Vaiolo delle scimmie, domani un incontro a Piacenza

Domani, martedì 27 settembre alle 21, alla Galleria del Sole (Centro commerciale Farnesiana, via Marinai d’Italia) si svolgerà un incontro organizzato dall’Azienda Usl di Piacenza in collaborazione con Lambda Arcygay Piacenza dedicato al vaiolo delle scimmie. Interverranno i sanitari dell’Igiene pubblica e delle Malattie infettive per informare sul virus, fornendo ai presenti anche le indicazioni sulla possibilità di vaccinarsi a Piacenza. In serata è prevista l’opportunità di effettuare test rapidi su HIV e epatite C.

L’Azienda Usl di Piacenza ha organizzato questa serata per sensibilizzare sul virus comunemente conosciuto come “vaiolo delle scimmie”.

Il Monkeypox virus (MPXV), malattia infettiva piuttosto rara nell’uomo – ma già conosciuta e diffusa in Africa –, si trasmette attraverso il contenuto liquido delle vescicole, che appaiono appunto nei soggetti infetti.

Il vaccino Jynneos (MVA-BN) si somministra in due dosi, solo a persone maggiorenni. Tra la prima e la seconda dose deve intercorrere un intervallo di almeno 28 giorni. Per le persone vaccinate in precedenza contro il vaiolo è necessaria, invece, la somministrazione di una sola dose.

In base allo scenario epidemiologico attuale, le categorie a elevato rischio per le quali è prevista da subito l’offerta vaccinale sono due: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a Orthopoxvirus; persone gay, transgender, bisessuali e uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), identificati possibilmente tra coloro che afferiscono agli ambulatori PrEP (Profilassi Pre-Esposizione)/HIV delle Unità operative di Malattie infettive e ai centri HIV.




Enologia del Piacentino al top con 19 cantine e 35 eccellenze

Diciannove cantine, per 35 vini al top. Sono le eccellenze enologiche del piacentino che hanno ottenuto il punteggio massimo nel giudizio dei sommelier di Ais Emilia nella guida ‘Emilia Romagna da Bere e da Mangiare’ 2022/23 (PrimaPagina editore). Le cantine sono state premiate nella tappa di Tramonto DiVino a Piacenza svoltasi domenica scorsa (25 settembre). Una menzione speciale va alle cantine La Tosa e Luretta al vertice con ben quattro vini, mentre Terzoni Claudio ‘La Conchiglia’ ha ottenuto l’eccellenza con tre etichette. Da segnalare, inoltre, otto vini con la menzione Oro, il punteggio massimo nella scheda degustativa Ais.

Questi i vini premiati: Antiquum Gutturnio Doc Classico Riserva 2017 (Campana); Bollo Rosso Gutturnio Doc Riserva 2018 (Cantina Valtidone); Il Pigro Rosé Spumante Rosé Brut Metodo Classico 2019 (Cantine Romagnoli); Il Pigro Dosaggiozero Spumante Extra Brut Metodo Classico 2019 (Cantine Romagnoli); Tasto di Seta Colli Piacentini Doc Malvasia 2021 (Castello di Luzzano); Romeo Gutturnio Doc Classico Riserva 2017 Oro (Castello di Luzzano); Il Fondatore Anacleto Spumante Rosé Brut Metodo Classico 2018 (Fratelli Bonelli); Tesor Gutturnio Doc Riserva 2019 (Fratelli Bonelli); Gutturnio Doc Classico Riserva 2015 (Ganaghello); MAMI Emilia Igt Bianco 2021 (Il Poggiarello); Colli Piacentini Doc Malvasia 2020 (La Ciocca); Colli Piacentini Doc Cabernet Sauvignon 2017 (La Ciocca); Il Giorgione Rosso 2014 Oro (La Tollara); Rosso del Riccio Barbera Val Tidone Igt 2019 (La Torretta); Gutturnio Doc Classico Riserva 2019 (La Torretta); Sorriso di Cielo Colli Piacentini Doc Malvasia 2021 Oro (La Tosa); Luna Selvatica Colli Piacentini Doc Cabernet Sauvignon 2019 (La Tosa); Vignamorello Gutturnio Doc Superiore 2020 (La Tosa); Ombrasenzombra Colli Piacentini Doc Sauvignon 2020 (La Tosa); Donna Enrica Colli Piacentini Doc Malvasia Frizzante 2021 (Loschi); La Rampigarola Rosso fermo 2019 (Loschi); Ala del Drago Gutturnio Doc Superiore 2018 Oro (Luretta); Colli Piacentini Doc Cabernet Sauvignon 2017 Oro (Luretta); Pas Dosé Bianco Metodo Classico 2018 (Luretta); Carabas Colli Piacentini Doc Barbera 2019 (Luretta); Bastiani Colli Piacentini Doc Cabernet Sauvignon 2018 (Marengoni); Il Poggio Gutturnio Doc Classico Riserva 2016 (Pusterla); Le Staffe Gutturnio Doc Classico Superiore 2020 Oro (Tenuta Ferraia); Sensazioni d’Inverno Le Virtù del Poggio Colli Piacentini Doc Malvasia Passito 2016 Oro (Terzoni Claudio ‘La Conchiglia’); Sorsi d’Incanto Colli Piacentini Doc Malvasia 2021 (Terzoni Claudio ‘La Conchiglia’); Gutturnio Doc Superiore Etichetta Oro 2017 (Terzoni Claudio ‘La Conchiglia’); Enrico Primo Extra Brut Metodo Classico millesimato 2015 Oro (Torre Fornello); Gutturnio Doc Superiore 2020 (Villa Rosa); Merum Gutturnio Doc Superiore 2018 (Vitivinicola Valla); Il Palazzo Colli Piacentini Doc Cabernet Sauvignon 2017 (Zerioli Tenuta Pozzolo).




Senza figli e senza occupazione di donne e giovani il sistema previdenziale salta

Siamo forse davvero all’inizio della fine.  Infatti, in termini previdenziali, il 2050 è già “domani”, appena dietro l’angolo. Se oggi i conti dell’Inps sono quasi in ordine, con l’invecchiamento della popolazione non sarà così: se la natalità e l’occupazione restano ai livelli attuali la tenuta del sistema previdenziale è incompatibile.

Perciò occorre che subito siano messe in atto politiche per la natalità, per l’occupazione delle donne e dei giovani, politiche per una gestione mirata dei flussi migratori e politiche per la crescita, altrimenti sarà troppo tardi. Perché, se non si ferma la “tempesta demografica perfetta” in cui siamo ora, entro il 2050 il rapporto tra popolazione non attiva e attiva sarà irrimediabilmente sbilanciato: ci vorranno 100 persone attive economicamente per sostenerne quasi altrettante, come minimo più di 80, che non possono esserlo, tra minori e anziani. Quando l’equilibrio sta nel 50%.

E’ questa una delle proiezioni di cui si discuterà nel convegno “La sfida del lavoro tra natalità e nuovi bisogni nelle province di Parma e Piacenza”, organizzato dalla Cisl territoriale  nella giornata di mercoledì 28 settembre, con i contributi tecnici dei professori Gianluigi Bovini e Franco Chiarini e con le analisi sindacali del segretario generale Michele Vaghini e della segretaria nazionale Cisl, Daniela Fumarola.

«Nell’ultima campagna elettorale» commenta Vaghini «è mancato l’approfondimento sulle politiche di previsione per evitare il crollo demografico e della forza lavoro. Anche nel dibattito in seno alla società civile si parla ancora troppo poco della necessità dell’inserimento delle donne nel mercato del lavoro e si continua a parlare di migranti con la solita retorica; in realtà c’è poco tempo per sostenere la crescita del Paese e noi pensiamo che si debba iniziare dai giovani: quelli che devono poter nascere domani e quelli che devono trovare un lavoro in accordo con le proprie aspirazioni oggi”.

L’ aspettativa di vita in aumento, il calo demografico (da 1,6 a quasi 1,2 figli per donna) e lo spostamento in avanti dell’età in cui una donna ha il primo figlio (da 25 anni del 1982 ai 31,3 del 2019) sono fenomeni comuni a tutti i paesi europei da 40 anni; la differenza è nelle misure che sono state adottate per affrontarne le conseguenze. In Italia sempre poche e sempre tardi. Se nelle politiche a favore delle famiglie qualcosa si è mosso, la vera ricetta per la sostenibilità da oggi del sistema dovrà essere il lavoro, dignitoso e pagato adeguatamente, con l’aumento della forza lavoro.

Anche gli enti locali sono interpellati. Cosa può essere fatto per la natalità, cosa per facilitare l’occupazione in ambito locale ? “Da un lato ci sono i servizi che devono essere potenziati intorno alla famiglia, dall’altro c’è il  grande tema della formazione e dell’educazione, dei giovani e degli adulti. Come Cisl, spiega Vaghini, siamo convinti che si possa fare di più per conciliare tempi di vita e di lavoro e per fare incontrare domanda e offerta d’impiego: il nostro ente di formazione IAL, per esempio, offre ogni anno, nuove proposte in questo senso. Anche le amministrazioni locali possono fare di più per rendere attraente la formazione tecnica di cui il nostro sistema produttivo ha bisogno per consentire l’inserimento di giovane occupazione. Una popolazione che invecchia ha anche bisogno di servizi sanitari potenziati. E’ stimolante per il dibattito che Michele Guerra come sindaco di Parma e Katia Tarasconi, sindaca di Piacenza partecipino al nostro convegno”.

Ultimo spunto di discussione il funzionamento “a regime” della riforma Fornero, “Chiunque arrivi a Palazzo Chigi dopo le elezioni dovrà affrontare questo tema spinoso, conclude Vaghini. Come Cisl proponiamo da tempo un sistema che preveda meccanismi di flessibilità in uscita, perché i lavori non sono tutti uguali e non si può rimanere nell’incertezza di anno in anno; vogliamo una riforma che sostenga la maternità con un anno di contribuzione in più per ogni figlio”.




Inaugurata a Spazio4.0 la Ciclofficina Pignone

Una inaugurazione davvero partecipata quella di Ciclofficina Pignone tenutasi ieri, domenica 25 settembre, all’interno dell’evento mensile Quarto Mercato di Spazio4.0.

A tagliare il nastro è stato l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Piacenza Francesco Brianzi – che ha sottolineato come l’amministrazione intenda investire sulla mobilità dolce e la sostenibilità, oltre che sulla valorizzazione dei luoghi dove “si fa comunità”. Oltre ad un folto pubblico hanno partecipato all’evento coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, tra cui i gestori dello spazio comunale, Cooperativa L’Arco e Officine Gutenberg, i referenti dell’ufficio politiche giovanili del Comune di Piacenza, le ragazze e i ragazzi protagonisti del progetto, i referenti di Associazione Praxis.

Su un lato della ciclofficina, alcune infografiche hanno mostrato ai presenti i risultati del sondaggio “La Ciclofficina dei tuoi sogni” effettuato dai giovani ai cittadini e una time-line sul retro tutte le iniziative già realizzate dal gruppo da novembre 2020, dalle attività di check up bici gratuito per la cittadinanza agli eventi di sensibilizzazione sul tema della valorizzazione della mobilità lenta. Una volta aperte le porte, e concluso il live painting di “Unpodicolores”, con cui è stata dipinta l’insegna della ciclofficina, i presenti hanno potuto visionare la stanza con le postazioni “fai da te”, il magazzino già ricolmo di vecchie biciclette da rigenerare, la colonnina “Stop&Go” esterna a disposizione di tutti, con cui effettuare veloci operazioni di manutenzione nei momenti di chiusura della ciclofficina.

Presenti all’inaugurazione anche i protagonisti del talk previsto alle 16 e condotto da Mauro Ferri, giornalista, editore e co-autore di “Pedalate Piacentine”, la guida tascabile di Officine Gutenberg per gli amanti della bici da corsa: a rispondere alle sue domande Giorgia Bronzini, Graziano Zilli e Ilaria Fiorillo, alias “@milano_in_bicicletta”, tre generazioni diverse e tre modi di vivere la bicicicletta, come sport agonistico, ma anche mezzo di relax, come strumento per conoscere luoghi nascosti delle nostre città, come oggetto che ha attraversato diverse epoche e racconta qualcosa di tutti noi.

Un brindisi ha poi raccolto tutti i presenti, con l’augurio che nasca una community attorno alla ciclofficina e ai valori su cui si fonda: la promozione della mobilità sostenibile e l’attenzione al riuso. A questo proposito diverse persone hanno già potuto segnalare il proprio interesse al tesseramento all’Associazione – al momento in via di costituzione – che gestirà la ciclofficina, requisito indispensabile per poter accedere allo spazio e alle sue iniziative. In programma anche la proposta di corsi base di ciclomeccanica gratuiti, incontri e pedalate di gruppo ed eventi a tema: per ora l’appuntamento è ogni mercoledì sera dalle 20 alle 23, la serata in cui la ciclofficina sarà aperta al pubblico in questo primo periodo di sperimentazione.




Due francobolli faranno viaggiare Piacenza nel mondo

«Il francobollo emesso dal ministero dello Sviluppo economico è un riconoscimento dello Stato per l’importanza dell’evento di celebrazione dei 500 anni di Santa Maria di Campagna e l’annullo postale di oggi, primo giorno di emissione, è un ulteriore sigillo per una circostanza speciale. Con questo francobollo, emesso in 300mila esemplari, la Basilica arriverà in tutto il mondo». A sottolinearlo Barbara Negroni, referente della Macroarea di zona di Poste Italiane, nel corso della presentazione che si è tenuta questa mattina nella Biblioteca del Convento, presenti Katia Tarasconi e Cristian Fiazza (sindaco e assessore hanno ringraziato la Banca di Piacenza per l’impegno quotidiano nell’arricchire sempre più l’offerta culturale della città) e i presidenti dell’Istituto di credito Giuseppe Nenna (Cda) e Corrado Sforza Fogliani (Comitato esecutivo).

Il condirettore generale della Banca Pietro Coppelli (presidente del Comitato organizzatore dei 500 anni) ha parlato di «evento eccezionale» dato che, a quanto risulta, è la prima volta sia nella storia repubblicana sia in quella del Regno d’Italia, che viene emesso un francobollo legato a un particolare evento piacentino. Emissione che rientra nella serie tematica “Il patrimonio artistico e culturale italiano” e dedicata alla “Basilica di Santa Maria di Campagna nel V centenario della posa della prima pietra” (frase apposta sul francobollo che, stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, riproduce il prospetto – realizzato dal bozzettista Francesco Di Pietro – del tempio rinascimentale). Il dott. Coppelli ha quindi ringraziato in modo particolare il presidente Sforza, a cui si deve l’idea del francobollo e l’impegno in prima persona per ottenere l’emissione sia di quello dedicato a Santa Maria di Campagna, sia di quello per i 900 anni del Duomo.

Il Superiore del Convento padre Secondo Ballati si è detto molto soddisfatto «di un’iniziativa che contribuirà a far conoscere sempre di più la Basilica, che tutto sommato porta molto bene gli anni che ha». Sono intervenuti anche Stefano Bianchi del Circolo Filatelico Piacentino (presente anche un delegato del Circolo filatelico di Fiorenzuola) e Carlo Ponzini, che nell’illustrare il logo dei 500 anni ha osservato come la Basilica sia qualcosa «non solo da visitare ma anche da vivere».

Per l’occasione, Poste italiane – oltre ad aver predisposto una cartolina dedicata e uno speciale annullo con la data del primo giorno di emissione del francobollo (oggi, 26 settembre) – ha confezionato una cartella filatelica (illustrativa della Basilica) con un francobollo singolo, una quartina di francobolli, una cartolina e una busta affrancate e annullate (il folder è stato consegnato dal dott. Coppelli, in ricordo della giornata, al sindaco Tarasconi, all’assessore Fiazza, a padre Ballati, e ai rappresentanti dei Circoli filatelici di Piacenza e Fiorenzuola; la dott. Negroni di Poste ha invece ricevuto in dono la Medaglia della Banca).

La cerimonia di presentazione si è conclusa con l’annullo della prima cartolina affrancata con il francobollo di Santa Maria di Campagna, con il diretto coinvolgimento dei presidenti Nenna e Sforza, che hanno insieme premuto il timbro postale del primo annullo del francobollo “Piacentino”.

A seguire, nel Chiostro del Convento, la Banca ha omaggiato gli intervenuti con il francobollo e la cartolina timbrati con l’annullo dai funzionari dello Sportello filatelico dell’Ufficio postale di Piacenza Centro.

Un secondo francobollo dedicato alla Cattedrale di Piacenza

In totale oggi sono stati emessi dal Ministero dello Sviluppo Economico due francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano”: uno è appunto quello dedicato al V centenario della posa della prima pietradella Basilica di Santa Maria di Campagna, il secondo  dedicato alla Cattedrale di Piacenza, nel IX centenario della costruzione. Entrambi hanno valore di tariffa B  pari a 1,20€.

La tiratura sarà in totale di trecentomila esemplari, il foglio da ventotto esemplari

I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.

I bozzetti sono a cura di Loreno Confortini per il francobollo dedicato alla Cattedrale di Piacenza e Francesco Di Pietro per il francobollo dedicato alla Basilica di Santa Maria di Campagna di Piacenza.

Le vignette riproducono, rispettivamente un disegno di Loreno Confortini raffigurante una veduta dall’alto della Cattedrale di Piacenza in cui è rappresentata anche una parte dell’interno dell’edificio e su cui svetta, a destra, il logo celebrativo del IX centenario della costruzione ed il prospetto della rinascimentale Basilica di Santa Maria di Campagna di Piacenza.

Completa quest’ultimo francobollo la legenda “V CENTENARIO BASILICA SANTA MARIA DI CAMPAGNA PIACENZA” e in entrambi i francobolli sono riportate la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

I francobolli e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

Per l’occasione sono state realizzate due cartelle filateliche, distinte per ogni francobollo, in formato A4 a tre ante, contenenti una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15€ per ciascuna cartella.




Gli uomini del Genio Pontieri impegnati nell’esercitazione Argo 2022 a Piacenza

I genieri della Brigata Genio si stanno esercitando presso lo scalo ferroviario e lo scalo Po di Piacenza insieme ai militari dell’esercito francese.

Si sta infatti svolgendo, presso l’area addestrativa “Scalo Po” di Piacenza, la fase finale dell’esercitazione “Argo 2022” del Comando Genio di Roma.

La Brigata Genio impiegherà nell’esercitazione personale del 2° Pontieri di Piacenza, del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore, dell’8° Reggimento Genio Guastatori di Legnago, del Battaglione Addestrativo della Brigata Genio di Roma e del 6° Reggimento del Genio dell’Esercito francese.

Il compito dei genieri sarà quello di trasferire mezzi militari, con un convoglio ferroviario, dalla sede di Dinazzano Po (Reggio Emilia) a Piacenza, successivamente i mezzi transiteranno su un ponte militare logistico, realizzato con materiale da ponte JPB (Janson Panel Bridging) di recente acquisizione, ed un traghetto realizzato con moduli del ponte PGM (Ponte Galleggiante Motorizzato).

 




Castel San Giovanni. Sorpresi a rubare su un autoarticolato: arrestati

Questa notte, a Castel San Giovanni, i carabinieri della Stazione di Sarmato, con l’ausilio di un equipaggio del radiomobile di Piacenza, hanno arrestato in flagranza di reato tre giovani stranieri per tentato furto aggravato in concorso.

I malviventi sono stati sorpresi dai militari mentre stavano tentando di rubare merce da un autoarticolato appena uscito dal magazzino “Amazon” di via Dogana Po a Castel San Giovanni. I tre avevano forzato i sigilli del mezzo ma prima che potessero far sparire la merce sonoo stati bloccati dai carabinieri. Portati in caserma, dopo le formalità di rito, sono stati arrestati e trattenuti presso le camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo dinanzi al Tribunale di Piacenza previsto per la giornata odierna.




Arrestati mentre rubavano in un’azienda alla Veggioletta

Nel primissimo pomeriggio di ieri, 25 settembre 2022, il titolare di una ditta piacentina attiva nel settore alimentare, con sede alla Veggioletta, ha segnalato al 112 che dalle telecamere di sorveglianza presenti in azienda, aveva visto due persone intente a rovistare negli uffici.

Sul posto sono subito confluite due autoradio del Radiomobile ed una pattuglia della stazione Levante. I militari hanno bloccato due soggetti, sprovvisti di documenti, che sono stati portati in caserma per gli accertamenti del caso. I due erano stati colti in flagrante all’interno dell’azienda, in possesso di alcuni grimaldelli, di una cassetta metallica contenente le chiavi di alcuni veicoli della ditta e tessere carburante.

Poco distante è stata trovata l’autovettura utilizzata dai due e risultata rubata a Pavia lo scorso agosto.

Identificati uno dei due è risultato essere destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Genova dovendo espiare 2 anni di reclusione per truffa in concorso commessa in Genova nell’ottobre del 2017 e per questo dopo la direttissima verrà comunque accompagnato al carcere delle Novate a disposizione dei giudici liguri. .

I due sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e ricettazione e dopo le formalità di rito sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della caserma “P.Biselli” in via Beverora, in attesa del rito direttissimo dinanzi al Tribunale di Piacenza previsto per la giornata odierna.




Dai documenti dell’Archivio del Venerabile Collegio Inglese di Roma nuova luce sulla storia di Piacenza

«La lunga storia del Venerabile Collegio Inglese di Roma e i suoi collegamenti con Piacenza è rimasta finora abbastanza sconosciuta: una volta il Collegio era una delle istituzioni più potenti e ricche della regione. Dal 1581 al 1797 l’abbazia di San Savino e i suoi terreni facevano parte del portafoglio piacentino del Collegio, il quale aveva procuratori residenti a Piacenza e Parma per amministrare le case e i terreni posseduti. Le rendite dell’allora monastero saviniano venivano destinate al Venerabile Collegio quale contributo alla formazione del clero cattolico inglese che, dopo lo scisma anglicano, tornava in patria rischiando il martirio per alto tradimento». Questo uno dei tanti aspetti interessanti emersi al convegno internazionale di studi (svoltosi oggi, sabato 24 settembre, al PalabancaEventi, Sala Panini, con il condirettore generale della Banca di Piacenza a fare gli onori di casa in qualità di presidente del Comitato organizzatore dei 500 anni dalla posa della prima pietra di Santa Maria di Campagna) che ha fatto il punto sul percorso di ricerca europeo che coinvolge l’edificio religioso dedicato al secondo vescovo di Piacenza.
Dopo i saluti del sindaco Katia Tarasconi (che ha ringraziato la Banca di Piacenza per tutto quello che fa in ambito culturale e rimarcato il rapporto di collaborazione tra il Comune e l’Istituto di credito) e del vicario generale della Diocesi don Giuseppe Basini (che ha sottolineato l’importanza degli studi sul monastero di San Savino), Maurice Whitehead, direttore dell’archivio del Venerabile Collegio Inglese di Roma, ne ha ricordata l’origine (fondato a Roma nel 1362, risulta essere la più antica istituzione inglese all’estero) e il ruolo avuto nei secoli nella formazione di migliaia di seminaristi, 44 dei quali – tra il 1581 e il 1679 – furono giustiziati una volta tornati in patria da sacerdoti. Il dott. Whitehead ha anche riferito della straordinaria scoperta fatta nel loro archivio di ben 15mila manoscritti legati al periodo nel quale l’abbazia di San Savino e i relativi terreni appartenevano al Collegio Inglese.
La sessione mattutina – coordinata da Johan Ickx, direttore dell’Archivio storico della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato della Santa Sede – è proseguita con l’intervento di Michela Catto (Università di Torino), che ha analizzato alcuni contenuti dell’opera di Daniello Bartoli (1608-1685) dedicata alla Compagnia di Gesù (che resse per un certo tempo il Collegio Inglese), soprattutto quelli riferiti alle peculiarità del già accennato martirio dell’Inghilterra nei confronti dei cattolici («per motivi sì religiosi, ma anche politici»), approfondendo anche l’utilità della missione dei giovani sacerdoti che partivano dal Collegio Inglese di Roma.
Dei mesi del mosaico di San Savino ha invece trattato Paola Galetti (Università di Bologna), confrontando lo stesso con quello di Bobbio e con Codice 65 della Cattedrale di Piacenza (Liber Magistri), allargando poi il campo ad altri cicli dell’Italia centro-settentrionale. Le raffigurazioni delle attività (agricole) caratterizzanti ogni mese hanno permesso alla relatrice di approfondire aspetti della storia economico-sociale nel periodo medievale.
Johan Ickx ha quindi illustrato i contenuti della relazione di Emma Wall della Durham University (impossibilitata ad intervenire), presentando i primi risultati della inventariazione delle carte preservate nell’archivio del Collegio Inglese e dando un’idea della ricchezza delle collezioni e un assaggio della complessità ed entità delle operazioni del Collegio nella zona di Piacenza. «Le carte – ha osservato – sono tessere di un mosaico che può illuminare la storia del Collegio Inglese a Roma, la storia locale di Piacenza – che fu un faro culturale internazionale – e addirittura quella delle reti cattoliche su un livello internazionale».
La sessione pomeridiana, coordinata da Anna Riva, direttrice dell’archivio di Stato di Piacenza, ha visto i contributi di Nicola Mancassola (Università di Verona), che ha posto l’accento sul patrimonio fondiario del monastero e sulle relazioni politiche e sociali che i monaci seppero giocare nello scacchiere della Piacenza medievale, sottolineando che la rifondazione del monastero di San Savino all’inizio dellXI secolo da parte del vescovo Sigifredo rappresentò uno dei momenti più significativi della storia della nostra città.
Dal canto suo Maria Cristina Piva (Università eCampus) ha fornito una panoramica dei documenti provenienti dall’archivio del monastero di San Savino, ora conservati presso gli Archivi di Stato di Parma e di Piacenza, mentre Matteo Facchi (Università Cattolica), ha analizzato le sculture rinascimentali presenti nella chiesa di San Savino. L’arca dei santi Vittore, Donnino, Gelasio e Pellegrino fu realizzata da uno scultore lombardo nel 1481 e in seguito più volte spostata, riassemblata e integrata. Il tondo raffigurante Ruffino Landi, abate commendatario che fece ampliare gli appartamenti a lui riservati nel convento, fu realizzato nel 1496 da un lapicida lombardo. Il tabernacolo, firmato e datato da Pietro Calabrino nel 1510, permette di ricostruire l’attività di uno scultore non altrimenti noto dalle fonti, a cui si possono attribuire altri rilievi a Borgonovo, Castelsangiovanni e nella distrutta chiesa di Santa Brigida a Piacenza. E seguito un momento di dibattito moderato da Graziano Tonelli, già direttore dell’Archivio di Stato di Parma.
LA VISITA GUIDATA
Nell’ultima parte della mattinata i numerosi partecipanti al convegno hanno hanno potuto prendere parte alla visita guidata – sempre organizzata dalla Banca di Piacenza e curata da Manrico Bissi di Archistorica – volta a riscoprire i tanti elementi di interesse storico e artistico custoditi nella splendida basilica di San Savino che – ha spiegato l’arch. Bissi – «costituisce una delle più antiche e prestigiose basiliche di ascendenza paleocristiana ancora esistenti nella nostra città». Il suo primo nucleo sorse infatti nel secolo V all’esterno delle mura orientali di Placentia, occupando l’area di un’antica lo necropoli pagana: promotore del progetto fu il milanese Savino (330-420), all’epoca vescovo della nostra città. Prima della sua morte (si spense in tarda età nell’anno 420) egli aveva però scelto la necropoli posta tra la Via Aemilia (via Roma) e la Via Postumia (via G. Alberoni) per fondarvi una basilica cristiana destinata alla propria sepoltura. Secondo la volontà dello stesso Savino, la chiesa fu dedicata originariamente ai Dodici Apostoli; nella devozione religiosa piacentina il ricordo del Santo vescovo fondatore finì tuttavia per sovrapporsi alla dedica originaria, e la basilica venne quindi riconsacrata al culto di San Savino. Benché di origine paleocristiana, la chiesa attuale – ha specificato il presidente di Archistorica – è però il frutto di successive riconfigurazioni, la prima delle quali venne attuata tra i secoli X e XII, dopo che le invasioni ungariche (903-924) avevano distrutto l’antica basilica primigenia: a quella ricostruzione si deve l’ossatura planimetrica e strutturale del tempio odierno, così come la veste romanica delle sue navate e della pregevole cripta a mosaico. Data la sua posizione extra-muraria, tra i secoli X e XII il complesso saviniano venne dotato di proprie strutture difensive raccordate alle antiche cerchie urbane: tale borgo fortificato, indicato come Castrum Sancti Sabini, è oggi del tutto scomparso e si trovava probabilmente tra le odierne vie Guastafredda e Pantalini.




Il Trofeo Malvasia di MTB si correrà il primo ottobre

La seconda edizione del Trofeo Malvasia di Ziano Piacentino, gara ciclistica per amatori MTB, verrà riproposta sabato 1 ottobre. Il percorso sarà di circa 6,5 km da ripetersi 3 o 4 volte in base alla classe di appartenenza. La manifestazione organizzata da Pedale Castellano, VeloSport Borgonovese, Fci e amministrazione comunale, con il sostegno della Cantina Vicobarone, viene riproposta dopo che la data originale, prevista per il 27 agosto, era stata annullata a causa del maltempo.

“Siamo riusciti a inserire nuovamente la manifestazione sportiva nel calendario degli eventi del territorio – ha commentato Manuel Ghilardelli, sindaco di Ziano Piacentino –. Desidero ringraziare gli organizzatori del Pedale Castellano e del VeloSport che hanno saputo rimboccarsi le maniche e fissare una nuova data. Speriamo che questa volta il tempo sia più clemente”.

L’evento è aperto alle categorie maschili (da Master Junior a Master 8) e femminili (EWS, W1 e W2), a tutti i tesserati appartenenti agli enti convenzionati nel 2022 (Us Acli, CSI, CSAIN, AICS, Libertas, Csen, Acsi, Uisp). Le registrazioni online (costo € 15.00) terminano il 30 settembre mentre sarà possibile iscriversi anche il giorno stesso della gara entro le ore 14.30 (in questo caso la quota d’iscrizione sarà di € 20.00). Il programma prevede il ritrovo alle 13.00 presso il Bar Belvedere in viale dei Mille e partenza alle 15.00 dal campo sportivo del paese, dove gli atleti scatteranno scaglionati in base alla categoria di appartenenza. Le premiazioni sono previste al termine della corsa presso Birreria Margherita in piazza Roma.

“Chi si era iscritto ad agosto ovviamente non dovrà pagare nuovamente e chi non potrà presentarsi avrà la possibilità di chiedere il rimborso”, ha aggiunto Stefano Magnani, presidente del Pedale Castellano.

 




Gas Sales Volley: Yuri Romanò: “Campione del Mondo ma lo sport è un continuo esame, sono pronto”

La medaglia d’oro vinta ai Mondiali, un sorriso smagliante: il primo momento ufficiale biancorosso di Yuri Romanò si è tenuto stamattina alla Pagani Geotechnical Equipment, l’azienda piacentina che da oltre 40 anni è presente sul mercato come produttore di attrezzature per la geologia, geotecnica e geofisica.

Al tavolo dei relatori presenti – con il giocatore Yuri Romanò medaglia d’oro ai recenti Mondiali – Edoardo Pagani titolare della Pagani Geotechnical Equipment, Pietro Boselli Vicedirettore Generale della Banca di Piacenza, Elisabetta Curti Presidente di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza e Massimo Botti secondo allenatore di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza.

“Ci legano diverse attività alla famiglia Pagani – sottolinea Elisabetta Curti – e siamo fortunati ad avere sul territorio una banca, la Banca di Piacenza, che investe sul territorio stesso, questo è un valore aggiunto. Romanò molti lo ricorderanno anni fa quando con Bergamo era nostro avversario in A2, lo avevamo subito notato per le sue capacità, adesso siamo felici di averlo qui, noi crediamo nei giovani. Tutti lo cercano ma noi lo abbiamo cercato e voluto prima della sua esplosione al Mondiale, a lui faccio solo i complimenti per quanto fatto e un grosso in bocca al lupo per la nuova stagione”.

Edoardo Pagani, con la sua azienda per la quarta stagione è vicino a Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza.

“Sono felice di presentare un atleta come Romanò – ha sottolineato – e ci tengo a dire che è molto importante per le aziende piacentine investire nel territorio, noi lo abbiamo fatto quattro stagioni fa, la squadra era appena nata. All’inizio sembrava un po’ un’impresa potere ottenere certi risultati ma vedere che si è concretizzato il ritorno nelle competizioni europee e vedere certi giocatori a Piacenza deve essere un orgoglio. E ci fa capire di avere fatto la scelta giusta quattro stagioni fa”.

In rappresentanza della Banca di Piacenza il Vicedirettore Generale Pietro Boselli.

“La Banca di Piacenza – sottolinea – è sempre stata vicina al territorio, è sempre stata vicina alla squadra fin dall’inizio dell’avventura in A2 campionato subito vinto, quest’anno ci sono tante aspettative, noi siamo una banca locale e vedere aziende piacentine che investono nel territorio ci fa molto piacere, noi investiamo nel territorio e siamo sempre vicini alle squadre locali e alle aziende locali”.

Massimo Botti, secondo allenatore di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza in questa stagione allenerà tre campioni del mondo, due vincitori della medaglia di bronzo ai Mondiali e un campione olimpico in carica.

“Sapevamo già – ha sottolineato Massimo Botti – di avere una squadra forte, allestita con grandi giocatori. Certo ci riempie di orgoglio avere tre campioni del mondo nel roster, ora dobbiamo lavorare per diventare squadra perché sulle qualità tecniche dei giocatori non ci sono dubbi. Lo sport non è fatto di valori assoluti ma di momenti che si creano giorno dopo giorno”.

Yuri Romanò è alla sua prima stagione a Piacenza.

“Nella mia testa passano tante cose – sottolinea parlando dei Mondiali – è stato tutto bellissimo e ancora non mi rendo conto che siamo entrati nella storia. Ce la siamo goduta ma adesso si riprende, il bello dello sport è che è un continuo esame, una sfida dopo l’altra. L’esame qui a Piacenza è confermarmi ai livelli visti con la nazionale, in SuperLega non ho ancora giocato con continuità e devo dimostrare di poterci stare. Mi aspetto una stagione intensa e bella, è bellissimo lavorare con campioni che fino a due anni fa vedevo in televisione, ci toglieremo delle belle soddisfazioni. Con Brizard sta andando bene, lui è un campione e già ci stiamo trovando bene. Sarà un debutto in Europa anche per me a livello di club, possiamo dire la nostra. Giocato poco in SuperLega? Ci sta, sono sempre riuscito ad analizzare la cosa con grande serenità, vista da fuori la SuperLega è un campionato diverso da tutti gli altri, ci sta che le società magari non vogliano rischiare, Piacenza fin dall’inizio della trattativa ha dimostrato grande attenzione verso di me, sono convinto che con pazienza le occasioni arrivino e poi sta a me sfruttarle”.

La Pagani Geotechnical Equipment produce prodotti estremamente specialistici, finalizzati ad un mercato di nicchia e ha scelto Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza per rendere il proprio marchio maggiormente visibile a un pubblico più eterogeneo. L’azienda si sviluppa su un’area di produzione di 5000 mq coperti, il personale altamente specializzato esegue la maggior parte di lavorazioni internamente e assembla totalmente i propri prodotti. Un continuo miglioramento dei propri prodotti atto a semplificare l’esecuzione dei test in campo ha permesso di avere quasi 2000 attrezzature vendute in 90 paesi nel mondo, collocandosi così come leader nella progettazione e produzione di macchinari per prove geotecniche in-sito.




La Giunta comunale in visita alla Imi Orton

Visita all’azienda Imi Orton, leader internazionale nella produzione di valvole, per la Giunta comunale: “Abbiamo accolto con piacere l’invito rivolto all’Amministrazione – sottolinea  il sindaco Katia Tarasconi – come occasione che ci ha permesso di toccare con mano un’eccellenza, di dimensione multinazionale, dell’industria piacentina, all’avanguardia non solo nel proprio comparto di riferimento e protagonista di un percorso di costante innovazione. Abbiamo avuto modo di confrontarci su temi di grande attualità, come le sfide poste dalla transizione energetica, ma a colpirci è stato, in generale, l’approccio flessibile e attento ai cambiamenti del panorama mondiale e alle mutate esigenze di mercato, cui l’azienda ha saputo rispondere con intraprendenza e un know-how di alta specializzazione, che ha portato meritati riconoscimenti”.

Ad accogliere sindaco e assessori, questa mattina, il managing director Francesco Bracchi, il marketing manager Fabrizio Delledonne e l’operations director Michele Sacchi. “Ci rende orgogliosi – rimarca Katia Tarasconi – che Imi Orton abbia mantenuto, nonostante la continua crescita sul mercato globale e le fusioni societarie, un fortissimo radicamento sul territorio e una marcata identità piacentina, non solo perché la sede produttiva, con una considerevole filiera locale di fornitori, è nella nostra città, ma anche per una incisiva e importante presenza nei quadri dirigenziali e nella gestione operativa”.