Nuova stagione di concerti al Dubliners Irish Pub

Il Dubliners Irish Pub di Via San Siro 24 è pronto per una nuova stagione di musica in pieno centro storico. Due volte al mese, concerti di ogni tipo (blues, folk, cantautorato, jazz, swing) saranno protagonisti sul palchetto che da ormai 7 anni propone musica dal vivo senza sosta. La novità di questa stagione: una selezione musicale accompagnerà ogni venerdì sera, per ritrovarsi a fine settimana con un drink in mano e della buona musica nelle orecchie.

VENERDI 14 OTTOBRE

Ale Freschi (djset) 100% musica in vinile. Un’ondata fresca di suoni black, sixties e italiani vi travolgerà a colpi di 45 giri. Venite a scoprire che dischi ha trovato per voi.

DOMENICA 16 OTTOBRE

Jazz Brunch con Alessia Galeotti Trio in collaborazione con Piacenza Jazz Fest. Nasce a Parma, dove ha studiato canto lirico, per poi continuare sotto la guida della cantante jazz Tiziana Ghiglioni. Già corista di artisti di profilo (Alexia, Gatto Panceri, Mario Biondi), da anni collabora con alcune big band della scena.

GIOVEDI 20 OTTOBRE

Last Organ Trio. In collaborazione con Piacenza Jazz Fest.

Un trio di straordinaria qualità che propone brani originali e standards, composto da Luciano Zadro (chitarra), Tommy Bradascio (batteria), Yasen Greselin (organo hammond).

VENERDI 28 OTTOBRE – VINILECONSTILE con Roberto Dassoni (djset).

Una ricca selezione di vinili dai favolosi anni 70-80-90, firmata Roberto Dassoni (e questa è una certezza) per affrontare il venerdì sera con il ritmo giusto.

Ingresso sempre gratuito, inizio spettacoli ore 21.00. Prenotazione consigliata: +39 0523 336791




Chiusa la campagna del pomodoro da industria: tema dominante i costi alle stelle

La campagna del pomodoro da industria si è conclusa il 3 ottobre, la maggior parte delle aziende ha terminato la raccolta attorno alla metà di settembre. Confagricoltura Piacenza prova a tracciare, attraverso il parere dei propri produttori, alcune considerazioni su quella che resta, nonostante tutte le difficoltà, una delle colture più preziose per il territorio e alla quale sono dedicati quasi 10.000 ettari nella nostra provincia. Il tema caratterizzante della campagna è certamente stato l’enorme incremento dei costi di fattori produttivi, un’impennata tale da pregiudicare la redditività delle aziende nonostante il prezzo di riferimento fissato nell’accordo quadro di primavera fosse, in termini assoluti, di tutto rispetto.

“Mediamente la produzione è stata un po’ inferiore all’anno scorso – riferisce Daniele Arata che complessivamente ha dedicato 160 a pomodoro nelle due aziende di famiglia che lo vedono socio, Arata Fratelli e Maiano società agricola – per la siccità, nonostante abbiamo sopperito con l’irrigazione, a causa delle alte temperature.  Abbiamo poi avuto un evento tragico il 4 luglio: il forte vento ha danneggiato circa un terzo del pomodoro trapiantato a fine maggio, sono seguiti alcuni forti temporali che hanno fatto qualche ulteriore danno, soprattutto sulle varietà precoci. Per finire, un po’ di scottature, a causa del gran caldo, hanno fatto ulteriormente perdere un po’ di qualità. Insomma – commenta un po’ rassegnato – la media dei pagamenti è stata di fatto inferiore al prezzo di riferimento, non c’è stato l’euro di differenza che si auspicava, anzi, che serviva, perché ci sono stati talmente tanti costi gestionali in più che la remunerazione alla fine non è del tutto adeguata”. Arata, conti alla mano, ne cita alcuni: i costi irrigui vedono le cosiddette bollette dei pozzi più che raddoppiate, il gasolio da 0.8 euro/litro è salito sino a 1.2 – 1.3 euro, il costo delle manichette è raddoppiato. Alle stelle anche fertilizzanti e agrofarmaci. “Il pomodoro è una coltura che ha costi di conduzione che si aggirano attorno ai 7.500 euro/ettaro, fattori di rischio alti al punto che il solo costo assicurativo, al netto del contributo è circa del 6-7% della Plv, quante anticipazioni occorre fare a fronte di un guadagno ogni anno più incerto? Il costo del concime liquido è raddoppiato così come il costo dell’energia elettrica. Se nella campagna conclusa potevamo contare su alcune scorte di magazzino dei materiali e spuntare qualche sconto, per la prossima non succederà. Con questi costi e questi rischi, considerando gli ammortamenti dei macchinari, risulta forse conveniente orientarsi su altre colture, che magari hanno una redditività più bassa in termini assoluti, ma sono molto meno impegnative e rischiose. I campi a grano duro quest’anno hanno reso poco più della metà di quelli a pomodoro, ma se consideriamo l’investimento e il lavoro, vale la pena fare riflessioni per il prossimo anno. Personalmente penso che ridurrò un po’ le superfici”.

Più soddisfatto Bruno Sala che conduce la Cavedò società agricola: una realtà più piccola che ha destinato a pomodoro da industria 25 ettari a San Polo di Podenzano. “Conferiamo ad Emiliana Conserve la quale si occupa della raccolta, seminiamo solo varietà precoci e dopo due anni in cui ho rischiato grosso per le gelate, quest’anno devo dire che mi è andata bene. Anche con tutte le accortezze del caso serve sempre una componente di fortuna, infatti il vento e i temporali non sono riusciti a distruggere i pomodori perché le piante erano già cariche di bacche pensanti, dunque hanno resistito. Dipende anche da come colpisce il maltempo: c’è differenza tra un campo e l’altro. In un campo purtroppo ho avuto alcuni problemi di batteriosi a causa di una grandinata, ma il danno non era abbastanza grave per attivare l’assicurazione. Certo, il tema dei costi è preoccupante perché mangia la marginalità – conclude Sala – il concime era triplicato e il gasolio sono arrivato a pagarlo 1.450 €/litro”.

“Non ho ancora i dati finali ma non sono disastrosi – gli fa eco Stefano Repetti nelle due aziende di famiglia Terre della Valtrebbia e Podere Mangialupo ha coltivato, in questa campagna, 102 ettari di pomodoro – si è prodotto solo un po’ meno. Vero è che è stata una campagna molto faticosa che ha richiesto una gestione molto attenta con i giusti apporti di nutrienti e di acqua ed è stata possibile solo per chi ha avuto la fortuna di avere abbastanza acqua a disposizione. Ho finito di raccogliere tre settimane fa, in alcuni appezzamenti ho raggiunto i 900 quintali/ha. Ho comunque registrato un po’ di problemi per il caldo eccessivo, ma siamo riusciti a scongiurare il pericolo, visto più volte da vicino, di una campagna compromessa. Lunedì scorso ho iniziato a raccogliere le zucche – conclude pensando ai cicli e alla programmazione che continua – vedremo, ma siamo su un’altra dimensione: 15 ettari”.

Tira le fila Confagricoltura Piacenza: “Tutto sommato, a parte il caldo, la siccità e le grosse spese di irrigazione, alla fine i produttori, grazie alla loro esperienza, sono riusciti ad avere rese che non si discostano molto dalla norma, ma la marginalità è ridotta perché per garantire livelli produttivi accettabili si sono sostenuti costi enormi. Merita poi una riflessione quanto si è deciso di sacrificare, nell’economia delle varie coltivazioni aziendali, per poter assicurare la produzione di pomodoro. Con l’acqua contingentata e i costi alle stelle, gli agricoltori hanno dovuto decidere cosa salvare, a quel punto, il pomodoro, che richiede maggiori investimenti iniziali, ha avuto la precedenza, anche questo va considerato in un bilancio complessivo”.

“Gli agricoltori iniziano a realizzare che non è più obbligatorio fare un mestiere senza poter avere i mezzi, continuare a coltivare senza redditività, senza strumenti e senza dignità, succubi dello scempio di una società che non garantisce neppure l’acqua – sottolinea il presidente dell’Associazione, Filippo Gasparini – a tendere avremo sempre meno pomodori, meno foraggi e meno latte e oggi i motivi, da noi denunciati da tempo, sono evidenti”.




Da Romeo e Giulietta a Via col vento recitati in vernacolo

L’Ottobre francescano (inserito nel programma delle Celebrazioni dei 500 anni di Santa Maria di Campagna, promosse dalla Comunità francescana e dalla Banca di Piacenza) a cura della Famiglia piasinteina – dopo le conferenze dell’arch. Manrico Bissi e del prof. Roberto Laurenzano – si è concluso con l’applaudito spettacolo “Vurumas bein”, monologhi, poesie e racconti con la scuola di dialetto Luigi Paraboschi (supportata da qualche interprete più esperto), che si è tenuto nella splendida cornice della Basilica di piazzale delle Crociate.

Dopo il saluto del razdur della Famiglia Danilo Anelli, che ha ringraziato la Banca per il costante sostegno, il programma della serata, all’insegna dell’amore, è stato presentato, rigorosamente in dialetto, da Cesare Ometti, ideatore e regista del variegato spettacolo, iniziato con musiche medievali e proseguito con la recitazione di poesie a più voci di Bearesi e Carella. Dopo l’esecuzione della piacevole canzone “Romeo e Giuditta” di Mario Schiavi (anche chitarrista), sono stati presentati brani classici tradotti in vernacolo: la scena del balcone da Romeo e Giulietta; testi tratti da Dante, Petrarca, dal Cyrano de Bergerac, fino a “Il bacio” di Achille Campanile e al cinema con “Via col vento” (molto efficace la traduzione dialettale a ditt la vritta, am n’infrega gnint). Il programma è proseguito con Al pascadur (“Il pescatore” di De Andrè) e con una carrellata di poesie scritte e recitate dagli allievi (tra i quali il presidente dell’Ordine dei Medici Mauro Gandolfini) e da Anna Botti. Gran finale affidato invece al “Cantico delle creature”.




Cinque persone denunciate. Due, ubriachi, hanno avuto incidenti stradali

Nel corso del fine settimana i carabinieri del comando provinciale di Piacenza hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio.

A Lugagnano Val d’Arda, durante un controllo della circolazione stradale, i carabinieri della locale stazione hanno fermato un operaio alla guida dell’autovettura della moglie. L’uomo, ha fornito ai militari false generalità, fingendo di essere il fratello poiché non aveva la patente di guida essendogli stata revocata. Sul veicolo aveva una mazza di legno lunga circa 80 cm.

E’ stato denunciato per false attestazioni a pubblico ufficiale, guida senza patente e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

A Cortemaggiore, una pattuglia della stazione di Monticelli d’Ongina, è intervenuta in via Garibaldi ed ha denunciato un 40enne del luogo per aver causato un incidente guidando in stato di ebbrezza alcolica. L’uomo alla guida della propria autovettura è rimasto coinvolto in un incidente stradale urtando violentemente un’altra autovettura in sosta. Sottoposto ad etilometro aveva un tasso alcolemico tre volte oltre il limite. L’autovettura è stata sequestrata e la patente di guida è stato ritirata.

A Castelnuovo Fogliani di Alseno, sabato, la pattuglia del radiomobile della compagnia di Fiorenzuola d’Arda è intervenuta per i rilievi su un incidente stradale autonomo ed alla fine degli accertamenti ha denunciato uno straniero di 30 anni per guida in stato di ebbrezza e senza patente oltre che per furto aggravato. L’uomo, che non ha la patente, era alla guida dell’autovettura rubata poco prima ad un suo amico, che ne aveva denunciato il furto.

Sottoposto ad etilometro ha fatto registrare un valore pari a 2,27 gr/l.

Infine, a Piacenza in un parcheggio di via Camia, verso le 21:00, l’equipaggio del radiomobile della compagnia di Piacenza ha contestato a due stranieri la violazione dell’ex art.688 C.P.  I due, ubriachi, hanno litigato tra di loro, prendendosi a bottigliate in strada. Sono stati medicati dal personale del 118 ma hanno rifiutato il trasporto in ospedale.




Enpa: “Il lupo incolpato senza prove”

La sezione di Piacenza dell’Ente Nazionale Protezione Animali, attraverso il suo commissario Michela Bravaccini interviene sul tema dei lupi nelle nostre campagne e montagne dopo alcuni interventi degli ultimi giorni in cui si parlava di attacchi a greggi di pecore  e della presenza di questi animali troppo vicino ai centri abitati.

«È stato dato ampio risalto  – scrive Enpa – nelle ultime settimane a presunti attacchi di lupi nei confronti di cani impiegati nell’attività venatoria (caccia al cinghiale),  animali da allevamento fino ad arrivare all’apoteosi della fantascienza dove si imputa al lupo la colpa della drastica diminuzione di cinghiali e caprioli- è loro predatore naturale. Bisogna essere molto cauti ad instillare paura e timore attraverso i media, le persone non abituate ad interagire con gli animali selvatici potrebbero farsi idee sbagliate ed agire di conseguenza».

«Il lupo – continua la nota – è un animale protetto dalle Leggi di Stato. La Regione Emilia Romagna  completamente consapevole di ciò e del fatto che il lupo potrebbe avere effetti negativi sulla zootecnia ha previsto la possibilità di indennizzi, come si legge nella L.R. 27 del 2000 all’art.26 com1. Al fine di tutelare il patrimonio zootecnico la Regione riconosce agli imprenditori agricoli un indennizzo per le perdite di capi di bestiame causati dai cani randagi o inselvatichiti o da altri animali predatori se accertate dall’azienda ASL competente per territorio». 

«Malgrado questa possibilità – secondo Enpa – non si fa cenno a ciò nelle dichiarazioni di chi paventa danni da lupo. E’ stata interpellata l’Asl?  Provare che è stato questo animale ha provocare il danno – e quindi ottenere il risarcimento – non è così difficile, le tracce sul terreno ma soprattutto gli escrementi nelle immediate vicinanze possono determinare senza ombra di dubbio non solo la presenza di lupi ma anche quello  di cui si sono cibati. Questo però come dice la legge può essere fatto se ovviamente viene chiamato un veterinario dell’ASL che a sua volta potrebbe avvalersi di altri esperti».

A giudizio dell’Ente Nazionale Protezione Animali «quindi la certezza che l’attacco venga da un lupo è solo ed esclusivamente un parere, molte volte di parte. A riprova di questo vi è l’ultima sconcertante accusa fatta ai lupi, ovvero di aver diminuito drasticamente la presenza di cinghiali e caprioli (per cibarsene) in determinati territori, tanto da danneggiare l’attività venatoria che da indotto economico (?) ad alcuni Comuni montani».

«Qualcuno – conclude Enpa – deve fare pace con se stesso: o  sono animali abitualmente oggetto di caccia di selezione tutto l’anno in quanto il numero sopraelevato danneggia  seriamente le colture agricole (fonte reg. E.R.) e presentano un pericolo per la circolazione stradale, un pericolo per chi si avventura nei boschi con  mountain bike o per  escursioni oppure No. Uno degli effetti positivi della presenza dei lupi anche se molto fievole, rispetto all’enormità del territorio montano della nostra provincia è proprio quella di predare cinghiali e caprioli  abbassando sensibilmente il numero in modo naturale e sicuramente più normale di una fucilata.  Quest’ultima accusa proveniente dal mondo venatorio fa ben capire che non vi è alcuna neutralità in certi pareri ma solo interessi di parte. Noi di ENPA non abbiamo paura di dire che non siamo assolutamente neutrali,  noi stiamo con il  Lupo e con le Leggi che lo proteggono».




Zandonella (Lega): “Uscite a vuoto del sindaco sul fronte sicurezza”

Il consigliere della Lega Luca Zandonella, ex assessore alla sicurezza di Piacenza con la giunta di centro-destra replica al Sindaco Katia Tarasconi dopo l’ultima nota stampa diffusa nel pomeriggio di ieri e definisce “preoccupante il fatto che un Sindaco intervenga su una tematica delicata ed importante come la sicurezza in modo superficiale e diffondendo informazioni parziali ed in alcuni casi addirittura false”.

“Il Sindaco – sostiene Zandonella – parte dal suo intervento citando la classifica sulla sicurezza del 2021 del Sole 24 Ore, affermando che Piacenza viene indicata città in peggioramento: peccato che la classifica è su livello provinciale e non cittadino”.

“E’ quindi errato – sottolinea Zandonella – quello che ha dichiarato il Sindaco. Aldilà di ogni classifica, comunque, la sicurezza va attenzionata in modo costante e ogni amministrazione comunale deve fare la propria parte: partire invece cancellando l’assessorato alla sicurezza non è certo un bel messaggio e ricordo che ci sono anche amministrazioni a guida centro-sinistra, come Milano, che lo hanno”.

“Più grave è il passaggio sulle telecamere – continua il consigliere della Lega – quando Tarasconi dichiara che “molte sono rimaste spente o hanno dei problemi”: citando atti ufficiali provenienti dal Comando di Polizia Locale (PG. N.0142872 del 26/11/2021) si evince come sulle 120 telecamere totali presenti a quel giorno, 110 erano perfettamente funzionanti, 5 in fase di attivazione e altre 5 in fase di manutenzione. Come può un Sindaco diffondere informazioni non veritiere? Malafede o disinformazione? I numeri parlano chiaro: consiglio al Sindaco meno livore e più attenzione. Fa piacere comunque leggere questo futuro impegno sulla videosorveglianza, visto che in passato invece Tarasconi ha fatto parte di due giunte di centro-sinistra che non erano neanche state in grado di installare telecamere che ormai tutti i capoluoghi di provincia hanno e che la stessa Questura di Piacenza chiedeva a gran voce. Non corrisponde al vero neanche che l’assessorato alla sicurezza in cinque abbia presentato un solo progetto in Regione: ne cito per esempio altri due, denominati “In Comune – cittadinanza responsabile e sicurezza urbana”, che sul fronte legalità sono stati premiati dalla stessa maggioranza di cui Tarasconi faceva parte ma nella quale, come abbiamo già avuto modo di vedere, era evidentemente distratta”.

“Fino a quando – conclude Zandonella –  dovremo sempre e solo sentire ripetere le parole “Lasciateci lavorare”, che tra consigli comunali, social e comunicati viene ripetuto assiduamente? Dovremmo quindi forse rimanere in silenzio davanti a situazioni problematiche? Attendiamo fiduciosi (?) azioni concrete sul fronte sicurezza, sperando che la prima non sia la chiusura del nucleo NOST della Polizia Locale, che ha dimostrato di saper ben lavorare in tutta la città ed in particolare nel quartiere Roma”




Vittoria al fotofinish per il Podenzano

Prima stagione tra le mura amiche del PalaValla di Podenzano: i gialloblu vengono accolti dalla bella cornice di pubblico dei tifosi, entusiasti dopo la vittoria di misura in trasferta con Novellara di sette giorni prima.

Podenzano si presenta al completo, con tutti e 12 i suoi effettivi, anche se con Petrov al rientro da alcuni problemi fisici che lo azzoppano da inizio stagione, e Pirolo febbricitante una settimana prima in recupero.

Le previsioni della vigilia lasciavano prevedere una gara intensa e molto fisica, Cavriago è una squadra dura e arcigna, infatti le due gare della scorsa stagione offrirono un basket molto macchinoso, con tanti falli e pochi canestri.

I valnuresi partono forte come sempre ma il punteggio resta sostanzialmente sul pari per tutti i primi 10 minuti, con Cavriago che passa in vantaggio verso la fine.

Nel secondo periodo Podenzano registra la difesa sulle bocche da fuoco reggiane, limitando i loro tentativi e mettendo sul campo il primo allungo deciso: tamponato sul finale dagli ospiti, ma si va al riposo sul +4.

La terza frazione risulta ancora molto importante e ben giocata dai locali, che trovano le triple di Rigoni, Fumi, Bracchi e Coppeta, ben supportati da Tommaso Fellegara (che sarà il top scorre per Podenzano) arrivando a segnare ben 26 strappando in maniera netta il punteggio. Si va al piccolo intervallo tra terzo e quarto tempo con 11 punti di vantaggio, e la gara sembra decisa.

Cavriago non la pensa così: colleziona una ultima frazione dove riesce a far entrare nel canestro ogni pallone gli capiti per le mani, fino a passare in vantaggio anche di 5 punti quando manca una manciata di secondi alla fine.

Sembrano finite le speranze per Podenzano, incredula di aver gettato alle ortiche un match che stava controllando fino a 10 minuti prima, ma un ribaltamento dalla difesa che arriva a Coppeta riporta il punteggio sul -2. Inizia la guerra dei timeout fino a che un colpo da sotto di Fermi porta in parità la partita. Cavriago non sfrutta il rientro dal timeout e la partita termina sul pari: si va al supplementare di 5 minuti.

Parte bene Cavriago che non intende buttare via quanto conquistato, risponde Rigoni da sotto e poi un tiro libero porta i locali sul +1. Pirolo si inventa un tiro da 3 che entra rimbalzando contro la tabella, facendo alzare in piedi il pubblico di Podenzano. Da quel momento un continuo batti e ribatti, con falli e tiri liberi da entrambi i lati conserva il punteggio a +4 fino a pochi secondi dalla fine dove un lancio da metà campo degli ospiti entra sorprendentemente fissando sulla sirena il punteggio a +1 per Podenzano.

Coach Locardi: “I primi 3 periodi abbiamo giocato una normale partita di inizio stagione con ottimi alti e qualche basso difensivo che comunque ci permetteva di essere in vantaggio. Da li in poi abbiamo subito praticamente 5 triple in 5 possessi, potevo fermare la partita con timeout ma non l’ho fatto, e questo ha rischiato di costarci molto.  Sotto di 5 a pochi secondi dalla fine stiamo stati bravissimi a trovare rapidamente il pari, e poi nel supplementare senza energia siamo stati bravi e fortunati a trovare la tripla di Pirolo che ha sparigliato le carte. Abbiamo vinto 2 partite al fotofinish e questo va comunque bene perché ci da 4 punti in classifica, ma dobbiamo essere più bravi a chiudere le partite prima perché i finali punto a punto sono sempre pericolosi.”

Podenzano: Pirolo P. 10, Fermi 5, Fellegara 14, Rigoni M. 6 (12 rimb.), Petrov 6, Rigoni F. 5, Fumi 9, Galli 11, Pirolo M. 4, Bracchi 3, Alessandrini 2, Coppeta (C) 11.

All. Locardi-Bertuzzi

Foto: Tommaso Fellegara




Sulla tema sicurezza Katia Tarasconi risponde per le rime all’ex sindaco Barbieri e a Zandonella

«Ho sempre sostenuto che si dovesse lasciare il tempo di lavorare a chi iniziava un’attività di governo. L’ho fatto con Patrizia Barbieri all’inizio del suo mandato. Da tre mesi sono sindaca di Piacenza e non ho mai preso l’iniziativa di addossare alla precedente Amministrazione responsabilità o colpe. Ciò nonostante, vedo e leggo che quotidianamente la mia Giunta viene attaccata sul tema sicurezza, come se dipendessero dalla sottoscritta e dalla Giunta in carica dal 14 luglio l’attuale situazione del territorio comunale e i reati che vengono commessi». Inizia così la replica di Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza, al fuoco incrociato della minoranza su un tema da sempre “caldo” per le realtà politiche che la compongono.

Una risposta che Tarasconi ritiene doveroso dare prima di tutto ai cittadini «in modo che siano informati in modo corretto sul mio personale approccio e su quello di tutta la Giunta rispetto a un tema tanto delicato che non può essere oggetto di polemiche fatte per gettare benzina sul fuoco».
«Un tema complesso da affrontare – aggiunge Tarasconi – e che richiederebbe davvero un po’ di onestà intellettuale. La premessa mi sembra fin troppo ovvia e la ripeto ancora una volta: come è possibile, anche proprio dal punto di vista logico, attribuire a un governo cittadino in carica da tre mesi responsabilità di azione amministrativa rispetto a situazioni complesse di contesto, di comunità che portano in certi casi a degrado e reati? I recenti dati del Sole24Ore vedono Piacenza crescere nella classifica delle città meno sicure e si riferiscono al 2021, quando in carica c’era la Giunta Barbieri. Ed è un tema, questo, che non mi sarei mai sognata di utilizzare per fare polemica, ma a questo punto mi tocca ricordare un fatto che è fin troppo evidente. Noi stiamo lavorando, senza smantellare niente (è una falsità), per fare la nostra parte nella gestione della sicurezza a Piacenza e nel suo Comune da ora per i prossimi cinque anni. Abbiamo appena iniziato a farlo, abbiamo ben presente la serietà del tema e sinceramente non riesco a comprendere l’ironia costante sull’iniziativa settimanale di mettermi a disposizione dei cittadini e delle loro segnalazioni per un’ora. Un’iniziativa informale che sta contribuendo, nel suo piccolo, ad avere un’idea chiara e diretta delle problematiche delle varie zone di Piacenza. Anche problematiche legate alla sicurezza. Prendo atto dell’ironia, a mio avviso incomprensibile. La Barbieri e Zandonella avranno preferito prendere i caffè mattutini in solitudine o magari godendo delle rispettive compagnie. Non è affar mio, come non è affar loro se decido per un’ora alla settimana di mettermi a disposizione dei cittadini, e continuerò a farlo senza venir meno ai miei doveri come sindaco, anzi!».
Questione sicurezza presa con assoluta serietà, dunque. Ed è questo il punto fermo da cui la sindaca intende partire nel rimandare al mittente certe accuse. Poi entra nel merito. Prima di tutto sulla delega alla Sicurezza: «Una delega di tale importanza ritengo, come ho sempre ritenuto, che debba essere di assoluta competenza del sindaco – afferma Tarasconi – E così ho fatto. Sono io, in prima persona, che ogni settimana partecipo in Prefettura al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. E lo faccio con impegno, serietà (che sfido chiunque a mettere in discussione) e spirito collaborativo con i rappresentanti delle Forze dell’ordine statali. Si tenga presente che il comandante della Polizia locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non ad altri. Così è e così era anche quando al mio posto c’era Patrizia Barbieri. Inventarsi una delega non significa avere più a cuore un tema come la sicurezza dei cittadini. E lo dico prima di tutto da cittadina, a meno che non mi si voglia accusare anche di vivere in modo diverso da chiunque altro viva in questa città, magari in una fortezza o sotto scorta».
E ancora, scendendo nel dettaglio dell’elenco di presunte “mancanze” fatto dai consiglieri comunali Barbieri e Zandonella: «Mi si attribuisce la responsabilità di smantellare un impianto di azioni amministrative a quanto pare tanto efficaci da farmi chiedere, oggi, come mai i cittadini di Piacenza abbiano eletto la sottoscritta. Ebbene, non sto smantellando niente. La chiusura del presidio di Polizia locale in centro storico è stata decisa perché gli agenti chiusi in quell’ufficio non contribuivano in modo attivo alla sicurezza nelle strade del centro. Dove ora, invece, sono più visibili di prima. Assurdo sostenere il contrario. Di fronte a quell’ufficio, che non poteva essere fisicamente lasciato dagli agenti che lo occupavano, avvenivano reati. Abbiamo ricevuto svariate segnalazioni ed è per questo che ho preferito che gli agenti andassero in strada piuttosto che essere costretti a rimanere fermi davanti a un computer solo per poter dire “c’è un presidio in centro”. Preferisco che gli agenti facciano il loro lavoro nelle strade, come sanno fare».
E ancora: «Non esiste solo il centro, esistono le periferie e le frazioni. Ed è per questo che stiamo lavorando per organizzare il corpo di Polizia locale in modo da attivare i vigili di quartiere che collaborino in modo ancora più efficace con i gruppi di vicinato, con cui ci stiamo relazionando in modo molto produttivo da settimane».
«Mi si accusa di aver smantellato l’unità cinofila della Polizia locale voluta dall’assessore Zandonella – prosegue la sindaca – E’ un’accusa che ha dell’assurdo. Forse chi la fa non è al corrente delle perizie che purtroppo indicano problemi comportamentali del cane in questione; problemi che lo rendono inidoneo a operare dove servirebbe di più, ovvero nelle scuole e dove ci sono raggruppamenti di persone. Se non ci fossero questi problemi, che non mi sono certo inventata io, non mi sarei mai sognata di limitare i servizi del cane. E’ un’accusa ridicola».

E anche sulle telecamere la sindaca risponde: «Bene che siano stata installate, chi dice il contrario? Purtroppo molte di queste sono rimaste spente o hanno dei problemi. Stiamo lavorando anche su questo e, anzi, ci stiamo attivando per utilizzarle appieno per la prima volta da quando sono state installate. Anche se, va detto, le telecamere per la lettura delle targhe hanno poco a che fare con il tema sicurezza inteso come microcriminalità o peggio».
Tarasconi, sotto attacco, non le manda a dire riguardo alla situazione che ha trovato in città nonostante le azioni elencate dall’ex assessore alla Sicurezza Luca Zandonella. Una di queste situazioni riguarda proprio l’unico progetto presentato dalla passata amministrazione per ottenere i finanziamenti regionali che in teoria spettano ad ogni città capoluogo annualmente; il progetto in questione («l’unico – ribadisce – e presentato dopo 4 anni di amministrazione, come avevo fatto notare nel 2021 quando ero consigliera regionale») è quello che coinvolge l’ex Cavallerizza: «Siamo andati a verificare e i problemi sono ancora tanti e decisamente visibili ai residenti. Perlopiù spaccio, con buona pace delle “comunità sicure”. Lavoreremo con le forze di polizia per segnalare e contribuire, ma i fatti sono questi». E prosegue: «Nessuno ha la bacchetta magica e riteniamo che si debbano mettere in campo azioni positive per “risanare” certe zone della città con eventi, sport, iniziative culturali, educatori di strada. Non esiste solo la repressione, che è ovviamente necessaria dopo che è stato commesso un reato. Noi pensiamo che la prevenzione giochi il più importante dei ruoli. Ci sono più agenti di Polizia locale in giro, è evidente. Basterebbe girare per la città, anche nella zona di via Roma, per rendersene conto invece di parlare per sentito dire. E i progetti che abbiamo in cantiere ci sono e sono tanti. Uno riguarda la Farnesiana e ne parleremo quando sarà il momento. Lasciateci lavorare».  




Duro affondo di Patrizia Barbieri contro Katia Tarasconi sul fronte sicurezza

“La Sindaca eserciti il ruolo che le compete all’interno del Comitato Ordine Pubblico e Sicurezza della Prefettura a cui è tenuta a partecipare. Le tante parole e i pochi fatti, controversi, di questi primi mesi di mandato, evidenziano, come già avevo avuto modo di sottolineare nelle scorse settimane, la scarsa attenzione e il forte disimpegno dell’attuale Sindaca sul tema della sicurezza, dove è in atto una pericolosa marcia indietro rispetto all’impegno della nostra Amministrazione”.

L’ex Sindaco Patrizia Barbieri torna a trattare il tema della sicurezza in città dopo gli ultimi recenti gravi fatti di cronaca e le parole della prima cittadina Tarasconi che accusa la Giunta di centrodestra. “L’abolizione dell’Assessorato alla Sicurezza, la volontà di smantellare l’unità cinofila per il contrasto allo spaccio di stupefacenti, l’immediata chiusura del presidio di Polizia Locale in centro storico, la paventata ipotesi di smantellare il nucleo operativo territoriale, il mancato richiamo a una presenza più assidua di agenti in strada – enumera Barbieri – certificano il lassismo dell’attuale Giunta in ambito di sicurezza urbana e, purtroppo, i risultati sono evidenziati dagli efferati fatti di cronaca nera che si susseguono in città e sono in continuo aumento”.

“Trovo grottesco e soprattutto preoccupante – continua il capogruppo in consiglio comunale della lista civica di centrodestra Barbieri Sindaco-Trespidi – che si voglia davvero affrontare questa allarmante realtà dandone la responsabilità alla nostra Giunta, che oltretutto ha sempre messo il tema della sicurezza al primo posto investendo tempo e risorse – dalle oltre 50 telecamere di lettura targhe e videosorveglianza installate, all’implementazione dell’illuminazione pubblica, ai nuovi presidi di Polizia Locale a partire da quello del centro storico – invece di affrontarla con decisione e determinazione secondo le competenze in materia”

“Capisco – conclude Barbieri – che l’escalation di criminalità in città sia un ostacolo alla macchina propagandistica del nuovo Sindaco, fatta di caffè e mazzi di fiori, ma mi auguro quanto prima che si prenda atto della delicatezza e gravità della situazione, abbandonando decisioni anacronistiche e controverse ed affrontandola con la serietà e determinazione che richiede, per il bene dei piacentini, della loro incolumità e del diritto a vivere con tranquillità”.

Nel tardo pomeriggio, con un comunicato, il sindaco ha riposto al suo predecessore.




Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza. Prima trasferta stagionale per i biancorossi

Prima trasferta della stagione 2022-2023 per Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza. Domani, domenica 9 ottobre, alle 20.30 (diretta su Rai Sport e volleyballworld.tv), i biancorossi scenderanno in campo al PalaPanini di Modena per affrontare la Valsa Group Modena nella seconda giornata di andata della SuperLega Credem Banca.

Dopo la sconfitta rimediata al tie break al PalabancaSport con Verona nel primo turno di campionato, Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza vuole prontamente rialzare la testa e regalare la prima gioia dell’annata sportiva ai suoi tifosi. La determinazione nonché l’efficacia messa in campo domenica scorsa con Verona supportate dalle giocate di Simon e Romanò, non sono bastate a portare in porto una vittoria che ad un certo punto del quinto set sembrava cosa fatta ma il video check ha fatto cambiare agli arbitri la decisione sul punto deciso del 18-16. Ad incidere sulla performance di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza, anche la poca amalgama tra i giocatori in campo diversi dei quali reduci dal Mondiale.

Una settimana intensa di lavoro dedicata alla tecnica, in alternanza ai pesi, ha permesso ai biancorossi, alle prese ancora con qualche assenza, di oliare maggiormente in meccanismi e poter arrivare con la giusta consapevolezza alla sfida contro i modenesi, anch’essi usciti sconfitti al tie break con Padova nella prima giornata di campionato. Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza cercherà di affidarsi anche ad una maggiore costanza in battuta oltre che in attacco.

Yoandy Leal (Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza): “Mi aspetto una partita molto difficile, Modena è una buona squadra, il bello della SuperLega è che tutte le squadre sono forti. E proprio per questo noi dobbiamo pensare solo al nostro gioco e cercare di esprimerci al meglio, indipendentemente da chi troviamo dall’altra parte della rete. Stiamo crescendo allenamento dopo allenamento anche se fisicamente non siamo ancora al top, abbiamo due infortunati e la squadra non è al completo ma piano piano arriveremo al massimo. Con che spirito torno a Modena? Con lo spirito di chi vuole vincere, non ne conosco altri”.

L’avversario: Valsa Group Modena

È una Valsa Group Modena decisamente rinnovata quella che si appresta ad affrontare la SuperLega Credem Banca 2022-2023. La squadra guidata da coach Andrea Giani con la nuova Presidente Giulia Gabana è stata costruita su due pilastri: esperienza e giovani pronti a sorprendere. Sarà capitan Bruno Mossa De Rezende, fresco bronzo ai mondiali in Polonia, il regista, con Nicola Salsi vice palleggiatore. In banda il campione olimpico Earvin Ngapeth avrà a fianco il campione europeo Under 22 Tommaso Rinaldi e la giovane promessa australiana Lorenzo Pope. Opposto del sestetto sarà Adis Lagumdzija, reduce da un’ottima estate con la Turchia, che avrà come vice il canterano gialloblù Lorenzo Sala, al secondo anno in prima squadra. Al centro al veterano Stankovic sono affiancati il nazionale tedesco Tobias Krick e i due “modenesi” Elia Bossi e Giovanni Sanguinetti. I liberi di Modena saranno ancora i confermati Riccardo Gollini e Salvatore Rossini. Modena vuole essere la sorpresa del campionato, sa di essere sulla carta dietro le prime della classe.

PRECEDENTI: 9 (6 successi Modena, 3 Gas Sales Bluenergy Piacenza)

EX: Yoandy Leal a Verona nel 2021-2022, Adis Lagumdzija a Piacenza nella stagione 2021-2022, Dragan Stankovic a Piacenza nella stagione 2019-2020.

A CACCIA DI RECORD:

Regular Season: Earvin Ngapeth – 2 muri vincenti ai 200 (Valsa Group Modena); Yuri Romanò – 25 punti ai 1500 (Gas Sales Bluenergy Piacenza).

Carriera: Enrico Cester – 9 attacchi vincenti ai 1500, Yuri Romanò – 10 punti ai 1900, – 4 muri vincenti ai 100 (Gas Sales Bluenergy Piacenza).

SUPERLEGA CREDEM BANCA 2022-2023

2ª giornata di andata

Sabato 08 ottobre 2022, ore 18.00

Vero Volley Monza – Allianz Milano

Sabato 08 ottobre 2022, ore 20.30

WithU Verona – Itas Trentino

Domenica 09 ottobre 2022, ore 16.00

Top Volley Cisterna – Gioiella Taranto

Domenica 09 ottobre 2022, ore 18.00

Emma Villas Aubay Siena – Sir Safety Susa Perugia

Domenica 09 ottobre 2022, ore 20.30

Cucine Lube Civitanova – Pallavolo Padova

Valsa Group Modena – Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza

(arbitri Cesare e Caretti)

CLASSIFICA
Sir Safety Susa Perugia, Top Volley Cisterna, Cucine Lube Civitanova e Itas Trentino p. 3; WithU Verona e Pallavolo Padova 2; Valsa Group Modena e Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza 1; Emma Villas Aubay Siena, Gioiella Prisma Taranto, Allianz Milano e Vero Volley Monza 0.




Da tutta Italia aspiranti amministratori di condominio a Piacenza per gli esami

Centinaia e centinaia di amministratori condominiali provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento per oggi alla sede della Veggioletta della Banca di Piacenza dove hanno sostenuto gli esami previsti dalla legge per essere ammessi ad esercitare la professione o per poterla continuare dimostrando di aver compiuto i dovuti aggiornamenti, sempre di legge. Gli esami sono iniziati alle 9,30 ed è previsto proseguano ininterrottamente per tutta la giornata. Superati gli esami, gli amministratori sono in grado di condurre le assemblee e di rispondere ai quesiti dei condòmini nonché di rispondere altresì alle loro esigenze pratiche di vita condominiale.

Per lo svolgimento della sessione di esame, sono state costituite tre Commissioni che hanno  provveduto agli esami; molti, ma assolutamente minoritari, i piacentini.

Dagli esami, con esito favorevole, gli amministratori riceveranno immediatamente l’attestato di superamento dell’esame (iniziale o di aggiornamento) svolto, firmato dall’avv. Corrado Sforza Fogliani che è il responsabile scientifico degli esami e dei relativi corsi di formazione per tutta Italia, corsi che sono organizzati on line dalla Confedilizia in collaborazione con La Tribuna (azienda piacentina ben nota nel settore delle edizioni giuridiche). Hanno tenuto gli esami: Camillo Bongiorni, Renato Caminati, Maria Cristina Capra, Paola Castellazzi, Antonino Coppolino, Filippo Ertola, Emanuela Ferrari, Franco Ferrari, Riccardo Mazza, Ascanio Sforza Fogliani e Corrado Sforza Fogliani.




Patelli: presidente senza una maggioranza

Rischia di diventare sempre più complicata la gestione della Provincia di Piacenza che, a sorpresa, ha visto la recente elezione di Monica Patelli a presidente dell’ente di via Garibaldi ma che vede una maggioranza di centrodestra con sette consiglieri contro tre di centro sinistra. Il sindaco di Borgonovo ha tentato di lanciare un ponte verso gli avversari politici nella speranza di riuscire a governare assieme ma la sua proposta è stata seccamente rispedita al mittente.

Centrodestra: “Responsabili ma mai sponda del Partito Democratico”

 Non ci vanno per il sottile, i consiglieri provinciali di Centrodestra, conclusosi il periodo interlocutorio con la neo Presidente della Provincia Patelli. Parlando ad una voce evidenziano che: «Abbiamo di certo apprezzato l’atteggiamento pacato della Presidente Patelli, la quale è stata per altro pienamente investita dal Presidente della Regione Bonaccini come la nona presidente di Provincia del Partito Democratico, ma con serenità e persino empatia non possiamo che rifiutare la proposta, per quanto posta con metodo e garbo, di proseguire una esperienza di governo dell’Ente spalla a spalla».

«Questo – spiegano i sette consiglieri provinciali che fanno a vario titolo capo al centrodestra – non è possibile non tanto per una questione meramente ideologica o di bandiera, quanto per una visione coerente delle parti in campo, seppure su posizioni al servizio del territorio e non di scontro, ma di chiara contrapposizione».

Per Albertini, Galvani, Morganti, Bonini, Maloberti, Monteleone e Piazza «l’idea inclusiva, e di certo apprezzabile sotto il profilo istituzionale, della Presidente Patelli, si scontra con la realtà effettuale della cosa: la Provincia è presieduta da un presidente di centrosinistra. Non è quindi possibile per noi assumere delega alcuna. Saremo attenti alle istanze dei territori, i quali ci hanno espresso nel recente dicembre 2021, ma mai proni rispetto ad un eventuale, quanto improbabile con questa composizione del consiglio provinciale, virata a sinistra dell’Ente».