Bancabilità parcheggio piazza Cittadella: segnalazione a Mediocredito Centrale

I gruppi consiliari di Lega e Fratelli d’Italia hanno inviato una segnalazione formale a Mediocredito Centrale S.p.A., Invitalia e, per conoscenza, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, in merito alla pratica Piazza cittadella e, in particolare, al rilascio delle cosiddette garanzie bancarie.

Nella segnalazione a firma Zandonella, Soresi, Zanardi e Domeneghetti, si legge: “a seguito di formale accesso agli atti abbiamo appreso che la società Piacenza Parcheggi S.p.A., rappresentata dal Dott. Filippo Lodetti Aliata, avrebbe cercato le linee di finanziamento necessarie per portare a termine il progetto, con l’intermediazione di Igea Digital Bank. Tra le condizioni di accesso ai finanziamenti, emerge la necessità di garantire la regolarità dei rapporti con l’Amministrazione Comunale, così come indicato nella documentazione ufficiale.
Tuttavia, risulta che il Comune di Piacenza abbia emesso Avvisi di Accertamento Esecutivi IMU per gli anni ‪2018-2023‬ nei confronti della società Piacenza Parcheggi S.p.A., che ha successivamente presentato ricorso presso la Corte di Giustizia Tributaria. Il Comune, con apposita delibera, ha deciso di costituirsi in giudizio per resistere al ricorso”.
“pare dunque – affermano i consiglieri comunali – che detta regolarità non possa dirsi sussistente”.
Per questo i gruppi consiliari di Lega e Fratelli d’Italia sottolineano di “non poter ignorare questi elementi di potenziale criticità, ritenendo necessario portare la questione all’attenzione delle autorità competenti per le dovute verifiche e valutazioni”.




Piacenza non attira più i turisti: arrivi e presenze in calo in tutta la provincia

Le politiche di promozione del territorio piacentino a quanto sembra non hanno funzionato o almeno non a sufficienza. E’ quanto emerge dai dati della Regione relativi al primo semestre del 2024 paragonati a quelli del 2023. Se nel primo trimestre il capoluogo riesce a salvarsi  la situazione risulta in netto peggioramento nel secondo trimestre, una tendenza che preoccupa.

Certamente pesa la crisi economica generale e la ridotta capacità di spesa degli italiani (anche i turisti stranieri sono diminuiti). Considerando che il capoluogo pesa per oltre la metà a livello provinciale, eventi come la prima edizione del Festival del Pensare Contemporaneo ed i Fasti di Elisabetta Farnese non hanno probabilmente esercitato una sufficiente attrattività per compensare il trend negativo, Veniamo dunque ai numeri che restano comunque più alti di quelli pre-Covid.

Qui tutte le tabelle

Nel corso dei primi sei mesi del 2024, confermando quanto già rilevato nella seconda parte del 2023 con i dati a consuntivo pubblicati nel numero 45, il turismo piacentino ha sostanzialmente concluso la sua fase ascendente di sviluppo e di recupero dai minimi del Covid.

Lo fa – complice l’ulteriore rallentamento del ciclo economico – anticipando a livello regionale dinamiche che molto probabilmente rivedremo nei mesi successivi anche in altre province (ad esclusione di Parma e Ferrara che già condividono la nostra situazione), e che per adesso sperimentano ancora risultati positivi. In base ai dati elaborati dal Servizio Statistica della Regione, i flussi turistici dell’Emilia-Romagna nel primo semestre di quest’anno sono stati infatti ancora mediamente in crescita (+7,7% gli arrivi; +7,3% le presenze), e ciò particolarmente nella Romagna e a Bologna, mentre hanno accusato una contrazione soprattutto nella parte più occidentale dell’Emilia, da noi e nel parmense.

Piacenza “stacca” una variazione percentuale ’24-’23 pari a -1,4% per gli arrivi e a -3,5% per le presenze, Parma rispettivamente – 2,6% e -1,8%. Nonostante questo arretramento, si deve comunque notare come l’ambito piacentino riesca ancora a mantenere tassi di variazione positivi rispetto al 2019, specialmente a livello di pernottamenti (+13%), dove è secondo solo alla provincia di Bologna (+14,7%).

Passando nel dettaglio, confrontando i primi sei mesi del 2024 con quelli del 2023, nel complesso degli esercizi ricettivi gli arrivi di turisti si sono attestati a 126.765 (-1.800), mentre le presenze hanno raggiunto le 273.153 unità (-10mila in meno).

In particolare, negli esercizi alberghieri sono stati rilevati 90.623 arrivi e 167.135 presenze, i primi in calo sul 1°semestre 2023 del 5,9%, le seconde del 4,9%. Negli esercizi “extra-alberghieri” si sono registrati invece 36.142 arrivi, in aumento rispetto all’anno precedente del 12,0%, e 106.018 presenze, qui invece con una variazione debolmente negativa, dell’1,2%. Dal punto di vista della provenienza sono poi diminuiti, da un lato, i turisti italiani, in contrazione dell’1,9% a livello di arrivi (89.920) e del 3,5% in termini di pernottamenti (202.642); dall’altro, i turisti stranieri, sostanzialmente stabili negli arrivi (- 0,3%, 36.845), registrano anch’essi un -3,5% per le presenze (70.511).

E’ quindi contrassegnato da variazioni diffusamente “in rosso” (unica eccezione gli arrivi extra-alberghieri) il turismo piacentino nella prima metà del 2024. La situazione è invece ancora generalmente positiva nel confronto con il pre-Covid, dato che solo comparto alberghiero (arrivi e presenze) e componente italiana (arrivi) risultano al di sotto dei livelli del primo semestre 2019. Registra sempre una prestazione molto buona in particolare il comparto extra-alberghiero, che supera i valori pre-pandemici di quasi il 50% sia a livello di arrivi che a livello di pernottamenti, ma bene fanno qui anche gli stranieri.

I grafici sull’andamento mensile delle presenze totali nella prima metà del 2024 mostrano, rispetto all’analogo semestre del 2023, un andamento progressivamente decrescente nei mesi in osservazione: mentre a gennaio e febbraio i pernottamenti risultano ancora in espansione, da marzo (-2,9%) in avanti il trend si inverte, con valori particolarmente negativi ad aprile (-8,1%) e giugno (-12,8%). Sono invece ancora tutte in campo positivo (comprese tra il 5 e il 18 per cento circa) le variazioni delle presenze mensili a confronto con il periodo pre-covid.

Più nel dettaglio, la domanda turistica rivolta al settore alberghiero ha conosciuto un discreto avvio d’anno, con un +8,4% delle presenze a gennaio 2024 su gennaio 2023, e con variazioni sempre positive a febbraio (+3%), per poi registrare però una decisa frenata nei mesi successivi, quelli più consistenti dal punto di vista numerico, e che hanno portato in negativo anche le variazioni rispetto al 2019. Meglio ha fatto da questo punto di vista il settore extra-alberghiero, che si mantiene più o meno in questi mesi attorno ai livelli del 2023 (se non per il dato di giugno: -12,9%) e consolida le sue dinamiche di sviluppo rispetto al pre-pandemia, mostrando tassi di crescita molto elevati.

Osservando d’altra parte la componente nazionale e quella estera del turismo piacentino, si può notare anche qui come le variazioni mensili 2024/23 delle presenze mostrino un trend generalmente in calo (col dato particolarmente negativo degli italiani a giugno e degli stranieri in aprile). In tutti i mesi del semestre, comunque, sia italiani che stranieri sono ancora al di sopra dei livelli pre-Covid.

A livello territoriale, analizzando la distribuzione degli arrivi e delle presenze registrati nel primo semestre 2024 nei diversi ambiti che la statistica regionale utilizza per suddividere la nostra provincia, emerge come i movimenti turistici si siano concentrati – anche in questa occasione – per il 55% nel capoluogo Piacenza, per il 15% circa nei comuni collinari e appenninici, per l’8% a Fiorenzuola e per una quota attorno al 22% nei restanti comuni piacentini.

Tutti gli ambiti hanno registrato nei primi sei mesi di quest’anno variazioni negative delle presenze, in particolare Fiorenzuola (-11,9% sul primo semestre 2023) e il distretto Collinare/Appenninico (-7,2%), mentre Piacenza è andata poco al di sotto dei risultati raggiunti l’anno precedente (-1,3% complessivamente nel semestre). Nel caso del capoluogo, tuttavia, preoccupa la tendenza: ai buoni risultati messi ancora a segno a gennaio, febbraio e marzo si sono contrapposti quelli negativi di aprile (-9,7%), maggio (-3%) e giugno (-11,9%). Al di là della congiuntura vista in questa prima parte del 2024, anche qui tutti gli ambiti – chi più chi meno – risultano superare le presenze del 2019.

Passando in conclusione alle dinamiche di lungo periodo – cioè rispetto al primo semestre 2011 (quando gli arrivi superavano le 131 mila unità e le presenze le 263 mila) – si può osservare come, in termini di presenze, nonostante la riduzione dei flussi conosciuta in questi primi sei mesi dell’anno, il turismo piacentino si mantenga ancora sopra (seppur di poco – 103,5 – e anche se non sappiamo per quanto tempo, visto l’andamento del ciclo economico) i livelli massimi di undici anni prima. Non così è per gli arrivi, che arrestano la loro corsa senza aver raggiunto l’obiettivo, rimandando quindi il momento ad un futuro prossimo e ad una congiuntura più favorevole.




Nuovi contratti a Piacenza: bene settembre, ma calo in tre mesi

Secondo le prime stime, si sono rivelati in aumento, nel mese di settembre, i nuovi contratti di lavoro in provincia di Piacenza. Dall’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio dell’Emilia emerge, infatti, che si sarebbe registrata una crescita del 2% rispetto al settembre 2023, con 60 nuovi contratti in più su un totale di 2.930.

L’andamento positivo del mese scorso – in base alla analisi dei dati forniti da Unioncamere-Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sistema Informativo Excelsior, si invertirà, però, nel trimestre settembre – novembre, in cui è prevista una flessione del 2,5% rispetto al 2023, con i nuovi contratti attestati a quota 8.200; vi saranno, in sostanza, 210 nuovi contratti in meno, risultanti dal -390 nei servizi e dal +180 nell’industria.

In attesa di conferme sulle prime stime, le previsioni per il mese di settembre indicavano una quota del 76% di nuovi contratti nel settore dei servizi, con 2.230 attivazioni (+1,4% rispetto al settembre 2023) e del 24% nell’industria, con un +6% e 710 nuovi contratti.

Relativamente al trimestre settembre-novembre, le previsioni relative al comparto dei servizi, indicano 840 nuovi contratti per i servizi alla persona (in calo dell’1,2%), 960 nei servizi turistici di alloggio e ristorazione (in calo del 4%), 2.420 nel commercio e, infine, 1.960 contratti nei servizi alle imprese (in calo del 49%).

Nell’ambito dell’industria, invece, per il trimestre settembre–novembre sono previsti 1.500 contratti nel comparto manifatturiero e public utilities (in aumento del 6,4% rispetto al corrispettivo mese nel 2023) e 520 nelle costruzioni, in aumento del 21%.

Le imprese che prevedono di assumere sono pari al 20% del totale. I contratti stabili (cioè a tempo indeterminato e/o di apprendistato) copriranno una quota del 24% del totale, mentre nel 76% dei casi si prevedono contratti a tempo determinato (47%) o altri contratti con durata predefinita.

Le attivazioni di contratti interesseranno per una quota del 37% giovani con meno di trent’anni; per una quota pari al 60% viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Il 17% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (quota inferiore alla media nazionale del 24%) e il 23% delle imprese prevede di assumere personale immigrato.

Come ormai accade puntualmente, le aziende incontreranno difficoltà in 54 casi su 100, nel reperire le figure professionali di cui hanno bisogno

Nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, è considerato di difficile reperimento il 66,7% delle risorse. All’interno di questo valore, ad esempio, la domanda di tecnici in campo ingegneristico è infruttuosa nel 60,7% .

Relativamente ai tecnici della salute, invece, è considerato di difficile reperimento l’82,5% delle risorse.

Per quanto riguarda gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine è di difficile reperimento il 71,7% delle risorse richieste e, in quest’ambito, è difficile trovare operai specializzati nelle lavorazioni alimentari (di difficile reperimento per il 97,4% dei casi), attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno (96,8%), fabbri ferrai costruttori di utensili (75%), operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili (89,6%), fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (il 96,2%).

Relativamente, infine, agli impiegati e alle professioni commerciali e nei servizi è di difficile reperimento il 41,6% delle risorse ricercate. Tra le figure mancanti spiccano gli operatori della cura estetica (71,4%), le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (76,2%), gli esercenti e gli addetti nelle attività di ristorazione (48%).

 




Impresa familiare e famiglia imprenditoriale. Lunedì al PalabancaEventi conferenza sul tema

Lunedì 7 ottobre, alle 18, nuovo appuntamento al PalabancaEventi di via Mazzini: (Sala Panini) a cura della Banca di Piacenza. “Impresa familiare e famiglia imprenditoriale, tra nodi da sciogliere e sfide da cogliere” è il tema economico della conferenza proposta, che ha come sottotitolo “Dalla Pianificazione strategica agli Adeguati Assetti, dalla Finanza d’impresa al Credito bancario, dal Family Constitution al Passaggio generazionale”. Relatori, l’avv. Giuseppe La Scala e il dott. Filippo La Scala, in dialogo con il direttore generale della Banca Angelo Antoniazzi.

«A nostro avviso – spiegano i titolari della società tra avvocati La Scala – ci sono tutti gli elementi sui quali stiamo facendo tanta “evangelizzazione” presso le imprese, perché oramai imprescindibili e improrogabili: dall’adozione degli adeguati assetti (e anche se ne parlano in molti, abbiamo la presunzione che il nostro approccio sia diverso perché molto vicino alle sensibilità degli imprenditori) alla necessaria pianificazione strategica che unisce la famiglia imprenditoriale all’impresa familiare (e viceversa); al tema del credito, strettamente connesso alle nuove linee guida dell’EBA; alla gestione delle dinamiche all’interno della famiglia imprenditoriale ed il loro governo, anche grazie a strumenti e a concetti più innovativi (il Family constitution) fino al passaggio generazionale.

Ingresso con prenotazione (prenotazionieventi@bancadipiacenza.it; 0523 542441; telefonare nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì, 9-13 / 15-17).




ApP: “Piazza Casali e piazza Cittadella separate da pochi centimetri ma distanze siderali”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Alternativa per Piacenza all’indomani della presentazione del progetto di fattibilità per la riqualificazione di piazza Casali.

“Hanno gettato la maschera! La riqualificazione di Piazza Casali presentata ieri in commissione, con l’enfasi data alla dotazione di piante prevista, al contrasto alle isole di calore e all’importante quota di pedonalizzazione, è il miglior manifesto possibile all’insensatezza della partita di Piazza Cittadella.
Pochi centimetri separano le due piazze. Distanze siderali si interpongono nelle visioni di fondo con cui sono stati pensati i progetti. Difficile credere che la stessa amministrazione sostenga entrambi.
Jeckyll e Hyde in salsa locale. Un andamento schizofrenico che si spiega solo con la presa d’atto che in Cittadella si sta tirando avanti a dispetto dei santi, in direzione ostinata e contraria rispetto alla tutela ambientale e della salute dei cittadini, così ben richiamate nell’ordinanza del giudice Antonino Fazio.
Ecco allora, in una poco credibile idea di compensazione, ipotizzare faraonici progetti di futura piantumazione di elementi arborei in ogni dove, quando la stretta attualità ci presenta invece lo scempio di un luogo, affiancato alla prevista oasi, che si vuol soffocare di cemento, sacrificando tutto il verde senza remore.
La tristezza espressa dalla sindaca per i risultati della straordinaria mobilitazione pubblica, che non ne vuol sapere di un’arroganza anacronistica e mal indirizzata, avrebbe più senso se rivolta all’incoerenza di un agire che lascia sbalorditi.
Se le parole spese in commissione sono davvero sentite e non la solita propaganda per distrarre la massa, se la soddisfazione per il progetto di Piazza Casali così esplicitamente green è autentica, il passo successivo, da amministratori seri e coerenti, è ammettere che questa versione di Piazza Cittadella, lontana da una certa idea di città, è invece sbagliata e dannosa.
Fermarsi su Piazza Cittadella è ancora possibile. Dopo aver ascoltato e visto i rendering di Piazza Casali è doveroso. Ne va della credibilità di chi ci amministra”.




Soresi (FdI): “Area verde di via Morigi sporca e in stato di abbandono”

“L’area verde che si trova tra Via Morigi, Via Rapaccioli e Via Raffalda (in parte di proprietà del Comune ed in parte di soggetto privato), si trova in uno stato di totale abbandono e degrado: la vegetazione è incolta, le poche panchine presenti sono deteriorate, oltre al fatto che in loco sono abbandonati rifiuti di vario genere: si possono trovare lattine di birra, bicchieri, cartoni, batterie usate, indumenti, scarpe. Addirittura è presente da settimane un materasso”.

Per questo Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, contattata da alcuni residenti, ha depositato un’interrogazione per chiedere all’Amministrazione di provvedere alla pulizia dell’area nonché alla manutenzione del verde e di sollecitare il privato ad eseguire le medesime incombenze sulla zona di sua pertinenza.




La nuova piazza Casali nel progetto del Comune di Piacenza

E’ stato presentato oggi durante la commissione territorio, presieduta da Matteo Anelli, il progetto di fattibilità realizzato dallo studio Atreas di Reggio Emilia su incarico del Comune di Piacenza. Ad illustrarlo l’assessore Adriana Fantini. S

Se nella vicina piazza Cittadella per far largo al cantiere del parcheggio sotterraneo sono minacciate 15 piante, qui ne verrebbero messe a dimora 46. Sono poi previste una suggestiva illuminazione, panchine, pavimentazione in pietra di Luserna e in calcestruzzo architettonico. L’area totale interessata dall’intervento sarà di 7.400 mq.

II documento con i dettagli del progetto.

Sotto il video e le foto.

 




Collaborazione tra Comune e strutture ricettive in vista del Giubileo 2025

La prossima sfida? Rendere Piacenza protagonista dell’ospitalità in occasione del Giubileo in calendario nel 2025. Su questo obiettivo condiviso hanno espresso parere unanime tutti i partecipanti al Tavolo di confronto e monitoraggio sull’Imposta di Soggiorno, che nei giorni scorsi ha visto gli assessori al Bilancio e al Turismo, Gianluca Ceccarelli e Christian Fiazza, incontrare numerosi rappresentanti di categoria legati al comparto delle strutture ricettive sul territorio.

Una riunione in apertura della quale l’assessore Ceccarelli ha riaffermato l’impegno del Comune per il monitoraggio della legalità nel settore, in particolare sul fronte della lotta all’abusivismo e all’evasione, grazie a pratiche di indagine sempre più raffinate, che mettono in collegamento mondo del web e attività in città.

“Non posso che ribadire – sottolinea l’assessore Fiazza – la grande soddisfazione dell’Amministrazione comunale per il clima di collaborazione fattiva di cui questo Tavolo è espressione e per i risultati che sta portando a Piacenza, sia in termini valoriali che pratici. La strada è quella giusta: un sempre più proficuo dialogo tra Associazioni di categoria, operatori del settore e Comune”. Parole cui fanno eco quelle dei rappresentanti del comparto ricettivo, che nel confermare la positiva valutazione sul percorso intrapreso con il Tavolo hanno rimarcato come il turismo, nella nostra città, sia legato soprattutto alla tipologia business e come sia necessario, per competere con gli altri territori, far sì che vengano tutelati gli operatori che garantiscono serietà professionale, svolgendo al meglio la propria attività con un’offerta di strutture regolari, di qualità e conformi a tutte le normative.




Fabrizio Berlincioni, paroliere fra gli altri di Mina e Adriano Celentano, ospite del Rotary Club di Fiorenzuola

Nella cena conviviale del 26 settembre del Rotary Club di Fiorenzuola d’Arda, svoltasi presso il ristorante la Finestra sul Po, il paroliere Fabrizio Berlincioni, ha intrattenuto i partecipanti con racconto, libero e a braccio, la sua storia personale e professionale, dove il mestiere di paroliere è solo uno delle tante storie di successo che ha intrecciato nella sua vita.

Originario di Napoli ma residente nel Piacentino da molto tempo, Fabrizio è noto al grande pubblico per essersi occupato di parole e musica di canzoni di grande successo per Mina, Fausto Leali, Andrea Bocelli, Al Bano, Fiordaliso e Adriano Celentano e aver vinto più di un festival di Sanremo con Peppino di Capri, Fausto Leali, Anna Oxa. Il brano “Non lo faccio più” cantato da Peppino Di Capri si classificata primo al Festival di Sanremo, riconoscimento che rende Berlincioni l’autore più giovane ad aver vinto la manifestazione canora.

La prima e più giovanile sovrapposizione di impegni è con il mondo dello sport: è stato, infatti, ex nazionale di nuoto e pallanuoto e, in seguito, allenatore di una squadra francese di serie A e Commissario Tecnico della Nazionale Venezuelana di pallanuoto, fino ad allenare la Pallanuoto Piacenza (Prima promozione storica dalla serie D alla serie C). Nello stesso periodo ottiene la laurea in Giurisprudenza.

 Parallelamente alla sua attività musicale si è dedicato alla scrittura, come autore, di svariati programmi televisivi in tutte le più importanti reti italiane.

Nel 2012 esordisce con il primo dei suoi libri “Io sono Gomez” del 2012 a cui seguirà “Passeggero senza biglietto. Storie di parole e biografie di stati d’animo” nel 2021.

La sua ultima canzone per Mina, “Povero amore” del 2023; è stata scelta e inserita nella colonna sonora nel film di Ferzan Ozpetek “Nuovo Olimpo”.

Il 22 Novembre uscirà il nuovo album di Mina con un’altra canzone di Berlincioni dal titolo “Non ti lascerò”

La sua incontenibile vena creativa lo vede ideatore, produttore e autore del programma “L’Italia che mi piace…in viaggio con Raspelli” tutt’ora in onda.

Dalle sue parole prende forma il disegno di una vita a metà tra la ferrea disciplina tipica della vita sportiva e la libertà di seguire le proprie ispirazioni, immaginare una storia che ha un inizio e una fine da sintetizzare in pochi minuti e la gioia di regalare emozioni a chi la ascolta già una prima volta.

Berlincioni ha risposto alle domande raccontando, anche liberamente e simpaticamente, la sua storia di vita.

Il suo racconto, ricco di spunti e di note di colore, ha incantato il pubblico, lasciando spunti, ispirazione e la voglia di proseguire con incontri di questo spessore.




Presentata questa mattina la prima “Aeronautica Militare Balloon Cup”

E’ stata presentata ufficialmente questa mattina la prima “Aeronautica Militare Balloon Cup” (i dettagli nell’articolo). In Municipio a Piacenza erano presenti il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, l’Amministratore delegato di Difesa Servizi, Luca Andreoli, accanto al sindaco Katia Tarasconi. Si svolgerà dall’11 al 13 dicembre a San Damiano (PC) oltre a varie autorità civili e militari.

L’iniziativa del Ministero della Difesa, organizzata da Difesa Servizi in collaborazione con l’Aeronautica Militare e l’Aeroclub di Pavullo, gode del supporto tecnico di Aeronord Aerostati.

Ad aprire la conferenza  è stato il saluto del Sindaco di Piacenza, Katia Tarasconi, che ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione per il territorio piacentino: “È un privilegio per tutto il territorio piacentino, che oggi ho l’onore di rappresentare, poter ospitare la prima edizione della Balloon Cup. Un evento di grande suggestione che grazie all’organizzazione e alla disponibilità di Aeronautica Militare e Difesa Servizi ci permetterà di scoprire più da vicino l’emozione del volo, le origini storiche della stessa Aeronautica e l’innovazione tecnologica di un mondo affascinante e in costante evoluzione. Un mondo che, prima di ogni altra cosa, è fatto di valori profondi in grado di ispirare soprattutto i più giovani. E c’è di più: un evento come la Balloon Cup, in grado di attrarre pubblico non solo piacentino, rappresenta anche un’opportunità unica per far conoscere le bellezze e le eccellenze del nostro territorio, dal capoluogo alle sue splendide vallate. E sono davvero tante”.

Durante la conferenza, il dottor Luca Andreoli, amministratore delegato di Difesa Servizi, ha evidenziato i valori centrali della manifestazione: “L’Aeronautica Militare Balloon Cup è un evento che racchiude in sé i valori, il brand ed il logo dell’Aeronautica Militare. Abbiamo pensato che il modo migliore per raccontare le esperienze e le emozioni che il volo suscita fin dalla sua nascita fosse attraverso uno strumento che ormai non si usa quasi più, la mongolfiera. Questi aerostati riassumono il concetto di sostenibilità e di ‘turismo lento’, legati al progetto Valore Paese Italia il cui obiettivo è far riscoprire le bellezze del nostro Paese, valorizzarle ed ammirarle da una prospettiva diversa, dal cielo.”

Il generale di squadra aerea Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, ha poi condiviso la sua visione sull’evento, sottolineando il legame tra la storia dell’aviazione e la comunità, promuovendo il valore educativo dell’iniziativa.

Un’iniziativa per “raccontare  l’Aeronautica Militare, mostrare una parte del  nostro mondo e di quello che facciamo quotidianamente, con orgoglio, al servizio del Paese. Un’occasione inoltre per far avvicinare i giovani, il nostro futuro,  al mondo aeronautico. Un evento come la Balloon Cup ci fa ricordare le origini del volo con le mongolfiere e ci proietta nello spazio passando per i velivoli di sesta generazione. Quando ci è stata prospettata questa opportunità dalla società Difesa Servizi, abbiamo messo a disposizione l’aeroporto di Piacenza per questa iniziativa. Piacenza è una sede storica dell’Aeronautica, all’interno della quale stiamo cercando di valorizzare un percorso museale, un Flying Museum, nel quale ripristineremo in condizione volativa velivoli che hanno fatto la storia della Forza Armata, come ad esempio abbiamo già fatto in occasione del nostro Centenario con il G91 PAN, per consentire a tutti gli appassionati di poter vivere immersi nella storia con velivoli ed attività uniche che  raccontano il nostro passato, presente e futuro”.

Durante la conferenza è stato ufficializzato anche il programma delle attività (vedi sotto) che avranno luogo nei tre giorni della manifestazione, che si preannuncia ricca di emozioni e sorprese.

La dott.ssa Alberoni, Sindaco di San Giorgio Piacentino, comune dove è ubicato l’aeroporto militare di San Damiano,  al termine della conferenza stampa ha  dichiarato: “L’intera comunità di San Giorgio è orgogliosa ed entusiasta di ospitare questo prestigioso evento: siamo certi che sarà un’occasione straordinaria per far conoscere ancora meglio il nostro splendido territorio”.

Per vivere le esperienze uniche della Balloon Cup, è necessario prenotarsi sul sito ufficiale www.ballooncup.it.

L’ingresso e il parcheggio sono gratuiti.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull’evento, vi invitiamo a seguire i canali ufficiali della manifestazione

Il programma presentato stamane prevede:
Venerdì 11 ottobre 2024
Mattina
Gara volo libero mongolfiere ad aria calda
Cerimonia di apertura
Sorvoli di velivoli del 6° Stormo di Ghedi
Atterraggio Formazione Legend

Pomeriggio
Gara volo libero mongolfiere ad aria calda
Atterraggio Pattuglia acrobatica nazionale Frecce Tricolori
Partenza gara mongolfiere a gas

Sabato 12 ottobre 2024
Mattina
Gara volo libero mongolfiere ad aria calda
Incontro con gli astronauti di Space X
Esibizione Pattuglia acrobatica nazionale Frecce Tricolori

Pomeriggio
Sorvolo formazione legend – SPAD – G91
Gara volo libero mongolfiere ad aria calda
DJ Set con musica Radio Bruno

Domenica 13 ottobre 2024
Mattina
Gara volo libero mongolfiere ad aria calda
Esibizione Fanfara Aeronautica Militare
Sorvolo formazione legend – SPAD – G91
Incontro con le Farfalle Azzurre – Nazionale Italiana ginnastica artistica

Pomeriggio
Premiazioni

Ricordiamo che ci si può iscrivere gratuitamente al sito: https://www.ballooncup.it/

Nel video le interviste al generale Luca Goretti e a Luca Andreoli.




Il sindaco Katia Tarasconi continua a credere nel vertiporto di Piacenza

Mentre il parcheggio di piazza Cittadella si sta rivelando come un vero e proprio incubo per la sua amministrazione, e le sta causando non pochi grattacapi, il sindaco, Katia Tarasconi, sempre sul fronte mobilità, ha invece un sogno nel cassetto quello di costruire il vertiporto di Piacenza, un aeroporto adatto a velivoli a decollo verticale che possano fungere da aerotaxi e collegare la nostra città in particolare con Milano e con gli aeroporti di Malpensa, Bergamo Orio al Serio e Linate. Mezzi aerei che al momento ancora non esistono ma che potrebbero essere disponibili nei prossimi 5/10 anni.  Era uno dei punti del suo programma elettorale e ne ha parlato nei giorni scorsi al Forum europeo Civitas. E’ stato anche commissionato uno rapporto ad una società su questo tema.

Ne avevamo parlato nel luglio del 2023 in un nostro articolo in cui ricordavamo che oltre al costo di costruzione c’è il tema dei costi di gestione dei vertiporti che rischiano di essere molto elevati. Ecco perchè titolavamo “Il vertiporto di Katia Tarasconi, un progetto che rischia di non decollare mai”. Sarà la storia a dire se la visione del Sindaco di Piacenza prenderà mai il largo. Intanto vi lasciamo al comunicato diffuso dal Municipio sul tema.

“E’ fondamentale che Piacenza si faccia trovare pronta aggiornando i propri strumenti di pianificazione sia urbanistica che di settore e vagliando ogni possibilità di sviluppo, perché il futuro è più vicino di quanto si possa pensare e solo chi si è preparato adeguatamente potrà farne parte da protagonista”. Parte da questa considerazione, basata sullo studio preliminare di fattibilità di un vertiporto in città, l’intervento che ha visto protagonista ieri a Parma la sindaca Katia Tarasconi nell’ambito del Forum europeo Civitas 2024. Si tratta di un evento di caratura internazionale al quale la sindaca è stata invitata in rappresentanza di Piacenza proprio in virtù di come l’Amministrazione comunale si è mossa, al pari di altre realtà europee, per valutare la fattibilità e la sostenibilità di progetti che vedano sorgere nel nostro territorio – particolarmente strategico sotto vari punti di vista – strutture adeguate a ospitare un vertiporto per velivoli di nuova concezione (ma già collaudati in molte parti del mondo) adatti alla movimentazione di merci, compresi i medicinali, e al trasporto di persone. Tutto ciò in attesa di una regolamentazione precisa e condivisa, non solo a livello nazionale.

La prima cittadina di Piacenza, nel partecipare a un incontro tutto in lingua inglese dedicato in modo specifico alle tecnologie innovative legate al tema dell’”Urban Air Mobility”, ha portato al tavolo dei relatori gli esiti dell’indagine commissionata dall’Amministrazione comunale, nel luglio 2023, alla società TRT – Trasporti e Territorio. Accanto a lei, nella sessione intitolata “Come la mobilità aerea urbana ridefinirà i sistemi di trasporto nelle città”, un panel di esperti a confronto su un tema di rilievo internazionale nella progettazione delle nuove infrastrutture: Vassilis Agouridas, coordinatore della rete UIC2 (comunità, costituasi nel 2017 in seno alla UE, della città coinvolte in progetti di mobilità urbana aerea), Patrick van Egmond dell’agenzia lussemburghese LuxMobility, partner del progetto europeo Airmour finanziato da Horizon 2020 e Ingeborg Briseid Kraft della municipalità norvegese di Baerum, responsabile del progetto “Logistica delle merci nel Corridoio Ovest”.

Filo conduttore dei diversi interventi, l’importanza di una pianificazione capace di anticipare i tempi e di favorire, nei territori che vogliano avere concrete opportunità di attrazione del mercato in un settore innovativo e con grande potenzialità di sviluppo nei prossimi cinque-dieci anni, l’individuazione delle aree più idonee all’insediamento del servizio commerciale aerotaxi.

“La normativa di riferimento è ancora in fase di evoluzione – ha spiegato Katia Tarasconi – ma occorre avere il coraggio e l’intuizione di guardare al futuro, ponendo le basi perché Piacenza si collochi come punto di interesse strategico e appetibile per gli investitori privati di un comparto che oggi, come ci illustra anche l’analisi di TRT, riguarda in prevalenza una nicchia di utenti di fascia alta, con ampie disponibilità economiche, ma è destinato a crescere soprattutto in aree geografiche come la nostra, situate a distanza ragionevole da diverse realtà aeroportuali importanti”. E ancora: “Le potenzialità di questo settore non riguardano solo lo spostamento delle persone, che potrebbe diventare notevolmente più rapido ad esempio verso la città metropolitana di Milano, ma, grazie allo sviluppo dei droni e della tecnologia ad essi collegata, riguardano anche la movimentazione di merci e potrebbero toccare anche il tema della sicurezza urbana”.

Con riferimento al trasporto passeggeri, secondo i dati di Assaeroporti riportati nello studio di TRT, considerando il numero di passeggeri per mese nel 2019, 2021 e 2022, si stimano 443mila spostamenti annuali tra Piacenza e gli scali milanesi (poco meno del 10% dei trasferimenti annuali tra le due città): la maggior parte da e verso Malpensa, cui seguono – in misura simile – Linate e Orio al Serio, mentre una quota significativamente minore si dirige verso Bologna. In tutti i casi, l’auto privata rappresenta il mezzo più utilizzato.

“In questi mesi – aggiunge la sindaca – abbiamo mantenuto contatti con gli operatori e in particolare con SEA, gestore degli aeroporti milanesi, dove l’assessora Adriana Fantini, a seguito di un incontro con i vertici manageriali di Linate, ha ottenuto riscontri positivi e manifestazioni di interesse per la possibile designazione di Piacenza come fermata a Sud di Milano, con il reciproco impegno ad approfondire la percorribilità di una collaborazione da formalizzare, se ci saranno le condizioni, anche attraverso un protocollo d’intesa. Questo alla luce degli ulteriori approfondimenti che si renderanno necessari sia per il mercato dei passeggeri, in termini di fattibilità tecnico-aeronautica (con un nuovo studio a carico di SEA sull’area ritenuta più adeguata) e di business-case che valuti domanda e offerta, sia per quanto riguarda i voli cargo, con un primo step che riguarderà l’indagine sulle merci movimentate dal polo logistico e la rilevazione dell’interesse degli operatori all’implementazione dell’intermodalità con il vertiporto”.

Le tre aree prese in considerazione per la potenziale localizzazione del vertiporto sono, nel documento preliminare di fattibilità, l’attuale elisuperficie in corso Europa nei pressi della Tangenziale, il polo fieristico di Piacenza Expo in via Tirotti e il comparto dell’ex Consorzio Agrario facente capo al progetto di rigenerazione urbana di Terrepadane, oggetto di particolare interesse anche per la vicinanza al centro storico, alla stazione ferroviaria e al futuro scalo merci, con evidenti opportunità di scambio intermodale ferro-gomma-auto.

Per quanto riguarda i costi di realizzazione, l’approfondimento di TRT cita un recente studio di SEA che valuta una cifra compresa gli 8 e i 10 milioni di euro cui aggiungere le spese di funzionamento dello scalo, sottolineando tuttavia che non dev’essere la pubblica amministrazione a farsi carico in toto della costruzione delle infrastrutture di terra necessarie, bensì gli operatori privati interessati alla gestione dei vertiporti.

“Perché ciò possa avvenire – ribadisce Tarasconi – è essenziale che il territorio garantisca funzionalità, efficienza, sicurezza e rapidità nell’espletamento di tutti gli iter amministrativi e burocratici necessari. Il rapporto di TRT ci conferma che nel mondo stanno aumentando le start-up vocate allo sviluppo degli eVTOL (acronimo di Electric Vertical Takeoff and Landing) e che la prima commercializzazione degli aerotaxi potrà avvenire già tra il 2025 e il 2030, complici i primi grandi test nazionali che verranno dal Giubileo di Roma il prossimo anno e dalle Olimpiadi invernali Milano-Cortina nel 2026. Potersi muovere in questo comparto da attori protagonisti, non solo da spettatori, richiede una visione che oggi può apparire futuristica, ma che io ritengo semplicemente legata a una realtà in costante e rapida evoluzione. Ecco perché credo nell’importanza di farsi trovare pronti”.




Agricoltore aveva chiesto finanziamenti PNRR per il fotovoltaico ma non gli spettavano: denunciato

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Piacenza hanno concluso un’articolata attività di controllo sui fondi destinati alle imprese nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che ha portato alla segnalazione di un soggetto alla locale Procura della Repubblica per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche.
I finanziri piacentini hanno condotto un’approfondita analisi delle banche dati, effettuando un monitoraggio delle misure di finanziamento già in corso di erogazione, dirette ai singoli imprenditori. E’ così stata individuata un’impresa agricola con sede in provincia di Piacenza, che aveva avviato le procedure per poter beneficiare di un contributo erogato con risorse PNRR, destinato all’installazione di un impianto fotovoltaico dal costo complessivo di circa 150.000 euro, finanziato per circa 60.000 euro tramite una società per azioni a partecipazione statale.
Gli approfondimenti investigativi svolti hanno consentito di appurare che l’impresa agricola non era in possesso dei requisiti di ammissibilità, poiché nell’anno 2021 aveva conseguito un volume d’affari dichiarato nettamente inferiore a quanto previsto dalla normativa. Inoltre, al fine di conservare indebitamente il beneficio acquisito, proprio durante le fasi del controllo, il titolare aveva presentato documentazione con cui attestava falsamente l’inizio dei lavori e la posa in opera, mentre da riscontri diretti ed appostamenti in loco svolti, questi risultavano non essere mai stati avviati.

Le irregolarità sono state segnalate all’’Ente erogante per il conseguente blocco dell’erogazione dei fondi ed l’imprenditore è stato segnalato alla locale Procura della Repubblica per le ipotesi di reato di cui agli artt. 316-ter C.P., 483 C.P.