La striscia d’oro della Canottieri Ongina si ferma in Piemonte: sorride la Pvl Cerealterra (3-0)

Si ferma a tre la striscia di successi consecutivi della Canottieri Ongina nel campionato di serie B maschile. Sabato a Ciriè (Torino) la squadra di Gabriele Bruni ha interrotto il periodo positivo cedendo in tre set ai padroni di casa della Pvl Cerealterra, che hanno agganciato i piacentini (alla vigilia secondi con Acqui) al quarto posto in classifica anche in compagnia di Alba, mentre al terzo posto è salito il Parella Torino. Sul rettangolo di gioco piemontese è stata battaglia dal primo all’ultimo pallone, come testimoniano i risultati dei tre set disputati, tutti terminati ai vantaggi.  A livello statistico, a premiare la Pvl è stato soprattutto il muro (16 block vincenti a 8), oltre a qualche errore in meno al servizio. Top scorer giallonero, l’opposto Henry Miranda (19 punti), seguito dal martello “Sasha” Chadtchyn, grande ex di turno (15 punti).
“Bisogna fare i complimenti ai nostri avversari – ammette coach Bruni – nei momenti chiave hanno giocato con lucidità e precisione, a differenza nostra che abbiamo sprecato tante occasioni per riportarci sotto o per scappare via nei vari parziali. Nel primo set, dopo aver agganciato la Pvl, abbiamo sbagliato banalmente alcune situazioni non complesse. Nel secondo, invece, eravamo avanti 4-8 e siamo passati al 15-12 per Ciriè; anche nel terzo abbiamo sperperato un buon vantaggio nel finale”.
Quindi aggiunge. “In una gara che non ci ha visto brillanti, aspetto che ci può stare, la lucidità e il capire cosa meglio sia utile per la squadra è fondamentale. Da oggi dobbiamo tornare in palestra con questa consapevolezza e allenarci: tutto qui”.
Per la Canottieri Ongina, all’orizzonte c’è il match casalingo di sabato alle 18 a Monticelli contro un’altra formazione piemontese, il Fenera Chieri 76.

PVL CEREALTERRA CIRIE’-CANOTTIERI ONGINA 3-0
(26-24, 32-30, 28-26)
PVL CEREALTERRA CIRIE’: Richeri 11, Cena 6, Dellaquila 3, Amouah 14, Dogliotti 3, Raso 17, Gecchele (L), Marietti (L), Sorrentino 5, Manera, Coroli. N.e.: Arnaud, Sancio, Scollo. All.: Salvi
CANOTTIERI ONGINA: Miglietta 10, De Biasi B. 10, Ramberti 1, Chadtchyn 15, Marcoionni 4, Miranda 19, Rosati (L), Boschi, Paratici. N.e.: Frascio, Zorzella, Ousse, Sala (L), De Biasi M.. All.: Bruni
ARBITRI: Di Scipio e Rosi

Risultati quinta giornata d’andata serie B maschile girone A:
Sant’Anna Tomcar-Fas Albisola 3-2
Alto Canavese-Negrini Cte Acqui 2-3
Pvl Cerealterra Ciriè-Canottieri Ongina 3-0
Novi-Cus Genova 3-1
Colombo Volley Genova-Parella Torino 1-3
Mercatò Alba-Zephyr Mulattieri 3-2
Fenera Chieri-Npsg La Spezia 3-2.

Classifica:
Alto Canavese 12, Negrini Cte Acqui 11, Parella Torino 10, Canottieri Ongina, Pvl Cerealterra Ciriè, Mercatò Alba 9, Sant’Anna Tomcar 8, Novi, Colombo Volley Genova, Zephyr Mulattieri 7, Npsg La Spezia, Fenera Chieri 76 6, Cus Genova 3, Fas Albisola 1.

Nelle foto di Deborah Frittoli, la Canottieri Ongina in campo a Ciriè contro la Pvl Cerealterra

 




Nuovo colpo di scena nella vicenda Terrepadane: il TAR sospende la diffida del Ministero

Nuovo capitolo nell’affare Terrepadane: il TAR ha sospeso la diffida che paventava un commissariamento di Terrepadane. Il Tribunale amministrativo di Parma ha quindi congelato l’atto del Ministero dello Sviluppo Economico.

Ma partiamo facendo un breve riassunto degli avvenimenti recenti che hanno portato fino a qui. Lo scorso 3 novembre 2022 il Ministero dello Sviluppo Economico aveva emesso una diffida nei confronti del Consorzio Terrepadane. Con questo atto il Mise disconosceva l’esito del lodo arbitrale del Tribunale di Piacenza, che l’11 ottobre ha confermato la validità delle elezioni del consiglio di Terrepadane che si sono tenute nel maggio 2021. Ritenendo illegittima l’elezione, un dirigente del Mise, a mezzo stampa, aveva paventato l’adozione di misure radicali che comprendevano anche il commissariamento del Consorzio guidato da Marco Crotti. Terrepadane ha quindi portato, sabato 5 novembre 2022, il caso davanti al TAR (tribunale amministrativo) di Parma, che il 7 novembre ha sospeso la diffida del Mise, fissando l’udienza per la trattazione delle ulteriori istanze cautelari al prossimo 7 dicembre 2022.

 “Il Mise, per mezzo di alcune dichiarazioni rilasciate da un dirigente ad un quotidiano nazionale, paventa l’avvio della procedura di commissariamento del Consorzio in caso di mancata riconvocazione dell’assemblea”, le parole del presidente di Terrepadane Marco Crotti. “Il lodo arbitrale del Tribunale di Piacenza dell’11 ottobre scorso ha valutato come erronea la diffida del Ministero, eppure ora ci ritroviamo una nuova diffida emessa il 3 novembre, che minaccia l’assunzione di provvedimenti di estrema gravità. Il Consorzio si è visto costretto ad impugnare tutti i provvedimenti del Mise davanti al TAR di Parma”.

“Fermo restando il rispetto per l’autorità di Vigilanza, non possiamo non unire all’estrema preoccupazione una profonda perplessità di fronte all’atto del Mise”, prosegue Marco Crotti. “Viene rimessa in discussione l’elezione del 2021, nella quale ha prevalso una precisa visione del futuro del Consorzio, minando la stabilità dell’Ente e compromettendo indirettamente un indotto di milioni di euro sul territorio in una fase economica di estrema incertezza: di fronte a questo quadro siamo costretti a porci più di qualche interrogativo sull’iter intrapreso. Ci rimettiamo, quindi, con fiducia alle decisioni della magistratura e ribadiamo la nostra ferma volontà di rispettare tutte le sentenze, sperando che analogo atteggiamento venga finalmente assunto anche dai dirigenti del Ministero”. Confindustria e Confcooperative a fianco di Terrepadane

“La diffida del Mise rappresenta un elemento di grande preoccupazione – afferma il Presidente di Confindustria Piacenza Francesco Rolleri –  perché rischia di generare profonde difficoltà gestionali ad una realtà economica di per sé solida, sana e in crescita. La procedura di commissariamento è un atto estremamente grave, i cui effetti vanno ben oltre la sfera giuridica: ne viene messa a rischio la stessa solidità”.

“Terrepadane è uno dei più importanti player economici di Piacenza. Garantisce servizi, innovazione, mezzi di produzione per i propri soci e occupazione per i propri dipendenti”, le parole del presidente di Confcooperative Piacenza Daniel Negri. “Riteniamo sia un’azienda da tutelare, di “sistema” per Piacenza. Siamo al fianco del Consiglio di Amministrazione, convinti che l’elezione del 2021 sia avvenuta correttamente e secondo statuto. Il Consorzio deve poter proseguire il suo lavoro in un clima di serenità, per i Soci e le famiglie dei dipendenti. Confidiamo che anche l’atteggiamento del Mise, fino a questo momento di difficile comprensione, contribuisca al sereno svolgimento del procedimento amministrativo non ancora concluso”.




Morte sul lavoro di Nicoletta Palladini. Sciopero alla vetreria di Borgonovo (Piacenza)

Sciopero per la morte di Nicoletta Palladini. Sarà totale astensione dal lavoro alla vetreria di Borgonovo (Piacenza) dei lavoratori diretti e in appalto, dopo la tragica e inspiegabile morte di Nicoletta Palladini, operaia 50enne piacentina, strappata alla vita nel turno di notte tra domenica 6 e lunedì 7 novembre, “inghiottita” tra un nastro mobile trasportatore e un macchinario porta bancali.

La comunicazione formale di Filctem, Filcams e Nidil Cgil; Femca, Fisascat e Felsa Cisl; Uiltec, Uiltrasporti e Uiltemp di Piacenza è stata inviata in queste ore alla direzione aziendale.

La dinamica esatta dell’infortunio mortale è ancora al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Piacenza e della Direzione territoriale del Lavoro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Piacenza. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco per i lunghi e vani soccorsi, anche la Asl per le verifiche di rito che i sindacati sperano possano fare piena luce sull’infortunio  mortale.

“A seguito del gravissimo incidente mortale occorso nella note tra domenica 6 e lunedì 7 novembre 2022, presso la Vetreria di Borgonovo Val Tidone (PC), che ha coinvolto un’operaia dell’azienda stessa – si legge nella nota sindacale – le scriventi Organizzazioni Sindacali: FILCTEM – CGIL, FEMCA – CISL, UILTEC – UIL, FILCAMS – CGIL, FISASCAT – CISL, UILTRASPORTI, NIDIL – CGIL, FELSA – CISL, UILTEMP sono a comunicare l’apertura dello stato di agitazione e la proclamazione dello sciopero per l’intera giornata di martedì 8 novembre 2022”.

 




Estrima presenta ad Eicma la versione rinnovata di Birò

In occasione della sua partecipazione alla fiera del Ciclo Motociclo EICMA 2022, Estrima S.p.A. (“Estrima”) – società italiana attiva nel settore della micromobilità elettrica e nata a Pordenone nel 2008 – presenteràl’innovativa versione di Birò – il più piccolo veicolo elettrico a quattro ruote.

Oltre a integrare tanta tecnologia, Birò si muove nel massimo rispetto dell’ambiente, degli spazi urbani e degli utenti più fragili. Sono questi, infatti, i requisiti della città del futuro. Il vero privilegio di chi si muove con Birò è la libertà di non dover pianificare ogni tappa, di poter sostare pressoché ovunque, di rimanere protetto anche in caso di pioggia, di godere della città a 360 gradi e di ricaricare a qualsiasi presa, anche quella di casa.

Nato nel 2008, Birò è uno dei primi quadricicli elettrici lanciati sul mercato.  Facendo tesoro dei feedback dai clienti, ora si rinnova profondamente per raggiungere il perfetto equilibrio tra la libertà di movimento e il rispetto per l’ambiente e per gli altri.

Dimensione: Birò è più grande dentro, uguale fuori  
Nella nuova versione di Birò, caratterizzata da un design rinnovato e più moderno, aumentano i volumi interni, ma non cambiano le misure esterne. Birò mantiene il primato di veicolo elettrico a 4 ruote più piccolo al mondo. L’impronta a terra rimane da record: meno di 2m2, grazie ai 111 cm di larghezza e 179 cm di lunghezza. Aumenta invece il volume interno: nel modello standard il vano posteriore passa da 41 a 122 litri (+200%) ed è accessibile dall’interno; nel Birò Big il bagagliaio maggiorato – da 204 a 308 litri (+50%) – è configurabile grazie alla cappelliera multifunzione. Migliora anche l’abitabilità per le persone più alte grazie ai +4 cm tra seduta e tetto apribile.

Energy Saving: consumi ancora più ridotti e più energia rigenerata
In un periodo in cui il risparmio energetico è d’obbligo, Birò garantisce il massimo risparmio di energia, grazie al nuovo EV Motor Smart Driver, alle dimensioni ridotte e alla leggerezza da record (solo 350 kg).

In fase di ricarica, l’assorbimento energetico è al massimo di 1,1 kW. Birò entra nella vita delle persone senza bisogno di nuove infrastrutture e senza modificare i contratti di fornitura energetica. Grazie al nuovo cavo multi-presa in dotazione si potrà ricaricare dai più comuni sistemi in maniera ancora più facile. Anche la frenata rigenerativa è stata completamente riprogettata e contribuisce ulteriormente ad aumentare l’autonomia.

Easiness, oggi più che mai
Lo slogan di Birò è da sempre “I’m easy” e oggi lo è ancora di più.

Sul nuovo volante si concentrano tutti i comandi per permettere all’utente di sentirsi a suo agio fin dalla prima guida. Un display digitale aumenta la visibilità, mostrando solo le informazioni di cui si ha bisogno.

La posizione di guida più ergonomica, grazie ai sedili avvolgenti, il nuovo posizionamento dei pedali, la cintura di sicurezza “one hand” e la funzione di hill holder rendono l’esperienza di guida molto semplice anche per i neofiti di Birò.

Sicurezza 
Il telaio a farfalla prodotto da Brieda per le cabine di trattori e macchine da lavoro garantisce la massima protezione dei passeggeri di Birò. La massa e le dimensioni, la velocità e l’accelerazione così controllate, fanno di Birò il veicolo a quattro ruote ‘amico’ degli utenti della strada più fragili.

Inoltre, il nuovo design esterno con fari e luci posteriori Full LED garantisce migliore visibilità della strada in ogni condizione di guida e nelle ore notturne, con un vantaggio in termini di sicurezza attiva.

Personalizzazione  
Sulla scia del successo riscosso ad Amsterdam, Estrima amplia la sua proposta di accessori, colorazioni e altre customizzazioni di pregio. Dalla colorazione dell’iconico telaio a farfalla, grazie a wrapping o verniciatura, fino alla realizzazione dei sedili, del volante e di altri dettagli in eco-pelle e materiali pregiati. La rosa di scelte che si vuole offrire al cliente arriva fino alle pinze dei freni, al logo o alle iniziali del nome da apporre sui tappetini in moquette o ecopelle, come in una sartoria. La semplicità di Birò non è dunque solo nel prodotto, ma risiede anche nell’impegno di Estrima per semplificare la vita di chi guida Birò, offrendogli un servizio su misura in base alle sue esigenze.

Comportamento dinamico  
Gli ingegneri Estrima hanno ridefinito la distribuzione dei pesi, con le batterie ora posizionate più in basso in modo da garantire più stabilità. Grazie al nuovo motore elettrico e allo sviluppo di diverse mappature (Normal, Sport, Eco, Speed Limited), Birò garantisce nuovi livelli di performance e un’esperienza di guida in grado di adattarsi ad ogni esigenza, da quelle dei più giovani a quelle degli operatori di mobilità.

Nativo digitale
Il nuovo Birò nasce connesso e con una dimensione digitale che lo rende ancora più flessibile e semplice nell’utilizzo quotidiano. Grazie alla Birò App, infatti, si abilita una chiave digitale direttamente sul proprio smartphone: un solo click e Birò è già acceso e pronto a partire.

L’app consente poi di sbloccare e comandare funzionalità aggiuntive del Birò, direttamente via software: dalla funzione “antifurto” con blocco motore al “drive mode”, per scegliere se guidare un Birò più scattante o dai consumi ancora più contenuti; senza dimenticare il “parental control” in grado di limitare l’utilizzo del veicolo all’interno di zone circoscritte (“geofence”) e ad una velocità limitata.  Tramite la Birò App è anche possibile localizzare il veicolo, tenere sotto controllo il livello di carica della batteria, lo stato di efficienza generale ed avere accesso ad un’assistenza personalizzata, per non restare mai a piedi.

Grazie ai pacchetti Sharing e Sharing Plus, l’app consente di condividere il proprio veicolo con chi si desidera e di accedere ad un’intera flotta di Birò con un unico account e senza chiavi.

Il potenziale della Birò App non finisce qui e, con l’offerta Business, anche aziende, professionisti, imprese commerciali, società di servizi, condomini e intere comunità possono costruire il proprio servizio di sharing su misura.

Birò rispetta ciclisti, pedoni e gli altri attori della micromobilità: la velocità e l’accelerazione sono calibrate per l’uso urbano. Il suo dispositivo IoT di serie può dialogare con la città intelligente: Birò è pronto per rispettare in automatico le zone 30, per l’uso keyless via app, per qualsiasi tipologia di sharing, grazie anche al freno elettromeccanico di stazionamento automatico, con possibilità di azionamento da remoto.

Dalla quotazione ad oggi  
A un anno dalla quotazione di Estrima, la nuova versione di Birò è solo uno dei passi che sono stati fatti sotto la guida di Ludovico Maggiore. Nonostante la complessità del periodo, sono stati percorsi diversi passi verso i principali obiettivi strategici: l’apertura di società in due nuovi paesi (Francia, Grecia), due nuovi Birò Stores (Parigi e Atene), il primo Birò Point in un negozio multimarca (a Torino), il rilascio di App per l’uso personale (Birò App) e per lo sharing (Birò Share), servizio ora disponibile nel Comune di Peccioli in Toscana e nell’isola partenopea di Procida.

“Di uguale ci sono le dimensioni. Ma è più spazioso, più capiente, più ordinato, più scattante, più efficiente, più ergonomico, più duttile, più semplice, più stabile, più morbido, più luminoso, più personalizzabile, più condivisibile” dichiara Matteo Maestri, Presidente di Estrima “E ha anche qualcosa in meno: potete lasciarla a casa la chiave. Insieme allo stress”.

Il gruppo Estrima 
Nata nel 2008, Estrima svolge attività di R&S, progettazione, produzione e commercializzazione di veicoli elettrici con il marchio Birò, rappresentando uno dei primi operatori del settore. Estrima ha origine dalla visione creativa e sicuramente non convenzionale di Matteo Maestri, nasce come spin-off di Brieda, di proprietà della famiglia di Maestri, che è attiva da oltre 50 anni nella produzione di cabine di sicurezza per veicoli agricoli e industriali. Nel 2021 Estrima ha acquisito l’intero capitale sociale di Brieda E C S.r.l. e di Sharbie S.r.l. e, indirettamente, di UPooling S.r.l, diventando così un gruppo articolato in grado di perseguire una strategia di ampliamento del business nel mondo della Mobility as a Service e, in particolare, del noleggio e dello sharing dei veicoli, con l’apertura di nuove opportunità di mercato per i veicoli a marchio Birò. Il gruppo ricomprende, infine, Birò France S.a.s., una società di diritto francese costituita nel luglio 2021, partecipata al 66,7% da Estrima, che svolge attività di distribuzione nel territorio francese dei veicoli a marchio Birò e da Birò Hellas, joint venture tra Estrima e NextCom, realtà fondata nel 1993 che opera nel settore dei servizi e della consulenza aziendale in Grecia.  Dal 20 dicembre 2021, Estrima è quotata sul mercato Euronext Growth Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana

S.p.A..




Incidente sulla A1

Incidente sull’Autosole A1, questa mattina, nel tratto dopo l’uscita Piacenza Sud. Una Nissan Juke si è scontrata con un furgone. Nell’impatto due persone sono rimaste incastrate fra le lamiere e per liberarle sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Piacenza. Sul posto anche ambulanza ed automedica. Uno dei feriti è stato trasportato per accertamenti al pronto soccorso di Fiorenzuola, l’altro all’ospedale di Piacenza ma nessuno sembrerebbe aver riportato ferite serie.  La dinamica dello scontro è al vaglio della polstrada di Guardamiglio. L’incidente ha causato lunghe code.




Il Piacenza Rugby non supera il test Monferrato

Semaforo rosso per il Piacenza Rugby che esce sconfitto dal Beltrametti per 14 a 29 contro un Monferrato che ha messo in evidenza tutti i limiti di questa squadra.

Difficoltà a giocare in attacco – per i primi 20 minuti i biancorossi non sono mai entrati nella metà campo avversaria; problemi di disciplina – tre i cartellini gialli estratti dall’arbitro e biancorossi che complessivamente giocano in 14 per mezz’ora; difesa troppo generosa – in due partite casalinghe hanno subito 8 mete e incassato 64 punti.

Per la cronaca, l’inizio gara è tutto a favore del Monferrato che già al 4’ minuto entra nell’area di meta piacentina ma l’arbitro, dopo essersi consultato con il guardalinee, annulla per l’ultimo passaggio in avanti.

Al 10’ Monferrato ancora in meta, questa volta l’arbitro convalida anche se dalla tribuna a tutti è parso che un passaggio fosse viziato da un evidente “in avanti” (0-7). Al 13’ il punteggio si fa rotondo per la trasformazione di un calcio di punizione concesso per un fallo difensivo (0-10) Al 17’ magia difensiva di Grandi, che a metà campo intercetta il pallone trasmesso dalla linea d’attacco del Monferrato e dopo una cavalcata in solitaria schiaccia in mezzo ai pali. Negrello trasforma (7-10). Potrebbe essere l’episodio che cambia la partita ma in realtà rimane un fuoco di paglia. Al 31’ minuto giallo a Baccalini per fallo in mischia ordinata e al 37’ Monferrato ancora in meta in mezzo ai pali, dopo aver giocato alla mano un calcio di punizione in prossimità dell’area di meta piacentina. Facile la trasformazione. Il primo tempo si chiude sul 7-22.

Al rientro in campo dopo la pausa il Piacenza sembra avere un piglio diverso. Al 44’ bella azione di attacco per i padroni di casa interrotta dalla difesa avversaria con un fallo in un raggruppamento. Al 48’ touche biancorossa in attacco, maul avanzante e Marazzi si proietta in meta. Jacopo Trabacchi trasforma (14-22).

Il Piacenza preme e costringe al fallo il Monferrato; dalla lunga distanza il calcio piazzato esce di poco.

All’inizio dell’ultimo quarto l’evento che chiude la partita: mischia sui cinque metri del Piacenza, fallo difensivo, meta di punizione fischiata dall’arbitro e cartellino giallo per Marazzi (14-29).

Nel finale di partita da segnalare il terzo cartellino giallo assegnato questa volta a Castignoli.  Ora il campionato si ferma per una settimana mentre in quella successiva la squadra piacentina osserverà un turno di riposo; per lo staff biancorosso tre settimane di lavoro intenso per preparare l’incontro con l’Amatori&Union Milano.

PIACENZA RUGBY-MONFERRATO 14-29

PIACENZA: Negrello (16’st Trabacchi L.), Grandi (4’st Viani), Castagnoli, Crotti, Bertorello, Sardo, Bacciocchi (1’st Trabacchi J.), Marazzi, Fornari (36’ Bonatti), Roda, Ben Khaled (35’st Bilal), Casali Alb., Battini (1’st Rapone), Baccalini, Alberti A. (8’ Alberti M.). All. Grangetto.

ARBITRO: Zerbinato di Rovigo.

CARTELLINI: giallo al 33’ per Baccalini; al 20’st giallo per Marazzi; al 35’st giallo per Castagnoli.

MARCATORI: 9’ mt Hazizaj tr Carnino (0-7); 12’ cp Carnino (0-10); 16’ mt Grandi tr Negrello (7-10);

26’ mt Da Pavo tr Carnino (7-17); 37’ mt Shelqeti (7-22); secondo tempo: 8’ mt Marazzi  tr Trabacchi J. (14-22); 20’ mt punizione Monferrato (14-29).

La partita è stata trasmessa in diretta streaming sul canale Facebook del Piacenza Rugby e seguita con aggiornamenti flash e interviste a fine partita dai microfoni di Radio Sound.

Foto: Monica Dallavalle




Infortunio mortale sul lavoro alla vetreria di Borgonovo. Indaga la procura

La procura della Repubblica di Piacenza ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per la morte dell’operaia cinquantenne Nicoletta Palladini rimasta schiacciata, la scorsa notte, fra due macchinari all’interno dello stabilimento vetrario di Borgonovo. Operaia specializzata, la donna lavorava da parecchi anni nella vetreria. Spetta ora ai carabinieri, coordinati dal pm Matteo Centini, capire cosa sia successo durante il turno di notte. Sembrerebbe che nessuno abbia assistito all’incidente e quando sul posto sono arrivati i soccorsi purtroppo per Nicoletta Palladini non c’è stato nulla da fare. Lascia il marito e due figli. vasto il cordoglio non solo fra i colleghi ma in paese ed in Val Tidone.

Stefano Rossi, segretario generale Filctem Cgil Piacenza, Massimo Pellizzari, Femca Cisl Parma-Piacenza e Sara Leonelli, Uiltec-Uil intervengono sul terribile infortunio sul lavoro avvenuto questa notta alla vetreria di Borgonovo (Piacenza).

«Assemblea permanente  alla Vetreria di Borgonovo, dove questa notta un terribile incidente sul lavoro  ha strappato alla vita Nicoletta Palladini, 50 anni. La produzione si è interrotta e le colleghe e i colleghi sono in assemblea permanente per chiedere che mai più si debba piangere una donna o un uomo che esce da casa per lavorare non vi fa più ritorno.

Il nostro cordoglio va alla famiglia di Nicoletta Paladini e come rappresentanti dei lavoratori vogliamo esprimere la nostra vicinanza a parenti, amici e colleghi. Oggi, occorre ribadire che la strage – perché di questo si tratta – delle morti sul lavoro non si ferma, e la responsabilità cade su tutte e tutti noi”.

L’operaia è rimasta schiacciata tra un nastro mobile trasportatore e un macchinario porta bancali. La dinamica esatta del tragico incidente è ancora al vaglio delle autorità competenti, sul posto i Carabinieri e la Asl, a cui va il nostro pieno sostegno per il lavoro volto a chiarire ogni aspetto dell’incidente sul lavoro.

Usare la parola incidente sta diventando insopportabile, questi non sono solo incidenti disgraziati, ma sono dovuti al fatto che servono maggiori investimenti per le lavoratrici e i lavoratori a garanzia della loro sicurezza, di cui oggi si percepisce una grave carenza. Negli ultimi anni da più parti è venuta avanti una narrazione che ha visto il lavoro più come un costo che come una risorsa. Non vanno messe in discussione norme del codice degli appalti che con la logica della semplificazione intervengono sul costo del lavoro smantellando regole e diritti. Vanno rafforzati gli organismi di controllo e di ispezione e la medicina del lavoro sul territorio. Non è più tempo di parole, ma di azioni concrete, e di messa in campo di risorse da parte delle istituzioni e delle autorità competenti, e di interventi per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Non possiamo adattarci passivamente alla registrazione delle morti sul lavoro con un anonimo focus. Lo sdegno e il dolore non durerà solo per il tempo imposto dalle circostanze ma rimarremo al fianco delle compagne e dei compagni di lavoro di Nicoletta per sostenerli con tutti i mezzi necessari.   Rilanciamo, infine, l’appello affinché si trovino risposte adeguate e concrete, anche attraverso l’apposito Osservatorio sugli infortuni presieduto dal Prefetto di Piacenza, e si mettano pertanto in atto tutte le misure per far cessare questa strage, su cui più volte è anche intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiedendo maggiori risorse per aggiornare le misure e gli interventi a tutela dei lavoratori, più formazione adeguata e specifica, controlli rigorosi e per affermare una rinnovata cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro e perché certi episodi non si ripetano più. Vogliamo e dobbiamo riaffermare il concetto MAI PIU’ MORTI SUL LAVORO!».

Tagliaferri (Fdi): sgomento per incidente mortale sul lavoro a Piacenza, vicinanza ai famigliari della vittima

“Sono rimasto sgomento quando ho appreso di una giovane lavoratrice rimasta vittima di un incidente sul lavoro a Piacenza. Si tratta di una nuova vittima di una piaga che bisogna estirpare con più controlli e più formazione. E’ compito di tutti recuperare il tempo perduto. Ai famigliari della vittima, ai suoi colleghi di lavoro e ai suoi amici rivolgo sentite condoglianze”.

(Foto di repertorio).




Finisce fuoristrada in via Turati

Uscita di strada in via Turati, vicino alla Besurica, per una donna che nel primo pomeriggio di oggi era alla guida del suo Suv BMW. Per cause in via di accertamento da parte della polizia locale l’automobilista, forse si è distratta ed è finita nel canale che costeggia la strada. La grossa auto è così finita di traverso e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per estrarre la signora dall’abitacolo. Sul posto anche l’ambulanza, l’automedica e due volanti. Trasportata al pronto soccorso di Piacenza la donna non riportato alcune ferite, fortunatamente non gravi.

 




Si ribalta in via 24 Maggio

Una donna di 45 anni è rimasta coinvolta questa notte, intorno all’una,  in un incidente stradale in via 24 Maggio. Per cause in corso di accertamento l’automobilista ha perso il controllo del mezzo, una Lancia Y,  che dopo aver urtato una vettura in sosta si è ribaltata.

Sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco, automedica, ambulanza e due volanti della polizia . La quarantacinquenne fortunatamente se lӏ cavata con molta paura ma non ha riportato ferite gravi.




I banchetti delle famiglie nobili dell’800 non hanno più segreti

Come si svolgeva e come veniva organizzata la vita che ruotava attorno ai palazzi nobiliari? Ce se può fare un’idea lo visitando la mostra Cucina, affari e tempo libero in una famiglia nobile dell’Ottocento, allestita nella Biblioteca del Convento di Santa Maria di Campagna (nell’ambito del programma delle Celebrazioni dei 500 anni della Basilica, promosse dalla Comunità francescana e dalla Banca di Piacenza) e inaugurata questa mattina, sabato 5 novembre.

Disposti su alcuni tavoli, sono esposti fogli con gli appunti preparatori dei pranzi che si tenevano nel salone della piccola reggia di Castelnuovo Fogliani in occasione della festività di San Fiorenzo, tra il 1870 e il 1881 e tra il 1900 e il 1903. Pranzi organizzati da Clelia Sforza Fogliani d’Aragona, sposata al marchese Pallavicino di Parma. Oltre ai menù e alle indicazioni per la disposizione a tavola, sono in mostra documenti, appartenenti alla famiglia Sforza Fogliani, riguardanti la cura della casa, con dettagliati elenchi di tovaglie, teli, arredi, oltre a interessanti registri riguardanti la cura delle terre, dei vigneti, e un raro abaco – la bacchetta – con cui si tenevano misurati e controllati i livelli e le capacità residue delle botti di vino dopo gli spillamenti.
A titolo esemplificativo, vediamo il ricco menù della famiglia Sforza Pallavicino in occasione appunto della festa di San Fiorenzo, riportante la data del 29 agosto 1870. L’incontro conviviale prevedeva tre tipi di menù per le tre tavolate di invitati. Prima tavola: alla tavola padronale, veniva servita la Minestra Zuppa Santa, alla quale seguivano antipasto burro e salame, fritto paté, verdure, funghi alla rete, lepri, flan di verza, arrosto di vitello, torta e gelato di frutta limone. Seconda tavola: minestra con verdura, antipasto burro e salame, fritto misto, lepri, cornetti, prosciutto con gelatina, funghi alla rete, cotoletta di pollo, arrosto selvatico, dolce: torta e gelato di frutta limone. Terza tavola: minestra guarnita (?), fritto di fegato di vitello misto, lepre, timbaletti di carne, prosciutto e ripieno, funghi, vitello farcito, polli arrosto, dolce (come sopra).
Numeroso, interessato e molto incuriosito il pubblico intervenuto all’inaugurazione della mostra, durante la quale hanno preso la parola il presidente del Comitato organizzatore dei 500 anni Pietro Coppelli (che ha fatto un cenno alla tradizione dei banchetti nobiliari nel 7-800), il curatore Danilo Pautasso (che ha illustrato i documenti esposti) e Roberto Tagliaferri, responsabile dell’Ufficio Economato della Banca che ha organizzato l’allestimento.
La mostra è aperta alle visite domani, domenica 6 novembre, mercoledì 9 e venerdì 11 novembre dalle 15 alle 18.

Per concordare ulteriori momenti di visita per piccoli gruppi (comunque non oltre venerdì 11), è possibile rivolgersi all’ufficio Relazioni esterne della Banca (0523 542357 relaz.esterne@bancadipiacenza.it).




Ricercato dalle autorità rumene è stato arrestato a Castel San Giovanni

Il 2 novembre, i carabinieri della stazione di Castel San Giovanni hanno saputo che in una struttura ricettiva soggiornava un 43enne proveniente dell’est Europa, su cui pendeva un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità romene.

I militari dopo aver verificato che l’uomo, residente a Vienna, non era presente nella struttura hanno atteso che ritornasse dal lavoro e lo hanno fermato, identificato e condotto presso la caserma di via Beverora a Piacenza per essere sottoposto a foto-segnalamento ed alle incombenze di rito. L’uomo, operaio per conto di una ditta di demolizioni, era in Italia per motivi di lavoro e si sarebbe fermato solo per altri due giorni.

Le autorità rumene dal 2015 lo ritenevano responsabile di associazione per delinquere e traffico di tabacchi. Insieme ad altri complici aveva trasportato ed introdotto, dall’Ucraina alla Romania, ingenti quantità di tabacchi e sigarette.

L’uomo è stato dapprima trattenuto presso la camera di sicurezza di via Beverora e successivamente portato a Bologna dinanzi alla Corte d’Appello, che nell’udienza di convalida, ne ha disposto la carcerazione presso il carcere di quella città, per la successiva estradizione verso il paese richiedente dove dovrà scontare la propria pena.




Si rifiuta di identificarsi e viene denunciato

Il radiomobile di Piacenza ha denunciato un operaio straniero di 39 anni, che si era rifiutato di dare indicazioni sulla propria identità personale.

Due giorni fa una pattuglia era intervenuta verso le 20 circa in un esercizio pubblico di via Roma, a Piacenza, dove l’uomo, in stato di alterazione alcolica, stava danneggiando alcune sedie. Davanti al rifiuto di fornire le proprie generalità ai militari, è stato portato alla caserma di via Beverora e sottoposto a fermo di identificazione e foto-segnalato. Dopo le operazioni di identificazione  è stato anche sanzionato per ubriachezza.

I carabinieri della stazione di San Nicolò a Trebbia hanno denunciato un automobilista 47enne, per porto di armi od oggetti atti ad offendere. Sulla strada provinciale 11, in località Moffalona, a Gragnano Trebbiense, un uomo alla guida della propria autovettura era uscito di strada ribaltandosi. L’automobilista è stato soccorso dal personale sanitario del 118 ed è stato trasportato all’ospedale civile di Piacenza per le cure. Sottoposto all’alcool test è risultato negativo. Nel corso dei rilievi, però, è stato rinvenuto un tirapugni, che è stato subito sequestrato dai carabinieri,  ed hanno portato alla sua denuncia.