Piacenza Oltre: “Esclusi dalla giunta Tarasconi. Forte la delusione”

Usciti i nomi ufficiali della nuova giunta guidata da Katia Tarasconi iniziano anche ad emergere malcontenti all’interno del centro sinistra e dei partiti che hanno sostenuto la sua candidatura e contribuito al suo successo elettorale. Se in casa PD pare che ci siano alcuni mal di pancia in seno ad alcune correnti (ma il tutto viene tenuto rigorosamente “in famiglia”), Piacenza Oltre esce allo scoperto attraverso un comunicato stampa in cui esprime forte delusione.

«Solamente in mattinata abbiamo appreso, dai vari media, i nomi che formeranno la squadra di governo della nostra città, constatando di essere l’unica lista con rappresentanza in consiglio comunale esclusa dalla possibilità di avere una rappresentanza nella giunta.

Abbiamo ritenuto inusuale e poco rispettosa la modalità di divulgazione della rosa di nomi, data in pasto alla stampa senza alcuna condivisione interna. Da considerare che non abbiamo ricevuto nè chiamate nè alcun messaggio che ci informava sulle varie scelte e soprattutto sulle motivazioni della nostra esclusone, anche in considerazione della rosa di 8 nomi che, in accordo, con il Sindaco, e rispettando i criteri di selezioni richiesti, avevamo sottoposto. Nonostante l’apprezzamento per il contributo di professionalità e competenza sottolineato spesso in campagna elettorale alla fine nessuno dei profili proposti è stato ritenuto sufficientemente idoneo all’altezza del compito.

Forte la delusione, di tutta la lista, dei due eletti e dei tanti elettori e sostenitori che, in questo momento disorientati, che ci hanno scritto in queste ore.

Nonostante la delusione per il merito e per i modi di questo delicato passaggio ci teniamo a ribadire la promessa fatta ai nostri quasi 1.500 elettori: non mancherà il nostro impegno e il supporto a questa amministrazione, attraverso il lavoro dei nostri due consiglieri comunali, per il bene della città e per la realizzazione dei progetti di cui Piacenza ha bisogno e che ci hanno visto convintamente coinvolti durante tutta la campagna elettorale al fianco di Katia Tarasconi e di tutta la coalizione che l’ha sostenuta.

Rispetto alla presentazione della giunta esprimiamo apprezzamento per la scelta di alcune figure tecniche di stimata fama. Tuttavia, avendo visto la lista degli assessori solo stamattina a mezzo stampa ci sembra opportuno fare ulteriori valutazioni in un’ottica di coerenza dei profili nominati con le deleghe assegnate e anche in merito alla completa indipendenza rispetto al mandato ricevuto, elemento a nostro avviso molto importante per essere credibili e sostenere il progressivo riavvicinamento dei cittadini alla vita politica ed amministrativa della citta».




Ecco gli assessori che affiancheranno il sindaco Katia Tarasconi

Si è svolta oggi, giovedì 14 luglio, nella cornice della sala dei Teatini, la presentazione degli assesori scelti dal sindaco di Piacenza Katia Tarasconi per guidare la città nei prossimi cinque anni.

Vediamo le deleghe.

Il sindaco Katia Tarasconi ha tenuto per sè le deleghe relative a: attuazione del programma, Sicurezza Urbana e del territorio (Polizia Locale e Protezione Civile), Sanità, Sviluppo economico e rapporti con le imprese, Avvocatura, Comunicazione.

Vice sindaco sarà il commercialista Marco Perini che avrà deleghe “pesanti”: Risorse umane e finanziarie ed efficienza amministrativa – Bilancio, Contratti e gare, Tributi, Economato, Personale – Efficienza Amministrativa, Progetti Europei, Società Partecipate, Politiche del
Lavoro e formazione professionale, TSO. Perini è stato amministratore unico di Asp Città di Piacenza all’epoca della giunta Dosi e mandatario elettorale della Tarasconi.

Nicoletta Corvi, direttrice di Confcooperative Piacenza e vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano si occuperà di Politiche per l’infanzia, la solidarietà, l’abitazione e l’inclusione sociale – Terzo settore, Contrasto alle povertà e alle fragilità, Politiche per la salute, Servizi sociali, Servizi all’infanzia (nidi e scuole dell’infanzia), Inclusione scolastica alunni disabili, Casa e emergenza abitativa, Famiglia, TSO.

Mario Dadati, docente di educazione fisica seguirà le politiche educative, sport, Politiche educative (scuole primarie e secondarie di primo grado), Sport, benessere della persona e stili di vita, TSO.

Adriana Fantini, architetto libero professionista e docente a contratto presso il Politecnico sarà l’assessore alla Pianificazione per lo sviluppo urbano sostenibile e senza barriere, Rigenerazione Urbana, Urbanistica, Cabina di regia PNRR, Pianificazione per lo sviluppo sostenibile e definizione dei progetti, Mobilità sostenibile, Patrimonio – Città senza Barriere, Edilizia, TSO.

L’avvocato Christian Fiazza, già consigliere comunale PD nella passata legislatura sarà assessore a Cultura, Turismo e Marketing Territoriale, Cultura, Rapporti con le frazioni per l’organizzazione di iniziative ed eventi, Marketing Territoriale, Biblioteche, Turismo. Oltre a questo sarà il trait d’union con il consiglio comunale avendo la delega ai rapporti con lo stesso.

Matteo Bongiorni si occuperà di Manutenzione, decoro urbano, sviluppo del patrimonio e cura del verde pubblico, Manutenzioni, interventi sul patrimonio pubblico, decoro urbano e pulizia
della città, Verde, Servizi Cimiteriali, Interventi nelle frazioni, TSO
La fotografa Serena Groppelli ha ricevuto le deleghe a Politiche ambientali, partecipazione e identità territoriale, Ambiente e agricoltura, Qualità dell’Aria e dell’Acqua, Benessere animale
Partecipazione popolare, Pari Opportunità, Cultura della memoria e della legalità, Rapporti con le confessioni religiose, TSO.

Il cantautore e cooperatore Simone Fornasari sarà assessore allo Sviluppo e valorizzazione commerciale, servizi al Cittadino e Trasformazione digitale, Commercio e attività produttive, Valorizzazione del Centro Storico e Città della notte, Servizi al Cittadino (Demografici e Quic), Elettorale, Statistica Toponomastica, Innovazione tecnologica – trasformazione digitale –
sistemi innovativi e smart city, TSO

L’assessore più giovane della giunta sarà il docente di musica e percussionista Francesco Brianzi che avrà le deleghe Politiche giovanili, università e ricerca, Next generation, Agenda 2030, TSO.

I mestieri dei neo assessori di Piacenza

Dalla giunta degli avvocati alla giunta dei docenti e dei cooperatori. Se il tratto distintivo della giunta Barbieri era stato il predominio della professione legale fra gli assessori, quello della nuova compagine di governo presentata oggi da Kattia Tarasconi è da un lato il legame con la cooperazione visto che Nicoletta Corvi era, fino a ieri direttore di Confcooperative Piacenza, Matteo Bongiorni ha una carriera professionale sviluppatasi in ambito cooperativo al pari di Simone Fornasari.  Brianzi insegnante di musica, Dadati di educazione fisica mentre Adriana Fantini è docente a contratto di architettura.

Un avvocato comunque c’è, Fiazza, oltre a Perini commercialista e Groppelli fotografa

 




Castel San Giovanni: lavoratori Amazon in sciopero per i Prime Days

Tornano i Prime Days di Amazon ed ancora una volta i lavoratori scelgono queste “giornate calde” per il colosso statunitense dell’e-commerce per incrociare le braccia. Lo rendono noto i sindacati attraverso un comunicato unitario firmato da Alberto Zucconi (Filcams Cgil Piacenza), Marco Alquati (Fisascat Cisl Parma E Piacenza), Vincenzo Guerriero (Uiltucs Uil Piacenza), Pino De Rosa (Ugl Terziario Piacenza).

«Continua lo stato di agitazione in Amazon a Castel San Giovanni. Nell’assemblea del 30 giugno i lavoratori hanno deciso di continuare con lo stato di agitazione aperto per l’indisponibilità dell’Azienda ad addivenire ad un accordo che comprenda le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori tendenti a conciliare i tempi di vita e i tempi di lavoro e all’apertura di una trattativa su richieste di adeguamento delle retribuzioni rispetto all’aumentato costo della vita con le RSU e le sigle del Commercio presenti a Castel San Giovanni. Nei mesi precedenti la rottura, Amazon ha mostrato di pretendere flessibilità da parte dei lavoratori limitandosi ad informare qualche ora prima la RSU sui cambiamenti che intendeva introdurre. Sono state date comunicazioni di cambi di orario, nell’ambito dell’organizzazione del lavoro, a trattativa in corso, come ulteriore dimostrazione dell’atteggiamento non corretto nell’ambito delle relazioni sindacali. Grave inoltre che l’Azienda non voglia avviare una vera e propria trattativa sui temi economici con le RSU e le sigle sindacali presenti a Castel San Giovanni mentre in parallelo ha avviato una serie di incontri con le rappresentanze della logistica e dei somministrati presenti negli altri siti in Italia. L’azienda l’8 Luglio ha convocato le Organizzazioni Sindacali non per iniziare un dialogo e una trattativa ma bensì per comunicare quanto già deciso a livello nazionale per i siti che applicano il CCNL Merci e Logistica e anche a ribadire che per i problemi locali, se non si toglie lo stato di agitazione, non è disposta a parlarne per trovare una soluzione. I sindacati attraverso le loro sigle che si occupano del Terziario hanno ribadito che non sono queste le modalità di un corretto confronto nelle relazioni sindacali e che l’azienda non può rifiutarsi di trattare con i lavoratori cui applica il ccnl del commercio e che si troverebbero ad essere esclusi da una trattativa i cui effetti si ripercuotono anche su di loro, subendola. Quello di Castel San Giovanni è invece il sito con la storia sindacale più lunga e soprattutto l’unico dove, con il voto della maggior parte di tutti i lavoratori, sono state elette in modo democratico le proprie RSU. “L’Azienda ci ha semplicemente incontrato a nostro avviso a titolo meramente informativo non dando alcun margine di discussione alle Parti sindacali presenti, neppure sui temi locali. Avere delle relazioni sindacali non significa mettere a conoscenza delle decisioni già prese».

«Il problema è che Amazon non vuole coinvolgere in una vera e propria trattativa chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori di Castel San Giovanni – dichiara Alberto Zucconi di Filcams CGIL Piacenza. – Non è accettabile che Amazon possa pensare di liquidare le relazioni sindacali in questo modo, dimostrando di non voler riconoscere il significato e il ruolo dei Sindacati e delle RSU presenti a Castel San Giovanni».

«Ricordiamo all’Azienda di Seattle che la storia del Sindacato è parte della storia d’Italia ed ha permesso a tutte le lavoratrici e lavoratori di raggiungere traguardi importanti nel riconoscimento dei diritti del lavoro» afferma Marco Alquati di Fisascat Cisl Parma e Piacenza.

Per Vincenzo Guerriero di Uiltucs Uil Piacenza «Ogni volta che rivendichiamo adeguamenti retributivi per i lavoratori del sito MXP5, per intenderci Castel San Giovanni, ci sentiamo rispondere con la solita litania e, cioè, che la materia retributiva è demandata al tavolo nazionale…Peccato, però, che al tavolo nazionale si discute di materie inerenti al CCNL Merci e Logistica, mentre il sito di Castel San Giovanni applica, come è risaputo, il CCNL del Terziario. Ora, senza nulla togliere alla professionalità e competenza dei colleghi della logistica, facciamo veramente fatica a comprendere perché dobbiamo essere, proprio noi che abbiamo le RSU democraticamente elette dai lavoratori, ad aspettare che altri decidano il nostro futuro. Amazon non può e non deve relegarci al ruolo di spettatori, perché da anni rappresentiamo dei lavoratori che, nel pieno rispetto della Legge 300 e del CCNL di riferimento, si sono dati un’organizzazione sindacale ad oggi unica in Italia».

Per Ugl Terziario Pino De Rosa dichiara: «E’ evidente che non può essere Amazon a scegliersi gli interlocutori con cui trattare escludendo quella parte di azienda dove il sindacato è presente da più tempo e, grazie alla elezione dei rappresentanti, la delega è chiara e non ci sono dubbi su chi rappresenta i lavoratori. Ci sono diverse aziende che applicano al loro interno più di un ccnl e quando si producono effetti per tutti non è legittimo escludere nessuno. Nel merito poi i lavoratori hanno ragione. Amazon sta accumulando guadagni colossali mentre tutti arrancano. Se non adeguano seriamente le retribuzioni loro, non concedono i 200 € di buono carburante previsti dal governo con detassazione decontribuzione, non contrattano un premio di risultato…ma chi dovrebbe farlo. Suvvià!».

«Ad accrescere il malcontento dei lavoratori di Castel San Giovanni – sostengono i sindacati – contribuisce inoltre il fatto che un’Azienda che fa della capacità e della visione tecnologica il proprio punto di forza, non riesca ad adottare un sistema che eviti gli innumerevoli errori e le mancanze che mensilmente compaiono sulle buste paga dei propri dipendenti. Errori che si risolvono (per chi li scopre) mesi dopo e su continua pressione dell’interessato e delle OO.SS. Trattamento ben diverso da quello riservato ai clienti Amazon che nel giro di poche ore ricevono assistenza e soluzioni, proprio dagli stessi dipendenti che aspettano mesi e mesi per avere le loro buste paga corrette. Nelle prossime ore, dopo gli scioperi che ci sono stati nelle scorse settimane, Martedì 12 luglio e Mercoledì 13 Luglio, saranno individuate nuove ed ulteriori forme di lotta».




67enne muore per un malore mentre fa il bagno in Trebbia

Tragedia nel pomeriggio di ieri, verso le 16, in località Dorba, nel comune di Travo, dove si trovavano papà e figlio giunti sul posto per trascorrere un pomeriggio sul Trebbia. I due, piacentini, stavano nuotando un po’ distanziati l’uno dall’altro quando il figlio ha notato il padre in evidente difficoltà: ha quindi aumentato l’andatura e con alcune bracciate lo ha raggiunto e portato a riva. Recuperato il telefono cellulare ha allertato i soccorsi è ha iniziato immediatamente la rianimazione cardio polmonare.

Il 118 ha inviato sul posto due squadre di tecnici del Soccorso Alpino CNSAS Monte Alfeo, l’ambulanza della P.A. di Travo, l’ambulanza medicalizzata di Bobbio, l’eliambulanza decollata da Parma, i Vigili del Fuoco. Purtroppo nonostante i tentativi di rianimazione iniziata dal figlio e proseguita anche dal personale 118 per 40 minuti, per il sessantasettenne piacentino non c’è stato nulla da fare. Avvisato il pubblico ministero di turno sul posto si sono recati i carabinieri della Stazione di Rivergaro per ricostruire la dinamica dell’accaduto.




Covid19 a Piacenza: i nuovi casi continuano a crescere (+26,9%)

Per la quinta settimana consecutiva, crescono a Piacenza i nuovi contagi da Covid19. Il report settimanale pubblicato dall’Ausl registra un nuovo aumento del 26,9%. I nuovi contagi passano da 1552 a 1970.
L’incremento dei contagi piacentini è più alto della media regionale (+2,2%), nazionale (+10,9%) e lombarda (+4%).
Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (694 casi) è comunque inferiore a quello lombardo (810), alla media emiliano-romagnola (1006) e italiana (1074).

Negli ultimi sette giorni i tamponi effettuati sono aumentati: passano da 5996 a 6921. Cresce anche la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 25,9% al 28,5%).

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra 16 nuove diagnosi tra gli ospiti e 11 tra gli operatori. I casi sono generalmente asintomatici e sono stati individuati grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.

Per quanto riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi, l’incidenza sale per tutte le categorie: in particolare, la fascia in cui si concentra il maggior incremento è quella tra 0 e 18 anni (da 265 casi ogni 100mila abitanti a 460).

Il numero delle persone in isolamento passa da 2054 a 2793.

L’attività delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, sono pressoché stazionarie: le richieste medie giornaliere passano da 30,1 a 30,9 con 216 segnalazioni complessive (la settimana scorsa erano state 211).

La situazione della rete ospedaliera comincia a registrare numeri più alti: gli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid sono 15 al giorno (erano 11 la settimana precedente). La media dei ricoveri è in netto aumento: domenica 10 luglio erano 101, mentre la media settimanale è 67 (la settimana scorsa erano 47). In Terapia intensiva non è ricoverato alcun paziente positivo. Nella settimana si sono registrati sette decessi.

Per quanto riguarda la vaccinazione, si è assistito negli ultimi giorni a un aumento della richiesta di prenotazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 198 somministrazioni.

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicate le modalità per la prenotazione di un appuntamento per la vaccinazione in una delle 5 sedi attualmente disponibili.

In riferimento alla IV dose, la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate.
Sulle novità rispetto al target, l’Azienda è in attesa della indicazioni regionali per recepire le novità della circolare ministeriale emanata nelle scorse ore.
Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’.

Aggiornamento Emergenza profughi provenienti dall’Ucraina

Attualmente sono 1.864 i profughi per i quali è stato emesso il codice STP (stranieri temporaneamente presenti); sono invece 1.825 quelli presenti sul territorio.
I tamponi eseguiti sono 1.500; 23 i positivi finora accertati.

I profughi sono per la maggior parte donne (70%). Tra le classi d’età più rappresentate ci sono quella tra 19 e 49 anni (844) e i minori fino a 18 anni (728)

L’ambulatorio per la presa in carico dei profughi ucraini è collocato al Laboratorio Analisi dell’ospedale di Piacenza.
Qui, in via Taverna 49, è attivo un CENTRO ACCOGLIENZA SANITARIA PROFUGHI provenienti dall’UCRAINA. Il giorno di apertura è aggiornato sul sito www.ausl.pc.it
L’obiettivo è quello di concentrare il più possibile le attività sanitarie dedicate a questa specifica utenza.
Dopo la registrazione della presenza in Questura, i profughi provenienti dall’Ucraina sono quindi invitati a recarsi nella stessa giornata (e comunque non oltre 48 ore) nel centro per una presa in carico dal punto di vista sanitario. Alla fine del percorso, gli operatori rilasciano il certificato necessario per la successiva richiesta del permesso di soggiorno.
I controlli sanitari sono previsti sia per minori sia per gli adulti.

 




Adiconsum: “Attenti a riparazioni urgenti con prezzi spropositati”

Giungono segnalazioni di truffe in merito a interventi di riparazione a prezzi totalmente ingiustificati. Centinaia di euro per riparare semplici perdite di acqua, aprire una porta, o, addirittura, per cambiare una guarnizione. Sembra follia e invece sono questi gli importi delle fatture che alcuni sfortunati utenti si sono visti consegnare dai tecnici intervenuti nella propria abitazione.

Adiconsum Parma-Piacenza riceve telefonate o mail inerenti casi di questo genere, e Aurelio Carlo Vichi, presidente dell’associazione consumatori di via Pietro Cella, prende di mira la cattiva abitudine di “approfittare” delle emergenze.

Infatti, è consuetudine che succeda tutto nei momenti meno opportuni: il salvavita salta proprio quando devi uscire, la porta blindata si blocca, lo scarico del water non funziona, il tubo del lavandino perde acqua, il condizionatore smette di funzionare nella giornata più afosa dell’anno, e l’elenco potrebbe andare avanti all’infinito. Gli imprevisti, infatti, per definizione sono completamente inaspettati e succedono sempre nei momenti più difficili ed è impossibile prevenirli, a meno che non si tratti del malfunzionamento di apparecchi che non vengono adeguatamente manutenuti. Nel periodo feriale incappare in queste situazioni diventa davvero problematico perché il tecnico di fiducia è andato in ferie oppure il disagio succede proprio nel fine settimana. Ci si affida ad internet e purtroppo senza fare troppe ricerche si chiama un professionista di “pronto intervento casa”. Se si è fortunati il tecnico fa un buon lavoro richiedendo un giusto compenso, che tiene conto dell’intervento in emergenza, ma non è sempre così.

“Le tariffe orarie per questi interventi – continua Vichi – vanno dai 70 ai 90€ nei giorni feriali e dai 90 ai 100€ nei festivi. E anche se poi a questi prezzi aggiungiamo la spesa per il materiale, non è possibile che si possa arrivare a pagare diverse centinaia di euro per interventi brevi in merito a problemi facili da risolvere. Perciò, se vengono richieste cifre esorbitanti per il pronto intervento per una riparazione urgente con molta probabilità si tratta di una truffa”.

Ecco alcune dritte che il presidente di Adiconsum propone per scongiurare truffe e situazioni spiacevoli :“Rivolgersi sempre a professionisti qualificati e certificati; chiedere l’invio di un preventivo durante la chiamata di pronto intervento, per avere un’idea della spesa con anticipo e valutare se accettare o contattare un altro esperto; informarsi sulla possibilità di effettuare pagamenti pienamente tracciabili e, soprattutto, richiedere regolare fattura. È un accorgimento utile in caso sia necessario fare reclamo, rivolgendosi poi presso le nostre sedi”.




Covid. Quarta dose per gli over 60. Al via da domani le prenotazioni

Emilia-Romagna pronta per la quarta dose, tecnicamente indicata come seconda dose di richiamo o “second booster”: al via già da domani, mercoledì 13 luglio, le prenotazioni. Destinatari sono tutti i cittadini a partire dai 60 anni di età – una platea di circa 850mila persone – e quelli con elevata fragilità, motivata da patologie concomitanti o preesistenti, dai 12 anni compiuti in su (quindi nati a partire dal 2010). Rimangono naturalmente attive le vaccinazioni per gli over 80, aperte ormai da mesi.

Dopo il via libera ufficiale di Ministero della Salute, Consiglio superiore di sanità, Agenzia italiana del farmaco e Istituto superiore di sanità, che hanno inviato, nella serata di ieri, una nota congiunta alle Regioni, il Servizio Sanitario Regionale si è organizzato in tempi rapidi per rispondere alla nuova sfida organizzativa.

“Siamo pronti a questo nuovo step della campagna vaccinale, importante per mettere in sicurezza le persone più fragili, considerato l’aumento della circolazione virale e la ripresa della curva epidemica che si registra in Emilia-Romagna come in tutto il Paese- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Raccomandiamo quindi la vaccinazione, nell’interesse dell’intera comunità. Ringrazio ancora una volta il personale del nostro servizio sanitario, impegnato per garantire il funzionamento di una macchina organizzativa molto complessa”.

Come specifica la stessa circolare ministeriale, per la somministrazione della seconda dose di richiamo deve essere trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (fa fede la data del test diagnostico positivo), sia nel caso degli over 60, sia per i fragili dai 12 anni in su, cioè con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, come ad esempio la disabilità grave, la sindrome di Down, la fibrosi cistica e altri tipi di condizioni, il cui elenco completo è stato definito dal ministero (v. allegato). Per i 12-17enni sarà utilizzato solo il vaccino Comirnaty (BioNTech-Pfizer), per i maggiorenni entrambi i vaccini a mRNA (Comirnaty di Pfizer-BNT e Spikevax di Moderna).

Per le prenotazioni sono aperti tutti i consueti canali: sportelli Cup, Cupweb, FarmaCUP, Cuptel, Fascicolo sanitario elettronico, app ER-Salute. Inoltre, le Aziende sanitarie invieranno un sms alla platea di persone interessate da questa nuova fase vaccinale.

Le vaccinazioni saranno effettuate dai medici di medicina generale nei propri ambulatori o presso punti concordati con le Ausl di riferimento, e dai servizi aziendali presso luoghi di prossimità come le Case della salute e gli Hub vaccinali ancora attivi. Inoltre, per i cittadini di età pari o superiore ai 60 anni che non rientrino nelle condizioni di elevata fragilità individuate dal Ministero, sarà possibile effettuare la vaccinazione anche presso le farmacie convenzionate aderenti alla campagna vaccinale.

La seconda dose booster – come specifica la circolare – è raccomandata tenendo conto “sia dell’attuale condizione di aumentata circolazione virale con ripresa della curva epidemica, associata all’aumento dell’occupazione di posti letto nelle aree mediche e, in minor misura, nelle terapie intensive, sia delle evidenze disponibili sull’efficacia della seconda dose di richiamo nel prevenire forme gravi di Covid 19 sostenute dalle varianti maggiormente circolanti”.

Ribadita anche la priorità assoluta della campagna vaccinale, cioè mettere in massima protezione tutti i soggetti che non hanno ancora ricevuto né il ciclo di protezione primaria, né la prima dose di richiamo.




Potrebbero esserci anche gioielli rubati a Piacenza fra quelli sequestrati dai carabinieri

Potrebbero esserci anche gioielli rubati in provincia di Piacenza fra quelli sequestrati lo scorso 25 febbraio dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Asti agli appartenenti ad un’associazione criminale dedita al riciclaggio in Svizzera. Nel paese elvetico venivano infatti riciclati monili proventi di furti e truffe commessi nel nord Italia.

Il sequestro era scaturito da una complessa indagine, avviata nel settembre 2021 e conclusasi con l’esecuzione di 9 ordinanze di custodia cautelare, attraverso la quale i carabinieri avevano ricostruito le modalità con cui i membri di un’associazione criminale, in prevalenza soggetti di etnia sinti dimoranti nelle Province di Asti, Torino e Pavia, si erano organizzati nel raccogliere dai ricettatori gioielli e pietre preziose, frutto di numerosissimi furti in abitazione.

I gioielli venivano fusi e trasformati in lingotti d’oro e poi trasferiti illecitamente in Svizzera in accordo con due indagati residenti in territorio elvetico. I due, di origine italiana, si occupavano di trovare fonderie a cui rivendere il metallo rezioso.

I militari dell’arma avevano effettuato numerosi pedinamenti ed appostamenti in collaborazione con personale della Polizia Cantonale del Ticino, sotto il coordinamento del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia. Era così stato possibile ricostruire il percorso dell’oro rubato e l’autorità giudiziaria elvetica aveva avviato un procedimento penale. Durante i cinque mesi di indagine è stato possibile documentare un gran numero di trasporti in Svizzera di oro, per un peso complessivo di circa 100 chili, corrispondente ad un valore di cinque milioni di Euro. Nella fase di esecuzione delle misure di custodia cautelare i carabinieri avevano rinvenuto un milione di euro in contanti, 15 pistole provento di furto e circa 3.000 proiettili di vario calibro, oltre a 37 kg di oro tra gioielli, monete e lingotti.

Tutto il materiale ritrovato è stato censito e catalogato e le relative fotografie sono state pubblicate sulla banca dati degli oggetti rinvenuti. Per poter visionare le fotografie è necessario collegarsi a questo indirizzo e scegliere la provincia di Asti. Cliccando sulle singole fotografie, suddivise per categorie, sarà possibile visionarle nel dettaglio. Le modalità con cui poter contattare il Nucleo Investigativo per l’eventuale riconoscimento degli oggetti sono riportate nella didascalia posta accanto ad ogni singola fotografia.




Danni da umidità in condominio

Non sono rare le lamentele dei condòmini circa la presenza di umidità nelle loro unità immobiliari dovuta ad un’inadeguata coibentazione delle strutture perimetrali dell’edificio condominiale. In argomento occorre allora sapere che, secondo la giurisprudenza, il condominio, quale custode dei beni e dei servizi comuni, deve adottare tutte le misure necessarie affinché le cose comuni non rechino pregiudizio ad alcuno e risponde in base all’art. 2051 cod. civ. dei danni da queste cagionati alle porzioni di proprietà esclusiva, anche se i danni siano imputabili a vizi originari di costruzione dello stabile comportanti la concorrente responsabilità (decennale) del costruttore ex art. 1669 cod. civ. Per la magistratura, infatti, i difetti originari dell’immobile non possono essere equiparati al caso fortuito, che – com’è noto – costituisce l’unica causa di esonero del custode dalla responsabilità ai sensi del predetto art. 2051 cod. civ. Da tanto, sempre secondo la giurisprudenza, deriva – con particolare riferimento al caso che qua interessa – che, ove la cattiva coibentazione delle parti comuni si riverberi sulle unità immobiliari di proprietà esclusiva, la responsabilità del condominio può negarsi solo se tale difetto non sia dovuto alle caratteristiche intrinseche dell’edificio, ma ad altri fattori che causino effettivamente il danno (cfr., fra le altre, Cass. sent. n. 15291 del 12.7.2011). La conclusione è, dunque, che l’umidità conseguente ad un’inadeguata coibentazione delle strutture perimetrali di un edificio condominiale integra, ove siano compromessi l’abitabilità e il godimento delle singole unità immobiliari, grave difetto dell’edificio ai fini della responsabilità del costruttore ex art. 1669 cod. civ., ma, al contempo, comporta ex art. 2051 cod. civ. anche (o esclusivamente nel caso di edifici costruiti da più di 10 anni) la responsabilità – nei confronti dei singoli condòmini interessati – del condominio, che è tenuto, quale custode, ad eliminare le caratteristiche lesive insite nella cosa.

Corrado Sforza Fogliani – Presidente centro studi Confedilizia




A Palazzo Mercanti riunione tecnica per i neo-consiglieri comunali

“Un semplice, sincero saluto e un augurio di buon lavoro, in attesa della prima seduta plenaria di lunedì prossimo che darà ufficialmente il via al mandato della nuova assemblea consiliare di Piacenza”. La sindaca Katia Tarasconi non ha voluto mancare, nei minuti iniziali, all’incontro che la Segreteria del Consiglio comunale, d’intesa proprio con la prima cittadina e con il segretario generale dell’ente Roberto Maria Carbonara, affiancato nell’occasione da Ermanno Lorenzetti e Francesco Generali, ha organizzato questo pomeriggio per illustrare ai neo eletti – in particolare a quanti per la prima volta si accingono a rivestire questo incarico – i contenuti dello Statuto comunale, il Regolamento che norma il funzionamento dell’assise cittadina, nonché i diritti e le prerogative che la legge riconosce e assegna ai consiglieri comunali.

“Quella odierna – sottolinea Katia Tarasconi – è una preziosa attività di supporto tecnico e amministrativo, all’insegna della trasparenza e della correttezza istituzionale. Il mio impegno sarà orientato sempre all’ascolto e al confronto, prioritari anche per la Giunta che si sta formando, ma confido molto nel ruolo di rappresentanza di tutti i consiglieri, di maggioranza così come di opposizione, nel dare voce ai cittadini e alle loro istanze. Mi ha fatto particolarmente piacere, intanto, vedere una partecipazione così numerosa e attenta: ringrazio tutti coloro che sono intervenuti”.

Ai consiglieri è stato consegnato anche un vademecum riguardante i principali riferimenti normativi relativi alla prima seduta del Consiglio, i modelli per la redazione degli atti ispettivi (mozioni, risoluzioni, interpellanze ed interrogazioni), di ordini del giorno ed emendamenti alle proposte di deliberazione, con una parte dedicata all’illustrazione e all’ammissibilità degli emendamenti riferiti alla trattazione del Bilancio di Previsione/DUP (per la trattazione del quale si applica una procedura che ha caratteristiche peculiari rispetto alle deliberazioni ordinarie).




Katia Tarasconi incontra la Polizia locale in via Rogerio

In piedi sulla rampa di scale che porta al primo piano del Comando e di fronte a lei gran parte del personale della Polizia Locale di Piacenza che affollava l’area dell’ingresso. Un incontro al quale la sindaca Katia Tarasconi teneva molto: “Come ho ripetuto spesso in campagna elettorale – spiega – ritengo che sia fondamentale prima di tutto conoscersi di persona, guardarsi in faccia e condividere gli obiettivi. E’ quello che sto facendo, un passo alla volta”. L’incontro si è svolto alle 13 nella sede della Polizia locale, in via Rogerio 3. Ad accogliere la sindaca c’erano il comandante Mirko Mussi e tutti i dipendenti che in quel momento non erano impegnati in servizi inderogabili.

Su iniziativa dello stesso comandante, accolta volentieri dalla prima cittadina, si è trattato di un momento informale che si è svolto, come accennato, nell’area d’ingresso del Comando. “Noi, tutti insieme, rappresentiamo l’Amministrazione comunale – ha detto la sindaca Tarasconi rivolta agli agenti e a tutto il personale – Siamo all’inizio di un percorso che durerà cinque anni e ci tengo fin da ora a dirvi personalmente che io ci sono e ci sarò per migliorare insieme tutto quello che può essere migliorato”. E ancora: “Ritengo fondamentale che l’ambiente di lavoro sia positivo, sereno e stimolante in modo che tutti possano dare il meglio e in modo che i cittadini percepiscano in modo corretto la funzione e l’attività del Corpo della Polizia Locale, la cui importanza è assolutamente primaria”. “Siete in tanti – ha aggiunto la sindaca Tarasconi – e fate un lavoro complicato a diretto contatto con le persone e, spesso, con le loro problematiche. So che non è semplice far funzionare al meglio una “macchina” articolata come la Polizia locale ma, se lavoriamo in sintonia, parlandoci chiaramente e avendo tutti lo stesso obiettivo, ovvero svolgere al meglio i nostri compiti nell’interesse della comunità della quale siamo al servizio, le cose non potranno che andare bene”.

Dopo aver ringraziato il personale, che ha risposto con un caloroso applauso, la sindaca Tarasconi è stata accompagnata dal comandante Mussi in una visita ai locali del Comando, a partire dalla Sala operativa in cui le è stato illustrato a grandi linee il sistema di videocamere. Da lì i vari uffici, in ognuno dei quali la sindaca si è presentata stringendo la mano al personale.




Appello al sindaco Tarasconi da alcuni non vedenti: il centro pieno di ostacoli pericolosi

In attesa che il sindaco Katia Tarasconi nomini i vari assessori e dia vita alla nuova giunta di Piacenza arriva alla nostra redazione l’appello di alcuni non vedenti/ipovedenti che segnalano una situazione ormai insostenibile  nelle strade del centro storico e chiedono aiuto al primo cittadino perché finalmente qualcosa si muova.

Purtroppo le condizioni dei marciapiedi di molte strade cittadine è già di per sé disastrosa con lastre che si sono mosse creando pericolosi dislivelli su cui anziani (ma non solo) spesso inciampano, talvolta cadendo rovinosamente. Tant’è che come ci ha raccontato la signora Luisa (ipovedente) lei ormai cammina al centro della strada «perché è meno alto il pericolo di essere investita che non quello di cadere.   Mi è già successo due volte di inciampare su marciapiedi sconnessi finendo per terra. E’ andata bene che ho le ossa robuste e non mi sono fratturata».

Ai problemi manutentivi si aggiunge anche una situazione di scarsa cura della cosa comune come testimoniano alcune foto che ci sono state inviate dal fotografo piacentino Alessandro Bersani.

Nella via dello shopping per eccellenza, il Corso, una rastrelliera per biciclette è stata spostata e mai riposizionata. Così uno dei pesanti blocchi di pietra che la sostengono invade il marciapiede costituendo un serio pericolo per chi non vede e che già deve fare i conti con monopattini e due ruote mal parcheggiate.

A due passi, in  Vicolo dei Cavalli, traversa di via Garibaldi, una transenna usata per qualche manifestazione è abbandonata sul marciapiedi e a sua volta diventa un pericolo per chi non vede o vede poco.

Non resta che sperare che la nuova amministrazione di Piacenza prenda a cuore la situazione dei non vedenti cercando di eliminare ostacoli e barriere architettoniche, almeno quelle di facile rimozione.