Covid19: a Piacenza crescono ancora i nuovi casi (+74,7%)

Per la quarta settimana consecutiva, crescono a Piacenza i nuovi contagi da Covid19. Il report settimanale pubblicato dall’Ausl registra un altro deciso aumento, questa volta del 74,7%. I nuovi contagi quasi raddoppiano, passando da 888 a 1552.
L’incremento dei contagi piacentini è più alto della media regionale (+57,3%), nazionale +(61%) e lombarda (+46,5%).
Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (547 casi) è comunque inferiore a quello lombardo (779), alla media emiliano-romagnola (984) e italiana (969).

Negli ultimi sette giorni i tamponi effettuati sono aumentati: passano da 5248 a 5996. Cresce anche la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 16,9% al 25,9%).

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra 11 nuove diagnosi tra gli ospiti e 1 tra gli operatori. I casi sono generalmente asintomatici e sono stati individuati grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.

Per quanto riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi, l’incidenza sale per tutte le categorie: in particolare, la fascia in cui si concentra il maggior incremento è quella degli over80, che passa da 186 positivi ogni 100mila abitanti a 509.

Il numero delle persone in isolamento passa da 1288 a 2054.

L’attività delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, registra un aumento: le richieste medie giornaliere passano da 26,6% a 30,1 con 211 segnalazioni complessive (la settimana scorsa erano state 186).

Anche situazione della rete ospedaliera comincia a registrare numeri più alti: gli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid sono 11 ingressi al giorno. La media dei ricoveri, invece, è in aumento: domenica 3 luglio erano 51, mentre la media settimanale è 47 (la settimana scorsa erano 34). In Terapia intensiva è ricoverato 1 pazienti positivo. Nella settimana si sono registrati tre decessi, tutti di persone over 80 anni.

Per quanto riguarda la vaccinazione, si è ormai arrivati a una situazione di crescita minima. L’attività è stazionaria, senza progressi sensibili nel tasso di copertura della popolazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 342 somministrazioni, in particolare IV dosi (a Piacenza ne sono state fatte complessivamente 6.027).

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicate le modalità per la prenotazione di un appuntamento per la vaccinazione in una delle 5 sedi attualmente disponibili.
Si ricorda che la terza dose (booster) può essere fatto per tutte le persone che abbiano compiuto 12 anni, dopo almeno 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario o dall’infezione.

In riferimento alla IV dose, la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. La quarta dose è riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa).
L’elenco delle patologie è consultabile sul sito www.covidpiacenza.it. Si utilizza un vaccino mRNA.
Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’.

Aggiornamento Emergenza profughi provenienti dall’Ucraina

Attualmente sono 1.823 i profughi per i quali è stato emesso il codice STP (stranieri temporaneamente presenti); sono invece 1.787 quelli presenti sul territorio.
I tamponi eseguiti sono 1.461; 22 i positivi finora accertati.

I profughi sono per la maggior parte donne (70%). Tra le classi d’età più rappresentate ci sono quella tra 19 e 49 anni (816) e i minori fino a 18 anni (725)

L’ambulatorio per la presa in carico dei profughi ucraini è collocato al Laboratorio Analisi dell’ospedale di Piacenza.
Qui, in via Taverna 49, è attivo un CENTRO ACCOGLIENZA SANITARIA PROFUGHI provenienti dall’UCRAINA. Il giorno di apertura è aggiornato sul sito www.ausl.pc.it
L’obiettivo è quello di concentrare il più possibile le attività sanitarie dedicate a questa specifica utenza.
Dopo la registrazione della presenza in Questura, i profughi provenienti dall’Ucraina sono quindi invitati a recarsi nella stessa giornata (e comunque non oltre 48 ore) nel centro per una presa in carico dal punto di vista sanitario. Alla fine del percorso, gli operatori rilasciano il certificato necessario per la successiva richiesta del permesso di soggiorno.
I controlli sanitari sono previsti sia per minori sia per gli adulti.




Trust e imposte

Con l’ordinanza n. 28400 del 15 ottobre 2021, la Corte di Cassazione è tornata, per l’ennesima volta, ad occuparsi del sempre vivace dibattito in materia di trust e imposte in misura fissa e/o proporzionale. La Corte ha preliminarmente ribadito che il trustee, con la nomina, acquista sì la proprietà dei beni conferiti nel trust, ma non gode delle facoltà tipiche del proprietario e, perciò, non acquisisce alcun vantaggio per sé, assumendo la titolarità di tali beni solo per poter compiere gli atti di gestione e di disposizione necessari al raggiungimento dello scopo per cui il trust è stato istituito. Come conseguenza di ciò, a prescindere dalle diverse finalità per cui il trust può essere impiegato (successorio, familiare, liquidatorio ecc.), ciò che rileva, ai fini della individuazione della misura delle imposte dovute, è il meccanismo astratto presente ogni volta in cui è effettuata tale operazione negoziale.

Il trasferimento dunque avviene ma è soltanto strumentale, perché finalizzato al perseguimento degli scopi indicati nell’atto costitutivo del trust, che non incrementa il patrimonio personale del trustee, perché i beni trasferiti restano separati, e segregati, essendo destinati a restare temporaneamente sotto il controllo del trustee prima della destinazione ai beneficiari finali. Ecco perché – continua la Corte nel motivare la propria decisione – “né l’istituzione del trust e né il conferimento in esso dei beni che ne costituiscono la dotazione integrano, da soli, un trasferimento imponibile, costituendo invece atti neutri, che non danno luogo ad un passaggio effettivo e stabile di ricchezza”. E’ dunque la strumentalità dell’atto istitutivo e di dotazione del trust che giustifica, a livello fiscale, la neutralità, tenuto conto che l’indice di ricchezza, al quale deve sempre collegarsi l’applicazione del tributo, non prende consistenza prima che il trust abbia attuato la propria funzione.

Corrado Sforza Fogliani -Presidente Centro studi Confedilizia




Europa Verde sul maltempo: “Basta inseguire l’economia. Occorrono Politiche strutturali per l’ambiente e le persone”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Europa Verde Piacenza sul maltempo che ha colpito la nostra provincia.

“Come Europa Verde Piacenza esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia ed agli amici della vittima dell’evento meteorologico di lunedì 4 luglio così come riteniamo doveroso che le istituzioni definiscano rapidamente le modalità di ristoro sia per le attività agricole e commerciali che per i privati cittadini. È anche opportuno che il comune di Piacenza approfondisca le modalità di sgombero ed evacuazione dei banchi ambulanti presenti alla
Fiera di Sant’Antonino.
Non possiamo però limitarci a riflettere sul singole episodio e ai provvedimenti che nel breve termine possono limitarne le conseguenze. Dobbiamo prendere atto che i cambiamenti climatici non sono un’astrazione bensì una realtà che fa danni, che uccide, anche a casa nostra.
Negli ultimi anni non abbiamo potuto osservare visioni politiche e amministrative di lungo periodo, bensì una politica colonizzata dalle logiche dell’economia: flessibilità, criteri aziendali applicati alla Pubblica Amministrazione, pareggio di bilancio, riduzione di vincoli e controlli, pochi o nulli investimenti in ricerca, mancata tassazione dei profitti di aziende multinazionali, esaltazione della spontanea responsabilità sociale e ambientale delle imprese.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nel 2020 ci siamo trovati davanti un sistema sanitario impreparato a fronteggiare una pandemia: carenza di personale, di posti letto, di tecnologie, dispositivi di protezione, mancata strutturazione di rete sanitaria territoriale, scarsa educazione sanitaria dei cittadini.
E tuttora non ci sono riforme strutturali in vista. Si vedano ad esempio le difficoltà di gestione delle USCA in Emilia Romagna. Sono un servizio rivelatosi fondamentale per la gestione domiciliare dei pazienti con Covid-19: non potrebbero essere definitivamente strutturate per garantire cure domiciliari ad altri pazienti in fase acuta?
Lunedì abbiamo visto un grave evento meteorologico, conseguenza dei cambiamenti climatici degli ultimi anni, un’esternalità negativa di questo modello di sviluppo incompatibile con i delicati equilibri della Terra. Riteniamo che la soluzione non possa ridursi a ristorare vittime e danneggiati i giorni successivi.
A titolo di esempio, riteniamo urgente e doveroso:
• Implementazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica sia in edifici pubblici che privati, promuovendo la diffusione delle comunità energetiche;
• Ridurre il consumo di suolo, valutando attentamente il restauro o adattamento di edifici esistenti prima di autorizzare nuove costruzioni;
• Limitare l’impatto della logistica nella nostra provincia, fermandone l’allargamento in termini di superficie e limitando l’impatto dei poli esistenti, ultimando i raccordi con la rete ferroviaria e interdicendo al traffico di camion strade urbane ed extraurbane ove l’autostrada può essere un’alternativa;
• Promuovere la mobilità elettrica, a partire dalla flotta del trasporto pubblico locale;
• Verificare l’effettivo impatto degli allevamenti animali presenti sul territorio e ove possibile e necessario limitarne l’allargamento e promuoverne una trasformazione compatibile con la sostenibilità e il benessere animale;
• Collaborare con le università locali per trovare effettive e concrete soluzioni per una riconversione sostenibile dell’economia locale.
Siamo consapevoli che siano tutti interventi forieri di costi significativi ma riteniamo che la situazione attuale non consenta proroghe. Da un lato il PNRR e gli incentivi statali e comunitari esistenti, dall’altro la disamina degli attuali investimenti degli enti locali per lo sviluppo economico, il marketing territoriale, la ricerca, possono far emergere diverse possibili fonti di finanziamento.
È sbagliato considerare la sostenibilità una voce in perdita. Uno sviluppo sostenibile socialmente e ambientalmente può portare benessere per tutti, favorire la nascita di nuove aziende e la creazione di nuovi posti di lavoro.
Come Europa Verde Piacenza siamo disponibili a confrontarci con associazioni, enti di categoria, amministrazioni locali e cittadini, per iniziare quel cambiamento necessario al nostro territorio ed alla nostra Terra”.




Interpellanza sul distacco dei pannelli dall’ospedale di Fiorenzuola

“Errore di progettazione o eccezionalità dell’evento atmosferico?” I consiglieri regionali della Lega Matteo Rancan e Valentina Stragliati hanno depositato un’interpellanza alla Giunta dopo il crollo del   controsoffitto del blocco B dell’ospedale di Fiorenzuola d’Arda per fare luce sulle cause del crollo. “Fermo restando che la tempesta che si è abbattuta l’altra sera sul piacentino è stato sicuramente un evento climatico straordinario – spiegano Rancan e Stragliati – ci chiediamo se quel controsoffitto avrebbe comunque dovuto resistere mentre la quasi totalità delle decine di pannelli metallici sono caduti in mezzo alla strada, hanno ricoperto via Roma lasciando increduli chi passava dalle parti dell’ospedale e costringendo le macchine a uno slalom tra i pannelli stessi”.

I rappresentanti della Lega osservano che “fortunatamente, nel momento in cui pannelli si sono staccati, nessuna macchina stazionava lungo la via e coloro che si trovavano per strada hanno cercato immediatamente riparo, tant’è che non si registrano danni causati agli automobilisti né i danni non pregiudicano la struttura ospedaliera e le sue funzionalità sia per i ricoverati che per le visite dei parenti. Ma sono stati stanziati 13,5 milioni di euro per la costruzione del nuovo ospedale di Fiorenzuola d’Arda, inaugurato da poco tempo e diventato centro Hub per la riabilitazione delle gravi patologie spinali”.

Da qui la necessità di accertare se tra le cause possano esserci anche errori di progettazione della struttura.




Danni da maltempo, 13 interventi di rimozione rami e alberi caduti in città

Prosegue nella giornata odierna, da parte del personale tecnico comunale dei diversi Servizi coinvolti, la verifica dei danni e delle conseguenze dell’improvviso e violento temporale (in gergo meteorologico “downburst”, fenomeno caratterizzato da fortissime e imprevedibili raffiche di vento discensionali con moto orizzontale) abbattutosi sulla città nel tardo pomeriggio di lunedì 4 luglio, con particolare attenzione alle condizioni di aree verdi, parchi gioco pubblici e sicurezza stradale. Sono stati chiusi, per interventi di manutenzione urgente, il parco della Galleana e il giardino di via Santa Franca, così come resta ancora chiusa la strada del Lomello di Mortizza.

L’intensità delle precipitazioni, aggravata dal forte vento, ha provocato la caduta di numerosi rami e alberi, interruzioni elettriche e problemi alla viabilità sul territorio urbano, con danni considerevoli agli stand commerciali presenti per la fiera patronale. Il Corpo di Polizia Locale e il Servizio di Protezione Civile comunale si sono immediatamente adoperati per far fronte alle molteplici segnalazioni pervenute alla Sala Radio del Comando di via Rogerio, attivando subito i contatti con i referenti del Coc (Centro operativo comunale) per condividere le modalità di intervento, coinvolgendo innanzitutto la dirigente e lo staff tecnico del Servizio Manutenzione e Lavori Pubblici, in costante raccordo con il sindaco Katia Tarasconi e il comandante Mirko Mussi, dirigente del Servizio di Protezione Civile.

“Ringrazio tutti gli operatori – sottolinea il primo cittadino – che si sono adoperati con grande professionalità e impegno, lavorando in condizioni di emergenza per ripristinare la sicurezza e la funzionalità dei servizi pubblici nel più breve tempo possibile. Purtroppo, la straordinarietà di questo evento climatico ha avuto ripercussioni molto gravi sul nostro territorio. Il mio pensiero va a tutti gli ambulanti che hanno dovuto sospendere la propria attività sulla fiera di S. Antonino”.

Dalle 18.30 in avanti sono state impegnate 10 pattuglie della Polizia Locale, che hanno proseguito il proprio turno, per l’assistenza all’utenza e gli accertamenti relativi alle segnalazioni di caduta alberi (13 interventi) e gestione del traffico, mentre altre 6 pattuglie sono rimaste a presidio dell’area fieristica, dove si è portata anche una squadra della Protezione Civile. Le operazioni riguardanti la caduta di alberi sono state condotte a I Vaccari, all’uscita Farnesiana della Tangenziale Sud, nei giardini pubblici e nella zona del condominio 7 platani in via S. Franca, tra via Lanza e via Gadolini, in via Giordano Bruno, nei pressi dell’uscita Stadio della Tangenziale Sud, in via Emilia Parmense a Montale, in via Vittime di Strà, in via Cigala Fulgosi, nelle adiacenze della multisala cinematografica all’uscita della Tangenziale Sud, a Pittolo, in strada del Lomello a Mortizza e in via Palmerio.

La rimozione degli alberi e dei rami spezzati è stata effettuata direttamente dalle pattuglie di Polizia Locale ove possibile – in diversi casi potendo contare sulla collaborazione di agricoltori che si sono resi disponibili – nonché dalla squadra inviata dal Coordinamento Volontari di Protezione Civile e dal personale della ditta Cosma, reperibile per i servizi di emergenza per conto dell’Ufficio Verde del Comune di Piacenza. Per la messa in sicurezza e il transennamento delle vie interessate è intervenuta la ditta Ets, reperibile in situazioni di emergenza per il Servizio Manutenzione Strade.

Il presidio sulla fiera di S. Antonino è terminato alle due del mattino per gli agenti dell’Area Amministrativa della Polizia Locale, un’ora prima per gli addetti di Sicuritalia, lasciando quindi spazio al lavoro di Iren per la pulizia di viale Pubblico Passeggio e dell’intera area fieristica.

Contestualmente, data la situazione di emergenza meteorologica sull’intero territorio provinciale, era attivo il Centro Coordinamento Servizi presso la Prefettura di Piacenza, con l’allertamento di tutte le strutture di riferimento: Vigili del Fuoco, Coordinamento provinciale dei Volontari di Protezione Civile, Forze dell’Ordine, Polizie Locali e strutture tecniche dei diversi Servizi coinvolti.

La prefettura fa il bilanciuo degli interventi

Anche la prefettura di Piacenza ha diffuso un comunicato in cui traccia un bilancio di quanto accaduto e degli interventi effettuati.

«Una violenta, improvvisa ondata di maltempo si è abbattuta nel pomeriggio di ieri su questo Capoluogo, dove si tenevano i festeggiamenti e la fiera per il Santo Patrono, e sul territorio provinciale, con raffiche di vento che hanno raggiunto la velocità anche di 90 km/h, e conseguenti cadute di alberi sulle carreggiate stradali, segnaletiche divelte e interruzioni di energia elettrica.

Nel comune di Besenzone, il titolare di un’azienda agricola è deceduto sotto le macerie, per il crollo di un tramezzo di una stalla; nel capoluogo il forte vento ha divelto alcuni banchi, facendo registrare n. 3 feriti lievi, di cui n. 2 trasportati al Pronto Soccorso

Tempestiva la circolarità delle informazioni tra questa Prefettura e tutte le componenti della Protezione civile regionale e provinciale, le Forze di polizia, il Vice Presidente della Provincia e i Sindaci del territorio, i gestori delle infrastrutture e dei servizi elettrici.

Sono stati impegnati, in maniera significativa e sull’intero territorio provinciale, il personale delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, delle Amministrazioni comunali, del 118, dei volontari di protezione civile, le squadre di ENEL.

Nell’ulteriore incontro, convocato dal Prefetto, in videoconferenza nelle prime ore di oggi, si è preso atto dalle componenti della Protezione civile e dagli enti gestori delle strade e delle infrastrutture che in queste ore la situazione sta tornando alla normalità, mentre proseguono i sopralluoghi per il completamento delle richieste di intervento e il monitoraggio dei pali, alberi pericolanti soprattutto in prossimità delle arterie stradali, dei binari e dell’abitato. Sopralluoghi sono in corso anche sui reticoli idraulici.

Il Comando dei Vigili del Fuoco è stato impegnato in oltre 100 interventi, dalla serata di ieri ad oggi, di cui 70 completati e 30 in completamento, con l’impiego di n. 5 squadre.

Costante l’impegno delle Forze dell’Ordine nel controllo del territorio, con oltre n. 150 richieste di intervento da parte della cittadinanza, che sono state gestite dalla Questura, dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia Stradale, in supporto anche agli interventi dei Vigili del Fuoco e del 118.

La Questura ha impiegato n. 5 pattuglie mentre un presidio apposito, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, è stato adibito per l’attività di ordine pubblico in occasione della Fiera di Sant’Antonino. In provincia l’Arma ha impiegato n. 10 pattuglie con n. 20 uomini

L’Enel ha riferito di essere stata impegnata su circa 9000 utenze sul territorio, e sono state effettuate nelle ore notturne circa 50 interventi, soprattutto nella zona della bassa provincia piacentina.

Sono state riattivate tutte le cabine di media tensione e si prevede la completa riattivazione di tutte le utenze entro la giornata di domani.

Grande l’impegno delle squadre di volontariato di protezione civile che hanno operato a supporto dei Comuni e dei Vigili del Fuoco. In particolare, sono state impiegate fino alle ore notturne 16 squadre, sia nel capoluogo che nella pianura occidentale ed orientale.

Non sono state segnalate situazioni di isolamento, nè interruzioni di rilievo sulle arterie stradali statali e provinciali.

Pur nella situazione emergenziale, lo strenuo impegno di tutti gli enti coinvolti, la tempestività e la circolarità delle informazioni hanno permesso di poter lavorare in stretta sinergia, al fine di evitare ulteriori situazioni di pericolo per la cittadinanza».




Nubifragio sulla fiera: ambulanti lamentano problemi organizzativi

Il giorno dopo il violento nubifragio che si è abbattuto sulla fiera di Sant’Antonino ci sono le prime prese di posizione da parte di alcuni ambulanti che hanno scritto al Comune di Piacenza, via Pec, sottolineando quelle che a loro giudizio sono state “mancanze” nella macchina organizzativa.

Un commerciante di Reggio Emilia in una puntuale e dettagliata lettera ricostruice quei concitati minuti.

«Anche noi – scrive Nicola Berni – come del resto tutti i miei colleghi, siamo stati vittima della tromba d’aria che ha distrutto tutta la manifestazione, e ci ha messo in ginocchio dopo oramai 2 anni di mancato lavoro. Sebbene a fronte di questi eventi non si possano attribuire responsabilità, vorrei denunciare mancanze da chi dovrebbe vigilare sulla sicurezza pubblica».

L’ambulante ricorda innanzitutto come la Protezione civile non abbia avvisato nonostante «a quel che si dice, i radar lo avessero previsto». L’allerta meteo diramata il giorno precedente dalla Regione riguardava solo il caldo intenso e non vi erano invece previsioni di temporali.

Il signor Berni lancia poi un’accusa pesante per come è stata gestita la situazione e dice «Ambulanti che volevano entrare per salvare le merci prima del disastro, ma impediti ai varchi da chi gestiva la viabilità».

Inoltre viene riportata la testimonianza di Cristina Lagotto il cui banco era posizionato in corso Vittorio Emanuele. La stessa – secondo il signor Berni – avrebbe chiesto alle 17,15 «se poteva caricare in virtù del temporale preannunciato dal meteo, ma le è stato risposto che se c’era pericolo sarebbero stati avvisati e che se smontava sarebbe stata sanzionata con 250€ e sarebbe stata a rischio la concessione del posto».

La Pec continua ricordando come «in via Palmerio si è abbattuto un albero, un noce selvatico, tipologia di pianta molto fragile e pericolosa, che era in un giardino perimetrale alla via. Si tratta di piante che danno problemi, in particolare se non curate come quelle presenti attualmente nell’area, e si nota dalle foto allegate, che già una di queste era caduta precedentemente, si nota dalla vecchia rottura del fusto, quindi doveva essere un campanello d’allarme non ascoltato».

Nonostante questo – sostiene l’ambulante – è stato consentito il passaggio in quell’area ed il posizionamento della bancarella «L’albero caduto, ha danneggiato 4 attività ambulante e uno di questi è dovuto ricorrere all’intervento medico in Ospedale per un trauma cranico».




Confagricoltura Piacenza: ingenti danni causati dal maltempo di ieri

Nella serata del 4 luglio temporali con forti raffiche di vento hanno procurato danni alle aziende agricole in diverse zone della provincia. Numerose sono le segnalazioni giunte a Confagricoltura Piacenza da parte degli associati che riportano di strutture scoperchiate sia nella zona di Caorso, che a Borgonovo che tra San Giorgio e Carpaneto. A macchia di leopardo le forti raffiche di vento hanno fatto danni un po’ ovunque. Presto per quantificare danni permanenti alle colture, anche se in alcuni punti il mais è stato spezzato come in certi campi nelle zone di Castel San Giovanni. “Purtroppo – rileva l’associazione degli imprenditori agricoli – il maltempo non è stato foriero della tanto sospirata acqua. A Caorso si sono registrati 35 millimetri, a Borgonovo solo 8. In generale i gravi danni del vento non sono proporzionali al ristoro che l’acqua avrebbe dovuto portare”.

“in una manciata di minuti è arrivato un vento fortissimo che soffiava da Rivergaro verso Carpaneto – spiega Daniele Lamberti, associati di Confagricoltura che ha la propria azienda in località Case Nuove si San Giorgio – nei campi ha piegato le cipolle, speriamo che si rialzino, in azienda mi ha scoperchiato i tetti dei due portici. Un tetto è completamente distrutto perché da sotto il vento ha portato via tutte le tegole e andrà rifatto da capo, all’altro sono state divelte le prime 5-6 file di tegole”.

“Eravamo in cortile a lavorare – racconta l’associato a Confagricoltura Daniele Modenesi, dell’azienda Montanarina di Borgonovo – è arrivato un vento fortissimo che ha scoperchiato i portici. Sui miei campi non ho rilevato danni alle colture, ma neppure il ristoro della pioggia. È piovuto così poco da risultare irrilevante”.

“Purtroppo le alte temperature portano a fenomeni intensi e repentini – rileva il direttore di Confagricoltura Piacenza, Marco Casagrande – siamo vicini a chi ha avuto danni e faremo il possibile per fornire l’adeguato supporto tecnico ove necessario. Il cambiamento climatico sta rendendo i fenomeni estremi più frequenti, è molto importante considerare questi fattori anche in sede di sottoscrizione delle assicurazioni”.

Nelle foto i portici scoperchiati dell’azienda Lamberti e dell’azienda Montanarina e una fotografia di un campo di mais subito dopo le raffiche di vento nella zona di Caorso.




Danni nubifragio. Tagliaferri (FdI): “La Regione aiuti agricoltori ed ambulanti”

Perché a Piacenza ieri non è stato diramato in via preventiva alcun comunicato circa l’arrivo di forti temporali con le conseguenti bombe d’acqua, così come quando è stato segnalato in anticipo l’arrivo del forte caldo?

A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “ieri, 4 luglio, erano da poco passate le 18, quando un violento temporale si è abbattuto su Piacenza. Una vera e propria bomba d’acqua accompagnata da forti raffiche di vento (tra gli 80 e i 90 km/h) che hanno sradicato ombrelloni e coperture delle bancarelle presenti su per la fiera di Sant’Antonino. Purtroppo, la violentissima ondata di maltempo ha causato anche una vittima vicino a Besenzone, in località Boceto Inferiore. Si tratta di un uomo rimasto schiacciato, all’interno di una stalla di un’azienda agricola, da un muro che gli è crollato addosso sotto la forza della tromba d’aria”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se intenda aiutare economicamente gli agricoltori e gli ambulanti danneggiati dal maltempo e farsi carico dei danni ambientali ed economici subiti dalle imprese sul territorio nonché se intenda approfondire le cause degli ingenti danni all’ospedale di Fiorenzuola d’Arda, dove si sono staccate vaste porzioni del controsoffitto in lamiera del porticato esterno e la copertura si è sbriciolata con sospetta facilità, considerato che si tratta di un edificio di recentissima costruzione”.

Sul tema interviene anche la consigliera comunale piacentina Sara Soresi (anche lei di Fratelli d’Italia) che rivolge un appello alla nuova amministrazione comunale, quello di rimborsare gli ambulanti di quanto speso per il posteggio sul Facsal.

“Dopo questi due anni difficilissimi per i nostri commercianti ed ambulanti, caratterizzati da chiusure a singhiozzo, ristori insufficienti e, in generale, da una netta diminuzione della clientela nonché delle opportunità di guadagno (come fiere, mercati ecc.), la Fiera di Sant’Antonino sembrava potesse essere l’occasione per un ritorno alla normalità e, da un punto di vista economico, per una prima boccata d’ossigeno. 

La sciagura che ha colpito il territorio piacentino, però, ha rappresentato un nuovo colpo per gli ambulanti i quali, oltre al mancato guadagno, hanno subito, in gran numero, danni ingentissimi alle attrezzature con le quale svolgono quotidianamente il proprio lavoro.

Al netto dello stupore e dello sconforto per la totale assenza di allerte meteo ed al netto di qualsivoglia considerazione circa la possibilità di arginare i danni imponendo lo sgombero immediato dei mercati (quanto meno a seguito delle notizie provenienti dalla vicina città di Pavia), credo sarebbe opportuno prevedere un rimborso di quanto gli operatori hanno corrisposto al Comune di Piacenza a titolo di canone unico.

Per l’esposizione dei banchi e della merce, infatti, gli ambulanti hanno dovuto versare una somma (anche considerevole) a titolo di canone unico e “una tantum” per la fornitura di energia elettrica, come sempre avviene in occasione della Fiera di Sant’Antonino.

In considerazione di quanto accaduto, e per di più in considerazione di questi ultimi due anni così difficili anche per il commercio, penso rappresenterebbe un buon segnale di empatia e vicinanza nei confronti dei cittadini quello di prevedere il rimborso almeno parziale di quanto corrisposto a titolo di canone unico, nonché il rimborso totale di quanto versato per l’energia elettrica (fondamentalmente non utilizzata).

Se è vero, infatti, che la tempesta ha colpito la Fiera nel tardo pomeriggio, è vero anche che, tradizionalmente, sono proprio le ore serali, ossia le più fresche, quelle di maggiore affluenza e, conseguentemente, di maggior guadagno.

Auspico che la nuova Amministrazione Comunale possa prendere in considerazione questo piccolo suggerimento che ben potrebbe aiutare – non solo economicamente, ma anche moralmente – i commercianti coinvolti nel disastro di ieri”.




Morto sul lavoro a Cerignale. Paolo Capone, Leader UGL: “Urge tavolo a tutela dei lavoratori. Strage inaccetabile”

“Un altro incidente sul lavoro, questa volta in Valtrebbia, in zona Castello di Cerignale, in provincia di Piacenza, è costato la vita ad un agricoltore di 61 anni, schiacciato dal trattore ribaltatosi nel campo in cui stava lavorando. L’esatta dinamica dell’incidente deve essere ancora stabilita. A nome dell’UGL, esprimo il cordoglio alla famiglia della vittima, siamo di fronte all’ennesimo incidente sul lavoro che non può essere accettato. In tal senso, come sindacato UGL, chiediamo l’apertura immediata di un tavolo fra Governo e parti sociali volto a rafforzare i controlli e la formazione dei lavoratori, soprattutto in settori più a rischio, come quello dell’agricoltura. Con la manifestazione ‘Lavorare per vivere’, l’UGL vuole porre l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sul fenomeno delle morti bianche e ribadire, ancora una volta, basta stragi sul lavoro.” Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Tullia Bevilacqua, Segretario Regionale UGL Emilia Romagna, in merito all’infortunio sul lavoro in cui ha perso la vita un agricoltore di 61 anni in provincia di Piacenza.




Il cordoglio di Coldiretti per la morte dell’allevatore di Besenzone. Devasante il bilancio del nubifragio

Una tromba d’aria e un nubifragio hanno colpito il piacentino nel tardo pomeriggio di lunedì 4 luglio. Devastante il bilancio, con un allevatore, Giorgio Minardi, 53 anni, che purtroppo ha perso la vita sotto le macerie della parete della sua stalla abbattuta dal maltempo a Besenzone. Forte il cordoglio per questa perdita in tutta la Coldiretti. “Coldiretti Piacenza – commenta il direttore Roberto Gallizioli – partecipa con sincera commozione al dolore della famiglia Minardi per la scomparsa di Giorgio, imprenditore che portava avanti con passione, impegno e competenza la sua azienda zootecnica”.

Sono ingenti i danni alle colture, in particolare a mais e pomodoro nella Bassa piacentina, con piante sradicate dal forte vento. Si segnalano danni anche alla frutta. Secondo le prime ricostruzioni, i comuni più colpiti sono San Giorgio, Podenzano, Calendasco, Rivergaro, Fiorenzuola, Caorso, Monticelli, aVillanova, Besenzone e Cortemaggiore. Danni anche alle coltivazioni in serra e alle strutture, con tetti scoperchiati, alberi caduti, serre sradicate. In Val Tidone il forte vento ha colpito i vigneti, gli effetti sono da valutare. Il maltempo ha interessato tutta la provincia, ma i danni – la cui stima è ancora in corso – si sono concentrati soprattutto nei comuni di pianura e prima collina.

“Purtroppo – afferma Gallizioli – siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici con il moltiplicarsi di eventi estremi e una tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Nel giorno dell’accoglimento delle nostre richieste da parte del Governo con il varo dello stato di emergenza per la siccità in Emilia-Romagna, ci troviamo a fronteggiare una nuova devastante calamità”.

La pioggia – ricorda la Coldiretti – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.

 

 




Nubifragio sul piacentino: una vittima a Besenzone. Ingenti danni all’ospedale di Fiorenzuola

C’è stata anche una vittima in seguito al violento nubifragio che ha colpito il piacentino nel tardo pomeriggio di oggi. Si tratta di un agricoltore di 54 anni travolto dal crollo di una parete divisoria nella stalla della sua azienda agricola, il località Boceto Inferiore di Besenzone. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco d i sanitari del 118 ma purtroppo per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

Ingenti i danni all’ospedale di Fiorenzuola dove si sono staccate vaste porzioni del controsoffitto in lamiera del porticato esterno. Toccherà ai tecnici capire come mai (pur in presenza di forte vento) la copertura si sia “sbriciolata” con tanta facilità, considerato che si tratta di un edificio di recentissima costruzione. Per fortuna nessuno è rimasto ferito

Problemi anche ai treni come rende noto le Trenitalia.

“A seguito dei violenti eventi atmosferici che hanno interessato la zona, provocando tra l’altro la caduta di alberi sulla sede ferroviaria e il guasto di alcuni apparati tecnici causato dalle scariche elettriche, la circolazione ferroviaria sta subendo rallentamenti sulla linea convenzionale Bologna-Piacenza tra Piacenza e Fiorenzuola e nel bacino cremonese.

I tecnici di RFI sono al lavoro per ripristinare la piena funzionalità della linea.

Gli stessi eventi meteo hanno provocato alcuni rallentamenti anche sulla linea alta velocità Milano-Bologna”.

La Protezione civile regionale e i vigili del fuoco sono operativi nei territori attraversati dal maltempo per la verifica dei danni.

“Ci siamo subito attivati per monitorare la situazione e intervenire dove necessario, attività che proseguiremo nelle prossime ore”, afferma l’assessora regionale alla Protezione civile, Irene Priolo.

Il temporale che ha colpito il piacentino si è formato dopo le ore 18.00, in Appennino, per poi spostarsi verso le 18.45 su Piacenza, con pioggia e grandine. Poi la cella temporalesca si è spostata verso est interessando Fiorenzuola, Fidenza, Fontanellato.




Violento temporale e raffiche di vento su Piacenza: grossi danni alla fiera di Sant’Antonino

Erano da poco passate le 18 quando un violento temporale si è abbattuto su Piacenza cogliendo un po’ tutti impreparati. Una vera e propria bomba d’acqua accompagnata da forti raffiche di vento (fra gli 80 ed i 90 km./h) che hanno sradicato ombrelloni e coperture delle bancarelle presenti su Facsal per la fiera di Sant’Antonino. Sono proprio gli ambulanti ad aver subito i maggiori danni per questa improvviso mutamento meteorologico: oltre alle coperture strappate e danneggiate molta merce è volata via e parecchie bancarelle si sono ribaltate facendo cadere tutto per terra. Oltre al fatto che la fiera si è immediatamente svuotata e non potrà certo continuare nelle ore serali.

In piazza Cavalli erano invece in corso le prove di un’orchestra. Le sedie predisposte per la serata hanno incominciato a “volare” sul selciato sollevate dal vento, così come gli ombrelloni del bar vicino bar Dado.

Si segnalano danni in varie parti della provincia con tetti danneggiati ed alberi abbattuti.