Il sindaco Tarasconi sull’episodio di via IV Novembre: “No a speculazioni politiche sui reati”

Il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, in serata è intervenuta sull’episodio di questa mattina quando, nel parcheggio di via IV Novembre, un nordafricano scoperto mentre stava rubando un’auto nella fuga ha ferito due agenti di polizia

Sono vicina ai rappresentanti delle forze dell’ordine che questa mattina sono rimasti feriti durante l’intervento che ha portato a sventare un furto d’auto in via IV Novembre. Il responsabile, anche questa volta, è stato arrestato e risponderà di ciò che ha fatto.

Ho contattato personalmente la agente della Polizia locale che è rimasta ferita in modo piuttosto serio dopo essere stata spintonata dal ladro colto sul fatto: ha avuto un mese di prognosi ma si rimetterà. L’altro agente ferito, un poliziotto, ha avuto una prognosi di dieci giorni.
La mia solidarietà sincera, senza retorica va entrambi. E ad entrambi, come a tutte le forze dell’ordine, va il mio grazie altrettanto sincero, anche a nome di tutta la comunità piacentina.

La nostra amministrazione è in carica da meno di due mesi, stiamo lavorando molto per impostare al meglio la nostra azione di governo dei prossimi cinque anni, su tutti i fronti. E lo stiamo facendo partendo dalla Piacenza che abbiamo trovato. Questo fatto, incontestabile, pare venga ignorato da chi continua a polemizzare come se la responsabilità di certi episodi fosse della sottoscritta in qualità di sindaca e della giunta che si è insediata il 14 luglio. È abbastanza grottesca come presa di posizione, soprattutto se arriva da chi cinque anni fa aveva promesso che avrebbe reso la città più sicura. Eccola la nostra città, è così che l’abbiano trovata meno di due mesi fa. Faremo il possibile per lasciarla meglio di come l’abbiamo trovata. Ma cerchiamo di non esagerare con la foga di certi messaggi elettorali.

È vero, nell’ultimo periodo si sono verificati fatti di cronaca che hanno turbato l’opinione pubblica e ne sono totalmente consapevole. Ci mancherebbe altro. Fatti di cronaca che, fortunatamente, si sono conclusi (tutti!) con l’individuazione dei responsabili da parte delle forze dell’ordine. Il nostro impegno come giunta, e il mio personale come sindaca, è e sarà quello di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per contribuire, in collaborazione con le forze dell’ordine, a rendere Piacenza sempre più sicura. Sono temi che naturalmente stiamo già affrontando in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ovvero la sede giusta per affrontarli. Lascio le polemiche da campagna elettorale a chi ha voglia di farle, ricordando però ancora una volta che per cinque anni in questa città ha governato una giunta di cui faceva parte la Lega: a quest’ora Piacenza dovrebbe essere un’isola felice, eppure qualche problemino di sicurezza c’è, come ovunque. Ma a qualcuno piace speculare sui reati”.




Il presidente Bonaccini alla festa Dem

La tre giorni politica organizzata dalla lista Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista ha visto ieri ospite il Presidente della regione Stefano Bonaccini per un dibattito coordinato dal giornalista piacentino Mattia Motta.

La serata, introdotta dal responsabile comunicazione del Partito Democratico di Piacenza Francesco Lo Parco, ha visto il Presidente della regione spaziare dai temi più collegati al nostro territorio alle tematiche politiche che stanno contraddistinguendo la campagna elettorale in vista del 25 settembre.

Per Bonaccini: “Dovremmo concentrarci sulla nostra idea di Paese, perché temo che a parlare troppo degli altri i cittadini pensino che abbiamo poco da dire”. L’invito è dunque quello di fare una campagna in mezzo alle persone, ascoltando le loro necessità e portando avanti le idee del Partito Democratico.

Proprio sul tema dell’aumento delle bollette di luce e gas, entrato a pieno titolo nella campagna elettorale, il Presidente Bonaccini ha ribadito l’urgenza dettata dalla situazione

energetica e messo in guardia dai rischi per cittadini e imprese: “Sono preoccupato. Se non si interviene, presto avremo imprese che chiudono e cittadini sempre più in difficoltà. La politica ora non dovrebbe dividersi per risolvere i problemi, ma collaborare anche a livello europeo. Per le imprese energivore dobbiamo portare il credito d’imposta al 50% e al 30% per tutte le altre”.

Su questo Bonaccini ha poi tenuto a mostrare le differenze fra l’approccio del Partito Democratico e quello del centrodestra: “In questi giorni Salvini e Meloni criticano Draghi perché non si fa sentire in Europa: se dicono che Draghi ora fa poco, perché lo hanno mandato a casa?”. L’emergenza energetica ha per Bonaccini una soluzione immediata in attesa dello sviluppo di tutti gli investimenti pianificati in energie rinnovabili: “Mentre Fratelli d’Italia protesta contro il rigassificatore di Piombino noi lo faremo a Ravenna con il consenso di imprese, parti sociali e sindacati”.

Il dibattito si è poi spostato su tematiche

di più ampio respiro. Per Bonaccini, scuola dell’infanzia e salute pubblica sono due capisaldi da preservare e sviluppare come si sta facendo in Emilia-Romagna: “Dobbiamo puntare sulla sanità pubblica e permettere a tutti, a prescindere dal proprio reddito, di accedere alle cure migliori – ribadendo poi -. Anche avere asili nido pubblici e accessibili è fondamentale, non solo dal punto di vista della formazione dei bambini ma anche per venire incontro ai bisogni delle famiglie”.

L’evento dem proseguirà questa sera con la presentazione dei candidati e delle candidate del PD alla Camera dei deputati a partire dalle 20:30 alla Cooperativa Sant’Antonio. Saranno presenti: Paola De Micheli, Beatrice Ghetti, Andrea Rossi e Lanfranco De Franco.




Cena benefica nel convento di Santa Maria di Campagna

Sabato 17 settembre alle ore 20 presso i chiostri del convento dei Frati Minori Francescani di Santa Maria di Campagna la tradizionale cena organizzata dalla Famiglia Piasinteina, con un gustoso menù di piatti tipici piacentini preparato dal gruppo dei Rüscadur.
Il ricavato della cena sarà devoluto a favore del Santuario per aiutare le persone e le famiglie in difficoltà.
“I bisognosi che bussano alle porte del convento – afferma p. Secondo Ballati, Guardiano del convento – sono sempre di più, piacentini e non. E il ricavato andrà proprio a coloro che hanno la necessità di trovare un conforto, un aiuto”.
“Ormai si tratta di una tradizione per la Famiglia Piasinteina – afferma il razdur Danilo Anelli – che da diversi anni è accanto a frati francescani in diverse iniziative, per una basilica da sempre tanto cara ai piacentini. Tra le diverse iniziative quella della cena è un appuntamento a cui teniamo molto e che siamo sempre felici di organizzare, con la preziosa collaborazione del gruppo dei Rüscadur per il prelibato menù e per il servizio”.
Per informazioni e iscrizioni le iscrizioni alla cena chiamare il numero 328 2127017 oppure il 328 2184586.




Papà Raffaele, con quattro dei suoi sei figli vince la Caccia al tesoro farnesiana della Banca di Piacenza

La squadra composta da Raffaele Perazzoli di Piacenza, con i quattro dei suoi sei figli (Cecilia, Mattia, Filippo e la piccola Angelica di 6 anni sul seggiolino con papà) ha vinto la Caccia al tesoro farnesiana – organizzata dalla Banca di Piacenza, in collaborazione con l’Associazione Archistorica, nell’ambito delle Celebrazioni dei 500 anni di Santa Maria di Campagna promosse dalla Comunità francescana e dall’Istituto di credito locale – aggiudicandosi l’ambito tesoro: un Apple iPad 9th generation Wi-Fi 64 giga space grey.

La squadra numero 6 (delle 11 partecipanti, composte, ognuna, da 4 persone) è stata la più veloce (impiegando soli 25 minuti) a percorrere in bicicletta le 7 tappe dedicate ad altrettanti luoghi della Piacenza di età farnesiana, scoperti grazie agli indizi (preparati dall’arch. Manrico Bissi) forniti di volta in volta ai concorrenti. Le altre squadre sono comunque arrivate distanziate di pochi minuti. Ma vediamole queste tappe, associate ad altrettanti indovinelli. Tappa 1, Porta Borghetto (Son passaggio, e pur barriera, proteggo la città e mi serro all’inimico; mi schiudo agli archi d’un ponte antico e di tutte le cinque son l’unica intera); tappa 2, Palazzo Farnese (Son io dimora de la gran Margherita, che di Ottavio divenne consorte; ma prima ancor fui castello e forte con mura, porte e sagoma turrita); tappa 3, chiesa di San Fermo (Giacquero qui le spoglie insanguinate de lo duca che fu tiranno e gretto; il PLAC fece strazio del suo petto, ma cavalier Barnaba gli usò pietate); tappa 4, chiesa di San Cristoforo (Son piccolo tempio in angolo posto, ma serbo i colori del pittor di Corte; porto il nome del Santo di schiena forte che su di sé portò Nostro Signore Cristo); tappa 5, Palazzo Landi, sede del Tribunale (Da cinque secoli son Casa di Giustizia, ma il principe Landi vi tenne complotto; bianco è lo portale sul fronte di cotto, da mano d’artista scolpito con perizia); tappa 6, monumento ad Alessandro Farnese, piazza Cavalli (Che splenda il Sole o che piova forte, lo Duca conserva il suo sguardo fiero; a passo veloce sul suo destriero egli combatte per l’ispanica Corte); tappa 7, Palazzo Galli-PalabancaEventi (Fui palazzo di gran nobiltà, e dimora dei conti che fan chicchirichì; sovra il mio fronte stan la C, la A e la P, e i risparmi preservo con gran serietà).

La Caccia al tesoro farnesiana ha preso avvio dal sagrato di Santa Maria di Campagna alle 10 di questa mattina. A dare il benvenuto ai concorrenti, il presidente esecutivo della Banca Corrado Sforza Fogliani e il presidente dell’Associazione Archistorica Manrico Bissi.

E’ seguita la premiazione al PalabancaEventi (Sala Panini). Il primo premio è stato consegnato ai vincitori dal condirettore della Banca Pietro Coppelli e dall’arch. Bissi. A tutti i partecipanti – che hanno ringraziato la Banca per la simpatica ed istruttiva iniziativa, augurandosi che venga in futuro ripetuta – l’Istituto di credito ha riservato due sue pubblicazioni: I capolavori della Ricci Oddi e la guida turistica Camminando per Piacenza.

Il servizio organizzativo della Caccia al tesoro è stato garantito -alla partenza e in ogni luogo delle 7 tappe – da un gruppo di volontari composto da personale della Banca.




Tenta di rubare una Jeep davanti al Cheope. Per sottrarsi all’arresto ferisce due agenti

Ha tentato di rubare un’automobile, una Jeep Renegade nera posteggiata nel parcheggio di fronte al Cheope, ma è stato notato da alcuni cittadini che hanno avvisato le forze dell’ordine. Tutto è avvenuto intorno alle dieci di questa mattina. In zona transitava una pattuglia della polizia locale che è subito confluita verso il Suv a bordo del quale era nel frattempo salito il ladro, un nordafricano.

L’uomo alla vista degli agenti, si è dato alla fuga, spintonando una agente e facendola cadere a terra. Poco distante, in direzione via Damiani, il nordafricano, a torso nudo, è stato intercettato da un poliziotto, fuori. Dopo essersi qualificato l’agente è riuscito a bloccare il fuggitivo ed è stato raggiunto pochi istanti dopo dai colleghi delle volanti. Nonostante fosse ormai circondato l’uomo ha tentato di sottrarsi all’arresto ed ha ferito un poliziotto.

Dopo essere stato ammanettato è stato condotto in questura. Durante la perquisizione è stato trovato in possesso di un coltello. Due agenti invece si sono recati al pronto soccorso per essere medicati.

Il commento dell’ex assesore Zandonella

L’ex assessore alla sicurezza Luca Zandonella, con un post, commenta questo nuovo grave episodio di violenza, il terzo nel giro di qualche settimana, avvenuto nella nostra citta.

“Purtroppo a Piacenza la situazione sicurezza sta degenerando ed è sotto l’occhio di tutti: oggi – dopo tutto quello che è già successo nelle ultime settimane – addirittura un nordafricano ha scaraventato a terra una agente di Polizia Locale e mandato all’ospedale un agente della Polizia di Stato perché sorpreso a rubare una auto (a loro tutta la mia solidarietà sperando in nulla di grave).
E nel mentre quali azioni porta avanti l’amministrazione comunale? Ulteriore accoglienza (in effetti non sono abbastanza) e feste a loro dedicate negli spazi comunali. Povera la nostra città: non oso immaginare i nostri figli in che società dovranno vivere. Tra un po’ in tanti si accorgeranno che l’immigrazione incontrollata è un grave problema: purtroppo sarà troppo tardi”.

Rancan (Lega): “L’amministrazione prenda provvedimenti seri e concreti”

“Due agenti feriti: è il bilancio del tentativo di furto di un’auto e del conseguente inseguimento del nordafricano da parte delle forze dell’ordine. Si tratta di un episodio, l’ennesimo, di violenza che registriamo nella nostra città. Un episodio reso ancor più grave dal fatto che i fenomeni di aggressione alle divise, che si stanno moltiplicando, sono inaccettabili”.

Così il capogruppo in Regione e Commissario Lega Emilia, Matteo Rancan, su quanto avvenuto questa mattina nell’area parcheggio di via IV Novembre, a Piacenza.“ Chiediamo con forza alla nuova amministrazione di prendere atto di questo ennesimo episodio di violenza criminale e di prendere provvedimenti seri e concreti. Ribadiamo la nostra solidarietà agli Agenti della Polizia Locale e della Polizia intervenuti questa mattina, ringraziandoli per la loro intensa e quotidiana attività a tutela della nostra sicurezza. Episodi come quello di questa mattina sono semplicemente inaccettabili: alle prossime elezioni i cittadini avranno finalmente la possibilità di scegliere, voltare pagina e ripristinare l’ordine pubblico nelle nostre città dando il loro voto alla Lega” conclude Rancan.

Il commento del Commissario provinciale Forza Italia Piacenza Gabriele Girometta.

“Dopo l’ennesimo episodio di violenza accaduto stamattina a danno di agenti di polizia intervenuti per bloccare un tentato furto di auto nel parcheggio del Cheope ad opera di un nordafricano è chiaro che la misura è colma!
Forza Italia Piacenza si congratula con gli agenti prontamente intervenuti ed esprime solidarietà a quelli che sono rimasti feriti o contusi a causa dell’irruenza del soggetto che portava pure un coltello in tasca.
Fortunatamente il soggetto è stato assicurato alla giustizia.
Oramai è evidente che il problema della sicurezza si manifesta quasi ogni giorno nella nostra città e a danno sia di persone o di cose a qualsiasi ora: neppure in pieno giorno si può dirsi sicuri.
Fortunatamente, anche in questo caso, cittadini attenti hanno sventato un reato assicurando un delinquente alle nostre carceri.
Nel programma elettorale di Forza Italia, portato avanti alle prossime elezioni politiche dai nostri candidati alla Camera dei Deputati Gianluca Argellati e Isabella Martini, e dalla candidata al Senato Paola Pizzelli, la sicurezza del cittadino è messa in primo piano.
Basta delinquere senza certezze della pena e basta ad una accoglienza incontrollata che lascia entrare nel nostro Paese non persone bisognose ma elementi spregiudicati capaci dei peggiori delitti”.




Come costruire un hotel per insetti nel proprio giardino

Imparare insieme a creare un Bug Hotel per il proprio orto o giardino; questo il tema del prossimo laboratorio gratuito, aperto a tutti gli interessati, organizzato dall’associazione piacentina Cosmonauti A.p.s. L’appuntamento è fissato per sabato 17 settembre, dalle ore 10 alle ore 12, nel frutteto degli orti di Santa Maria di Campagna in viale Tramello, sede “naturale” delle attività dell’associazione, sostenuta dal bando “Giovani protagonisti” del Comune di Piacenza.

Venti i posti a disposizione per realizzare con le proprie mani questo albergo speciale: un rifugio per insetti utili di diverse specie, realizzato con materiali di varie tipologie, in supporto alla tutela degli spazi verdi urbani e alla diffusione della biodiversità. I presenti, guidati nella lezione pratica da Eric Franc dell’associazione “Fruttorti Parma”, potranno seguire passo a passo gli step necessari alla costruzione della piccola struttura, che una volta ultimata resterà a disposizione del frutteto.

Per partecipare al laboratorio è obbligatoria la prenotazione, tramite mail cosmonauti.aps@gmail.com o compilando il form al seguente link https://bit.ly/3wX7I4a.




Gender Pay Gap, in Italia 500 euro in meno di stipendio per le donne: l’infografica

In Europa le donne lavoratrici guadagnano il 13% in meno all’ora rispetto agli uomini, anche se retribuire di meno una donna, a parità di tempo e mansioni, è una pratica del tutto illegale. I dati parlano chiaro: il Gender Pay Gap è una realtà che grava su tutte le donne lavoratrici, condizionando le loro scelte di vita.

Il cosiddetto divario retributivo di genere è un fenomeno consolidato anche in Italia, dove le donne guadagnano in media 500 euro in meno ogni mese rispetto agli uomini.

Ma quali sono le cause di questo divario e come eliminarle? Con l’infografica “Gender Pay Gap: il divario retributivo di genere”, CV app fotografa la situazione delle differenze retributive di genere in Italia e nel mondo, ponendo l’attenzione sugli esempi meno virtuosi e sui modelli da seguire per abbassare questa forbice.

Le cause del Gender Pay Gap sono molteplici e derivano da un’eredità culturale molto forte. Infatti, il più delle volte, le donne fanno scelte professionali influenzate dalle responsabilità familiari di cui si sentono (e sono) maggiormente gravate, richiedendo il part-time, oppure adeguandosi a lavorare in settori a bassa retribuzione o in posizioni non dirigenziali. L’Italia non è virtuosa, visto che è al 63° posto tra i Paesi al mondo che garantiscono la parità salariale.

Secondo il World Economic Forum ci vorranno ancora 267 anni prima che si crei una congrua partecipazione femminile al mondo del lavoro in termini di opportunità economiche.

Alcuni segnali positivi arrivano dal mondo dello sport che sta timidamente provando ad adeguare gli stipendi delle atlete professioniste a quelli dei colleghi. La strada è ancora lunga perché il fenomeno è molto radicato e poco riconosciuto. Altri esempi incoraggianti riguardano le iniziative di alcuni Stati, come l’Islanda e la Nuova Zelanda, che hanno promulgato leggi per la trasparenza salariale contro la discriminazione di genere.

 

 




Tirocini all’estero per gli studenti dell’ISII nell’ambito del programma Erasmus Plus

Nel nuovo anno scolastico 2022-2023, circa 60 studenti di quarta e quinta superiore svolgeranno le loro esperienze di alternanza scuola lavoro in aziende di Spagna, Germania ed Irlanda.

L’importanza del collegamento tra scuola e mondo del lavoro è indiscutibile, soprattutto per un Istituto Tecnico e Professionale come l’ISII Marconi di Piacenza.

Ne é stato certamente convinto anche il Collegio dei Docenti dell’Istituto di Via IV Novembre, quando, a suo tempo, ha deciso di mantenere a 400 il numero minimo delle ore di stage in azienda che ogni allievo dell’istituto deve svolgere durante il proprio percorso scolastico quinquennale, anche se le indicazioni del MIUR consentivano di scendere a 150 ore.

All’ISII di Piacenza il PTCO di ogni allievo – “Percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento” è questo il nome con cui vengono attualmente indicate le esperienze di alternanza scuola lavoro – comprende 10 settimane di stages in azienda, distribuite lungo il triennio conclusivo del proprio corso di studi: 3 settimane in terza, 4 settimane in quarta e 3 settimane in quinta.

Si tratta di una scelta qualificante, che certamente è tra le cause degli eccellenti risultati conseguiti dall’ISII Marconi in termini di inserimento dei propri diplomati nel mondo del lavoro.

I numeri riportati, per l’anno 2021, dalla piattaforma Eduscopio della fondazione Agnelli – che ogni anno analizza, scuola per scuola, l’andamento dei diplomati italiani nel mondo del lavoro ed all’università – dicono che l’84% dei diplomati dell’ISII che decidono di non iscriversi all’università lavorano con continuità nei due anni successivi al diploma, e la distanza media da casa al lavoro è per loro di solo 11 kilometri. Inoltre il primo contratto significativo viene stipulato mediamente dopo 118 giorni dal diploma per il tecnico (solo 70 giorni per il professionale). Il gradimento delle aziende locali é evidente.

A partire dal 2020, anno in cui l’ISII Marconi ha ottenuto l’accreditamento presso INAPP, l’agenzia nazionale Erasmus Plus per il settore della formazione professionale (VET), l’istituto tecnico piacentino ha avuto la possibilità di inviare i propri studenti a svolgere le loro esperienze di stages anche in aziende di altri stati della Unione Europea.

Durante lo scorso anno scolastico sono stati 25 gli allievi delle classi quarte e quinte dell’ISII Marconi che hanno svolto i loro stages aziendali, della durata di 3 o 4 settimane, presso aziende tedesche di Berlino e Lipsia ed un ultimo gruppo di 11 allievi – qui ripreso nella foto a corredo – partirà domenica 4 settembre, per svolgere uno stage aziendale di 3 settimane: 9 allievi presso aziende elettroniche, elettrotecniche, informatiche e meccaniche di Berlino e 2 presso aziende logistiche di Gyor (Ungheria).

Il gruppo dei “berliner”, composto da Mattia Maldonado Murillo, Kiril Liashchuk, Daniel Massimo Valenza, Paolo Magistrali, Simone Gennari, Nicolas Ferrari, Youssef Demnati e Luca Stocchi, sarà accompagnato dai proff. Filippo Fantini ed Alessia Patroncini mentre, Riccardo Costa ed Aya Sadouk del corso Logistica, accompagnati dai proff. Marco Filippi e Lia Franchi, si recheranno a Gyor presso le sedi di Alberti e Santi HU e Tirrier Kft.

Nel prossimo anno scolastico 2022-23 saranno circa 60 gli studenti dell’ISII che potranno svolgere uno stage aziendale in un altro Paese della UE. Con l’aiuto delle camere di commercio italiane all’estero l’ISII ha infatti già definito accordi di collaborazione, oltre che con aziende Tedesche ed Ungheresi, anche con aziende Spagnole di Madrid ed Irlandesi di Dublino.

Insomma l’ “Internazionalizzazione dell’Offerta Formativa” all’ISII non è solo un obiettivo astratto da elencare nei documenti ufficiali, ma una solida e utile realtà, che certamente contribuirà ad accrescere negli studenti la consapevolezza di essere “cittadini europei”.




Imprese agricole e filiera del bosco, a disposizione finanziamenti per quasi 1 milione di euro

Si aprono lunedì prossimo, 12 settembre, le opportunità collegate a due nuovi bandi del Gal del Ducato, che interessano quindi una parte significativa dei territori di Parma e Piacenza: si tratta del bando A.1.1. – Op. 4.1.01  “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema” e del bando A.2.1.c “Superare la parcellizzazione del bosco: strumenti innovativi di gestione forestale”, entrambi alla seconda edizione; l’ammontare delle risorse disponibili sono rispettivamente di 900mila euro e di 84mila euro circa, la scadenza per presentare domanda di partecipazione è il 12 dicembre 2022.

Il bando “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema” mira a sostenere le aziende agricole nella realizzazione di investimenti per il miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità dei processi produttivi da un punto di vista economico, ambientale e sociale; i possibili beneficiari sono, appunto, le aziende agricole, sia in forma singola che in forma aggregata come le cooperative, le “Comunioni a scopo di godimento” che potranno aderire per la realizzazione di investimenti di interesse comune, quelle che si configurino quali “Proprietà collettive”. Tra le spese ammissibili, sempre relative ad investimenti realizzati sul territorio del Gruppo di Azione Locale del Ducato, vi sono la costruzione e la ristrutturazione di immobili produttivi, i sistemi di sicurezza, macchinari e attrezzature funzionali al processo innovativo aziendale, impianti di lavorazione e trasformazione.

Il secondo bando “Superare la parcellizzazione del bosco: strumenti innovativi di gestione forestale” mira a dare supporto agli operatori locali che vogliono impegnarsi attraverso processi di certificazione della gestione forestale (PEFC o FSC) nello sviluppo di una filiera territoriale del “bosco”, finalizzata alla tracciabilità dei prodotti legnosi e non legnosi. In questo caso i beneficiari potenziali sono le imprese forestali, ditte individuali e società, i consorzi micro e piccole imprese, i domini collettivi come, ad esempio, comunalie e comunelli. Tra le spese ammissibili vi sono il ricorso a consulenti ed esperti, l’acquisizione della certificazione e per il suo mantenimento, opere murarie e impiantistiche necessarie per centri di lavorazione come laboratori produttivi, magazzini o depositi temporanei e centri di stoccaggio, l’acquisto e l’installazione di nuove attrezzature e di macchinari forestali.

Per prendere visione in modo esaustivo della struttura dei bandi si invita richiedere informazioni al Dott. Andrea Tramelli 0523 647414 – tecnico@galdelducato.it – e a consultare la pagina web www.galdeducato.it alla sezione bandi.




Il prossimo week-end, sul Facsal, arriva il Mercato Europeo

Torna il Mercato Europeo di Piacenza diventato ormai un classico di fine estate e giunto alla sua XVII edizione. Ad organizzarlo, come sempre, sono la FIVA – Federazione Italiana Venditori Ambulanti, aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia, con la collaborazione della FIVA Piacenza, Confcommercio Piacenza ed il patrocinio del Comune di Piacenza.

Si terrà nell’ormai consolidata location del Pubblico Passeggio, da venerdì 16 a domenica 18 settembre 2022.

Sono attesi circa 125 banchi provenienti da tutto il mondo.    Fra questi circa sono una ventina i banchi storici che partecipano da più di 15 anni, soprattutto banchi alimentari (specialità alimentari tipiche toscane, salumi, formaggi e vini piemontesi, pane e dolci austriaci, birre bavaresi, lavande e derivati, saponi provenzali, specialità tedesche alla griglia e birra, porcellane inglesi, chutneys, confetture, conserve, formaggi, minicrepes/poffertjes, gastronomia e specialità austriache, artigianato ecuadoregno, paella valenciana e catalana, formaggi piemontesi d’alpeggio, prodotti tipici dell’Umbria.

Circa dieci banchi invece partecipano da 10 anni (fiori secchi e composizioni in legno, gastronomia argentina, prodotti tipici liguri, specialità alimentari russe, gastronomia israeliana, birra ceca, artigianato e oggettistica in ceramica della Lituania, specialità greche).

Non mancheranno le novità con una dozzina di banchi al loro debutto sul territorio piacentino: friggitoria ligure, tartufi e fughi delle Marche, tè, spezie, infusi dal mondo, tovaglie provenzali, cuneesi al rhum e tradizionali, irish steak, charcuterie espagnole, artigianato marocchino e dolci della tradizione araba.

A questi si aggiungono altri venti  banchi, alimentari e non, del nostro territorio che partecipano come ogni anno alla manifestazione. Diverse le merceologie non alimentari e alimentari vendute: prodotti salutistici e aglio marinato, calzature,  funghi secchi e freschi, tartufi, miele, batarò, biciclette, complementi d’arredo, integratori alimentari, piadine, porchetta, salamelle, formaggi, salumi, vini, liquori, dolci, funghi, torte salate, panini, focacce con porchetta e salsiccia di Ariccia, patatine fritte, abbigliamento sportivo, patate e torta di patate, farine macinate a pietra, biscotti e pasta, fiori, piante, sementi, birra artigianale.

Saranno inoltre presenti alla manifestazione circa 12 banchi del Consorzio Mercanti di Qualità di Piacenza e Provincia nel tratto di Via Alberici e Via Giordani.

La diciassettesima edizione è intitolata “Tanti volti per un unico mercato”. Il Mercato Europeo è un viaggio tra artigianato, prodotti tipici e street food alla scoperta di colori, sapori e profumi dall’Europa e dal Mondo con espositori provenienti da più di 30 paesi che tocca ogni anno diverse città in tutta Italia a partire dal mese di Marzo fino al mese di Novembre.

La manifestzione è stata presentata stamane in conferenza stampa presenti, l’assessore al Commercio Simone Fornasari,  il presidente dell’Unione Commercianti Raffaele Chiappa, il direttore Gianluca Barbieri ed il presidente di Fiva, Adriano Anselmi.

 




Il biologico in scena a Sana, a Bologna

Si è aperto ieri a BolognaFiere il Salone internazionale del biologico e del naturale che chiuderà domenica 11 settembre. La fiera non riesce ancora a tornare ai livelli pre-pandemia quando gli espositori erano oltre 900 ed i padiglioni erano pienamente occupati. In quest’edizione 2022 sono 700 gli espositori con alcune interessanti collettive straniere. Non sono comunque mancati i visitatori seppure meno numerosi  rispetto al passato. Sana si conferma comunque l’appuntamento più importante del settore in Italia in particolare per quanto riguarda la sezione care & beauty e quella Green-lifestyle.

Questa 34° edizion e vede la partecipazione di cinque delle Regioni leader nella coltivazione biologica della propria superficie agricola: Sicilia, Calabria, Puglia, Emilia-Romagna e Marche. Un quintetto che da solo vale la metà della superficie bio italiana. Le cinque Regioni hanno portato a SANA oltre cento aziende locali pronte a far conoscere le migliori e più originali proposte regionali per la crescita e la diversificazione del comparto.

“Più di trent’anni fa, nel 1988 – afferma Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere – abbiamo avuto l’intuizione di affrontare per primi nel nostro settore i temi del biologico, del naturale, della sostenibilità: oggi quella scelta si dimostra un’avanguardia alla quale nessuno può sottrarsi, perché è su quei temi che si gioca il futuro del nostro pianeta. La siccità che ha afflitto il Paese, a cominciare dalla pianura padana, è uno dei drammatici effetti del cambiamento climatico e ci ricorda che abbiamo il dovere, come produttori e come consumatori, di procedere spediti verso gli impegni della transizione sostenibile. SANA rappresenta la sede autorevole e un’occasione preziosa per imprese, operatori e consumatori per confrontarsi, aggiornarsi, giocare insieme la sfida di costruire un futuro migliore.

Il mercato bio in Italia

Secondo l’Osservatorio Sana nel 2022 le vendite alimentari bio nel mercato interno (consumi domestici e consumi fuori casa) hanno raggiunto 5 miliardi di euro e rappresentano il 3,5% delle vendite al dettaglio biologiche mondiali. A trainare la crescita del mercato sono i consumi fuori casa che hanno superato il miliardo di euro, segnando una crescita del +53% rispetto al 2021 grazie alla dinamica sia della componente legata alla ristorazione collettiva (+20%) che a quella della ristorazione commerciale (+79%).

In controtendenza i consumi domestici che segnano dopo anni una leggera flessione (-0,8% a valore rispetto allo stesso periodo 2021). Questo l’esito di trend molto differenti legati ai canali: a soffrire è soprattutto la rete di negozi specializzati che segna una battuta di arresto (-8% rispetto allo stesso periodo del 2021); la Distribuzione Moderna di fatto mantiene a valore le dimensioni del 2021 (+0,8% a valore) mentre crescono del 5% gli altri canali (vendita diretta realizzata in mercatini e aziende, gruppi di acquisto solidale, farmacie, parafarmacie ed erboristerie).

Continua la crescita dell’export bio Made in Italy che continua la sua corsa: +16% rispetto allo scorso anno, raggiungendo i 3,4 miliardi di euro di vendite sui mercati internazionali. Dal 2012 ad oggi il mercato interno legato al biologico è cresciuto del 131%, ancor più brillante la crescita dell’export e (+181% rispetto al 2008).

“I dati che emergono dall’Osservatorio Sana presentano uno scenario, che pur confermandosi positivo, contiene alcuni elementi di riflessione. Mentre il nostro Paese continua ad essere leader a livello europeo per superficie agricola coltivata a biologico con il 17,4% e per numero di operatori che continuano a crescere, per la prima volta si registra una leggera decrescita dei consumi domestici, in controtendenza rispetto a quelli della ristorazione, commerciale e collettiva, e all’export che si confermano veri e provi driver di crescita per l’intero settore. E’ evidente a tutti che il quadro dei consumi negli ultimi due anni è stato stravolto dalle emergenze che si sono susseguite, dalla crisi pandemica prima e poi da quella che si è determinata con il conflitto in Europa, ma questo non toglie nulla al fatto che, oltre ad investire per continuare a far crescere l’export, occorre far ripartire anche i consumi domestici utilizzando tutti gli strumenti a disposizione offerti dal nuovo quadro normativo che abbiamo a disposizione con la legge nazionale sul biologico e con il Piano d’Azione Nazionale. E’ fondamentale infatti far crescere sia la produzione che i consumi utilizzando al meglio gli investimenti stanziati per il comparto, quasi 3 miliardi di euro per i prossimi 5 anni, sostenendo gli agricoltori nella transizione agroecologica, per tutelare l’ambiente, contrastare i cambiamenti climatici e favorire un’occupazione agricola, in particolare di donne e giovani, sempre più interessati al metodo biologico. Al tempo stesso occorre avviare un’efficace attività di promozione e comunicazione ai cittadini sui valori del bio e di educazione alimentare, per invertire anche il dato dei consumi domestici e proseguire nel percorso che vede il nostro Paese leader in Europa nel settore”, ha commentato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio.

Informazioni utili

La 34a edizione di SANA è in programma al Quartiere fieristico di Bologna dall’8 all’11 settembre 2022, nei padiglioni 28-29 (Organic Food), 30 (Organic Food e Sanatech), 25-26 (Care & Beauty) e 21 (Green Lifestyle).

Ingressi: Ovest Costituzione e Nord.

Orari: giovedì 8, venerdì 9 e sabato 10 settembre dalle 9.30 alle 18; domenica 11 settembre dalle 9.30 alle 17. Il Salone è aperto al pubblico e agli operatori del settore.

Ticket solo online su www.sana.it.




Assoluzione di don Segalini. La diocesi: “Si apre ora il tempo della riconciliazione”

La chiesa piacentina prende posizione ufficiale dopo l’assoluzione, in primo grado, di don Stefano Segalini, attraverso un comunicato.

Il sacerdote piacentino era stato arrestato nell’agosto 2019 con l’accusa violenza sessuale nei confronti di alcuni giovani. Il pm Emilio Pisante aveva chiesto una condanna a 7 anni ma, dopo circa tre ore di camera di consiglio, i magistrati hanno ritenuto che per un capo di imputazione il fatto non costituisse reato mentre per altri tre che non si sia raggiunta la prova del reato di cui era accusato “oltre ogni ragionevole dubbio”. L’impianto accusatorio messo in piedi dalla procura e le testimonianze dei giovani accusatori non hanno dunque retto  secondo i giudicanti che hanno duqnue assolto don Segalini. Resta ora da capire se contro la sentenza verrà presentato appello.

Questo quanto scrive la diocesi.

“La diocesi di Piacenza-Bobbio prende atto della sentenza di assoluzione nel primo grado di giudizio di don Stefano Segalini.
Ogni ricerca della verità e della giustizia è accompagnata da vissuti contrapposti che macchiano e feriscono chi è coinvolto in prima persona, ma anche i contesti in cui tutto ciò avviene, compresa in questa triste vicenda la stessa Chiesa diocesana.
Si apre ora il tempo della riconciliazione, che chiede delicatezza, pazienza e rispetto, perché è sempre complesso ricucire le ferite che l’emergere di accuse e fatti da accertare ha portato con sé.
Una riconciliazione che passa anzitutto attraverso la preghiera di invocazione di tale dono per tutti coloro che in prima persona sono stati coinvolti, perché come ci ricorda papa Francesco è il primo strumento che come credenti abbiamo per affrontare e uscire rinnovati da situazioni dolorose che feriscono i singoli e le comunità”.