Canto di Natale alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi

Nascono dalla collaborazione tra Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e Teatro Gioco Vita i tre appuntamenti natalizi in programma presso la Galleria piacentina liberamente ispirati a un classico della narrativa per l’infanzia: Canto di Natale di Charles Dickens. La voce narrante di Nicola Cavallari, autore del progetto e le sagome di Nicoletta Garioni animate da Federica Ferrari faranno rivivere il Natale del banchiere Ebenzer Scrooge e i suoi fantasmi, raccontandone attraverso tre appuntamenti la conversione da misantropo avaro ed egoista a persona amabile e generosa.
Si comincia sabato 21 dicembre con Scrooge e il Natale passato, per proseguire sabato 28 dicembre con Scrooge e il Natale presente chiudendo infine sabato 4 gennaio, sempre alle ore 16, con Scrooge e il Natale futuro. Ogni data è il capitolo di un’unica storia, ma si presta a essere goduta e apprezzata anche singolarmente.
Voce, ombre e magia sono gli ingredienti di questa iniziativa rivolta ai bambini e al pubblico delle famiglie, che la cornice della Galleria Ricci Oddi accresce di suggestione ed incanto.
In occasione di ogni appuntamento, alle ore 15:30, mezz’ora prima dell’inizio della narrazione, i bambini che lo desiderano potranno partecipare a un breve percorso accompagnato tra le sale della Galleria, alla scoperta di personaggi e suggestioni evocativi delle atmosfere dickensiane.
I genitori e gli accompagnatori dei bambini potranno usufruire del biglietto di ingresso ridotto di € 5.
Sabato 21 dicembre, 2024, ore 16:00: Scrooge e il Natale passato;
Sabato 28 dicembre, ore 16:00: Scrooge e il Natale presente;
Sabato 4 gennaio, ore 16:00: Scrooge e il Natale futuro.
Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi – via San Siro 13 Piacenza
Entrata: € 5 – Ingresso sino ad esaurimento posti




Lunedì 23 dicembre in S. Maria di Campagna il concerto di Natale della Banca di Piacenza

Lunedì 23 dicembre, alle 21, si terrà nella Basilica di Santa Maria di Campagna il tradizionale appuntamento natalizio con il Concerto degli Auguri della Banca di Piacenza, giunto alla sua trentottesima edizione.

Sotto la direzione artistica del Gruppo Strumentale Ciampi, si esibiranno Sachika Ito (soprano), Agnes Sipos (soprano), Marta Fumagalli (contralto), Massimo Lombardi (tenore), Piermarco Viñas Mazzoleni (basso), Federico Perotti (organo), il Coro Polifonico Farnesiano (voci bianche e voci giovanili – dirette da Paola Gandolfi –, voci miste dirette da Alessandro Molinari) e l’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Stefano Chiarotti. Il concerto si concluderà, come da tradizione, con l’esecuzione del canto natalizio Adeste Fideles.

I biglietti di invito nominativi necessari per accedere alla manifestazione possono essere richiesti, fino ad esaurimento, all’Ufficio Relazioni esterne della Banca oltre che a tutti gli sportelli dell’Istituto.




“Sulla strada giusta”. Torna il progetto sulla sicurezza stradale rivlto ai giovani

E’ stata presentata stamani in Municipio da Danilo e Simona Tosi, presidente e vice presidente dell’associazione che porta il nome di Sonia Tosi, vittima insieme al fidanzato Daniele Zanrei di un tragico incidente nell’agosto 2021 la 3° edizione del progetto di sensibilizzazione “Sulla strada giusta”.

Il progetto è rivolto agli studenti delle classi seconde, terze e quarte delle scuole superiori di Piacenza e provincia.

I dati del 2023 parlano chiaro: 3.039 sono i morti in incidenti stradali in Italia, in media 8/9 al giorno, 224.634 i feriti, in media 600 al giorno, e 166.525 gli incidenti stradali. In Italia il tasso di mortalità- numero di morti per 100mila abitanti – risulta più elevato della  media  nazionale (5,2) in ben 13 Regioni, tra le quali figura al quarto posto l’Emilia-Romagna.

Obiettivo della terza edizione di “Sulla strada giusta” è dunque quello di sensibilizzare giovani e adulti di riferimento riguardo l’importanza basilare della cultura della sicurezza ed educazione stradale. Sia a livello nazionale che a livello europeo e mondiale c’è un andamento in miglioramento, ma troppo lento ed esiguo rispetto agli obiettivi  di  lungo  periodo  europei  cui  l’Italia  aderisce,  rendendo  davvero  incerto  ed  improbabile  il raggiungimento dell’obiettivo previsto per il 2030, ovvero il dimezzamento del numero di vittime sulla strada rispetto ai valori del 2019 (benchmark per il decennio 2021- 2030 che conta 3173 morti e 17.600 feriti gravi), non considerando attendibili i valori registrati nel 2020 e nel 2021, anni della pandemia COVID.

Ragionando per fasce d’età e tipologie di utenti della strada, i recenti dati ISTAT- ACI effettuati su 107 province italiane ci dicono che gli incidenti stradali interessano maggiormente le fasce d’età dei giovani 20-29 anni, dei giovanissimi 0-14 anni ed un aumento per la fascia 75-79 anni (+23%). In particolare, i pedoni risultano essere il 17% del totale delle vittime mentre rispetto all’anno precedente si evidenzia un aumento del numero di decessi tra i ciclisti (+3.4%) e monopattini. Le cause principali rilevate risultano essere: distrazione (15,1% tot.), mancato rispetto della precedenza o semaforo (12,9%), velocità elevata (8,4%), che sono responsabili di 80.057 incidenti: il 36,5% del totale.

Durante la precedente edizione del progetto/concorso “Sulla strada giusta” (anno scolastico 2023/24) sono stati somministrati ad un piccolo campione di studenti e docenti dei questionari qualitativi realizzati ad hoc per valutare il grado di soddisfazione rispetto ad un incontro di due ore condotto da una psicologa del traffico, riguardante il ruolo di attenzione e percezione alla guida, percezione del rischio, predisposizione alla ricerca di sensazioni forti. Dall’analisi dei risultati è emersa l’esigenza, soprattutto da parte di ragazzi e ragazze frequentanti le classi terze e quarte, di avere più informazioni e strumenti per fronteggiare i pericoli della strada. In particolare è emerso che:

•  il 35% degli intervistati segnala ansia rispetto alla possibilità di subire e/o generare un incidente;

•  il 45% dichiara  senso  di  colpa  nel  rifiutare  un  passaggio  da  persona  conosciuta–

amico/a, familiare  – in condizioni non idonee alla guida (es. in stato di alterazione dovuto ad alcol o utilizzo di sostanze);

• il 18% ha paura nel servirsi dei mezzi pubblici, dichiarandosi non sicuro/a;

• il 90% degli intervistati riferisce, inoltre, di avere un conoscente (amico/a, familiare) coinvolto in incidente stradale, il 27% di averlo vissuto direttamente.

Il focus specifico del progetto/concorso è perciò sulla sensibilizzazione in merito alla prevenzione della mortalità e incidentalità stradale, causata da tutti quei comportamenti riconducibili al “fattore umano” ossia distrazione, velocità, guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Finalità del progetto è quella di elaborare un manifesto contenente comportamenti, suggerimenti, dichiarazioni d’intenti a vantaggio di una mobilità più sicura e rispettosa delle persone e dell’ambiente attraverso un concorso di idee.

Venerdì  7  febbraio 2025  dalle ore  9:30 alle 11:30  presso il Cinema  Teatro  Politeama si terrà un incontro  in plenaria di tutte le classi partecipanti dove attraverso testimonianze ed interventi si affronteranno i seguenti argomenti: aspetti psicologici dell’”utente della strada”, mobilità sostenibile, comunicazione efficace nella pubblicità sociale, mentre  giovedì 8 maggio 2025, in occasione della giornata europea sulla sicurezza stradale del 6 maggio  si terrà la premiazione dei vincitori del Concorso di idee. La giornata sarà aperta a genitori, docenti, educatori, cittadinanza. I manifesti vincitori saranno affissi negli spazi della cartellonistica pubblicitaria della nostra città, sugli autobus urbani ed extra-urbani, attraverso la pubblicazione su quotidiani locali  e i  canali  social dell’Associazione Sonia Tosi odv (Facebook, Instagram).

Sono intervenuti al lancio della nuova iniziativa gli assessori Mario Dadati e Francesco Brianzi,  la presidente del Consiglio comunale Paola Gazzolo, il capo di Gabinetto della Prefettura Francesco Ramunni, il dirigente della Polizia Stradale Achille Favari, Fiorenzo Zani in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Territoriale, il vice presidente di Aci, Angelo Nani per Fiab Amolabici e Nicola Bellotti per l’Agenzia Blacklemon.




Lunedì al PalabancaEventi la presentazione del volume dedicato all’oratorio di San Giorgino

Lunedì 9 dicembre, alle 18, al PalabancaEventi di via Mazzini, nuova iniziativa culturale promossa dalla Banca di Piacenza con la presentazione del volume “L’oratorio di San Giorgio in Sopramuro a Piacenza” (Edizioni Tip.Le.Co.) di Anna Cocciòli Mastroviti e Susanna Pighi. Dopo il saluto introduttivo del presidente dell’Istituto di credito Giuseppe Nenna e l’intervento di Stefano Antonio Marchesi, priore della Confraternita della Beata Vergine del Suffragio, la pubblicazione sarà illustrata da Antonio Iommelli, direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese.

L’Oratorio di San Giorgio in Sopramuro è uno dei tesori artistici della nostra città. La pubblicazione che gli è stata dedicata – che ha ricevuto il sostegno della Banca – è un’opera dall’alto valore scientifico testimoniato dalla competenza degli autori dei testi. Il volume è impreziosito da illustrazioni ad altissima definizione che danno l’idea della bellezza di questo piccolo gioiello: l’unica chiesa piacentina (secolo XVII) che non ha subìto modifiche strutturali a seguito dell’ultimo Concilio e che dunque è conservata integra. L’Oratorio è amministrato da sempre dalla Confraternita della Beata Vergine del Suffragio.

Ingresso con prenotazione (prenotazionieventi@bancadipiacenza.it; 0523 542441; telefonare nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì, 9-13 / 15-17).




“Vite svelate” il tema della terza edizione del Festival del Pensare Contemporaneo

“Vite svelate” è il tema scelto per la terza edizione del Festival del Pensare Contemporaneo, in calendario dall’11 al 14 settembre 2025 a Piacenza. Il concept è stato illustrato oggi, nel Ridotto del Teatro Municipale, dal curatore Alessandro Fusacchia e dal direttore filosofico Andrea Colamedici, alla presenza del sindaco Katia Tarasconi, del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi e della direttrice della Fondazione Teatri Cristina Ferrari.

Oltre all’annuncio del titolo, la conferenza stampa di oggi è stata occasione per due conferme importanti: l’appuntamento con gli Italian Podcast Awards che Piacenza ospiterà il 10 e 11 maggio 2025, nonché l’assegnazione del Premio Internazionale Pensare Contemporaneo, che nel 2024 è stato conferito al filosofo Byung-chul Han e verrà attribuito, anche per il 2025, a una personalità di rilievo mondiale i cui studi, le cui opere e attività di divulgazione abbiano influenzato il pensiero e la visione sulla società contemporanea.

Forte del successo delle prime due edizioni, che hanno visto il pubblico crescere sino alle 24 mila presenze di quest’anno, tra le sale gremite per i 160 relatori ospiti di 80 incontri e la platea virtuale di 1 milione e 500 mila persone raggiunte attraverso i social network, il Festival si comporrà di diversi format:

– “Lo svelamento come condizione” – lezioni magistrali che indagano il tema da diverse prospettive disciplinari, costruite non come conferenze accademiche ma come momenti di pensiero vivo, tra sapere teorico ed esperienza;

– “Intrecci di saperi” – vere e proprie “triadi” in cui tre voci autorevoli, afferenti a settori diversi, dialogano sullo stesso tema, portando ciascuno la propria prospettiva;

– “Confessioni del presente” – dialoghi notturni come intimo momento di incontro che vedrà intellettuali, artisti e figure pubbliche “scoprirsi” e mettersi in gioco, laddove l’oscurità si fa condizione che facilita l’apertura;

–  “Officine del Pensiero” – laboratori di elaborazione collettiva, workshop intensivi in cui il pubblico non è spettatore ma protagonista: il pensiero come pratica condivisa;

– “Archivio delle vite” – sessioni di ascolto dedicate alla raccolta di storie personali, testimonianze, frammenti biografici: non semplici interviste, ma domande profonde le cui risposte andranno a costituire un archivio del Pensare Contemporaneo.

Concepito come uno spazio di dialogo, sperimentazione e ascolto, il Festival di quest’anno esplorerà il tema della vulnerabilità come condizione esistenziale e forza trasformativa.

“Il Festival coglie, come sempre, una questione centrale del nostro tempo – sottolinea il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi – in una società dove è sempre più evidente la dicotomia tra la massima esposizione delle nostre vite “condivise” e la fragilità interiore dell’individuo, in cui ciascuno può in certa misura riconoscersi. Anche qui sta il valore aggiunto di questo grande evento culturale, nell’unire una dimensione intellettuale di altissimo profilo, l’immediatezza divulgativa e la capacità di intuire una sensibilità collettiva che tocca corde profonde e vibranti per tutti. Dare continuità a questo progetto, per le istituzioni che insieme hanno creduto nella sua forza, significa investire nella cultura come risorsa non solo di attrattività del territorio, ma anche come fattore di coesione sociale per la nostra comunità”.

Come spiega il curatore Alessandro Fusacchia, “il Festival del pensare contemporaneo continuerà a dare centralità alla condizione umana. Le Vite Svelate sono le vite portate alla luce ma anche le vite esposte. L’idea centrale della terza edizione è che la scoperta del mondo passi attraverso la scoperta di sé e che quest’ultima non possa avvenire senza una personale disponibilità ad esporsi, trasformando la vulnerabilità in potenza”.

“La condizione contemporanea – aggiunge il direttore filosofico Andrea Colamedici – si manifesta sempre più come un’interminabile esposizione radicale: vite che si svelano, si scoprono, emergono nella loro fragilità unica e costitutiva. Non è solo una questione di vulnerabilità sociale o economica, ma di un più profondo movimento di emersione dell’interiorità, di affioramento del segreto; un bisogno urgente di dare voce e forma a un malessere diffuso che attraversa le generazioni, trovando nei giovani la sua manifestazione più acuta”

“Questa terza edizione del Festival – commenta Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano – ci aiuta a indagare la fragilità, tema che a vari gradi, e anche a diversi livelli di consapevolezza, ci riguarda tutti da vicino. Siamo portati a legare il concetto di vulnerabilità a una evidente sofferenza sociale o economica, oppure a riconoscerla solamente quando emerge in maniera deflagrante da esistenze spesso ai margini o da storie sommerse. Ebbene, ritengo che questo Festival, nell’accompagnarci a esplorare le “vite svelate“ e togliere dal cono d’ombra le richieste di aiuto che spesso rimangono mute, possa aiutarci tutti – comunità di individui, enti e istituzioni che guardano al bene collettivo – anche a trasformare la fragilità in leva motivazionale per costruire ponti, rafforzare i legami sociali, costruire insieme un percorso di sviluppo inclusivo e sostenibile”.

Chiosa Mario Magnelli, vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano e presidente del Comitato promotore del Festival del pensare contemporaneo: “Ci avviciniamo al terzo anno di Festival rafforzando un format che, fin dall’inizio, ha voluto creare un luogo vivo, aperto allo scambio culturale e sociale, capace di coinvolgere la città e le persone ben al di là del “semplice” fruire di incontri e approfondimenti. Complice anche il tema del 2025, che invita a esporsi e svelarsi, questa edizione si prefigura ancor di più come uno spazio collettivo aperto e plurale, nel quale trovare spunti di riflessione su di sé e sugli altri. Il Festival che vogliamo è una sorta di esperienza immersiva che pone al centro ciascuno di noi, relatori e spettatori, nel nostro essere individui, anche fragili, all’interno di una comunità”.

Parole cui fanno eco quelle di Cristina Ferrari, direttrice della Fondazione Teatri di Piacenza: “Il Teatro è da sempre l’emblema di una comunità vivente, lo specchio della città e lo spazio dell’incontro e del dialogo. Il tema delle “Vite svelate” appartiene profondamente al palcoscenico, inteso come luogo dove avviene uno svelamento, reso possibile dall’arte, della condizione umana e di sentimenti universali. La musica è una chiave per aprire il cassetto della nostra individualità, in tutte le sue incertezze, e per sentirci partecipi di un rito collettivo. Proseguiamo con entusiasmo l’avventura del Festival, dopo il successo delle precedenti edizioni, esplorando insieme nuovi percorsi e rafforzando il nostro legame con la comunità”.

Il Festival del Pensare Contemporaneo, iniziativa di Rete Cultura Piacenza, è promosso da Amministrazione comunale, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Fondazione Teatri, in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Camera di Commercio dell’Emilia, Provincia e Diocesi di Piacenza – Bobbio.

 




L’Atlas Maior protagonista di una mostra multimediale al PalabancaEventi

Un gigantesco planisfero illuminato, alto cinque metri, sarà il punto focale della mostra 2024 che Banca di Piacenza offre alla città nel periodo natalizio e che quest’anno sarà dedicata all’Atlas Maior – il capolavoro della cartografia del ‘600 realizzato da Joan Blaeu.

Ad allestirla in modalità multimediale da NEO (Narrative Environments Operas), la società di Milano che ha già curato con successo la scorsa estate “Icônes”, il viaggio immersivo nei tre capolavori di Piacenza (Ecce Homo, Tondo di Botticelli e Signora di Klimt). Sarà ospitata presso il  PalabancaEventi (già Palazzo Galli) di via Mazzini 14, a Piacenza dal 14 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025.

La mostra (titolo, “Atlas Maior – Un universo senza confini – La cartografia, il viaggio e l’arte”) rientra tra le iniziative di Rete Cultura Piacenza (che vede impegnati insieme, nella promozione culturale del territorio, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio dell’Emilia, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Regione Emilia-Romagna) ed è promossa dalla Banca di Piacenza, che organizza l’evento.

Il progetto scientifico è a cura di Antonio Iommelli, direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese . L’esposizione sarà incentrata sui dieci volumi (con 594 incisioni) dell’Atlas Maior di Joan Blaeu, di proprietà dell’Istituto di credito di via Mazzini dopo la donazione avvenuta nel 2010 da parte di Annarosa Mars (vedova del compianto ing. Bruno Torretta e socia benemerita dell’Istituto mancata nel 2020 all’età di 97 anni) con questa dedica: “La Banca di Piacenza rappresenta al meglio i valori del territorio piacentino, con spirito autonomo e indipendente”.

L’evento offre l’opportunità di esplorare il mondo della cartografia storica attraverso un percorso suddiviso in quattro sezioni tematiche, in cui i visitatori potranno ammirare mappe dettagliate, dipinti e strumenti scientifici dell’epoca.

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ALLESTIMENTO

L’esposizione, caratterizzata da un allestimento immersivo, inviterà a scoprire le tecniche cartografiche, l’evoluzione delle rappresentazioni geografiche e il contesto storico-culturale in cui prese forma lo straordinario progetto di Blaeu. Quattro le sale del PalabancaEventi coinvolte.

Sala Corrado Sforza Fogliani: Il Cuore dell’Atlas – Al centro della mostra saranno esposti i dieci volumi dell’Atlas Maior (presentati su un grande tavolo rotondo) le cui pagine, ricche di dettagli e informazioni, invitano a esplorare luoghi lontani e a scoprire culture e dinamiche politiche di un’epoca. Una sfera luminosa, un mappamondo tridimensionale ispirato ai disegni originali di Willem Blaeu, padre di Joan, proietterà i visitatori in un’epoca in cui il desiderio di esplorare il mondo era un motore potentissimo.

Sala Carnovali: Abissi senza fine – Le due tele provenienti da Palazzo Farnese di Piacenza (Francesco Monti detto il Brescianino, Mare in burrasca con navi alla deriva; Pieter Mulier detto il Tempesta, Mare in burrasca con naufragio), racconteranno le pericolose avventure dei navigatori. Raffiguranti tempeste marine in tutta la loro furia, queste opere ricordano i rischi affrontati da coloro che, spinti dalla sete di scoperta, si avventuravano in mari sconosciuti e ci aiuteranno a comprendere il ruolo fondamentale della cartografia nella navigazione. Si ammirerà, infine, una ricca collezione di strumenti scientifici, tra cui un’armilla e un cannocchiale provenienti dall’Opera Pia Alberoni di Piacenza, a testimonianza dell’intreccio tra esplorazioni celesti e marittime, un connubio che guidò le ambiziose imprese della Compagnia olandese delle Indie orientali, per la quale i Blaeu lavoravano.

Sala Raineri: Tra pennello e compasso – In questa sala, le immagini dei dipinti di Jan Vermeer (che ritraggono interni borghesi adornati da mappamondi e carte geografiche) dialogheranno con le tavole cartografiche dell’Atlas Maior in una suggestiva videoinstallazione sincronizzata. Le proiezioni sulle pareti creeranno un’atmosfera magica, dove arte e cartografia si fonderanno in un’unica esperienza sensoriale. La presenza di due globi antichi, uno celeste e uno terrestre, provenienti dall’Opera Pia Alberoni di Piacenza, confermerà la diffusa passione per questi oggetti, che rappresentavano non solo strumenti di conoscenza, ma anche e soprattutto simboli di status e raffinatezza.

Sala Douglas Scotti: Farnese Mundi – L’esposizione culminerà con un omaggio a Piacenza, luogo di nascita di illustri esploratori come il missionario Carlo Dionigi. Una mappa del ducato farnesiano, realizzata da Blaeu e inserita dal cartografo nell’VIII volume dedicato interamente all’Italia, offre un’istantanea preziosa del territorio in un momento storico cruciale, evidenziando il legame tra la città e i grandi viaggiatori dell’epoca, come Alessandro Farnese. La presenza, infine, di oggetti esotici e animali tassidermizzati, come un vaso con decorazioni cinesi e le collezioni del Museo di Storia Naturale di Piacenza, sottolineerà l’eterna curiosità dell’uomo di esplorare e comprendere il mondo che lo circonda, facendo rivivere lo stupore e la meraviglia che i viaggiatori provavano alla vista di nuove e straordinarie creature.

MANIFESTAZIONI COLLATERALI

Affiancheranno la mostra alcune manifestazioni collaterali che si terranno al PalabancaEventi con inizio alle 18. Ecco il calendario (che si arricchirà strada facendo):

– Lunedì 16 dicembre: Atlas maior, 360 anni di un capolavoro cartografico, relatore l’ing. Luigi Rizzi.
– Giovedì 19 dicembre: Piacenza e il viaggio in Italia tra Seicento e Settecento, conferenza con il dott. Graziano Tonelli.
– Giovedì 9 gennaio: La cartografia tra scienza e politica, con intervento della prof. Valeria Poli.

VISITE GUIDATE AL COLLEGIO ALBERONI

L’Opera Pia Alberoni, tra i prestatori, ha programmato – in occasione della mostra – due visite guidate al Collegio secondo questo calendario:

– Domenica 29 dicembre e lunedì 6 gennaio, ore 16: Il mondo sulla carta. I tesori della Biblioteca Alberoni. Antichi atlanti e preziose mappe dal fondo Mars Torretta e dagli altri fondi librari Alberoni. Visita guidata speciale. Ingresso ridotto 6,00 euro.

ORARI
Orari e giorni d’accesso alla Mostra “Atlas Maior – Un universo senza confini – La cartografia, il viaggio e l’arte”
Da martedì a venerdì: 16 – 19
Sabato e domenica: 10 – 13 / 16 – 19
Giorno di chiusura: lunedì
Giorno di Natale: chiuso

Aperture straordinarie:
Lunedì 16 dicembre: 16-19
Giovedì 26 dicembre: 10 – 13 / 16 – 19
Lunedì 30 dicembre: 16 – 19
Lunedì 6 gennaio: 10 – 13 / 16 – 19\

L’ingresso alla mostra è libero.




Presentazione di “Cresciuto senza permesso” libro di Roberto Bernini

Giovedì 5 dicembre alle ore 17.30 presso la sede della Famiglia Piasinteina si terrà la presentazione del volume “CRESCIUTO SENZA PERMESSO”, di Roberto Bernini. Interviene l’autore in dialogo con Danilo Anelli.
Il libro è una biografia scritta in due tempi, uno attuale, l’altro di ricordi. Il protagonista è Roberto, figlio della povertà di fine guerra, della poca istruzione dei genitori, della lotta che la vita da subito gli propone. Roberto si trova in ospedale, la paura e la noia lo portano a pensare al suo passato, forse è l’unico modo che ha per esorcizzare quello che gli sta accadendo. La sua esistenza potrebbe cambiare in tre minuti, potrebbe! La madre meridionale nel primo dopoguerra trasferita al nord per consumare un matrimonio non scelto, l’incomunicabilità, il rigore educativo. Vita dura, pesante, il riscatto della famiglia parte da questa minuscola donna. Roberto trascorre l’infanzia in un quartiere dove la povertà disegna le giornate dei ragazzi, a volte problematici diventati poi uomini difficili. Le grandi amicizie, quelle da cui ha imparato qualcosa d’importante, anche quando finivano a botte. Ha assistito all’industrializzazione del nostro paese, con la ripresa economica e sociale delle classi meno abbienti, l’emancipazione femminile, l’istruzione e la sanità per tutti, la televisione, il telefono di casa appeso al muro, le prime vacanze al mare. Roberto cresce. La testa vola all’amore della sua vita, non l’unico ma certamente il più importante, la passione e le gioie, il dolore anche. Amore contrastato e poi vissuto intensamente.
Al termine verrà offerto un aperitivo con prodotti tipici piacentini in collaborazione con i Rüscadür. La partecipazione è libera.




Un cortometraggio racconta il viaggio attorno al Cervino con gli sci da alpinismo

Un viaggio con gli sci da alpinismo attorno alla montagna più iconica delle Alpi, il Cervino, tracciando un’inedita “alta via” ad anello tra Italia e Svizzera, con Cervinia come punto di partenza e traguardo finale.

L’avventura, che lo scorso aprile ha visto protagonisti i tre piacentini Flavio Saltarelli, Andrea Pasquali e Gianmaria Strinati con l’ex campione bergamasco di sci-alpinismo Omar Oprandi, è oggi un cortometraggio che verrà presentato venerdì 29 novembre alle ore 21 nella sede Cai di Piacenza, al 39 di Stradone Farnese, con ingresso gratuito.

Poco più di un quarto d’ora di immagini davvero suggestive in uno degli ambienti più affascinanti e selvaggi dell’intero arco alpino; immagini realizzate, montate e “raccontate” attraverso lo sguardo di Andrea Pasquali, giornalista e fotografo di professione e scialpinista per passione ormai da anni.

Una passione che traspare inequivocabilmente sin dai primi fotogrammi del mini documentario intitolato “Skyline Around the Matterhorn”, lo stesso nome del progetto nato dall’idea di Flavio Saltarelli, avvocato di professione, pioniere dello scialpinismo piacentino con quarant’anni d’esperienza, svariate competizioni e innumerevoli “giri” sulle Alpi, le Prealpi e l’Appennino.

Sua l’idea, dunque, alla quale Omar Oprandi ha poi prestato l’esperienza di guida alpina ed ex agonista con le “pelli di foca”, vincitore di svariate competizioni d’alto livello.

Oprandi, originario di Bergamo ma da anni residente in Trentino, sarà presente alla serata presso la sede Cai di Piacenza, così come l’autore del video Andrea Pasquali e lo skyrunner Gianmaria Strinati, e tutti saranno a disposizione dei presenti che fossero interessati a maggiori dettagli, anche tecnici e logistici, sul percorso.

Parliamo di oltre 70 chilometri di sviluppo e circa 6mila metri di dislivello positivo, tutti tra i 3mila e i quasi 4mila metri di quota, che i protagonisti della Skyline Around the Matterhorn hanno completato in tre giorni, dormendo due notti in altrettanti rifugi tra Italia e Svizzera.

Al progetto hanno partecipato anche il mountainbiker torinese Ivano Leone e l’alpinista trentino Maurizio Zanon.




A Piacenza Expo torna la Fiera dei vini: 250 cantine dal 16 al 18 novembre

Si alzerà nella mattinata di sabato 16 novembre, a Piacenza Expo, il sipario sulla seconda edizione della Fiera dei vini, ma gli eventi collaterali alla rassegna dedicata al mondo vitivinicolo inizieranno già da oggi – grazie al programma predisposto dal Comune di Piacenza con l’operatività di Tomato Studio e la collaborazione della Cabina di regia delle associazioni del commercio e l’associazione Vita in centro Piacenza – su tutto il territorio piacentino.
Fiera dei vini presentata questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Farnese alla presenza del Presidente di Piacenza Expo, Giuseppe Cavalli, dell’Assessore al Commercio del Comune di Piacenza, Simone Fornasari, di Alessandra Bottani, Responsabile organizzativa della fiera, Riccardo Covelli, Direttore creativo di Tomato Studio, Gianluca Brugnoli, Presidente di Vita in centro Piacenza, e di Alfreda Barbieri, Vicepreside dell’Istituto scolastico Raineri-Marcora.
“Piacenza Expo – ha dichiarato il Presidente Giuseppe Cavalli – è stata tra le prime società fieristiche italiane a sperimentare la formula della mostra-mercato dei vini, con la possibilità per i visitatori di fare acquisti direttamente dai produttori. Una fiera improntata alla qualità, con 215 cantine in rappresentanza della produzione vinicola di tutte le regioni italiane ma anche di Austria, Francia e Slovenia. Il 30% delle cantine lavorano in regime biologico certificato, un dato che sottolinea ulteriormente l’elevato livello qualitativo di questa fiera che, grazie soprattutto al Comune di Piacenza e alle associazioni dei commercianti, porterà la cultura del vino su tutto il territorio provinciale”.
“Una fiera in cui poter conoscere, scegliere e degustare – ha aggiunto Alessandra Bottani – facendo acquisti direttamente in fiera a contatto con i produttori. Quest’anno abbiamo voluto arricchire ulteriormente il programma con quattro Masterclass, con degustazioni guidate, presentazione di libri dedicati al mondo del vino, ma anche con la presenza di altri prodotti naturali e della terra come il tartufo, grazie al Gal del Ducato, il miele, l’olio extravergine di oliva e i distillati con alcune piccole realtà artigianali”.
“Un evento – ha evidenziato l’Assessore Fornasari – che rafforza ulteriormente il nostro legame con Piacenza Expo grazie anche al gioco di squadra realizzato con Tomato Studio e le Associazioni del commercio, per costruire un ponte di collegamento tra la fiera e il territorio con un ricco programma di eventi collaterali distribuiti non solo in città ma anche sul territorio provinciale”.
Eventi presentati nel dettaglio dal Presidente dell’Associazione Vita in centro a Piacenza, Gianluca Brugnoli, e dal Direttore creativo di Tomato Studio, Riccardo Covelli, che ha posto l’accento proprio sulla volontà condivisa di coinvolgere tutto il territorio piacentino.
La Fiera dei vini, come per la prima edizione, beneficia dei patrocini di AIS – Associazione Italiana Sommelier, FISAR – Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori, ONAV – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino e, da quest’anno, anche del Movimento Turismo del Vino, ente che riunisce aziende vitivinicole selezionate per la qualità dell’ospitalità in cantina.
Dopo le prime due giornate – sabato e domenica – dedicate principalmente agli appassionati e al grande pubblico, la Fiera dei vini si concluderà lunedì con una giornata dedicata essenzialmente al mondo della ristorazione, delle enoteche e agli operatori HoReCa.

FIERA DEI VINI – Piacenza Expo dal 16 al 18 novembre 2024
Orario di apertura: sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.30 – lunedì dalle 10.00 alle 16.30

Ingresso: 25,00 € con bicchiere per degustazioni. I minorenni non pagano e non possono effettuare degustazioni

Gli eventi collaterali del fuorisalone Mosso

 




“Rivoluzione” per la Süppéra d’Argint. Il concorso per chef amatoriali apre (finalmente) alle donne

E’ una vera e propria rivoluzione per il concorso di cucina più longevo della nostra provincia: la 31ͣ  edizione 2024 sarà caratterizzata da una importante novità, ovvero, per la prima volta, sarà aperto anche alle signore. Un cambiamento “epocale”, sicuramente foriero di intriganti “disfide”, forse anche per sfatare l’errata nomea che gli uomini, se sono appassionati, sono più abili ai fornelli delle stesse donne. Ancora prima che le iscrizioni fossero aperte sono già sei le cuoche amatoriali che si sono fatte avanti per informarsi sulle modalità di iscrizione (vedi più sotto).

Dopo il lungo periodo di interruzione, lo scorso anno è tornato l’ormai mitico concorso della Süppéra d’Argint, la competizione tra cuochi-gentleman indetta dall’Accademia della cucina piacentina per la prima volta nel 1971. Un evento contrassegnato subito dal successo di partecipanti, grazie anche al fondamentale sostegno degli sponsor, ovvero Banca di Piacenza e Camera di Commercio dell’Emilia; per l’edizione di quest’anno potrà contare anche sul contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e sul sostegno di altri sponsor che saranno citati nel corso della competizione. In particolare la prima, la Banca di Piacenza, fortemente radicata nel tessuto produttivo e culturale del territorio piacentino, è quella che ha subito aderito al progetto per rivitalizzare una manifestazione che, per le sue peculiarità ormai storiche, concorre a valorizzare il sistema agro-alimentare piacentino di qualità, attraverso una valenza che è culinaria, ma soprattutto culturale e di promozione del territorio stesso.

A dare una spinta verso l’apertura alle donne è stato dapprima il presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna e poi quello della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi che lo ha esplicitamente chiesto, prima di assicurare il suo appoggio. E’ così stato cambiato il regolamento vecchio ormai di oltre 5 decenni e tra l’altro nemmeno più in linea con la settsa Accademia che aveva ammesso le donne fra le proprie fila nel 2008 sotto la presidenza del compianto Pietro Fumi (a sua volta vincitore della Süppéra nella terza edizione).

LA formula della disfida ai fornelli è sempre la medesima, come le finalità: ovvero che con la “Süppéra”, come si evince dal Regolamento, nella preparazione, si intendono premiare e valorizzare cuochi/e non professionisti/e (quindi esclusa ogni attività di ristorazione), che attraverso le loro ricette si distinguano per la particolare maestria e creatività nell’esaltare le caratteristiche organolettiche delle materie prime prodotte nel proprio territorio di origine o nel territorio piacentino.

Il concorso premia anche la capacità di scegliere attentamente gli ingredienti di base e di abbinarli alle bevande selezionate in accompagnamento. La partecipazione è gratuita ed il concorrente deve provvedere a sue spese all’acquisto degli ingredienti e dei vini in abbinamento per gli assaggi dei piatti scelti da proporre alla giuria ed agli ospiti delle singole serate. La prima si svolgerà nel mese di dicembre, prima delle festività. Per essere ammessi al concorso i concorrenti dovranno presentare domanda a: Accademia della Cucina piacentina (via Gaspare Landi 85 Piacenza) – email: Concorso@accademiacucinapiacentina.com, indicando la professione, le proprie generalità, un recapito telefonico, o indirizzo e-mail, nonché le ricette per un primo ed un secondo piatto, redatte per gli assaggi di otto persone che compongono la giuria, con l’abbinamento dei vini per ciascuna ricetta (denominazione, provenienza) o eventuale bevanda alternativa, se confacente al piatto scelto. I piatti concorrono congiuntamente al giudizio finale. I concorrenti e le concorrenti saranno convocati presso la sede del concorso sfidandosi a coppie e preparando i piatti prescelti.

Le fasi eliminatorie inizieranno nella prima decade di dicembre e nei mesi successivi. Per ogni informazione sarà possibile comunicare con il segretario avv. Antonio Camoni al 3312880404, oppure scrivere alla mail indicata.

L’Accademia metterà a disposizione la propria attrezzata cucina che i (le) concorrenti potranno visionare prima della gara.

La manifestazione è stata presentata nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta alla Sala Ricchetti della Banca di Piacenza. Sono intervenuti il presidente della Banca Giuseppe Nenna, Robert Gionelli della Fondazione di Piacenza e Vigevano, il vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia Filippo Cella, il presidente dell’Accademia della cucina piacentina Alberto Paganuzzi, il vicepresidente dell’Accademia Mauro Sangermani, coordinati dal giornalista Giuseppe Romagnoli.




Arianna Meloni domani a Piacenza

“Le elezioni regionali rappresentano, come sempre per Fratelli d’Italia, una occasione di incontro ed ascolto dei cittadini e, avvicinandosi l’apertura delle urne, vogliamo suonare la carica con un appuntamento dall’alto profilo politico” lo scrive in una nota il Coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia Piacenza, dando notizia dell’incontro pubblico con il Capo della segreteria politica di FdI Arianna Meloni, che si terrà giovedì 14 novembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium S. Ilario di Corso Garibaldi n. 17 a Piacenza.

“Sono trascorsi due anni da quando gli italiani ci hanno investito dell’onore di governare il Paese, conferendoci il ruolo di primo partito all’interno del governo del centrodestra della Presidente Giorgia Meloni. Per questo motivo – rimarcano gli esponenti di Fratelli d’Italia – occorre svolgere questo compito con responsabilità e con le idee chiare, così come sta avvenendo grazie alla guida del Capo della segreteria politica di FdI Arianna Meloni”. L’appuntamento, presentato e condotto dal deputato piacentino e Capogruppo alla Camera dei Deputati di Fratelli d’Italia on. Tommaso Foti “sarà l’occasione per rimarcare con slancio come, così com’è stato per il governo del Paese, anche in Emilia – Romagna è il momento di un cambiamento, con una regione non più dominio della sinistra, portando anche qui il buon governo del centrodestra”.




Il duo Matt Mitchell e Camilla Battaglia al Milestone Live Club tra poesia e musica

Il Milestone Live Club di Piacenza ospiterà sabato 9 novembre un concerto davvero intrigante, che vedrà protagonisti due talenti della scena jazz nazionale e internazionale come il pianista americano Matt Mitchell e la cantante italiana Camilla Battaglia. I due artisti porteranno sul palco del locale piacentino della grande musica dal vivo un progetto musicale che esplora l’intersezione tra poesia e musica, omaggiando l’opera di Amelia Rosselli, una musicista ancor prima che una poetessa che ha trasfuso la sua musica nei suoi versi.

Il concerto inizierà alle 21.30 e sarà possibile accedere al locale fin dalle 20.45. L’ingresso è gratuito per i soci del Piacenza Jazz Club (è possibile fare la tessera all’ingresso la sera stessa).

Il fulcro della serata sarà il poema “La Libellula”, scritto da Amelia Rosselli nel 1958, il cui tema centrale è la libertà. Nel progetto di Mitchell e Battaglia questa poesia viene reinterpretata in musica, creando una serie di componimenti originali che danno voce alle immagini e alle suggestioni dei versi. La struttura musicale si ispira al “rullo cinese” evocato da Rosselli: un flusso continuo e intenso, in cui ogni nota sembra “mangiarsi la coda”, creando una densità oracolare e una carica emotiva travolgente. La scelta di questa poetessa non è di certo casuale, per lei più che per chiunque altro poesia e musica sono state intimamente intrecciate.

Camilla Battaglia è una giovane e talentuosa cantante, compositrice e docente, cresciuta in una famiglia di grandi musicisti italiani. Con una formazione che spazia dall’Italia all’Europa, Battaglia è apprezzata per la sua capacità di fondere tradizione e innovazione, esplorando nuove frontiere nella musica vocale e nell’improvvisazione.

Matt Mitchell, pianista e compositore, è una figura di spicco della scena jazz contemporanea americana. Acclamato per la sua creatività e il suo spirito innovativo, Mitchell collabora con alcuni dei migliori musicisti della musica improvvisata e ha pubblicato album che hanno ricevuto grande apprezzamento dalla critica.

Insieme al Milestone creeranno una serata in cui poesia e musica si incontrano in un dialogo affascinante e inedito, offrendo al pubblico un’esperienza profonda.

Si consiglia a questo proposito di rimanere collegati con i profili social del Piacenza Jazz Club su facebook e instagram oltre che di seguire il sito per rimanere sempre aggiornati con tutte le attività.

Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Associazione Piacenza Jazz Club dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19.30 allo 0523-579034 oppure scrivendo a info@piacenzajazzclub.it