Aggressione a Carpaneto piacentino: due carabinieri feriti mentre difendono un cittadino indiano

Nella serata dell’8 giugno 2025, due militari della Stazione Carabinieri di Lugagnano Val d’Arda sono stati aggrediti mentre intervenivano nel Comune di Carpaneto Piacentino (PC), al di fuori del proprio territorio di competenza, per sedare una lite tra un cittadino di nazionalità marocchina e uno di nazionalità indiana. A riferirlo è la Segreteria Regionale Emilia-Romagna del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC) che ricostruisce l’accaduto.
“A seguito della chiamata per una rissa degenerata in aggressione, i due carabinieri – primi e unici a poter intervenire, vista l’indisponibilità di altre pattuglie sul territorio – sono giunti
sul posto trovando il cittadino indiano vittima di un attacco da parte di un gruppo di cittadini marocchini. I militari si sono immediatamente frapposti per proteggerlo ma sono stati a loro volta colpiti con violenza. I due carabinieri hanno riportato lesioni agli arti superiori nel corso dell’intervento, ma l’azione coraggiosa ha evitato conseguenze
peggiori per la vittima dell’aggressione”.
“La Segreteria Regionale Emilia-Romagna del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC) esprime la propria piena vicinanza ai colleghi feriti e ribadisce con forza la necessità di un intervento strutturale per garantire la sicurezza degli operatori delle forze dell’ordine.
Da tempo – sottolineano Giovanni Morgese, Segretario Generale Regionale Emilia-Romagna, e Luca Poggi, dirigente regionale su Piacenza – il sindacato richiama l’attenzione su una prassi operativa inaccettabile: interventi ad alto rischio, come quelli per risse, violenze domestiche o liti familiari, non possono e non devono essere affidati a una sola pattuglia. Una tale esposizione del personale è non solo inefficace sotto il profilo operativo, ma pericolosa per l’incolumità degli operatori e dei cittadini coinvolti.
La cronica carenza di organico nelle Stazioni Territoriali, unita a turni estenuanti che spesso si protraggono oltre il previsto, espone quotidianamente i militari a gravi rischi. Non è più accettabile che il personale venga lasciato solo ad affrontare situazioni ad alto rischio, senza un adeguato supporto operativo. NSC Emilia-Romagna lancia un appello deciso all’Esecutivo affinché si attivi con misure concrete e tempestive per rafforzare gli organici e tutelare chi ogni giorno lavora per la sicurezza del Paese, anche nei territori più periferici e complessi”.




Murelli (Lega): «Ora la Regione commissari l’Azienda sanitaria»

«Avevo già chiesto, in Senato, il commissariamento dell’Ausl. Ritengo ora che, da parte della Regione, sia un passo doveroso per fare chiarezza, per consentire agli indagati di difendersi nel migliore dei modi, per tutelare le centinaia di dipendenti che lavorano ogni giorno con impegno e correttezza».

Lo afferma la senatrice Elena Murelli, capogruppo della Lega in commissione Sanità, lavoro e affari sociali. Il Carroccio era già intervenuto all’inizio di maggio sui diversi casi che hanno visto quattro medici protagonisti di vicende giudiziarie, di cui l’ultimo è stato un medico, ex primario di Radiologia, arrestato per violenza sessuale e stalking verso alcune dipendenti.

«Il sospetto che qualcosa non andasse nel management dell’Ausl era sotto gli occhi di tutti. Qui, però, ci troviamo davanti – prosegue la senatrice – a un provvedimento di chiusura indagini dove vengono contestati reati gravissimi per una pubblica amministrazione: dal peculato, al falso, alla turbata libertà degli incanti. Le persone coinvolte hanno venti giorni di tempo per presentare memorie o chiedere di essere sentite, poi la procura potrebbe chiedere il loro rinvio a giudizio. E se avvenisse sarebbe complicato spiegare ai cittadini perché i vertici Ausl restino al loro posto». Murelli, che sottolinea l’importante e complessa indagine coordinata dalla Procura e svolta dalla Guardia di finanza, riflette sulle ipotesi di denaro pubblico che sarebbe stato usato in modo illecito – oltre venti milioni di euro – «più del disavanzo di bilancio 2024 che è di 12 milioni».




Katia Tarasconi: “Massima fiducia nella magistratura e altrettanta fiducia e stima nei confronti dei vertici Ausl e del personale”

Anche Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza, interviene sull’ennesima inchiesta della magistratura che coinvolge l’Ausl di Piacenza e scrive: “Viviamo in uno Stato di diritto nel quale le Istituzioni si prendono cura di sé stesse, controllando, indagando, intervenendo. Funziona così, ed è un bene per tutti noi. Di fronte all’avviso di chiusura di una complessa indagine condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura della Repubblica in merito a presunte attività illecite che coinvolgono, tra gli altri, funzionari, dirigenti e dipendenti dell’Azienda Usl di Piacenza, prendo atto e resto in attesa degli sviluppi con la massima fiducia nei confronti della Magistratura, certa che il prosieguo delle attività giudiziarie e gli eventuali processi in tutti i gradi di giudizio consentiranno di far piena luce sull’intera vicenda in ogni suo aspetto. E se verranno riconosciute responsabilità, confido che vengano presi provvedimenti adeguati, e così sarà senza dubbio. 

Colgo l’occasione per ribadire altrettanta fiducia e stima nei confronti dei vertici Ausl, del personale, sanitario e non, e dei professionisti che ogni giorno e ogni notte lavorano con onestà e fanno del loro meglio per prendersi cura di tutti noi. A loro, che rappresentano la stragrande maggioranza di chi opera nella sanità piacentina, va tutta la mia vicinanza in un periodo particolarmente complicato”.

 




Zandonella (Lega): “Cosa deve ancora succedere per commissariare l’Ausl di Piacenza?”

“Era il 2 giugno 2023 e come segreteria provinciale della Lega organizzammo una conferenza stampa per denunciare problemi di malagestione nella sanità piacentina. Oggi, dopo l’ennesimo scandalo che ha colpito l’AUSL di Piacenza, si conferma quanto la Lega piacentina denuncia da tempo: nella gestione della sanità locale ci sono gravi criticità, spesso insabbiate o ignorate. Le nostre denunce già ampiamente rese note arrivavano sia da cittadini stanchi di disservizi, sia da dipendenti esasperati da situazioni ormai inaccettabili”. A dichiararlo è Luca Zandonella, consigliere comunale e segretario provinciale della Lega a Piacenza.

“La misura è colma: la Regione Emilia-Romagna non può continuare a mettere la testa sotto la sabbia fingendo che tutto vada bene. I fatti dimostrano il contrario. È tempo che si assuma la responsabilità politica e istituzionale di quanto sta accadendo, procedendo con il commissariamento dell’AUSL di Piacenza. Serve un cambio netto per restituire fiducia ai cittadini e dignità al personale sanitario. Tanti professionisti che lavorano con impegno meritano rispetto”.

“Nel 2025 – conclude Zandonella – i piacentini meritano una sanità efficiente, trasparente e realmente al servizio delle persone. La Lega continuerà a battersi per questo obiettivo, senza sconti e senza far finta di niente come qualcuno sta facendo da tempo immemore per difendere i propri centri di potere”.




Ausl di Piacenza. “Fiducia nell’operato della Magistratura. Continuiamo a collaborare, come abbiamo sempre fatto”

Riceviamo e pubblichiamo la nota ufficiale dell’Ausl di Piacenza.

“L’Azienda Usl di Piacenza, in merito alle notizie diffuse oggi dalla Guardia di Finanza e dalla Procura della Repubblica, prende atto della conclusione delle indagini preliminari che riguardano anche propri dipendenti.
L’Azienda ribadisce la propria fiducia nell’operato della Magistratura e conferma la piena collaborazione con gli organi competenti, come sempre fatto”.




Inchiesta Ausl Piacenza. L’assessore Fabi: “Agiremo duramente qualora venissero accertate responsabilità penali o comportamenti non corretti”

Davanti a varie prese di posizione politiche conseguenti alla nuova inchiesta giudiziaria che coinvolge l’Ausl di Piacenza arriva da parte dell’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi  una risposta per ora molto interlocutoria che lascia intendere come non sarebbe all’orizzonte alcuna azione immediata nei confronti dei vertici dell’azienda sanitaria piacentina. Fabi commentando la notizia ha detto: “Prendiamo atto della conclusione delle indagini della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica su irregolarità riscontrate negli appalti dell’Ausl di Piacenza che riguardano anche dipendenti dell’Azienda stessa. Ribadiamo il pieno rispetto dell’operato della magistratura e confermiamo la doverosa piena collaborazione con gli organi competenti. A maggior ragione, la cura delle persone deve avere come prerequisiti fondamentali trasparenza, legalità e qualità dell’assistenza, né può essere la salute, bene pubblico, oggetto di frode e interesse”.

“Nell’ovvio rispetto del principio di presunzione di innocenza e delle tutele previste dall’ordinamento – conclude l’assessore -, la Regione agirà duramente e con fermezza qualora venissero accertate responsabilità penali o comportamenti non corretti a esito degli accertamenti giudiziari”.

 

 




Ausl Piacenza. Tagliaferri (FdI): “Commissariare subito l’Ausl di Piacenza e sospendere la direttrice Bardasi”

Il Vicepresidente dell’Assemblea legislativa Giancarlo Tagliaferri (FdI) attende ulteriori sviluppi nell’inchiesta per peculato, ed altri gravi reati, condotta dalla Procura e dalla Guardia di Finanza di Piacenza con riferimento alla gestione di procedure ed appalti contestata a numerose figure della locale Ausl, ricordando altresì i recenti eventi di cronaca giudiziaria che hanno dominato sui media locali e regionali in materia sanitaria.

“Commissariare immediatamente l’Ausl di Piacenza e sospendere la Direttrice Generale Bardasi – rimarca il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia – rappresenterebbe un gesto a tutela del buon nome della sanità piacentina, nonché una attività di garanzia nei confronti della dirigente stessa in attesa di nuovi sviluppi”.

E’ particolarmente chiaro il giudizio del consigliere Giancarlo Tagliaferri (FdI) nell’apprendere dell’ulteriore scandalo che riguarda l’Ausl diretta da Paola Bardasi.

“Non voglio assolutamente esprimere ulteriori commenti mentre l’inchiesta della Procura che unitamente alla Guardia di Finanza è nel pieno del suo svolgimento, ma credo che il Commissario potrebbe portare serenità in un ambito ancora scosso dalle precedenti vicende di cronaca giudiziaria, mentre la sospensione della dottoressa Bardasi potrebbe aiutare a chiarire responsabilità e omissioni di un sistema evidentemente tossico per tutti: per i lavoratori onesti, per i pazienti e per la collettività intera”.

Dal tono interlocutorio la risposta arrivata dall’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi davanti a varie prese di posizione politiche. Fabi commentando la notizia ha detto “Ribadiamo il pieno rispetto dell’operato della magistratura e confermiamo la doverosa piena collaborazione con gli organi competenti”, aggiungendo “qualora venissero accertate responsabilità penali o comportamenti non corretti la Regione agirà duramente e con fermezza a esito degli accertamenti giudiziari”.

Non sembrerebbe dunque essere all’orizzonte alcuna azione immediata.




Ausl di Piacenza. Appalti truccati per oltre 7 milioni: 20 indagati tra funzionari pubblici e manager di multinazionali

Una nuova, grossa, tegola si abbatte sulla Ausl di Piacenza al termine di una articolata indagine della Guardia di finanza. Dopo i medici arrestati per droga, il primario arrestato per violenza sessuale ora venti persone, tra dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici dell’azienda sanitaria di Piacenza, oltre a manager di società private – anche multinazionali attive nel settore delle forniture medico-diagnostiche e ortopediche – sono state raggiunte da un avviso di conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura di Piacenza.

L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, ha portato alla contestazione, a vario titolo, di reati gravi come peculato, turbativa d’asta, abuso d’ufficio, esercizio abusivo della professione e falso ideologico in atti pubblici.

Le indagini, sviluppate dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, hanno riguardato appalti pubblici per un valore di oltre 7 milioni di euro e l’impiego di fondi PNRR pari a 17 milioni, destinati alla realizzazione e all’ammodernamento di strutture sanitarie territoriali.

Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, analisi dei tabulati, pedinamenti, perquisizioni e l’esame di testimoni, è emerso un quadro articolato di irregolarità nella gestione degli appalti. Le anomalie riguardano l’adozione sistematica di procedure inadeguate – come affidamenti diretti reiterati, proroghe ingiustificate e acquisti in economia – con l’obiettivo di eludere le regolari gare pubbliche, favorendo fornitori prestabiliti.

I finanzieri hanno accertato anche numerosi incontri tra dirigenti pubblici e rappresentanti delle aziende fornitrici, finalizzati a orientare le procedure di acquisto di apparecchiature sanitarie di elevato valore. Un modus operandi che ha sollevato pesanti dubbi sulla correttezza delle assegnazioni.

Particolarmente gravi anche le irregolarità riscontrate nella gestione di quattro progetti finanziati con fondi PNRR, per un totale di 17 milioni di euro. In alcuni casi, per non perdere il finanziamento, i responsabili avrebbero firmato verbali attestanti falsamente la conformità tra i progetti definitivi e quelli di fattibilità, pur in presenza di criticità tecniche ed economiche.

Intanto il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri (FdI) chiede di commissariare subito l’Ausl di Piacenza e sospendere la direttrice Paola Bardasi.

Questa la risposta dell’assessore regionale Massimo Fabi.

Il comunicato della Ausl di Piacenza.

 

 




Il Genio Pontieri di Piacenza domenica impegnato nel disinnesco di due bombe a Parma

L’Esercito Italiano sarà impegnato nel Comune di Parma nell’attività di bonifica di due bombe d’aereo da 500 libbre ciascuna, di fabbricazione americana e risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Il ritrovamento degli ordigni è avvenuto all’interno di un cantiere situato in una ex area militare, durante le operazioni di bonifica sistematica condotte da una ditta specializzata nel rilevamento di ordigni bellici.

In particolare, gli artificieri dell’Esercito del 2° Reggimento Genio Pontieri di stanza a Piacenza entreranno in azione, attraverso il coordinamento dalla Prefettura di Parma e del Comando Forze Operative Nord di Padova, domenica 15 giugno per neutralizzare le due bombe d’aereo. L’operazione prevede la rimozione in sito dei sistemi d’innesco dai due ordigni e successivamente il trasporto dei residuati bellici privi di spolette presso la cava “Laterlite” in località Rubbiano di Solignano dove saranno successivamente fatti brillare. Per far questo gli artificieri dell’Esercito utilizzeranno speciali attrezzature ad alta connotazione tecnologica

In considerazione della complessità dell’intervento e della densità di urbanizzazione dell’aerea interessata, al fine di contenere i disagi alla collettività i militari del Genio dell’Esercito hanno realizzato intorno a ciascun ordigno una speciale struttura protettiva in terra rinforzata (camera di espansione), progettata per contenere gli effetti di un’eventuale esplosione accidentale durante la delicata fase di disinnesco. Questa mitigazione ha consentito di ridurre sensibilmente il raggio della zona di sicurezza (detta “zona rossa”), riducendo a 470 metri di raggio la zona di sgombero. Durante le operazioni di bonifica saranno evacuate circa 6.000 persone.

Dall’inizio dell’anno, gli artificieri del Genio Pontieri hanno distrutto 2 bombe d’aereo, 1 bomba navale di profondità e oltre 150 ordigni bellici di varie dimensioni e tipologie nelle 13 province di competenza tra l’Emilia e la Toscana.

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Canottaggio: gli atleti della Vittorino ad un soffio dalla Nazionale azzurra

Fine settimana ricco di eventi agonistici per la Vittorino da Feltre, tanto che la squadra di canottaggio si è divisa in due campi di regata per due differenti competizioni.
Sul lago di Piediluco, in provincia di Terni, si sono disputate le selezioni valide per i Campionati mondiali Under 19 e per la Coupe de la Jounesse. I primi atleti biancorossi a scendere in gara sono stati Marco Tinelli e Matteo Sardi nel due senza; i due giovani canottieri della Vittorino, dopo aver superato le qualificazioni, hanno disputato i quarti di finali chiudendo in settima posizione e terminando così la loro corsa per la Nazionale azzurra. In seguito ha poi gareggiato Viola Ferrari; l’atleta biancorossa, ancora nella categoria Under 17, ha superato l’ostacolo delle qualifiche che prevedeva una sola  eliminazione, gareggiando successivamente nei quarti di finale ottimamente conclusi in quinta posizione alle spalle della portacolori della Canottieri Pullino (recente argento europeo). Ottima prestazione, pur non avendo centrato la qualifica azzurra, anche per Dario Guerra che nella regata del singolo ha partecipato a una competizione molto selettiva con cinquantasei partecipanti. L’atleta piacentino ha chiuso brillantemente le qualifiche in seconda posizione, superando una prima grande scrematura, per poi concludere i quarti di finale, contro avversari molto più esperti, in sesta posizione.
Un’altra parte della squadra biancorossa ha invece gareggiato a Ravenna in una competizione regionale. Le iniziali condizioni critiche dovute al forte vento hanno messo in difficoltà i primi canottieri scesi in acqua tra cui Luca Groppi che, gareggiando nel singolo Under 19, ha chiuso in quarta posizione. Nella categoria Allievi C due atleti biancorossi si sono sfidati nella specialità del 7,20, in cui Ettore Tamborlani ha conquistato il terzo posto mentre il compagno di squadra Alberto Molari ha concluso in quinta posizione. Subito dopo hanno gareggiato per la prima volta in doppio Elissa Bosu e Carolina Maralaggia; nonostante la loro limitata esperienza e un affiatamento buono ma ancora da migliorare, le due atlete hanno terminato la gara in seconda posizione. Le successive competizioni sono state annullata dai giudici a causa del forte vento che rendeva impossibile lo svolgimento delle gare in sicurezza.

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