Al torneo Fontana U23 il Piacenza perde a Senago ma vince con Brescia

Il Piacenza apre il Torneo “Robert Fontana” U23 con una sconfitta a Senago (3-1) ma si riscatta alla grande al De Benedetti contro Brescia (11-1) e si tiene aperta la porta della semifinale. Decisivi saranno gli incontri casalinghi contro Seveso e Ares Milano di domenica 23.
PIACENZA         0-1-0-0-0-0-0    1
SENAGO           0-0-2-0-1-0-X    3
Formazione: Chacon ss, Nani 2b/lan, Minoia ec, Segreto ric, Speziali 1b/2b, Pancini dh/3b, Gerardi es, Scrivani (Molina) ed, Casana 3b (Calderon 1b). Lanciatori: Gabbari (rl3 bv2 bb3 k3 pgl1), Bigliardi (rl2 bv2 bb2 k4 pgl1), Nani (rl1 bv0 bb2 k3 pgl0).
Nel match d’esordio del torneo i biancorossi trovano un’osso duro come Senago ma alla fine reggono il confronto e possono solo recitare il mea culpa per i sei errori che nella sostanza determinano la sconfitta, al di là dei meriti dei lombardi. Piacenza, rinforzato da U23 di Codogno e Crocetta, passa in vantaggio al 2° con una sequenza da manuale: Gerardi ottiene la base, ruba la  seconda e Chacon e lo porta a punto con un singolo. Tutto sembra facile ma al 3° un doppio gioco non completato da il via al recupero dei padroni di casa che, grazie ad altre tre errori, operano il sorpasso (2-1). Da lì alla fine Senago segnerà un altro punto al 5° con Piacenza incapace di replicare nel box di battuta. Solo due in totale le valide biancorosse che non bastano a recuperare un passivo tutt’altro che insormontabile. Luci e ombre insomma contro un avversario che certamente farà strada nel torneo.
BRESCIA    0-0-0-1-0-0    1
PIACENZA  1-0-2-0-6-2  11
Formazione: Nani 2b, Casana 3b, Minoia ec (Calderon ph), Chacon ss, Gibson ric (Pancini), Speziali 1b, Riviera es, Scrivani ed (Molina ph), Mandas dh. Lanciatori: Dall’Agnese (rl3 bv1 bb0 k6 pgl0), Carnevale (rl1 bv0 bb1 k2 pgl0), Sanna L. (rl2 bv1 bb0 k3 pgl0).
Il giorno successivo al De Benedetti per Brescia non c’è scampo e Piacenza vince al 6° per manifesta superiorità (11-1). La squadra di D’Auria resta costantemente in vantaggio già dal primo inning e dilaga al 5° quando sul 3-1 segna altri 6 punti con Brescia in evidente difficoltà ( 4 basi concesse, un colpito e tre valide tra cui il doppio di Molina). Fine anticipata e Piacenza che torna in carreggiata dopo aver masticato amaro a Senago. Buoni segnali dagli incoraggianti esordi dei giovani U15 Mariano Riviera e Pietro Mandas. Nell’altra partita del girone l’Ares vince 15-4 a Seveso e per Piacenza la semifinale, appannaggio delle prime due, è ancora possibile. Al ritorno in campo domenica 23 bisognerà vincere entrambi gli incontri programmati al De Benedetti contro Seveso e Ares.




Iren: sportelli aperti con orario continuato

 Novità in casa IREN: per venire incontro alle esigenze della clientela, il tempo di apertura degli sportelli dei territori di Parma, Piacenza e Reggio Emilia viene esteso dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 17.30 senza interruzioni. L’orario continuato dell’apertura al pubblico potrà quindi agevolare chi, avendo a disposizione periodi di tempo definiti, deve recarsi a sbrigare le proprie pratiche presso le sedi IREN. Rimane invariata l’apertura del sabato dalle ore 8,30 alle ore 12.30.

Si ricorda ai clienti che, utilizzando l’App IRENYOU, è possibile prenotare in anticipo l’appuntamento, evitando le code ed ottimizzando il proprio tempo a disposizione e gestire con un semplice click – senza bisogno di muoversi da casa o di interagire fisicamente o al telefono con un consulente – i propri contratti di luce, gas o acqua, ricevere o pagare le bollette da smartphone, tablet o pc.

Si rammenta, inoltre, che è sempre attivo lo sportello telefonico al NUMERO VERDE 800 969696 attivo tutti i giorni feriali dalle 8 alle 18.




Kickboxing, tris di medaglie iridate per la Yama Arashi ai Mondiali WAKO Cadetti e Juniores

Una settimana densa di emozioni vissute con i colori azzurri e un bottino prestigioso portato a Piacenza. La Yama Arashi applaude le prestazioni dei talenti in erba Nikol Ilieva, Somaya El Hayek e Layla El Hayek, protagoniste ai Mondiali WAKO Cadetti e Juniores di kickboxing a Jesolo.
Tre allori (due individuali e uno a squadre), suddivisi in due argenti e un bronzo. Questo il riassunto dei risultati di prestigio per il sodalizio piacentino; nello specifico, Somaya El Hayek ha centrato il secondo posto nel Kick Light nella categoria Old Cadets (13-15 anni) al limite dei 60 chilogrammi, mentre la sorella Layla si è messa al collo la medaglia di bronzo nel Point Fighting centrando il terzo posto negli Young Cadets (10-12 anni) fino ai 42 chilogrammi. Per lei, inoltre, l’argento di specialità nella gara a squadre disputata con l’Italia. L’emozione, invece, ha frenato Nikol Ilieva, con il sorteggio che l’ha fatta combattere subito nella giornata inaugurale sia nel Light Contact sia nel Kick Light, non riuscendo a esprimere il suo potenziale e a superare il primo turno a eliminazione diretta.
La rassegna iridata di Jesolo non ha portato solamente ottimi risultati alla palestra piacentina del maestro Gianfranco Rizzi, ma anche una nota di prestigio: per la seconda volta, la federazione italiana (Federkombat) ha chiamato il piacentino Davide Colla (campione del mondo e attuale istruttore alla Yama Arashi) a ricoprire il ruolo di direttore tecnico della squadra azzurra. Per Colla, non una novità assoluta, visto che aveva ricevuto lo stesso incarico in occasione degli Europei in Montenegro nel finale dellla scorsa stagione (2021).
Nella foto, da sinistra Layla El Hayek, Nikol Ilieva e Somaya El Hayek (Yama Arashi). 




Baseball: Codogno e Ares protagoniste nella prima giornata del Torneo Farnese

Il diamante Montesissa è stato teatro domenica della prima giornata del XVI Torneo Giovanile Farnese del 50°. Successo in termini di partecipazione per un evento che ha portato all’impianto di via Foresti quasi ottanta atleti della categoria U12. La giornata si è aperta col successo del Codogno sul Piacenza per 7-4, a seguire vittoria dell’Ares Milano sugli Old Rags Lodi per 10-4. La sessione pomeridiana proponeva il derby lodigiano che ha sorriso ancora al Codogno che regolava gli Old Rags con un netto 10-5. La giornata si chiudeva con la combattuta sfida tra i padroni di casa e l’Ares, giocata punto a punto e decisa solo all’ultimo a favore dei lombardi col minimo scarto (13-12). Il Torneo Farnese si chiuderà domenica con la seconda giornata U12 e, al De Benedetti, con il quadrangolare U15 che vedrà in campo Piacenza, Codogno, Pianorese e Old Rags.




Il Mefistofele di Arrigo Boito torna al Municipale dopo 53 anni

La Stagione d’Opera 2021/2022 del Teatro Municipale di Piacenza riprende, dopo la pausa estiva, con Mefistofele di Arrigo Boito. Il titolo è assente dal 1969 dal palcoscenico piacentino: dopo cinquantatré anni torna in scena al Municipale venerdì 14 ottobre, alle ore 20, con replica domenica 16 ottobre alle ore 15.30, in una nuova coproduzione tra Fondazione Teatro Comunale di Modena e Fondazione Teatri di Piacenza.

Anche se il nome dell’autore è associato indissolubilmente al libretto dei due più moderni capolavori di Giuseppe Verdi, Otello e Falstaff, Boito fu tra i primi compositori italiani a scrivere, come Wagner, sia il libretto che la musica del suo massimo capolavoro. Intellettuale fra i più raffinati e ambiziosi della Scapigliatura italiana, Boito si ispirò a Goethe e alle tante fonti letterarie del mito di Faust per dare vita al titolo che, attraverso successive revisioni e adattamenti, raggiunse alla fine dell’Ottocento un posto stabile in repertorio nonostante l’impegno produttivo richiesto per la sua rappresentazione scenica e musicale.

La direzione musicale dello spettacolo è affidata a Francesco Pasqualetti, che ha diretto nei maggiori Teatri italiani ed esteri, tra cui il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Torino, l’Opera di Colonia e la New Zealand Opera, alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana e di un cast formato da Simon Lim (Mefistofele), Antonio Poli (Faust), Marta Mari (Margherita/Elena), Eleonora Filipponi (Marta), Paolo Lardizzone (Wagner), Shay Bloch (Pantalis) e Vincenzo Tremante (Nerèo). Le masse corali, per quest’opera che richiede imponenti organici, sono quelle del Coro Lirico di Modena unito al Coro del Teatro Municipale di Piacenza sotto la guida di Corrado Casati, oltre alle Voci bianche del Teatro Comunale di Modena dirette da Paolo Gattolin.

L’allestimento è curato da Enrico Stinchelli, che firma regia, scene e costumi, con elementi scenici della Fondazione Teatro di Pisa, conservando l’ambientazione originale del libretto. Lo spettacolo si avvale anche di video e luci di Angelo Sgalambro e delle coreografie firmate da Michele Merola per i danzatori di Agora Coaching Project/ MM Contemporary Dance Company.

Le recite di Mefistofele al Teatro Municipale sono dedicate, oltre che alla memoria del Maestro Gianluigi Gelmetti che avrebbe dovuto inizialmente dirigere la produzione, anche al piacentino Sandro Bosoni, medico, politico, tra i fondatori e presidente dell’Associazione Amici della Lirica di Piacenza, scomparso nel 2011 e che amava particolarmente l’opera di Boito.

 “Nel Mefistofele bisogna crederci – dice il regista Stinchelli, che è anche dal 1988 il noto conduttore del programma “cult” La Barcaccia su Rai Radio3 – e se ci si abbandona al viaggio alla fine non ci si pente: musica coinvolgente e di felicissima fattura, scene immaginifiche e varie, tra le più efficaci che possa annoverare il melodramma. Non è Berlioz, non è Verdi, non è Wagner, ma possiede il fuoco creativo di questi inarrivabili modelli. Boito condensò nel Mefistofele il suo credo artistico, direi proprio la sua filosofia di vita. Uomo colto, fine intellettuale, rara intelligenza, dovette subire l’umiliazione di assistere alla Scala, nel 1868, al fiasco solenne del Mefistofele prima versione, di cui conserviamo oggi il libretto e non più la musica, poiché lo stesso autore fu costretto a rifare tutto nel 1875 per la ripresa bolognese che segnò, per contro, l’inizio d’una ascesa trionfale.”

“Il Mefistofele di Arrigo Boito è un’opera straordinaria e monumentale – così la definisce il direttore d’orchestra Pasqualetti – Basterebbero i numeri delle masse sonore che Boito impone per la sua realizzazione per poterla definire, usurpando un termine cinematografico, un kolossal. Tra orchestra in buca, banda in palcoscenico, coro in scena, coro di voci bianche, artisti della compagnia e attori si raggiunge rapidamente la singolare cifra di circa 180 esecutori”.

I biglietti per Mefistofele sono in vendita online sul sito internet www.teatripiacenza.it e presso la Biglietteria del Teatro Municipale: tel. 0523 385720 / 21 – biglietteria@teatripiacenza.it.




Positiva la trasferta in terra sarda per il Piacenza Rugby

Il Piacenza Rugby rientra dalla prima delle due trasferte in Sardegna con il bottino pieno: 5-74 il punteggio finale a favore dei biancorossi, frutto di ben 11 mete (4 messe a segno da Marazzi e 3 da Castagnoli) e con 5 punti per la classifica generale.
Ma al di là del risultato finale, c’era grande attenzione da parte di tutto l’ambiente per questa “prima” di campionato con molti elementi che la facevano rientrare tra le partite insidiose: l’incognita di incontrare sul proprio campo l’Olbia, squadra neopromossa, con un ambiente molto carico ed entusiasta per l’obiettivo raggiunto e tanta voglia di voler ben figurare davanti al proprio pubblico; l’allenatore Kelly Rolleston, validissimo tecnico ben conosciuto per le sue qualità da tutto l’ambiente rugbystico piacentino; ed infine una lunga e faticosa trasferta per gli atleti piacentini, motivo per il quale la società biancorossa ha predisposto che la squadra partisse il sabato per meglio smaltire le fatiche del viaggio.
Il Piacenza Rugby ha saputo però imporre il piano di gioco impostato in fase di preparazione all’incontro e ha dato risposte positive anche rispetto alla tenuta atletica, in una partita giocata molto sul piano fisico dalla squadra avversaria. Lo staff tecnico biancorosso, pur consapevole di dover ancora sistemare alcuni meccanismi – peraltro giustificabili alla prima uscita stagionale – alla fine si è dimostrato soddisfatto per quanto visto sul campo.
Unico rammarico non aver potuto schierare all’apertura il neo acquisto Luca Sardo, tenuto prudenzialmente a casa con qualche linea di febbre.
Appuntamento a domenica prossima per l’esordio al Beltrametti con il Savona, altra squadra neo promossa.
PIACENZA: Grandi, Viani A., Castagnoli, Trabacchi L. (12’st Bacciocchi), Nosotti (1’st Baccalini), Trabacchi J., Negrello, Casali Ale., Marazzi, Roda (19’st Ben Khaled), Bonatti, Casali Alb., Rapone (12’st Codazzi), Alberti M., Alberti A. (1’st Battini). All: Grangetto
Arbitro: Dario Marzetta di Brescia.
Marcatori: 9’mt Marazzi tr Trabacchi J. (0-7); 15’ cp Trabacchi J. (0-10); 18’ mt Viani (0-15);
27’ mt Marazzi (0-20); 31’ mt Castagnoli tr Trabacchi J. (0-27); 36’ mt Marazzi tr Trabacchi J. (0-34);
38’ mt Grandi tr Trabacchi J. (0-41); secondo tempo: 11’ mt Alberti M. tr Trabacchi J. (0-48);
18’ mt Armani (5-48); 25’ mt Bucellari tr Trabacchi J. (5-55); 27’ mt Castagnoli (5-60);
37’ mt Marazzi tr Trabacchi (5-67); 40’ mt Castagnoli tr Trabacchi (5-74)




A Sarmato nuovo servizio doposcuola

Al via a Sarmato un nuovo servizio dedicato a bambine e bambini della scuola primaria: un dopo scuola, strutturato su due giorni settimanali e realizzato dal Comune in collaborazione con il Centro Sociale Anziani e la Famiglia Alpina Sarmatese.

“Si tratta di un’esigenza delle famiglie ravvisata già pre-Covid” spiega l’assessora all’Istruzione e Politiche Sociali Pinuccia Tassi “Avevamo somministrato un questionario ai genitori per renderci conto in maniera diretta e concreta delle principali necessità relative ai servizi. Purtroppo la pandemia aveva bloccato la realizzazione dell’iniziativa, che abbiamo voluto riprendere ora per fornire un servizio aggiuntivo alle famiglie”

Il dopo scuola è aperto a bambine e bambini dalla prima alla quinta classe della scuola primaria, i partecipanti saranno divisi tra più piccoli e più grandi al fine di organizzare al meglio il lavoro.
Il lunedì saranno prelevati direttamente a scuola – con apposite deleghe – e condotti presso le sedi associative, dove saranno intrattenuti con giochi e attività fino alle ore 18.
Il venerdì, invece, visto che la scuola termina al mattino, bambini e bambine saranno attesi alle 14.30 presso le sedi dove saranno affiancati nello svolgimento dei compiti.

“Abbiamo voluto che il servizio fosse fruibile, quindi il costo è davvero contenuto: 5 Euro per tutto l’anno scolastico, sarà il Comune a sostenere le Associazioni per gestire le spese del servizio” spiega la Sindaca Claudia Ferrari “La sinergia tra Comune e Associazioni di volontariato è fondamentale per creare una rete di sostegno alle famiglie, per questo ringrazio moltissimo tutte le persone volontarie impegnate nei tanti servizi che vengono offerti”.

Il dopo scuola inizierà il 14 ottobre, fino a mercoledì 12 le iscrizioni saranno raccolte presso l’Ufficio Scuola del Comune di Sarmato; maggiori informazioni sul sito www.comune.sarmato.pc.it




Lega: “Per Villa Verdi si attivi la Regione Emilia-Romagna mettendo a disposizione proprie risorse”

 “Per Villa Verdi si attivi la Regione Emilia-Romagna mettendo a disposizione proprie risorse”. È l’impegno indicato in una risoluzione da discutere in Assemblea legislativa regionale eche vogliono far assumere alla Giunta regionale il capogruppo in consiglio e commissario Lega Emilia, Matteo Rancan, il Vicepresidente della stessa Assemblea, Fabio Rainieri, primo firmatario, e i consiglieri Valentina Stragliati ed Emiliano Occhi.

“Villa Verdi è un patrimonio collettivo che deve continuare ad essere visitabile dal pubblico per la sua parte museale – hanno argomentato Rancan e Stragliati – Con la vendita si rischia che se ne appropri qualcuno che ne limiti o addirittura ne escluda la fruibilità ai visitatori. Inoltre, avrebbe bisogno di interventi di manutenzione che ne consentano la piena accessibilità. L’intervento delle istituzioni pubbliche è quindi necessario. La Regione Emilia-Romagna è l’unica istituzione territoriale che ha l’autorevolezza per poter guidare come capofila una iniziativa di acquisizione che tuteli il bene e la sua valenza culturale e storica oltre che turistica. Inoltre potrebbe mettere a disposizione proprie risorse economiche. Lo consentirebbero diverse disposizioni di leggi regionali e sarebbe un’operazione che potrebbe rientrare nell’ambito di quelle previste per Case e studi dei personaggi illustri dell’Emilia-Romagna, la cui salvaguardia è appunto oggetto di una recentissima legge specifica dell’Emilia-Romagna. In questa vicenda non c’è solo in ballo la necessità di poter continuare a dare lustro ad uno dei più importanti figli dell’Emilia che peraltro ha fatto tanto e non solo con la sua arte per la sua e nostra terra. C’è anche la grande opportunità di poter favorire un indotto turistico assolutamente da preservare e che con una simile operazione potrebbe essere anche rilanciato” concludono i leghisti.




A scuola a ritmo di jazz con il Pedibus accompagnato dai musicisti

Ha ottenuto il consueto successo, tra l’entusiasmo di bambini, volontari, insegnanti e genitori che hanno accolto il Pedibus alla primaria di San Lazzaro stamani, l’edizione speciale del percorso casa-scuola con l’accompagnamento dei musicisti.

Come da tradizione, in occasione del Piacenza Jazz Fest, alcune linee dei Pedibus cittadini hanno l’occasione di sperimentare la camminata mattutina al ritmo festoso degli strumenti: il sax tenore di Gianni Azzali, la tromba di Gianni Satta, il sax baritono di Alberto Venturini, il trombone di Stefano Caniato, il banjo di Renato Podestà, le percussioni di Roberto Lupo e Luca Mezzadri, che partendo dal capolinea all’incrocio tra le vie Pallastrelli e Maggi hanno guidato, oggi, il tragitto verso il plesso di via Emilia Parmense.

L’iniziativa è stata occasione per salutare, alla presenza degli assessori Mario Dadati e Serena Groppelli, accanto alla dirigente del 2° Circolo didattico Giovanna Solari e alla referente di Ceas Infoambiente del Comune di Piacenza Alessandra Bonomini, il riavvio della linea di San Lazzaro per l’anno scolastico 2022-2023, grazie alla preziosa collaborazione dell’Associazione Genitori Piacenza 4. “Il Pedibus ha un valore educativo, ambientale e sociale importantissimo – rimarcano Groppelli e Dadati – perché non solo insegna ai bambini a dare il proprio contributo nel ridurre l’inquinamento, mettendoli in condizione di conoscere il proprio quartiere e osservarne ogni giorno i cambiamenti, ma coinvolge anche gli adulti, così come i ragazzi, nel sentirsi parte attiva e integrante di una comunità. Grazie ai musicisti che hanno animato il percorso in questa occasione, alla scuola che con sensibilità si fa partecipe di questo progetto e a tutti i volontari e accompagnatori senza i quali questa esperienza così formativa non sarebbe possibile”.

Prossimo appuntamento, lunedì 24 ottobre, con la primaria De Amicis, dove il Pedibus Jazz potrà essere d’aiuto per promuovere l’attivazione di una seconda linea accanto a quella esistente da un paio d’anni.




“Il campo di prigionia nel castello di Rezzanello era vissuto dagli ufficiali inglesi quasi come un resort”

“Quando guarderemo indietro ai giorni di Rezzanello, ricorderò sempre le nostre partite notturne a bridge che abbiamo fatto per più di 5 mesi. Ci siamo accusati di non fidarci l’uno dell’altro! Sandy, aprile 1942”.

Questo uno dei messaggi contenuti nel manoscritto appartenuto al generale Vaughan, primo Senior British Officer del Campo di prigionia di Rezzanello, riprodotto come allegato al volume di David Vannucci (“Memorie di prigionia dal Campo p.g. 17 di Rezzanello”, Edizioni Tip.Le.Co) realizzato con il contributo della Banca di Piacenza e presentato al PalabancaEventi di via Mazzini, Sala Panini, dall’Autore, introdotto dal condirettore generale dell’Istituto di credito Pietro Coppelli. Un appuntamento (il terzo) dell’Autunno culturale organizzato come da tradizione dalla Banca.

Il 25 aprile del 1941 all’interno del castello di Rezzanello venne costituito il Campo di prigionia n. 17 riservato a quasi 150 uomini provenienti dall’impero britannico, con 60 militari italiani incaricati della custodia dei prigionieri.

«Quell’esperienza – ha spiegato il ten. col. Vannucci – si concluse nel settembre del ’43 quando, con l’arrivo delle truppe tedesche di occupazione a seguito dell’armistizio con gli alleati, al castello si trovarono poche suore (l’edificio apparteneva alle Orsoline) e una sessantina di prigionieri greci ammalati e disorientati dal caos di quei giorni».

Fino ad allora ben tre contingenti di ufficiali britannici e sudafricani avevano conosciuto la prigionia del Campo di Rezzanello, in un clima di sostanziale rispetto da parte dei militari italiani e di stretti rapporti di amicizia e cameratismo nati fra le quattro mura del castello. Un Campo ideale, veniva definito nelle ispezioni della Croce Rossa svizzera e vissuto dagli ufficiali più come un resort che una prigionione, dove oltre che a Bridge si giocava a pallavolo, si ascoltava musica, si organizzavano rappresentazioni teatrali e dove si realizzava anche la rivista illustrata “Rezzanello Revue”.

«Due anni e mezzo intensi – ha specificato l’autore mostrando anche un video – che modificarono profondamente la vita presente e futura di tutti i prigionieri, ma che costituirono un importante cambiamento anche per la monotona vita della comunità rurale di Rezzanello, una delle più povere della zona. L’intera vallata, infatti, venne quasi per magia fragorosamente animata dal campo di prigionia, che fece percepire la propria presenza con i rumori provocati dalle operazioni che si svolgevano nel castello-prigione; la domenica, poi, i prigionieri cattolici partecipavano alla messa nella chiesa del paese e durante la settimana a piccoli gruppi, scortati dai soldati, facevano passeggiate lungo le strade limitrofe al castello».

Alla ricerca di quante più testimonianze possibile di quell’esperienza, il ten. col. Vannucci si è imbattuto nel già citato manoscritto, oggi di proprietà di Andrea Naturani di Carpaneto (presente in sala).

«E’ grazie alla sua disponibilità – ha sottolineato il relatore – e alla sua sensibilità verso la condivisione culturale, valore assai prezioso e altrettanto raro, che è stato possibile riprodurre il prezioso documento, tradotto da Antonella Torre».

Il ten. col. Vannucci ha poi ringraziato anche la moglie Alina Ferrari, autrice della copertina, Silvia Giuppi di Tip.Le.Co, che ha curato la grafica del volume e la Banca di Piacenza: «Grazie al suo prezioso contributo – ha detto l’Autore – è stata resa possibile sia la pubblicazione del libretto del gen. Vaughan, sia la mia ricerca. Un ringraziamento particolare va al presidente esecutivo Corrado Sforza Fogliani, grande cultore di storia piacentina (autore, come presidente dell’Istituto per la storia del Risorgimento-Comitato di Piacenza, dell’Introduzione a quello che ha definito “un prezioso libro/documento su un luogo che giunse a contare e a contenere più di 200 militari e che costituisce una pietra miliare della storia piacentina dell’ultimo conflitto”, ndr)».

In ricordo della serata, il dott. Coppelli ha consegnato al ten. col. Vannucci la Medaglia della Banca. Agli intervenuti è stata fatta consegna di una copia del volume.




Le associazioni di categoria chiedono alla politica chiarezza sul futuro della Camera di Commercio piacentina

Fra i pasticci e le situazioni incompiute della politica ce ne sono due in primo piano. L’abolizione delle Province che si è fermata a metà, dopo la bocciatura del referendum costituzionale, ottenendo come unico risultato quello di indebolire questi enti e sottrarre ai cittadini la possibilità di votare i propri rappresentanti.

La seconda riguarda le Camere di Commercio che, sempre la politica, voleva ridurre in numero. Così si è spinta l’unificazione fra Parma, Reggio Emila e Piacenza, mai messa in opera e che probabilmente nessuno più vuole. Su quest’ultimo tema oggi c’è da registrare un comunicato a firma di tutte le associazioni economiche piacentine: C.N.A. – Confederazione Nazionale Artigianato, C.I.A. – Confederazione Italiana Agricoltori, Confapi Industria Piacenza, Confcooperative Piacenza, Confesercenti Provinciale, Confindustria Piacenza, Federazione Provinciale Coltivatori Diretti, LAA – LIBERA ASSOCIAZIONE ARTIGIANI – ASSOARTIGIANI, Legacoop Emilia Ovest, U.P.A. – UNIONE PROVINCIALE ARTIGIANI, Unione Provinciale Agricoltori – CONFAGRICOLTURA, Unione Provinciale Commercianti – CONFCOMMERCIO.

«Richiamiamo la politica alle proprie responsabilità. Si prenda una posizione sul processo di fusione delle Camere di Commercio». Le associazioni economiche piacentine si sono confrontate sul tema ed è emersa una voce univoca: no a percorsi lasciati a metà, la politica deve decidere il destino della Camera di Commercio di Piacenza.

«Complice un clima di incertezza riguardo il proprio futuro che perdura da anni e le previsioni normative che hanno bloccato le assunzioni, la Camera di Commercio di Piacenza oggi è indebolita e limitata nella propria capacità di azione sul territorio. L’ente opera con un organico insufficiente per garantire le proprie funzioni con piena efficienza ed è in costante attesa di decisioni definitive riguardo il proprio destino. La normativa attuale preclude dal 2016 qualsiasi tipo di assunzione di personale, portando ad un progressivo depauperamento della struttura nelle more di scelte e decisioni adottate dalla politica», sostengono le associazioni. I dipendenti a tempo pieno in forza alla Camera di Commercio di Piacenza sono passati dai 59 del gennaio 2014 ai 43 del febbraio 2018 e scenderanno drasticamente a 28 nel gennaio 2023, con ovvie conseguenze sulla operatività  dell’ente. «Una situazione paradossale – continuano i firmatari – dato che la CCIA di Piacenza è un ente sano e in totale equilibrio economico-finanziario secondo i parametri del Ministero dello Sviluppo Economico, con un bilancio 2021 chiuso in utile».

Un clima che oggi le imprese piacentine non possono permettersi: «La congiuntura attuale è particolarmente complessa. Le aziende, a prescindere dalla dimensione e dal settore in cui operano, lavorano quotidianamente per essere competitive in un contesto di inflazione e costi crescenti. La Camera di Commercio deve essere messa in condizione di rappresentare un punto di riferimento degli imprenditori, ma lo può essere solo se avremo ben chiaro quale sarà il suo futuro».

Le associazioni evidenziano specifici elementi di grave preoccupazione:

«Piacenza è una provincia di vertice a livello nazionale per export pro-capite. Ricordiamo che è la Camera di Commercio a rilasciare il “certificato di origine”, indispensabile per le aziende esportatrici. L’export è la variabile più positiva all’interno dei fatturati delle aziende e garantisce la loro crescita».
La Camera di Commercio assolve funzioni fondamentali per le imprese: «Sempre più aziende avviano operazioni straordinarie come fusioni e acquisizioni in un’ottica di maggiore competitività e investimenti di lungo termine, atti formali che necessitano di una gestione snella e puntuale del Registro Imprese, che nella situazione attuale fatica ad essere efficiente come lo è stato negli anni passati».
Vi è infine un tema di investimenti sul territorio: «Con una Camera di Commercio debole e sotto organico viene meno l’effetto leva di crescita locale legato ai bandi da lei pubblicati, costituendo un altro freno all’economia locale».
«È per questi motivi che riteniamo fondamentale porre l’attenzione su questa tematica», concludono le associazioni. «Le istituzioni non siano reticenti e si assumano la responsabilità delle proprie scelte: l’imprenditoria piacentina in questa fase ha bisogno di soluzioni, non di ulteriori ostacoli».




Alla Famiglia Piasinteina Aldo Bertozzi presenta “Storia di due diffidenti”

Giovedì 13 ottobre alle ore 17 presso la sede della Famiglia Piasinteina si terrà la presentazione del volume “Storia di due diffidenti” di Aldo Bertozzi (TRALERIGHElibri).

Oltre all’Autore interverrà il prof. Antonio Capelli. Il ricavato della vendita del volume sarà devoluto al Convento di Santa Maria di Campagna per aiutare le persone e le famiglie in difficoltà.
Aldo Bertozzi da tempo pensava di scrivere qualcosa che potesse rappresentare i luoghi a lui cari: la Garfagnana da dove proveniva il padre, e Piacenza, il luogo in cui è nato.
Il volume narra le vicende di Alan Castelli e di Giulia Molinari. Alan, figlio di Vittorio, un antifascista garfagnino, si rifugiò in Francia perché contrario alla politica di Mussolini ed alle leggi razziali per evitare di venir arruolato sotto le armi.
Giulia vive a Castell’Arquato ed incontra nel borgo piacentino Alan, venuto in Italia per conoscere la terra dei suoi parenti. I due s’innamorano ma i due sono costretti a lasciarsi per la grande distanza fra i rispettivi luoghi di residenza. Dopo molteplici vicende, che abbracciano oltre vent’anni di storia e fanno da sfondo al romanzo portando il lettore a riflettere sul nostro recente passato (la guerra partigiana, la resistenza in Francia, i lager nazisti, il boom economico, l’alluvione di Firenze, la strage di Piazza Fontana), la storia giunge ad una conclusione inattesa. Un romanzo che racconta storie, amori  e vicende del nostro paese con riferimenti che abbracciano oltre vent’anni di storia e fanno da sfondo al romanzo.
Al termine verrà offerto un petit buffet. La partecipazione è libera.