Il cordoglio del Comando di Polizia Locale per la prematura scomparsa del commissario Paolo Sarasini
Tutto il Comando di Polizia Locale di Piacenza si stringe con affetto ai familiari del compianto commissario Paolo Sarasini che ha prestato servizio per 41 anni nel Comune di Piacenza.
Profondo dolore viene partecipato dai tanti colleghi che lo ricordano con stima e affetto, come una persona professionalmente preparata, sempre al fianco dei colleghi ad assicurare supporto operativo e assistenza nell’attività sindacale, nella quale era fortemente impegnato.
La prematura scomparsa del collega commissario Paolo Sarasini lascia un vuoto difficilmente colmabile e l’impronta indelebile di una persona per la quale tutti nutrivano ammirazione e attaccamento.
Confedilizia: su cessione del credito situazione insostenibile
Il decreto aiuti bis sia, finalmente, lo strumento per far ripartire il meccanismo della cessione del credito riguardante gli incentivi per interventi sugli immobili, tra i quali il superbonus 110 per cento. Senza una norma che chiarisca definitivamente che i cessionari (almeno quelli successivi al primo) non incorrono in alcuna responsabilità, i crediti finora acquisiti non potranno liberamente circolare e, conseguentemente, proprietari e condominii non troveranno sul mercato imprese disposte ad avviare, e in alcuni casi anche a proseguire, i lavori.
Così Confedilizia, che invita Parlamento e Governo a varare modifiche realmente indirizzate a riavviare il sistema dell’acquisto dei crediti e nel contempo a contenere il contenzioso che potrebbe sorgere non solo tra i diretti interessati ma anche con l’Agenzia delle entrate.
Negli ultimi mesi – aggiunge la Confederazione della proprietà edilizia – si è assistito a una serie di interventi normativi che hanno completamente ingessato il mercato della cessione del credito e le recenti aperture introdotte in favore delle banche, con riguardo ai crediti da esse acquisiti, non hanno sortito grande effetto. Per questo – precisa Confedilizia – è necessario che si intervenga in modo risolutivo, anche eliminando il numero limitato di cessioni possibili, così consentendo agli istituti cessionari di liquidare i crediti che hanno accumulato, in modo da poter tornare sul mercato.
La realtà – continua l’organizzazione dei proprietari – è che, per arginare il rischio frodi, si è di fatto soffocato un sistema che aveva mostrato di funzionare e che stava portando a una importante riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato. Ma ora, se non si inverte la rotta, si rischia di affossare completamente ogni residua aspettativa di rilancio dell’economia legata all’immobiliare.
Banca di Piacenza ancora partner organizzativo del Piacenza Calcio
La Banca di Piacenza ha rinnovato il rapporto di collaborazione con il Piacenza Calcio, di cui sarà partner organizzativo anche per la stagione sportiva 2022-2023. La convenzione è stata firmata – nella Sala Ricchetti della Sede centrale dellIstituto di credito – dal presidente della società biancorossa Roberto Pighi e dal presidente esecutivo della Banca Corrado Sforza Fogliani, presenti anche Marco Polenghi e Marco Scianò, rispettivamente vicepresidente e direttore generale del Piacenza Calcio, e il vicedirettore generale della Banca Pietro Boselli. Le parti hanno espresso reciproca soddisfazione per aver dato seguito ad una partnership avviata due anni fa nellambito del progetto di rilancio della società sportiva, che anche questanno parteciperà al campionato nazionale di Lega Pro.
La conferma di questa collaborazione rientra, per la Banca, nella continuità di azione di sostegno concreto al territorio in cui opera da 85 anni. Anche nello sport.
Senza elettricità per sei volte in un mese e cinque volte senza acqua: “una situazione insostenibile”
Risale al 2012 la scommessa di Daniela Daveri che decise di innovare la tradizione agricola di famiglia (avviata nel 1902 dal nonno Emilio) su quei terreni collinari a Monteraschio di Rivalta, nel comune di Gazzola, affiancando alla coltivazione anche una struttura ricettiva, un agriturismo.
In quella che era la vecchia stalla, sotto i porticati, si cominciò con le prime ricche merende, godendo dei piaceri della tavola e della vista sulla magnifica valle.
La struttura battezzata “Il Giaciglio di Annibale” pian piano si ampliò, con l’aggiunta di alcuni alloggi per il servizio di bed & breakfast, di un piccolo parco giochi e di una piscina. Elementi che in questi anni hanno fatto la gioia di famiglie e clienti che hanno deciso di trascorrere nella quiete della campagna piacentina un pomeriggio od un week-end. Le recensioni positive hanno portato un numero crescente di visitatori anche dall’estero e tutto è filato per il meglio fino al Covid.
In questo 2022, quando le cose sembravano essere ripartite al meglio, purtroppo, inattesi, sono arrivati una serie di intoppi che rischiano di gettare la titolare ed i suoi famigliari nello sconforto.
Tutto è incominciato con il nubifragio del 4 luglio. Da allora la struttura (che tra l’altro è dotata di pannelli fotovoltaici) è rimasta senza corrente elettrica per ben sei volte (la prima per 22 ore, la seconda per 6 ore ed ancora per 4, per altre 6 ore, nuovamente per 4 ore ed infine per ulteriori 12 ore).
Interruzioni che hanno creato enormi difficoltà all’agriturismo ed agli ospiti a cui – secondo la regola per cui le disgrazie non vengono mai da sole – si sono aggiunte quattro interruzioni dell’erogazione dell’acqua. Questa mattina l’acqua è mancata per la quinta volta. «Ho ospiti che soggiornano in agriturismo – ci ha raccontato la signora Daniela – e questo è il servizio che viene offerto. Non sappiamo più cosa fare. Il danno non viene mai sistemato definitivamente. Solo il comune di Gazzola c’è stato vicino. Chi si occupa della distribuzione elettrica e di quella idrica ci ha completamente abbandonato. Se non sono in grado di offrire un servizio essenziale come luce e acqua nel 2022, che lo dicano chiaramente! Non si può lavorare in questo modo. Abbiamo delle responsabilità noi ma soprattutto loro nei confronti dei nostri ospiti. Famiglie che arrivano da tutto il mondo, spesso con bambini piccoli e questo è quello che trovano. Una situazione vergognosa».
Il problema non riguarda solo Il Giaciglio di Annibale ma tutte le case e le aziende circostanti. «Oltre a noi – ha assicurato la titolare dell’agriturismo – ci sono altre piccole attività: stalle con animali (che hanno dovuto mungere a mano più di una volta per mancanza di corrente) e poi i privati. Tutte le volte che c’è un temporale (anche piccolo) o il vento salta la luce e ci mettono tantissime ore per sistemare il guasto, che poi puntualmente si ripresenta».
Era un assistente della polizia penitenziaria il motociclista morto nella notte schiantandosi contro un cantiere
Era un assistente capo coordinatore della polizia penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale di Piacenza, Gioacchino Ginogrillo, il 49enne morto questa notte schiantandosi in moto contro un camion di cantiere sulla tangenziale, poco prima del ponte Palladino. Erano in corso alcuni lavori di manutenzione ed il sottufficiale, che stava rientrando a casa, non si è probabilmente accorto dei mezzi fermi e delle segnalazioni
Lascia la moglie e tre figli.
Ginogrillo da 15 anni era responsabile della segreteria presso il carcere delle Novate.
Il sindacato Uspp Polizia Penitenziaria nel darne notizia si associa al dolore incolmabile che ha colpito la famiglia.
Siccità-Fiume Po: per la prima volta da inizio estate le portate tornano ai livelli minimi
La siccità nell’area distrettuale del Po e più in generale nell’intera pianura Padana resta grave anche se, nelle stazioni di rilevamento delle portate posizionate lungo l’asta del Grande Fiume, per la prima volta nel corso di questa torrida estate 2022, i livelli tornano in linea con quelli minimi mensili storici del periodo. Questo dato, mostra un sensibile, ma comunque temporaneo miglioramento del contesto generale in particolar modo se comparato alle analisi effettuate nel precedente osservatorio e generato, per lo più, dall’incidenza delle ultime precipitazioni piovose: Piacenza (portata attuale 206 mc/s minimo mensile: 130, Cremona: 319 mc/s minimo mensile 172, Boretto mc/s minimo mensile 135, Borgoforte 332 mc/s minimo mensile: 163, Pontelagoscuro 243 mc/s minimo mensile 114). Soprattutto quest’ultimo dato, registrato nel Ferrarese a Pontelagoscuro, si conferma come particolarmente rilevante negli equilibri complessivi e, pur restando giocoforza al di sotto della quota ideale di 450mc/s, consente un immediato quanto provvidenziale arretramento del cuneo salino caratterizzato dall’intrusione delle acque salmastre nell’area del Delta: da 36-40 km di risalita del mese di luglio nei rami di Pila, Gnocca, Tolle, Goro e Maistra si passa oggi a 29-30 km di risalita. Un’altra notizia positiva, in uno scenario comunque sempre sotto costante stress idrico che causa locali ripercussioni sulla difficile gestione continuativa delle derivazioni a beneficio del comparto agricolo e sui fragili equilibri di habitat e biodiversità, è rappresentato dalla ripristinata funzionalità, anche se non a pieno regime, delle centrali termoelettriche di Sermide e Ostiglia. L’Osservatorio dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po – MiTE, in chiusura di una seduta odierna (particolarmente partecipata con oltre 70 rappresentanti delle istituzioni, degli enti competenti e dei portatori di interesse) conferma le misure cautelative negli impieghi della risorsa idrica in modo da sostenere le portate di magra e la presenza di flussi sufficienti lungo tutto il corso del fiume Po fino alla foce.
L’Osservatorio ha stabilito infine la nuova data della prossima convocazione per mercoledì 24 agosto.
Lega: “Medici di base senza dispositivi di protezione contro il Covid”
La Regione ha intenzione di stanziare congrue risorse per imporre all’Ausl di Piacenza di garantire idonei dispositivi di sicurezza personale ai Medici di Medicina Generale?”. A chiederlo, attraverso un’interrogazione, sono i consiglieri regionali della Lega Valentina Stragliati e Matteo Rancan, capogruppo e commissario Lega Emilia.
“Questi professionisti, figure professionali nella lotta di contenimento del Covid devono essere messi nelle condizioni di poter visitare in sicurezza i pazienti al domicilio. Eppure, alcuni giorni fa, tramite una nota testata giornalistica piacentina, un cittadino ha raccontato di come fosse stato costretto a chiamare il 118, in quanto il proprio medico di famiglia sprovvisto di idoneo camice, non si è potuto recare a visitare la moglie uscita da poco dall’ospedale e affetta da Covid sintomatico che le ha procurato una polmonite bilaterale” hanno spiegato i due esponenti del Carroccio.
A rincarare la dose è stato lo stesso presidente provinciale del Sindacato nazionale autonomo Medici Italiani, che ha dichiarato che dal 1° aprile, passata l’emergenza sanitaria, l’Ausl di Piacenza non passa più ai medici i dispositivi di protezione.
“E’ sacrosanto che un medico di famiglia che visita un paziente Covid sia provvisto di dispositivi di protezione oltre ad avere camici idonei” hanno punto i leghisti ricordando come il presidente provinciale di Snami ha precisato che nella prima pandemia i medici furono mandati allo sbaraglio e confermato che da aprile, contrariamente ad una dichiarazione di fonte Ausl, i dpi non vengono distribuiti.
“In un documento firmato dal Direttore del Dipartimento di Cure Primarie dell’Ausl di Piacenza si sostiene che: “Le richieste di forniture di Dpi non saranno più autorizzabili e non saranno presi in carico dall’Azienda”. Una decisione assurda. Di qui il nostro atto ispettivo per sapere cosa intenda fare la Regione” hanno concluso Stragliati e Rancan.
A settembre prima edizione di XNL Aperto
XNL Aperto: è il titolo di un nuovo progetto dedicato alle arti contemporanee nato dalla sinergia tra istituzioni pubbliche e soggetti privati del territorio piacentino. Lo hanno annunciato
Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza e Camera di Commercio di Piacenza. Sarà la prima edizione di una manifestazione annuale destinata a sviluppare una nuova modalità di fruizione del contesto urbano e rurale attraverso la conoscenza delle arti del nostro tempo.
Una iniziativa annuale di arti contemporanee, che unisce la città alla campagna. Un progetto diffuso sul territorio di Piacenza, che guarda alle arti come produzione di saperi e strumento di innovazione, di una storia di antiche origini. Una infrastruttura culturale a lungo termine, inclusiva, accessibile e sostenibile, che valorizzi la consapevolezza del valore del contemporaneo come investimento nel futuro di una comunità.
XNL Aperto è un intervento di arte sul territorio, nato da una virtuosa collaborazione tra pubblico e soggetti privati legati al mondo dell’arte contemporanea, attivi a Piacenza e nel mondo.
Il progetto, coordinato da XNL Arte e dalla sua direttrice artistica Paola Nicolin, ragiona in una prospettiva di allargamento dei pubblici e accessibilità, a partire dall’incrocio tra teoria e pratica, tra la dimensione discorsiva dell’arte e il suo farsi nella pluralità delle forme e dei linguaggi.
Per questa ragione XNL Aperto guarda al felice e pioneristico modello gestionale Consorzi agrari dell’Emilia Romagna (che alla fine del XIX secolo aveva sede nell’edificio che oggi ospita XNL) come strumento di dialogo comunitario, capace di generare idee dalla condivisione di un “fare” collettivo.
XNL Aperto è d’altra parte una iniziativa pensata per il peculiare contesto di Piacenza e del suo circondario, un territorio intriso di biodiversità e che da sempre guarda alla cultura come bellezza, come lavoro, come servizio. Piacenza è qui raccontata come città, con un fitto centro storico, puntellato da veri e propri giardini urbani arricchiti dalla presenza di Università, spazi e gallerie d’arte e manifestazioni culturali caratterizzati da una attenzione alla fruizione dei contenuti, e come campagna, paesaggio insieme agricolo e industriale, fatto di natura e lavoro umano che mai come in questo momento chiede attenzione, cura, sostenibilità.
Piacenza è ricca perché circondata da un sistema agricolo industriale che ne fa un caso studio e un modello piuttosto unico di area culturale votata alla discussione sui temi del paesaggio, del riuso, della relazione tra spazio urbano e spazio agricolo, tra economia prima e terzo settore, tra migrazione e lavoro, tra cittadinanza e identità, passando attraverso una urgente discussione sulle implicazioni tra spazio domestico e spazio militare in relazione alla cospicua presenza di caserme, ospedali, circoli ufficiali e quanti altri luoghi connotati dalla esperienza della guerra in città.
Oggi più che mai, di fronte a pandemie, conflitti e instabilità socioculturali che ci espongono violentemente e senza preparazione alla dimensione più fragile della nostra esistenza, la città di Piacenza si offre come un cantiere aperto dove poter sperimentare nuove forme di convivenza all’insegna dell’arte e della bellezza.
In questa prospettiva, con XNL Aperto la Fondazione di Piacenza e Vigevano, il Comune di Piacenza, la Camera di Commercio e gli attori protagonisti propongono una modalità intima, curata e sostenibile all’esperienza delle arti contemporanee, godendo proprio di quella relazione tra moderno e contemporaneo – tra storia e futuro – che proprio la storia del collezionismo pubblico e privato piacentino ha anticipato e ben interpretato.
IL PROGRAMMA
XNL Aperto è un progetto realizzato in stretta collaborazione con una sempre più articolata compagine di professionisti e operatori del mondo delle arti contemporanee attivi a Piacenza e nel mondo.
Il numero zero di questo progetto inaugurerà il 23 settembre, in concomitanza con la mostra personale di Francesco Simeti (Palermo, 1968 – vive e lavora a Brooklyn) a cura di Paola Nicolin presso XNL all’interno della quale l’artista presenterà una nuova opera ideata appositamente per lo spazio della galleria.
In sinergia con una rete di musei, istituzioni pubbliche e private, studi e spazi d’artista la città e il suo territorio raccontano storie di eccellenza in una serata di iniziative ad accesso gratuito. Il programma disegna un itinerario nella città che si allarga sino alle sue valli, pensato come un percorso di senso tra arte, natura e innovazione.
L’itinerario, per sua natura plurale e diverso, muove dagli spazi di XNL e si snoda nel centro storico dove più vie e incroci si accendono.
XNL Aperto si avvale infatti della preziosa collaborazione della Galleria Ricci Oddi che, insieme al complesso di Santa Chiara e ad un circuito di altre gallerie (tra le quali Biffi Arte, RatHaus e Volumnia), sono coinvolti in una apertura straordinaria.
Due progetti temporanei di diverso formato andranno inoltre in scena in due edifici storici.
Con il progetto Fenestella, a cura di un consorzio di gallerie private composto da Apalazzo gallery, Corvi-Mora, ED Gallery, greengrassi, galleria UNA, viene presentata una selezione di artisti tra i quali Juha Pekka Matias Laakkonen (Helsinki, 1982), Thomas Berra (Desio MB, 1986) Candido Fior (San Martino di Lupari 1942 – 2021) e Alessio Tasca (Vicenza 1929 – Heilbron Germania 2020), Filippo Bisagni (Milano, 1989). Accompagna la selezione un progetto speciale a cura di Mistura Allison dedicato all’artista Jermay Michael Gabriel (Etiopia/Eritrea/Italia, 1997) e la partecipazione della musicista Maddalena Scagnelli. Fenestella è un progetto nomade su base annuale che occuperà spazi diversi nella città di Piacenza e che verrà articolato ogni anno in maniera differente, rispondendo alle specificità del luogo ospite. Le gallerie occuperanno in questo caso gli spazi della corte interna del palazzo all’incrocio tra Largo Matteotti 10 e via Cavour 40.
Fenestella nasce anche dal desiderio di coniugare l’esperienza delle arti con la cultura viticola e per questo vede gallerie e produttori vinicoli locali lavorare in sinergia in una ottica di nuovo modello di distribuzione della creatività e dei suoi prodotti. A questo fine il progetto si avvale della collaborazione dei produttori vinicoli del territorio Elena Pantaleoni di La Stoppa e Alberto Anguissola di Casé.
In questa occasione Montrasio Arte inaugura il progetto Alfabeto Bianco ideato da Francesca e Ruggero Montrasio e concepito come una realtà multidisciplinare, uno spazio di antropologia urbana al centro del quale la sostenibilità diventa il punto nodale attraverso cui i diversi linguaggi vengono indagati in modo trasversale e atemporale. Alfabeto Bianco trova casa in via Nova 53 e si avvale della collaborazione di Montrasio Arte e Galleria Zero. Dennis Oppenheim (Electric City 1938 – New York 2010) a cura di Alberto Salvadori, Alex Ayed (Strasbourg 1989) e Riccardo Benassi (Cremona 1982) a cura di Paolo Zani sono le mostre di apertura. Il programma proseguirà con la presentazione di una mostra all’anno e si svilupperà in forma di dialogo tra generazioni differenti. Joseph Beuys, Gordon Matta Clark, Christo & Jeanne-Claude saranno i protagonisti dei prossimi appuntamenti.
Sempre in città, Volumnia, la galleria già da tempo attiva nei monumentali spazi della Chiesa di Sant’Agostino, affianca ad una curata selezione di design storico da collezione il progetto Impronte di Gianluigi Colin (Pordenone, 1956) a cura di Achille Bonito Oliva.
L’itinerario prosegue fuori le mura con il Museo della Merda, in località Campremoldo Sopra di Gragnano Trebbiense: un progetto ecologico e innovativo che coniuga natura, arte e tecnologia e che ha sede nell’azienda-museo situata in una rocca tardo medievale, per volontà del proprietario Gianantonio Locatelli, dal 2015.
Grazie alla collaborazione con il Liceo Gioia di Piacenza, durante la serata di apertura del 23 settembre, alcuni studenti lavoreranno come mediatori culturali della propria città aiutando il pubblico a muoversi tra i vari progetti.
148 mila euro per gli ambulanti danneggiati dal maltempo a Sant’Antonino
Si è svolta nella tarda mattinata di oggi, presso la sede dell’Unione Commercianti Piacenza – Confcommercio una conferenza stampa indetta dal presidente Raffaele Chiappa e relativa ad un importante stanziamento di fondi a favore degli ambulanti colpiti dal maltempo durante la fiera di Sant’Antonino. La “FONDAZIONE GIUSEPPE ORLANDO ETS – ha deliberato la concessione di contributi a fondo perduto per
l’importo di €. 148.000,00, da devolvere agli operatori danneggiati dalla tromba d’aria abbattutasi lo scorso 4 luglio, sugli stands e banchetti della Fiera di Sant’Antonino a Piacenza”.
Alla Conferenza Stampa ha partecipato in rappresentanza della Fondazione Giuseppe
Orlando ETS, la dr.ssa Donatella Prampolini, Vicepresidente Nazionale di Confcommercio, nonché, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Orlando; mentre in rappresentanza degli ambulanti danneggiati dall’improvviso evento meteorico dello scorso 4 Luglio è intervenuto il Presidente della FIVA Piacenza, sig. Adriano Anselmi.
Il Presidente di Unione Commercianti Piacenza Raffaele Chiappa ha sottolineato come già dalle prime ore successive all’evento si fosse messo in
contatto con il Presidente di FIVA Piacenza, Adriano Anselmi – che era già sulla Fiera sin dal mattino (in quanto espositore) -, per monitorare la situazione relativa ai danni ed immaginare come aiutare i malcapitati ambulanti.
E” stata perciò inviata un’istanza alla Fondazione Giuseppe Orlando ETS, ente benefico facente capo a Confcommercio Imprese per l’Italia, per ottenere dei ristori a favore degli ambulanti: a seguito di ciò la Fondazione con immediata tempestività provvedeva a deliberare l’importo di € 148.000,00 da destinare agli operatori della Fiera che avevano
patito gravi danni economici, e che fossero associati a Confcommercio Imprese per l’ItaLia. In forza del gesto della
Fondazione Giuseppe Orlando ETS operato nei riguardi degli ambulanti danneggiati, Unione Commercianti Piacenza
sta predisponendo un Bando contenente tutti i requisiti che saranno necessari per chiedere i ristori, che sarà pubblicato
nei prossimi giorni, al fine di distribuire nel più breve tempo possibile ed equamente le somme ricevute a tutti gli
associati Confcommercio che hanno patito gravi danni. Le procedure di richiesta – ha garantito Chiappa – saranno snelle e poco burocratizzate.
La dr.ssa Donatella Prampolini, Vice Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia ha spiegato come una volta saputo quanto accaduto alla Fiera del 4 Luglio si sia subito messa in moto per aiutare gli ambulanti gravemente danneggiati.
Ha concluso l’incontro il Presidente FIVA di Piacenza Adriano Anselmi, che ha ribadito la vicinanza sia della
Federazione di Categoria che rappresenta sul territorio, che di Confcommercio alla quale detta categoria è affiliata, a
tutti gli ambulanti colpiti dal grave evento meteorico del 4 Luglio scorso: “non lasceremo soli – ha detto – i nostri protetti e metteremo in campo, oltre questa, anche altre iniziative al fine di aiutare i colleghi in difficoltà a causa di quanto avvenuto alla Fiera di Sant’Antonino in Piacenza”.
Covid 19 a Piacenza: il virus rallenta ancora (-14,2%)
Si conferma, per la seconda settimana consecutiva, una rallentamento dei nuovi contagi da Covid19, che scendono del 14.2%. Il report settimanale pubblicato dall’Ausl di Piacenza evidenzia un decremento a quota 1798 dei nuovi contagi rispetto ai 2155 della scorsa settimana.
L’andamento dei contagi piacentini è in linea con una situazione più generale ma registra una diminuzione più lenta rispetto alla media regionale (-22,1%), nazionale (-26,1%) e lombarda (-27%).
Analizzando i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (633 casi) è in linea con la media italiana (644) e inferiore a quello emiliano-romagnolo (688) ma superiore a quello lombardo (494).
Negli ultimi sette giorni sono stati effettuati 7093 tamponi (in diminuzione rispetto ai 7727 della scorsa) con una percentuale di positivi che scende da 27,9% a 25,3%.
Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra 64 nuove diagnosi tra gli ospiti e 14 tra gli operatori. Si tratta di casi generalmente asintomatici o comunque con sintomi lievi, individuati per la maggior parte grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.
Analizzando le fasce d’età delle nuove diagnosi si evidenzia un decremento in tutte le fasce in particolare per gli over 80 che passano da 845 a 630. Rimane invece quasi stazionario il numero di nuovi positivi ogni 100mila abitanti per i minori di 18 anni.
Il numero delle persone in isolamento passa da 3030 a 2572.
Diminuisce ancora l’attività delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale: le richieste medie giornaliere passano da 37 a 27,7 con 194 segnalazioni complessive contro le 259 della settimana scorsa.
La situazione della rete ospedaliera segue il trend in discesa del numero dei nuovi casi. Gli accessi giornalieri in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid sono in media 16, mentre la settimana precedente erano 18. Il 31 luglio i ricoverati con Covid erano 91, mentre la domenica precedente erano 113. La media settimanale è di 107. In Terapia intensiva il 31 luglio erano presenti 3 pazienti positivi; la media settimanale è di 1 paziente.
Nella settimana si sono registrati cinque decessi.
Restano stabili i dati delle vaccinazioni con 1745 somministrazioni in una settimana (erano 1983 nei sette giorni precedenti), soprattutto in funzione dell’ampliamento delle categorie per cui è possibile la richiesta della quarta dose.
Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicate le modalità per la prenotazione di un appuntamento per la vaccinazione in una delle cinque sedi attualmente disponibili.
In riferimento alla IV dose, la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima o dall’infezione successiva al richiamo. Destinatari dell’estensione della platea vaccinale sono tutti i cittadini a partire dai 60 anni di età e quelli con elevata fragilità, motivata da patologie concomitanti o preesistenti, dai 12 anni compiuti in su (quindi nati a partire dal 2010). Rimangono attive le vaccinazioni per gli over 80, aperte ormai da mesi.
Aggiornamento Emergenza profughi provenienti dall’Ucraina
Attualmente sono 1.915 i profughi per i quali è stato emesso il codice STP (stranieri temporaneamente presenti); sono invece 1.870 quelli presenti sul territorio.
I tamponi eseguiti sono 1.549; 31 i positivi finora accertati.
L’ambulatorio per la presa in carico dei profughi ucraini è collocato al Laboratorio analisi dell’ospedale di Piacenza.
Sul sito www.ausl.pc.it sono indicate tutte le modalità di accesso e presa in carico.
Concorso per 4.189 aspiranti carabinieri
Al via il concorso per 4.189 posti per Carabinieri. Un sogno che può diventare realtà: fino all’11 agosto è possibile presentare la domanda attraverso il portale www.carabinieri.it nell’area concorsi, seguendo l’iter indicato. Entrare a far parte dell’Arma significa sposare e condividere valori come la fedeltà, lo spirito di servizio, l’appartenenza ad una grande famiglia. Una uniforme simbolo di tradizione, di vicinanza alla comunità, di difesa e di legalità, che si indossa con il cuore.
I posti messi a concorso sono così ripartiti:
2.910 riservati, ai sensi dell’articolo 703 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, ai volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) e ai volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP4), in servizio;
1.247 riservati, ai sensi degli articoli 703, 706 e 707, del decreto legislativo 15 marzo 2010, di cui n. 66, ai cittadini italiani che non abbiano superato il ventiseiesimo anno di età (il limite massimo d’età è elevato a ventotto anni per coloro che abbiano già prestato servizio militare);
n. 32 (di cui 22 tratti dai VFP e 10 tratti dai civili) riservati, ai sensi del decreto legislativo 21 gennaio 2011, di cui n. 11, ai candidati in possesso dell’attestato di bilinguismo di cui all’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752 e successive modificazioni.
La domanda di partecipazione va inoltrata esclusivamente online tramite il sito www.carabinieri.it entro l’11 agosto 2022.
La Regione E.R. finanzia chi vuole andare a vivere in montagna: contributi fino a 30mila euro a fondo perduto per comprare casa
Andare a vivere in montagna, territori fondamentali per uno sviluppo di qualità. La Regione fa il bis e lancia il nuovo bando rivolto alle giovani coppie e famiglie che desiderano acquistare una casa in uno dei 121 comuni dell’Appennino emiliano-romagnolo. Cinque milioni di euro le risorse a disposizione per contributi a fondo perduto da un minimo di 10mila a un massimo di 30mila euro.
Le domande potranno essere presentate dal 12 ottobre al 10 novembre prossimi: il via libera al bando da parte della Giunta è arrivato nella seduta di oggi, ora ci sono oltre due mesi di tempo davanti per prendere una decisione di vita importante ed eventualmente avanzare la propria candidatura.
Salgono così a 25 milioni di euro i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione per un’iniziativa inedita, sulla quale l’Emilia-Romagna ha aperto la strada, che punta a contrastare spopolamento, invecchiamento e a favorire nuove opportunità di sviluppo in Appennino e la valorizzazione di aree splendide e importanti per il sistema regionale.
Quasi settecento le domande finanziate con il primo bando del 2020 – rivolto sia all’acquisto che al recupero di immobili – con il quale erano stati stanziati dieci milioni di euro, poi raddoppiati a venti, a fronte dello straordinario successo incontrato: oltre 2.300 le domande ammissibili, a dimostrazione di come fosse stata intercettata un’esigenza reale.
Da qui la decisione di proseguire con l’intervento, facendo una scelta ritenuta più giusta in questa fase: destinare i fondi al solo acquisto della casa per evitare che i contributi regionali vengano sommati e sovrapposti alle agevolazioni nazionali esistenti sulla riqualificazione di immobili, a partire dal superbonus 110%. Opzione acquisto che peraltro era già risultata la preferita dai partecipanti al primo bando.
“Rilanciamo il nostro impegno per i territori appenninici, sempre più al centro delle politiche regionali, dando gambe alla Conferenza regionale per la montagna che abbiamo svolto solo poche settimane fa. I principali indicatori, a partire dal rallentamento del calo demografico, ci stanno confermando che siamo sulla strada giusta. Ma non possiamo, né vogliamo fermarci- sottolinea l’assessora regionale alla Montagna, Barbara Lori -. Investire sulla montagna significa investire per uno sviluppo di qualità di tutto il territorio regionale: più sostenibile da un punto di vista ambientale, più equo sul piano sociale. E che metta al centro le giovani generazioni. In linea con le indicazioni che ci arrivano dal Patto per il lavoro e il clima e con gli obiettivi dello stesso Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Solo in questa legislatura sono stati assegnati ai territori montani risorse per 750 milioni di euro, che salgono a 2 miliardi dal 2016. Investimenti pubblici di cui circa la metà direttamente dal bilancio regionale. E ora sono in arrivo le risorse del PNRR e della nuova programmazione dei fondi europei. Pochi giorni fa, poi, l’approvazione della nuova legge sulle cooperative di comunità, un provvedimento per sostenere proprio nei territori montani, nelle aree interne e in quelli più fragili nuove forme di sviluppo dal basso che vedano protagoniste le comunità locali.
Traditional alpine house on green meadow in summer
Il nuovo bando: fondi per l’acquisto della casa in montagna
Il nuovo intervento finanzia solo interventi di acquisto e non di riqualificazione. Una scelta dettata dalla necessità di evitare sovrapposizioni con le diverse misure e benefici nazionali – a partire dal superbonus 110% – che già prevedono agevolazioni soprattutto sul piano fiscale per sostenere interventi di ristrutturazione. Oltre che dalla volontà di rendere più veloci le procedure di erogazione dei contributi, che possono essere assegnati solo a consuntivo.
Peraltro, già nel 2020, con il primo bando, l’acquisto si era rivelata l’opzione che aveva riscosso il maggiore interesse: delle 687 domande finanziate complessivamente, quasi la metà erano state per questa finalità, cui aggiungerne oltre 200 per interventi combinati di acquisto e recupero. Le domande rivolte a realizzare esclusivamente interventi di recupero erano state 147, pari al 21%.
Punteggi aggiuntivi per chi ha meno di 30 anni e figli
Il bando è rivolto a giovani coppie e nuclei familiari, anche composti di una sola persona. Il richiedente dovrà essere nato dopo il 1^gennaio 1982, non dovrà cioè avere più di quarant’anni; essere residente in Emilia-Romagna, o svolgere un’attività lavorativa esclusiva o prevalente in regione. L’Isee del nucleo familiare non deve essere superiore a 50mila euro.
Il contributo è indirizzato all’acquisto di un alloggio in proprietà (limitatamente ad alloggi già esistenti) da adibire a propria residenza abituale per almeno cinque anni. Per lo stesso periodo l’alloggio non potrà essere affittato, né venduto.
L’acquisto dell’alloggio deve essere effettuato in data successiva alla approvazione del bando.
I contributi sono compresi tra un minimo di 10mila e un massimo di 30mila euro e comunque non potranno superare il 50% delle spese sostenute per l’acquisto dell’immobile.
Il bando prevede punteggi aggiuntivi per chi ha uno o più figli conviventi; per chi ha meno di 30 anni; per chi ha già un’attività lavorativa in un comune appenninico; per chi abita in un Comune non montano e trasferisce la residenza in un comune montano. Tra i requisiti premianti anche quelli riferiti alla localizzazione dell’immobile. Verrà infatti attribuito un punteggio più alto a chi acquista casa in Comuni con gli indici di decremento demografico, vecchiaia e reddito più svantaggiati. La graduatoria rimarrà valida per 12 mesi. Chi aveva presentato domanda per il precedente bando e non aveva ottenuto finanziamenti, se non ha ancora acquistato l’alloggio potrà ripresentarla.