Stop agli aumenti di IREN. La soddisfazione di Federconsumatori

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha adottato misure cautelari nei confronti di Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti Energia, per non aver rispettato il divieto di modificare il prezzo di fornitura di energia elettrica e gas naturale disposto dal Decreto Aiuti bis nell’agosto di quest’anno.

È dunque stata riconosciuta la fondatezza della segnalazione di Federconsumatori Emilia-Romagna, che aveva evidenziato l’indebita comunicazione di Iren alla propria clientela circa la scadenza delle offerte a prezzo fisso, effettuata per applicare nuove e peggiorative condizioni di fornitura, sostituendo le precedenti comunicazioni di modifica unilaterale delle condizioni economiche con nuove comunicazioni parimenti vietate dal Decreto Aiuti bis. Siamo quindi profondamente soddisfatti per aver contribuito a restituire un po’ di sollievo ai cittadini.

Ora le quattro società dovranno attenersi alla disciplina prevista dalla legge ed informare i consumatori, individualmente e con la stessa modalità adottata in precedenza, circa l’inefficacia delle comunicazioni inviate e circa l’emanazione delle misure cautelari.

Con la pronuncia dell’Autorità, gli aumenti  tariffari prospettati sono sospesi fino al 30 aprile 2023 e devono  essere mantenute in essere le tariffe in vigore antecedentemente il 10 agosto 2022 (data di entrata in vgore del  Decreto Aiuti  bis).

Resta alta l’attenzione di Federconsumatori alle condotte dei gestori, sia per l’adempimento degli obblighi imposti dall’Autorità, sia, più in generale, per continuare a monitorare il rispetto delle regole di buona e diligente condotta verso i clienti.

Antitrust, Utilitalia: i provvedimenti cautelari radicalizzano le istruttorie dell’Autorità stessa

“I provvedimenti cautelari adottati dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di alcune società energetiche, radicalizzando le istruttorie avviate dall’AGCM stessa il 19 ottobre scorso, rischiano di generare un gravissimo impatto sulle attività delle aziende”. Lo sostiene Utilitalia, le Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, (di cui fanno parte anche le quattro aziende)  sottolineando come “in un contesto inedito di difficoltà legate all’eccezionale onerosità e volatilità dei prezzi delle commodities sui mercati all’ingrosso, tutte le azioni messe in campo dalle imprese energetiche hanno avuto come obiettivo la tutela dei propri clienti sia nel breve sia nel lungo periodo, cercando di offrire loro le migliori condizioni contrattuali possibili nonostante le continue evoluzioni dello scenario. AGCM invece sembra voler cristallizzare il mercato intervenendo anche in sede di legittimo rinnovo dei contratti. Una lettura così radicale, applicando estensivamente una Norma di natura eccezionale anche fuori dagli obiettivi indicati dal legislatore, rischia di bloccare interi segmenti della vendita dell’energia, di aggravare le difficoltà che l’intero comparto sta cercando di fronteggiare da alcuni mesi e di danneggiare i clienti stessi, esponendoli alla volatilità dei prezzi di mercato ed al confinamento verso regimi di mercato onerosi”. 

 




Ricci Oddi: visite in galleria con la direttrice

Per tutto il mese di novembre nelle giornate di sabato la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi torna a proporre quattro percorsi accompagnati dalla direttrice Lucia Pini.

A fare da filo conduttore agli incontri sono di volta in volta differenti suggestioni tematiche, seguendo le quali il percorso si snoda concentrandosi su un nucleo circoscritto di opere.

Ogni visita diventa così un’occasione di incontro ravvicinato con alcuni dei dipinti e delle sculture che compongono il ricchissimo patrimonio della Galleria.

Questo il calendario degli appuntamenti:

Sabato 5 novembre, ore 15,30

Paesaggi d’Italia: viaggio pittorico attraverso la Penisola

Sabato 12 novembre, ore 15,30

Suggestioni esotiche e Oriente nelle opere della Galleria Ricci Oddi

Sabato 19 novembre, ore 15,30

Volti e personaggi: un itinerario da Hayez a Campigli

Sabato 26 novembre, ore 15,30

Tra Simbolo e visione nei dipinti della Galleria Ricci Oddi

Prenotazioni attive a partire da mercoledì 2 novembre, scrivendo una mail all’indirizzo prenotazioni@riccioddi.it  Indicare – nella mail – un nominativo, numero di partecipanti e per quale/i data/e.

Il numero di partecipanti per ogni visita è limitato a 25 persone.

Durata della visita: 1 ora circa.

Prezzi, comprendenti la visita guidata:

9 Euro (non si applicano riduzioni)

5 Euro: per chi ha meno di 18 anni.




Caro bollette; Patrizia Barbieri: “Asl e Tarasconi non prendano decisioni che gravano ulteriormente sui cittadini”

“Sui cittadini non vengano riversati ulteriori problematiche e costi dovuti a scelte avventate e frettolose”. È il monito dell’ex Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, che sostiene in questo modo le perplessità sollevate da diversi primi cittadini in merito alla possibile decisione dell’Asl, preannunciata dalla direttrice Paola Baradasi, di chiudere molti servizi della Casa della Salute di Monticelli per accorparli a Cortemaggiore, per fare fronte all’aumento del costo delle bollette elettriche di questo periodo. “Mi accodo alla preoccupazione del Sindaco di Monticelli Gimmi Distante e degli altri, di fronte a questo scenario ipotizzato dall’Asl e presentato in modo improvviso e senza concertazione nel corso dell’ultima Conferenza Socio-Sanitaria. La cessazione di tanti servizi alla Casa della Salute di Monticelli – continua Barbieri – creerebbe notevole disagio ai cittadini della zona della Bassa costretti a spostarsi per accedere ai servizi sanitari. Molto probabilmente, inoltre, per molti la destinazione più naturale potrebbe essere Cremona e la Lombardia, creando così un ulteriore incremento della mobilità passiva che è da sempre una problematica dell’azienda sanitaria emiliana e piacentina in particolare”.
“Come ho detto, occorre che la oggettiva problematica del caro bollette, che già tanto impatta sui cittadini, non venga affrontata creando alla nostra comunità ulteriori problemi. Preoccupa in tal senso – continua Patrizia Barbieri, riferendosi in questo caso al Sindaco di Piacenza – che Katia Tarasconi abbia a sua volta avanzato la possibilità di chiudere gli uffici del Comune un giorno alla settimana per fronteggiare la crisi. La nuova Sindaca non si  limiti a copiare gli altri primi cittadini, ad esempio Sala, Sindaco di Milano, che tra i primi ha deciso di assumere tale provvedimento. Togliere servizi ai cittadini è sempre un errore, Tarasconi trovi altrove, magari nei provvedimenti, pochi e demagogici, assunti in questi primi medi di mandato, le risorse necessarie per mantenere e migliorare la qualità e il livello dei servizi del Comune di Piacenza e non certo impoverirlo a discapito dei piacentini”.




Festa della cultura gambiana

L’associazione Gam Culture, associazione di promozione sociale fondata nel 2020 da un gruppo di gambiani e italiani, si presenta alla comunità di Piacenza domani, sabato 29 ottobre con un evento che si svolgerà allo Spazio 4.0 a partire dalle ore 12.

In apertura dell’evento ci sarà una presentazione ufficiale nella quale interverranno il presidente e altri soci dell’associazione, a seguire ci sarà un pranzo offerto da Gam Culture con piatti tipici della tradizione del Gambia, e subito dopo uno spettacolo dal vivo con danze e balli tradizionali in costume. L’evento si chiuderà con un dj set per intrattenere tutti i presenti. Con l’occasione della festa l’associazione vuole farsi conoscere dal territorio, da enti del Terzo Settore e istituzioni locali e parlare delle attività e dei progetti che intende realizzare, incentrati sulla promozione culturale, sulla formazione e sull’inserimento professionale dei migranti di varia generazione nel tessuto sociale locale, con un approccio sensibile all’innovazione e all’aggiornamento nell’uso delle nuove tecnologie digitali.

Commenta il presidente Abdoulie Jammeh: “Desideriamo presentarci alla cittadinanza, illustrando i nostri obiettivi. Tra questi, lavorare a progetti formativi in ambito artigianale, sartoriale e in quello della ristorazione: l’idea è quella di associare mestieri tradizionali alle nuove tecnologie, valorizzare la produzione di abiti realizzati con tessuti tradizionali e proporre servizi di catering e banqueting promuovendo la cucina tradizionale gambiana”.

Saranno presenti all’evento Paola Gazzolo, Presidente del Consiglio Comunale, insieme ai Consiglieri Comunali Tiziana Albasi, Andrea Fossati, Salvatore Scafuto.




Il Mito della Malvasia: la Candia Aromatica conquista i palati di Copenaghen

Un Paese molto interessante per l’export dei prodotti enologici del nostro territorio che già vede una forte presenza di vini italiani, i più importati in assoluto nel 2019 con una quota di mercato superiore al 22%: si tratta del mercato danese, uno degli ambiti di promozione sui quali il Gal del Ducato ha lavorato per portare otto aziende piacentine e parmensi produttrici di Malvasia Candia Aromatica, Lamoretti, Cà Nova, Palazzo, Dall’Asta, Mossi, Luretta, Tollara e Campana, all’interno della quarta edizione della manifestazione “A Glass of Italy”.

L’evento organizzato anche dalla Camera di Commercio danese per buyer e per appassionati si è svolto ieri, giovedì 27 ottobre, nel centro culturale Nordatlantens Brygge di Copenaghen. Con i Consorzi dei Vini di Piacenza e Parma, Gal del Ducato ha infatti organizzato la tappa danese del progetto di cooperazione “Il Mito della Malvasia”, realizzato con i Gal greci e croati e sostenuto dalla Misura 19 del PSR della Regione Emilia-Romagna.

Il Gruppo di Azione Locale del Ducato ha così presentato il progetto “Il Mito della Malvasia” con una Master Class dedicata alla Candia Aromatica prodotta nei territori di Piacenza e Parma e condotta dalla somellier danese Nana Wad: l’evento si è articolato in un racconto della storia della Malvasia attraverso i paesi produttori del Mediterraneo e in un percorso sensoriale che ha permesso ai partecipanti di scoprire aspetti e sapori di questo vino che vanta, solo in Italia, 18 tipologie differenti, appuntando l’attenzione proprio sulla produzione locale di Candia Aromatica.

Il progetto  di cooperazione transnazionale “Il Mito della Malvasia”, avviato nel settembre 2021 e finanziato con oltre 170 mila euro dal GAL del Ducato, prosegue così mettendo in campo azioni che puntano a favorire lo scambio di esperienze con altre zone di produzione e la valorizzazione della produzione della Malvasia anche in funzione di promozione turistica del “brand”: tra gli obiettivi del progetto vi sono la creazione di un network internazionale e la partecipazione ad eventi e fiere mettendo in contatto produttori, consorzi, associazioni, esperti e stakeholders.

In questo senso la grande passione per il Made in Italy che la Danimarca esprime, fungendo anche da collegamento con gli altri paesi scandinavi, ha offerto una vetrina di grande interesse per i produttori piacentini e parmensi che hanno avuto modo di proporre la qualità della Malvasia Candia Aromatica in un mercato florido e ricettivo.




Nelle Crociate in Europa molta politica e poca religione

Se è vero che le prime otto Crociate in Terrasanta furono dettate essenzialmente da un fervore religioso rivolto a difendere la cristianità dall’espansione islamica, è altrettanto vero che le stesse sono integrate da altre Crociate indette a livello europeo le quali, più che da motivazioni religiose, furono ispirate a ragioni politiche e di conquista del potere. Questa la riflessione alla base del secondo incontro sul tema “Un prolungato ciclo medievale impresso nell’Occidente” (il primo si era tenuto venerdì scorso e sotto la lente erano finite le Crociate in Terrasanta), che si è svolto questo pomeriggio al PalabancaEventi di via Mazzini (Sala Panini), nell’ambito dell’Autunno culturale della Banca di Piacenza. L’approfondimento di Edoardo Bavagnoli (ricercatore laureato in Scienze Storiche all’Università di Milano) e di Roberto Laurenzano (presidente della Società Dante Alighieri) ha in questo caso riguardato “Le Crociate e i crociati in Europa”.

Le Crociate indette su iniziative europee – è stato sottolineato dal dott. Laurenzano – ebbero ancor meno spirito religioso, rispetto a quelle in Terrasanta. La religiosità (soprattutto alcune prime) da un lato sussisteva (si pensava che partecipando a una crociata ci si purificava per colpe e peccati commessi), ma il predominio politico era il vero fine sostanziale. Pertanto si ebbero Crociate ispirate alla lotta contro gli eretici, in particolare contro l’eresia dei Càtari (che vedevano il Bene e il Male secondo un drastico dualismo: Dio è tutto-Bene, e il Mondo è tutto-Male) e denominati anche Albigesi, dal nome della città di Albi, dove il catarismo era particolarmente diffuso; Crociate contro i pagani del Baltico, indette dall’Europa del Nord, e Crociate contro gli ebrei, volute dai nobili tedeschi e francesi uniti. Il presidente della “Dante Alighieri” ha quindi ricordato la Crociata contro i “Forlivesi” e gli Ordelaffi, Signori di Forlì per riconquistare al Papato le terre della Romagna e delle Marche; e la Crociata contro gli Hussiti, connessa alla “storica” defenestrazione di Praga. E parimenti la cosiddetta Crociata della “Reconquista d’España” contro i Moreschi invasori, che tuttavia non andò a buon fine. Come nemmeno riuscì ad essere portata termine la Crociata fortemente voluta dal Papa Pio II per la riconquista di Costantinopoli. Insomma, l’aspetto intensamente di dominio politico caratterizzò la sostanziale vicenda delle Crociate d’Europa.

Il dott. Bavagnoli ha dal canto suo approfondito il tema delle eresie medievali (movimenti religiosi popolari che nacquero a partire dal XI secolo in tutta Europa, in Francia e Italia settentrionale in particolare. Eresie che si contrapposero all’ortodossia, respingendo i dogmi – la mediazione dei sacerdoti e i sacramenti – e proponendo l’uguaglianza sociale tra i lavoratori e i signori), soffermandosi sulla Crociata contro i Càtari nella Francia del sud (voluta da papa Innocenzo III) e quelle nell’Europa del Nord per l’evangelizzazione delle popolazioni dei Paesi Baltici, da cui conseguì la fondazione della Prussia come processo evolutivo dello Stato monastico dei cavalieri teutonici.




Agenti della polizia locale aggrediti. Zandonella: “occorre il taser”

Due agenti della polizia locale di Piacenza sono stati aggrediti oggi pomeriggio in piazzale Velleia. Tutto sarebbe nato dallo scontr fra un furgone e due ragazzi di origini sudamericane che viaggiavano a bordo di un monopattino. Sul posto è intervenuta una pattuglia della locale ma anzichè calmarsi i due, un ragazzo ed una ragazza, avrebbero aggredito i due agenti che li hanno immobilizzati ed ammanettati dopo aver utilizzato lo spray al peperoncino di cui sono dotati proprio per fronteggiare situazioni di emergenza come questa. Uno dei poliziotti sarebbe stato colpito al volto da parte del ragazzo che anche dopo, al prontosoccorso avrebbe dato in esandescenze ed avrebbe avuto atteggiamenti aggressivi nei confronti del personale sanitario.

Due agenti della polizia municipale di Piacenza sono stati aggrediti in piazzale Velleia, all’incrocio tra lo stradone Farnese e viale Patrioti. All’origine dello scontro ci sarebbe stato un incidente tra due giovani a bordo di un monopattino e un furgone. Gli agenti intervenuti sono infatti stati aggrediti da un ragazzo e una ragazza di origini sudamericane che, dopo l’incidente, sarebbero andati in escandescenza.

 

Il Consigliere Comunale della Lega Luca Zandonella interviene dopo l’aggressione a due agenti di Polizia Locale ad opera di due ragazzi sudamericani: “Innanzitutto – esordisce Zandonella – esprimo la mia massima solidarietà ai due agenti aggrediti, facendo gli auguri di pronta guarigione. Sono contento che i due aggressori siano stati fermati grazie all’utilizzo dello spray al peperoncino, che durante lo scorso mandato, nell’ambito delle azioni dell’assessorato alla sicurezza, avevo fornito a tutti gli agenti di Polizia Locale. Questo ha evitato conseguenze più gravi e ha permesso di bloccare l’aggressione da parte dei due giovani. Mi preme sottolineare – continua il consigliere della Lega – che da agosto ho depositato una mozione che mira a dotare anche la Polizia Locale di taser, visto che da pochi mesi è possibile. Al momento purtroppo l’amministrazione non ha ritenuto di inserirlo all’ordine del giorno di un consiglio comunale e quindi la richiesta rimane senza risposta. Ritengo che la questione sia da trattare con urgenza, visto quanto sta succedendo in questi mesi nella nostra città, come tra l’altro sottolineato anche dal Sindacato di Polizia Locale SULPL. Il taser, come dimostrato in altre situazioni analoghe capitate a forze dell’ordine statali, permette in molte occasioni di stoppare sul nascere eventuali tentativi di aggressioni da parte di delinquenti. Auspico quindi – conclude Zandonella – che sia discussa quanto prima per dare questo aiuto ai nostri agenti impegnati tutti i giorni sulla strada”




Covid-19. Il ministro Schillaci: “Verso un progressivo ritorno alla normalità”

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, a sei mesi dalla sospensione dello stato d’emergenza e in considerazione dell’andamento del contagio da Covid-19, ritiene opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti.

Pertanto, anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, si procederà alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell’epidemia, ai ricoveri e ai decessi, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale, fatta salva la possibilità per le autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all’adozione dei provvedimenti del caso.

Per quanto riguarda il personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all’obbligo vaccinale e l’annullamento delle multe previste dal dl 44/21, in vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali, è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione.




Weekend jazz al Conservatorio: masterclass, concerti, incontri musicali 

Tre giorni a tutto jazz al Conservatorio Nicolini. Da sabato 28 a lunedì 30 la scuola di alta formazione musicale ospita masterclass, concerti e incontri musicali a ritmo di jazz. Si comincia sabato 29 ottobre alle 10 e alle 15 con la prima parte della Masterclass cura dei saxofonisti di fama internazionale Nicolas Arsenievijc e Vincent Dupuy per poi proseguire alle 17 con l’evento musicale “Il trionfo del bastardo – l’autobiografia musicale di Charles Mingus” di Stefano Zenni. Alle 18 spazio a Attilio Zanchi Quartet con il concerto “Portait of Mingus”. Questi due appuntamenti sono realizzati in collaborazione con il Piacenza Jazz Fest. Domenica 30 alle 18 nel Salone del Conservatorio il concerto “Proiezioni Sonore” con Arsenievijc e Dupuy al sax e Ivan Maliboshka al pianoforte che suoneranno musiche di Debussy, Berio, Shostakovich, Creston, Singeleè e David. All’evento partecipano anche Nicolò De Maria, Federico Marzaroli, Davide Nari e Gabriele Roscio. Lunedì 31 ottobre secondo e ultimo appuntamento della Masterclass di Arsenievijc e Dupuy alle 9 e alle 14.




Villa Verdi, impegno bipartisan in Regione per la sua rinascita

“Villa Verdi è oggi un grandissimo pericolo che però in futuro potrebbe diventare una grande opportunità”. Così l’Assessore alla cultura Mauro Felicori riassume la situazione della casa di campagna del celebre compositore oggi messa all’asta per questioni ereditarie e che dalla fine del mese di ottobre potrebbe chiudere i battenti come museo.

Il titolare regionale della Cultura, che ha svolto una specifica informativa in commissione cultura presieduta da Francesca Marchetti, ha confermato che della questione la Giunta ha avuto contezza dai recenti articoli pubblicati negli scorsi giorni ma che, al momento “è tutto nelle mani del giudice”. Felicori ha ribadito che il pericolo di perdere in toto il bene come patrimonio culturale pubblico “è abbastanza remoto, in quanto vi sono strumenti legislativi e competenze tecniche, rappresentate dalle Sovrintendenze, per scongiurare gli scenari più foschi”. A fronte dei diritti di prelazione che dovrebbero essere esercitati dallo Stato proprio in virtù della valenza culturale dell’immobile all’asta (mentre Regione ed enti locali potrebbero nel tempo farsi carico di parte della gestione), Felicori ravvisa nelle condizioni critiche in cui versa la casa posta nella campagna tra Piacenza e Parma il problema principale “perchè sono più che evidenti gli interventi che dovrebbero essere compiuti soprattutto nella parte monumentale”.

Al momento, comunque, lo scenario più probabile che si può presentare è che l’asta vada deserta e questo per l’Assessore alla cultura sarebbe un grande problema “perchè il bene potrebbe essere incustodito anche per un lungo periodo di tempo”.

Felicori, ravvisando problemi di conservazione “in tutta l’area vasta verdiana”, ravvisa comunque enormi potenzialità turistico-culturali “ove si procedesse con un piano generale e globale che vada ad impattare tutta l’area verdiana a cavallo delle province di Parma e Piacenza”.

Di tenore decisamente più critica la posizione di Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) che in un articolato intervento ha accomunato una prima risposta sia al progetto di legge sui cimiteri che al comportamento tenuto dalla Giunta su Villa Verdi, “caratterizzati entrambi da un velleitarismo da autopromozione pubblicitaria privo di chiare e adeguate coperture finanziarie”. Per il consigliere di Fratelli d’Italia il rimando alla Legge 18 del 2000 per entrambi gli oggetti è anacronistico e del tutto inefficace perchè “ad un quadro di coperture finanziarie del tutto indegne di questo nome, si vanno ad aggiungere case degli illustri e cimiteri monumentali ad una platea di destinatari originariamente costituita solo da musei, archivi e biblioteche a testimonianza di leggi del tutto inutili da un punto di vista squisitamente pratico”.

Federico Amico (ER Coraggiosa) richiamando le difficoltà economiche per la tutela dei beni culturali, ha richiamato un suo specifico atto di indirizzo presentato in Assemblea con cui si chiede la riattivazione di una legge del 1949 che prevede di destinare una quota parte di quanto speso per edilizia pubblica, nell’arte e nei beni culturali.

Rancan(Lega); “Le ultime volontà del Maestro vanno rispettate e onorate”

“Le ultime volontà del Maestro vanno rispettate e onorate: pertanto occorre un’azione politica congiunta, per tutelare Villa Verdi, la casa museo del grande musicista situata a Villanova d’Arda nel piacentino: acquisendola, restaurandola e gestendola in modo da renderla visitabile al pubblico”.

Lo ha detto questa mattina intervenendo in commissione Cultura il capogruppo in Regione e commissario Lega, Matteo Rancan, nell’ambito della discussione della Risoluzione leghista (a firma dei consiglieri Fabio Rainieri, Matteo Rancan, Valentina Stragliati ed Emiliano Occhi), approvata con voto bipartisan (con la sola astensione di Fratelli d’Italia) e volta a impegnare la Giunta ad assumere un ruolo significativo nel programma di rinascita di Villa Verdi, anche in accordo con con tutte le forze politiche, gli enti locali del territorio e il Governo, affinché l’immobile venga acquistato, restaurato e gestito sì da assicurarne la fruibilità ai visitatori anche durante i tempi di esecuzione della vendita giudiziaria.

“Villa Verdi deve rimanere un bene di tutti. – ha sottolineato Rancan -, pertanto far valere il diritto di prelazione sull’immobile è imprescindibile, perché il rischio reale è che un magnate possa pensare di entrarne in possesso e farne un uso diverso e privato. Peraltro il testamento del Maestro parla chiara: le sue ultime volontà indicavano agli eredi e agli aventi causa “di mantenere casa e giardino nello stato in cui si trovano”. Da qui l’imperativo morale di tutelarla come bene pubblico e di tutti”.

“A maggior ragione considerando come la casa del Maestro sorga nel cuore di un territorio a forte vocazione verdiana, fulcro della cultura emiliana: pertanto, perderla rappresenterebbe una sconfitta enorme che dobbiamo assolutamente scongiurare. Da qui la nostra risoluzione volta non solo a salvare la casa del Maestro, quanto a valorizzarla come museo (idoneo anche ad ospitare rassegne ed eventi) e centro culturale simbolo di un intero territorio” ha concluso il capogruppo leghista.

Pasquale Gerace (Pd): “Tutti impegnati per chiedere l’intervento del Governo per la conservazione e il restauro della casa del grande Maestro Verdi”

Per la rinascita di Villa Verdi, l’abitazione del grande compositore che si trova a Sant’Agata nel Comune di Villanova d’Arda in provincia di Piacenza, l’impegno dell’Assemblea Legislativa è bipartisan. Approvata infatti in Commissione cultura una risoluzione presentata compattamente dai consiglieri del parmense Rainieri, Gerace e Daffadà e piacentini Molinari e Rancan.

“In questi anni – ha ricordato il consigliere regionale Pasquale Gerace in Commissione – abbiamo presentato atti formali e approvato una legge regionale che tutela le case dei personaggi che hanno fatto la storia dell’Emilia-Romagna. Villa Verdi è una di queste e oggi ospita una parte museale, aperta alle visite del pubblico, nella quale sono custoditi preziosi cimeli riguardanti la vita di Giuseppe Verdi. L’altra parte è la dimora di uno dei discendenti, e curatore del patrimonio museale, del grande Maestro”. “L’immobile e le sue pertinenze però, versano in uno stato di incuria – ricorda con preoccupazione il consigliere Pd – e necessitano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria non più procrastinabili. La proprietà però non intende muoversi in tal senso”.

“Per questo – spiega Gerace – sollecitiamo la nostra Regione a promuovere l’acquisizione dell’immobile da parte del Governo. E a procedere di concerto con gli enti locali e le associazioni del territorio per mettere in atto tutto ciò che serve alla rinascita di un immobile simbolo di cultura, arte, e conoscenza. L’eredità tangibile di Giuseppe Verdi è un patrimonio di livello mondiale e non possiamo permetterci che non sia preservato e valorizzato”.

Il Consigliere Gian Luigi Molinari precisa che “la Regione non è mai venuta meno al suo ruolo di coordinamento istituzionale territoriale, nonché a quello di concertazione, che oggi può essere rafforzato, alla luce degli ultimi eventi – la notizia della chiusura al pubblico, prevista a partire dal giorno 31 del corrente mese – con la convocazione di un tavolo tecnico istituzionale al fine di individuare soluzioni condivise con gli Enti locali e lo Stato, per mantenere fruibile al pubblico l’immobile, qualora vi siano le condizioni di sicurezza, e per l’acquisizione, restauro e gestione”.




Presentati i lavori di adeguamento del depuratore di Rottofreno

Sono partiti nei mesi scorsi i lavori di adeguamento dell’impianto per il trattamento delle acque reflue del Comune di Rottofreno, collocato nella zona artigianale in località Ponte Trebbia nel territorio del Comune di Calendasco (PC), vicino alla sponda sinistra del Fiume Trebbia.

Alla presentazione dei lavori di questa mattina erano presenti il sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi, il sindaco di Rottofreno Paola Galvani, la responsabile servizio regolazione tecnica Reggio Emilia, Parma e Piacenza dell’area servizio idrico Atersir Sara Melone e i tecnici IRETI.

L’impianto di Rottofreno permette di trattare reflui con una potenzialità pari a 16.000 abitanti (ab.equivalenti), depura le acque reflue degli agglomerati di Rottofreno, San Nicolò, del Nucleo Industriale di San Nicolò e Ponte Trebbia di Calendasco, attraverso un processo a fanghi attivi con denitrificazione e nitrificazione per la rimozione dei composti azotati e defosfatazione chimica. I lavori consisteranno nel recupero funzionale dei manufatti esistenti e nella realizzazione di un nuovo comparto di sedimentazione, nonché nell’adozione delle tecnologie più moderne del settore, pur non prevedendo la modifica dell’attuale potenzialità, L’adeguamento dell’impianto permetterà il raggiungimento di maggiori rendimenti depurativi e garantirà un significativo miglioramento della qualità delle acque scaricate nel Fiume Trebbia.

Data la vicinanza dell’impianto di depurazione ad importanti infrastrutture viarie (Via Emilia Pavese; Ferrovia Piacenza-Voghera; Autostrada A21), l’area di espansione dell’impianto è stata sottoposta a bonifica da ordigni residuati bellici inesplosi per garantire la sicurezza delle operazioni di scavo necessarie per la costruzione dei nuovi sedimentatori.

All’avvio delle operazioni di bonifica bellica, a seguito del rinvenimento di rifiuti di cui non è stato possibile risalire all’origine è stato inoltre necessario provvedere alla loro rimozione e smaltimento, in accordo con gli Enti competenti. A completamento delle opere di adeguamento dell’impianto di trattamento, saranno effettuati interventi di difesa spondale per garantire un’adeguata protezione dell’area dell’impianto ed un corretto deflusso delle portate del Fiume Trebbia. L’importo complessivo per l’intervento di adeguamento dell’impianto ammonta a 2.500.000 euro, finanziati nel Piano d’Ambito dall’assemblea dell’Autorità d’Ambito di Piacenza.

Le opere di adeguamento rientrano tra gli interventi previsti dalla delibera della giunta regionale della Regione Emilia-Romagna n. 569 del 15/04/2019, come integrata e modificata dalla delibera n. 2153 del 20/12/2021, finalizzata al miglioramento della qualità delle acque reflue urbane. L’impianto, completamente rinnovato, sarà completamente operativo entro il 30 Giugno 2023.

 




Fiamme all’ex mercato ortofrutticolo di Piacenza

È successo ieri notte, intorno alle ore 1:05. Dai primi accertamenti sono stati rinvenuti vecchi mobili in fiamme e la pericolosa presenza di bombole di gas. Da accertare eventuale matrice dolosa. Nessun ferito.

Ieri notte, intorno alle ore 1:05, le guardie giurate Sicuritalia Ivri in pattugliamento all’altezza di via Colombo, hanno notato un forte fumo provenire da un caseggiato nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo di Piacenza.

Verificata la gravità della situazione, le Guardie hanno segnalato l’accaduto alle Forze dell’Ordine e richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, prontamente giunti sul posto.

Dai primi rilievi sarebbero stati avvolti dalle fiamme dei vecchi mobili il tutto reso pericoloso dalla presenza di bombole di gas posizionate nelle vicinanze del rogo. Da accertare l’eventuale matrice dolosa. Non vi sono stati feriti.