La ricca offerta di Bobbio Classica 2025

Si rinnova con la stagione estiva, da oltre vent’anni, l’appuntamento con “Bobbio Classica”, la rassegna di musica di qualità organizzata dall’associazione Ponte Musicale con il sostegno principale di Comune di Bobbio, Banca di Piacenza e Regione Emilia Romagna e che si avvale della direzione artistica di Maria Ernesta Scabini.

Caratteristica dell’edizione 2025 – che apre come sempre il 16 agosto – una concentrazione degli appuntamenti nella prima settimana, per poi tornare a fine mese e concludere una prima parte del Festival il 7 settembre. L’omaggio al repertorio sacro, invece, verrà reso il giorno di San Colombano, patrono della città (23 novembre), e in concomitanza con la festività dell’Immacolata (8 dicembre).

Location atipiche come il Ponte del Diavolo, insieme ai centri più caratteristici della città quali la Basilica di San Colombano e il suo Chiostro, e l’Auditorium Philippe Daverio, accoglieranno una ricca offerta musicale con – come tradizione – protagonisti di grande fama.

La manifestazione ha anche il sostegno di Laura abbigliamento, Meandri abbigliamento, Gli Amici di Bea, Marghe e Susi abbigliamento per bambini, Rocca Costruzioni, Monica intimo-mare, Miro Oreficeria, Artevi Salumeria, Cantine Malaspina.

IL PROGRAMMA

Sono bel dodici gli appuntamenti in cartellone. Ecco il dettaglio del programma.

Sabato 16 agosto – Nell’insolita cornice del Ponte del Diavolo sul Trebbia, l’arpa di Davide Burani aprirà il Festival con un programma dedicato alle trascrizioni per arpa di alcune pagine del melodramma italiano. Alcune delle trascrizioni sono a cura dell’esecutore stesso.

Domenica 17 agosto – Nel suggestivo Chiostro di San Colombano si proseguirà con Mihaela Costea, primo violino dell’orchestra Toscanini e solista di fama internazionale, accompagnata al pianoforte da Franca Moschini con un programma che accosta la monumentalità corrusca della sonata Kreutzer di Beethoven, all’intimismo sofferto e decadente di un altro capolavoro della letteratura cameristica romantica, la sonata in re minore di Brahms.

Lunedì 18 agosto – In omaggio al patrimonio artistico della città di Bobbio, il terzo concerto si svolgerà nella Basilica di San Colombano, dove l’illustre organista Fausto Caporali accosterà ad un excursus che parte dal primo barocco fino al novecento italiano, improvvisazioni in stile su tema dato dal pubblico.

Martedì 19 agosto – L’auditorium Philippe Daverio ospiterà il violoncellista Lambetro Curtoni, giovane ma già affermato a livello internazionale, accompagnato al pianoforte da Giovanni Doria Miglietta, con un programma che accosterà un compositore non troppo noto in Italia come l’inglese di epoca vittoriana Charles Stanford con un classico del grande repertorio, la sonata in mi minore di Brahms.

Mercoledì 20 agosto – Sempre all’auditorium Philippe Daverio Danilo Rossi, già prima viola dell’Orchestra del Teatro alla Scala, accompagnato al pianoforte dal suo storico partner Stefano Bezziccheri col quale ha formato un acclamatissimo duo, accosterà ad una prima parte dedicata a due protagonisti assoluti del romanticismo come Schuman e Brahms, una seconda parte più “estiva” e disinvolta con brani di Piazzolla, Kreisler e altri.

Giovedì 21 agosto – “Bobbio Classica” porge la massima attenzione alla musica contemporanea, che quest’anno verrà proposta (location, l’auditorium Philippe Daverio) dal Gruppo Italiano di Musica Oggi (GAMO) di Firenze. Verranno eseguiti brani di Sonia Bo, Giuseppe Colardo, Martino Faggiani e dei compositori che hanno frequentato il corso di perfezionamento tenutosi nella scorsa edizione a Bobbio.

Mercoledì 22 agosto – La famiglia Bach sarà il tema del recital pianistico di Orazio Sciortino proposto all’auditorium Philippe Daverio. Si partirà con il sommo Johannes per poi inoltrarsi nelle inquietudini preromantiche del figlio Carl Philipp, la dolcezza galante di Johan Christian e un altro tipo di intimismo preromantico di Friedemann.

Domenica 31 agosto – Gli allievi dell’Accademia Verdiana del Teatro Regio di Parma, accompagnati al pianoforte dal direttore didattico Francesco Izzo, proporranno un programma di arie d’opera che spazierà da Mozart al primissimo Verdi, con alcune proposte di raro ascolto.

Domenica 7 settembre, all’auditorium Philippe Daverio, si chiuderà la prima parte del Festival con il recital del grande soprano Carmela Remigio, accompagnata al pianoforte da Martino Faggiani, che proporrà arie da concerto di Mozart e Beethoven per concludere con la grande scena tragica de “Il Pirata” di Vincenzo Bellini.

Domenica 23 novembre, nella ricorrenza di San Colombano, patrono della città, nella suggestiva cornice della Cripta dell’Abbazia, il soprano Anna Simboli, specialista del repertorio barocco, e Francesco Moi (organo), presenteranno un programma che alternerà momenti esclusivamente organistici con l’esecuzione di brani di Girolamo Cavazzoni, autore dal quale prende avvio la letteratura strumentale, con brani spirituali compresi tra sedicesimo e diciassettesimo secolo tra i quali spicca, oltre alla figura centrale di Claudio Monteverdi, quello di una compositrice, Lucrezia Orsina Vizzana.

Lunedì 8 dicembre chiusura del Festival al santuario di Nostra Signora dell’Aiuto, con il ritorno di Lamberto Curtoni, questa volta in versione solistica, che presenterà “In scordatura”, un programma che parte da autori quali Gabreli e Bach per concludere con una composizione dello stesso Curtoni.

Dal 19 al 23 agosto, inoltre, si terrà un “Masterclass di Composizione” con i docenti Sonia Bo e Giuseppe Colardo.

L’ingresso è libero. In caso di maltempo i concerti programmati nel Chiostro si terranno nell’Auditorium Santa Chiara. Per informazioni: Comune di Bobbio (0523962813 – www.comune.bobbio.pc.it): Associazione Ponte Musicale (3473158284 – www.pontemusicale.it).




Farini capitale della buona cucina fra la torta di patate e la serata in memoria di Georges Cogny

Per un fine settimana il territorio di Farini, in provincia di Piacenza, diventerà il centro della buona cucina. Sono infatti previsti due importanti eventi enogastronomici.
Sabato 26 e domenica 27 a Groppallo di Farini si terrà la seconda edizione della “Gran Fiera della Torta di patate De.Co.”. La manifestazione che ha l’obiettivo di promuovere il più iconico dei prodotti iscritti nelle Denominazioni Comunali, nelle sue molteplici varianti, mira inoltre a far vivere a tutti gli avventori un territorio forse poco conosciuto o meglio sottostimato, ma che conserva ancora tutta l’autenticità degli appennini.
Nasce infatti dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale, la Proloco di Groppallo, l’Avis di Farini e gli esercenti locali un ricco programma che si apre nella giornata di sabato dalle ore 15:00 con la “Piccola fiera” ed alle 18:00 musica live fino a sera, quando alle ore 21:00, presso la chiesa, si terrà la rassegna corale con la partecipazioni di “Appenninus”, “Gruppo emiliano di canto spontaneo” ed i ragazzi di “Romagnese”. Prosegue il giorno seguente, con la “Gran Fiera” che vedrà l’inaugurazione alle ore 10:30 accompagnata dal gruppo itinerante “La fisarmonica delle alpi”.
Lunedi 28, come da tradizione, nella piazza del capoluogo, Farini, “La serata di cucina internazionale”; attesissimo evento in memoria dello Chef Georges Cogny. A ricordare il suo talento e l’importanza della sua cucina per il nostro territorio, in questa cena a 5 mani, saranno gli Chef Ettore con il figlio Stefano de “La Colonna”; Isa Mazzocchi de “La Palta”; Daniele Repetti del “Nido del Picchio” e Carla Aradelli del “Ristorante Riva”. Per quanto concerne il beverage saranno presenti diverse cantine, tutte della Val Nure, a sottolineare la vocazionalità enologica di questa valle. (Per la cena si ricorda l’obbligo di prenotazione al n° 339/6562336).
La serata che vedrà anche la consegna di un riconoscimento ad uno studente “meritevole” dell’Istituto Alberghiero di Piacenza, è organizzata dalla locale associazione di Protezione Civile – i Barbari, con il patrocinio del Comune coadiuvati dalla sezione Avis di Farini e dagli “Amici del volontario”.




Appennino Festival 2025: una ventina di appuntamenti fra Piacenza e Parma

Era Goethe a dire che «gli Appennini sono un pezzo meraviglioso del creato». La pensa allo stesso modo Maddalena Scagnelli, da 24 anni direttrice artistica e animatrice instancabile di Appennino Festival, la rassegna di musica, poesia e cammino che porta concerti ed eventi nei luoghi più remoti e suggestivi dell’Appennino. Anche il 2025 non fa eccezione: la rassegna, organizzata grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia-Romagna, del Ministero per i beni e le attività culturali, della Banca di Piacenza, della Camera di Commercio Emilia e di diversi sponsor privati, oltre che con la collaborazione dei comuni del territorio coinvolti, propone diciannove appuntamenti.

Si parte il 3 agosto al Passo Sella dei Generali nel comune di Coli con il concerto sul pascolo “Incanti d’Appennino” che vedrà protagonisti l’oboista dei Berliner Philarmoniker Christoph Hartmann accompagnato dal figlio Franz (anche lui oboista) e i cori Val Curiasca, di Mareto ed Eco di Valle. A chiudere, il 28 settembre a Calendasco, saranno le “Correnti”: questo il titolo dell’evento che vedrà protagonisti la clavicembalista Paola Poncet e gli allievi della classe di clavicembalo del Conservatorio Nicolini di Piacenza con Silvia Sesenna al clavicembalo, Tommaso Battilocchi alla spinetta e il Gruppo Enerbia.

In mezzo ci sono tanti appuntamenti che animeranno l’Appennino piacentino da Zerba a Vernasca, da Pradovera a Caminata, ma anche quello parmense con i consueti appuntamenti al Museo Guatelli di Ozzano Taro e Borgo Val di Taro: spazio ai repertori sacri e profani delle Quattro Province e a quelli delle Alpi, alle sonorità delle tradizioni mediterranee e di quelle venete e all’omaggio al poeta Giorgio Caproni e al rinascimento europeo. Tanti sono gli ospiti, dal violista Pietro Scalvini all’ensemble di Maria Moramarco, dal giovane trombettista Valentino Caico al liutista Michele Pasotti, dalla polistrumentista Anissa Gouzi, alla Banda Ikona fino ad Ambrogio Sparagna, già concertatore della Notte della Taranta; non mancheranno neppure i numerosi gruppi locali che mantengono viva la tradizione del canto polivocale maschile e le coppie tradizionali di piffero e fisarmonica che animano le iniziative dedicate al repertorio originale di danza delle Quattro Province.

La rassegna è stata presentata a Palazzo Rota Pisaroni dalla direttrice artistica Maddalena Scagnelli e da Robert Gionelli, consigliere d’amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano: presenti anche il direttore commerciale della Banca di Piacenza Francesco Passera, il sindaco del comune di Farini Marco Paganelli, il vicesindaco del comune di Rivergaro Gabriele Scagnelli e il presidente della “Via degli Abati” Giuseppe Noroni.

Il programma

3 AGOSTO – Passo Sella dei Generali, Coli, ore 17.30

“Incanti d’Appennino”: concerto sul pascolo con i gruppi di cantori che mantengono viva la pratica del canto polivocale maschile Coro Val Curiasca, Coro di Mareto Coro ed Eco di Valle di Farini; interventi strumentali di Christoph e Franz Hartmann (oboe).

3 AGOSTO – Chiesa di Mareto, Farini, ore 21.30

“Adriatico”: musiche dalle tradizioni popolari mediterranee con Giovanni Seneca (chitarra battente), Frida Neri e Anissa Gouzi (voci e percussioni).

4 AGOSTO – Chiesa di Samboneto, Zerba, ore 16.30

“La luna tra i monti”: musiche dai repertori europei di danza antichi e tradizionali con Silvia Sesenna (clavicembalo), Maddalena Scagnelli (violino) e Franco Guglielmetti (fisarmonica).

5 AGOSTO – Antica Chiesa di Castelletto di Vernasca, ore 18

“Cantar di Murgia”: musiche dalla tradizione popolare pugliese con Maria Moramarco Ensemble.

6 AGOSTO – Sagrato della Chiesa di Sant’Agata di Rivergaro, ore 21.15

“Mediterranima – Il Canto del Sabir”: musiche dalle tradizioni mediterranee con Stefano Saletti e Banda Ikona.

7 AGOSTO – Piazzetta del Castello di Travo, ore 21

In collaborazione con le Serate Letterarie Giana Anguissola: presentazione del libro “La nebbia e il crisantemo” con Maria Grazia Passioni con interventi musicali di Kiku Shiro. A seguire, alle ore 22.15, reading con musica della compagnia teatrale Settimocielo “Radio Maigret. Giallo a Parigi”.

9 AGOSTO – Chiesa di San Cristoforo di Borgo Val di Taro (Pr), ore 17.30

“Per Viam”: musica dai repertori anglosassoni colti e popolari con il Gruppo “Le Rose e le Viole” e il violista Pietro Scalvini.

10 AGOSTO – Terrazza della chiesa di Pigazzano, Travo, ore 21.15

“Poesia e musica nella notte di San Lorenzo”: interventi musicali di Carlo Maver (organetto) e l’ensemble Radicanto e letture poetiche a cura della scrittrice Stella Poli e del già professore di Letteratura italiana contemporanea dell’Università di Parma Paolo Briganti. Dalle ore 19 visite guidate alla chiesa e alla balconata a cura del Fai.

12 AGOSTO – Pascolo dei due peri, Pianadelle di Pradovera, Farini, ore 17.30

“Ardore et alegranza” con Enea Sorini (voce, salterio e percussioni), Carlo Gandolfi (piva) e Nicola Rulli (liuto).

13 AGOSTO – Piazza del Popolo di Caminata, Alta Val Tidone, ore 21.15

“Arpa segreta”: musiche dai repertori delle Alpi con Alessandro Tombesi (arpa tirolese, voce e baguette).

14 AGOSTO – Arena Centro Polivalente di Cerignale, ore 21.15

“Lo vedi il mare di là. Omaggio a Giorgio Caproni”: le tradizioni dell’Appennino delle Quattro Province con il Gruppo Enerbia.

18 AGOSTO – Chiesa di Mareto, Farini, ore 21.15

“Il passo degli angeli”: musiche delle tradizioni popolari di Lazio, Campania e Puglia con Ambrogio Sparagna e Raffaello Simeoli.

19 AGOSTO – Monastero di San Colombano di Bobbio, ore 21.45

“Variazioni partenopee”: musiche dal repertorio napoletano antico e d’autore con Maurizio Pellegrini (voce) e Giuseppe De Trizio (chitarra).

22 AGOSTO – Chiesa e sagrato di San Bartolomeo di Ottone, ore 18

“Musica al tramonto”: Dario Landi (tiorba e liuto) con la partecipazione di Gabriele Dametti (piffero) e Franco Guglielmetti (fisarmonica).

23 AGOSTO – Santuario della Madonna dell’Aiuto di Bobbio, ore 18

“Arie”: concerto con Valentino Caico (tromba) e Michele Mazzoni (organo).

7 SETTEMBRE – Oratorio di San Giorgio in Fognano, Bobbio, ore 17.30

“Il canto delle sirene”: musica antica dai repertori campani e pugliesi con Fiorenza Calogero (voce) e Massimo Vitale (chitarra classica e battente).

21 SETTEMBRE – Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro, Collecchio (Pr), ore 17

“Margot e le altre”: musiche dai repertori rinascimentali europei con il Gruppo vocale femminile “Ring Around Roses”.

22 SETTEMBRE – Azienda Agrituristica “I Melograni – Lungacque” di Caratta, Gossolengo, ore 21.30

“Una festa a lungo attesa”: danze e canti dalla tradizione veneta con Anna Chiara Belli (violino e voce), Andrea Da Corta (mandola, organetto e cornamuse).

26 SETTEMBRE – Chiesa di Santa Maria Assunta di Valconasso, Pontenure, ore 21

“Dolce Notte”: con Michele Pasotti (liuto e tiorba), Giulia Genini (fiati rinascimentali) e la partecipazione di Maddalena Scagnelli (violino) e Carlo Gandolfi (piva).

28 SETTEMBRE – Cortile e salone del castello di Calendasco, ore 18.30

“Correnti”: con la clavicembalista Paola Poncet e gli allievi della classe di clavicembalo del Conservatorio Nicolini di Piacenza e la partecipazione di Silvia Sesenna (clavicembalo), Tommaso Battilocchi (spinetta) e del Gruppo Enerbia.




Piacenza si prepara all’ultima serata dei Venerdì Piacentini

Questa sera, 18 luglio, la città vivrà la quinta e ultima serata dei Venerdì Piacentini – edizione da record, quella di quest’anno – con un programma che mescola impegno civile, spettacolo e vibrazioni senza tempo.

I Venerdì Piacentini dunque, arrivati alla loro serata conclusiva del 2025, si confermano come un evento capace di intrecciare cultura, economia locale e partecipazione sociale. In un panorama estivo affollato di appuntamenti, la rassegna piacentina ha saputo distinguersi ancora una volta, attirando migliaia di visitatori ad ogni edizione e contribuendo a portare nuova vitalità nel centro storico della città.

Secondo le prime stime, il festival avrebbe generato un indotto economico tra gli 8 e i 10 milioni di euro, un risultato significativo per il commercio locale, in un anno segnato da quasi cento chiusure di attività in città. “Cinque serate che valgono due mesi di incassi” – raccontano alcuni esercenti. Numeri che fotografano un’iniziativa che va oltre la semplice proposta artistica, offrendo uno spazio concreto di rilancio per le imprese di vicinato.

Il gran finale: musica, impegno e festa diffusa
Venerdì 18 luglio, Piacenza vivrà l’ultima serata dell’edizione 2025 con un cartellone ricco di appuntamenti in tutta la città.

In Piazza Cavalli, il cuore della manifestazione, è prevista una sfilata in collaborazione con il Corpo dei Bersaglieri e l’associazione Armonia, con protagoniste donne che hanno affrontato il tumore al seno. A seguire, la Fanfara dei Bersaglieri, l’acustico del cantautore Daniele Ronda e il DJ set in vinile de Il Druido.

In Piazza Duomo, spazio al ritorno di Orzo Rock, festival piacentino che unisce musica live e gastronomia locale in una delle collaborazioni più attese di quest’anno.

Il programma diffuso toccherà ogni angolo della città:

Piazzetta Plebiscito: DJ Maurizio Popi tra revival e dance.
Giardini Merluzzo: rock classico con Paola Nuzzi e band locale.
Via Daveri: ritmi latini con DJ Jose en Fuego.
Via Mazzini: live soft per una cena accompagnata dalla musica.
Via San Donnino: tra arte urbana, tatuaggi e videomapping.
Piazza Borgo: live music in chiave acustica e autentica.
Corso Vittorio Emanuele II: anni ’90 protagonisti tra pop e hip hop.
Via Calzolai: nu-disco e house con Teepee e Techfood.
Stradone Farnese: cultura hip-hop in versione block party.
Via Legnano: esperienze sensoriali con i “Tarocchi dell’Eros”.
Facsal: atmosfere rilassate tra piano bar e canzoni d’autore.

I Venerdì Piacentini chiudono così un’altra edizione all’insegna della partecipazione e della contaminazione tra generi. Un modello che, pur senza proclami, dimostra come un festival urbano possa essere anche motore di connessioni e opportunità per il territorio. In totale gli eventi in cartellone sono stati 258. I Venerdì Piacentini sono organizzati dall’agenzia Blacklemon, che da 14 anni, sotto la direzione artistica di Nicola Bellotti, coordina il festiva, realizzato senza fondi pubblici ma con il sostegno fondamentale di sponsor e partner privati.

Tra i partner: IREN (main partner), Banca di Piacenza (platinum partner), TRS Ecology, Egger Italia, Cementirossi, Impresa Cogni e diverse realtà del mondo automotive. Il Piacenza Motor Expo, in particolare, ha trasformato Piazza Cavalli in un’esposizione all’aperto con marchi come Maserati, Porsche, Alfa Romeo, Volkswagen e molti altri, grazie alla collaborazione con dealer locali.

 




Festival del Pensare Contemporaneo, porte aperte ai volontari

E’ ancora aperta la chiamata per i volontari che vorranno dare il proprio contributo alla buona riuscita del Festival del Pensare Contemporaneo, la cui terza edizione – promossa da Amministrazione comunale e Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito di Rete Cultura Piacenza, e realizzata dalla Fondazione Teatri – animerà la città dall’11 al 14 settembre. Una proposta che consentirà, a chi vorrà mettersi a disposizione, di vivere gli eventi anche dietro le quinte, dall’allestimento alla cura degli aspetti organizzativi, dalle attività di comunicazione al supporto in occasione dei laboratori dedicati alle scuole o durante gli incontri che richiamano una più consistente affluenza di spettatori.

Termine ultimo per inviare la propria candidatura, compilando il modulo online cui si accede direttamente dal link https://forms.gle/RVTzK12X6bzBt1tJ8, le ore 15 di mercoledì 20 agosto. Sul sito www.pensarecontemporaneo.it, basta cliccare sul tab “Unisciti ai volontari” per aprire il documento che illustra nel dettaglio le possibili mansioni affidate e le modalità di adesione; requisito essenziale, essere maggiorenni. Tutte le manifestazioni di interesse pervenute verranno esaminate dal Comitato promotore: sulla base dei profili selezionati, verrà compilato un elenco consultabile sul sito del Festival entro il 20 agosto stesso, in previsione del primo incontro conoscitivo online che si terrà già entro il giorno seguente.

Se necessario, l’attività vera e propria nel vivo della rassegna sarà preceduta da momenti formativi, ma in generale potrà essere richiesta, come specificato nel modulo di iscrizione e per chi potrà garantirla, la disponibilità anche nei giorni antecedenti il Festival. “Il ruolo dei volontari – sottolinea la sindaca Katia Tarasconi – è fondamentale: in questi primi due anni si sono confermati come un punto di riferimento per lo staff e per il pubblico. La loro maglietta rossa è diventata un simbolo, quasi un iconico biglietto da visita, perché attraverso il loro impegno e il loro entusiasmo racconta anche il coinvolgimento del territorio e della comunità. L’appello a partecipare è rivolto certamente ai giovani, in primo luogo agli studenti universitari (anche provenienti da altre città) e delle scuole, ma abbraccia tutte le età e le attitudini: professionisti, appassionati fruitori di cultura, persone che vogliano condividere appieno l’energia e l’atmosfera che questo grande appuntamento sa regalare. Li aspettiamo numerosi anche questa volta”.

I volontari potranno affiancare la squadra del Festival nell’accoglienza presso le diverse sale e nelle piazze che ospiteranno gli incontri, prestare servizio all’InfoPoint, collaborare con l’Ufficio Stampa della kermesse e supportando la raccolta di materiale foto-video o la redazione di testi per la diffusione sui canali social, coadiuvare la segreteria sia nel coordinamento generale e nella logistica tra i diversi spazi e settori operativi, sia per quanto riguarda l’ospitalità nei confronti dei relatori.

Al termine dell’evento, il Comitato rilascerà una specifica attestazione di partecipazione.




A Cortemaggiore Session Americana sul Sagrato dell’Annunziata

Nuovo appuntamento per Fedro che porta Session americana nel cartellone della XXI edizione del Festival Dal Mississippi al Po resa possibile grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Giovedì 17 luglio alle 21:30 presso il Sagrato dell’Annunziata a Cortemaggiore si esibiranno i musicisti di Session Americana, un collettivo musicale di Boston noto per le sue esibizioni attorno a un tavolo, dove i membri si scambiano strumenti e voci. La formazione principale include: Ry Cavanaugh alla voce, chitarra, mandolino, mandocello; Dinty Child alla voce, mandolino, banjo, chitarra, fisarmonica, tastiere; Jim Fitting all’armonica, voce; Billy Beard alla batteria, voce e Jon Bistline al basso.

Nel corso degli anni, Session Americana ha collaborato con numerosi artisti della scena americana, tra cui Patty Griffin, Rose Polenzani, Peter Wolf, Jeffrey Foucault, Anaïs Mitchell, Aoife O’Donovan e Rachael Price. Queste collaborazioni hanno arricchito il loro sound, fondendo folk, rock, blues e jazz, e rafforzando una comunità musicale basata sulla condivisione e sull’improvvisazione.

Soddisfatto Davide Rossi, Presidente Fedro Cooperativa: “Siamo davvero felici di poter ospitare, in un luogo così suggestivo come il sagrato dell’Annunziata, una band dal sapore internazionale. Sarà un appuntamento davvero ricco di musica straordinaria che ci porterà nelle praterie americane. Vi aspettiamo!”.




Presentato il programma di Fol In Fest 2025

È stato presentato questa mattina a Palazzo Rota Pisaroni il programma di Fol In Fest 2025, rassegna della montagna per parlare di montagna che si terrà dal 23 al 27 luglio nei comuni Alta Val Tidone, Morfasso, Ferriere e Ottone.

Conclusi gli eventi di anteprima iniziati nel febbraio scorso con ospite Fausto Biloslavo – e proseguiti attraverso varie tappe, dal Pasolini di Mino Manni alla premiazione delle migliori start up per la montagna all’Università Cattolica, per citarne solo alcuni tra i più seguiti – Fol in Fest è pronto a dare inizio alla nuova edizione. Lo scenario, dal 23 al 27 luglio, saranno ancora una volta i comuni più “alti” della provincia di Piacenza: Alta Val Tidone, Morfasso, Ferriere e Ottone. Sono loro in prima fila, con le relative amministrazioni, per promuovere una riflessione sui problemi e sulle opportunità del vivere in montagna.

Consolidando la formula degli anni passati, anche nel 2025 il festival unirà momenti di spettacolo ad altri di approfondimento. In particolare, l’edizione ormai alle porte si concentrerà su “L’anima e gli idoli di oggi – Fra tradizione e progresso”. Come sottolinea il direttore artistico Massimo Polledri nella brochure di presentazione, il tema di quest’anno «mette a confronto ciò che ci rende unici e responsabili — l’anima — con ciò che rischia di dominarci: gli idoli moderni. Tecnologia, denaro, ambientalismo radicale e controllo sociale diventano simboli di un potere totalizzante. Il festival offre un percorso di pensiero nel cuore di un cambio d’epoca».

Nel corso di cinque giornate fitte di eventi Fol in Fest vedrà tra gli ospiti i giornalisti Gianluigi Paragone e Francesco Borgonovo, l’attore Alessandro Preziosi nelle Confessioni di Sant’Agostino e il concerto del gruppo evergreen Le Orme, l’economista Ettore Gotti Tedeschi e una serie di focus sulla vita in montagna, come la camminata con lo scrittore Emiliano Cribari e un incontro che analizzerà Ottone come territorio di pregio ambientale segnato da stagionalità e declino demografico, grazie allo studio del Laboratorio di Urbanistica della sede piacentina del Politecnico di Milano.

Promosso direttamente dai quattro Comuni coinvolti e messo a punto con l’Associazione Novecento, Fol in Fest ha il patrocinio del Ministero del Turismo, della Provincia di Piacenza, del Festival Montagna Mia e del Parco Culturale Ecclesiale “Terre di passo” della Diocesi di Piacenza-Bobbio. Numerosi gli sponsor, pubblici e privati: Regione Emilia-Romagna, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Banca di Piacenza, Camera di Commercio dell’Emilia e Allied Gruppo ALS.

Proprio nella sede della Fondazione a Palazzo Rota Pisaroni, questa mattina in un incontro con la stampa è stato illustrato nei dettagli il programma, alla presenza del presidente Roberto Reggi e del consigliere d’Amministrazione Robert Gionelli, affiancati dal direttore artistico di Fol In Fest Massimo Polledri, dai sindaci Franco Albertini (Alta Val Tidone) e Carlotta Oppizzi (Ferriere) dalla vicesindaca Lucia Girometta (Ottone) e dalla consigliera Bianca Rapaccioli (Morfasso) e da Camillo Mozzoni, per l’Associazione Novecento.

«Il recentissimo Rapporto 2025 redatto da Uncem, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, ci dice che la montagna si sta ripopolando, interrompendo un lungo esodo che durava da decenni – commenta il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. La gente sta riscoprendo questi luoghi straordinari, ma la fragilità dei territori resta. Ogni occasione per discuterne, a maggior ragione in un contesto aggregativo come il Fol in Fest, rappresenta un contributo importante».

IL PROGRAMMA

FOL IN FEST 2025

L’ANIMA E GLI IDOLI DI OGGI – Tra tradizione e progresso

DAL 23 AL 27 LUGLIO 2025

Alta Val Tidone • Morfasso • Ottone • Ferriere

www.folinfest.it

MERCOLEDÌ 23 LUGLIO

Ore 18:00, Piazza Centrale – Pecorara

Inaugurazione quarta edizione Fol in Fest

Videomessaggi di saluto: Tommaso Foti, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e Pnnr; Eugenia Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le pari opportunità; Vincenzo Colla, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna.

Incontro con i Sindaci dei Comuni del Fol in Fest insieme a: Mons. Adriano Cevolotto, Vescovo Diocesi Piacenza-Bobbio; Ludovico Albasi, Consigliere regionale Emilia-Romagna; Giancarlo Tagliaferri, Consigliere regionale Emilia-Romagna; Fabrizio Bertola, Imprenditore; Marco Invernizzi, Scrittore e giornalista; Pietro Polieri, Università Aldo Moro di Bari. Modera: Gian Luca Rocco, direttore di Libertà.

Ore 21:30, Piazza Martiri della Libertà – Nibbiano

Le Confessioni di Sant’Agostino

Recital di Alessandro Preziosi

L’attore dà corpo e voce a un Agostino immerso nei suoi pensieri più intimi, con un’interpretazione che coniuga rigore e spontaneità. L’adattamento attraversa i momenti

salienti delle Confessioni fino alla struggente epifania della conversione, in un flusso ritmico che tiene il pubblico sospeso tra parola e silenzio, tra fede e sentimento.

GIOVEDÌ 24 LUGLIO

Ore 18:00, Piazza Combattenti – Nibbiano

Incontro sul tema

Nietzsche e le profezie sul crollo degli idoli della civiltà occidentale

Lo scrittore ed economista Ettore Gotti Tedeschi (in videocollegamento) dialoga con il prof. Pietro Polieri, docente di Antropologia culturale all’Università Aldo Moro di Bari, su uno dei nodi cruciali del pensiero contemporaneo: il declino dei valori fondanti dell’Occidente e l’attualità delle intuizioni nietzschiane.

Ore 21:30, Piazza della Chiesa – Nibbiano

Spettacolo teatrale

Moriremo domani

regia di César Brie

Compagnia teatrale “L’isola del Tesoro”

“Moriremo domani” è un canto fragile e intenso alla giovinezza perduta, un mosaico di ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza degli attori-autori. Attraverso storie personali e oggetti simbolici, lo spettacolo rievoca sogni, amori e disillusioni, tracciando un commiato sincero e poetico a chi eravamo e a chi credevamo di diventare.

VENERDÌ 25 LUGLIO

Ore 8:15 – 13:30

In cammino con Emiliano Cribari

Ore 8:15 ritrovo dei partecipanti presso Agriturismo Del Conte, Rocchetta di Morfasso

Un percorso ad anello di circa 9 km con partenza dall’Agriturismo del Conte (Rocchetta di Morfasso), guidato dallo scrittore, fotografo ed escursionista Emiliano Cribari. Si attraversano boschi silenziosi e paesaggi panoramici dell’Appennino Piacentino, in un’esperienza che intreccia natura, memoria e spiritualità. Tappa centrale è l’oratorio di Santa Franca, luogo carico di suggestione e silenzio, dedicato a una delle sante più amate delle valli piacentine. Lungo il percorso, pause panoramiche e cenni storici, per un cammino che invita alla riflessione e alla connessione con il territorio.

Difficoltà media: circa 9 km, ascesa totale 350 metri. È richiesta buona abitudine alle camminate in salita. Scarponcini da trekking obbligatori, consigliati i bastoncini. Per motivi organizzativi è utile prenotare (tel. 338.6576961).

Ore 13:30 Agriturismo del Conte, Rocchetta di Morfasso

A pranzo con Emiliano Cribari

Un pranzo di racconti, aneddoti e domande con lo scrittore, fotografo ed escursionista Emiliano Cribari che parlerà della sua esperienza di fondatore di Cammino 23, realtà con cui ha dato vita al progetto delle camminate letterarie. Info e prenotazioni: Agriturismo del Conte (tel. 0523.1411898)

SABATO 26 LUGLIO

Ore 11:30, Giardini G. Caproni – Ottone

Rigenerazione e riattivazione territoriale nei contesti collinari e montani: Ottone

Con Prof. Marco Maneggi e Giovanni Lanza – Dipartimento di Architettura del

Politecnico di Milano

Presentazione dei progetti del Laboratorio di Urbanistica del Politecnico di Milano (sede di Piacenza), con focus su Ottone: territorio di pregio ambientale, ma segnato da stagionalità e declino demografico.

Ore 18:00, Giardini G. Caproni – Ottone

Moderno sarà lei

Presentazione del libro di Gianluigi Paragone.

Sarà presente l’autore. Un libro schierato: difende identità, tradizione, rispetto per la Terra e il saper fare italiano. Denuncia i rischi di una modernità snaturata, tra cibi sintetici, umanoidi e intelligenze artificiali. Un confronto diretto tra mondo autentico e mondo moderno. Se questa è la modernità… Moderno sarà lei.

Ore 21:30, Giardini G. Caproni – Ottone

Surrogato d’amore

Spettacolo di e con Paola Giacometti

Esplora con ironia e leggerezza la dipendenza affettiva e il bisogno di sentirsi amati. Un monologo brillante su passioni travolgenti e relazioni che, a volte, sono solo un surrogato dell’amore vero.

DOMENICA 27 LUGLIO

Ore 18:00, Piazza ex Municipio – Ferriere

Aretè. La decadenza e il coraggio

Incontro con Francesco Borgonovo

Vicedirettore de La Verità e firma di Panorama, Borgonovo riflette in questo saggio sulla perdita del coraggio nella civiltà occidentale, riscoprendo l’aretè come forza interiore e dono di sé. Un atto di resistenza alla decadenza, come sottolinea Richard Millet nella prefazione.

Ore 21:30, Piazza delle Miniere – Ferriere

Le Orme – Live

Tra le band italiane più longeve e simbolo del prog rock, Le Orme celebrano nel 2025

i 60 anni di attività con una nuova tournée che ripercorre, tra citazioni e rivisitazioni, il

loro ricco repertorio segnato da complesse e molteplici sperimentazioni.musicali.

Dal 7 al 20 luglio – Ferriere in occasione di Fol in Fest

Corso Internazionale di Musica

La 39ª edizione del corso, a cura del Maestro Uri Chameidis e in collaborazione con l’Accademia Elikon di Milano, coinvolge una trentina di giovani (6-18 anni), italiani e stranieri, in un percorso creativo tra musica, teatro e arti figurative, con lezioni, attività, prove ed esibizioni.

sabato 19 luglio, Piazza del Municipio

Concerto finale




Dall’11 al 14 settembre a Piacenza torna il Festival del Pensare Contemporaneo

Un percorso unico di introspezione e esplorazione nell’esperienza umana: torna a Piacenza il Festival del Pensare Contemporaneo per la sua terza edizione da giovedì 11 a domenica 14 settembre 2025. Attraverso visioni, dialoghi, lezioni pratiche di pensiero, esplorazioni sul contemporaneo, immersioni, laboratori, arti e sfide stimolanti l’obiettivo è portare il pubblico alla scoperta del sé, sia individuale sia collettivo per rivendicare la propria presenza nel mondo. Il tema di quest’anno è infatti “Vite Svelate. Esporsi/Scoprirsi”, che si pone in continuità con la scorsa edizione, Vivere la Meraviglia, con un movimento che va dallo stupore alla scoperta, dal mondo alla vita.

Un’iniziativa di Rete Cultura Piacenza, il Festival vede per il terzo anno la curatela di Alessandro Fusacchia, affiancato dai co-fondatori di Tlon Andrea Colamedici e Maura Gancitano per la parte di direzione filosofica.

“Il Festival del Pensare Contemporaneo – sottolinea Katia Tarasconi, sindaca di Piacenza – è ormai un appuntamento consolidato e atteso nel panorama culturale italiano, sia per la qualità della proposta e l’autorevolezza degli ospiti che siamo orgogliosi di presentare, sia per la capacità di approfondire i temi di grande attualità da molteplici punti di vista, coinvolgendo attivamente il territorio e riuscendo a parlare, in modo efficace e diretto, anche ai giovani. Nella crescente incertezza che ci circonda, si fa sempre più urgente non solo il bisogno di risposte e punti di riferimento, ma anche l’esigenza di porre domande e condividere la riflessione sul nostro tempo: l’Amministrazione comunale, insieme a tutti i partner di Rete Cultura Piacenza e ai curatori, lavora convintamente in questa direzione”.

“Aver dato impulso all’avvio di questo Festival, ormai tre anni fa, è un punto di osservazione privilegiato per apprezzarne appieno, da vicino, la straordinaria evoluzione”, afferma Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. “Una formula che cresce a ogni edizione, come spiegano bene i dati sull’affluenza – anche da aree geografiche a noi lontane -, la massiccia risposta dei volontari che ci aiutano a realizzare il Festival, l’adesione delle scuole e, lasciatemi dire, la sensazione di “comunità” che si respira agli eventi. Sono certo che anche il programma che presentiamo oggi saprà accompagnarci in un percorso per capire meglio sé e gli altri, che poi è il fine ultimo della cultura e per noi, come Fondazione, rappresenta soprattutto uno straordinario strumento di crescita collettiva”.

“Il Festival mantiene un filo rosso non solo ad ogni sua edizione, ma tra edizioni diverse. Dopo la scoperta della meraviglia del mondo, quest’anno la scoperta della meraviglia di sé. Quel “sé” che deve essere intero, fatto di ciò di cui andiamo fieri come pure di ciò che ancora ci manca, come condizione per essere pienamente presenti in questo tempo storico, così turbato da fatti che facilmente ogni giorno da cronaca diventano storia, e in cui capire – e capire insieme agli altri – diventa la condizione più importante per fiorire”, aggiunge il curatore del Festival Alessandro Fusacchia.

I direttori filosofici Andrea Colamedici e Maura Gancitano concludono: “L’attenzione è la più alta forma di preghiera, scriveva Simone Weil. Fare attenzione alle vite degli altri è, quindi, non solo un atto di cura, ma anche un modo per connettersi a ciò che ci supera. Perché se manca il senso, se non c’è un’idea di futuro, non è possibile alcun orientamento nel presente. Affinché si renda visibile una strada è cruciale, quindi, educarsi al racconto e alla speranza, alla generazione di una comunità che sappia fare tesoro delle storie e della Storia, riunendosi intorno al fuoco del significato. È questo il desiderio dell’edizione 2025 del Festival, che vuole accompagnare a svelarsi e a prendersi cura della vita in comune, facendo attenzione a ciò che ci unisce e ci eleva”.

Da giovedì 11 fino a domenica 14 settembre, Piacenza torna a farsi “città che pensa” e a offrire occasioni di approfondimento con importanti ospiti italiani e internazionali, in più 15 location diffuse. Dialoghi, confronti e idee per comprendere che le Vite Svelate sono le vite che vengono trovate, portate alla luce, mostrate, ma anche quelle vite che sono esse stesse scoperte, esposte, vulnerabili, senza protezione.

Il tema di quest’anno ha l’obiettivo di accompagnare il pubblico dalla contemplazione del mondo all’introspezione individuale e collettiva. Vite Svelate invita a riflettere sulla vulnerabilità come condizione costitutiva dell’essere umano: esporsi non come debolezza, ma come forma di forza e resistenza, in un’epoca che ci vuole sempre protetti, performanti, impermeabili.

Il Festival raccoglie questa sfida portando a Piacenza voci tra le più stimolanti della cultura contemporanea e mantenendo un sempre più urgente focus generazionale: nel corpo e nella mente dei più giovani si manifesta in modo acuto una stanchezza esistenziale, figlia di un tempo che richiede efficienza ma non offre ascolto, questo disagio non è un sintomo da sanare, ma una voce da cui partire per immaginare nuove forme di consapevolezza, cura e resistenza.

La musica inaugurerà questa nuova edizione del Festival del Pensare Contemporaneo attraverso i concerti filosofici previsti per giovedì 11 settembre alle 18:30 in piazza Cavalli. Si esibiranno sul palco per una serata di musica e parole: N.A.I.P., Nayt, Anna Castiglia, Giulia Mei, Francesco Bianconi dei Baustelle ed Emma Nolde. Vite Svelate proseguirà poi fino a domenica 14 settembre con 80 eventi in programma, molti di questi in contemporanea, con fino a cinque appuntamenti in parallelo. Anche il gran finale del Festival sarà all’insegna della musica: dopo l’entusiasmante concerto dello scorso anno alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fa ritorno al Teatro Municipale di Piacenza il carismatico violinista e compositore Alessandro Quarta, protagonista di un evento speciale in programma domenica 14 settembre alle ore 18. Ad affiancarlo, per la prima volta insieme sullo stesso palcoscenico, il ballerino Giacomo Rovero, solista del Royal Ballet di Londra. Lo spettacolo, intitolato The five elements – grandiosa opera di Quarta dedicata ai cinque elementi: Terra, Acqua, Aria, Fuoco, Etere – vedrà l’artista anche nelle vesti di direttore d’orchestra alla guida dei Solisti Filarmonici Italiani, di Giuseppe Magagnino al pianoforte e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza, preparato da Corrado Casati, con le coreografie firmate da Joshua Junker. I biglietti per The five elements saranno acquistabili a partire da sabato 12 luglio presso la Biglietteria del Teatro Municipale e online sul sito teatripiacenza.it.

A eccezione del concerto, tutti gli incontri saranno gratuiti e a ingresso libero fino ad esaurimento posti, per alcuni sarà disponibile la prenotazione al sito ufficiale www.pensarecontemporaneo.it.

“Anche in quest’edizione il nostro obiettivo è intrecciare un dialogo tra le varie espressioni culturali protagoniste del Festival del Pensare Contemporaneo e il Teatro Municipale, valorizzando sempre più lo sguardo sul presente – dichiara Cristina Ferrari, direttrice della Fondazione Teatri di Piacenza – Un’anticipazione della straordinaria energia della musica contemporanea di Alessandro Quarta l’abbiamo vissuta in occasione del concerto per i 220 anni del nostro teatro, con l’esecuzione del brano Etere. Quest’anno la suggestiva opera The five elements verrà proposta in versione integrale, con l’eccezionale virtuosismo del violino di Alessandro Quarta, l’orchestra e il coro uniti insieme alla danza

grazie alla prestigiosa presenza del solista Giacomo Rovero”.

Riconfermato il Premio Internazionale “Pensare Contemporaneo”, istituito dai promotori del Festival e diretto a personalità di rilievo che grazie agli studi, le opere e la divulgazione hanno saputo influenzare in maniera significativa a livello internazionale il pensiero e la visione sulla società contemporanea. L’anno scorso il premio era stato assegnato al filosofo e docente sudcoreano Byung-chul Han, quest’anno la commissione premierà lo scrittore cileno Benjamín Labatut, autore di libri come Maniac (Adelphi, 2023) e Quando abbiamo smesso di capire il mondo (Adelphi, 2021). Labatut terrà una lectio su “Vite Svelate” durante la cerimonia di chiusura e di assegnazione del premio domenica 14 settembre alle 21 al Palazzo Gotico.
Per la terza edizione, il Festival ha confermato alcuni partenariati, tra questi, quello con il Forum Disuguaglianze Diversità, per realizzare appuntamenti congiunti anche sull’Europa e tra le università: l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Politecnico di Milano, l’Università degli studi di Parma e il Conservatorio Nicolini di Piacenza.

Torna, inoltre, la proiezione internazionale del Festival, grazie ad un accordo strategico con il think tank brussellese Friends of Europe.

Novità di quest’anno è il coinvolgimento della Fondazione Una Nessuna Centomila, di cui Fiorella Mannoia è presidente onoraria, che in sinergia con il Comune di Piacenza avvierà un dialogo con i centri antiviolenza del territorio.

La realizzazione del Festival del Pensare Contemporaneo è resa possibile grazie a un gruppo di sponsor e mecenati importanti, di rilievo nazionale oltre che locale, a partire dal main sponsor Banca Generali, seguito da Coop San Martino, Gas Sales, Confindustria Piacenza, Consorzio di Bonifica Piacenza, Conad Centro Nord, ALS, Arcadia, ENI, Moncler, CA Indosuez, Poste Italiane, Douglas Chero, Novo Nordisk e Trenitalia in qualità di Official green carrier, oltre a numerosi altri sostenitori.

Parteciperanno al Festival: il poeta e paesologo Franco Arminio con suo figlio Livio Arminio, la scrittrice Chiara Barzini, la giornalista e divulgatrice scientifica Silvia Bencivelli, il cantautore e frontman del gruppo musicale Baustelle Francesco Bianconi, lo scrittore Enrico Brizzi, la scrittrice Teresa Ciabatti, la sociologa Francesca Coin, lo scrittore Nicola H. Cosentino, l’economista e ex senatore Carlo Cottarelli, l’attivista Marina Cuollo, la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio, il sociologo Derrick De Kerckhove, lo scrittore Paolo Di Paolo, il graphic designer Riccardo Falcinelli, il filosofo Maurizio Ferraris, il giornalista James Fontanella-Khan, l’architetto e designer Massimiliano Fuksas, la scrittrice Lisa Ginzburg, il direttore generale dell’ICCROM Aruna Gujral, la pubblico ministero Disa Jironet, l’esploratore e scrittore Erling Kagge, lo scrittore Benjamín Labatut, lo scrittore Björn Larsson, lo scrittore Vincenzo Latronico, lo storico e sociologo Marc Lazar, lo psichiatra e saggista Vittorio Lingiardi, il Cross Cultural Entrepreneur and Strategist Liel Maghen, l’ex membro del Parlamento europeo Magid Magid, la filosofa Claire Marin, la scrittrice Melania Mazzucco, la direttrice del Cimitero Acattolico Yvonne Mazurek, l’artista musicale Giulia Mei, il giornalista Luca Misculin, il musicista e compositore N.A.I.P., il rapper Nayt, l’artista musicale Emma Nolde, la scrittrice Valeria Parrella, lo scrittore Alcide Pierantozzi, l’artista Michelangelo Pistoletto, il violinista e compositore Alessandro Quarta, il ballerino Giacomo Rovero, la caporedattrice del Kyiv Independent Olga Rudenko, la giornalista Cecilia Sala, lo scrittore Antonio Scurati, il consulente per gli Affari istituzionali e della Pubblica amministrazione Vincenzo Sofo, lo storico dell’arte e divulgatore Jacopo Veneziani.




Luca Piola racconta il numero 32: una mostra tra archetipi e derive esistenziali a Volumnia

Dodici palloni da calcio abbandonati, restituiti dal mare e ricollocati nello spazio sacro di un’ex chiesa cinquecentesca. È questo il nucleo poetico e visivo di “32”, il nuovo progetto espositivo di Luca Piola, in mostra dal 19 settembre al 15 novembre presso Volumnia, a Piacenza. La mostra, a cura del critico d’arte Andrea Tinterri, verrà inaugurata giovedì 19 settembre, dalle ore 18 alle 21, in occasione della rassegna cittadina XNL Aperto.

Il titolo, “32”, fa riferimento alla struttura dell’icosaedro tronco: 20 esagoni e 12 pentagoni per un totale di 32 pannelli, la forma archetipica del classico pallone da calcio. Un oggetto popolare che, nelle mani di Piola, diventa pretesto per una riflessione più ampia sull’esistenza, la forma e la precarietà. La scintilla nasce da un ritrovamento fortuito in riva al mare: un pallone sformato, consunto, restituito alla terra da una mareggiata. Quel primo oggetto, raccolto e fotografato, ha innescato una ricerca durata mesi e culminata nella raccolta di dodici palloni, ognuno raccontato attraverso un’immagine sospesa tra il documento e la contemplazione.

Le dodici fotografie in mostra – inedite – ritraggono questi oggetti in cuoio come fossero reliquie post-industriali, abbandonate sulla sabbia e isolate in un nero cosmico. Le immagini restituiscono un universo visivo fatto di silenzio, fragilità, simmetrie violate. Il numero 12, simbolo della totalità e dell’armonia, diventa qui un codice instabile: i palloni appaiono come residui di traiettorie interrotte, frammenti di storie senza origine né fine. Non ne conosciamo il viaggio, ma solo il punto d’approdo. Come scrive Tinterri nel testo critico che accompagna la mostra: “sono racconti anonimi che ruotano attorno alla loro logora e consumata perfezione formale”.

Il percorso espositivo occupa il transetto di Volumnia, luogo ormai riconosciuto per la sua capacità di fondere l’antico con la ricerca contemporanea. Alle dodici fotografie si affiancano i dodici palloni originali, in un allestimento essenziale ma carico di suggestione. A completare il progetto, una pubblicazione edita da Cimorelli Editore, con testi di Andrea Tinterri.

Volumnia, fondata nel 2018 da Enrica De Micheli, ha sede nella basilica sconsacrata di Sant’Agostino: un edificio rinascimentale che, dopo anni di abbandono, è stato trasformato in uno spazio espositivo in cui arte e design dialogano con la storia e con l’architettura.

Biografie
Luca Piola vive e lavora a Parma, dopo un lungo periodo trascorso a New York. Dopo gli studi classici e giuridici, si è dedicato completamente alla fotografia. Ha esposto in numerose sedi in Italia e all’estero, tra cui il Castello Sforzesco di Milano, il Palazzo del Governatore a Parma, il MoMA PS1 di New York e Les Rencontres de la Photographie di Arles. Il suo lavoro si muove tra progetti editoriali, corporate d’autore e libri d’artista come Passengers e A chi va per favole nei pioppeti.

Andrea Tinterri, curatore e critico d’arte, è specializzato in fotografia e arte contemporanea. Dopo gli studi in Lettere e Storia dell’arte, ha collaborato con il CSAC di Parma ed è oggi direttore della rivista La Foresta e della Galleria Indice. Insegna presso LABA e collabora con diverse istituzioni e case editrici, tra cui Skira e Silvana Editoriale.




Piacenza verso il 4 luglio. Al via le manifestazioni Antoniniane

E’ stato presentato questa mattina in Municipio il ricco programma delle manifestazioni Antoniniane a Piacenza.
Erano presenti l’assessore alla Cultura del Comune di Piacenza Christian Fiazza, il vicario generale della Diocesi di Piacenza – Bobbio Monsignor Giuseppe Basini, il direttore del Nuovo Giornale Don Davide Maloberti, la redattrice del Nuovo Giornale Barbara Sartori, la presidente dell’associazione “Piacenza nel Cuore” Marilena Massarini, la presidente dell’associazione “MusicAlia” Cecilia Pronti, il volontario TCI Fausto Opizzi per Touring Club, la direttrice dell’Archivio di Stato Anna Riva e Alessandro Sartori per Sant’Antonino Musica.

MANIFESTAZIONI ANTONINIANE 2025

CELEBRAZIONI DI SANT’ANTONINO

VENERDI’ 4 LUGLIO
Basilica di Sant’ Antonino
ore 7 Lodi mattutine, benedizione lavanda e colazione
ore 8 – 9 Santa Messa
ore 10 Concerto della Banda Ponchielli da P.le Genova a P.zza S.Antonino
ore 10:45 Accoglienza Autorità in piazza Sant’Antonino
ore 11 Solenne celebrazione eucaristica
Presiede Mons. Adriano Cevolotto, vescovo di Piacenza-Bobbio
Offerta del cero in onore del patrono e consegna dell’onorificenza
“Antonino d’Oro 2025”
ore 18 Celebrazione eucaristica in memoria del beato Giuseppe Beotti, di don Giuseppe Borea e di tutti i martiri della fede e della resistenza.

INIZIATIVE ED EVENTI

GIOVEDI’ 26 GIUGNO
Seminario vescovile (via Scalabrini 67), ore 18:30
Diaconi per una Chiesa del servizio
Modera don Davide Maloberti, Direttore del Nuovo Giornale

DOMENICA 29 GIUGNO
Basilica Sant’Antonino, ore 17:30
Il suono della Speranza
Concerto d’organo e tromba
Francesco Panìco, tromba
Tomas Galazzi, organo
A cura dell’Associazione Sant’Antonino Musica

MERCOLEDI’ 2 LUGLIO
Cortile Palazzo Farnese, ore 21:15
Orchestra MusicAlia in Concerto
Dirigono Franco Marzaroli e Alessandra Capelli

GIOVEDI’ 3 LUGLIO
Sala dei Teatini, ore 21
“L’amore non avrà mai fine”
Incontro-dialogo con alcuni testimoni della nostra città
Intervento del gruppo musicale Lucky Fella
Modera Barbara Sartori

VENERDI’ 4 LUGLIO
In centro città dalle ore 7 alle 24
Fiera di Sant’ Antonino

Chiostro della Basilica di Sant’ Antonino, ore 16, 17 e 21
”I primi Giubilei e la Piacenza del Trecento”
Mostra a cura di Giacomo Nicelli, Anna Riva e Patrizia Vezzosi

Piazza Cavalli, ore 21
Piacenza nel cuore
Rassegna della canzone dialettale piacentina
con Marilena Massarini

Venerdì 4 luglio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22
Oratorio Santa Maria in Cortina
Apertura a cura dei volontari del Touring Club Italiano.

L’amore non avrà mai fine”

Alla Sala dei Teatini giovedì 3 luglio alle ore 20.45 alla scoperta dell’attualità
del carisma di San Vincenzo de’ Paoli e racconto di esperienze di carità all’opera

Proverà ad “esplorare” l’attualità del carisma e della spiritualità di San Vincenzo de’ Paoli la serata di giovedì 3 luglio, che come è ormai tradizione la parrocchia di Sant’Antonino, in collaborazione con il Comune e Il Nuovo Giornale, organizza alla Sala dei Teatini per offrire alla cittadinanza uno spazio di riflessione e testimonianza alla vigilia della festa del patrono.

“L’amore non avrà mai fine” è il titolo dell’incontro – inizio alle ore 20,45 – che declinerà il versetto della prima Lettera ai Corinzi contenuto nel celebre Inno alla carità attraverso la vicenda di San Vincenzo e il racconto di alcune esperienze.

In dialogo con la giornalista de Il Nuovo Giornale Barbara Sartori, padre Nicola Albanesi, superiore del Collegio Alberoni e teologo, ripercorrerà gli aspetti della vita e del carisma di San Vincenzo de’ Paoli che più stimolano la nostra società e la nostra Chiesa e a quale carità ci invita.

Seguiranno alcune brevi testimonianze:
il cappellano della casa circondariale delle Novate don Adamo Affri;
la responsabile della Pastorale diocesana per la salute Itala Orlando;
la famiglia di Davide Cantarelli e Alessandra Turetta, “nata” alla Casa della Carità di via Vescovado;
Alessandro Repetti del gruppo scout della parrocchia di Sant’Antonino.

Il racconto sarà intervallato dalla musica con Elisa Del Corso (voce) e Lorenzo Geroldi (pianoforte) dei Lucky Fella.

Sant’Antonino con parole e musiche della nostra terra”

Giovedì 4 luglioritorna “Piacenza nel Cuore”, la Rassegna della Canzone Dialettale denominata “Sant’Antonino con parole e musiche della nostra terra”, che giunta alla XXX.a edizione, animerà Piazzetta Mercanti di musiche e luci colorate per festeggiare il Santo Patrono alla maniera popolare con i canti della nostra tradizione.
Anima e promotrice della manifestazione è Marilena Massarini che l’organizza grazie alla collaborazione del Comune di Piacenza, con il sostegno della Banca di Piacenza e della Cooperativa San Martino, da sempre attente alla ricerca e alla salvaguardia della nostra cultura dialettale.
Sul palco a partire dalle ore 20,45 si alterneranno alcuni tra i più amati interpreti nostrani che proporranno motivi vecchi e nuovi dedicati sia ai piacentini, sia per chi è “arius” e viene da fuori, ma vuole scoprire l’anima di questa città.
Le canzoni saranno molto varie e si passerà dai motivi dei più conosciuti compositori locali, frutto di un’accurata ricerca storica, a canzoni scritte recentemente da autori contemporanei: si inizierà con Marilena che canterà “Scussalein Russ”, inno delle donne piacentine risalente agli anni ’50, che era un cavallo di battaglia di Gianna Casella, per poi interpretare “Ghera ‘na vota al Po” di Umberto Lamberti, il brano che descrive la triste situazione del Po, un tempo vissuto e frequentato dai piacentini sia per svagarsiche per procacciarsi i prelibati “stricc” e. “Fin da quando iniziai a cantare sa ragazzina su questo palco il 4 luglio per Sant’Antonino, quasi inconsapevolmente – spiega Marilena – ho compreso che il dialetto rappresenta la nostra cultura più vera e profonda, da valorizzare, custodire e tramandare alle giovani generazioni: sarà proprio il dialetto in musica il veicolo che permetterà di cristallizzare le nostre espressioni dialettali mantenendole nel tempo.”
La serata vedrà il ritorno sul palco di Maurizio Sesenna, straordinario chansonnier piacentino, imprenditore e uomo di spettacolo che regalerà due sorprese al pubblico interpretando in dialetto due celebri brani internazionali. Anche Maurizio Pitacco, cantante, musicista e autore, sarà al fianco di Marilena per proporre ai piacentini due nuovi brani dialettali realizzati con Adriano Vignola.Sarà poi la volta di Mario Schiavi poeta, già premiato al Concorso di poesia dialettale Valente Faustini che quest’anno si presenterà in coppia con Milly Morsia interprete raffinata, autrice e bravissima attrice.Saranno presenti anche “I Rundan ‘d Piaseinsa” composto daMaristella Zarantonelloe Lucia Carmagnola,le quali quest’anno proporranno due brani dedicati alle donne piacentine: “La Piasinteina” di Bariola, sempre sul tema delle belle donne, e “La Ciguleina” di Carella – Testori, divertente canzone dedicata alle donne che col passare del tempo si trascurano unpo’….Nel corso della serata vi sarà uno spazio dedicato ad un eccezionale poeta piacentino, l’indimenticato Cogni, proponendo la sua descrizione del ritorno dei cavalli in piazza proprio cinquanta anni orsono dopo la fine della guerra.
La colonna sonora sarà a cura dell’orchestra Giacomo Maini alla fisarmonica, voce e tromba con i maestri Andrea Norelli alla batteria, Matteo Cantarelli alla chitarra, Roberto Tamborlani al basso e Claudio Tamborlani al clarinetto e sassofono.
“Vorrei ringraziare tutti gli artisti per il lavoro meticoloso cui si sono sottoposti nella preparazione del programma. – commenta Marilena Massarini – Serate come la nostra non sono solo un’occasione di festa, ma rappresentano un momento di comprensione reciproca fra chi è piacentino e chi desidera diventarlo a tutti gli effetti con l’aiuto del dialetto, ancora sentito ed utilizzato anche per nuove canzoni. Un grazie di cuore anche al Comune che metterà a disposizione una piazza allestita per le grandi occasioni, alla Banca di Piacenza e alla Cooperativa San Martino sempre al nostro fianco, e naturalmente a tutto il pubblico che speriamo gremisca ancora una volta il “salotto di Piacenza” per cantare con noi.” La serata sarà ripresa a cura del Cineclub Piacenza e verrà trasmessa su Telelibertà. In caso di pioggia lo spettacolo si terrà nel Salone di Palazzo Gotico.




Lunedì 16 giugno al PalabancaEventi Giornata Arisi con Antonio Iommelli

Lunedì 16 giugno, alle 18, al PalabancaEventi di via Mazzini, appuntamento con la “Giornata Arisi”, l’importante iniziativa culturale promossa dalla Banca di Piacenza per ricordare e rendere onore al maggior storico dell’arte che la nostra terra abbia avuto, mancato – all’età di 92 anni – il 18 giugno del 2013. Il prof. Arisi era un grande conoscitore, tra gli altri, di Giovan Battista Trotti detto il Malosso (Cremona 1555, Parma 1619), a cui è dedicata una mostra in corso a Palazzo Farnese (Cavalier Malosso. Un artista cremonese alla corte dei Farnese) che si concluderà il prossimo 13 luglio ed incentrata sulla recente ricomposizione di un trittico, dipinto nel 1595 per la cappella della chiesa dei Cappuccini a Regona di Pizzighettone, la cui pala centrale (Adorazione dei pastori) è parte della collezione d’arte della Banca di Piacenza.

A conversare sugli studi del critico d’arte piacentino nei riguardi del pittore lombardo sarà il direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese Antonio Iommelli, che presenterà una relazione sul tema “Il cavalier Malosso tra Cremona, Piacenza e Parma”.

Ingresso libero con prenotazione (prenotazionieventi@bancadipiacenza.it; oppure telefonare allo 0523542441 nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì 9-13 / 15-17).

Agli intervenuti (con precedenza ai primi Soci prenotati e ai primi Clienti prenotati) sarà riservato il volume “L’Oratorio di San Giorgio in Sopramuro a Piacenza”, fino ad esaurimento copie.




Seconda edizione della Besu Street Fest

Una piazza vera e propria per la Besurica, con verde pubblico, nuovo arredo urbano e magari anche una fontana. È questa la sfida che coinvolge in questi giorni gli studenti del Politecnico di Milano – sede di Piacenza – impegnati nel quartiere per immaginare un nuovo spazio di comunità là dove oggi si trovano solo parcheggi e traffico.

A dare il via all’iniziativa è la seconda edizione della Besu Street Fest, il festival di quartiere promosso dall’associazione Besuricando Aps, che si terrà domenica 15 e lunedì 16 giugno nel piazzale di via Perfetti e nel giardino pubblico dedicato alle vittime di tutte le mafie.

Dopo l’ottimo riscontro ottenuto nel 2023, torna l’appuntamento pensato per animare il quartiere e coinvolgere cittadini di tutte le età attraverso spettacoli, musica, street food e momenti di confronto civico.

Il programma si apre domenica 15 giugno alle 19 con il live painting dell’artista Fabio Guarino, in arte Guari Art, che realizzerà un murales in tempo reale sulla casetta del latte di strada della Besurica, donando poi l’opera al quartiere.

Alle 19.30 sarà la volta del Tadam Street Show, spettacolo di giocoleria e acrobazie pensato per le famiglie ma aperto a tutti.

Il momento centrale della serata arriverà alle 20.30, con la presentazione pubblica del laboratorio urbano realizzato dagli studenti del Politecnico nell’ambito del corso “Temi di pianificazione urbana”. Dopo settimane di lavoro in aula e sul campo, i giovani progettisti illustreranno alcune proposte concrete per trasformare l’area parcheggio di via Perfetti in una piazza di quartiere vera e propria, accessibile, fruibile e pensata per la socialità. Una rappresentanza dell’amministrazione comunale sarà presente per ricevere ufficialmente le proposte.

La serata proseguirà alle 21 con il concerto della Vasco Terapia Band, che porterà sul palco i grandi successi di Vasco Rossi. In chiusura, dj set con Logan.

Lunedì 16 giugno la festa continua con l’aperitivo musicale di dj Catti, seguito dal concerto dei Dejavu, band che proporrà un repertorio di hit italiane e internazionali.

Entrambe le serate saranno accompagnate da food truck, gonfiabili per bambini e stand agricoli a cura di Campagna Amica.

L’iniziativa è promossa dall’associazione Besuricando Aps, in particolare dagli organizzatori Thomas Trenchi, Marco Caviglioni, Daniele Spina e Melany Trenchi, con il sostegno del Comune di Piacenza nell’ambito del bando Piacenza 2030.