Eurocity, tornano i collegamenti per Svizzera e Germania

Tornano, da settembre, i collegamenti Eurocity per la Svizzera e la Germania attualmente soggetti a limitazioni, sospensioni e cambi di percorso a causa dell’interruzione di linea nel Tunnel del Gottardo dal 10 agosto 2023 e del Tunnel del Sempione dal 9 giugno 2024.

Sarà dunque di nuovo possibile raggiungere città come Zurigo in 3 ore e 17 da Milano e altre destinazioni in Svizzera e Germania come Ginevra, Basilea, Lucerna, Francoforte, Berna, Losanna, Lugano, Montreux, attraversando i magnifici paesaggi alpini.

Da Milano sarà inoltre possibile viaggiare verso la Germania fino a Friburgo, Mannheim, Ringsheim e Francoforte.

La Svizzera è inoltre collegata con la Liguria e l’Emilia-Romagna grazie agli Eurocity tra Zurigo e Bologna e tra Zurigo e Genova, con quest’ultimo prolungato a Sestri Levante durante il weekend, dal 2 settembre e fino al 27 ottobre. Partenza da Bologna alle 13.30 con arrivo a Zurigo alle 19.27; partenza da Zurigo alle 6.33 con arrivo a Bologna alle 12.30. Entrambi i treni effettuano le fermate di Modena, Reggio Emilia storica, Parma e Piacenza.

I collegamenti Eurocity sono operati da Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, in cooperazione con le imprese ferroviarie svizzere. I collegamenti da e per Francoforte vedono anche la partnership con le ferrovie tedesche.

I biglietti sono acquistabili su tutti canali di vendita Trenitalia e agenzie abilitate.




In manette 5 componenti di una banda che truffava anziani sacerdoti

Nelle prime ore di venerdì 26 luglio, a Piacenza e Provincia, i carabinieri del comando provinciale hanno dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Piacenza su richiesta della locale procura della Repubblica nei confronti di 5 persone (4 in carcere e 1 agli arresti domiciliari) ritenute responsabili – a vario titolo – di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati truffa aggravata e impiego di denaro di provenienza illecita (il cosiddetto autoriciclaggio).

Le indagini, hanno preso il via da un esposto presentato nell’ottobre 2023 dalla Diocesi d Piacenza e sono state condotte dalla stazione carabinieri di Rivergaro (PC) con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bobbio (PC) e delle Stazioni in cui vivevano le vittime dei reati.

Si sono così raccolti gravi indizi di colpevolezza su un sodalizio criminale, ritenuto tuttora in attività che, nel corso degli anni 2018-2023, avrebbe messo in atto una serie di articolate truffe ai danni di tre anziani sacerdoti, titolari di parrocchie ubicate in provincia di Piacenza ma anche di Lodi e Varese e di un’anziana parrocchiana. I truffatori erano riusciti a raggirare gli anziani facendosi consegnare cospicue somme di denaro, per un totale stimato pari ad oltre 1,2 milioni di euro.

Il gruppo dei truffatori aveva una struttura sostanzialmente familiare, essendo composto da una donna di origine serbo bosniaca, dai suoi due figli, dalla compagna di uno di questi e da un italiano estraneo al circuito parentale. I componenti della banda individuavano le potenziali vittime da raggirare fra soggetti che, per qualità personali, erano propense a compiere opere caritatevoli. Fingevano di essere in situazioni economiche compromesse, di avere gravi malattie o problematiche giudiziarie (tutte situazioni in realtà inesistenti) allo scopo di sollecitare la carità cristiana delle vittime che, allo scopo di alleviare tali sofferenze, elargivano – spesso mediante bonifico – rilevanti somme di denaro. I soldi così ricavati venivano usati per il pagamento di mutui già in essere e per l’acquisto di unità immobiliari ad uso commerciale ed abitativo, facendo, in tal modo, perdere le tracce dei proventi illeciti.

Si trattava di un “modus operandi” collaudato nel corso degli anni messo in scena con ruoli precisi e capacità di recitazione degne di consumati attori: in una circostanza, una delle indagate si è sdraiata a terra fingendosi moribonda.

Le indagini, condotte attraverso intercettazioni telefoniche, pedinamenti e accertamenti patrimoniali, hanno ricostruito il business dei truffatori che era la loro unica fonte d sostentamento.  Allo scopo di recuperare i proventi ritenuti illecitamente ottenuti, nel corso dell’operazione è stata data esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di denaro e conti correnti e di tre immobili fino alla concorrenza del valore di 1,2 milioni di euro.




Ferrovia. Il binario fra Parma e S.Ilario ripristinato entro mercoledì 31 luglio

Sono iniziati nella notte fra martedì 23 e mercoledì 24 luglio i lavori di ripristino dell’infrastruttura danneggiata dallo svio di un treno merci di una società privata, avvenuto lo scorso 11 luglio in prossimità della stazione di Parma. Completati i rilievi da parte dell’autorità competente, l’area è stata dissequestrata consentendo a Rete Ferroviaria Italiana di avviare i cantieri. L’intervento interessa il binario normalmente percorso dai treni diretti a sud, per circa 2 km, fra le stazioni di Parma e Sant’Ilario d’Enza, sulla linea convenzionale Bologna – Piacenza. Saranno effettuate la sostituzione del binario e di alcuni deviatoi, la posa di una nuova linea di alimentazione elettrica e di nuovi cavi per il funzionamento degli impianti di segnalamento e telecomunicazioni.

La ripresa del traffico su entrambi i binari, fra le stazioni di Reggio Emilia e Parma, è prevista dopo le ore 6.20 di mercoledì 31 luglio.

Il cantiere è operativo giorno e notte, ma le attività principali  sono svolte in orario notturno in quanto richiedono lo stop completo della circolazione dei treni anche sul secondo binario, oggi utilizzato in senso unico alternato sia dai treni diretti a nord che da quelli diretti a sud. La circolazione sarà poi sospesa su entrambi i binari, fra Reggio Emilia e Parma, nelle notti 27/28 (dalle 21.00 alle 07.00),  28/29 (dalle ore 22.30 alle ore 06.00), 29/30 (dalle ore 22.10 alle ore 06.00:) e 30/31 (dalle 23.20 dopo il passaggio dell’ICN 755 alle ore 06.20).

Questa impostazione delle attività è necessaria per garantire la continuità del servizio durante la giornata, quando il numero dei treni in viaggio e dei passeggeri è più elevato.

Restano confermate le modifiche all’offerta commerciale attualmente in atto, legate alla temporanea minore disponibilità infrastrutturale. Alcune corse regionali sono cancellate. Le Frecce che fra Bologna e Milano utilizzano la linea convenzionale sono instradate sulla linea AV con cancellazione delle fermate di Piacenza/ Parma/Reggio Emilia storica e in alcuni casi di Modena e fermata straordinaria a Reggio Emilia AV Mediopadana, dove è istituito un servizio sostitutivo da/per Parma tramite bus. Modifiche anche al servizio Intercity e Intercity notte.

Nelle notti di chiusura completa della linea, i treni regionali saranno limitati a Reggio Emilia o Parma e il servizio fra le due stazioni effettuato con autobus. Per garantire la maggiore offerta di posti, in particolare per e dalla Riviera Romagnola, Trenitalia Tper ha aumentato ove possibile il numero dei posti offerti sui Regionali più utilizzati dai vacanzieri, con l’utilizzo di due convogli Rock che viaggiando accoppiati garantiscono più di 1.200 posti a sedere.




Parcheggi Lidl. Secondo il Tar le sbarre devono rimanere alzate

Il Tar di Parma, in attesa del giudizio di merito  ha emesso un’ordinanza cautelare sul tema delle sbarre agli accessi dei parcheggi Lidl di Piacenza (in particolare di via Calciati ma anche di via Emilia Pavese) stabilendo che al momento devono restare alzate.

«E’ necessario ordinare a Lidl Italia srl la disattivazione delle sbarre automatiche per la gestione degli accessi al parcheggio con effetto immediato e fino alla definizione del merito del presente giudizio».

Così ha stabilito il Tar di Parma nell’accogliere contestualmente le domande cautelari formulate nei ricorsi che la stessa Lidl Italia ha presentato contro l’ordinanza dirigenziale del Comune di Piacenza che imponeva l’abbattimento delle sbarre per la regolamentazione dell’accesso ai parcheggi dei supermercati di via Calciati e di via Emilia Pavese ritenute dal Comune stesso “opere abusive”.

Del merito si discuterà nell’udienza pubblica che è stata fissata per il prossimo 4 dicembre 2024 ma nel frattempo, pur accogliendo la richiesta di Lidl di sospendere l’effetto dell’ordinanza comunale, il Tribunale amministrativo regionale di Parma ha di fatto impedito che le sbarre (ritenute dal Comune abusive) «possano avere effetti sulla natura pubblica del parcheggio».

Al momento, dunque, e almeno fino a dicembre quando i giudici amministrativi si esprimeranno nel merito, le sbarre resteranno al loro posto ma dovranno rimanere rigorosamente alzate, non funzionanti. In altre parole, i parcheggi dei supermercati Lidl di Piacenza continueranno a essere gratuiti e di libero accesso.

Una vicenda che, con particolare riferimento all’area di via Calciati, ha alimentato un acceso dibattito pubblico da quando qualche mese fa Lidl ha installato – a sorpresa per i cittadini della zona – le sbarre agli accessi del parcheggio e una serie di tabelle con una scritta inequivocabile: “Parcheggio clienti Lidl”. Le stesse tabelle riportano inoltre una serie di tariffe che di fatto avrebbero trasformato un’area sosta considerata gratuita in area a pagamento: il parcheggio sarebbe rimasto gratis “Fino a 90 minuti”, dopodiché il costo sarebbe stato di 10 euro all’ora.

Per quanto riguarda via Calciati la questione è complessa e parte da lontano, e più precisamente dal 2018, quando il Consiglio comunale di Piacenza aveva dato l’ok alla realizzazione del supermercato Lidl a seguito del cambiamento di destinazione d’uso dell’area da residenziale a commerciale. Un ok al quale il Consiglio comunale era arrivato anche a fronte della garanzia – fornita e verbalizzata all’epoca in aula consigliare dall’allora assessora all’Urbanistica Erika Opizzi – che il parcheggio realizzato di fronte al supermarket di via Calciati sarebbe stato di libero accesso e gratuito per tutti i cittadini.

Tuttavia negli uffici comunali non esiste alcuna convenzione ufficiale protocollata in virtù della quale il Comune di Piacenza possa imporre alla proprietà del supermercato Lidl di consentire il libero accesso al parcheggio in questione. In altre parole, quel parcheggio è in effetti un parcheggio privato che di conseguenza, carte alla mano, potrebbe essere gestito da Lidl come parcheggio riservato esclusivamente ai clienti. In buona sostanza, stando agli atti, la proprietà del supermercato potrebbe – ad esempio – chiudere il parcheggio dalla sera alla mattina o potrebbe legittimamente limitarne l’accesso durante il giorno ai soli clienti del negozio, magari con personale addetto a gestire gli accessi. Ciò che tuttavia quel parcheggio non può essere, secondo il Comune, è un’attività a pagamento ovvero un’attività commerciale per la quale sarebbe stato necessario richiedere specifiche autorizzazioni. Ad oggi dunque – sempre con riferimento a via Calciati ma vale lo stesso anche per via Emilia Pavese – l’unica attività commerciale autorizzata è quella relativa al supermercato. Il parcheggio ad esso adiacente, pur essendo in effetti privato (tant’è che la Polizia locale non potrebbe far rimuovere veicoli al suo interno), non può essere gestito come attività commerciale a pagamento.

Questa è la posizione del Comune che, con ordinanze dirigenziali, ha quindi disposto l’abbattimento delle sbarre e delle relative tabelle riportanti le tariffe. E ciò dopo vari incontri nei quali Comune e proprietà di Lidl avevano tentato di trovare una soluzione che tenesse conto, tra l’altro, della legittima esigenza di Lidl di garantire ai propri clienti la possibilità di sostare nei pressi del negozio. Soluzione che però al momento non è stata trovata.




Presentata la 23° edizione di Concorto Film Festival

E’ stato presentato oggi presso i saloni della Fondazione di Piacenza e Vigevano il programma della XXIII edizione di Concorto Film Festival, il festival internazionale del cortometraggio, riconosciuto come uno tra i più importanti e storici appuntamenti del settore a livello continentale, in programma dal 17 al 24 agosto a Pontenure (PC).

Alla presenza di Mario Magnelli (Fondazione di Piacenza e Vigevano), Davide Zanza (Emilia-Romagna Film Commission) e Serena Groppelli (Assessore all’ambiente Comune di Piacenza), Simone Bardoni, Claudia Praolini e Virginia Carolfi, curatori della direzione artistica di Concorto Film Festival, hanno presentato nel dettaglio la programmazione di questa edizione del Festival. Partendo dai numeri: 45 i film nella selezione ufficiale, di cui 22 diretti da registe donne, che competeranno per l’Asino d’Oro, a fronte di 2412 candidature pervenute. Sono 28 i paesi rappresentati e 25 le anteprime nazionali, 92 i film fuori concorso, 3 concerti e 1 sonorizzazione dal vivo.

Un cartellone ricchissimo spalmato lungo otto giornate, da vivere immersi nel cuore della Via Emilia, nello scenario naturale del Parco Raggio di Pontenure (PC), da sempre casa della manifestazione. Concorto Film Festival si avvia alla sua XXIII edizione con la consapevolezza di rappresentare oggi uno degli scenari più ambiti di quello che è “il cinema che verrà”, un casa che ospita ogni anno produzioni e giovani film-maker provenienti da tutto il mondo, con una lunga lista di lavori legati al mondo della contemporaneità e della ricerca visiva.

“Un viaggio nel mondo contemporaneo, che incrocia il passato e l’incertezza del presente, l’inquietudine dei conflitti, nello spaesamento dei rapporti umani e delle incongruenze sociali. È questo quello che Concorto cerca di intraprendere in ogni edizione: parlare di un mondo frammentato, dove l’essere umano è al centro di storie che sono vettori per affrontare diverse tematiche” – dichiara Simone Bardoni, co-direttore artistico del Festival – “L’obiettivo che ci poniamo è quello di essere un prisma che vuole rappresentare tutte le facce di un mondo che muta. Un tentativo che facciamo con i 45 titoli che presentiamo nella selezione di quest’anno, passando dai più svariati generi, attraverso la creatività che un oggetto come il cortometraggio può portare nel cinema, con la sua freschezza e la sua libertà d’espressione”.

I film in concorso si contenderanno il prestigioso Asino d’Oro, il premio per il miglior film, che verrà assegnato da una giuria internazionale composta da personalità del mondo dell’audiovisivo e delle arti contemporanee: Daniel Vadocky, studioso e operatore del mondo dell’audiovisivo, ha pubblicato articoli sul cinema mondiale e si è occupato della programmazione dell’Art Film Fest per più di dieci anni, attualmente è sales manager della Pluto Film; Lauma Kaudzite, direttrice generale della Short Film Conference, unica organizzazione internazionale che si pone l’obiettivo di unificare le attività relative ai cortometraggi a livello globale; Valentina Furian, artista visiva, vincitrice del New York Prize, si occupa di immagini in movimento e installazioni time-based.

CONCORTO 2024: LA SELEZIONE UFFICIALE

Tra i film in concorso saranno presentati in anteprima italiana ben sette film provenienti dalla selezione ufficiale del Festival di Cannes: “Montsouris Park”, di Guil Sela, vincitore della Semaine de la Critique, un documentario su un’esperienza inaspettata nel Montsouris Park a Parigi;  “Nuestra Sombra”, diretto da Augustina Sánchez Gavier, che racconta di quello che accade ad alcune donne e un bambino lasciati a loro stessi durante un’eclissi solare in una foresta devastata dal disboscamento; “Radikals”, del regista Arvin Belarmino, nel quale si vede cosa accade all’anello debole di uno strano gruppo di ballerini; “Ella Se Queda”, in cui la regista Marinthia Gutiérrez Velazco presenta il personaggio di Laura, che in una notte nel centro di Tijuana aspetta di incontrare il suo destino; “Bad For A Moment”, di Daniel Soares, in cui il proprietario di uno studio di architettura si trova faccia a faccia con il quartiere popolare che la sua azienda sta certificando; “Across The Waters”, diretto da Viv Li, che ci porta nella storia di una ragazza che, in una remota città mineraria in cui l’acqua scarseggia e manca il segnale radio, viene incuriosita da un camionista di passaggio; “Dancing in the corner”, di Jan Bujnowski, che parla della realtà polacca dopo la caduta del comunismo nel 1989, interrogandosi, attraverso la diffusione della televisione a colori, se il mondo sia davvero colorato.

Presentati in concorso, in anteprima italiana, anche quattro film provenienti dal Locarno Film Festival: “Soleil Gris”, di Camille Monnier, corto d’animazione nel quale i protagonisti si ritrovano costretti a gestire l’annuncio di un’apocalisse ecologica;  “Hymn of the Plague”, del regista Ataka51, storia di una band che si ritrova inghiottita in uno studio di registrazione;  “On the impossibility of a homage”, diretto da Xandra Popescu, che racconta della storia di Ion, una rockstar del balletto nella Romania comunista; “400 cassettes”, della regista Thelyia Petraki, che mostra il rapporto tra due ragazzine che si scambiano doni pensando che tutto duri per sempre, scoprendo però che alla fine non è così. Tra i film in concorso si segnala anche “La Voix Des Sirènes”, diretto da Gianluigi Toccafondo, animatore italiano di fama internazionale.

LE SEZIONI OFF DEL FESTIVAL

Accanto ai titoli della selezione ufficiale, Concorto presenta anche diversi lavori fuori concorso divisi in sezioni tematiche e con numerosi focus geografici, tematici e di genere. Un focus speciale è quello riservato alla Palestina, con la presentazione di cinque produzioni realizzati da giovani cineasti palestinesi, allo scopo di dar voce ad esistenze vessate da decenni di guerra, apartheid e pulizia etnica, ma anche restituire momenti personali e intimi di vita quotidiana.

Altri focus tematici saranno affrontati da sezioni come: Mnemosyne, dedicata al found footage, la pratica di riutilizzo dei materiali d’archivio, a dimostrazione di come il repertorio di ieri possa continuare parlare all’interno  delle più svariate narrazioni dell’oggi; Mnemosyne/Archivio Aperto, che punta alla riscoperta del patrimonio cinematografico in piccolo formato, delle memorie private e del loro riuso contemporaneo; Lessici Famigliari, nel quale viene analizzata la rappresentazione filmica sia della parentela, che della famiglia intesa come uno spazio affettivo al di là dei legami di sangue; Guilty Pleasures, con opere filmiche che si confrontano attraverso uno sguardo lucido e tagliente sui temi della sessualità; Ubik, sezione dove trovano spazio le opere dal linguaggio più innovativo, in cui il confine tra cinema e video arte si fa sempre più labile; Supernature, con film che analizzano il complicato rapporto di convivenza tra uomo e natura; The World Dance, i cui film esplorano il tema della danza, elemento di spontaneità ed emancipazione, di collettività, aggregazione ed espressione del sé, che vedrà anche la compartecipazione di dAS Festival durante un incontro; Concortissimo, che ha come obiettivo di far provare emozioni ed esperienze di significato con pellicole della durata massima di 7 minuti; Indocili, in collaborazione con Tafano, associazione che organizza l’omonima rassegna al Cinema Beltrade di Milano, e propone una selezione di film indipendenti di registi under-35 di vario genere, tra fiction, animazione e richiami al cinema documentario; Deep Night – The Best Of, storica sezione dedicata al cinema di genere più radicale e fuori dalle righe, presente al Festival sin dagli inizi, che quest’anno proporrà un best of delle migliori pellicole proiettate negli scorsi anni; Cine Underground, sezione curata dall’omonimo festival di Busto Arsizio (VA), dedicata a film indipendenti no-budget; infine The Frame Beyond – VR Showcase, che presenta due opere in realtà virtuale, scelte in collaborazione con il gruppo di ricerca AN-ICON dell’Università Statale di Milano.

Si rinnova anche l’appuntamento con la sezione Concorto Kids, una serie di iniziative, laboratori e proiezioni che il festival rivolge ai bambini della fascia 3-12 anni, proponendo un’idea di “fruizione sana degli schermi”, legandosi ai temi dell’ambiente e della sostenibilità. Il festival conferma anche il suo spazio “Industry Days”, prevedendo panel, laboratori e incontri con festival, registi, operatori del settore e comitati scientifici.

LA MUSICA

L’edizione 2024 segna il proseguimento della collaborazione tra Concorto Film Festival e Soundtracks – Musica da Film, progetto del Centro Musica del Comune di Modena che ogni anno seleziona 5 musicisti e li coinvolge nella sonorizzazione di pellicole cinematografiche. L’iniziativa è supervisionata da Corrado Nuccini (Giardini di Mirò). Dopo il successo dell’esibizione del 2023, con ospite Karim Qqru (The Zen Circus), sul palco principale del festival, l’ensemble guidato da Roberta Sammarelli, insieme ad altri musicisti, presenta la sonorizzazione di “The Mystic”, film statunitense del 1925 che vede la regia di Tod Browning, un’opera muta drammatica, incentrata su astuti raggiri finanziari che prevedono anche lo svolgimento di una falsa seduta spiritica.

Ad arricchire ulteriormente la programmazione musicale del festival anche i live di: Angelica, che presenterà il suo nuovo disco “Sconosciuti Superstar”, scritto con la partecipazione di Calcutta e Domenico Finizio (Tropea); Ibisco, autore darkwave, postpunk ed elettronico, ed Eugenio Sournia, ex voce della band new wave/indie-rock Siberia.

LA LOCANDINA D’AUTORE

Come consuetudine, ogni anno la locandina del festival è affidata a un artista differente, proveniente dal mondo dell’illustrazione e/o della street-art. Protagonista dell’edizione 2024 è l’illustratrice torinese Elisa Seitzinger (RAI, BBC, National Geographic, Warner Music Group, Adobe, Spotify, Apple Music, Taschen, Salone Internazionale del Libro, Premio Strega, etc.), che ha reinterpretato secondo il suo stile e la sua sensibilità l’animale simbolo del festival, l’asino che vola. Dalla visione dell’artista ne emerge un asino ieratico, con una codina che ricorda il tira-tende delle nonne, circondato da stelle pirotecniche e da una luna complice silenziosa della sua ascesa. Questo asino alato si libra in una notte d’agosto, rischiarata da Luna e stelle cadenti per esaudire i desideri di chi sogna ad occhi aperti sotto il cielo del Concorto Film festiva.

CHI HA VOLUTO E SOSTIENE IL FESTIVAL

Concorto Film Festival è reso possibile da Regione Emilia-Romagna e Emilia-Romagna Film
Commission, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Comune di
Pontenure e Arci. Sponsor e partner: COOP Alleanza 3.0, Gruppo Iren, Iren Comitato territoriale di Piacenza, EduIren, Fonte Plose, Città del Sole Piacenza e Cantina Tenuta Pernice, Ik italiana e Eataly.

IL PROGRAMMA completo è disponibile sul sito www.concortofilmfestival.com

Biglietti in vendita sul sito www.eventbrite.it e in cassa all’evento.

17– 24 agosto 2024 | Parco Raggio di Pontenure (PC) – tutte le sere proiezioni dalle 21:00, apertura porte ore 20:00 con area ristorazione.

Il pomeriggio le proiezioni a ingresso gratuito si terranno a Piacenza presso il Salone degli Amici dell’Arte della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza. Nell’eventualità di pioggia le proiezioni serali si spostano nello stesso salone a Piacenza.




Passaggio di consegne per il Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino

Serata di festa per il  Rotary Club Cortemaggiore Pallavicino dedicata al passaggio delle consegne e alla presentazione delle cariche per l’anno rotariano 2024/2025 con  la presenza di numerose autorità civili e religiose, dell’assistente del Governatore Tiziana Meneghelli e di numerosi Soci e rappresentanti dei Rotary della nostra provincia.

In una splendida cornice il Presidente uscente Luigi Mori  ha tracciato il resoconto del proprio mandato  citando gli ospiti intervenuti, i progetti realizzati e i service del Rotary da lui presieduto oltre a  quanto realizzato in collaborazione con altri Rotary locali e non. Ha  espresso riconoscenza agli Organi Direttivi e ai Soci per la collaborazione, per l’unità d’intenti e l’amicizia dimostrata;  gratitudine nei confronti di  tutti gli intervenuti e menzione particolare alla famiglia. Durante il suo intervento si è soffermato su alcuni punti basilari: “l’amicizia è stata la roccia sulla quale è stato costruito il Rotary, la tolleranza è ciò che lo tiene unito”; “servire al di sopra di ogni interesse personale” e ancora “creiamo speranza nel mondo”. In questi tre passaggi fondamentali sono racchiusi i punti che i rotariani si propongono per migliorare le condizioni di vita di chi versa in stato di bisogno. Durante il discorso  del Presidente  sono stati proiettati su maxischermo anche i momenti  salienti e di rilievo  del periodo  della sua presidenza.

Intenso il momento del passaggio delle consegne  al Socio e nuovo Presidente Mario Veneziani per l’anno rotariano 2024/2025 che  nel suo  intervento ha presentato la squadra che lo coadiuverà:

Segretario: Michael Palladini

Delegato per l’Azione Giovani: Michael Palladini

Segretario Esecutivo:Fabio Callori

Rotary Foundation: Pietro Bersani

Facilitatore dell’Apprendimento: Stefano Rancan

Presidente della Commissione Effettivo: Yari Mori

Progetti Internazionali:Enrico Guidi

Immagine Pubblica: Fabio Callori

Progetti di Service: Tiziana Benzi ed Elisa Tatano

Prefetto e Vice Presidente: Domenico Compagnini

Tesoriere: Alessandro Zucca

Past President: Luigi Mori

Il nuovo Presidente ha tracciato inoltre le linee di mandato all’insegna della continuità, annunciato  la presentazione di  nuovi  progetti per il territorio   con la possibilità di ampia collaborazione con gli altri Rotary piacentini e distrettuali; ha inoltre  ringraziato  tutti gli intervenuti e gli ospiti presenti.

A fine serata la consegna di un riconoscimento al Presidente uscente in segno di amicizia e gratitudine e  l’arrivederci a settembre per la ripartenza delle attività rotariane.




Rubato 46 anni fa e ritrovato dai carabinieri, torna alla Galleria Alberoni un grande quadro seicentesco

Così come Ritratto di Signora non è l’opera più bella fra le tante dipinte da Klimt allo stesso modo “Isacco cieco che benedice Giacobbe” è un’onesta tela seicentesca lontana dal potersi definire un capolavoro. Entrambi i dipinti però condividono un destino che li rende a modo loro unici essendo stati rubati da musei  piacentini e ritrovati a distanza di decenni, quando tutti avevano perso le speranze di riaverli “a casa”. Questa mattina presso la Sala degli arazzi del Collegio Opera Pia Alberoni di Piacenza è stato presentato alla stampa e ad un selezionato gruppo di autorità ed invitati il quadro che, con estrema bravura, i carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine, hanno rintracciato e sequestrato, restituendolo infine alla galleria di San Lazzaro.

L’opera fu donata al Collegio Alberoni nel 1968 dal commendator Oreste Carini, antiquario, titolare della Galleria Vecchia Piacenza” come simbolo di “gratitudine verso la mano di Dio per averlo sostenuto nel corso della sua vita, al Collegio Opera Pia Alberoni quale luogo ideale per conservare e valorizzare le Belle Arti”.  In quel tempo la tela fu descritta come “…Un magnifico Bernardo Strozzi rappresentante Isacco cieco che benedice Giacobbe … sotto le false spoglie di Esaù architettate dalla madre Rebecca, proprio al momento dell’arrivo di Esaù dalla caccia, carico di quella selvaggina che avrebbe dovuto meritargli le copiose benedizioni paterne…”.

Esattamente dieci anni dopo, nel 1978, il dipinto esposto nei corridoi del collegio, venne rubato nottetempo da ignoti ladri che si introdussero all’interno dell’edificio dopo aver scassinato due cancelli. Quarantatre anni dopo, nel 2021, i militari del Nucleo Carabinieri TPC di Udine, guidato dal maggiore Alessandro Volpini, controllando alcuni cataloghi in preparazione del Mercante in Fiera di Parma riconobbero la tela e la sequestrarono presso un antiquario di Trento, con sede anche a Mantova, che l’aveva acquistata, per alcune migliaia di euro, dal figlio 40enne di un industriale milanese da poco deceduto. Era stata messa in vendita insieme a vari mobili ed altri oggetti.

Attraverso varie expertise fotografiche è stata stabilita la precisa corrispondenza fra il quadro rubato e quello recuperato. In più un anziano prelato, ancora presente presso il collegio, ricordava personalmente le caratteristiche della tela rubata.

La procura della Repubblica di Trento, concordando con l’ipotesi investigativa, aveva emesso un provvedimento di sequestro per il reato di ricettazione anche se, di fatto, la posizione del venditore, è stata poi archiviata in quanto è stata dimostrata la buona fede nel ricevere il dipinto e rimetterlo in vendita.

Il quadro era in precarie condizioni di conservazione e per questo fu subito  affidato in custodia giudiziaria all’Opera Pia Alberoni per evitare che le muffe lo danneggiassero ulteriormente. Successivamente, la Procura Tridentina ha emesso un provvedimento di dissequestro e restituzione del dipinto che con la cerimonia odierna è tornato nuovamente a far parte della collezione del collegio Alberoni.

I lunghi lavori di recupero hanno anche permesso di appurare che il dipinto è incompiuto come si può dedurre da alcuni panneggi non terminati o dai visi di Rebecca e Giacobbe solo tratteggiati e non è l’unica particolarità emersa: lungo la sua storia è stato “adattato” ad una cornice più grande di quella originaria, quella attuale. E’ stato così tolto dal telaio e disteso ma non essendo comunque grande a sufficienza sono state aggiunte strisce ricavate da un altro dipinto, un’ascensione. Inoltre durante un qualche remoto  restauro è stato sostituito l’originario verde del baldacchino con del nero che era quasi certamente la base della malachite, confuso con il colore finale.

In una sequenza di colpi di scena si è anche scoperto che (purtroppo) la attribuzione originaria a Bernardo Strozzi era sbagliata. Come ha spiegato Angelo Loda (attualmente alla Soprintendenza ABAP di Bergamo e Brescia, ma in precedenza funzionario di quella di Parma e Piacenza) sono stati consultati vari esperti per venire a capo di questo dipinti che aveva un po’ somiglianze con la scuola genovese e con quella emiliana ma non era ascrivibile a nessuna dei due. Attraverso il confronto con esperti del settore, avvenuto anche via social su gruppi Facebook, pian piano ci si è avvicinati alla scoperta dell’autore. L’esperto di Parma Alberto Crispo, una vera autorità con immense conoscenze, ha riconosciuto la mano di Giovanni Peruzzini, detto l’Anconetano, “pittore errante” appartenente ad una famiglia di artisti marchigiani. Tesi che sarebbe suffragata anche da una scritta emersa sul retro della tela durante il restauro dove si legge “G.Perv” probabilmente la parte sopravvissuta della firma completa G.Pervzzini (la v era usata al posto della u).

Se il “cold case”del furto – come ha ricordato il comandante provinciale dei carabinieri Pierantonio Breda – è stato risolto ed il quadro restituito alla comunità piacentina or resta da ricostruire in maniera definitiva la storia, certamente travagliata del dipinto e chissà che non diventi materia per una qualche tesi. Intanto, come ha sottolineato il padrone di casa, Giorgio Braghieri, presidente dell’Opera Pia Alberoni, quella di oggi è stata una giornata di festa per accogliere il quadro 46 anni dopo la sua sparizione.

 




Patrizia Barbieri: “Per il Museo di Storia Naturale si trovi una location che lo valorizzi ulteriormente”

All’indomani del via libera al trasloco del museo di Storia Naturale arrivato dalla giunta Tarasconi l’ex sindaco Patrizia Barbieri interviene sul tema con un comunicato.

“Alla luce della decisione della Giunta di proseguire nel percorso che porterà al trasferimento, per di più momentaneo, della sede del Museo di Storia Naturale negli spazi della Camera di Commercio, torno a ribadire tutti quelli che sono i dubbi, le perplessità e criticità che avevo già espresso settimane fa in commissione consigliare. Allora come ora, immagino, senza avere alcun cenno di riscontro o di confronto da parte di un’Amministrazione che, non solo a me ma nemmeno a chi alla vita del Museo ha dedicato in questi anni tempo, passione e lavoro, mostra alcuna sensibilità né disponibilità al dialogo”.
“Fatta salva la necessità, che comprendo e approvo, di dedicare nuove aule e spazi al Politecnico, che sta portando a Piacenza ulteriori corsi specialistici, trovo quanto meno superficiale e inadeguata la scelta di voler assegnare al Museo di Storia Naturale che si sposta dagli spazi di via Scalabrini una collocazione temporanea nel Palazzo della Camera di Commercio”.

“Ritegno e ribadisco come fosse – e sia – necessario individuare una sede che possa valorizzare il Museo, facilitandone la fruizione e incrementandone le potenzialità, senza sprecare risorse in un trasloco solo temporaneo e in luogo, la Camera di Commercio con gli uffici degli organi di mediazione, poco o nulla si concilia con la vita di un Museo, oltrettutto frequentato in larga parte da studenti”.

“Penso, quindi, che una soluzione da indagare per una nuova sede potesse essere quella di Palazzo Farnese, dove ricavare i giusti spazi e valorizzare la “vita” del Museo di Storia Naturale all’interno di un polo museale già esistente. Non posso, infine, che derubricare come una boutade la possibilità ventilata che, dopo la Camera di Commercio, la nuova e definitiva sede del Museo possa essere il  Palmanova, una struttura che come è noto vada del tutto riqualificata e che, visto l’inazione di quest’Amministrazione, potrebbe non vedere mai la luce”.




A Vernasca diciottesima edizione di Bascherdeis, il Festival degli artisti di strada

Si è tenuta questa mattina in Fondazione la presentazione della XVIII edizione di Bascherdeis,  il Festival degli artisti di strada che dal 2 al 4 agosto tornerà a popolare le vie di Vernasca. Alla presentazione sono intervenuti: Robert Gionelli, consigliere d’Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano; Nadia Pompini, consigliera del Comune di Vernasca con delega alla Cultura; il direttore artistico della manifestazione Andrea Nicoli; il presidente dell’Associazione Appennino Cultura Gian Luca Cavozzi.

Ritmo e colori, talento e creatività trasformano gli spazi urbani in palcoscenici “Senza Confini”: è questo il claim di Bascherdeis 2024, il Festival che tornerà a popolare le vie di Vernasca all’insegna di uno spettacolo multietnico che non ha barriere culturali o geografiche, reali o immaginate. La diciottesima edizione vede la consueta organizzazione dell’Associazione Appennino Cultura, affiancata dal Comune di Vernasca, e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Diventato ormai punto di riferimento degli eventi estivi, Bascherdeis ha in serbo per quest’anno un cartellone di eventi che punta a intrattenere e stupire.

IL CAST. Nell’arco delle tre serate si daranno il cambio una trentina di compagnie artistiche di strada e performer provenienti da tutto il mondo: Cina, Togo, Argentina, Zimbabwe, Canada, vari paesi d’Europa e, naturalmente, una ricca rappresentanza italiana.

Il grande protagonista dell’edizione 2024 (presente tutte e tre le serate) è uno degli acrobati più famosi a livello internazionale: si tratta del cinese Cho Kairin, maestro dell’equilibrismo, di precisione e forza, ultimo di una lunga dinastia familiare. Tra i suoi numeri più acclamati, che potremo vedere a Vernasca, quello di proiettarsi a un’altezza di otto metri rimanendo incredibilmente in equilibrio su una scala di sedie poggiate solo su quattro bottiglie vuote. Al suo attivo ha la vittoria al Daiogei World Cup di Shizuoka, il più grande festival di artisti di strada del Giappone.

Dal Togo arrivano invece i trampolieri Afuma: un quartetto che deve il suo nome alla pianta africana flessibile e resistente, utilizzata da secoli per realizzare trampoli alti fino a 6 metri usati dalla popolazione locale per muoversi in territori acquitrinosi. A ritmo di tamburo e seguendo antichi danze tribali, gli Afuma creano geometrie in grado di sfidare la forza di gravità.

Un altro artista destinato a stupire è il tedesco Johnman Eicke: statua vivente che il pubblico è invitato a colorare diventando protagonista; la sua creatività e la sua bravura l’hanno portato a vincere già due volte il campionato mondiale delle statue viventi, nei Paesi bassi.

Particolarmente innovativo – e rarissimo nel suo genere – è lo spettacolo del duo danese dei Tromleorkestret: la loro “macchina d’ingegno” produce una interazione dinamica tra suono, luce, pirotecnica e movimento e sfida le percezioni. Tra i protagonisti ci saranno anche gli acrobati del duo Ce Zec, il leggendario clown Chris Lynam dallo Zimbabwe, l’ecoshow comico di Luca Regina, lo spettacolo con sand art di Fatmir Mura, Alex Piras e la sua marionetta ad orologio, le bellissime bolle del maestro Gambeinspalla  teatro e tanti altri ancora.

Non mancherà la musica, tra cui le giovani spagnole del Cuarteto Nelken, gli esplosivi Dulce de Jarana, StradeAperte da Napoli. E ancora, il gran finale di Bascherdeis sarà segnato da uno spettacolo pirotecnico mozzafiato che si terrà poco prima della mezzanotte di domenica, con i fuochi d’artificio a illuminare il cielo di Vernasca,

LE INIZIATIVE COLLATERALI. “Oltre i limiti” sono anche le iniziative collaterali che animano, come da tradizione, il Festival. La Bascher street proporrà anche quest’anno le creazioni artistiche di pittori, scultori, caricaturisti, bodypainter, e il centro di Vermasca ospiterà come di consueto il mercatino artigianale, anche con molti prodotti realizzati sul tema del riciclo.

Inoltre, torneranno con una serie di iniziative ad hoc le realtà che ormai sono amiche storiche del Festival. È il caso del Liceo Cassinari di Piacenza, che per questa edizione partecipa con i lavori realizzati dai ragazzi della 1 C sull’arte nel riciclo. Per i piccoli spettatori, da 3 ai 12 anni, si terrà il Laboratorio didattico di falegnameria.

SERVIZIO NAVETTE. L’organizzazione del festival garantisce anche quest’anno il servizio navetta, che collega i parcheggi delle auto al luogo di spettacolo. Sarà possibile parcheggiare su cemento grazie a tre aree di sosta nel comune di Lugagnano. Non sarà necessario prenotare il biglietto del bus navetta come l’anno scorso, ma il servizio rimarrà a pagamento con un costo di 2 euro a persona.

LA RETE DI VOLONTARI. Lo staff di Bascherdeis è composto anche quest’anno da centinaia di volontari che mettono a disposizione il proprio tempo, e senza i quali il Festival non potrebbe svolgersi. Appartengono alla Pro loco di Vernasca, al gruppo di Alpini e Cacciatori, all’Unione sportiva Vernasca e alla Pubblica assistenza Avis.

BIGLIETTI E PREVENDITE. Fino a esaurimento dei tagliandi disponibili, su Eventbrite sono già aperte da qualche giorno le prevendite dei biglietti in promozione al prezzo speciale di 5 euro + diritti. I biglietti promozionali, denominati “Promo 1000”, offrono un vantaggio esclusivo: possono essere utilizzati in uno qualsiasi dei tre giorni del festival. Una volta esauriti, gli ingressi si potranno acquistare direttamente in cassa a prezzo pieno, durante i giorni del festival.

Per le informazioni sulla scaletta e sul programma è possibile consultare il sito ufficiale del Festival www.bascherdeisfestival.it e i social media Facebook e Instagram.




Sette nuovi marescialli dei carabinieri in servizio a Piacenza

Quest’oggi (giovedì 25 luglio) il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Pierantonio Breda, ha incontrato i nuovi marescialli destinati alla provincia di Piacenza, dopo il periodo triennale di formazione presso la Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze.

Si tratta di sette giovani – sei uomini ed una donna – con un’età compresa tra i 21 e 25 anni, originari delle province di Grosseto, Chieti, Lecce, Napoli, Caserta, Avellino e Roma.

Dopo aver superato il concorso di ammissione alla scuola, hanno affrontato un articolato e impegnativo percorso di formazione militare, giuridica, di polizia di sicurezza, di tecniche di intervento operativo e di ordine pubblico, culminato con il conseguimento della laurea in Scienze Giuridiche della Sicurezza.

I marescialli sono andati a rinforzare gli organici delle sette stazioni Piacenza Principale, San Giorgio Piacentino, San Nicolò a Trebbia, Ottone, Rivergaro, Morfasso e Lugagnano Val d’Arda, in base alle esigenze di organico e di assegnazione delle mansioni. Ciò consentirà una più efficace azione di controllo del territorio, a testimonianza dell’attenzione dell’Arma nei confronti della comunità della provincia per cercare di garantire la massima prevenzione e repressione delle diverse forme di illegalità che possono incidere sulla serenità dei singoli e della collettività.

Il Colonnello Breda, durante il suo briefing, ha illustrato ai marescialli le peculiarità del territorio nel quale si troveranno ad operare, nonché la delicatezza del ruolo che andranno a ricoprire nelle diverse comunità in cui presteranno servizio.




La desertificazione commerciale fa male alle città. Confcommercio: “Con i  prossimi PUG invertire la rotta”

E’ appena stata resa pubblica da Confcommercio e presentata dal presidente confederale Carlo Sangalli, un’indagine relativa al preoccupante fenomeno della cosiddetta “desertificazione commerciale” ovvero quella continua rarefazione dei numeri dei negozi ed esercizi di vicinato ,  che le nostre città stanno vivendo , specialmente all’interno dei loro centri storici.

Dall’indagine oltre ad una serie di numeri sconfortanti in termini di saldo negativo fra aperture e cessazioni (riscontrati praticamente in tutte le realtà cittadine dalle piccole, alle medie alle grandi metropoli) emerge anche un dato costante, che almeno a livello di opinione corrente e non solo degli addetti ai lavori, lascia ben sperare. Prendendo alla lettera le parole del presidente nazionale Sangalli emerge che: «anche nell’era digitale i negozi di vicinato sono insostituibili. Essi rendono le nostre città più vivibili, più attrattive e più sicure. E’ necessario quindi contrastare decisamente la desertificazione di esse. Occorre incentivarne l’innovazione e sostenere con ogni mezzo la riqualificazione urbana, attraverso un migliore utilizzo di fondi europei, nazionali e regionali». Concorda in pieno con queste affermazioni il Direttore di Unione Commercianti Piacenza, Gian Luca Barbieri, la cui associazione è da tempo profondamente impegnata in percorsi di collaborazione e proposizione nei confronti delle Amministrazioni pubbliche impegnate nella predisposizione di quegli strumenti normativi , come i PUG, i Piani Urbanistici Generali, previsti dalla legge regionale n. 24 / 2017 dell’Emilia Romagna.

«A scendere nel dettaglio – afferma Barbieri – i numeri di questa indagine mettono i brividi: solo per le tabaccherie e le farmacie, gli abitanti delle varie zone dei nostri comuni, ricorrono per la maggior parte ai negozi sotto casa (rispettivamente per il 59% e il 64%). Per tutte le altre categorie merceologiche come ad esempio gli alimentari freschi e conservati, gli accessori per la casa, l’abbigliamento e l’elettronica, invece, il rapporto s’inverte a favore della Grande Distribuzione e dei Centri Commerciali  (rispettivamente per il 62%, il 77%, il 79% e l’85%), luoghi di acquisto tra l’altro, quasi sempre ben lontani dalla propria abitazione o dai domicili di lavoro che, in tal modo, creano  anche un fenomeno indotto di traffico automobilistico, con annessi e connessi in termini d’inquinamento ambientale».

«Confcommercio Piacenza – ricorda il direttore – aderisce al Progetto Confederale Cities, realizzato con l’ausilio anche di eminenti figure dell’urbanistica e dell’università italiane. Quello che chiediamo a tutte le Amministrazioni Comunali con cui siamo in contatto, in primis a quella del capoluogo Piacenza è che il coronamento e lo sbocco naturale dei percorsi partecipativi ai PUG ,  (finora condotti in modo più che positivo con gli organi preposti alla loro conduzione), non abbiano una conclusione finale calata dall’alto al momento della redazione finale.  Al tempo stesso non abbiamo alcuna pretesa di dettare o peggio ancora di volere imporre  soluzioni di nostro gradimento.  Speriamo invece che questi Pug si concretizzino attraverso un ulteriore, costruttiva fase di confronto, di partecipazione e di cittadinanza attiva, nel solo interesse generale delle nostre città».




Cortemaggiore (PC). Arrestato 26enne che coltivava marijuana in mansarda

Aveva trasformato la propria mansarda in una piccola coltivazione di marijuana ma alla fine un operaio 26enne di Cortemaggiore è stato scoperto dai carabinieri della locale stazione.  dE’ stato trovato in possesso di quasi 450 grammi di droga e quindi arrestato. Nei pochi metri quadrati di sottotetto c’era tutto l’occorrente per far crescere le piante di stupefacente in maniera sana e rigogliosa. I militari hanno rinvenuto e sequestrato le attrezzature precedentemente utilizzate: tenda, ventilatori, lampade a led, prodotti concimanti, fitofarmaci, convettori e sifoni. La serra sarebbe probabilmente stata riutilizzata dal giovane, se non fosse stato per l’intervento degli uomini dell’arma di Cortemaggiore, insieme ai colleghi di Villanova sull’Arda. I carabinieri erano intervenuti per verificare l’emissione di esalazioni provenienti dal domicilio dell’operaio ed avevano perquisito l’abitazione. I loro dubbi erano stati subito confermati dalla presenza di diversi barattoli di vetro contenenti lo stupefacente, oltre a due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. Il giovane operaio, è stato accompagnato in caserma e dopo le formalità di rito dichiarato in arresto per coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Per concorso negli stessi reati è stata denunciata anche la convivente del giovane, una 23enne di origini bergamasche. Mercoledì mattina è comparso in Tribunale dove è stato sottoposto al processo per direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto e lo ha condannato ad 1 anno e 4 mesi – pena sospesa – ed a 4.000 euro di multa.