Il colonnello Abrate lascia il comando dei carabinieri di Piacenza. In arrivo da Asti il col. Pierantonio Breda

Dopo due anni di permanenza a Piacenza il colonnello Paolo Abrate (in foto) nei prossimi giorni lascerà ufficialmente l’incarico di comandante provinciale dei carabinieri per andare ad assumere un altro importante ruolo.

Il colonnello Abrate era arrivato a Piacenza con il delicato incarico di restituire lustro e fiducia all’Arma piacentina che aveva vissuto la brutta pagina della caserma Levante. Il comando generale di Roma decise di azzerare tutti i vertici di allora e di inviare nella nostra provincia uomini di assoluta fiducia.

Il nuovo comandante sarà il colonnello Pierantonio Breda che per quattro anni ha guidato i carabinieri di Asti. Quarantacinque anni è originario di Valdobbiadene ma ha sempre vissuto con la famiglia a Falzè di Piave.

Si è dipolmato al liceo scientifico “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo per poi frequentare l’Accademia militare a Modena e la Scuola ufficiali Carabinieri di Roma. E’ laureato in Giurisprudenza e Scienza della sicurezza interna ed estera ed ha conseguito un master in Diritto dell’informatica.

Nel quarto di secolo in cui ha indossato la divisa di carabiniere il colonnello Breda ha comandato il Nucleo operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante e successivamente il  comando di Roma Piazza Venezia. Si è tra l’altro occupato della delicato apparato di sicurezza messo in campo in occasione dei funerali di Papa Giovanni Paolo II.

Ha successivamente guidato la compagnia di Augusta, in Sicilia e poi la compagnia di Genova San Martino. E’ ritornato a Roma presso lo Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri fino a diventare comandante provinciale ad Asti.




Rissa in centro storico. Tarasconi: “Fatto gravissimo. Disagio da affrontare con decisione”

“Un altro gravissimo episodio di violenza in pieno centro, che ancora una volta, per fortuna, si è concluso con il fermo del presunto responsabile grazie all’intervento tempestivo delle Forze dell’ordine. Mi auguro che la persona aggredita, aiutata da un infermiere fuori servizio che, dimostrando un encomiabile spirito di servizio, lo ha soccorso, si rimetta al più presto”.

Con queste parole il sindaco Katia Tarasconi commenta la rissa avvenuta la notte scorsa nei pressi di largo Battisti, sottolineando che “fatti del genere rivelano un disagio che va affrontato in modo deciso, non solo con l’azione indispensabile delle Forze di Polizia ma anche con attività che si muovano su altri piani: quello culturale, educativo, di sostegno. È su questo secondo aspetto, in particolare, che l’Amministrazione comunale può fare qualcosa e intendiamo portare avanti nuovi progetti in tal senso: ne abbiamo parlato anche durante il ritiro di Giunta, appena appresa la notizia.”




Nuovamente divelta la recinzione dei giardini all’Infrangibile

“La recinzione dei Giardini Pubblici “Vigili del Fuoco” (Quartiere Infrangibile) è stata nuovamente divelta e, da quel giorno, moltissimi residenti lamentano forte chiasso notturno. E’ stata inoltre sradicata anche la recinzione che circonda l’area destinata al gioco bimbi, con conseguente disagio per genitori e bambini”.

Per questo motivo Sara Soresi, consigliere comunale e Capogruppo di Fratelli d’Italia, a seguito di numerose segnalazioni giunte dagli abitanti del quartiere e dai genitori che frequentano i Giardini della zona, ha presentato un’interrogazione per chiedere all’Amministrazione comunale se intenda provvedere alla riparazione delle due recinzioni.

“La recinzione – ricorda Soresi – è stata installata dall’Amministrazione Barbieri su richiesta di una moltitudine di residenti per far fronte ai reiterati vandalismi nonchè al chiasso notturno: la chiusura dei Giardini nelle ore notturne permetteva quindi di preservare i beni comunali (panchine, tavoli, sedie ecc) dai vandalismi e consentiva ai vicini residenti di poter riposare nelle ore notturne. Va da sé – aggiunge la Consigliera – che lo “squarcio” abusivamente creato permette l’ingresso nei Giardini Pubblici anche oltre l’orario di apertura degli stessi, con ovvie conseguenze in termini di baccano e danni ai beni pubblici”.

“Non solo – continua Soresi – ultimamente i vandali hanno altresì completamente lacerato la recinzione che contorna l’area dedicata al gioco bimbi: da mamma so quanto possa essere importante l’esistenza di una “barriera” che delimiti l’area di gioco di modo che i bambini possano divertirsi liberamente in uno spazio esente da potenziali pericoli”.

Nella primavera dell’anno corrente – prosegue la Capogruppo – nei Giardini Pubblici del quartiere Infrangibile ricordo anche che hanno avuto inizio i lavori di installazione di alcune telecamere, lavori che avrebbero dovuto terminare entro la fine del mese di luglio”.

Per questo motivo Soresi, con la medesima interrogazione, ha chiesto alla nuova Amministrazione se intenda dar corso all’utilizzo delle telecamere installate, monitorando eventuali vandalismi e/o ingressi che avvengano oltre gli orari di apertura e se le telecamere installate in detti Giardini Pubblici siano già funzionanti e, nel caso, abbiano potuto rilevare gli atti vandalici che hanno condotto alla rottura delle recinzioni.

“Credo – conclude Soresi – che sia importante preservare i beni pubblici da ulteriori atti vandalici così come penso sia fondamentale tutelare la sicurezza dei bambini e la quiete di coloro che vivono nel Quartiere: recinzione e telecamere sono già presenti in loco, si tratta di solo di utilizzare questi strumenti al meglio, in un’ottica di prevenzione e di risparmio”.




Nuovi obblighi per i datori di lavoro (anche domestico)

Nuovi obblighi per i datori di lavoro (anche domestico) sono stati stabiliti da due recenti decreti governativi (numeri 104 e 105 del 27 e 30 giugno), pubblicati a fine luglio ed in vigore dal 13 agosto, che hanno recepito altrettante direttive europee del 2019. Del contenuto delle norme e delle conseguenze pratiche che comportano si è parlato nel corso di un convegno organizzato al PalabancaEventi dall’Ufficio Personale della Banca di Piacenza. In una Sala Panini gremita (tra il pubblico, rappresentanti delle associazioni di categoria e addetti ai lavori) i tre relatori (gli avvocati Fabrizio Daverio e Pasquale Zumbo e il presidente di Assindatcolf – l’associazione sindacale nazionale dei datori di lavoro domestico aderente a Confedilizia – Andrea Zini, coordinati dalla responsabile dell’Ufficio Personale della Banca Francesca Michelazzi) hanno convenuto sul fatto che questi nuovi provvedimenti aumentano il carico burocratico per le aziende, dovendo esse specificare nella lettera di assunzione molti elementi per i quali, in precedenza, si rimandava al Contratto collettivo di lavoro.

L’avv. Daverio (che, riferendosi ai nuovi decreti, ha parlato di «strano blitz estivo a tre anni dalle Direttive Ue») ha spiegato la ratio della norma, che è quella di fornire al lavoratore il quadro completo dei diritti e dei doveri; «ma per il datore di lavoro – ha specificato il relatore – sarà un compito improbo informare il personale che si assume di tutte le condizioni del rapporto di lavoro». In caso di omessa informativa sono previste sanzioni, «ma non ci sono conseguenze civilistiche in termini di validità del contratto». L’avv. Daverio ha quindi esaminato le 17 indicazioni che il decreto 104 specifica rispetto a ciò che deve contenere la lettera di assunzione, sottolineandone novità («si ipotizza che la sede di lavoro sia più d’una e, salvi i divieti del Contratto collettivo, è ammesso il secondo lavoro») e criticità (riguardo, per esempio, al preavviso «un vulnus alla semplicità della lettera di assunzione» e al fatto che non ci sia un riferimento alla remunerazione variabile). Il legale ha concluso il suo intervento segnalando che in una sua circolare l’Inail sposa la tesi della possibilità di ricorrere ancora al rinvio alla contrattazione collettiva e che l’opinione prevalente sul come redigere l’informativa sia quella di scrivere la lettera di assunzione in modo tradizionale, affidando le informazioni aggiuntive previste dal decreto a un allegato.

L’avv. Zumbo ha invece preso in esame i nuovi obblighi informativi previsti per i datori di lavoro che utilizzano sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati in fase di assunzione e gestione del rapporto lavorativo. Vale a dire, il ricorso ad algoritmi per, ad esempio, valutare le prestazioni o per tracciare i profili del personale. «Poiché l’algoritmo non è affatto un sistema neutro – ha spiegato l’oratore – il legislatore ha stabilito alcuni principi: il diritto del dipendente di non essere sottoposto a una decisione basata unicamente sul trattamento automatizzato dei dati, salvo che ci sia l’esplicito consenso dell’interessato; la trasparenza e l’ampio accesso a tutte le informazioni che consentono di comprendere il funzionamento dell’algoritmo; la possibilità di intervento umano per correggere l’algoritmo in caso di funzionamento distorto».

Il dott. Zini ha dal canto suo ricordato come Assindatcolf sia nata per assistere la famiglia quando assume il ruolo di datore di lavoro domestico, rimarcando quanto «sia sbagliato caricare di ulteriore burocrazia le famiglie. Cercheremo nelle sedi opportune di sottolineare questo aspetto. La preoccupazione nasce non tanto per le famiglie che assistiamo, ma per quelle che fanno da sole: la loro reazione a un appesantimento burocratico non potrà che essere o la rinuncia alla collaboratrice domestica o il suo utilizzo “in nero”».

Ai tre relatori, in ricordo dell’incontro di studi, è stata consegnata la Medaglia della Banca.




Ciclismo, Marisol Dalla Pietà (Cadeo carpaneto) sfiora il successo a Castelfranco Emilia

Domenica da protagonista per il Cadeo Carpaneto, sul podio a Castelfranco Emilia (Modena). Nella corsa per Allieve, successo sfiorato per Marisol Dalla Pietà, con l’alessandrina del sodalizio piacentino seconda alle spalle della vincitrice Eleonora La Bella (Il Pirata Sama Ricambi-Vangi). Per Marisol, il merito di essere entrata nella fuga decisiva scattata al settimo dei dodici giri in programma e di aver provato fino alla fine a rimontare in volata la vincitrice. Nella top ten, la compagna di squadra carpanetese Alessia Sgrisleri, nona. Nelle Esordienti, sesto posto nella classifica per i primi anni per l’altra carpanetese Beatrice Naturani.

Risultati Castelfranco Emilia
Ordine d’arrivo Allieve: 1° Eleonora La Bella (Il Pirata Sama Ricambi-Vangi) 68 chilometri 400 metri in 1 ora 43 minuti 57 secondi, media 39,481 chilometri orari, 2° Marisol Dalla Pietà (Cadeo Carpaneto), 3° Elena De Laurentiis (Guarenna), 4° Irma Siri (Ciclismo giovanile VO2 Team Pink), 5° Alice Testone (Team Go Fast), 6° Linda Ferrari (Ciclismo giovanile VO2 Team Pink) a 1 minuto, 7° Francesca Sorgi (Gb Team Pool Cantù), 8° Sara Tarallo (Il Pirata Sama Ricambi-Vangi) a 1 minuto 15 secondi, 9° Alessia Sgrisleri (Cadeo Carpaneto), 10° Arianna Giordani (Ciclismo giovanile VO2 Team Pink).
Classifica Donne Esordienti primo anno: 1° Asia Vanuzzo (Bicifestival), 2° Ginevra Bacci (Ciclistica San Miniato-Santa Croce), 3° Serena Capacci (Pedale Riminese Frecce Rosse), 4° Giulia Dollaku (Polisportiva Fiumicinese Fa.i.t. Adriatica), 5° Anna Mucciarini (Serramazzoni), 6° Beatrice Naturani (Cadeo Carpaneto), 7° Vivian Micheloni (Potentia Rinascita), 8° Penelope Graziani (Pedale Azzurro Rinascita).

 




Baseball: finisce a Gara4 la corsa del Piacenza nei play-off

Piacenza ce la mette tutta, rende vita dura al Reggio Emilia fino all’ultimo respiro ma alla fine deve arrendersi all’eliminazione perchè al Caselli arrivano due sconfitte ( 3-1 al pomeriggio e 6-5 alla sera) che permettono ai padroni di casa di chiudere la serie sul 3-1 e andare in finale dove trovano Milano.

GARA 3

PIACENZA     0-0-0-1-0-0-0-0-0      1                                                                                                                                                                                                          REGGIO        1-0-1-1-0-0-0-0-X      3

Formazione: Chacon ss, Schiavoni 3b, Calderon es, Minoia ec, Gibson ed, Perez 2b, Capra 1b, Casana dh (Cufrè ph), Gardenghi ric. Lanciatore: Cufrè (rl8 bv10 bb1 k4 pgl3)

Si riparte dall’1-1 del De Benedetti e da subito si capisce che Fabio Riccò, sul monte di casa, intende fare sul serio. Da riscattare c’è l’incerta prestazione di sette giorni prima che Piacenza aveva sfruttato nel migliore dei modi. L’ex-biancorosso sfodera un’ottima prova, anche aiutato dai compagni che portano il parziale sull’1-0 al primo attacco. E meno male che Piacenza limita i danni per il difficoltoso approccio al match di Cufrè. Sette uomini affrontati, due valide, due basi, un lancio pazzo ma tutto si chiude col male minore rappresentato come detto da un punto solo. L’italo-argentino si ritrova già dal secondo inning e riuscirà a completare la partita subendo altri due punti al 3° e 4° inning che potevano essere anche recuperati se l’attacco piacentino avesse risposto alla chiamata nei momenti decisivi della partita. Ma Riccò non permetteva tutto questo consentendo al line-up di Marenghi la miseria di tre singoli (due di Minoia e l’altro di Schiavoni), due dei quali concentrati al quarto inning quando il Piacenza, sul 2-0, dava la sensazione di poter riaprire il match segnando l’unico suo punto. Ma Reggio rispondeva subito ristabilendo le distanze ( 3-1) e da lì alla fine Piacenza era costretto ad accontentarsi di timidi arrivi in prima sui quali non riusciva a costruire di più. Unico momento palpitante giusto all’ultimo inning quando, con due out, Riccò dava la base a Calderon e subito dopo veniva colpito da un singolo al centro di Minoia. Potenziale pareggio in diamante ma tutto sfumava sulla sfortunata volata in foul di Gibson.

GARA4

PIACENZA   0-1-0-0-0-1-2-0-1   5                                                                                                                                                                                                              REGGIO      0-3-0-2-0-0-1-0-X   6

Formazione: Chacon ss, Schiavoni 3b, Calderon es, Minoia ec, Gibson ed, Perez 2b, Capra 1b, Molina dh, Gardenghi ric. Lanciatori: Dall’Agnese (rl7 bv8 bb4 k7 pgl6), Nodari (rl1 bv1 bb1 k0 pgl0).

Il rammarico cresceva anche dopo la sconfitta serale, quella che decretava l’uscita di Piacenza dai play-off. Si perde col minimo scarto lasciando undici uomini in base. Dall’Agnese subisce l’aggressività dell’attacco di casa che nei primi quattro inning produce sei valide tra cui tre doppi. Ne scaturiscono 5 punti che comunque non scoraggiano i biancorossi. Si risponde con un punto al 2° (singolo di Minoia, rubata  e difesa reggiana che sbaglia due volte), un altro al 6° ( e poteva andare molto meglio perchè Minoia e Schiavoni aprono con due singoli ma purtroppo un doppio gioco stronca la grande occasione di trovarsi con basi cariche senza out). e soprattutto 2 al 7° che riducono il parziale sul 5-4. Reggio se la vede brutta perchè il rilievo Gasparini, su otto battitori visti, concede un singolo (Schiavoni), due basi e due colpiti. Quando a sua volta viene rilevato il match è riaperto e le speranze dei nostri di tornare a Reggio il giorno dopo si fanno plausibili. Ma l’opera non viene completata e ancora l’amarezza è per aver lasciato basi piene sprecando la chance del sorpasso. I padroni di casa rispondono riportandosi sul 6-4 ma Piacenza è vivo anche perchè Dall’Agnese tiene sul monte e Nodari gli completa il lavoro nel finale. L’ultimo assalto biancorosso è rabbioso. Il Caselli si ammutolisce dopo il doppio di Gibson, il singolo di Perez e la volata di sacrificio di Capra (6-5). Non è finita perchè Molina firma un’altra valida e Gardenghi gode di una base per balls. Per la terza volta nel match il Piacenza si trova a basi piene ma per la terza volta spreca. Stavolta a pesare è la dubbia eliminazione al piatto di Chacon che spedisce Reggio in finale. Tra qualche protesta si finisce per accettare l’amaro epilogo di una serie nel corso della quale la squadra di Marenghi ha lottato ad armi pari contro probabilmente l’avversario più forte della categoria. Una soddisfazione non indifferente alla quale fanno da contraltare le troppe occasioni sciupate, specialmente sul diamante reggiano.

 




Anche i consiglieri di maggioranza al ritiro della giunta Tarasconi

Secondo giorno di ritiro per la giunta Tarasconi a Selva di Ferriere, in Alta Valnure. Per la prima volta tutti i consiglieri comunali di maggioranza hanno preso parte al ritiro che in questi giorni si sta tenendo al rifugio Lago Nero.

Unica assente (giustificata) era la consigliera Margherita Lecce. Tutti gli altri hanno percorso 80 chilometri all’andata ed altrettanti al ritorno per raggiungere sindaco e assessori che da ieri stanno lavorando alle linee programmatiche di mandato con un confronto serrato.
La “carovana” dei consiglieri, compresa la parlamentare Paola De Micheli, è arrivata al Lago Nero a mezzogiorno e, dopo un pranzo tutti insieme a base di funghi e cinghiale (naturalmente pagato “alla romana” da ognuno dei presenti), ha preso parte a una lunga riunione aperta dal sindaco  mentre il vicesindaco Marco Perini ha illustrato alla maggioranza alcuni temi che riguardano bilancio e personale.
L’incontro è poi proseguito con un dialgo tra consiglieri e assessori su varie tematiche che ha rappresentato un primo aggiornamento a poco meno di due mesi dall’insediamento della giunta e appena dopo il periodo di Ferragosto.
A tenere banco è stato il tema della manutenzione, particolarmente caro al primo cittadino Tarasconi che già in campagna elettorale l’aveva messo tra le priorità del proprio mandato: prendersi cura della città a partire dalle piccole cose. Un impegno che si è tradotto nell’istituzione di un assessorato ad hoc: l’assessorato alla Manutenzione.
«Già nei mesi scorsi, grazie ai tantissimi incontri con i cittadini durante la campagna elettorale – spiega il titolare della delega, l’assessore alla Manutenzione Matteo Bongiorni – ci eravamo resi conto che Piacenza aveva e ha assoluto bisogno di recuperare terreno sul tema della cura, del decoro, dell’efficienza degli spazi e delle infrastrutture. E queste prime settimane di servizio hanno confermato l’idea che ci eravamo fatti ascoltando i cittadini. Il lavoro è tanto e deve essere impostato in modo sistematico per poter ottenere risultati visibili in tempi accettabili».
Ai consiglieri di maggioranza, e agli stessi colleghi di giunta, l’assessore Bongiorni ha fornito qualche numero decisamente esplicativo: solo negli ultimi mesi, tra campagna elettorale e prime settimane di amministrazione, sono oltre 400 le segnalazioni arrivate da vari canali. Segnalazioni che riguardano perlopiù il verde e la viabilità, settori a volte collegati tra loro (basti pensare alle piante che insistono sui marciapiedi).
Coinvolgendo la maggioranza, che ha detto la sua con numerosi interventi da parte di altrettanti consiglieri, l’idea della giunta Tarasconi è quella di creare in futuro una squadra operativa che si occupi di verde (compresi aree giochi e parchi) e di viabilità; ciò in modo da aumentare la capacità e la rapidità di intervento «nella consapevolezza – conclude Bongiorni – che non potrà essere una cosa immediata».

Il ritiro intanto ieri sera, dopo cena, ha vissuto anche momenti informali con alcuni partecipanti che hanno intrattenuto musicalmente i colleghi con chitarra e tastiera.




La giunta Tarasconi in ritiro a Selva di Ferriere

Nelle aziende si chiama “team building”, nel mondo sportivo (così come in quello religioso) ritiri. La sostanza è la stessa, allontanarsi per qualche giorno dal tran tran quotidiano e nell’isolamento, con allenatore e squadra preparare al meglio la stagione a venire.

Katia Tarasconio, che aveva presentato la propria giunta, come una squadra sportiva con tanto di magliette, non poteva dunque sottarsi a questa tradizione della sinistra piacentina messa in atto prima con Reggi e poi con Dosi.  Le spese di questo week-end lavorativo sono interamente a carico dei singoli assessori e del sindaco che, giustamente, pagano di tasca loro.

Il clima di questo primo giorno di ritiro di giunta al Rifugio Lago Nero, a Selva di Ferriere viene definito dai partecipanti “positivo e carico di energia” nonostante una situazione meteo sugli appennini decisamente autunnale, con pioggia e temperature basse che hanno indotto i partecipanti ad indossare golfini e piumino.

L’appuntamento era stato fissato questa mattina al parcheggio dello Stadio Garilli di Piacenza, alla Galleana: Katia Tarasconi ed i nove assessori hanno optato per il “car sharing” distribuendosi sul minor numero possibile di auto (con un’occhio di attenzione all’ambienet) e sono partiti verso l’alta Valnure.

Prima tappa Bettola dove la Giunta comunale di Piacenza si è fermata al Ristorante Agnello per un caffè in compagnia del sindaco Paolo Negri.

Il gruppo è ripartito alla volta di Selva. Intorno alle 11,30 sindaco ed assessori sono arrivati al Rifugio Lago Nero. Il programma prevedeva un’escursione al lago che dà il nome al rifugio ma il maltempo ha imposto il pranzo al sacco sotto la tettoia del rifugio. Si sono poi tenuti i previsti lavori nel salone del ristorante: portatili aperti, proiettore e dati.

Dopo l’introduzione della sindaca, che ha ribadito il senso di questo weekend (fare squadra, confrontarsi e condividere le linee programmatiche di mandato), la giornata è entrata nel vivo con l’intervento del vicesindaco e assessore al Bilancio Marco Perini che ha avuto come tema, per l’appunto, il bilancio e il personale. Il confronto proseguirà fino all’ora di cena.

 




Piacenza raccontata dagli scatti di Prospero Cravedi

Prospero Cravedi, fotografo – Tempi e volti di una comunità è la grande mostra che dal 9 settembre al 15 ottobre, nell’ex convento al civico 11 dello Stradone Farnese, la Fondazione di Piacenza e Vigevano organizza a conclusione della serie di iniziative “Le notti di Santa Chiara”, con cui ha inteso celebrare i suoi primi trent’anni di attività.

Curata dal professor Paolo Barbaro del Centro Studi e Archivio della comunicazione dell’Università di Parma – e arricchita da una serie di incontri-racconti collaterali sulla vita piacentina, che in cinque tappe ne ripercorreranno eventi sociali, artistici e sportivi –, la mostra non è solo una sorta di tributo all’opera di Cravedi, che fino alla sua scomparsa nel 2015 da dietro l’obiettivo ha raccontato i protagonisti e la gente comune, i grandi eventi e la quotidianità: è un percorso a ritroso attraverso decenni di una intera comunità.

Suddivisa in sezioni, ben documentate da un catalogo fotografico, presenta una selezione ragionata degli scatti realizzati tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta, all’interno di un archivio sterminato di oltre un milione di negative frutto di una vita di lavoro e la cui sistemazione, conservazione e valorizzazione è stata avviata dalla famiglia, dalla moglie Angela e dai figli Gianni ed Ettore.

Ad oggi sono state catalogate, all’interno di circa seimila buste, le foto risalenti al periodo tra il maggio 1955 e il 1981; oltre 160mila le immagini scansionate, duecento delle quali saranno esposte.

Il percorso di Cravedi, classe ’35, muove da inizi un po’ casuali fino al fotogiornalismo ben connesso alla cultura narrativa della fotografia del secondo Novecento. Il risultato in mostra è un racconto appassionato di un pezzo importante della storia piacentina, italiana, ma soprattutto di un’idea di umanità senza confini: lo sport, la città e il territorio, le piazze e l’impegno civile, il Po e l’Africa, i ritratti femminili, i volti celebri.

La mostra si conclude con le fotografie del primo viaggio in Africa compiuto da Prospero, insieme a Don Vittorione e all’associazione Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, a cui Cravedi è stato legato per tutta la vita (e in cui oggi milita ancora la moglie). All’Associazione, che festeggia quest’anno i suoi cinquant’anni di attività, sarà devoluto il ricavato della vendita del catalogo che illustra l’espozione.

La mostra Prospero Cravedi, fotografo – Tempi e volti di una comunità sarà inaugurata venerdì 9 settembre alle ore 18. Interverranno Mario Magnelli, vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, e Paolo Barbaro, curatore della mostra.  Sarà aperta  da martedì a venerdì  dalle ore 16 alle 19.30, sabato e domenica dalle  ore 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. L’ingresso è gratuito.

Il 14 settembre si terrà il primo degli incontri-racconti collaterali, tutti alle 17.30 e sempre ad ingresso gratuito, che si concluderanno il 14 ottobre. Questo il programma:

INCONTRI-RACCONTI

Ex convento Santa Chiara – Stradone Farnese 11- Piacenza – Ingresso gratuito

14 SETTEMBRE ore 17.30

TEMPI E VOLTI DI UNA COMUNITÀ

La cronaca di una comunità attraverso le immagini, i personaggi e i fatti della nostra storia recente. Tiziana Pisati, consigliere della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dialoga con Paolo Barbaro, curatore della mostra e il giornalista Giangiacomo Schiavi.

22 SETTEMBRE ore 17.30

GIOCAVAMO ALL’OLANDESE

Lo sport piacentino dai Papaveri al Piacenza olandese di G.B. Fabbri, attraverso la Coppa Davis, il piccolo Maracanà e tanto altro. Robert Gionelli, consigliere d’amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dialoga con il giornalista Paolo Gentilotti.

30 SETTEMBRE ore 17.30

AD ARTE

Il rapporto tra immagine e artisti in una Piacenza sospesa tra avanguardia e tradizione Mario Magnelli, vicepresidente vicario della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dialoga con Paolo Barbaro e il giornalista Paolo Baldini.

7 OTTOBRE ore 17.30

QUALCOSA IN COMUNE

La politica e l’amministrazione della città negli anni ‘70, nelle manifestazioni di piazza, nelle lotte sindacali e nei protagonisti di una stagione straordinaria. Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dialoga con il giornalista Mauro Molinaroli.

14 OTTOBRE ore 17.30

UN CUORE GRANDE

Cinquant’anni di Africa Mission nel segno di Don Vittorione. Elena Uber, consigliere d’amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dialoga con la giornalista Maria Vittoria Gazzola e con Carlo Ruspantini, direttore di Africa Mission.




Incontro fra Confindustria Piacenza e la giunta Tarasconi

“Un incontro proficuo e costruttivo, incentrato su temi fondamentali per lo sviluppo sostenibile e la crescita della nostra economia, la tutela dell’occupazione e la promozione di nuove opportunità di alta specializzazione professionale e formativa”. Così la sindaca Katia Tarasconi e il presidente di Confindustria Piacenza Francesco Rolleri sintetizzano i contenuti della riunione tenutasi ieri pomeriggio nella sede dell’Associazione in via IV Novembre, tra la Giunta comunale quasi al completo e i membri del Consiglio di presidenza di Confindustria.

“Ringrazio il presidente Rolleri e la squadra che lo affianca – aggiunge la sindaca – per questa preziosa occasione di confronto, da cui non possiamo prescindere se vogliamo costruire politiche strategiche efficaci, in grado sia di difendere e sostenere le aziende del territorio in una congiuntura di crisi che grava pesantemente su più fronti, sia di investire risorse e progettualità nell’innovazione, nella ricerca industriale e nel supporto all’imprenditoria giovanile”.

“È un piacere avere ospite qui la nuova Giunta comunale: ciascuno di voi assessori ha deleghe importanti e, prese singolarmente, fondamentali per diverse fasce di popolazione”, ha dichiarato il presidente di Confindustria Francesco Rolleri accogliendo la sindaca e gli assessori: “Confindustria è e sarà sempre disponibile a collaborare con voi per lo sviluppo del territorio. Il nostro compito, tra gli altri, è trasmettervi la voce delle imprese piacentine, ragion d’essere di Confindustria e, secondo il nostro punto di vista, cuore pulsante della vita quotidiana della città e non solo. Contiamo di trovare in lei, sindaca Tarasconi, una interlocutrice con cui poter dar vita al miglior clima possibile per lo sviluppo delle aziende che rappresentiamo. Da parte nostra riceverà tutti gli strumenti, suggerimenti e input di cui avrà bisogno, contando che ciò potrà aiutarla a concretizzare il nostro auspicio”.

La riunione ha lasciato spazio agli interventi dei vertici di Confindustria e di tutti gli amministratori comunali presenti, nonché alle domande di alcuni tra gli imprenditori seduti in platea. All’ordine del giorno, questioni nodali per delineare il futuro di Piacenza – l’utilizzo delle risorse Pnrr, le trasformazioni tecnologiche della Smart City, la rigenerazione urbana, un’efficace azione di marketing territoriale – ma anche le pressanti emergenze attuali, dalla crisi energetica al rincaro di materie prime e tariffe, che inevitabilmente gravano sull’attività e sui bilanci delle aziende. “Concordiamo – sottolineano la sindaca Tarasconi e il presidente Rolleri – sull’importanza di una programmazione partecipata e condivisa, di cui il Pug sarà senz’altro un concreto esempio così come lo è stato, nei mesi scorsi, il percorso di costruzione dei progetti per il Pnrr che ha visto Confindustria in prima linea accanto alle istituzioni locali, o il Piano Smart City messo a disposizione del Comune dalle aziende appartenenti al Rict. Alla base di tutto – concludono – c’è la consapevolezza di un impegno congiunto che guarda al domani, ponendo le basi perché le generazioni più giovani, così come le Amministrazioni che si susseguiranno, possano portare avanti un percorso coerente di crescita sostenibile e intelligente del territorio”.

La sindaca Katia Tarasconi era accompagnata da tutti i componenti della Giunta, con la sola eccezione dell’assessore Francesco Brianzi, assente per un impegno pregresso.

Per Confindustria, accanto al presidente Francesco Rolleri hanno partecipato all’incontro Claudio Bassanetti (vicepresidente), Filippo Cella, Antonio Cogni (vicepresidente), Maurizio Croci, Sergio Giglio, Stefano Guglielmetti, Sante Ludovico, Lorenzo Marchi, Anna Muselli, Nicola Parenti (vicepresidente), Stefano Perini, Cristina Repetti, Alberto Rota, Alessandra Tencati.




Ripartono a pieno ritmo le manifestazioni per 500 anni di Santa Maria di Campagna

Riprendono oggi (con il convegno al PalabancaEventi sui nuovi obblighi e adempimenti per i datori di lavoro) le manifestazioni dell’evento 500 anni dalla posa della prima pietra di Santa Maria di Campagna, promosse dalla Comunità francescana e dalla Banca di Piacenza, dopo il successo dei primi tre mesi, con 46 eventi e una partecipazione che ha superato le 8mila presenze. Un programma di Celebrazioni che ha ottenuto il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica e i patrocini dei Ministeri della Cultura e del Turismo, mentre Papa Francesco ha concesso, in occasione dell’importante anniversario, l’indulgenza plenaria per i fedeli che si sono recati o si recheranno a pregare in Santa Maria di Campagna fino all’aprile del 2023, quando si chiuderanno i 12 mesi di Celebrazioni che hanno posto Piacenza al centro dell’attenzione, non solo locale, come capitale di fede e cultura.

Da aprile a giugno sono stati tanti gli ospiti di primo piano che hanno dato lustro al plurisecolare anniversario: il cardinale decano Giovanni Battista Re, i ministri Lorenzo Guerini e Massimo Garavaglia, il presidente della Consob Paolo Savona (tutti presenti alla cerimonia inaugurale del 3 aprile), il critico d’arte Vittorio Sgarbi (protagonista dell’anteprima del 2 aprile). Altre presenze di rilievo nel prosieguo delle Celebrazioni, il medievalista Franco Cardini, il presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali Stefano Zamagni, il filosofo Massimo Cacciari, l’attore e regista Massimiliano Finazzer Flory, lo scrittore Marcello Simonetta, il designer Davide Groppi, e la cantante americana Patti Smith, protagonista di un’eccezionale concerto in Basilica. La sacerdotessa del rock – grazie alla Banca – ha regalato a Piacenza, con lo spettacolo “An evening of poetry and music”, una notte speciale. Un evento di portata internazionale in campo musicale che mancava nella nostra città da oltre vent’anni.

Il programma dei 500 anni prosegue martedì 6 settembre (Biblioteca di Campagna, ore 18) con la consegna del Premio Battaglia: tema della trentaseiesima edizione, “I 500 anni dalla posa della prima pietra di Santa Maria di Campagna e il ruolo della Basilica nella storia di Piacenza”.

Tra i principali appuntamenti di settembre, la Caccia al tesoro farnesiana, organizzata dalla Banca, in collaborazione con Archistorica, per domenica 11. Le squadre partecipanti (non più di dieci composte da un massimo di quattro persone; le iscrizioni – gratuite – si ricevono presso l’Ufficio Relazioni esterne, 0523 542357 – relaz.esterne@bancadipiacenza.it) si ritroveranno alle 9.30 sul sagrato della Basilica di Campagna. Sette le tappe previste (gli spostamenti tra una e l’altra dovranno essere compiuti in bicicletta), dedicate ad altrettanti luoghi prestigiosi della Piacenza di età farnesiana, che si potranno individuare risolvendo altrettanti indovinelli che metteranno alla prova le conoscenze della storia piacentina dei concorrenti i quali, risolvendo gli enigmi preparati dall’arch. Manrico Bissi, potranno aggiudicarsi – se saranno risultati i più veloci – il tesoro, rappresentato da un Apple iPad 9th generation Wi-Fi 64 giga space grey. Tutte le tappe saranno localizzate nel centro storico, entro il perimetro della mura farnesiane, e faranno riferimento a un importante monumento cittadino del periodo in cui Piacenza era governata dai duchi di casa Farnese (1545-1731). La premiazione si terrà, dopo le 12, al PalabancaEventi di via Mazzini. Tutti i partecipanti riceveranno una pubblicazione della Banca.

Dal 4 al 16 ottobre torna la Salita al Pordenone gratuita (tutti i giorni dalle 15 alle 19, la domenica dalle 10 alle19). I piacentini (e non) avranno dunque una nuova occasione per ammirare da vicino la Cupola di Santa Maria di Campagna affrescata dal Pordenone, grazie al camminamento di 100 gradini recuperato dalla Banca nel 2018, anno in cui l’evento Salita ha richiamato a Piacenza migliaia di visitatori dall’Italia e dall’estero.

Gli eventi – nessuno dei quali beneficia di finanziamenti o contributi pubblici o parapubblici – proseguiranno fino al 23 aprile del prossimo anno. Per consultare il programma completo e per rimanere sempre aggiornati rispetto ad eventuali variazioni, si consiglia di consultare il sito della Banca (www.bancadipiacenza.it).




Il colonnello Fabio Frattolillo è il nuovo comandante del Genio Pontieri di Piacenza

Si è svolta questa mattina, nel piazzale principale dell’alzabandiera della caserma “Ten. Filippo Nicolai” di Piacenza, la cerimonia di avvicendamento del Comandante del 2° Reggimento Genio Pontieri tra il colonnello Federico Collina (uscente) ed il colonnello Fabio Frattolillo (entrante).

Il passaggio è avvenuto alla presenza del comandante della Brigata Genio, generale di Brigata Mauro Prezioso e delle principali autorità civili e militari della città.

Il generale Prezioso, nel suo intervento, ha ripercorso le attività dei Pontieri durante i due anni di comando del colonnello Collina: dal supporto alle popolazioni delle campagne del comune di Nonantola, rimaste isolate dallo straripamento del torrente Panaro, all’aiuto fornito ai sistemi sanitari regionali della Val d’Aosta, nel novembre 2020, e della Lombardia, nel dicembre 2021, per la realizzazione di presidi sanitari per il trattamento dei pazienti Covid e per la campagna di vaccinazione.

Nel 1° semestre 2021, inoltre, il Reggimento ha rilevato il comando dell’Operazione Strade Sicure sull’Emilia Romagna e contribuisce attualmente alle operazioni di controllo del territorio a Roma e Fiumicino. Il Colonnello Collina andrà a ricoprire un nuovo incarico presso il Comando Operativo di Vertice Interforze di Roma.

Il colonnello Fabio Frattolillo è già stato a Piacenza in varie fasi della sua carriera e dal settembre 2019 era comandante del I Battaglione Pontieri.

Nato il 05/04/1977 in precedenza era in servizio presso la Direzione Generale dei Lavori e del Demanio. Ha una laurea in scienze strategiche ed un master di primo livello in studi internazionali strategico militari.