Assemblea e provvedimenti dell’amministratore

Può capitare che nell’esercizio delle sue attribuzioni l’amministratore venga a trovarsi in conflitto con un condòmino, il quale, verbalmente o per iscritto, reclami l’illegittimità o l’inopportunità di una decisione assunta dallo stesso amministratore.

La materia trova la sua disciplina nell’art. 1133 cod. civ. Si tratta di norma, non toccata dalla legge di riforma, in base alla quale contro “i provvedimenti presi dall’amministratore” nell’ambito dei suoi poteri (provvedimenti che la disposizione in questione precisa essere “obbligatori per i condòmini”) “è ammesso ricorso all’assemblea, senza pregiudizio del ricorso all’autorità giudiziaria nei casi e nel termine previsti dall’articolo 1137 cod. civ.”.

Sul punto è stato osservato come, dalla formulazione di tale disposizione, discenda che, di fronte al reclamo del singolo condòmino, all’amministratore si pongano tre alternative: accantonare il provvedimento, ponendo così fine alla questione; sospenderlo, lasciando all’assemblea la decisione; mantenerlo, con l’obbligo però, in questo caso, di porre la questione all’ordine del giorno dell’assemblea, dato che differentemente priverebbe il condòmino interessato di un suo diritto (cfr. F. Tamborrino, Come si amministra un condominio, ed. Il Sole 24Ore, 2004, 163). Ciò, tenendo comunque presente un aspetto fondamentale: un condòmino, il quale si ritenga leso da un provvedimento assunto dall’amministratore, non è tenuto ad esperire il ricorso all’assemblea prima di rivolgersi all’autorità giudiziaria. In tal senso si è espressa la Cassazione, in passato, con la sentenza n. 960 dell’8.3.’77, e, più recentemente, con la pronuncia n. 13689 del 22.6.’11.

Per quanto attiene alla maggioranza necessaria purchè l’assemblea possa validamente deliberare in merito al ricorso contro l’operato dell’amministratore, la normativa non stabilisce particolari quorum né per la volontà dell’assemblea né per la votazione. Deve quindi ritenersi che anzi si debbano adottare i normali quorum di carattere generale.

Corrado Sforza Fogliani – Presidente Centro studi Confedilizia




Il prof. Eugenio Caperchione lascia la guida della Asp “Città di Piacenza”

Alla fine il pressing sul professor Eugenio Caperchione, amministratore Unico della Asp “Città di Piacenza”, ha portato alle sue dimissioni. Scelto dalla giunta Barbieri per sostituire Marco Perini (oggi vicesindaco ed assessore al bilancio con Katia Tarasconi) Caperchione – al di là delle parole di circostanza del comunicato diramato dal Comune – non era uomo di fiducia dell’attuale maggioranza che, in quel ruolo delicato (a capo delle case di riposo comunali), preferisce avere un uomo che viaggi sulla “stessa lunghezza d’onda”.

Non essendovi in Italia alcun sistema automatico di spoils system alle nuove amministrazioni non resta che fare affidamento su una più o meno pressante moral suasion per convincere chi occupa poltrone chiave a traslocare. Dopo la Ricci Oddi duqnue un nuovo cambio ai vertici di una “controllata”.

Sulla Asp piacentina grava, peraltro, un bilancio reso molto pesante dalla pandemia che ha costretto le residenze per anziani a gigantesche spese extra budget.

Questo il comunicato diffuso da Municipio.

«L’Amministratore Unico della Asp “Città di Piacenza”, professor Eugenio Caperchione, ha rassegnato in data odierna le proprie dimissioni dall’incarico, in considerazione dei molteplici impegni professionali che non gli consentirebbero un totale coinvolgimento nella futura gestione dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona.

La decisione, formalizzata questo pomeriggio nel corso di un incontro in Municipio, fa seguito alle considerazioni condivise, in queste settimane, dagli enti pubblici soci della Asp – Comune e Provincia di Piacenza – con lo stesso professor Caperchione, con riferimento sia al lavoro svolto da quest’ultimo per il risanamento economico dell’Azienda, sia alle valutazioni sui futuri scenari che la Asp “Città di Piacenza” sarà chiamata ad affrontare nei prossimi anni, che richiedono un considerevole impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Le Amministrazioni comunale e provinciale di Piacenza ringraziano il professor Caperchione per l’attività svolta a favore della Asp e della collettività durante il suo mandato, cogliendo l’occasione per augurargli il raggiungimento di sempre più importanti traguardi professionali». 




Adriana Fantini, l’assessore all’Urbanistica “A tu per tu con Piacenza”: ecco la mia idea di città

Adriana Fantini: “La città che preferisco, in ambito europeo? Sicuramente Milano”. Ha viaggiato molto e lo ha fatto con lo sguardo attento di una professionista del settore, l’architetto e docente del Politecnico, oggi assessore all’Urbanistica del Comune di Piacenza.

Deleghe articolate, quelle di Fantini, che ruotano attorno all’idea di città del futuro e che proprio in questi giorni sono di grande attualità, in coincidenza con la presentazione del percorso partecipativo per la definizione del Piano urbanistico generale (Pug), previsto per giovedì 10 novembre a Palazzo Farnese.

Con lei, seconda ospite di “A tu per tu con Piacenza” dopo l’assessore alla Cultura Christian Fiazza, parliamo dunque di urbanistica, di piccoli e grandi interventi, da piazza Cittadella al nuovo ospedale, dalle aree verdi al centro storico, pensati per ridisegnare la città in vista delle necessità future e in accordo, almeno nelle intenzioni, con le aspettative di cittadini e associazioni.

Una lunga intervista, a Palazzo Farnese e a cura di Mirella Molinari, per mettere a fuoco il lavoro di questi primi mesi di mandato dell’assessore Fantini, ma pure di tutta la squadra della sindaca Tarasconi, valutando anche l’impatto dell’incarico amministrativo sulla sua vita privata e professionale.

“A tu per tu con Piacenza” è un video-format creato in sinergia dalle testate Ilmiogiornale.net, PiacenzaDiario e PiacenzaOnline riunite sulla piattaforma Piace.news.




Sanità in Emilia Romagna: disavanzo di 885 milioni di euro

La giunta assicura che il deficit in sanità verrà ripianato, ma Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia chiedono un’operazione verità. Pd, Lista Bonaccini, Europa Verde e ER Coraggiosa insieme al Movimento 5 Stelle richiamano lo Stato alle proprie responsabilità nel rimborsare le spese Covid.

I conti della sanità infiammano le commissione Bilancio e Sanità presiedute rispettivamente da Massimiliano Pompignoli  e Ottavia Soncini. A fare il quadro del bilancio della sanità regionale sono stati gli assessori alla Sanità Raffaele Donini e al Bilancio Paolo Calvano.

In sintesi: il disavanzo è di 885 milioni, la Regione ne ha già trovati 493 e ne restano da reperire 392. Le manovre sono in corso e la Commissione Salute nazionale, coordinata da Donini, ha chiesto al governo di risolvere il dramma dei bilanci in rosso delle Regioni nel 2022, dovuti al mancato rimborso, da parte dello Sato, delle spese per il contrasto alla pandemia e all’aumento del costo dell’energia a causa della recente crisi. “Dal governo vogliamo il giusto, non un euro in più” hanno scandito gli assessori.

“Comprendiamo la preoccupazione dei consiglieri per gli 885 milioni di disavanzo, che emerge dalla somma di varie aziende territoriali. Stiamo lavorando da tempo per arrivare al pareggio. Il primo scenario prevede che siamo in grado di disporre di quasi 493 milioni di euro, che arrivano da entrate straordinarie che avremmo destinato ad altro. Dobbiamo essere orgogliosi perché in 3 anni la Regione ha surrogato risorse per quasi un miliardo in tre anni, attendendo i rimborsi e che lo Stato faccia la sua parte”, spiega Donini che chiede al governo risposte anche sul carobollette e ricorda come la regione non sarà commissariata in sanità perché alla fine tutti l’attuale deficit sarà ripianato con risorse proprie dell’amministrazione regionale. Dal canto suo l’assessore Calvano ha rimarcato che “la previsione di spesa da parte dello Stato è preoccupante e incoerente con lo sviluppo del Pnrr perché nella Nadef si dice che la spesa sanitaria era il 6,6% del Pil nel 2015, nel 2020 con la pandemia è salita al 7,4%, ma poi la spesa comincia a calare nel 2021-22 e nel 2024 andrà al 6,2%, cioè meno del periodo pre Covid. Ma noi da qui al 2026 dobbiamo fare più strutture e servizi di sanità territoriale perché questo è stato concordato con la Ue per il Pnrr. Spero che il dato della Nadef cambi”.

Le due relazioni hanno dato vita a un serrato confronto tra le forze politiche.

“Abbiamo chiesto un’operazione verità sui conti della sanità perché in questi anni abbiamo appreso le informazioni dalla stampa e mai dalla giunta: non vogliamo fare tranelli, ma sapere come stanno le cose: in Veneto il disavanzo supera di poco i 200 milioni, perché in Emilia-Romagna i numeri sono così più alti? Ci viene da pensare alle parole di chi parlava di malasanità”, spiega Daniele Marchetti (Lega) riferendosi, senza mai però citarla per nome, la vicenda dell’ex Direttrice Petrapolacus (“parlava di malasanità”). “Ora -incalza il leghista- dobbiamo cercare di capire dove verranno reperite i 392 milioni di euro che l’assessore Donini dice essere ancora scoperti nel bilancio sanitario. Verrà messo in discussione il sostegno al privato accreditato? Mi auguro oggi che ci sia una risposta da parte della giunta perché capisco il tentativo dell’assessore Donini di mandare la palla in tribuna, ma vogliamo chiarezza”. Molta dura Maura Catellani (Lega): “Maggioranza e giunta stanno mistificando la realtà. Facciamo tante domande, ma la giunta non ci dà risposte: ci dite dove tagliate? No, ci continuate a dare delle note non aggiornate dove si parla di nuovi ospedali che drenano risorse, ma non vengono mai realizzate”, mentre Simone Pelloni (Lega) è stato tagliente: “La sanità pubblica non c’è più, il privato costa sempre di più: esiste un problema per i cittadini”.

“Ieri ho rotto gli argini del buco di bilancio, mostrando che nelle Ausl c’è un buco nei bilanci di 838 milioni di euro. Oggi durante l’audizione dell’assessore in commissione sanità ho voluto approfondire e andare nello specifico di alcuni punti, perché abbiamo da una parte la necessità di capire qual è stato il problema, e come hanno fatto le aziende sanitarie a trovarsi con un buco di 838 milioni di euro. Tre sono i punti in cui focalizzo l’attenzione di un bilancio che non torna e che per far quadrare i conti da volontà della Giunta avvilisce i fondi PNRR, spende comunque tanto per farmaci rispetto ai prezzi dati – da indagine ANAC – e le liste d’attesa, che continuano ad essere lì, usate come capro espiatorio e senza soluzione alcuna”, incalza Valentina Castaldini (Fi) che ricorda come “mi aspettavo che i maggiori costi fossero in buona parte da imputare al recupero delle liste d’attesa, ancora lunghissime, anche perché la narrazione da parte dell’assessorato, ogni volta che portavo in aula il problema, è che da lì a pochissimo tempo tutto l’arretrato sarebbe stato smaltito, e si sarebbe rientrati nei tempi standard. Guardando i dati della produzione però non ci sono quei picchi che ci aspetteremmo, e anzi il livello non è ancora arrivato a quello del 2019. In più, e sono dati del 2 novembre quindi di una settimana fa, lo stato delle liste d’attesa chirurgiche dell’area metropolitana di Bologna è di 56.360 al 13 luglio 2022, e di 54.566 al 2 novembre. E il recupero degli interventi fuori soglia di tutto il 2021 che doveva avere il target dell’80% è ancora, a livello regionale, sotto al 70%. Quel cambio di passo e quel recupero di oltre il 50% ancora non c’è stato, e anzi, ancora rimane un’utopia”. Netta anche la posizione sul Pnrr: “Doveva essere una grande occasione, così non è…”.

Alle critiche del centrodestra ha replicato in prima battuta Lia Montalti (Pd): “Mi pare che la destra sia delusa perché pensava che non avremmo raggiunto il pareggio di Bilancio e invece gli assessori ci hanno spiegato che anche questa volta chiuderemo in pareggio il Bilancio: noto che la consigliera Castaldini ha aggiunto molti temi, ma la verità è che riusciremo a fare il Bilancio. Temiamo conto che non ci sarebbe nessun disavanzo se non ci fosse stato il caro bollette. Dobbiamo capire perché in questi anni la Regione ha speso tanti soldi per essere corrispondente ai bisogni dei cittadini, in particolare sul tema del Coronavirus, una grande emergenza sanitaria. La Regione si sta facendo carico di questi costi senza avere aiuti. A livello nazionale bisogna cambiare musica: bisogna sposare il modello di sanità pubblica e investire”. Sulla stessa linea Luca Sabattini (Pd) che invita a una riflessione completa sui costi della sanità e sulla necessità che lo Stato si assuma le proprie responsabilità, mentre Palma Costi (Pd) ha sottolineato l’importanza di investire sulla formazione e sul personale.

In sintesi la posizione dei Democratici è così riassunta: “senza la crisi energetica e il conseguente caro bollette che sta mettendo in difficoltà famiglie, imprese e ovviamente anche le strutture sanitarie, il bilancio sanitario della Regione Emilia-Romagna sarebbe già in pareggio nonostante l’enorme sforzo fatto per arginare la pandemia da Covid. E’ questo un problema condiviso a livello nazionale da ciascuna regione. Quello che si sta facendo qui in Emilia-Romagna non è quindi una battaglia di parte ma un forte impegno per riaffermare la centralità del sistema sanitario nazionale, a cui garantire adeguate risorse per mantenere un servizio sanitario regionale pubblico e universalistico, all’altezza dei bisogni di salute dei cittadini”.

Sulla stessa linea Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) che ha rilanciato i concetti espressi da Donini e Calvano: “Dobbiamo essere orgogliosi degli obiettivi che siamo posti, ora serve che anche lo Stato centrale faccia la propria parte”.

Netta Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle): “Il governo Conte aveva ripianato i conti Covid delle Regioni, poi il governo Draghi ha deciso di non fare altrettanto. Ora si deve intervenire sui temi delle spese sanitarie per il Covid, le Regioni hanno fatto bene a porre questi temi, ma sono arrivate tardi: da mesi dico che si doveva porre al governo la richiesta dei fondi Covid, ma anche l’Emilia-Romagna è stata debole, ora serve chiarezza”. La grillina ha anche messo dei paletti al prossimo Bilancio: “Non si tocchi la spesa per le politiche sociali per ripianare il deficit della sanità e allo stesso tempo si spingano le Ausl a una riqualificazione energetica per spendere meno”.

Netta Marta Evangelisti (Fdi) per la quale “è chiaro che la nostra non è quella sanità migliore del mondo di cui parla la giunta, che ci fossero problemi nella sanità regionale a noi era chiaro. Accettiamo le sollecitazioni che arrivano dal centrosinistra di attivarci a livello nazionale per trovare una soluzione a questi problemi perché per noi sanità vuol dire vita dei cittadini. Però il centrosinistra deve capire che la campagna elettorale è finita”.




Automobilismo: Il giovane piacentino Leonardo Fornaroli trionfa nella classifica rookie del Formula Regional European Championship

Brillante successo per Leonardo Fornaroli, giovane pilota piacentino che compirà 18 anni il prossimo 3 dicembre e che ha conquistato la classifica rookie del Formula Regional European Championship by Alpine 2002.
“Con Trident – le parole di Gianpaolo Matteucci, manager del pilota – Leonardo si è reso protagonista di una stagione di grande spessore. Ha fatto vedere fin da subito il proprio talento e il lavoro svolto a Piacenza con la Yama Arashi l’ha proiettato in una posizione più competitiva rispetto alle scorse stagioni dove comunque aveva fatto vedere ottimi spunti. Con il maestro Rizzi e con la famiglia abbiamo istituito una sintonia quasi immediata, consultandoci con costanza e coordinando tutti gli aspetti necessari. È stato bravo, ora siamo già concentrati sul futuro, quando Leo sarà chiamato ad una partecipazione di livello ancora maggiore. Serviranno ancor più determinazione, lavoro e preparazione. “.
All’orizzonte un salto importante: il sogno concreto è trovare una squadra competitiva in FIA F3, palcoscenico prestigioso dove Fornaroli ha tutte le intenzioni di far bene, ma prima di un inverno di lavoro è tempo di riavvolgere il nastro.

“Vincere il campionato rookie – le parole del pilota piacentino – era l’obiettivo principale di quest’anno, anche se ho capito fin da subito non sarebbe stato facile perché c’erano tanti ragazzi competitivi. La sorpresa risponde al nome di Joshua Dufek, rivale di fine stagione che si è proposto ad altissimo livello nella seconda parte di campionato. Nella prima parte di stagione, invece, Sebastian Montoya era partito fortissimo, poi la svolta è stata a Budapest in un week end dove non è andato a punti. Da quel momento in poi, però, c’è stata la rimonta di Dufek, che mi ha impegnato fino all’ultima curva dell’ultima gara”.
Leonardo e la radice piacentina del lavoro alla Yama Arashi. “Con Gianfranco Rizzi (maestro del sodalizio, ndc) – racconta Fornaroli – abbiamo lavorato molto duramente, sia a livello mentale sia fisico, per riuscire a essere sempre competitivi al 100% in ogni week end di gara, una delle chiavi per vincere il titolo rookie. Ho fatto uno scatto importante rispetto all’anno scorso e devo ringraziarlo, anche perché mi ha sempre supportato nei momenti difficili della stagione. Per il prossimo anno l’obiettivo è approdare in F3; anche se abbiamo appena finito la stagione, non molleremo neanche di inverno e continueremo a lavorare duramente per cercare di arrivare ancora più competitivi nel 2023”. Infine conclude. “Con Trident abbiamo lavorato duro tutto l’anno preparando ogni week end e ringrazio il team che, pur essendo all’esordio nella serie, ha dimostrato di poter fare grandi cose”.

“Come team Trident – commenta Luca Zerbini, team manager della scuderia milanese – siamo felicissimi di questo risultato. L’enorme talento di Leonardo ha prevalso in uno sport dove senza un pilota veloce e talentuoso non si ottengono risultati di questo livello. Per questo avevamo puntato su di lui e altri due validi giovani per la stagione 2022. In questo sport c’è anche una componente di squadra, dove ognuno contribuisce al risultato finale, così risulta importante anche il lavoro del team. Bravo Leonardo anche a lavorare con impegno sia con lo staff tecnico del team sia con Gianfranco Rizzi (Yama Arashi) sfruttando al massimo le opportunità di crescita sportiva che gli sono state date. Un ultimo pensiero va alla famiglia, importante sostegno anche morale per questi giovani piloti e la famiglia Fornaroli ha saputo distinguersi in questo”.

“Leonardo – spiega il maestro della Yama Arashi – ha meritato assolutamente questo risultato; a inizio anno, l’obiettivo era di arrivare a metà classifica assoluta (tra 15esimo e 20esimo posto) e in top ten nei rookies (piloti al primo anno in campionato), invece ha vinto tra gli esordienti e ha chiuso ottavo in assoluto, un ottimo risultato che premia tutti gli sforzi profusi. Quando tre anni fa il padre mi chiese se potessi aiutare Leonardo nella preparazione, non pensavo che in così poco tempo sarebbe riuscito a migliorare così tanto, ma grazie alla costanza e all’impegno ce l’ha fatta. Dal canto mio, ho cercato di svolgere la mia parte al meglio, il coach ha un solo compito: far esprimere ai propri atleti tutto il loro potenziale. Un ruolo importante lo gioca la famiglia e Leonardo ha due genitori molto appassionati ma che non creano pressioni e non interferiscono con il team, che dal canto suo ha svolto un lavoro encomiabile: è stato bellissimo confrontarsi con loro per aggiungere anche un solo dettaglio”.
Nel corso degli anni, Rizzi ha portato tanti atleti alla conquista di risultati di primo piano in varie discipline sportive. “Il mio segreto? Nessun segreto, solo tre parole: programmazione, pianificazione e periodizzazione, che molti hanno studiato ma che poi vanno applicate. Quando un metodo funziona non è difficile, previo studio di adattamento, ricerche specifiche e formazione, passare da uno sport all’altro. Questa è la mia passione ed è quello di cui mi occupo tutti i giorni da oltre 40 anni”.

Nelle foto, Leonardo Fornaroli e il maestro Gianfranco Rizzi

 




Attività dell’Osservatorio per la sicurezza nei luoghi di lavoro e il contrasto al lavoro nero

L’ultimo tragico episodio di morte sul luogo di lavoro nella nostra provincia induce ad una riflessione sulle iniziative, in doveroso costante miglioramento e potenziamento, per la prevenzione e il contrasto a tale fenomeno.

Nonostante i numerosi provvedimenti normativi e le attività di controllo degli enti preposti, nonché le iniziative di sensibilizzazione delle parti datoriali e dei lavoratori, per una puntuale ed esaustiva informazione e formazione, continuano purtroppo a registrarsi eventi che sovvertono la visione dei luoghi di lavoro, da ambienti in cui si svolge la quotidiana vita lavorativa delle persone, con sicurezza e serenità, a luoghi in cui si muore.

“Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita” ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro dello scorso 9 ottobre.

Il tema è oggetto di massima attenzione da parte di questa Prefettura, che ha promosso dallo scorso anno la costituzione dell’Osservatorio Provinciale per la sicurezza nei luoghi di lavoro e contrasto al lavoro nero, istituito nell’ambito del protocollo di intesa sottoscritto il 23 settembre 2020 e presieduto dal Prefetto, quale “luogo di sintesi e raccordo tra i diversi livelli istituzionali e le parti sociali che risultano coinvolti, a vario titolo, nella materia della sicurezza nei luoghi di lavoro e nelle misure di contrasto al lavoro nero ed irregolare”, in connessione con il Comitato regionale di coordinamento di cui all’articolo 7 D.lgs. n. 81/2008.

Questi gli attori istituzionali dell’Osservatorio: Forze dell’Ordine (Questura, Comando provinciale dei Carabinieri, Comando Polizia stradale), Pubbliche Amministrazioni presenti sul territorio (Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza, Camera di Commercio, Comando provinciale Vigili del Fuoco, Ufficio scolastico provinciale, Ispettorato territoriale del lavoro, I.N.A.I.L., I.N.P.S., AUSL, Camera di Commercio e l’Agenzia Regionale per il lavoro Emilia-Romagna), Associazioni imprenditoriali di categoria (Confindustria con Cassa edile e Scuola Edile, Confcooperative, Confapi, CNA, Coldiretti, Confagricoltura, CIA), Organizzazioni Sindacali CGIL CISL, UIL e UGL, Ordini e Collegi professionali (Ingegneri, Architetti, Geometri, Agrari, Consulenti del lavoro).

L’Osservatorio è finalizzato a promuovere una più radicata cultura della sicurezza, con la collaborazione delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali. In seguito all’analisi effettuata nella prima fase dei lavori, sono stati individuati quali settori più a rischio, nella provincia di Piacenza, agricoltura, edilizia e logistica.

In tali ambiti sono stati pertanto concordati, a partire dalla scorsa primavera, controlli straordinari da parte degli enti ispettivi ITL, INPS, AUSL e INAIL, aggiuntivi rispetto a quelli svolti dai predetti enti nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali.

Di seguito i risultati conseguiti a partire dall’inizio dell’anno 2022:

SETTORE N.

CONTROLLI

REGOLARI IRREGOLARI IN CORSO
AGRICOLTURA 98 63 30 5
EDILIZIA

 

324 89 212 23
LOGISTICA 49 25 21 3
TOTALE 466 177 263 31

Con riferimento al dato relativo al settore dell’edilizia, si precisa che si tratta del numero di cantieri ispezionati presso i quali possono operare anche più ditte.

Sono stati accertati complessivamente n. 84 lavoratori irregolari nei settori attenzionati e n. 39 lavoratori sommersi.

Nell’ambito di tale attività, l’ITL ha accertato altresì l’evasione dell’importo complessivo di € 1.147.019.

Il prossimo 14 novembre si terrà la prossima riunione dell’osservatorio per il monitoraggio dell’andamento dell’attività di controllo, con l’avvio di una riflessione sull’opportunità di estendere ad altri settori i controlli straordinari.




Christian Fiazza: l’assessore alla Cultura primo ospite di “A tu per tu con Piacenza”

Christian Fiazza: l’assessore alla Cultura della giunta guidata dal sindaco Katia Tarasconi è il primo ospite di “A tu per tu con Piacenza”. Si tratta del nuovo video-format di Il Mio Giornale.net, PiacenzaDiario e PiacenzaOnline, riuniti sulla piattaforma Piace.news, che ha l’obiettivo di raccontare i protagonisti della città e della provincia non solo ai piacentini.

La prima serie di “A tu per tu con Piacenza”, realizzata a palazzo Farnese grazie alla collaborazione dell’Ufficio stampa e dell’Assessorato alla Cultura del Comune, è dedicata alle donne e agli uomini che oggi governano la città. Quanto li conosciamo? Cosa sappiamo di loro? E quali sono le idee a cui stanno lavorando per migliorare la vita dei cittadini?

In un’intervista di stampo televisivo curata da Carlandrea Triscornia, Fiazza ci parla così dei suoi primi mesi alla guida di un settore sempre più strategico per il rilancio della città anche sul piano economico. Ci racconta com’è cambiata la sua vita privata e professionale dopo quest’incarico, e si sofferma sulle sfide che ha di fronte per valorizzare il grande patrimonio culturale di Piacenza.




Covid19. A Piacenza continua il calo dei nuovi positivi: – 29,8%

Anche questa settimana Piacenza registra un calo nel numero dei contagi da Covid19: -29,8% rispetto alla scorsa settimana. Il report settimanale pubblicato dall’Ausl evidenzia l’ennesima contrazione dei nuovi positivi sul nostro territorio, che passano dai 1252 di sette giorni fa agli attuali 878.

Calano i positivi anche a livello regionale e nazionale: l’Emilia Romagna registra un decremento del numero dei positivi del -43,4%, mentre a livello nazionale si registra una diminuzione del -39,3%.  In Lombardia la contrazione è – 42,6% di casi rispetto a sette giorni fa.

Analizzando i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso d’incidenza locale registra 309 casi, la media regionale è di 195, quella italiana di 188 mentre la situazione in Lombardia è di 199 casi.

Negli ultimi sette giorni sono stati effettuati 4354 tamponi (contro i 6049 della scorsa settimana) con una lieve diminuzione della percentuale di positivi che passa da 20,7% a 20,2%.

I monitoraggi periodici nelle Cra, questa settimana, non evidenziano alcun caso di positività né tra gli ospiti, né tra gli operatori.

Il numero di persone in isolamento passa da 1308 a 1029.

Diminuiscono anche le segnalazioni di casi sospetti arrivate alle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale: le richieste scendono da 132 a 76.

Gli accessi settimanali in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid passano dai 65 casi  (5% degli accessi totali) con 26 ricoveri della scorsa settimana, ai 55 accessi (4% degli accessi totali) con 28 ricoveri.

Il 6 novembre i ricoverati con Covid sono stati 65, mentre la domenica precedente erano 81. La media settimanale è di 71, mentre la scorsa settimana era di 77. In Terapia intensiva c’è un paziente positivo. Nella settimana si sono registrati quattro decessi.

Per quanto riguarda le vaccinazioni, nella settimana si contano 729 somministrazioni; erano 1077 la settimana scorsa.

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicate le modalità per la prenotazione di un appuntamento per la vaccinazione in una delle cinque sedi attualmente disponibili.

III Dose

La somministrazione della prima dose booster (terza dose) è aperta a tutte le persone, a partire dai 12 anni d’età, dopo almeno 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dall’infezione

IV DOSE

La somministrazione è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. Per poterla ricevere occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima o dall’infezione successiva al richiamo. Destinatari dell’estensione della platea vaccinale sono tutti i cittadini a partire dai 12 anni compiuti purché abbiano ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni.

Le persone over 80 impossibilitate a muoversi da casa possono rivolgersi al numero di prenotazione 800.651.941 e richiedere la somministrazione a domicilio.

V DOSE

La quinta dose è raccomandata a tutte le persone di 80 anni e oltre, agli ospiti delle strutture residenziali per anziani e ai cittadini di 60 e più anni con elevata fragilità legata a patologie o stati elencati nella nota ministeriale; su richiesta potrà essere somministrata anche a tutti i soggetti dai 60 anni in su.

È in corso la campagna di vaccinazione antinfluenzale. La somministrazione è offerta gratuitamente e consigliata a:

–          persone di età uguale o superiore a 60 anni con particolare riguardo a operatori e residenti di strutture assistenziali

–          donne in gravidanza

–          medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali

–          soggetti di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti

–          persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi-59 anni con patologie croniche

–          addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo

–          persone a contatto di soggetti fragili

–          personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani

–          volontari in ambito sociosanitario e donatori di sangue

–          su richiesta degli interessati, anche per bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni

Gli over60, i malati cronici e i loro familiari e le donne in gravidanza si possono rivolgere al proprio medico di famiglia.

Gli addetti ai servizi essenziali, i donatori di sangue e le altre categorie possono richiedere la vaccinazione gratuita all’Igiene e Sanità pubblica, che ha predisposto un calendario di vaccinazioni capillari sul territorio provinciale. Ecco tutte le disponibilità, con accesso libero:

– PIACENZA, piazzale Milano 2 – terzo piano blocco C, ambulatorio vaccinazioni adulti il martedì, mercoledì e giovedì dalle 12,30 alle 17,30 e il sabato dalle 9 alle 11 (escluso i festivi)

– FIORENZUOLA, ambulatori vaccinazioni adulti, via Roma 12 (di fronte all’ospedale) il mercoledì e giovedì dalle 14,30 alle 17,30 (escluso i festivi)

– BORGONOVO, ambulatori vaccinazioni adulti, Casa della Salute via Seminò 20, secondo piano blocco B stanza 308 il mercoledì e venerdì dalle 14,30 alle 17,30 (escluso i festivi)

Aggiornamento Emergenza profughi provenienti dall’Ucraina

Attualmente sono 2.089 i profughi per i quali è stato emesso il codice STP (stranieri temporaneamente presenti). I tamponi eseguiti sono 1.682; 51 i positivi finora accertati.

Per la presa in carico dei profughi è possibile rivolgersi alla Medicina delle Migrazioni, ambulatorio di via Taverna 47, telefonando al numero 0523.302216.




Le congratulazioni della sindaca Katia Tarasconi a Cristian Camisa, eletto alla presidenza nazionale di Confapi Industria   

“Una nomina prestigiosa, anche per il nostro territorio, e un riconoscimento importante che premia il grande impegno e il lavoro svolto in questi anni da Cristian Camisa per la tutela e la valorizzazione dell’imprenditoria italiana, con un occhio di riguardo alla nostra Piacenza”. Così la sindaca, Katia Tarasconi rivolge le congratulazioni, anche a nome dei colleghi di Giunta, a Cristian Camisa per l’elezione alla presidenza nazionale di Confapi Industria.  “Quelle che attendono il tessuto economico e imprenditoriale sono sfide strategiche fondamentali – aggiunge la sindaca Tarasconi – a partire dal PNRR. Le sue competenze, la passione e l’esperienza maturata in questi anni permetteranno a Cristian Camisa di continuare a svolgere quel delicato e prezioso lavoro di rappresentanza e tutela del mondo imprenditoriale e a garantire un dialogo costruttivo e una proficua collaborazione tra le istituzioni e le aziende”.

 




Confindustria Piacenza aderisce in Prefettura al Protocollo di Legalità nazionale

Nella mattinata odierna in Prefettura, alla presenza del prefetto Daniela Lupo, il presidente di Confindustria Piacenza Francesco Rolleri ha sottoscritto l’adesione al Protocollo di Legalità tra Ministero dell’Interno e Confindustria nazionale.

«Con la nostra adesione volontaria all’accordo stretto da Confindustria e Viminale lo scorso giugno compiamo un passo importante, garanzia di trasparenza e legalità delle imprese», il commento di Francesco Rolleri. «A loro volta le nostre aziende associate potranno scegliere di aderire e seguirci, condividendo con noi un atto concreto di contrasto alla criminalità organizzata».

«Attraverso questo strumento, grazie alla prevenzione amministrativa antimafia, sarà ulteriormente garantito il principio della libera concorrenza e il corretto svolgimento delle attività d’impresa», le parole del prefetto Daniela Lupo.

In cosa consiste il Protocollo di Legalità

Il Protocollo rende possibile avviare i controlli antimafia sulle imprese che vi aderiscono ed estenderli anche in capo ai fornitori ed esecutori di lavori che hanno preventivamente manifestato la propria disponibilità a sottoporsi a tale attività di prevenzione amministrativa.

Confindustria Piacenza, con l’adesione all’intesa, potrà ora acquisire, per conto delle proprie associate, la documentazione antimafia riferita alle imprese e ai loro fornitori attraverso la diretta consultazione della BDNA (Banca Dati Nazionale Antimafia), salvo l’ipotesi in cui le imprese aderenti o i loro fornitori risultino già iscritti nelle White list o nell’Anagrafe antimafia dei fornitori.

Le imprese aderenti a loro volta si impegnano a utilizzare fornitori che siano verificati sotto il profilo dei controlli antimafia ovvero quelli per i quali sia stata previamente acquisita la documentazione antimafia liberatoria.

L’adesione al Protocollo consentirà inoltre alle aziende di accrescere il proprio rating di legalità, acquisendo numerosi vantaggi competitivi: più opportunità di business, maggiore trasparenza e visibilità sul mercato, migliore immagine sul territorio di appartenenza.




Morte operaia: le condoglianze del PD di Piacenza

Il Partito Democratico di Piacenza ed i Giovani Democratici di Piacenza, con un comunicato stampa, esprimono le proprie condoglianze per la morte di Nicoletta Palladini.

“E’ grande la tristezza per l’operaia portata via da un nastro trasportatore questa notte a Borgonovo. E’ grande soprattutto perché non è possibile tollerare che si possa morire di lavoro ancora oggi. La sicurezza deve essere al primo posto quando si parla di lavoro. Il nostro impegno è e sarà massimo perché la cultura della prevenzione si affermi sino a sconfiggere questa piaga che affligge il nostro Paese. Lo dobbiamo a tutti coloro che hanno perso un loro caro o una loro cara, che sia in una fabbrica, su una strada o in un cantiere. Come Partito Democratico di Piacenza e Giovani Democratici di Piacenza esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e ai conoscenti della vittima”.

 

 




In serata altro incidente sullla A1

Ennesimo incidente sulla A1, nel tratto piacentino, nella prima serata odierna. A scontrarsi  al km. 67, in direzione sud, sono stati un camion ed una vettura che nell’impatto si è rovesciata.Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco oltre ad un’ambulanza ma non vi sarebbero feriti. La polstrada di Guardamiglio si è occupata dei rilievi. Pesanti le ripercussioni sul traffico: si sono formate code per oltre 4 chilometri.