È stata prorogata al 13 novembre la mostra delle foto di Cravedi

È stata prorogata al 13 novembre la mostra Tempi e volti di una comunità, la selezione di immagini tratte dall’archivio di Prospero Cravedi allestita negli spazi di Santa Chiara. La grande partecipazione di pubblico – dalla sua inaugurazione dal settembre scorso ha già accolto oltre settemila visitatori – ha convinto la Fondazione di Piacenza e Vigevano a prolungarne per la seconda volta l’apertura, rinviando così la conclusione del cartellone di eventi per i trent’anni proposti nei suggestivi spazi dell’ex convento sullo Stradone Farnese.

Tempi e volti di una comunità, a cura del professor Paolo Barbaro, docente dell’Università di Parma e allestita dallo Studio E Tre di Piacenza, espone duecento immagini realizzate a partire dalla metà degli anni Cinquanta fino a tutti gli anni Settanta. Un racconto per immagini, realizzato da Cravedi in sessant’anni di attività, che coglie l’anima di Piacenza, negli avvenimenti, nei personaggi famosi e nei volti di una comunità ritratta quotidianamente.

La mostra nelle settimane passate si è arricchita anche di alcuni incontri collaterali, durante i quali i protagonisti di allora, insieme a giornalisti e consiglieri della Fondazione, hanno parlato dello sport, dell’arte e della politica di quegli anni, rievocando la Piacenza di allora attraverso le immagini di Prospero. Tra i relatori il presidente della Fondazione Roberto Reggi, il vicepresidente Mario Magnelli, i giornalisti Gian Giacomo Schiavi, Paolo Baldini, Mauro Molinaroli, Paolo Gentilotti e Maria Vittoria Gazzola, il curatore Paolo Barbaro, i consiglieri della Fondazione Tiziana Pisati, Robert Gionelli e Elena Uber. Tra i testimoni Dario Squeri, Carlo Berra, Gianni D’amo, Mario Spezia, Gianfranco Dragoni, la dirigente del Comune Mara Conti, i calciatori Alberto Galandini, Gianni Callegari, Carlo Biggi, Felice Secondini, gli artisti William Xerra, Armodio, Carlo Bertè, Alfredo Casali e tanti altri.

Importante è stato il coinvolgimento degli studenti piacentini, sia delle scuole primarie e secondarie, sia di alcuni istituti superiori, che attraverso visite guidate hanno potuto vedere la mostra, confrontarsi con la storia recente di Piacenza e con un modo di fare immagini molto diverso da quello digitale delle nuove generazioni.

Per le nuove giornate di apertura gli orari di visita non subiranno variazioni: la mostra è aperta da martedì a venerdì  dalle ore 16 alle 19.30, sabato e domenica dalle  ore 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. L’ingresso è gratuito.




É boom di richieste per il Bando Fondo Affitto 2022: oltre 5 mila in provincia di Piacenza

Si è chiuso il Bando regionale ed alla fine è stata gara per rispettare i termini. Le domande dei cittadini sono state raccolte da giovedì 15 settembre 2022 a mezzogiorno di venerdì 21 ottobre 2022 . Alla fine, nella provincia di Piacenza sono state avanzate 5.084 domande su un bacino potenziale costituito da oltre 131.mila nuclei familiari censiti: una percentuale del 3,9, dato in linea con quella degli altri territori della Regione Emilia Romagna. La ripartizione per distretti non stupisce, con il distretto Città di Piacenza a presentare la metà delle richieste e i distretti di Levante e di Ponente a dividersi il resto, con una leggera prevalenza della parte orientale della provincia (distretto Città di Piacenza  2.467,  Distretto Levante 1.419, Distretto Ponente      1.198). Più interessanti da interpretare i dati per comune (tra parentesi il numero di domande di contributo effettivamente presentate da nuclei familiari presenti nel territorio comunale).

AGAZZANO (15)
ALSENO (63)
ALTA VAL TIDONE (25)
BETTOLA  (20)
BOBBIO (16)
BORGONOVO VAL TIDONE  (170)
CADEO (93)
CALENDASCO (15)
CAORSO (77)
CARPANETO PIACENTINO (98)
CASTEL SAN GIOVANNI (411)
CASTELL’ARQUATO (31)
CASTELVETRO PIACENTINO (33)
COLI (7)
CORTEMAGGIORE (102)
FARINI (3)
FERRIERE (2)
FIORENZUOLA D’ARDA (338)
GAZZOLA (6)
GOSSOLENGO (39)
GRAGNANO TREBBIENSE  (68)
GROPPARELLO (16)
LUGAGNANO VAL D’ARDA (59)
MONTICELLI D’ONGINA (59)
PIACENZA (2467)
PIANELLO VAL TIDONE (29)
PIOZZANO (1)
PODENZANO (101)
PONTE DELL’OLIO (59)
PONTENURE (130)
RIVERGARO (60)
ROTTOFRENO (235)
SAN GIORGIO PIACENTINO (52)
SARMATO (65)
TRAVO (21)
VERNASCA (10)
VIGOLZONE (51)
VILLANOVA SULL’ARDA (22)
ZIANO PIACENTINO (15)

Per accedere al bando affitti occorreva possedere un Isee ordinario o corrente fino a 17.154 euro (graduatoria 1), oppure fino a 35 mila euro, purché il richiedente avesse subìto un calo del reddito superiore al 25% (graduatoria 2). Sono stati esclusi dal beneficio gli inquilini che hanno avuto altri contributi per lo stesso scopo e gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica che potevano accedere solo alla graduatoria 2. Inoltre il contributo non era cumulabile con la quota destinata all’affitto nel reddito di cittadinanza. Il contributo può arrivare fino a 1.500 euro, si è in attesa dell’attribuzione degli stanziamenti.
«Sono confermate le nostre previsioni di numeri più alti dell’anno scorso, perché la difficile situazione economica ha impoverito famiglie che finora non avevano i requisiti Isee per presentare la domanda. A Piacenza, di questo passo, le domande potrebbero essere il doppio – dichiara Marco Di Barbora – referente Sicet CISL Piacenza – Noi della Cisl abbiamo assistito persone singole e famiglie nella compilazione ed abbiamo visto davvero molte persone che avevano bisogno di un aiuto concreto: il bando affitti è una misura ormai consolidata che fornisce un aiuto prezioso a chi vive in affitto, tuttavia non basta di certo a risolvere il problema della casa. Gli alti  costi di acquisto e affitto delle abitazioni minano la coesione sociale nei nostri territori».
«Abbiamo bisogno bisogno di qualcosa di più, rispetto a questa pur utile misura, aggiunge Michele Vaghini, Segretario Generale CISL Parma Piacenza, a partire da un nuovo grande investimento sull’edilizia residenziale pubblica, con un rilancio del sistema incentivante degli affitti concordati che permettono di calmierare i costi dei canoni. Ma c’è da chiedersi se non sia giunto il tempo di pensare a qualcosa di più in ambito territoriale, per esempio il varo di un meccanismo di garanzia sugli affitti, a cui potrebbero dare un contributo fondamentale le realtà importanti del tessuto economico e sociale piacentino dotate di visione di sistema».




Lo zafferano di montagna protagonista domenica della nuova escursione in Alta Val Tidone (PC)

La guida esperta escursionistica ambientale AIGAE Mirna Filippi organizza per domenica prossima 30 ottobre una nuova escursione che ha come protagonista lo zafferano di montagna, pregiatissimo prodotto che grazie all’azienda agricola ARMU viene coltivato e lavorato a Marzonago, borgo in sassi situato nella valle del Tidoncello che guarda i monti Lazzaro e Lazzarello.

La camminata prevede la partenza da Pecorara, con ritrovo ore 8:45 e partenza ore 9:00, e l’arrivo a Marzonago dopo 7,5 chilometri e un dislivello di circa 400 metri, attraverso boschi di querce, ginepri e aree adibite a pascolo, tra suggestivi colori autunnali in cui si trova un prezioso tassello di verde punteggiato di viola: sono le minuscole corolle di bulbi dell’azienda agricola ARMU di Alessandro Braga che produce lo zafferano nell’antica scuola di Marzonago adibita a laboratorio aziendale. Per i partecipanti ci sarà la possibilità di vedere il raccolto e la lavorazione dei pistilli che vengono trasformati nell'”oro rosso” della Val Tidone.

La quota di partecipazione è di € 12 per gli adulti, € 8 per i minori, € 10 per i soci dell’associazione ‘Sentiero del Tidone APS’: l’iscrizione obbligatoria deve pervenire entro Sabato 29 ottobre e l’escursione si svolgerà con un numero limitato di partecipanti. Tutte le informazioni dettagliate si trovano sull’evento Facebook oppure contattando direttamente la guida escursionista ambientale AIGAE Mirna Filippi tramite i seguenti riferimenti: telefono 3923267010 (anche WhatsApp) oppure tramite email filippimirna@gmail.com .

Tutte le escursioni di “Val Tidone Lentamente” sono a numero chiuso e rispetteranno le normative anti-assembramento: il calendario aggiornato ed ufficiale è presente sul nuovo sito web www.sentierodeltidone.eu




Provincia di Piacenza. Il presidente Patelli ha affidato le deleghe ai consiglieri provinciali

Con Decreto firmato in data odierna, il Presidente della Provincia di Piacenza, Monica Patelli, secondo quanto stabilito dallo Statuto dell’Ente, ha nominato Patrizia Calza Vicepresidente e disposto ufficialmente l’assegnazione delle deleghe ai Consiglieri Provinciali.

‘Augurando buon lavoro a tutti i Consiglieri – commenta Patelli – desidero sottolineare la volontà di proseguire nel lavoro in squadra, al di là delle appartenenze politiche, con la collaborazione di tutti i consiglieri provinciali, delegati e non, per continuare nell’importante lavoro che sta realizzando l’Amministrazione Provinciale in tutti gli ambiti di competenza’.

Di seguito i Consiglieri delegati e le rispettive deleghe assegnate.

Patrizia Calza: Vice Presidente con delega a Edilizia scolastica, istruzione e diritto allo studio, attività di supporto ai Comuni

Lodovico Albasi: Viabilità, Trasporto pubblico locale e mobilità, Rapporti con Anas per S.S. 45

Claudia Ferrari: Pianificazione territoriale, Pari opportunità, Politiche giovanili

Restano in capo al Presidente Monica Patelli le materie non delegate.




Finale di Coopstartup Bellacoopia: vince la 4F del Marconi di Piacenza

Più green, più veloce, più economico: è Green Trip, il progetto di cooperativa elaborato dagli studenti e dalle studentesse della 4F dell’Istituto Marconi di Piacenza, destinato a dare vita a una app che consenta di scegliere, selezionando tra diversi parametri, il tipo di trasporto pubblico da utilizzare nei propri spostamenti. È piaciuto al punto da aggiudicarsi il primo premio di 700 euro della giuria dell’edizione 2022 di Coopstartup Bellacoopia, il progetto promosso da Legacoop Emilia-Romagna co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna che quest’anno fa parte del programma del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS Italia, e che ha visto la finale questa mattina al Fuori Orario di Taneto nei pressi di Reggio Emilia.

“È stata una bellissima edizione – commenta Roberta Trovarelli di Legacoop Emilia-Romagna e promotrice del progetto –: finalmente siamo tornati in presenza e le 28 classi di tutto il territorio regionale si sono impegnate tantissimo per elaborare progetti innovativi e sostenibili. Sono stati coinvolti 800 studenti e studentesse che hanno mostrato il loro grande interesse per le tematiche ambientali e per la cooperazione come metodo di lavoro e come impresa”.

La giuria ha selezionato sei progetti, uno per ogni territorio coinvolto (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara, Bologna, Imola), assegnando a ognuno un premio per le diverse categorie. Oltre ai 700 euro per la classe prima classificata agli altri progetti andrà un assegno di 500 euro e un buono per una serata in pizzeria per la classe, il Chierici di Reggio Emilia, che ha creato la migliore performance di comunicazione. Green Trip, oltre a risultare il migliore progetto in assoluto, ha primeggiato nella categoria “Mobilità sostenibile”. Il premio “Filiera sostenibile” è andato a Rosem, progetto elaborato dalla 4CR del Rosa Luxemburg di Bologna, che vuole dare vita a una cooperativa che si occupi di sostenere attraverso il marketing le piccole imprese o i singoli stilisti del territorio impegnati nell’ecomoda.

Il premio “Città sostenibile” è andato alla 5B del Rontani di Parma per Rocco B., progetto di riqualificazione della vecchia sede della Bormioli attraverso la creazione di uno spazio ecofunzionale. Alla 4F del Liceo Alessandro da Imola dell’omonima città romagnola è andato il riconoscimento per la migliore “Idea innovativa”: Si tratta di P.Y.E. (Paint Your Enviroment) e prevede la produzione di vernice che assorbe CO2 applicabile sui mezzi di trasporto e sulla segnaletica stradale in grado di assorbire l’ossido di carbonio emesso dal traffico automobilistico.

La 5AE del Da Vinci di Modena ha pensato a “Pilambiente”, un progetto che prevede la realizzazione il riciclo delle batterie attraverso macchine apposite e un servizio che ne favorisce la vendita e l’acquisto, aggiudicandosi il premio “Consumo responsabile”. Infine, il premio “Inclusività” è andato al progetto Coop.PI. della 5C dell’Artistico Chierici di Reggio Emilia che ha pensato alla produzione e alla commercializzazione di “walking bikes”, ausili da passeggio destinati in particolare a persone con disabilità motoria parziale.

Le premiazioni, alle quali ha partecipato anche la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia Elena Carletti, sono avvenute in un’atmosfera di grande partecipazione, con tifo e applausi per le presentazioni dei progetti da parte delle classi selezionate per la finale e per i riconoscimenti ricevuti. L’evento ha avuto come ospite di eccezione l’insegnante, blogger e youtuber di “BarbaSophia” Matteo Saudino che alla sua maniera coinvolgente e ricca di spunti ha fatto un intervento dal titolo: “Diventare cittadini europei”.

“L’entusiasmo di questi ragazzi e di queste ragazze è davvero coinvolgente – ha commentato il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti che ha partecipato all’evento assieme alla direttrice dell’associazione Barbara Lepri e al presidente di Legacoop Emilia Ovest Edwin Ferrari –, sia nella ricerca di soluzioni alle tematiche legate alla sostenibilità, che riguardano la qualità del loro futuro, sia per la sensibilità che hanno mostrato verso i bisogni di chi è più fragile”.

 




Venerdì presentazione del libro di Stefania Bonaldi “Con la Gente. Dieci anni Sindaca di Crema”

Venerdì 4 novembre, alle 21:00, presso il Teatro Trieste Trentaquattro, i Giovani Democratici di Piacenza ospiteranno la presentazione del libro di Stefania Bonaldi “Con la Gente. Dieci anni Sindaca di Crema”, edito da Francesco Brioschi Editore.
Nell’opera, l’ex-amministratice, recentemente candidata al Senato della Repubblica, ripercorre la sua decennale esperienza alla guida della cittadina lombarda non nascondendo le molte soddisfazioni, ma nemmeno i momenti più difficili che ha dovuto affrontare dal 2012 fino al giugno scorso; il libro risulta essere anche una finestra spalancata sul lavoro dei tanti amministratori del nostro Paese.
L’autrice ed ex-Sindaca Stefania Bonaldi dialogherá con la Sindaca di Piacenza Katia Tarasconi.
A moderare sarà il Segretario della Federazione giovanile piacentina e consigliere comunale di Gragnano Trebbiense Andrea Capellini.




Scherma, Monaco e Bossalini sul podio al trofeo Città di Forlì

Due spade piacentine raggiungono il podio al trofeo “Città di Forlì”. Domenica scorsa, il secondo posto se lo è aggiudicato Valentino Monaco, mentre sul terzo gradino è salito il compagno del Pettorelli, Andrea Bossalini. I due allievi hanno superato con agilità i gironi, arrivando ai vertici della competizione che serve per incrementare la forma e riprendere confidenza con le gare. A seguire a bordo pedana, i papà tecnici Alessandro Bossalini, presidente del Pettorelli e il maestro Francesco “Ciccio” Monaco.

Nella stessa giornata a Modena sono scese in pedana, nella prima prova del Trofeo Emilia, anche le cadette Anna Scrivani e Alessandra Carrà, che hanno ben figurato nella competizione piazzandosi la prima al sesto posto e la seconda al decimo.




Risparmio energetico:”Ridurre l’illuminazione accresce il rischio di incidenti”

A Mauro Sorbi, presidente dell’osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale, non piace l’idea di ridurre l’illuminazione stradale, pensata per ridurre i consumi energetici. Ritiene infatti che possa accrescere il rischio di incidenti.

«Il piano energetico predisposto dalla UE – scrive Sorbi – tende a ridurre i consumi energetici e, tra le libere attuazioni, vi è anche quella che prevederebbe lo spegnimento delle luci stradali.

I tagli inevitabili sull’utilizzo dell’energia ovviamente non possono essere lineari, ma neanche possono interessare comparti e strutture che salvaguardano la vita umana.

Tra di essi, a pieno titolo, la rete stradale, perché è un dato inconfutabile che una corretta illuminazione è un fattore fondamentale per il contrasto all’incidentalità

I dati dell’incidentalità stradale attestano che nelle ore serali e notturne, in particolare in autunno ed in inverno, vi è un indice di mortalità molto più elevato che nelle ore diurne, specialmente per gli utenti deboli come pedoni e ciclisti che sono molto preoccupati per la loro incolumità.

Anche i lavoratori che smontato o lavorano in turni anche notturni temono di essere poco visibili quando attraversano la strada o scendono dai propri autobus con la conseguenza di rischiare di essere travolti.

Con l’arrivo dell’inverno, inoltre, il fondo stradale in qualche caso sconnesso e/o con la segnaletica orizzontale poco visibile, anche a causa della nebbia, o della neve e del ghiaccio, peggiorerà le proprie condizioni col conseguente aumento del rischio di incidenti!

La sicurezza passa anche dalla percezione degli ostacoli e delle insidie della strada: ridurre l’illuminazione accresce il rischio di incidente.

Senza illuminazione è difficile percepire le buche profonde, la segnaletica, i guardrail divelti e distrutti, le fronde che di protendono sulla sede stradale.

Infine un auspicio: non si baratti un risparmio immediato con la possibilità che a causa della scarsa illuminazione succeda l’ennesimo grave incidente, anche perché un sinistro funesto costa di più di un risparmio sull’illuminazione.

Fiat lux nelle menti di chi deve operare scelte così impattanti sulla vita di tutti i cittadini ed in particolare in quelle degli utenti deboli sulle strade: pedoni e ciclisti».




Dalla Svezia all’ISII Marconi di Piacenza per studiare robotica e IA

Quindici studenti dell’ISII Marconi delle classi quarte degli indirizzi automazione, elettrotecnica ed informatica e quattordici studenti svedesi della scuola partner Platengymnasiet di Motala hanno collaborato nell’ambito di un progetto biennale focalizzato sull’Intelligenza artificiale e la Robotica.

La scorsa settimana presso la scuola piacentina si è dunque svolta la terza mobilità internazionale nell’ambito del progetto Erasmus Plus.

L’attività è stata organizzata e coordinata dai docenti Maurizio Galli, Filippo Fantini, Raffaela Alessandrini, Maria Luisa Sesenna, Elena Sala e Cristina Rebecchi dell’ISII Marconi insieme ai professori Markus Tångring e Karin Linderyd della scuola partner svedese. In qualità di esperti sono intervenuti i professori Denis Gentilini e Svebor Smodlaka della scuola croata TSŠ – S.M.S.I. Dante Alighieri Pula di Pola.

Per l’intera settimana gli studenti hanno seguito lezioni specifiche relative al nuovo sistema ANPR, già in funzione presso l’ISII Marconi, per il riconoscimento delle targhe automobilistiche ed il controllo del cancello di accesso al cortile della scuola mediante una rete neurale. Si è inoltre parlato delle possibili future applicazioni della intelligenza artificiale nella didattica ed dell’utilizzo didattico dei bracci robot collaborativi (Cobot).

Gli studenti svedesi, accompagnati dai compagni dell’ISII Marconi, hanno visitato alcuni tra i principali monumenti della città e della provincia di Piacenza: da piazza Cavalli a piazza Duomo, dal Palazzo Farnese a Santa Maria di Campagna, dal ponte Gobbo alle chiese ed ai palazzi di Bobbio.

I ragazzi delle due nazioni, nella settimana, hanno vissuto a stretto contatto ed hanno fatto esperienze comuni nel tempo libero; alcuni hanno scelto di fare un giro a Milano,  altri hanno visitato la fabbrica della Ferrari a Maranello. Tutti insieme hanno passato un pomeriggio a giocare a basket e paddle ed una serata al bowling. La conoscenza era in realtà già iniziata settimane prima attraverso i social che serviranno anche ora per non perdersi di vista.

L’esperienza si è conclusa con un “Pizza Party” di commiato, molto apprezzato dai ragazzi svedesi. I ragazzi coinvolti, italiani e svedesi si incontreranno nuovamente durante la seconda parte dell’attività prevista nella settimana dal 24 al 28 aprile 2023, quando il gruppo degli studenti e dei docenti dell’ISII si recherà in Svezia in visita presso la scuola partner Platengymnasiet di Motala.




Sopralluogo dell’assessore per risolvere il problema sicurezza stradale davanti al Mazzini

Non ha decisamente perso tempo l’assessore Matteo Bongiorni: a fronte della protesta dei genitori che stamane avevano disegnato alcune zebre davanti alla scuola Mazzini, nel pomeriggio di oggi ha subito effettuato un sopralluogo con i tecnici dell’Ufficio Viabilità del Comune di Piacenza, di Tempi Agenzia e di Seta.

“Ravvisata la necessità – sottolinea Bongiorni – c’è la massima e piena disponibilità a provvedere alla predisposizione delle strisce pedonali, tenendo però presenti, prioritariamente, le questioni di sicurezza viabilistica che riguardano tutta la zona in questione. Per opportuna informazione, lì affiorano le strisce gialle temporanee che furono realizzate, credo nel 2015, in occasione del cantiere di sistemazione degli spazi antistanti l’ex biglietteria; le stesse furono cancellate a fronte della nuova perimetrazione degli stalli delle fermate degli autobus, poiché è chiaro che le strisce non possono intersecare le aree di manovra dei mezzi. Per questo – aggiunge l’assessore – va rivista la disposizione degli spazi, coniugando le diverse esigenze e cercando, naturalmente, di tutelare soprattutto la sicurezza dell’utenza pedonale. Con Tempi Agenzia e Seta stiamo compiendo alcune verifiche proprio in materia di sicurezza e dell’adeguamento degli spazi anche in altre zone scolastiche sensibili, in particolare su via IV Novembre; sarà nostra urgenza, quindi, trovare una soluzione positiva anche per la scuola Mazzini”.

“Inoltre – conclude Matteo Bongiorni – sul tema della gestione dell’entrata e dell’uscita degli alunni stiamo portando avanti un lavoro corale con gli assessori Fantini e Dadati, gli istituti scolastici cittadini e i rispettivi mobility manager, con l’obiettivo di migliorare alcune situazioni già da tempo oggetto di attenzione”.




Maxi operazione antimafia della guardia di Finanza in Emilia Romagna

Un centinaio di militari del comando provinciale della guardia di Finanza di Bologna, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, con l’ausilio di personale dei comandi Provinciali di Milano, Forlì-Cesena, Reggio-Calabria, Vibo Valentia e Chieti, hanno eseguito misure cautelari personali a carico di 23 persone – affiliate alle ‘ndrine dei “Piromalli” di Gioia Tauro e dei “Mancuso” di Limbadi – e sequestrato conti correnti, beni immobili e quote societarie per 30 milioni di euro circa tra le province di Roma, Milano, Brescia, Bologna, Monza, Modena, Piacenza, Forlì-Cesena, Reggio Emilia, Vibo Valentia e Reggio-Calabria.

I provvedimenti sono stati emessi dal gip presso il Tribunale di Bologna Domenico Truppa su chiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, ed in particolare del procuratore Marco Forte.

Le indagini, eseguite dagli specialisti del G.I.C.O. del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna, con il supporto dello S.C.I.C.O. e la direzione della procura della Repubblica rientrano nell’operazione “Radici”, che ha preso le mosse dal monitoraggio di cospicui investimenti immobiliari e societari riconducibili a soggetti di origine calabrese. È stata così fatta luce su infiltrazioni nel tessuto socio-economico dell’Emilia Romagna di organizzazioni criminali di stampo mafioso radicate in Calabria (da qui il nome dell’operazione).

Gli investimenti illeciti, molti dei quali avvenuti in piena emergenza COVID, hanno riguardato, nel tempo, esercizi commerciali ubicati principalmente lungo il litorale romagnolo (edilizia, ristorazione, industria dolciaria). Dopo mesi di complesse indagini è emersa la presenza nel territorio regionale di piccoli gruppi di matrice ‘ndranghetista, ognuno dei quali guidato da personalità di spicco, con propri interessi economici e, soprattutto, provvisto di legami con diverse famiglie e mandamenti della “casa madre” in Calabria, spesso menzionati nelle varie conversazioni intercettate.

Grazie al ricorso a indagini tecniche, telefoniche e ambientali e ad indagini bancarie è stato documentato un vorticoso giro di aperture e chiusure di società che, formalmente intestate a prestanome, venivano utilizzate come “mezzo” per riciclare denaro e per consentire l’arricchimento dei reali beneficiari. Il tutto con sistematiche evasioni fiscali ottenute attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture false e vere e proprie distrazioni patrimoniali, con palese noncuranza delle possibili conseguenze in termini di procedure fallimentari.

Il tutto condito da ripetuti episodi di intimidazione e minacce e vere e proprie violenze ai danni degli imprenditori che si sono rifiutati (o hanno tentato di farlo) di aderire alle richieste del gruppo.

 

 




Attestazione obbligatoria per i contratti agevolati

L’attestazione (rilasciata da chi e secondo quanto previsto dall’Accordo locale) per i nuovi contratti agevolati stipulati senza l’assistenza di organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini, rimane obbligatoria anche dopo alcune modifiche che sono state apportate all’istituto. Gli unici contratti per i quali l’attestazione non è obbligatoria sono quelli in cui non vi sia stato un nuovo Accordo locale dal 2017 ad oggi.

Le attestazioni, com’è noto, hanno lo scopo di accertare che i contratti di locazione siano conformi a quanto stabilito dagli Accordi locali. Proprio per questo, l’attestazione può essere data solo da organizzazioni che abbiano partecipato alla stesura degli Accordi stessi.

La logica del tutto è che non possano beneficiare delle speciali agevolazioni fiscali, previste dalla normativa tributaria ed a carico dei Comuni, quei contratti che non rispettino le indicazioni dell’Accordo con Confedilizia stipulato localmente e sui quali Accordi i Comuni (benché molti di essi facciano finta di averne) non hanno alcun potere di intervento nel merito, tutto essendo demandato alle organizzazioni della proprietà edilizia e dell’inquilinato, eccetto la sola possibilità dei Comuni di convocare semplicemente – sotto la loro responsabilità – le organizzazioni di cui trattasi più rappresentative sul piano locale (a nulla influendo la rappresentatività sul piano nazionale, per espressa previsione di legge) nonché – ancora – di conservare gli Accordi locali approvati (e in Comune depositati, come deve essere fatto, da parte di almeno una delle organizzazioni sottoscrittrici). Il deposito in Comune è al fine della pubblicità o, meglio, della piena conoscenza degli Accordi da parte di cittadini interessati che chiedano di averne visione (in Comune, anziché presso le Organizzazioni stipulanti).

È sorto il problema della validità o meno dell’attestazione iniziale anche per successivi contratti, ed esso è stato risolto recentemente dalla legge: non occorre altra attestazione, se i contratti hanno “il medesimo contenuto”. Da intendersi, quindi, per uguale sostanza (e non, per uguali parole).

Corrado Sforza Fogliani – Presidente Centro studi Confedilizia