“San Francesco e Santa Maria di Campagna piccole Onu medievali e rinascimentali”

Nel giorno in cui si è festeggiato il santo di Assisi, il primo appuntamento dell’Ottobre francescano a cura della Familia piasinteina (inserito nel programma delle Celebrazioni dei 500 anni promosse dalla Comunità francescana e dalla Banca di Piacenza), ha riguardato i due templi civici della Piacenza medioevale e rinascimentale: le basiliche di San Francesco e di Santa Maria di Campagna svelate, con la consueta abilità, al pubblico presente alla Biblioteca del Convento dei Frati Minori da Manrico Bissi, presidente di Archistiorica, che ha definito le due chiese francescane «piccole Onu del Medioevo e del Rinascimento», a significare il ruolo loro attribuito (e idealizzato) dalla Comunità piacentina.

«Il tardo Duecento e il primo Cinquecento – ha spiegato l’arch. Bissi – furono per Piacenza due periodi di grande instabilità politica: prima le lotte comunali tra guelfi e ghibellini, poi gli estenuanti conflitti tra Francia, Spagna e Papato causarono alla nostra città gravi turbolenze economiche e sociali, innescando per contro il desiderio della Comunità di trovare un equilibrio e un’armonia istituzionale che potesse comporre i contrasti e le ostilità». In un’epoca fortemente permeata dalla spiritualità e dal senso del divino, «tale auspicio – ha proseguito il relatore – non poteva che affidarsi all’opera dell’Ordine Francescano, noto e stimato per la sua vocazione alla pace e alla fratellanza universale. Fin dagli anni Trenta del secolo XIII, i frati piacentini di S. Francesco si erano guadagnati un ruolo chiave nel Libero Comune, figurando tra i “grandi elettori” che avviavano l’iter per la nomina del podestà. La loro reputazione come protettori dell’armonia cittadina si era poi rafforzata sul finire del secolo, quando la mediazione francescana (promossa dal papa Gregorio X) aveva finalmente portato alla sospirata pacificazione tra il ghibellino Ubertino Landi e i notabili guelfi locali».

A coronamento di ciò, nel 1278 i frati di S. Francesco avevano avviato la costruzione del loro nuovo e imponente convento, sorto in pieno centro (sulla piazza del nuovo Comune borghese) sulle rovine delle case che il Landi aveva ceduto all’Ordine. Da quel momento la grande chiesa di S. Francesco si impose sulla piazza grande della città (oggi piazza Cavalli) come un vero e proprio “presidio” posto a difesa dell’armonia politica e sociale di Piacenza: «Non a caso – ha sottolineato il presidente di Archistorica – le sue fondamenta sorgono in un luogo baricentrico rispetto a polarità opposte, ossia il quartiere guelfo e popolare degli Scotti (S. Giovanni in Canale) e il rione ghibellino e nobiliare dei Landi (S. Lorenzo). Da allora, e per i successivi sette secoli, i piacentini elessero S. Francesco come la sede naturale per le principali assemblee civiche: ciò avvenne ad esempio nel 1547, quando i maggiorenti si riunirono nella chiesa per approvare l’annessione di Piacenza alla Lombardia di Carlo V; e ancora nel 1848, quando fu votata l’unione della città al Regno di Sardegna».

La stessa aspirazione di pace e di armonia segnò anche la fondazione di S. Maria di Campagna, la cui prima pietra fu posata nel 1522 dopo che i piacentini ebbero conferma della definitiva annessione della città al Papato: «Ciò poneva fine ad oltre venti anni di continui sconvolgimenti politici – ha osservato ancora l’oratore – che avevano visto avvicendarsi numerose ed effimere occupazioni spagnole e francesi. Il progetto della grande chiesa, realizzato da Alessio Tramello, prevedeva la creazione di un organismo architettonico a croce greca e a pianta centrale, espressione concreta di armonia e di equilibro tra le varie parti di un organismo: l’impresa fu commissionata direttamente dalla Comunità piacentina, che rimase perciò proprietaria dell’edificio per tutti i secoli successivi fino ad oggi».

Venticinque dopo l’avvio dei lavori (1547), per volere del duca Pier Luigi Farnese la chiesa di S. Maria di Campagna fu convertita ad uso monastico e affidata ai frati francescani Minori Osservanti, che vi costruirono un proprio chiostro conventuale: «Ancora una volta – ha concluso l’arch. Bissi, molto applaudito dal pubblico presente – l’idea di pace e di equilibrio si associava quindi alla presenza religiosa francescana. La destinazione civica della chiesa fu ulteriormente ribadita dalla frequentazione dei duchi di Casa Farnese, che elessero S. Maria di Campagna a loro sepolcro di Corte: nelle tombe del coro giacciono infatti il corpo di Isabella Farnese (1668-1718) e il cuore del fratello Francesco (1678-1727), settimo duca di Piacenza e Parma».




La Triumph festeggia i 60 anni di James Bond con la Speed Triple 1200

Ideata sulla base della fortunata partnership tra due autentiche icone britanniche, inaugurata nel più recente film della saga, “Time To Die”, la nuova ed esclusiva Triumph Speed Triple 1200 RR Bond Edition celebra i 60 anni di Bond.

La moto viene presentata con verniciatura custom 60th anniversary che riporta i titoli di tutti i 25 film di James Bond, il logo ufficiale 007™ ed il filetto dorato realizzato a mano. L’iconica figura di James Bond è riportata sulla mezza carena anteriore.
Dettagli ancora più raffinati rispetto alla RR di serie.  Si tratta di una moto eccezionale ed esclusiva con una produzione limitata a 60 unità a livello mondiale, ognuna individualmente numerata tramite un badge posto sul manubrio. Sarà dotata di telo coprimoto decorato dall’effige di 007™ e di certificato di autenticità siglato a mano.

Si tratta di una moto eccezionale anche sul fronte prestazioni grazie al motore della Speed Triple 1200 RS: leggero e compatto, dall’inerzia ridotta, eroga 180 cavalli a 10,750 giri/min e 125Nm di coppia a 9,000 giri.

Ma vediamo le principali dotazioni:
Nuove sospensioni elettroniche semi-attive Öhlins Smart EC 2.0;
Nuovi Pirelli Diablo Supercorsa SP V3 di primo equipaggiamento;
Contenuti “track-oriented” ereditati dalla roadster RS:
Telaio alleggerito con masse centralizzate e handling ottimizzato;
Impianto frenante Brembo Stylema;
Leve regolabili Brembo MCS;
Quadro strumenti a colori 5” TFT con My Triumph connectivity system integrato;
Cornering ABS e cornering traction control (disattivabile) ottimizzati e con piattaforma inerziale IMU a 6 assi;
5 modalità di guida – Road, Rain, Sport, Track e Rider-configurabile;
Triumph Shift Assist up and down di serie;
Wheel lift control ottimizzato;

Prezzo e disponibilità

Il prezzo della Speed Triple 1200 RR Bond Edition in Italia sarà di € 24.995 (franco concessionario). Disponibilità da richiedere tramite il proprio concessionario Triumph di riferimento.

Schema cromatico ufficiale 007™

L’esclusiva Speed Triple 1200 RR Bond Edition prevede una sofisticata livrea in 3 tonalità (Black, Granite Grey e Storm Grey) arricchita dal logo commemorativo “60 Years of Bond” posto ai lati del serbatoio.

Tutti i titoli dei 25 film di James Bond, rappresentati nel loro carattere grafico originale, decorano la fascia centrale del serbatoio, compreso il recente No Time To Die che ha segnato l’inizio della collaborazione con Triumph grazie alla presenza di Scrambler 1200 e Tiger 900 nelle più emozioanti sequenze d’azione.

La semicarena anteriore è decorata con un motivo grafico ispirato ad una canna di un fucile, che ricorda quella che è probabilmente la più celebre scena di apertura di un film, mentre il filetto dorato eseguito a mano che decora il cupolino e il sottile codino completa il raffinato design della Speed Triple 1200 RR Bond Edition.

Dettagli con finitura dorata

Al look aggressivo della Speed Triple 1200 RR Bond Edition fanno da contraltare i loghi in finitura dorata posti in vari punti della moto a richiamare la colorazione delle pregevoli forcelle Öhlins. Il badge Triumph posto ai lati del serbatoio risalta in modo particolare.

Esclusiva ed emozionante

Ogni Speed Triple 1200 RR Bond Edition è un oggetto assolutamente unico ed esclusivo, numerato da 1 a 60 tramite una piastra posta al centro del manubrio, che riporta anche il logo ufficiale di James Bond.

Per aggiungere protezione e ulteriore valore alla moto, un elegante telo coprimoto per utilizzo indoor riportante la firma di 007™ accompagna ogni esemplare.

Infine, ogni RR viene accompagnata da un certificato di autenticità firmato a mano dal CEO di Triumph Motorcycles, Nick Bloor.

La Speed Triple più raffinata, esclusiva e performante di sempre

La nuova Speed Triple 1200 RR costituisce il vertice della gamma delle iconiche roadster Speed Triple. Le sue linee filanti ed eleganti, e la posizione di guida sportiva donano alla moto un look più aggressivo che punta a catturare immediatamente l’attenzione.

L’affascinante carena anteriore, caratterizzata da un elegante proiettore circolare tipico della RR, caratterizza il design in modo estremamente personale. La cura del particolare è essenziale per un modello di questo livello, e per questo motivo l’intera sezione anteriore è stata mantenuta il più pulita ed ordinata possibile, evitando ogni potenziale caduta di stile.

Il serbatoio e la sezione centrale della moto contano su dettagli esclusivi quali gli inserti in carbonio, e che si ritrovano anche intorno al cockpit, cosi come in carbonio è il parafango anteriore. Già a prima vista, la RR risulta impeccabilmente rifinita.

Prestazioni superiori e ancora più emozionanti

Costruita intorno al telaio in alluminio, particolarmente leggero e compatto, la Speed Triple RR è stata progettata per offrire prestazioni addirittura superiori a quelle della roadster 1200 RS ma mantenendo l’agilità e il feeling su strada della Street Triple RS da 765 cc. Tutto ciò è reso possible da contenuti tecnici superiori e da una ergonomia sportivo-stradale che strizza l’occhio anche alla pista: il risultato è una moto estremamente godibile e divertente da guidare.

La posizione in sella della RR è focalizzata sul massimo controllo della strada. Rispetto alla RS, i nuovi semi manubri clip-on sono posizionati più in basso di 135mm e più in avanti di 50mm, e anche la posizione delle pedane è stata rivista. L’altezza del piano di seduta è di 830mm, e coniugata con il design del serbatoio e la compattezza del telaio rendono la gestione della moto sempre intuitiva.

La natura spiccatamente sportiva della RR viene sottolineata anche dall’equipaggiamento di serie, particolarmente raffinato. A partire dalle nuove sospensioni elettroniche semi-attive e pluriregolabili Öhlins Smart EC 2.0, anteriori e posteriori, che costituiscono il prodotto tecnologicamente più avanzato offerto da Öhlins. Il pacchetto è stato opportunamente tarato sulle specifiche geometrie della RR, in modo da garantire le migliori prestazioni ma anche comfort e controllo. Le modifiche al setting, anche a moto in movimento, si operano tramite il dashboard TFT e prevedono un continuo e ultra-sensibile aggiustamento in termini di compressione e rilascio tenendo in considerazione lo stile di guida adottato, la modalità di guida, l’accelerazione o la frenata instantanea.

La Speed Triple 1200 RR beneficia anche del performante impianto frenante Brembo Stylema® con pinze monoblocco molto leggere e dischi flottanti da 320mm. La leva anteriore Brembo MCS è regolabile con estrema precisione e comfort, mentre al posteriore viene montato un disco singolo da 220 mm sempre controllato da una pinza Brembo a doppio pistoncino.

Leggere sono anche le ruote da 17” in alluminio, che calzano pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP V3, dedicati alla RR, che garantiscono grip e feeling elevato tanto su strada quanto in pista. Omologati a libretto solo per uso tra i cordoli anche le Pirelli Diablo Supercorsa SC2 V3.

Ultima evoluzione del motore a 3 cilindri 1200

La RR eredita le prestazioni entusiasmanti, il sound e il carattere del motore a 3 cilindri da 1.160 cc che equipaggia la roadster 1200 RR – leggero, tecnologico e compatto.

Il propulsore, le cui componenti interne sono ottimizzate per ottenere potenza, coppia e linearità nella risposta a tutti i regimi, egora una potenza massima di 180 cavalli a 10,750 giri e ben 125Nm di coppia a 9,000 giri. Inoltre, come per tutti gli inconfondibili triple di Triumph Motorcycles, la curva di erogazione è lineare e piena fin dai bassi regimi, per ottenere accelerazioni e riprese corpose e un allungo appagante fino agli alti regimi di rotazione. Il feeling con il comando del gas è immediatamente elevato grazie alla ridotta inerzia di rotazione.

Il cambio a 6 velocità è integrato, compatto e molto leggero, e lavora in completa sinergia con il motore con un funzionamento lineare, rapido e confortevole. La frizione servoassistita con antisaltellamento è dotata di rampe che mantengono compatti i dischi quando è sotto sforzo, supportando le molle e ottimizzando il trasferimento di potenza tra motore e cambio, evitando la dispersione di energia. In caso di scalate aggressive, la frizione consente un livello controllato di scivolamento per ottimizzare il controllo dell’asse posteriore.

Il terminale di scarico sportivo, posizionato lateralmente e rifinito in acciaio inossidabile spazzolato con fondello nero, regala un sound ancora più viscerale e inimitabile.

Pacchetto tecnologico di ultima generazione

Esattamente come per la Speed Triple 1200 RS, la nuova RR prevede una dotazione tecnologica avanzata che ha un duplice obiettivo: supportare il pilota rendendo la guida più efficace e sicura, ma anche ottimizzare il comportamento della moto nelle più differenti configurazioni di utilizzo.

Completamente a colori e con grafiche intuitive, il dashboard 5” TFT incorpora la funzionalità del My Triumph connectivity system. Compatibile con Android e IOS, consente il collegamento dello smartphone per effettuare/ricevere chiamate, ascoltare musica, navigare con input a frecce “turn-by-turn” (in partnership con Google) e utilizzare la GoPro. Tutte le funzioni sono visualizzate sul Quadro strumenti che include anche il lap timer per l’utilizzo in pista.

La RR è inoltre equipaggiata con l’ultima generazione di Cornering ABS e Cornering Traction Control, connessi alla piattaforma inerziale IMU che misura in tempo reale accelerazione, frenata, angolo di piega e numerosi altri parametri tra cui la modalità di guida selezionata.

Collegato al controllo di trazione lavora anche il controllo dell’impennata che utilizza algoritmi avanzati e raffinati.

Sono previsti 5 riding modes – Road, Rain, Sport, Rider (personalizzabile), e Track che prevede un ausilio minimo di ABS e TC. La selezione e configurazione delle modalità di guida avviene in modo facile e intuitivo tramite i comandi a joystick posti sui semi manubri.

Altro dispositivo efficace per rendere la guida su strada o in pista ancora più divertente è il cambio assistito Triumph Shift Assist up and down, che è stato sviluppato e ottimizzato con l’ausilio dei dati ottenuti dalla collaborazione con il Campionato Mondiale Moto2TM . Si avvale di un sensore particolarmente avanzato che tiene in considerazione una molteplicità di parametri per ottenere un funzionamento perfetto in salito o in scalata.

Ad esempio salendo di rapporto, il Triumph Shift Assist esamina fattori quali iniezione, carburante, grado di apertura delle farfalle, per ridurre istantaneamente la pressione sui rapporti e consentire una cambiata veloce e morbida. Si tratta di un funzionamento molto più raffinato di quello di un tradizionale quickshifter che semplicemente taglia l’iniezione.

Il pacchetto di illuminazione è completamente a LED per massima durata ed efficienza. Il proiettore anteriore incorpora la funzione DRL luce diurna a LED, il fanalino posteriore ha un design accattivante e gli indicatori di direzione sono a disattivazione automatica.

Completano l’equipaggiamento l’avviamento keyless che include anche blocca-sterzo e apertura del tappo serbatoio, e cruise control elettronico e regolabile.




Ecco la nuova Honda CB750 Hornet

La nuova Honda CB750 Hornet è stata svelata oggi all’Intermot di Colonia. Si tratta di una moto pronta a dare soddisfazione su qualsiasi percorso grazie al rapporto potenza/peso al top della categoria. E’ spinta da un nuovissimo motore bicilindrico parallelo Unicam di 755 cc capace di 92 CV di potenza e 75 Nm di coppia e contra su un telaio in acciaio con struttura a diamante totalmente nuovo.
Inequivocabile look streetfighter, curato dal team di designer del centro Honda R&D di Roma, elettronica dotata di 4 Riding Mode per regolare Potenza, Freno Motore e Controllo di Trazione. Il nuovissimo motore della Hornet riunisce in dimensioni compatte tutte le abilità ingegneristiche di Honda. Qualche numero: bicilindrico parallelo di 755 cc in grado di erogare 92 CV (67,5 kW) di potenza massima e 75 Nm di coppia massima. Grazie al peso con il pieno di benzina contenuto in soli 190 kg offre il miglior rapporto peso/potenza della categoria, pari a 0,36 kW/kg o 2,81 kg/kW.

La distribuzione compatta Unicam a 8 valvole, resa celebre dai modelli della gamma CRF, sfrutta canali di aspirazione a vortice (Vortex Flow Duct) e condotti di aspirazione discendenti per assicurare una combustione ottimale. L’albero motore a 270° regala ottime sensazioni e grande carattere alla guida; la trasmissione primaria aziona anche l’albero di equilibratura, mentre il cambio a 6 rapporti è dotato di frizione assistita e antisaltellamento.

Gli ausili elettronici alla guida si avvalgono della tecnologia Throttle By Wire (TBW) che comprende 4 Riding Mode (di cui uno completamente personalizzabile) che mixano 3 livelli di controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control, integrato con l’anti‑impennamento) e 3 livelli di regolazione della potenza e del freno motore.

Per sfruttarne al massimo il potenziale, il nuovo motore è alloggiato in un nuovissimo telaio in acciaio con struttura a diamante, straordinariamente leggero grazie all’ottimizzazione dello spessore e della rigidità delle pareti e dei tubi. Per garantire la massima agilità e una risposta ottimale sono state scelte le migliori sospensioni disponibili: forcella a steli rovesciati Showa SFF‑BPTM da 41 mm e ammortizzatore Showa con leveraggio Pro-Link. Le doppie pinze ad attacco radiale a quattro pistoncini assicurano una frenata sempre potente e modulabile, mentre le dimensioni degli pneumatici sono state scelte per garantire un livello elevato di aderenza e un’agilità sorprendente: sezione da 120 all’anteriore abbinata a una sezione da 160 al posteriore, un mix unico per una naked di questa cilindrata e potenza!

Il ricco elenco di dotazioni si completa con un display TFT a colori da 5” che riproduce le informazioni in modo chiaro e consente di gestire tutti i sistemi, oltre a fornire la connettività del sistema Honda Smartphone Voice Control per dispositivi Android e iOS. L’illuminazione è garantita da fari full LED; gli indicatori di direzione si disinseriscono automaticamente e integrano anche il sistema di segnalazione della frenata di emergenza ESS (Emergency Stop System).

I designer del centro R&D Honda di Roma – già autori di modelli di successo quali Africa Twin, XADV e la gamma delle naked Neo Sports Cafè – hanno guardato, con grande rispetto, alle Hornet del passato e si sono messi al lavoro su una nuova espressione contemporanea di bellezza tecnica, realizzando una silhouette sportiva, linee compatte nelle proporzioni e forme eleganti.

Il tratto distintivo della nuova Hornet è il serbatoio ispirato alla forma dell’ala del calabrone. Ovunque si posi lo sguardo, dal frontale spigoloso e aggressivo, alle linee nette ed essenziali della coda, prevale lo spirito grintoso che ne definisce il carattere da vera naked sportiva.

Una completa gamma di accessori sarà disponibile per la nuova Hornet e per facilitarne la scelta saranno raggruppati in tre “pacchetti” – Sport, Style e Touring – capaci di soddisfare i gusti di qualsiasi pilota.

La nuova CB750 Hornet sarà disponibile nei seguenti colori:

Pearl Glare White con telaio Metallic Red Flame e forcella anodizzata Red
Graphite Black con telaio Metallic Red Flame e forcella anodizzata Red
Matte Iridium Gray Metallic
Mat Goldfinch Yellow




Covid a Piacenza: cresce la percentuale dei positivi (+85,5%)

Continuano a salire i numeri della pandemia a Piacenza arrivando a +85,5% di positivi in più rispetto la settimana precedente. Il report settimanale pubblicato dall’Ausl evidenzia l’aumento dei nuovi positivi che passano dai 614 di sette giorni fa agli attuali 1139.

Il trend dei contagi piacentini si allinea all’andamento regionale che registra un +88,9% rispetto a sette giorni fa, crescono i numeri anche a livello nazionale – +58,2% nei casi segnalati – e nella vicina alla Lombardia che registra un +57,4% per cento di aumento.

Analizzando i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso d’incidenza locale registra 401 casi, in regione Emilia Romagna è di 404, quella italiana di 383 mentre la situazione in Lombardia è 411 casi.

Negli ultimi sette giorni sono stati effettuati 4836 tamponi (contro i 3486 della scorsa settimana) con un aumento della percentuale di positivi che passa da 17,6% a 23,6%.

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra 6 casi di positività tra gli ospiti e 6 casi tra gli operatori. Ricordiamo che, generalmente, si tratta di casi asintomatici o comunque con sintomi lievi, individuati per la maggior parte grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.

Il numero delle persone in isolamento sale da 680 a 1268.

Crescono anche le segnalazioni di casi sospetti arrivate alle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale: le richieste medie giornaliere salgono a 14 (la settimana scorsa erano 11,9), per un totale di 140 segnalazioni.

L’incremento dei positivi si rispecchia anche sulla situazione della rete ospedaliera che registra un lieve incremento di positivi. Gli accessi giornalieri in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid sono 6 (la scorsa settimana erano 4). Il 2 ottobre i ricoverati con Covid erano 47, mentre la domenica precedente erano 39. La media settimanale è di 46. In Terapia intensiva c’è un paziente positivo. Nella settimana si sono registrati 4 decessi.

Per quanto riguarda le vaccinazioni, nella settimana si contano 449 somministrazioni; erano 316 la settimana scorsa.

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicate le modalità per la prenotazione di un appuntamento per la vaccinazione in una delle cinque sedi attualmente disponibili.

In riferimento alla IV dose, la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima o dall’infezione successiva al richiamo. Destinatari dell’estensione della platea vaccinale sono tutti i cittadini a partire dai 12 anni compiuti purché abbiano ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni.

Le persone over 80 impossibilitate a muoversi da casa possono rivolgersi al numero di prenotazione 800.651.941 e richiedere la somministrazione a domicilio.

Aggiornamento Emergenza profughi provenienti dall’Ucraina

Attualmente sono 2.052 i profughi per i quali è stato emesso il codice STP (stranieri temporaneamente presenti). I tamponi eseguiti sono 1.656; 42 i positivi finora accertati.

L’ambulatorio per la presa in carico dei profughi ucraini è collocato al Laboratorio analisi dell’ospedale di Piacenza. I controlli sanitari sono previsti sia per minori sia per gli adulti.




Pierangelo Carbone direttore generale, ad interim, del Consorzio di Bonifica di Piacenza

È Pierangelo Carbone, già direttore d’area tecnica, a ricoprire ad interim anche il ruolo di direttore generale del Consorzio di Bonifica di Piacenza. La nomina è arrivata durante la seduta del comitato amministrativo di ieri.

Pierangelo Carbone, architetto, da 38 anni è un dipendente del consorzio e ha vissuto due unificazioni passando dalla Bonifica Montana Appennino Piacentino al subentrato Bacini Tidone Trebbia nell’87 confluito nell’attuale Consorzio di Bonifica di Piacenza nel 2009. Carbone è entrato come tecnico dell’area montagna e ha proseguito all’interno dell’ufficio progettazione fino a diventarne responsabile per arrivare, nel 2020, a ricoprire il ruolo di direttore d’area Tecnica. L’esperienza al Consorzio è stata messa in pausa solo dal 2002 al 2012, quando Carbone ha assunto la carica di assessore all’Urbanistica, Ambiente e Mobilità del Comune di Piacenza.

È Luigi Bisi, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza ad intervenire: «Pierangelo Carbone è una delle figure storiche dell’Ente e la sua esperienza nella gestione dell’ufficio tecnico sarà ora arricchita dal coordinamento dell’attività dell’intera struttura. Le sfide che ci aspettano sono legate in primis alla sicurezza del territorio consortile e alla realizzazione dei progetti già finanziati (tra tutti si ricordano la condotta di 20 km in val d’Arda, il Traversante Mirafiori sul Trebbia, 3 laghi irrigui in Val d’Arda), attività che impegnano a pieno ritmo il Consorzio. Non tralasceremo poi la ricerca di nuovi finanziamenti legati al PNRR e in generale a quelle risorse pubbliche a cui accedere per la manutenzione delle infrastrutture esistenti e per la realizzazione di nuove opere».

Pierangelo Carbone, neo direttore generale: «Questa che mi aspetta è una grande responsabilità che completa il mio percorso lavorativo al Consorzio. Tutela del territorio, gestione oculata della risorsa e messa a terra di quanto finanziato saranno le priorità con la consapevolezza che la strada da fare è tanta e quello di oggi, nonostante le difficolta storiche e gli effetti dei cambiamenti climatici in corso, è il momento di un percorso che deve andare ad incrementare la competitività del nostro territorio».




Zandonella: “Pulire il giardino di via Beverora ed evitare il bivacco”

Il consigliere della Lega Luca Zandonella ha depositato una interrogazione che chiede l’immediata pulizia del giardino di via Beverora ed un intervento contro il bivacco: “I residenti della zona – dichiara Zandonella – ormai da diverso tempo segnalano quanto sta succedendo. Le foto parlano da sole: non è tollerabile una situazione del genere, che ormai si protrae da diversi mesi. Anche per questioni igienicosanitarie – continua il consigliere della Lega – chiedo che Sindaco e Giunta si attivino al più presto per pulire il giardino in questione, usato anche come bagno a cielo aperto. E’ inoltre opportuno che il Sindaco si adoperi con le Autorità di Pubblica Sicurezza per trovare una soluzione che eviti il continuo bivacco. Nel 2022 – conclude Zandonella – non credo sia accettabile una situazione come questa nella nostra città ed il Sindaco ha il dovere di adoperarsi quanto prima”.

 




Punto di primo intervento di Bobbio: dalla Ausl nuovi chiarimenti

In riferimento al Punto di primo intervento di Bobbio, la direzione dell’Azienda Usl di Piacenza ha diffuso un comunicato con cui “intende rassicurare ulteriormente la cittadinanza ed evitare situazioni di procurato allarme, assolutamente non confacenti alle circostanze”.

“Si ribadisce – continua l’azienda sanitaria – che le misure che si stanno mettendo in campo per fronteggiare la scarsità contingente delle risorse mediche specialistiche e per dare applicazione di nuovi accordi siglati dalla Regione nell’ambito dei servizi di Emergenza urgenza non alterano in alcun modo l’attività.

Il percorso attivato nei mesi scorsi permette di continuare a garantire la presenza di un medico sulle 24 ore nel Punto di Primo intervento di Bobbio. Esattamente come finora assicurato, nel servizio si alternano diverse figure professionali: medici dell’emergenza urgenza, della continuità assistenziale, professionisti ospedalieri e specializzandi. Sono inoltre allo studio misure integrative per reperire ulteriore personale dell’ambito dell’emergenza urgenza da utilizzare appena possibile e comunque dal mese di novembre, anche con specifiche acquisizioni di servizi nonché figure di medici specialisti in ambiti coerenti con le esigenze dei cittadini che si rivolgono all’ospedale della Montagna.

“Il nostro obiettivo principale – ribadisce la direzione Ausl – è quello di agire sempre, prima di tutto, per la tutela della salute e la sicurezza di tutti i cittadini.  È fondamentale che alla popolazione siano fornite informazioni corrette e che non si generino distorsioni nella percezione del livello di sicurezza che, per questa azienda pubblica, è un valore fondamentale”.




Piacenza Calcio: Scianò si dimette da direttore sportivo

La sconfitta per 3-1 contro il Sangiuliano City non solo ha portato all’esonero di Scalise  ed il conseguente ritorno di mister Scazzola ma anche alle dimissioni di Scianò dal ruolo di direttore sportivo. Questo il comunicato ufficiale.

“Piacenza Calcio 1919 rende noto che nella giornata odierna, in seguito a una riunione con i Soci, è intervenuto il Direttore Generale Marco Scianò. Questa la sua dichiarazione: “nella riunione dei Soci tenutasi oggi ho voluto condividere di fare un passaggio di consegne del ruolo di direttore sportivo che avevo assunto ad interim nella stagione sportiva 2020/21.
Ciò mi consentirà di tornare a dedicarmi con più tempo e impegno ad aspetti gestionali e soprattutto allo sviluppo di possibilità per fornire nuove risorse al club.
Con i Soci abbiamo condiviso le decisioni del cambio di panchina con il ritorno di Mister Scazzola e del conferimento dell’incarico di direttore sportivo a Luca Matteassi, con il quale ho condiviso diversi anni stupendi insieme, per dare una scossa ad un inizio di stagione negativo che non ci aspettavamo in questa entità e per la quale stiamo soffrendo insieme ai nostri tifosi, ma dalla quale ci rialzeremo stando tutti uniti”.




L’Omnia Rugby cede nel finale ai pari età dei Lyons

Partita di cartello al Centro Sportivo “Carlo Mazzoni” che ha richiamato il pubblico delle grandi
occasioni. Sul campo si sono incontrate le due formazioni Under 17 dell’Omnia Rugby – progetto rugbistico che vede riuniti sotto una stessa bandiera i giocatori di Lions Cremona, Val D‘Arda, Elephant Gossolengo, Codogno e Piacenza Rugby – e dell’Emilbanca Lyons.
Al fischio finale, il tabellino ha registrato il punteggio di 12-17 assegnando la vittoria ai ragazzi dei Lyons, che hanno ribaltato il risultato fino a quel momento a favore dell’Omnia, grazie ad una meta trasformata, segnata nei minuti finali dell’incontro.
La partita è stata affrontata a viso aperto da entrambe le squadre, che hanno espresso un gioco di buon livello tecnico, con un risultato che è sempre rimasto in bilico per tutti gli ottanta minuti regolamentari. A vincere il derby è stata la squadra che ha dimostrato maggior solidità fisica (in particolare in mischia ordinata), tecnica ed agonistica con una indomabile voglia di fare risultato e che ha saputo sfruttare al meglio la superiorità numerica per dieci minuti, a seguito di una espulsione temporanea assegnata ad un giocatore dell’Omnia per un evidente placcaggio in ritardo.

Qualche rammarico da parte dell’Omnia, per aver mancato alcune ghiotte occasioni di mettere al sicuro il risultato. “Ancora troppa frenesia nel gestire alcune situazioni di gioco – commenta coach Franchi – ma siamo comunque soddisfatti della prestazione della squadra per il netto miglioramento nell’organizzazione del gioco e per l’approccio alla partita”.
Al termine giocatori e sostenitori si sono riuniti in un festoso terzo tempo.
Formazione Omnia Rugby: Sesenna, Gabrieli, Bragadini, Mincev, Mariani, Verbeni, Badagnani, Dene, Aspesi, Mareggi, Essien, Molinari, Roda, Ravilli, Tassoni. A disposizione: Papa, Santelli, Guglieri, Lucchese, Hamza, Nunez, Pedretti.
Mete Omnia Rugby: Mareggi, trasf. Ravilli; Hamza.
Appuntamento domenica prossima al “Capra” di Noceto alle ore 11.00 per la terza giornata della Fase Qualificazione.




“Dar valore a identità e integrazione nel tentativo di riportare la pace tra i popoli di Ucraina e Russia”

«Il valore della vita umana è sacrosanto e non deve mai essere disgiunto dall’integrità territoriale di ogni Paese». Questo il concetto ripreso dal vescovo di Lodi mons. Maurizio Malvestiti (prendendo spunto dalle parole del Papa pronunciale all’Angelus di domenica) che ha aperto questa sera al PalabancaEventi l’Autunno culturale della Banca di Piacenza, con un’approfondita riflessione su “ortodossia e modernità”, in relazione alla necessità di arrivare ad un dialogo che porti alla pace tra Ucraina e Russia.

Mons. Malvestiti (già sottosegretario della Congregazione delle Chiese orientali e già segretario particolare del cardinale prefetto Achille Silvestrini, tra i principali collaboratori di Agostino Casaroli) è stato presentato dal condirettore generale della Banca Pietro Coppelli, che – nel ringraziare l’illustre ospite per la vicinanza dimostrata alla Banca, non essendo la prima volta che partecipa ad iniziative della stessa, come in occasione della cerimonia di consegna del premio Solidarietà per la vita a Santa Maria del Monte, nel 2017 – ha sottolineato come l’Istituto di credito abbia voluto «anche quest’anno rinnovare il pluriennale impegno nell’offrire alla comunità piacentina un ricco programma culturale, che si articolerà nei giorni di lunedì e venerdì dei prossimi due mesi». Programma che va ad affiancarsi e integrarsi con quello delle Celebrazioni per i 500 anni di Santa Maria di Campagna che – iniziate lo scorso aprile – termineranno nella primavera del 2023.

Il vescovo di Lodi ha posto l’accento sulla rilevanza dell’iniziativa del Pontefice, che si è rivolto in maniera molto diretta ai presidenti Putin (supplicato di fermare, anche per amore del suo popolo, la spirale di violenza e di morte) e Zelensky (invitato ad essere aperto a serie proposte di pace, nonostante l’aggressione subita). «Francesco – ha ricordato mons. Malvestiti – ha parlato, riferendosi alla guerra in Ucraina, di “una ferita dell’umanità che invece di rimarginarsi continua a sanguinare sempre più rischiando di allargarsi” e si è detto “addolorato per le migliaia di vittime, in particolare tra i bambini, e per le tante distruzioni che hanno lasciato senza casa molte persone e famiglie”. Il Papa ha giustamente affermato che “questa guerra è un errore e un orrore”». Il Pontefice, ha sottolineato ancora l’oratore, ha quindi fatto un appello accorato affinché le armi tacciano e si cerchino le condizioni per un negoziato, nel rispetto del valore della vita umana e della sovranità e integrità territoriale.

«E’ paradossale – ha continuato Mons. Malvestiti – che questi due Paesi, che ho visitato diverse volte quando lavoravo alla Congregazione delle Chiese orientali, dalle comuni radici cristiane e uniti nel Battesimo, siano in guerra». Parole dure quelle pronunciate dal vescovo di Lodi nei confronti del Patriarca russo Kirill («Occorre prendere una chiara e inequivocabile distanza dall’asservimento ideologico della Chiesa russa al regime. Chi benedice coloro che vanno a colpire i fratelli non dice parole cristiane, ma bestemmia»), seguite da considerazioni velate di speranza per una soluzione del conflitto («Vanno costruiti nuovi spazi alla forza della fede libera, affidandoci a testimoni autentici, che nel mondo non mancano; occorre dar valore all’identità e allo stesso tempo ricercare ad oltranza l’integrazione; ma anche aver fede nell’umano, come via per la libertà»). L’illustre ospite ha concluso il suo applaudito intervento citando una frase del Papa riportata nel suo libro Francesco contro la guerra: “E’ l’altro la via per salvare anche noi stessi”.

Al termine del partecipato incontro, il dott. Coppelli ha consegnato a mons. Malvestiti la Madaglia della Banca in ricordo della serata.




Incendio nella notte in un porticato a Travo

Incendio la scorsa notte nel comune di Travo, in località Madellano. I vigili del fuoco sono dovuti intervenite intorno alle cinque per spegnere le fiamme che su stavano sviluppando in un fienile, annesso ad un ‘abitazione. A dare l’allarme gli abitanti che si sono accorti dell’incendio sviluppatosi all’interno del manufatto utilizzato come ricovero attrezzi. Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Bobbio supportati da un’autobotte arrivata da Piacenza.




Da domani fino al 16 ottobre apertura straordinaria della Salita al Pordenone

A partire da domani, martedì 4 ottobre, e fino a domenica 16, apertura straordinaria e gratuita della Salita al Pordenone. Un’iniziativa che rientra nelle Celebrazioni dei 500 anni di Santa Maria di Campagna a cura della Comunità francescana e della Banca di Piacenza. La visita guidata alla Cupola della Basilica magnificamente affrescata dall’artista friulano sarà possibile – nel periodo indicato – tutti i pomeriggi dalle 15 alle 19, mentre alla domenica orario continuato dalle 10 alle 19. Saranno attivi, sempre gratuitamente, i servizi di nursery e custodia cani. Tutti i prenotati verranno omaggiati dalla Banca di una pubblicazione di Vittorio Sgarbi sull’Immacolata Concezione dell’artista piacentino Francesco Scaramuzza.

La prenotazione all’evento – che non beneficia di finanziamento pubblico o parapubblico – è obbligatoria (salitaalpordenone@bancadipiacenza.it).

500 anni di Santa Maria di Campagna e Ottobre francescano. Due conferenze e uno spettacolo dialettale con la Famiglia piasinteina

Il programma delle Celebrazioni dei 500 anni di Santa Maria di Campagna, promosse dalla Comunità francescana e dalla Banca di Piacenza, prevede per questa settimana tre incontri, a cura della Famiglia piasinteina, dedicati all’“Ottobre francescano”. Domani, martedì 4 ottobre, alle 18, nella Biblioteca del Convento, Manrico Bissi terrà una conversazione sul tema “San Francesco e Santa Maria di Campagna. I due templi civici della Piacenza medioevale e rinascimentale”; mercoledì 5 ottobre – sempre alle 18 nella Biblioteca del Convento – conferenza su “San Francesco nella visione di Dante, Canto XII del Paradiso”, con intervento di Roberto Laurenzano; sabato 8 ottobre, alle 21.15 in Basilica, l’Ottobre francescano si concluderà con lo spettacolo “Vorumas bein”, monologhi, poesie e racconti con la scuola di dialetto Luigi Paraboschi, regia di Cesare Ometti.

La partecipazione è libera con prenotazione (relaz.esterne@bancadipiacenza.it – tf 0523 542357).