Ricca serie di eventi per ricordare Alberto Araldi, il carabiniere, il comandante partigiano, “un eroe vicino”

«Cerchiamo sempre eroi lontani. A me invece piacciono quelli di tutti i giorni, gli eroi vicini e Alberto Araldi è uno di questi». Cosa si è espresso questa mattina il comandante provinciale dei carabinieri di Piacenza, il colonnello Pierantonio Breda, durante la conferenza stampa indetta per annunciare le manifestazioni programmate in questo 2025 in occasione dell’80° dell’uccisione del sottufficiale dei carabinieri, eroe della Resistenza, noto con il nome di battaglia “Comandante Paolo”, medaglia d’oro al valor militare, alla memoria.  Alberto Araldi, nato a Ziano Piacentino (PC) il 18 gennaio 1912, si arruolò nell’Arma nel 1930 per poi, all’indomani del’8 settembre del ’43, aderire al movimento clandestino di resistenza. Già dal dicembre dello stesso anno entrò a far parte della I Divisione Piacenza (retta dal Ten. CC Fausto Cossu, altro valoroso partigiano che dopo il servizio nell’Arma, ha svolto la professione di avvocato del Foro di Piacenza), assumendo dapprima la qualifica gerarchica partigiana di “Capo Distaccamento” e poi di “Comandante di Brigata”. In quella veste, memorabili furono le sue imprese. Un eroe ma anche, si direbbe oggi, un personaggio cinematografico. Specialista nel sottrarre armi ai nazifascisti, compiva le sue azioni tramite camuffamenti che gli consentivano di entrare nelle polveriere nemiche, depredandole di armi e munizioni (si calcola che abbia rubato almeno due mila proiettili). Azioni spregiudicate, ai limiti dell’immaginazione, che gli valsero l’ammirazione sia dei colleghi sia di gran parte della popolazione, ma anche l’odio e il sentimento di vendetta da parte dei nazifascisti.

Come è stato ricordato stamane, con l’inizio del 1945 la resistenza stava vivendo un momento critico con molte brigate costrette a sciogliersi e a disperdersi. Proprio per dare un segnale e far capire che invece i partigiani c’erano ancora e non erano domi, Araldi progettò di catturare il capo della brigata nera, il comandante fascista. Si lasciò ingannare da un falso informatore e mora per fucilazione il 6 febbraio 1945.

Il colonnello Breda, le istituzioni del territorio rappresentate dal sindaco di Piacenza Katia Tarasconi e dal sindaco di Borgonovo e presidente della Provincia Monica Patelli, le associazioni dei partigiani, l’ufficio scolastico regionale, l’Archivio di Stato rappresentato dal direttore Anna Riva, l’Associazione nazionale carabinieri in congedo e il Teatro  Gioco Vita, hanno presentato le numerose iniziative programmate per valorizzarne la figura di Araldi e per coltivarne la memoria. Ci sarà dunque un ricco calendario di eventi, molti dei quali rivolti ai giovani, con l’obbiettivo di raccontare loro un eroe di questa terra, mosso da ideali di giustizia e di impegno civile.

La giornata clou sarà quella del 6 febbraio 2025  con il seguente programma:

ore 09:30: Borgonovo Val Tidone, approfondimento storico con i ragazzi delle scuole medie curato da ANPI – Sez. di Borgonovo Val Tidone/Ziano Piacentino.

ore 11:00: Borgonovo Val Tidone (PC), cerimonia commemorativa presso il monumento all’eroe eretto al cimitero;

ore 12:00: in Borgonovo Val Tidone (PC), intitolazione della sede dell’Associazione nazionale Carabinieri di Borgonovo Val Tidone all’eroe;

ore 15:30: Piacenza – Palazzo Farnese, inaugurazione della mostra dedicata al Brig. Araldi presso l’Archivio di Stato. L’allestimento, curato dall’Archivio di Stato in collaborazione con l’Istituto di storia contemporanea di Piacenza e alcuni Istituti superiori della Provincia di Piacenza, sarà poi meta di visite da parte delle scuole, nell’ambito di un progetto di valorizzazione già avviato dall’Ufficio Scolastico Provinciale.

Il 23 aprile 2025, ore 10:30, in Piacenza, presso il Teatro dei Filodrammatici, a cura dell’Istituto di storia contemporanea di Piacenza e del Teatro Gioco Vita, verrà realizzata una giornata didattica che prevede la presentazione del libro di Adrea Galli “I carabinieri per la libertà. L’Arma nella Resistenza, una storia mai raccontata” e lo spettacolo teatrale “Siamo i ribelli della montagna” sulla vita del Brig. Araldi.

A maggio, a cura dell’Ufficio Scolastico Provinciale, si terrà la presentazione degli elaborati svolti dagli studenti piacentini che hanno visitato la mostra sul Brig. Araldi allestita presso l’Archivio di Stato.

Il 5 giugno 2025, a Piacenza, presso  Palazzo Farnese, vi sarà la chiusura della mostra dedicata al Brig. Araldi, nel giorno di anniversario di fondazione dell’Arma. I pannelli, i video, i podcast presenti nella mostra sono tutti stati elaborati e preparati dagli studenti dell’istituto Cassinari, del liceo Gioia e del Volta di Castel San Giovanni. Sono state effettuate ricerche negli archivi (da quelli dell’ospedale militare a quelli anagrafici) e sono stati intervistati due fra gli ultimi testimoni di quei giorni: il centenario Cesare Po che vive a Milano ma che sarà presente all’inaugurazione, che era uno degli uomini della brigata del Comandante Paolo e Maria Albasi, oggi novantenne ma che all’epoca era solo una bambina e che, forse inconscia del pericolo, “sgambettava” fra i partigiani portando loro biglietti e batarö. Grazie ai loro vividi ricordi i visitatori della mostra potranno immergersi nella quotidianità dei partigiani e di chi li sosteneva.

«Siamo orgogliosi di ospitare la mostra – ha detto il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi – e collaborare nel fare conoscere una figura come quella di Araldi, un  esempio alle giovani generazioni: fra tanta bruttura e cattiveria abbiamo anche belle cose».

Monica Patelli ha sottolineato l’importante collaborazione fra il suo comune e l’Associazione nazionali carabinieri la cui sede è ora collocata al piano terra della Rocca Comunale «soddisfando così il loro desiderio di essere vicini alla gente e ben visibili a chi passa». La nuova sede sarà dedicata proprio ad Araldi.

All’organizzazione delle iniziative hanno collaborato con il comando provinciale dei carabinieri le Amministrazioni Comunali di Borgonovo Val Tidone e Piacenza, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Piacenza, l’Archivio di Stato di Piacenza, l’Istituto di Storia Contemporanea di Piacenza, il Teatro Gioco Vita, ANC, ANPI e ANPC.

#tdi_1 .td-doubleSlider-2 .td-item1 { background: url(https://quotidianopiacenza.online/wp-content/uploads/2025/01/Alberto-Araldi-3-80x60.jpg) 0 0 no-repeat; } #tdi_1 .td-doubleSlider-2 .td-item2 { background: url(https://quotidianopiacenza.online/wp-content/uploads/2025/01/Alberto-Araldi-2-80x60.jpg) 0 0 no-repeat; } #tdi_1 .td-doubleSlider-2 .td-item3 { background: url(https://quotidianopiacenza.online/wp-content/uploads/2025/01/Alberto-Araldi-4-80x60.jpg) 0 0 no-repeat; }




Studenti del Conservatorio celebrano Schubert

Venerdì 31 gennaio alle ore 15, nell’auditorium Mannella del Conservatorio Nicolini, la classe di musica vocale da camera guidata dalla docente Anna Chierichetti celebrerà il “compleanno” di Franz Schubert (31 gennaio 1797 – 19 novembre 1828) con “Schubertiade”, un concerto dedicato ai Lieder del grande compositore austriaco, un maestro indiscusso del Romanticismo musicale.

Schubert, autore di oltre 600 Lieder, è noto per la sua capacità unica di fondere musica e poesia, dando voce alle emozioni più profonde dell’animo umano. I suoi capolavori, come Der Erlkönig, Gretchen am Spinnrade e Die Forelle, sono ancora oggi una fonte inesauribile di ispirazione e piacere per musicisti e appassionati.

Il concerto sarà un’occasione speciale per immergersi nel mondo poetico-musicale di Schubert, scoprendo come la sua arte abbia influenzato generazioni di compositori e interpreti. L’ingresso è libero.




Giovedì 30 gennaio in Sant’Ilario incontro pubblico sul PUT di Piacenza (Piano urbano del Traffico)

Giovedì 30 gennaio, con inizio alle 18.30, l’Auditorium Sant’Ilario in via Garibaldi 17 ospiterà l’incontro pubblico di presentazione del Piano urbano del Traffico del Comune di Piacenza. Una fase di confronto che prenderà avvio già martedì 28 gennaio, alle 17.30, in Municipio, con un appuntamento illustrativo in seduta congiunta delle Commissioni consiliari 2 e 4.

I tecnici dell’Amministrazione e della società TRT – Trasporti e Territorio, incaricata della stesura del documento, illustreranno gli obiettivi generali, lo stato dell’arte e gli interventi principali previsti in materia di rete stradale (tutela e promozione della sicurezza, progetti di riqualificazione, nuove rotatorie e zone a traffico limitato), mobilità sostenibile – dalla rete ciclabile alle infrastrutture e servizi – nonché in tema di trasporto pubblico (nodi di interscambio, sicurezza delle fermate), parcheggi e regolamentazione degli spazi di sosta.

Sottolineano gli assessori Matteo Bongiorni e Simone Fornasari: «Consapevoli che si tratti di aspetti sia di indirizzo sia di merito tecnico, si sta proponendo questo percorso di avvicinamento e informazione prima dell’adozione formale. Alcuni appuntamenti e incontri – anche direttamente rivolti alle realtà maggiormente interessate e sensibili rispetto alle tematiche contenute nel PUT – che rappresentano una fase preventiva di confronto e approfondimento su orientamenti e priorità in materia di mobilità, accessibilità, viabilità e sicurezza della nostra città».

Il PUT prende le proprie mosse a partire dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e dal Biciplan, approvati dal Comune di Piacenza nel 2021. Sarà poi l’adozione del PUT attraverso l’apposita deliberazione di Giunta che darà avvio all’iter amministrativo vero e proprio, con la pubblicazione del documento, la raccolta delle osservazioni, fino all’approvazione da parte del Consiglio comunale di Piacenza.

 




Domani manifestazione degli agricoltori: corteo di trattori in città

Domani, martedì 28 gennaio, si svolgerà in città un corteo organizzato dagli agricoltori piacentini. A partire dalle 12:30, una rappresentanza di agricoltori con 4 o 5 trattori si muoverà da piazzale delle Crociate per raggiungere il Palazzo della Provincia in corso Garibaldi. Per quanto riguarda il centro storico, il percorso prevede il passaggio lungo via Campagna, piazza Borgo e corso Garibaldi con il presidio costante della Polizia locale a regolare il traffico.

Per consentire il passaggio dei mezzi in sicurezza, dalle 12 alle 16, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati di corso Garibaldi tra via Croce e via Vigoleno.

Si informa inoltre che da domani, 28 gennaio, a giovedì 30 gennaio, è previsto un presidio organizzato dalle rappresentanze degli agricoltori nel parcheggio del Cimitero urbano tra strada Caorsana e via Portapuglia. Nell’area in questione, riservata ai mezzi agricoli, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata per tutti gli altri veicoli, dalle ore 7 di martedì 28 alle ore 20 di giovedì 30 gennaio.




“The Journey Home”. Un evento speciale per celebrare la Giornata della Memoria 2025

Nella suggestiva cornice degli arazzi alberoniani andrà infatti in scena un racconto concerto che vedrà protagonisti il musicista e regista canadese Adrian Berkovits e il violinista Gabriele Schiavi accompagnato dal quintetto d’archi dell’Orchestra Farnesiana composto anche da Jacopo Bigi, violino, Marcello Schiavi, viola Giulia Lanati, violoncello, Claudio Schiavi, contrabbasso.

L’iniziativa è stata ideata e organizzata da Orchestra Farnesiana, Opera Pia Alberoni, CSV Emilia Centro servizi per il volontariato, con la collaborazione di Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il patrocinio di Comune di Piacenza e Diocesi di Piacenza Bobbio.

Adrian Berkovits, figlio di Eduard Berkovits che fu deportato con tutta la famiglia all’età di 15 anni nel campo di Ludwigslust, sopravvisse con il fratellino minore al lager nazista e divenne testimone della Shoah, giunge a Piacenza appositamente per questo evento.

Salirà sul palco della Sala degli Arazzi portando con sé il violino del lager, trovato dal padre Eduard in campo di concentramento e custodito come simbolo di speranza di una nuova vita nei lunghi mesi di stenti e di cammino per ritornare a casa, a Cluj, in Romania. Eduard conservò il violino per tutta la vita, anche dopo essersi trasferito in Canada, dove nacque il figlio Adrian che lo custodisce ora come eredità densa di storia e carica di responsabilità.

Come racconta Adrian non si è mai saputo a chi fosse appartenuto, se fosse stato di una vittima dello sterminio o di un carnefice, ma si sente la storia sanguinare da questo strumento musicale. ll documentario musicale di Adrian Berkovist in prima mondiale alla Sala degli Arazzi

Adrian Berkovits dopo aver fatto restaurare il violino, ha concepito e realizzato un progetto musicale e cinematografico dedicato alla storia del padre: il documentario The Journey Home, ultimato da poco e che sarà presentato, attraverso la proiezione di alcune parti, nel corso della serata alla Sala degli Arazzi, in prima assoluta mondiale.

Il trailer del documentario è stato trasmesso in tutto il Canada con un’introduzione da parte dell’ex Primo Ministro Justin Trudeau.

La collaborazione e l’amicizia con Gabriele Schiavi

È proprio in occasione della registrazione delle musiche del documentario che è avvenuto l’incontro ed è nata l’amicizia tra Adrian Berkovist e Gabriele Schiavi. Il violinista piacentino ha infatti partecipato, con il quintetto dell’Orchestra Farnesiana, alla registrazione dei brani musicali avvenuta a Piacenza nell’Oratorio di San Cristoforo, sedel del Piccolo Museo della Poesia. In quell’occasione ha suonato per la prima volta il violino di Eduard, il violino del lager.

L’evento alla Sala degli Arazzi

Le parole e le immagini per raccontare, la musica per ricordare e per ricostruire la pace. L’evento alla Sala degli Arazzi sarà fatto di parole, ovvero la conversazione tra Adrian Berkovits e Gabriele Schiavi per narrare la Shoah attraverso la storia del padre, di immagini, con la proiezione di alcuni passaggi del documentario realizzato da Adrian e di musica, per fare memoria della tragedia ed evocare la speranza di un mondo di pace.

Gabriele Schiavi suonerà infatti (per la prima volta in concerto) il violino di Adrian, con il quintetto d’archi dell’Orchestra Farnesiana.

Verranno eseguiti alcuni brani presenti nel documentario insieme a musiche di Olivier Messiaen (1908-1992) O sacrum convivium, e Antonín Dvořák (1841-1904), Primo movimento dal quintetto per archi op. 77 n. 2 e ad altre musiche celebrative ed evocative di quella pace che oggi, come negli anni drammatici dell’Olocausto e della Seconda Guerra Mondiale, pare venire a mancare a un mondo dilaniato da quella che Papa Francesco chiama la terza guerra mondiale a pezzi.

Lunedì 27 gennaio mattina: replica riservata alle Scuole Superiori di Piacenza

Lunedì mattina il racconto concerto sarà replicato, sempre nella Sala degli Arazzi, in un evento riservato agli studenti delle scuole superiori piacentine che potranno così ascoltare e conoscere la storia di Eduard Berkovits e tramite essa, approfondire la storia della Shoah.

Gli studenti nel corso della replica dell’evento avranno anche la possibilità di conversare e intervistare Adrian Berkovist per immergersi in modo più approfondito nella vita e nella testimonianza di suo padre.

Lunedì 27 gennaio pomeriggio: il violino entra nel carcere di Piacenza

Il violino di Eduard Berkovits, sopravvissuto alla Shoah, entrerà con il figlio Adrian e con il violinista Gabriele Schiavi, nel carcere di Piacenza per una celebrazione del Giorno della memoria e una riflessione, tra parole e musica, con i detenuti.

L’evento è stato organizzato e coordinato da Maria Gabriella Lusi, direttrice della Casa circondariale di Piacenza e da Csv Emilia, Centro di servizio per il volontariato.

Il Quintetto dell’Orchestra farnesiana

L’ Associazione Orchestra Farnesiana nasce da una idea dei fratelli Gabriele e Marcello Schiavi, che uniti da esperienze tra le più prestigiose Orchestre Italiane, fra cui il Teatro alla Scala di Milano, si pongono l’obiettivo di sviluppare e proporre il repertorio sinfonico, operistico e da camera anche sul territorio piacentino.

Il quintetto dell’Orchestra Farnesiana è formato dalle prime parti dell’Orchestra Farnesiana, che vantano collaborazioni con Teatro alla Scala, Filarmonica della Scala, Arena di Verona, Orchestra Filarmonica Marchigiana. Insieme si esibiscono regolarmente presso il Teatro Municipale di Piacenza e nelle principali sale di Piacenza e provincia.

L’ Orchestra ha inciso insieme al Quintetto il disco “Mozart Italian Arias” per l’etichetta Glossa, in collaborazione con il Controtenore Filippo Mineccia, e un disco in collaborazione con Francesco Guggiola – Ottavinista del Teatro alla Scala – contenente tutti i concerti di Antonio Vivaldi per ottavino.

La Giornata della memoria, nell’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz

Il “Giorno della Memoria”, istituito con la legge 20 luglio 2000, n. 211, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, ricorre ogni anno il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. La mattina del 27 gennaio 1945 circa settemila uomini erano ancora detenuti nei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Oltre un milione di deportati trovò la morte ad Auschwitz. La stima degli ebrei sterminati ammonta a sei milioni.

L’evento speciale organizzato a Piacenza, alla Galleria Alberoni, vuole celebrare l’ottantesimo anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, in un momento drammatico della storia contemporanea.

 




Scelte di risparmio consapevoli con le “didascalie” del professor Cacciamani

“Zibaldone di pensieri economici, finanziari e assicurativi”, questo il titolo del volume di Claudio Cacciamani  (edizioni Giappichelli) che verrà presentato lunedì 27 gennaio, alle 18, al PalabancaEventi di via Mazzini, per iniziativa della Banca di Piacenza con l’intervento dell’autore (professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari presso il Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Parma). Il pamphlet raccoglie articoli non scientifici, né meramente divulgativi, ma “didascalici” (dall’autore definiti “didascalie sparse per cercare di vivere tutti al meglio con quello che abbiamo…”), pubblicati come pezzi di fondo dell’inserto economico del lunedì della Gazzetta di Parma, che nell’insieme diventano una guida nelle scelte, siano esse piccole o grandi, che dobbiamo quotidianamente compiere in campo economico, finanziario e assicurativo. «Le riflessioni che se ne traggono – afferma nella prefazione Federico Cornelli, commisario Consob – sono legate all’invito alla antica prudenza e alla ragione, rifuggendo sia comportamenti compulsivi o, al contrario, guidati da paure o timori. Un irrobustimento della riflessione e della cultura finanziaria, anche con strumenti quali le “didascalie” del professor Claudio Cacciamani, può portare a una maggiore consapevolezza del vero “bene comune” di scelte consapevoli sul Risparmio e sulle decisioni di investimento».

Ingresso con prenotazione (prenotazionieventi@bancadipiacenza.it; 0523 542441; telefonare nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì, 9-13 / 15-17).

 




“Patronato pei figli del popolo di Modena”. Una storia di accoglienza e tutela dei minori

“Educare ad una vita laboriosa, liberale ed onesta – Il Patronato pei Figli del Popolo di Modena 1874-1924”. Questo il titolo del volume di Mirco Carrattieri e Francesco Gherardi (Compagnia editoriale Aliberti) che verrà presentato lunedì 20 gennaio al PalabancaEventi di via Mazzini con l’intervento di uno degli autori (Francesco Gherardi) e dell’archivista Laura Niero. Modererà l’incontro – organizzato dall’Associazione Piacenza Città Primogenita in collaborazione con Banca di Piacenza – Andrea Manzotti, presidente dell’azienda di servizi alla persona “Patronato pei figli del popolo di Modena e Fondazione San Paolo e San Geminiano”. La pubblicazione è nata per celebrare il 150° anniversario dell’Istituzione.

La vicenda delle origini del patronato affonda le radici nel cuore della Modena risorgimentale postunitaria e vede come protagonista quella classe dirigente liberale che qualche anno prima, nel 1863, aveva dato vita alla Società Operaia di Mutuo Soccorso. Oggi l’Asp accoglie nelle sue tre comunità semiresidenziali 80 ragazzi di età comprese tra gli 11 e i 21 anni, tutti inviati dai Servizi sociali del Comune di Modena e tutti con situazioni di disagio proprie e delle proprie famiglie.

Agli intervenuti (con precedenza ai primi Soci prenotati e ai primi Clienti prenotati) sarà riservato il volume, fino ad esaurimento copie.

Ingresso con prenotazione (prenotazionieventi@bancadipiacenza.it; 0523 542441; telefonare nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì, 9-13 / 15-17).




“Libertà educativa. Meno Stato, più società”. Torna il Festival della cultura della libertà “Corrado Sforza Fogliani”

Torna – puntuale da nove anni – al PalabancaEventi di via Mazzini a Piacenza l’appuntamento, l’ultimo fine settimana di gennaio, con il Festival della cultura della libertà, dalla scorsa edizione intitolato al suo ideatore, Corrado Sforza Fogliani, scomparso poco più di due anni fa.

Confermato il nuovo logo che aveva fatto il suo esordio nel 2023, pensato e voluto dall’avv. Sforza: gli aironi stilizzati si sono trasformati infatti in gabbiani, in omaggio al prof. Francesco Forte, che appena prima di morire aveva scritto una poesia-testamento intitolata “La verità del gabbiano”. Il prof. Forte – protagonista della vita politica con la forza del suo pensiero – non aveva mai mancato a nessuna edizione del Festival.

Prenderà dunque il via il 25 e 26 gennaio l’edizione numero nove del “Festival della cultura della libertà-Liberi di scegliere”, intitolato a Corrado Sforza Fogliani e sotto la direzione scientifica di Carlo Lottieri. Tema di quest’anno, sul quale si confronteranno 33 relatori, “Libertà educativa. Meno Stato, più società”.

Saranno per la terza volta i gabbiani a volare su Piacenza posandosi sul PalabancaEventi di via Mazzini, sede della manifestazione fin dal primo anno grazie alla disponibilità della Banca di Piacenza. L’evento è organizzato dall’Associazione culturale Luigi Einaudi in collaborazione con Confedilizia, Banca di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, European students for liberty, Associazione dei Liberali Piacentini, Comitato nazionale per i 150 anni dalla nascita di Luigi Einaudi.

ANTEPRIMA
L’anteprima al Festival di quest’anno sarà dedicata alla presentazione del volume “A SCUOLA DI DECLINO La mentalità anticapitalista nei manuali scolastici”: venerdì 24, sempre al PalabancaEventi, in Sala Panini alle 18, Dario Caroniti, Dario Fertilio e Michele Silenzi illustreranno il libro scritto da Andrea Atzeni, Marco Bassani e Carlo Lottieri (edizioni Liberilibri). La pubblicazione presenta una ricerca dei tre autori che ha analizzato i più diffusi manuali sui quali i nostri studenti vengono istruiti, constatandone la prospettiva interpretativa dei fatti che può essere definita marxista, terzomondista e radicalmente ecologista.

IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL
Ricco come sempre di argomenti stimolanti e relatori d’eccezione il programma di conferenze che si terranno tutte in Sala Panini.

Sabato 25 gennaio, alle 10.30, previsti i saluti del presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, del presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna, del presidente dei Liberali Piacentini Antonino Coppolino e di Maria Antonietta De Micheli Sforza Fogliani. La I sessione (ore 11) verterà sul tema “Luigi Einaudi e la scuola libera”, con Roberta Modugno, Vincenzo Nasini, Paolo Silvetri, Giuseppe Vegas. A seguire (ore 12.15), lectio magistralis di Paolo Pamini sul tema “La Svizzera è un modello?”.

Dopo la pausa pranzo, appuntamento alle 15 con la sessione II che affronterà “Le ragioni della scuola parentale” con Eugenio Capozzi, Andrea Favaro, Matteo Piazza. Alle 16.45 III sessione con Anna Monia Alfieri, Tiziana Marzaroli, Sandro Scoppa che parleranno de “Le scuole libere in Italia: quali prospettive?”. La prima giornata si concluderà un momento musicale, alle 18 con Elisabetta Viviani e Claudio Damiani.

Domenica 26 gennaio si parte alle 9.30 con la sessione IV (“Imprese e istruzione: un rapporto da costruire”) con Roberto Brazzale, Cesare Galli, Pierluigi Magnaschi. Alle 10.45 “Il finanziamento dell’istruzione in una società libera” sarà l’argomento della sessione V che vedrà protagonisti Carlo Lottieri, Paolo Terenzi, Diana Thermes. La mattinata si concluderà (ore 12) con la lectio magistralis di Renato Cristin su “Tramonto dell’occidente?”. Dopo la pausa pranzo sessione VI alle 15 con Raimondo Cubeddu, Gabriele Marmonti, Alessandro Vitale che si occuperanno de “le università contemporanee e il dogmatismo dominante”. Alle 16 sessione VII sul tema “L’accademia in un mondo in trasformazione”, con Sergio Belardinelli, Paolo Miccoli, Andrea Simoncini. Le conclusioni e i saluti finali (ore 17) saranno affidati a Carlo Lottieri e Giorgio Spaziani Testa.

I RELATORI 2025

Anna Monia Alfieri, religiosa ed esperta in educazione; Andrea Atzeni, professore di filosofia e storia al liceo Leonardo da Vinci di Milano; Marco Bassani, storico delle dottrine politiche; Sergio Belardinelli, sociologo; Roberto Brazzale, imprenditore; Eugenio Capozzi, storico; Dario Caroniti, storico delle dottrine politiche; Antonino Coppolino, avvocato e presidente Confedilizia Piacenza; Renato Cristin, professore di ermeneutica filosofica all’Università di Trieste; Raimondo Cubeddu, filosofo politico; Maria Antonietta De Micheli Sforza Fogliani; Andrea Favaro, filosofo del diritto; Dario Fertilio, giornalista; Cesare Galli, professore di diritto industriale all’Università di Parma; Carlo Lottieri, filosofo del diritto; Pierluigi Magnaschi, direttore “Italia Oggi”; Gabriele Marmonti, presidente di Students for Liberty Italia; Tiziana Marzaroli, professore di filosofia e pedagogia al liceo artistico Cassinari di Piacenza; Paolo Miccoli, professore emerito di chirurgia all’Università di Pisa e presidente di United; Roberta Modugno, storica delle dottrine politiche; Vincenzo Nasini, avvocato e vicepresidente Confedilizia; Giuseppe Nenna, presidente CdA Banca di Piacenza; Paolo Pamini, deputato svizzero e professore all’ETH di Zurigo; Matteo Piazza; Sandro Scoppa, avvocato e presidente Confedilizia Calabria; Michele Silenzi, editore e saggista; Paolo Silvestri, professore di filosofia del diritto all’Università di Catania; Andrea Simoncini, professore di diritto costituzionale all’Università di Firenze; Giorgio Spaziani Testa, avvocato e presidente Confedilizia; Paolo Terenzi, professore di sociologia dei processi culturali all’Università di Bologna; Diana Thermes, storica delle dottrine politiche; Giuseppe Vegas, presidente del Comitato nazionale per i 150 anni dalla nascita di Luigi Einaudi; Alessandro Vitale, geografo.

Per informazioni: Associazione Luigi Einaudi, via X Giugno, 3 Piacenza – luigieinaudiassociazione@gmail.com – 328 2184586




Giovedì al PalabancaEventi conferenza di Antonio Iommelli su arte e scienza nel XVII secolo

Giovedì 16 gennaio, alle 18, al PalabancaEventi di via Mazzini, quarta e ultima manifestazione collaterale (dopo quelle dell’ing. Luigi Rizzi, del dott. Graziano Tonelli e della prof. Valeria Poli) alla mostra “Atlas Maior – Un universo senza confini – La cartografia, il viaggio e l’arte” (promossa dalla Banca di Piacenza e rientrante tra le iniziative di Rete Cultura). Il curatore scientifico della rassegna Antonio Iommelli, direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese, terrà in Sala Panini una conferenza sul tema: “Tra pennello e compasso. Arte e scienza nel XVII secolo”. Ingresso con prenotazione (prenotazionieventi@bancadipiacenza.it; 0523 542441; telefonare nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì, 9-13 / 15-17). A tutti gli intervenuti sarà consegnata copia del catalogo della mostra.

La mostra, giovedì 16 gennaio, è visitabile dalle ore 16.




Festa delle Genti il 6 gennaio in cattedrale con il Vescovo

Lunedì 6 gennaio, solennità dell’Epifania, alle ore 11 in Cattedrale il vescovo mons. Adriano Cevolotto presiede la messa per la “Festa delle Genti” con le comunità dei migranti. L’iniziativa, promossa dall’Ufficio Migranti, guidato dallo scalabriniano padre Mario Toffari, e dalla Missione cattolica Migranti, il cui responsabile è padre Salvatore Mazzitelli, vede già l’adesione di diverse realtà: latinoamericani, filippini, srilankesi, africani, ucraini ed altre nazionalità.

Al termine della liturgia, nella quale sarà annunciata la data della prossima Pasqua e delle principali celebrazioni dell’anno, verranno benedetti i bambini presenti. Nelle chiese del centro città San Savino, Sant’Anna e San Paolo sono state sospese le messe del mattino del 6 per favorire la partecipazione alla “Festa delle Genti” in Cattedrale.

 




Cives, l’incontro con Cecilia Sala rinviato a data da destinarsi

L’incontro “Storie dal conflitto”, previsto per il 17 gennaio all’interno del corso di formazione Cives, è rinviato a data da destinarsi. Lo comunicano gli organizzatori del corso in seguito alla notizia della carcerazione di Cecilia Sala, ospite prevista per la serata, nel carcere di Evin a Teheran.

“Uno dei motivi che ci ha spinto a dedicare un’edizione del nostro corso di formazione al tema dell’informazione – affermano gli organizzatori – sta nel desiderio, nel nostro piccolo, di parlare di come la libertà di stampa sia perseguitata. Il bilancio di Reporters sans frontières dice che a dicembre 2024 sono in carcere nel mondo 550 giornalisti, il 7% in più dell’anno scorso. L’ultima è Cecilia Sala, fermata il 19 dicembre in Iran e tuttora reclusa nel carcere di Evin per aver svolto il proprio lavoro di giornalista, con l’obiettivo di raccontare storie di vita vera ‘dal basso’ in un paese che è il 176° al mondo su 180 per libertà di stampa”.

“L’appello, anche da parte nostra, alle autorità competenti è quello di fare tutto il possibile per riportare Cecilia in Italia nel più breve tempo possibile – proseguono gli organizzatori di «Cives» – assicurandosi che la sua reclusione avvenga nel rispetto della sua incolumità fisica e morale. Auspichiamo inoltre che alla vicenda continui ad essere garantito il massimo riserbo sui mezzi d’informazione, al fine di non interferire nelle delicate operazioni diplomatiche. L’evento del 17 gennaio è rinviato a data da destinarsi, con l’augurio di avere la giornalista Cecilia Sala con noi nei prossimi mesi”.




All’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano concerto degli auguri di Natale “La musica che vorresti”

Giovedì 19 dicembre alle 18 l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant’Eufemia 12) propone il concerto degli auguri di Natale “La musica che vorresti”, in collaborazione con l’Associazione Piacenza nel mondo, realtà che costituisce un importante punto di riferimento per le comunità estere di piacentini di vecchia e nuova generazione.

Protagonista dell’evento sarà il Piacenza Ensemble 2024 diretto da Patrizia Bernelich. In programma è prevista una selezione musicale di brani celebri di Puccini, Verdi, Mascagni Offenbach, Morricone e tanti altri. Sul palco  i violini Giancarlo Catelli e Monica Bertuzzi, Lucia Colonna alla viola, M. Rosaria Falovo  e Fausto Solci  al violoncello, Vieri Giovenzana al contrabbasso, Elena Cecconi al flauto, Gaetano Galli all’oboe,  Lorenzo Magrini all’arpa e Luciano Cortellini alla fisarmonica.

La serata, presentata da Roberto Recchia, sarà per l’Associazione Piacenza nel mondo anche un modo per ricordare, nel decennale della scomparsa, Luigi Tagliaferri che ne è stato fondatore e Sandro Molinari che ha ricoperto la carica di presidente.

Il concerto è a ingresso gratuito e si concluderà con un rinfresco offerto dalla Fondazione per uno scambio di auguri in vista delle imminenti festività.