbarcata alla Silver Flag l’Autobianchi Runabout, prototipo del 1969 che ispirerà le linee della Fiat X1/9. Un’auto che ha colpito per le linee eccentriche e che per la tre giorni è stata alimentata esclusivamente a biobenzina.

BENEFICIENZA ALL’OMBRA DELLA ROCCA: PIÙ DI 4000€ RACCOLTI – Sabato sera con la consueta cena di gala per tutti i partecipanti che nella piazza monumentale di Castell’Arquato hanno potuto gustare un nuovo momento conviviale dopo l’aperitivo del venerdì senza però dimenticarsi della solidarietà nel contesto dell’asta di memorabilia.
Il banditore Daniele Turrisi ha stuzzicato i partecipanti battendo all’asta cimeli come lo stendardo “Alfa Romeo Campione del Mondo Sport” stampato in occasione della vittoria della casa di Arese nel campionato del mondo vetture Sport cinquant’anni fa od un disegno estemporaneo del celebre designer nipponico Shiro Nakamura, “chief creative officer” di Nissan. I proventi raccolti saranno destinati ad un’associazione benefica o culturale: l’anno scorso fu il turno del reparto di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale di Piacenza.

SOL LEVANTE: UNA NUTRITA PARTECIPAZIONE – Il designer Shiro Nakamura è forse uno dei più noti piloti tra gli equipaggi nipponici presenti alla Vernasca Silver Flag, equipaggi nipponici che hanno confermato l’entusiasmo per l’evento confluendo in gran numero in Val d’Arda.
Tra loro ha fatto parecchio rumore – decisamente in tutti i sensi – la Ford GT40 Mk II di Takeshi Moroi: l’anno scorso il collezionista giapponese si era ritrovato ad acquistare in corsa un’altra auto per problemi alla spedizione internazionale della Ford promettendo di tornare alla partenza proprio con la GT40. Una promessa mantenuta, e fortemente applaudita.

LA CISITALIA D48 DI CORRADO LOPRESTO – Un’esemplare unico nel suo genere, condotto da Tazio Nuvolari nel Gran Premio di Monaco del 1948, la Cisitalia D48 è stata condotta alla Silver Flag dall’importante e celebre collezionista Corrado Lopresto, brand ambassador di Eberhard & Co.
La maison di orologi, che ha rinnovato per il terzo anno consecutivo il legame con l’evento, ha premiato i vincitori delle categorie Best of Show con due segnatempo della collezione Champion suggellando un rapporto che guarda alla storia dell’automobilismo e dei personaggi più celebri e ancora raccontati.

ALESSANDRO SEGGIO COPILOTA DI THIERRY BOUTSEN – Da diversi anni la locandina della Vernasca Silver Flag prende forma e colore dal Liceo Artistico “Bruno Cassinari” di Piacenza con gli studenti ad incrociare pennelli, reali e virtuali, nella Galleria della Borsa per il concorso di pittura.
Vincitore dell’edizione 2025 è stato Alessandro Seggio con l’illustrazione di una Ferrari, di un’Alfa Romeo e di una Lancia a tracciare un tricolore sul mondo: lo studente, che ha concluso la III Architettura, ha partecipato alla salita della domenica a bordo con Thierry Boutsen, storico pilota belga che ha calamitato l’attenzione di tanti tifosi della Formula 1 degli anni Ottanta e Novanta.

TUTTI I PREMI DELLA 29ESIMA VERNASCA SILVER FLAG

Trofeo ASI – vettura con miglior grado di conservazione: ALFA ROMEO GIULIETTA SPRINT VELOCE (Ikuo Maeda)

Trofeo ASI – vettura con miglior restauro: CISITALIA 202 SC (Giuliano Bensi)

Best of Show vetture anteguerra: FIAT 130HP (Mauto – Museo Nazionale dell’Automobile)

Best of Show vetture dopoguerra: LANCIA STRATO’S GRUPPO 4 (Alessandro Carrara)

Premio FIVA: ALFA ROMEO 1900 CSS (Paolo Saporetti)

Trofeo vetture Turismo: ALFA ROMEO 1900 TI SUPER (Guido Delli Ponti)

Trofeo vetture Granturismo: DE TOMASO PANTERA GRUPPO 3 (Fabrizio Ferrari)

Trofeo rallyssima, auto da rally più evocativa: LANCIA 037 (Gabriele Andolfi)

Trofeo vetture sport: OSCA 100 (Giancarlo Ferri)

Trofeo vetture sport-prototipo: CHAPARALL MK1 (Jose M. Fernandez)

Trofeo vetture monoposto motore anteriore: SCARAB F1 (Eddie Mcguire)

Trofeo vetture monoposto motore posteriore: CHEVRON B28 (Roberto De Angelis)

Trofeo vetture anteguerra: ALFA 1750 SPIDER ZAGATO (Claudio Montagni)

Trofeo Paolo Silva – vettura più rappresentativa della storia della Castell’Arquato-Vernasca: LANCIA FULVIA ZAGATO (Roberta Miniggio)

Trofeo Giuseppe Figoni per la miglior carrozzeria: ALFA ROMEO 1900 TOURING SUPERLEGGERA (Giorgio Tamagni)

Trofeo “Circuito di Piacenza” per la migliore Ferrari: FERRARI 212 INTER TOURING (Micheal Boertien)

Trofeo “Giuseppe Merosi” per la migliore Alfa Romeo: ALFA ROMEO ALFETTA GT (Renato Ambrosi)

Trofeo per la vettura Abarth più importante: ABARTH 1000 BIALBERO (Herbert Wintoch)

Trofeo Paolo Lanati per la soluzione tecnica più raffinata: LANCIA DELTA S4 STRADALE (Fulvio Ferri)

Trofeo Fratelli Maserati: MASERATI GHIBLI 4.7 (Marcello Candini)

Premio Silvano Maggi per la Ferrari più vittoriosa: FERRARI F40 (Giuseppe Bodega)

Trofeo per la vettura Porsche più importante: PORSCHE 911S (Massimo Macaluso)

Trofeo Suixtil: OSCA-MASERATI 1000 (Giancarlo Ferri)

Trofeo Alter Ego: DE TOMASO PANTERA (Silva-Boutsen)

Abarth per i giovani: RITMO ABARTH GRUPPO 2 (Alfredo Sfulcini)

Premi speciali CPAE: AUTOBIANCHI RUNABOUT (Collezione Bertone), LANCIA STRATOS GRUPPO 4 (Antonio Pasquale), LANCIA FULVIA COUPÈ (Paolo e Andreina Mazzotto), SEHCAR C-830 (Peter Leuthardt)




Malore in quota sul Monte Nero: soccorsi due escursionisti liguri

È stato necessario l’intervento di tre squadre del Soccorso Alpino e dell’elisoccorso di Massa-Carrara per trarre in salvo due escursionisti liguri, un uomo di 34 anni e una donna di 32, rimasti bloccati sul sentiero 001 del monte Nero, nel territorio comunale di Ferriere.

La coppia stava percorrendo il tratto di cresta quando l’uomo ha improvvisamente accusato un forte senso di vertigini e un malessere tale da impedirgli di proseguire in autonomia e sicurezza. A quel punto, è stato allertato il Soccorso Alpino e Speleologico Emilia-Romagna tramite la Centrale Operativa del 118.

In breve tempo sono state mobilitate più squadre provenienti dalle stazioni di Parma, Piacenza, Alfeo, Orsaro e Tigullio, con il supporto dell’elisoccorso decollato da Massa-Carrara. Raggiunto l’escursionista, i tecnici del Soccorso Alpino hanno assistito le operazioni di recupero in verricello a bordo dell’elicottero, che lo ha poi trasportato al Passo dello Zovallo. L’uomo, una volta a terra, ha rifiutato il trasferimento in ospedale.

Nel frattempo, la compagna è stata accompagnata a piedi dai soccorritori fino a Parto Grande, alle pendici del monte Bue, dove era stato predisposto un mezzo fuoristrada che ha trasportato anche lei al Passo dello Zovallo.




Parma, neutralizzate due bombe d’aereo della Seconda Guerra Mondiale: evacuate 6.000 persone

Due bombe d’aereo risalenti al secondo conflitto mondiale sono state neutralizzate nel territorio comunale di Parma grazie all’intervento degli artificieri dell’Esercito del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza. Gli ordigni, individuati durante operazioni di bonifica all’interno di un cantiere nell’area dell’ex Castelletto, rappresentavano una minaccia rilevante per l’area densamente abitata.

Si trattava di due bombe gemelle del peso di 535 libbre ciascuna (circa 240 kg), contenenti 124 kg di esplosivo ad alto potenziale e dotate di due sistemi di attivazione. Vista la pericolosità e la posizione degli ordigni, nei giorni precedenti la bonifica i militari hanno realizzato attorno a ciascuna bomba una “camera di espansione”, una speciale struttura protettiva in terra rinforzata progettata per contenere gli effetti di un’eventuale esplosione. Questa misura di sicurezza ha permesso di limitare il raggio della “zona rossa” a 470 metri, rendendo più contenuto l’impatto sull’area urbana e sulle attività circostanti.

Domenica mattina, con il coordinamento della Prefettura e del Comando Forze Operative Nord di Padova, gli artificieri sono entrati in azione. Utilizzando attrezzature a controllo remoto, hanno rimosso i quattro inneschi dagli ordigni, che sono stati poi trasportati sotto scorta alla cava “Laterlite” di Rubbiano di Solignano, dove sono stati definitivamente distrutti.

Durante le operazioni, che si sono svolte in sicurezza e senza incidenti, sono state evacuate circa 6.000 persone. Il dispositivo di sicurezza ha coinvolto anche Forze dell’ordine, Vigili del fuoco e Croce Rossa.

Dall’inizio del 2025, il 2° Reggimento Genio Pontieri ha già bonificato oltre 150 ordigni bellici di varie tipologie, tra cui due bombe d’aereo e una bomba navale di profondità, nelle 13 province tra Emilia e Toscana di competenza.

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