Fiamme all’ex mercato ortofrutticolo di Piacenza

È successo ieri notte, intorno alle ore 1:05. Dai primi accertamenti sono stati rinvenuti vecchi mobili in fiamme e la pericolosa presenza di bombole di gas. Da accertare eventuale matrice dolosa. Nessun ferito.

Ieri notte, intorno alle ore 1:05, le guardie giurate Sicuritalia Ivri in pattugliamento all’altezza di via Colombo, hanno notato un forte fumo provenire da un caseggiato nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo di Piacenza.

Verificata la gravità della situazione, le Guardie hanno segnalato l’accaduto alle Forze dell’Ordine e richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, prontamente giunti sul posto.

Dai primi rilievi sarebbero stati avvolti dalle fiamme dei vecchi mobili il tutto reso pericoloso dalla presenza di bombole di gas posizionate nelle vicinanze del rogo. Da accertare l’eventuale matrice dolosa. Non vi sono stati feriti.




Incontro tra i sindaci di Piacenza Tarasconi e di Cremona Galimberti

Incontro in Municipio a Piacenza, stamani, tra il sindaco Katia Tarasconi e il primo cittadino di Cremona Gianluca Galimberti. Un confronto fruttuoso, durante il quale è stata confermata la disponibilità a continuare a lavorare in stretta collaborazione sulle tematiche comuni e ad affrontare le criticità nell’ottica di agire in sinergia, anche in virtù del forte sviluppo in atto nelle due città e nei rispettivi territori.

Prioritario il tema del collegamento ferroviario tra i due capoluoghi: il ripristino delle tratte ferroviarie Cremona-Piacenza e Cremona-Fidenza è infatti strategico sia per Cremona, sia per Piacenza, per i cittadini e per le imprese. A tal fine si provvederà a sollecitare di nuovo, congiuntamente, l’interlocuzione con le rispettive Regioni e i gestori della tratta ferroviaria, anche alla luce di dati e riscontri dei pendolari sulla tratta sostitutiva su gomma Piacenza-Cremona.

Altra questione importante che lega i due territori è il “Contratto di Fiume” sottoscritto dai due Comuni, che indica il percorso di pianificazione e valorizzazione del bacino del Po da progettare insieme, la cui metodologia e il percorso stesso sono condivisi in itinere con tutti gli attori e i portatori di interesse. Il vicesindaco di Cremona Andrea Virgilio e l’assessore all’Ambiente del Comune di Piacenza Serena Groppelli sono, a tal proposito, già in contatto. Condiviso, inoltre, l’impegno di valorizzare – con realizzazione del tratto di competenza – il tragitto della ciclovia VenTo, che consentirà la connessione con la Ciclovia del Po: al centro dell’attenzione, gli itinerari naturalistici e paesaggistici legati al turismo sulle due ruote, nonché la dotazione di infrastrutture e servizi adeguati, “in un’ottica di reciproca promozione che può proficuamente estendersi, anche attraverso manifestazioni ed eventi coordinati, al patrimonio storico e culturale delle nostre due città d’arte”.

A unire Piacenza e Cremona è anche la forte vocazione universitaria delle due città, caratterizzata dalla presenza di indirizzi comuni delle sedi territoriali del Politecnico di Milano e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Le Amministrazioni confermano l’impegno su questi temi anche attraverso progetti coordinati e l’organizzazione di eventi, anche a carattere sportivo. “Rafforzare, in generale, il dialogo e le opportunità di collaborazione – rimarcano Tarasconi e Galimberti – ci consentirà di affrontare insieme e in modo integrato la messa in rete e la valorizzazione sinergica di una vasta gamma di eccellenze da offrire alla fruizione turistica, ambientale, sportiva, culturale ed enogastronomica, sulla sponda lombarda ed emiliana del Po, consolidando il dialogo tra i rispettivi assessorati e pensando anche ad eventi promossi congiuntamente”.




Agroalimentare, Squeri (Steriltom): “Dati Anicav fanno riflettere, ripartiamo dal campo”

“I dati pubblicati dall’Anicav (Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali), l’associazione che rappresenta la quasi totalità delle imprese di trasformazione del pomodoro in Italia, fanno riflettere in quanto certificano per il 2022 una contrazione del 10% nella campagna di trasformazione con solo 5,5 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato rispetto al record della passata stagione.” Lo dichiara in una nota Alessandro Squeri, Direttore Generale di Steriltom azienda leader nella produzione di polpa di pomodoro a livello europeo in merito ai dati diffusi da Anicav.

“I dati – aggiunge – sono ancora peggiori se si considerano le quantità di prodotto finito penalizzate dalle basse rese industriali. In più, oltre ai problemi legati al caro energia, la filiera del pomodoro è stata fortemente impattata dai cambiamenti climatici ed in particolare dalla siccità. Per rispondere a queste problematiche – continua Squeri – dobbiamo ripartire dalla base e questo significa ripartire dai nostri agricoltori ai quali dobbiamo garantire un supporto finanziario per gli investimenti in sostenibilità e una marginalità che tenga conto anche dei rischi e delle difficoltà legate alla coltivazione di questa cultura simbolo di made in Italy nel mondo”.

“Il nostro comparto, così come tutti i comparti legati alla produzione agricola locale – aggiunge – ha bisogno però anche di interventi infrastrutturali strategici finalizzati all’adeguamento ai cambiamenti climatici che per definizione non possono essere sostenuti solo dagli attori della filiera. Se in un anno così complesso siamo riusciti a limitare i danni lo si deve, oltre che alla bravura dei nostri agricoltori, alle dighe e alle infrastrutture idriche create con molta previdenza dai nostri nonni. Ma coi cambiamenti climatici in atto la situazione può solo peggiorare e queste non bastano più. Per questo – conclude Squeri – urge valorizzare le risorse del PNRR a livello nazionale e locale attraverso investimenti che ci permettano di mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici soprattutto in termini di carenza idrica”.




Il sindacato Gilda Insegnanti bacchetta la Provincia di Piacenza

La Gilda degli insegnanti torna ad attaccare la Provincia di Piacenza rea, secondo il sindacato, di non voler interloquire con i sindacati dei docenti e del personale Ata su questioni che li riguardano.

«La Provincia di Piacenza – scrive la Gilda – ancora una volta non vuole capire che i dirigenti scolastici non rappresentano i docenti. Ancora una volta siamo venuti a sapere, solo grazie a delle indiscrezioni, di fatti importanti che riguardano anche il corpo docente e il personale scolastico tutto degli Istituti statali di 2° grado (le ex superiori) che hanno sede a Piacenza e provincia: a quanto pare l’ente Provincia, che è proprietario degli edifici, anche in questo caso ritiene di interloquire solo con la minoritaria categoria dei dirigenti scolastici per avanzare delle proposte relative al diverso funzionamento delle scuole per motivi di “risparmio energetico”.

Il personale scolastico, docente e non, non è rappresentato dai dirigenti scolastici che sono solo una delle tre categorie che operano nella scuola, la meno numerosa: la scelta di interloquire solo con una piccola parte, scarsamente rappresentativa del settore, è una chiara scelta politica, un modo di comportarsi che forse denota le indicazioni dei vari partiti ai quali appartengono gli amministratori dell’ente». 

«La Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma oltre a porre nuovamente la questione, pubblicamente, ai responsabili dei partiti politici del territorio precisa che non solo attenzionerà tutti i passaggi procedurali ma ha allertato anche i propri legali al fine di verificare la sussistenza di eventuali profili giudiziari, – precisa Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda nelle due province – : in considerazione del fatto che gli unici rappresentanti del comparto Istruzione sono sei soggetti sindacali tra cui anche noi, vorremmo che fosse chiaro che impegni, accordi, patti ecc. concordati escludendo i legittimi titolari della rappresentanza della categoria non impegnano i docenti e il personale scolastico». 




Kickboxing e fair play, Edoardo Ferrari (Yama Arashi) premiato il 3 novembre al Salone d’onore del CONI

Un bel gesto sportivo che continua a far parlare di sé anche a livello ufficiale con una serie di premiazioni. Non si spegne l’eco che riguarda Edoardo Ferrari, giovanissima promessa della Yama Arashi che a giugno a Jesolo ha vinto il titolo tricolore di kickboxing nella categoria Young Cadet 10-12 anni al limite dei 32 chilogrammi nel Light Contact. Nell’occasione, Edoardo aveva vinto la finalissima a tavolino perché il suo avversario era arrivato in ritardo al palasport a causa di problemi di viabilità, aveva quindi ricevuto la medaglia d’oro con tanto di premiazione e foto di rito. Ma quando il suo avversario era riuscito, seppur fuori tempo massimo, a raggiungere la sede delle gare Edoardo aveva deciso di restituire la medaglia ai giudici e combattere la gara per assegnare nuovamente il titolo. Per la cronaca aveva poi vinto nuovamente la medaglia d’oro, aggiudicandosi il combattimento e legittimando ulteriormente il verdetto.
Dopo esser stato premiato lo scorso 7 settembre a San Marino dal Comitato nazionale sanmarinese Fair play con il premio al gesto nella quinta edizione, della Giornata mondiale Fair Play, giovedì 3 novembre Edoardo sarà premiato al salone d’onore del CONI al Foro Italico a Roma ricevendo uno dei premi organizzati dall’European Fair Play Movement (Efpm) in occasione del proprio congresso.
“Mi fa molto piacere – le parole del padre, Andrea Ferrari – che sia anche un’occasione per far vedere come nelle arti marziali e negli sport di combattimento ci siano tanti bei gesti di sportività. Inoltre, sono anche molto orgoglioso di Edoardo, che si sta rendendo conto come comportandosi bene si è ripagati: questa è una grande lezione di vita per un giovanissimo come lui”.

Nella foto, Edoardo Ferrari al centro tra il direttore tecnico della Yama Arashi Gianfranco Rizzi (a destra) e Gian Battista Silvagni (presidente del Comitato nazionale sanmarinese Fair play)

 




Zucca regina delle mense scolastiche

Pranzo speciale nelle mense scolastiche cittadine, dove il menu portato in tavola oggi, giovedì 27 ottobre – seconda giornata a tema di un ciclo dedicato – ha celebrato la regina dell’autunno: la zucca, servita nel risotto e come goloso dessert nel pane che ne porta il nome, a completare il pasto che prevedeva anche polpettone di lenticchie e carote.

“Un duplice omaggio, a un ortaggio di stagione che rappresenta anche un ottimo prodotto a km 0”, sottolinea l’assessore alle Politiche Educative Mario Dadati, accolto alla primaria De Gasperi dagli alunni, dalle insegnanti e dal dirigente del Terzo Circolo Didattico Romeo Nicola Manno insieme all’ospite d’onore, l’allenatore della Gas Sales Bluenergy Lorenzo Bernardi. “Come sempre – aggiunge Dadati – la presenza di un campione dello sport, che ringrazio per la disponibilità e l’attenzione, ci aiuta a proporre ai bambini l’esempio positivo, a maggior ragione capace di suscitare interesse ed entusiasmo per il suo straordinario percorso agonistico, di cosa significhi seguire uno stile di vita salutare, che integra l’attività fisica con una sana e corretta alimentazione”.

Ad accompagnare l’assessore Dadati e coach Bernardi, il consigliere comunale e pediatra Giuseppe Gregori, la dietista Monica Maj, responsabile del controllo qualità e Laura Dallagiovanna per Cir Food, unitamente alla referente del Comune di Piacenza per le refezioni scolastiche, Valentina Serio. Il pranzo è stato occasione per ricordare le proprietà nutrizionali della zucca, che grazie alla scarsa presenza di lipidi e proteine, nonché al limitato apporto di carboidrati, presenta un contenuto calorico molto ridotto. Ricca di potassio, ferro e fosforo, la zucca è un alimento prezioso per il suo contenuto di beta-carotene, che il nostro organismo riesce a trasformare in vitamina A, con importantissime funzioni a difesa del corpo: dal funzionamento ottimale della vista allo sviluppo e differenziazione dei tessuti, senza dimenticare le proprietà antiossidanti che contrastano la formazione dei radicali liberi.

Il prossimo menu speciale, il 17 novembre, sarà un tributo ai bambini e ragazzi ucraini, con piatti tipici della loro tradizione gastronomica.

 




Baseball: nel week-end il Piacenza U23 impegnato a Milano nella fase finale del torneo Fontana

Week-end al Kennedy di Milano per il Piacenza e la speranza è che sia il più lungo possibile. Sono infatti in programma semifinali e finale del 1° Torneo “Robert Fontana” U23 nel quale i biancorossi sono riusciti ad arrivare fino alla fase finale grazie al primo posto nel girone B. Si comincia sabato pomeriggio quando in contemporanea (alle ore 15) si affrontano in semifinale Piacenza e Milano e al Provini di Novara i padroni di casa, primi nel girone A, ed il Senago. Il giorno dopo, a Milano, finalissima tra le vincenti con inizio alle ore 14. Un atteso epilogo che premia il successo di una manifestazione che il Milano 1946 ha deciso di varare incontrando l’adesione di ben undici squadre. Una passerella per i migliori U23 del NordItalia con l’auspicio che questo torneo possa trovare una collocazione stabile nello scorcio finale della stagione del baseball. Arrivati a questo punto è ovvio che il Piacenza cercherà di completare l’opera e visto il rendimento espresso nella prima fase, l’ambizione è tutt’altro che mal riposta. Potendo contare su rinforzi concessi da Parma e Codogno, la squadra biancorossa, che comprende anche i migliori prospetti del suo vivaio, ha le carte in regole per centrare la finale. Milano dal canto suo vorrà ovviamente fare bella figura nel torneo di casa e per questo la sfida si preannuncia accesa ed incerta. Stessa cosa per Novara-Senago e non potrebbe essere altrimenti visto l’alto livello espresso dal torneo.




“Le dighe non sono la soluzione alla siccità: sono vuote d’acqua e piene di inerti”

In un comunicato congiunto Legambiente, NoTube, Comitato Terme Val Trebbia, Wilderness sez.Piacenza, Associazione Amici del Nure si occupano del tema della siccità e delle dighe che, a giudizio degli scriventi, non sono la soluzione al problema della mancanza d’acqua.

«La siccità di quest’anno ha reso ancora più evidente quello che sosteniamo da tempo: se non piove non si riempiono neanche le dighe. Quindi le dighe, pur essendo uno strumento di accumulo di acqua, non sono la soluzione del problema siccità.

In aggiunta le dighe vuote mettono in evidenza un altro grave problema: il progressivo interramento degli invasi, soprattutto quelli appenninici, dove gli inerti accumulati sono limi e sabbia. Questo comporta due problemi derivati:

–     la riduzione della capacità di invaso, con perdita dell’efficienza dello stesso;

–     il periodico rilascio degli inerti nei fiumi in modo concentrato, con gravi conseguenze sull’ambiente fluviale.

Inoltre la pulizia degli invasi ha costi stratosferici che i gestori cercano di non accollarsi, preferendo  liberare, durante le piene, la maggiore quantità possibile di fanghi, lasciandoli defluire a valle della diga. Infatti, dal punto di vista economico, è senza dubbio più conveniente pagare una eventuale sanzione che affrontare i costi del corretto smaltimento dei detriti accumulati. Oppure, quando il gestore è pubblico, come nel caso dei Consorzi di Bonifica, le spese di pulizia sono a carico del pubblico e quindi ancora una volta dei cittadini.

Ecco perché le dighe non possono essere considerate la soluzione al problema siccità, essendo antieconomiche, pericolose e di grande impatto per la biodiversità e il paesaggio.

Serve invece:

–     aumentare l’efficienza delle reti esistenti, oggi inferiore al 50%, senza peraltro cementificare i canali, come recentemente accaduto;

–     modificare il sistema di distribuzione dell’acqua nei canali, passando ad un sistema a chiamata;

–     ridurre le colture idroesigenti, in particolare il mais da biomassa;

–     accumulare acqua in piccoli invasi, vicino agli utilizzatori con minori spese di costruzione e di gestione;

–     cercare di riutilizzare le acque di secondo uso come ad esempio quelle in uscita dagli impianti di depurazione.

Quest’anno, nonostante la grave siccità, abbiamo letto che la campagna del pomodoro e del mais è stata sostanzialmente in linea con gli altri anni, con rese superiori alla media, arrivando perfino a dichiarare a mezzo stampa, nonostante gli aumenti effettivi del costo del gasolio ed energia elettrica per i prelievi, che l’unico problema per gli agricoltori è stato “lo stress provocato dalla paura di non avere acqua”.

Questo risultato, come spesso in passato, è stato assicurato dal prelievo di tutta l’acqua disponibile per alcuni fiumi e torrenti o di quasi tutta per altri, oltre all’acqua prelevata dai pozzi. Ciò è stato possibile per le deroghe concesse al Minimo Deflusso Vitale (DMV) o al mancato controllo dello stesso da parte degli Enti preposti.

Questo prelievo di acqua dai fiumi e torrenti non ha avuto solo gravi conseguenze sull’ambiente fluviale ma soprattutto effetti sull’alimentazione delle falde acquifere. Per esempio in Val Nure, a causa della totale captazione dell’acqua superficiale e di subalveo, oltre che al forte prelievo da pozzi, è stata messa seriamente a rischio anche la disponibilità di risorsa destinata ai fabbisogni idrici. Senza considerare il problema della risalita del cuneo salino, quest’anno arrivato a ben 40 chilometri a monte della foce del Po, danneggiando l’agricoltura e l’ambiente di tutto il territorio del delta.

L’agricoltura è una risorsa fondamentale per il paese ma, alla luce degli incombenti cambiamenti climatici, diventa fondamentale cambiare registro e politiche sulle strategie di accumulo e risparmio dell’acqua, partendo dalle scelte della Regione, cui spetta la competenza del controllo delle risorse idriche, fino ad arrivare ai Consorzi di Bonifica.

Le proposte sono conosciute e in cantiere da anni, bisogna solo avere il coraggio e la volontà di applicarle».

 




Iniziativa benefica della Volley Academy Piacenza

Iniziativa benefica della Volley Academy Piacenza: durante la stagione appena iniziata, all’ingresso delle Palestre Baldini e Salvadè (palazzetto ex Laboratorio Pontieri), in occasione delle gare interne, sarà possibile lasciare un’offerta libera che sarà destinata all’ASD Special Dream Team e al PiaceBaskin, due società che si occupano di sport per ragazzi con disabilità. Si specifica che l’accesso ai Palazzetti per le partite di campionato è libero.

«La Volley Academy Piacenza – si legge in un comunicato – ritiene che lo sport sia uno dei mezzi più efficaci per abbattere ogni barriera ed ogni diversità e ogni giorno si schiera al fianco di tutti coloro che lavorano in questa direzione. Con le due associazioni citate, la Volley Academy Piacenza condivide gli spazi comunali delle palestre ex Pontieri per allenamenti e partite, sempre condividendo l’obiettivo di fare squadra e aiutarsi a vicenda».

 




A Gossolengo arrivano le giovani del VTB Aredici Bologna

Il Fumara torna al Palazzetto di Gossolengo per la quarta giornata di campionato nel girone F di serie B2. Ad attendere le biancoblu, che scenderanno in campo sabato alle 20:30, la formazione di VTB Aredici Bologna che finora ha racimolato due punti frutto della vittoria all’esordio nel derby bolognese con Persiceto: in seguito la formazione rossoblu ha incassato due sconfitte per 3-1 con Centro Volley Reggiano e Arbor.

Bologna può vantare uno dei roster più giovani del girone e propone un gioco piuttosto veloce, un’avversaria in parte diversa quindi dal Centro Volley Reggiano affrontato e sconfitto in quattro set dal Fumara nella precedente uscita. Partita dove la centrale Stefania Guaschino è stata tra le migliori realizzatrici nel sestetto di coach Mazzola.

«Con Reggio abbiamo iniziato bene: ci riusciva tutto e facevamo pochi errori dimostrando una bella intesa di squadra che già sentivamo anche nel precampionato». La vittoria sul CVR è arrivata dopo quattro set: in seguito ad un’ottima partenza del Fumara il terzo set si è rivelato più complesso del previsto: oltre al ritorno delle avversarie la squadra di coach Mazzola ha subito un calo di concentrazione, un aspetto da migliorare in vista della prossima gara.  «Ad un certo punto abbiamo abbassato la guardia mentre le nostre avversarie hanno rischiato di più. Sabato affrontiamo una squadra giovane, motivo per mantenere alta la concentrazione nonostante i loro risultati finora conquistati: non è una formazione da sottovalutare come nessuna del campionato».




Tre auto in fiamme a Fiorenzuola

Due auto in fiamme questa mattina in un parcheggio in via San Rocco a Fiorenzuola, nei pressi di una farmacia. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco. I veicoli sono stati gravemente danneggiati, uno è andato completamente distrutto, un terzo ha subito danni. Secondo una prima ricostruzione il fuoco si sarebbe sviluppato su una delle tre auto, forse per un guasto all’impianto elettrico ed avrebbe rapidamente avvolto le macchine affiancate.

Sembra che una delle vetture fosse alimentata a metano e questo avrebbe reso più delicate le operazione di spegnimento per le quali si è usato l’apposito liquido schiumogeno. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri.

 




Commissioni ridotte alla Banca di Piacenza per sostenere le piccole e medie imprese

La Banca di Piacenza scende nuovamente in campo, di fronte al protrarsi delle conseguenze economiche dovute alla situazione geopolitica, con un pacchetto di misure rivolte alle piccole e medie imprese. Il popolare Istituto di credito ha varato una campagna specifica rivolta al sostegno delle PMI in possesso dei requisiti di ammissibilità al Fondo Centrale di Garanzia, prevedendo anche la riduzione nella misura del 50% delle proprie commissioni, che va ad aggiungersi al plafond già stanziato fin dal febbraio 2022 per venire incontro alle imprese chiamate a fronteggiare i contraccolpi dei rialzi del costo delle materie prime.

Viviamo una fase storica nella quale emergenze di diversa natura stanno mettendo a dura prova il sistema economico mondiale, con inevitabili conseguenze per le economie nazionali e locali. Ricordiamo che per fronteggiare la crisi provocata dalla pandemia, la Banca di Piacenza ha concesso nel 2020 a famiglie e imprese moratorie sui mutui, anticipi cassa integrazione e finanziamenti liquidità per oltre 5mila pratiche e complessivi 400 milioni di euro, senza contare i numerosi interventi di aiuto a istituzioni e sodalizi impegnati ad affrontare l’emergenza sanitaria.

Azioni concrete a sostegno dei territori di appartenenza, a dimostrare che quando serve, la Banca c’è.

Con questa ulteriore iniziativa, la Banca di Piacenza conferma la propria attenzione nei confronti del tessuto economico di un territorio che ha la fortuna – che altri non hanno più – di avere una banca locale che raccoglie e semina dove è insediata.