A Torrano di Ponte dell’Olio le “olimpiadi del fiuto”

Sabato 9 luglio la frazione Torrano di Ponte dell’Olio ospiterà il primo appuntamento dei “Detection Games”: a partire dalle ore 16.30 e fino alle 22.00 – con cena al sacco per poter godere del luogo e delle temperature miti – si svolgerà una giornata in cui padroni e cani saranno grandi protagonisti; teatro dell’evento, il centro Cinotecnico Sirio, mentre a tenere il corso sarà Marcello Ghisalberti, istruttore di Detection Games, coadiuvato da Irene Mannino, presidente del centro Sirio e addestratrice cinofila. I Detection Games, nati grazie alla sinergia con Opes Cinofilia, sono giochi di fiuto strutturati e pensati per permettere al cane di esercitare, anche in ambito sportivo, le sue capacità naturali di investigatore.

“Sarà un appuntamento alla portata di tutti coloro che vogliano acquisire strumenti di gioco costruttivo ed efficace per interagire con il proprio cane; – spiega Irene Mannino – già a fine giornata il conduttore avrà tutti gli strumenti per ricreare, in autonomia nel quotidiano, i Detection Games con il proprio amico a quattro zampe”.

I nostri cani oggi hanno sempre meno spesso la possibilità di utilizzare il loro senso principale, l’olfatto, e vivono una vita altamente urbanizzata e poco naturale. Con i Detection Games è possibile creare situazioni nuove e divertenti per cane e conduttore e dare una risposta alle esigenze del cane. Inoltre, l’attività di olfattazione offre al cane numerosi benefici, tra cui: aumento della concentrazione, miglioramento della capacità di focalizzarsi su un obiettivo, maggiore consapevolezza delle proprie competenze, abbattimento dei livelli di stress. I Detection Games offrono la cornice ideale per cimentarsi in un’attività dinamica e divertente, oltre che adatta veramente a cani di tutte le tipologie, taglie ed età, perché quello del fiuto è un senso che accomuna, con varie potenzialità, ogni animale. Nei cani con problemi di paure o ansia, i giochi di fiuto, quando ben organizzati, portano a un deciso aumento dell’autoefficacia. L’impegno nella preparazione di una prova di ricerca aiuta, inoltre, il proprietario a migliorare la capacità di lettura del proprio cane, a perfezionare la gestione degli spazi e ad affinare la comunicazione.

Il numero di posti è limitato, per info e prenotazioni telefonare al numero 3491469098 o scrivere a centro.sirioasd@gmail.com

 




La Regione proroga a fine dicembre l’attività delle Usca

In Emilia-Romagna arriva la proroga fino al 31 dicembre 2022 per l’attività delle Usca, le squadre speciali di medici e infermieri impegnate fin dal marzo 2020 in prima linea nella lotta contro il Covid, fornendo cura e assistenza domiciliare ai malati che non necessitano di ricovero ospedaliero e ai pazienti in isolamento fiduciario.

Lo ha stabilito l’assessorato regionale alle Politiche per la salute, con una circolare inviata a tutte le Aziende sanitarie territoriali, nella quale si precisa che, in attesa della definizione di un nuovo  modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale, in via eccezionale si andrà alla proroga delle attività delle Usca fino al 31 dicembre 2022.

Una decisione maturata anche in considerazione della nuova crescita dei contagi registrata nelle ultime settimane, anche se la situazione dei ricoveri ospedalieri continua a non destare allarme, con numeri sotto controllo.

“L’Emilia-Romagna- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- è stata tra le prime ad attivare le Unità speciali di continuità assistenziale, équipe di professionisti – ai quali va il nostro ringraziamento – che hanno avuto in questi due anni un ruolo prezioso andando casa per casa per fornire assistenza ai malati. Una modalità di intervento che può essere ancora utile in questa fase in cui il virus rialza la testa e che bene si innesta sull’idea di sanità territoriale che abbiamo in mente per il futuro. Un modello che punta a fare del domicilio il primo luogo di cura e assistenza ai malati”.

Le Usca, attive sull’intero territorio regionale, hanno operato fin dall’inizio della pandemia in stretta collaborazione con i medici di base e i pediatri di libera scelta e hanno fin qui garantito oltre 520.000 prestazioni sanitarie, tra visite domiciliari (25%), triage telefonici (39%), visite nelle Cra (8%), somministrazioni di terapie (3%) e altre prestazioni.




Tra sogno e follia le acqueforti di Francisco Goya in mostra a Vigoleno dal 3 luglio

Presentazione ufficiale, questa mattina, per la mostra “Sogno e Follia” – dedicata all’opera incisa di Francisco Goya – che sarà ospitata dal 3 luglio al 6 novembre 2022 nel quattrocentesco Oratorio della Beata Vergine delle Grazie di Vigoleno, riaperto lo scorso anno (con una pregevole raccolta di acqueforti di Rembrandt) al termine dall’accurato lavoro di restauro compiuto dal Comune di Vernasca.

Ad aprire la giornata di oggi è stato il sindaco di Vernasca Giuseppe Sidoli, seguito dagli interventi del presidente dell’associazione Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, Orazio Zanardi Landi, e dei curatori della mostra incentrata su Goya, Susanna Gualazzini e Carlo Scagnelli.

Presenti i rappresentanti di tutti i partner della mostra, che conferma e rilancia il ruolo del Borgo di Vigoleno come uno dei più attrattivi gioielli del territorio.

Dopo il tradizionale taglio del nastro, una lettura di Neruda da parte di Mino Manni (l’attore ha anticipato che lo spettacolo che lo vedrà protagonista a Vigoleno il 28 luglio sarà incentrato sulla figura di Don Chisciotte) ha infine preceduto il primo sguardo dal vivo alla mostra.

La mostra

Nel suggestivo Oratorio della Beata Vergine delle Grazie di Vigoleno sono riunite 32 acqueforti realizzate da Francisco Goya (1746-1828), testimonianza del suo eccezionale lascito formale ed espressivo: è presente l’intero corpus incisorio de Los Disparates (le cosiddette Follie o Proverbi) e numerosi esemplari de Los Caprichos e della Tauromaquia.

Opere in cui l’indagine di Goya affonda nella profondità dell’animo umano, portando alla luce, soprattutto ne Los Caprichos e ne Los Disparates, la parte “nera” dell’uomo in tutta la sua complessità e potenziale mostruosità. Sono opere in cui Goya è in grado di superare lo stesso mezzo tecnico grazie alla resa della sua rappresentazione, alla forza incontenibile della sua fantasia, al dominio assoluto del linguaggio grafico.

In queste incisioni, Goya abbatte il muro invisibile che separa l’uomo dalla sua psiche, ci abbandona nel pozzo dell’inconscio, ne libera tutti i dèmoni, li identifica e li esplora con la punta acuminata del suo bulino, con l’avida curiosità di chi ha intuito sotto la pietra, anche la più insignificante, un’altra forma di vita, una colonia di esseri deformi, ma pur sempre umani: e, nel contempo, ci rivela l’inaudita nudità fisica e morale di una classe sociale emarginata e oppressa.

Realizzate da Goya tra il 1815 e il 1823 mentre viveva nella “Quinta del Sordo” nei pressi di Madrid, Los Disparates documentano inoltre il linguaggio della tarda maturità dell’artista e costituiscono la serie più enigmatica mai composta dal pittore: segnano il suo apogeo grafico, sono il suo testamento artistico e rappresentano il punto di non ritorno nella storia dell’incisione europea, una rivoluzione estetica che segna l’inizio dell’espressionismo moderno.

All’interno del percorso della mostra, una installazione ripropone, in forma rivisitata, i temi de I disastri della Guerra, il ciclo incisorio iniziato da Goya nel 1810 e dedicato ai terribili avvenimenti della guerra franco-spagnola.

Orari di apertura: Da lunedì a venerdì: su prenotazione (tel.329/7503774) Sabato e domenica: 10.30 – 12.30, 15.00 – 18 Ultimo ingresso alla mostra 30 minuti prima della chiusura

Per informazioni: info@visitvigoleno.it tel.329/7503774 www.visitvigoleno.it Facebook: Vigoleno Borgo Medioevale Instagram: vigolenoborgomedioevale

Entrata: € 3.00 Riduzioni per iscritti FAI, Touring, Passaporto Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, gruppi e studenti universitari, bambini dai 6 agli 11 anni. Riduzione abbonati Trenitalia Tper consultare il sito www.trenitaliatper.it

 




Domani debuttano i venerdì piacentini edizione 2022: il programma

Presentazione ufficiale questa mattina in Municipio per l’edizione 2022 di venerdì piacentini che dopo due anni di stop causa Covid ripartiranno domani sera con fulcro in piazza Cavalli e piazza Duomo. In attesa che si formi la nuova giunta e VENGA NOMINATO L’assessore al commercio a fare gli onori di casa c’era il sindaco Katia Tarasconi.

Non appena sono venute a meno le restrizioni legate alla pandemia l’organizzatore (l’agenzia piacentina Black Lemon) si è messa all’opera per riaccendere i motori di questo “festival” che è la più importante manifestazione commerciale e turistica della provincia di Piacenza e tra le prime in Emilia, con numeri sempre crescenti: basti dire che nel 2019 vi erano stati, in 5 serate, 280.000 visitatori fra cui la metà turisti, con un indotto complessivo calcolato in sette milioni di euro.

Quella di quest’anno, come ha spiegato Nicola Bellotti, proprio per il poco tempo a disposizione per organizzarla, sarà un’edizione speciale e ridotta con solo tre venerdì.

La kermesse vede come “capi cordata” Confesercenti, Confcommercio e CNA che hanno unito le forze per la buona riuscita del festival. Il Comune di Piacenza collabora con gli organizzatori riducendo i costi di occupazione suolo pubblico per i commercianti aderenti e fornendo in comodato d’uso gratuito un palco e altri allestimenti.

I Venerdì Piacentini sono un evento che viene finanziato interamente attraverso sponsor privati ed esposizioni promozionali, senza contributi economici pubblici.

La decima edizione dei Venerdì Piacentini potrà essere realizzata anche grazie al contributo di IREN e BANCA DI PIACENZA, sponsor principali del festival e primi a confermare la propria disponibilità per consentire la ripartenza della macchina organizzativa.

E’ la prima volta che la Banca di Piacenza sostiene la manifestazione come ha spiegato il presidente del comitato esecutivo, Corrado Sforza Fogliani «E’ da una ventina d’anni che non mettevo piede in quest’aula – ha detto Sforza dove sono stato consigliere per 35 anni consecutivi. Ho voluto partecipare per dare un segnale di riconoscimento alla nuova amministrazione. Come banca abbiamo deciso di sostenere questa manifestazione credendo che si possa ritornare a quella “grande Piacenza” che richiamava tante persone da fuori provincia. E’ un auspicio per la nuova amministrazione. Vorrei ricordare che a Piacenza viene reimpiegato meno del 50% delle risorse prodotte in questa provincia e che vanno a finire in altre aree del paese ed all’estero. Bisogna pensare a politiche in grado di trattenere queste risorse.  Nel secondo dopoguerra Piacenza era al quinto posto in Italia quanto a Pil, oggi fatichiamo ad essere trentesimi. Sono convinto che questi venerdì piacentini attraggano ricchezza e che servano per fare propaganda al nostro territorio. Per questo abbiamo deciso di aderire come unica banca locale. Domani sera offriremo anche alla città uno spettacolo in piazzetta Plebiscito. Si tratta di un quartetto d’archi, gli Archimia String Quartet & Elisabetta Cois».

Il presidente di Confcommercio, Raffaele Chiappa, oltre a sottolineare come questa manifestazione abbia sempre avuto un forte impatto economico sulla città ha ricordato che «è ancora possibile per commercianti ed esercenti aderire alla manifestazione. Continueremo a lasciare aperta la possibilità di unirsi al festival fino all’ultima data».

Nicolò Maserati, presidente di Confesercenti, ha invece sottolineato come ormai sia una manifestazione così consolidata da essere divenuta anche un modello da imitare da parte di territori limitrofi ed ha citato lo studio della Cattolica secondo cui (grazie aui vari spettacoli ed eventi) sarebbe l’iniziativa culturale più importante di

Piacenza (A pensarla così sono l’81,8% dei giovani intervistati, il 50,2% degli adulti intervistati ed il 38,0% degli anziani intervistati).

Quanto costa ai commercianti ed esercenti aderire?

I commercianti con una attività in centro storico possono fare domanda per esporre la propria merce in strada, esclusivamente davanti alla propria vetrina (su ordine della questura), per un’area di circa 3 metri quadrati.

Gli esercenti con un bar o un ristorante in centro storico possono fare domanda per allestire o espandere il proprio plateatico, in accordo con i “vicini”, per un’area di circa 20 metri quadrati. In ogni caso, prima di autorizzare queste occupazioni, l’organizzatore compiere alcune verifiche (in particolare, nel caso oltre all’occupazione siano previsti eventi di qualsivoglia natura, l’organizzatore verifica che questi siano compatibili con gli altri appuntamenti in programma).

I commercianti associati a Unione Commercianti, Confesercenti o CNA non pagano nulla: le associazioni si faranno carico della spesa per i propri iscritti.

I commercianti del centro storico che desiderino occupare suolo pubblico dovrebbero affrontare i costi per tale occupazione, potendo godere della tariffa ridotta concessa a chi aderisce ai Venerdì Piacentini (pari a € 0,50 m2 + spese istruzione pratica ridotte complessivamente a € 60,00).

Ogni commerciante, previa presentazione della domanda e ottenuta l’autorizzazione da parte dell’organizzatore, può naturalmente scegliere di fare autonomamente le pratiche per l’occupazione di suolo pubblico in Comune, producendo la documentazione tecnica necessaria.

Tutte le somme citate non sono destinate all’organizzatore (Blacklemon), bensì sono legate ai costi burocratici delle pratiche amministrative presso il Comune di Piacenza.

Nel file allegato potete trovare il programma delle tre serate. (Attenzione il quartetto d’archi in piazzetta plebiscito è programmato per domani sera 1 luglio e non per l’8 luglio).




Patti Smith: “Torneremo a Piacenza e suoneremo all’aperto”

«Torneremo ancora e suoneremo all’aperto». Si è concluso con questa promessa di Patti Smith il concerto che ieri sera l’artista americana ha tenuto all’interno della chiesa di Santa Maria di Campagna mentre fuori, sul piazzale delle Crociate, cadeva quella pioggia battente che per sfortunato fato ha negato ad un migliaio di persone di godere di uno spettacolo ricco di sentimento, emozione e grande musica.

Dentro la basilica hanno trovato posto solo 470 persone, il limite di capienza consentito dalla legge.

La serata ha anche visto il debutto ad un evento pubblico di Katia Tarasconi che, al suo arrivo, ha salutato il presidente della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani, a cui si deve l’organizzazione dello spettacolo e poi le varie autorità presenti fra cui il prefetto Daniela Lupo, il questore Filippo Guglielmino, il generale Daniele Durante comandante del Polo di Mantenimento Pesante Nord, il presidente della Fondazione Roberto Reggi, il commissario della Camera di Commercio Filippo Cella, il direttore della casa circondariale Maria Gabriella Lusi e tanti altri.

Patti Smith è arrivata puntuale sul palco accompagnata dalla figlia Jesse Paris al pianoforte, dal figlio Jackson e dall’amico di sempre Tony Shanahan bassista e seconda voce. Al pari della sua “band” si è trattato di un concerto vibrante ma al contempo intimo e famigliare, dove hanno fatto capolino di volta in volta temi a lei cari, dalla natura alla fede, passando al ricordo dei cari che ci hanno preceduto in quel mondo che esiste oltre la vita terrena.

In più di un momento ha citato il marito scomparso, il chitarrista Fred “Sonic” Smith (Frederick Dewey Smith) noto chitarrista degli MC5, rock band di Detroit, sposato nel 1980 e scomparso prematuramente nel 1994. A lui ha dedicato una delle sue canzoni più note che ha voluto inserire anche nel concerto di ieri sera “Because the night” il cui ritornello ripete in maniera quasi ossessiva e magnetica «La notte appartiene a coloro che si amano, la notte appartiene a noi».

Anche prima di cantare il brano che l’ha resa eternamente celebre “People have the power”, Patti Smith ha ricordato che il brano è stato composta da lei e dal “padre di Jackson e Jasse” ossia dal marito Fred. Una canzone legata alla guerra in Vietnam e che è spontaneamente diventata un manifesto del pacifismo mondiale, purtroppo di assoluta contemporaneità «le persone hanno il potere per riscattare ciò che hanno fatto gli stolti».

Se davanti a canzoni meno conosciute il pubblico era rimasto silente ed inchiodato alle sedie, ammaliato da questa 75enne e dalla sua musica potente e suggestiva, con gli ultimi sopracitati brani l’anima rock dei presenti ha preso il sopravvento ed il duettare fra artista e spettatori non ha deluso, anzi è stato rafforzato da un altro pizzico di suggestione con l’alzarsi inatteso del velario che normalmente cela la statua della Madonna.

Nella scaletta hanno trovato posto anche “After the Gold Rush” di Neil Young ed un brano dell’amico Bob Dylan che la delegò a ritirare per lui il premio Nobel a Stoccolma. Nell’occasione Patti Smith canto commossa il capolavoro “A Hard Rain’s A-Gonna Fall”.

La serata di ieri si era aperta con Patti Smith che salita sul Palco ha detto «Appena siamo entrati qui in chiesa ha incominciato a piovere. Gli alberi saranno molto felici di ciò».

Ha poi letto una preghiera di San Francesco

«Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:
dove è odio, fa ch’io porti amore,
dove è offesa, ch’io porti il perdono,
dov’è discordia ch’io porti l’Unione,

dov’è dubbio fa’ ch’io porti la Fede,
dove è l’errore, ch’io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch’io porti la speranza.

Dove è tristezza, ch’io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch’io porti la luce.

Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto.
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poiché:

Se è Dando, che si riceve.
Perdonando che si è perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna».

Posato il foglio e tolti gli occhiali è partito il vero e proprio concerto con le note di Wing, canzone scritta nel 1996.  Dopo i meritatissimi applausi Patti Smith ha ricordato come quella di ieri sera fosse l’ultima tappa del tour prima di tornare a casa. «Siamo così grati – ha detto – di poter suonare in una chiesa così bella» e non a caso il titolo del secondo brano era proprio “Grateful”.

Durante l’intera esibizione più volte ha alzato gli occhi verso gli affreschi della basilica, ammirandoli e sorridendo, quasi che la bellezza del luogo la permeasse e le desse ancora più forza espressiva nell’eseguire i suoi pezzi fra cui Dancing Barefoot e Notes to the future «Una canzone per la vita e per ricordare le persone che amiamo e che ci hanno preceduto. Loro vivono nella nostra memoria».




Patrizia Barbieri: “Non sono stati fatti errori. Rimarrò in consiglio comunale”

Alla cerimonia di passaggio di consegne al nuovo sindaco, Patrizia Barbieri appare sorridente, cordiale ma soprattutto distesa. Dopo cinque anni complicati, segnati dalla pandemia, il dispiacere della sconfitta sembra mescolarsi con il sollievo di non dovere più avere sul proprio capo la responsabilità della macchina amministrativa e dell’intera comunità.

Rispondendo alle domande dei giornalisti parte proprio dal prefigurare il carico di lavoro che toccherà a chi le subentra «Ci sono tanti progetti importanti, tanti investimenti che sono una tranquillità ed una sicurezza, come ho detto in campagna elettorale. Il lavoro da fare è tantissimo. Bisogna organizzare un lavoro d’ufficio importante ed imponente. Ci sono alcuni dirigenti in scadenza. Sicuramente è una realtà complessa, questo comune è complesso. Sono stati cinque anni difficili. Ciascuno ha cercato di fare la propria parte, ma le difficoltà quotidiane sono pesanti».

Se in queste ore, senza uscire allo scoperto, qualcuno all’interno del centro destra sembrerebbe aver iniziato “la resa” dei conti, imputando svariate colpe della sconfitta a Patrizia Barbieri e auspicando le sue dimissioni dal consiglio comunale l’ex sindaco rispedisce tutto al mittente e ribadisce il suo impegno futuro.

«Io rimango! Le colpe se le guardi qualcun altro, perché penso che questa campagna elettorale abbia dimostrato (ed il risultato della civica me lo conferma) che personalmente e chi era con me ha lavorato tanto. Hanno lavorato sicuramente anche i partiti. Errori non ne sono stati fatti, anzi penso che se andiamo a guardare quella che è stata un po’ la dinamica nazionale, alla fine Piacenza è riuscita a reggere un contraccolpo che diversamente su altre realtà ha fatto registrare dei numeri diversi e quindi delle percentuali diverse anche per quanto riguarda la sconfitta. Non lascerò assolutamente questo seggio per il semplice fatto che ritengo che il mio compito in ottemperanza a quello che i piacentini hanno voluto significare col voto è quello di stare qui di fare un’opposizione costruttiva ma comunque di dedicarmi ancora la comunità».




Passaggio di consegne fra Patrizia Barbieri e Katia Tarasconi

Si è tenuta nel primo pomeriggio di oggi una breve cerimonia per sancire il passaggio di consegne fra il sindaco uscente di Piacenza Patrizia Barbieri e quello entrante Katia Tarasconi. Dopo la proclamazione ufficiale in sala consiglio, davanti alla stampa vi è stata un cordiale saluto fra le due sindache di Piacenza che, pur militando in opposti schieramenti nutrono una profonda stima l’una nei confronti dell’altra.

Katia Tarasconi, rispondendo alle domande dei giornalisti ha detto che la prima cosa su cui si è messa subito al lavoro è la questione delle graduatorie per gli asili nido. Ha preso in mano il dossier ed ora con i dirigenti del comune cercherà il modo migliore per cercare di accontentare il maggior numero possibile di piacentini, pur nel rispetto di leggi e regolamenti.

La neo sindaco ha anche detto di essere al lavoro per costruire la squadra degli assessori. Visto che a loro toccherà il ruolo di governare la città – insieme a lei – per i prossimi anni vuole che sia una scelta ben ponderata, nata dal confronto e dallo scambio di idee con il suo schieramento. “Saranno persone competenti ed io riterrò in grado di fare gli assessori”.

“La giunta – ha detto – non sarà composta solo da tecnici perchè bisogna anche avere capacità politiche”.




Il pomeriggio di Patti Smith, nei chiostri francescani, coccolata dai frati

Sono passati oltre cinquant’anni da quando Patricia Lee Smith, detta Patti (nata a Chicago il 30 dicembre 1946) lavorava come operaia in una fabbrica di passeggini, esperienza che ispirerà Piss Factory, la canzone pubblicata sul lato B del suo disco di debutto.

Eppure la cantante, poetessa, fotografa americana – nota come “la sacerdotessa maudit del rock” – ancora oggi mantiene qualcosa di quei tempi, del suo arrivo a New York, della sua iniziale vita in ristrettezze economiche: la semplicità.

Pur avendo attraversato mezzo secolo di storia della musica mondiale, contaminando il punk con le poesie di Baudelaire e diventando una delle più importanti ed influenti cantanti del pianeta, Patti si è presentata anche a Piacenza portando con sé quei modi dolci, da antidiva, quel suo modo di essere al limite del francescanesimo, in assoluta sintonia con l’ambiente dei chiostri conventuali di via Campagna dove è arrivata nel pomeriggio di ieri, prima dello spettacolo  “An Evening Of Poetry And Music” in programma davanti alla basilica di Santa Maria di Campagna.

Ad accoglierla insieme agli altri frati, padre Secondo Ballati, superiore del convento francescano oltre a Roberto Tagliaferri responsabile dell’economato della Banca di Piacenza che è stato, di questo evento, il motore propulsivo occupandosi della non facile organizzazione ed a Mariateresa Sforza Fogliani a cui si deve l’idea originaria di “tentare il colpaccio” ed provare a scritturare la cantante americana nell’ambito dei festeggiamenti per i 500 anni della fondazione di Santa Maria di Campagna.

Su tutti e tutto purtroppo incombeva il maltempo che ha costretto a prendere la non facile decisione di cancellare l’evento esterno e riprogrammarlo dentro la Basilica.

Questo ha implicato la cancellazione di circa mille posti, in parte in seduti (settore B) ed in parte in piedi (settore C), permettendo l’ingresso solo a circa 470 persone, quelle del settore A. Una scelta sofferta ma rilevatasi, a posteriori, assolutamente necessaria e giustificata quando, a metà della serata, sulla città si è riversata una forte pioggia.

Nel pomeriggio Patti Smith, pettinata con le sue immancabili treccine, ha girovagato per i chiostri, stupenosi per piccole cose, chiedendo ai presenti spiegazioni sulla storia del luogo e dettagli architettonici, prima di ritirarsi per un momento di concentrazione pre-concerto nelle stanze messele a disposizione.

Da parte sua nessuna stramba richiesta da star, solo qualche piccolo desiderio anticipato dallo staff agli organizzatori: acqua a temperatura ambiente, pezzetti di zenzero, limoni e miele che, come insegnano le nonne, è sempre un toccasana per la gola e le corde vocali. Ed ancora tanto, tanto ghiaccio non per rinfrescare le bevande però ma per aiutare la guarigione di una caviglia. L’artista infatti, il giorno precedente, mentre passeggiava per Firenze, è inciampata sul selciato ed ha rimediato una brutta storta. Motivo per cui non ha gironzolato liberamente per Piacenza, come avrebbe fatto in una situazione normale e come aveva fatto.  Ed è anche la ragione per cui si è presentata poco dopo sul palco con un paio di infradito grigie. Nessuna volontà di pauperismo o francescanesimo (rappresentato invece dalla croce lignea portata al collo) ma una pura esigenza pratica di cui si è scusata con gli spettatori «Vi chiedo scusa per queste buffe scarpe»  ha detto spiegandone poi il perché le indossava.

«Voglio davvero ringraziare tutti qui per la loro gentilezza, a partire dai frati. E’ un posto così bello, così unico, con i gatti che gironzolano e con il canto degli uccelli».

Una volta terminata l’esibizione Patti Smith è ritornata nel suo camerino allestito nel convento, insieme ai figli Jackson e Jesse Paris ed al bassista Tony Shanahan Smith. Non è mancato qualche irriducibile fan a caccia di autografi e poi, accompagnati da un’autista, i quattro hanno lasciato Piacenza per far rotta su Malpensa dove hanno dormito in attesa di imbarcarsi stamane e rientrare in patria. Torneranno di nuovo in Italia per una seconda parte del tour italiano. Si esibirà a Milano,  al Castello Sforzesco, mentre prima di approdare nella nostra città si era esibita presso la Galleria dell’Accademia di Firenze, sotto il David di Michelangelo.

 




Il maltempo rovina la festa di Patti Smith

L’evento Patti Smith previsto per questa sera alle 21.15 si dovrà forzatamente tenere al chiuso, nella Basilica di S. Maria di Campagna. Lo comunica la Banca di Piacenza, organizzatrice dell’evento, sulla base di più bollettini meteorologici che prevedono, proprio nelle ore interessate al concerto, bombe d’acqua e pioggia sulla nostra città.

Potranno dunque accedere (entro le 20,45) al concerto in Basilica solo gli invitati in possesso dell’apposito biglietto d’invito o della comunicazione relativa all’ingresso A.

“La Banca di Piacenza – si legge nella nota – “si scusa con tutti gli invitati che non potranno assistere al concerto”.

Nel tardo pomeriggio è arrivato un comunicato anche da parte della comunità francescana, a firma di Padre Secondo Ballati, Superiore del convento francescano di Santa Maria di Campagna.

“La Fraternità francescana di Santa Maria di Campagna di Piacenza, a motivo delle previsioni di maltempo per la serata di oggi martedì 28 giugno, in cui è previsto il concerto della cantautrice Patti Smith, ha autonomamente disposto in via straordinaria la possibilità di svolgere la manifestazione all’interno della basilica, nel rispetto delle normative legate alla pandemia”.




In arrivo 150 mila euro dalla Regione per i 900 anni della cattedrale di Piacenza

Dai restauri alle mostre alle visite guidate, fino a progetti di inclusione sociale. Ma anche musica, spettacoli, proiezioni, pubblicazioni, convegni e attività didattica per gli studenti. Sono le iniziative previste per i 900 anni della Cattedrale di Piacenza, che la Regione Emilia-Romagna sosterrà con un contributo straordinario alla Diocesi di Piacenza-Bobbio di 150 mila euro.

Il sostegno al programma di iniziative celebrative è stato deciso dalla Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta attraverso fondi previsti dalla legge regionale n. 20 del 2021.

“La cattedrale di Piacenza si conferma un polo culturale, oltre che spirituale, per l’intera comunità della città di Piacenza. Se un tempo -afferma l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori- le chiese erano l’orgoglio delle città medievali, e Piacenza non fa eccezione, oggi questo anniversario rinnova tale orgoglio, unitamente a una nuova centralità contemporanea attorno alla quale si snodano iniziative in grado di coinvolgere un ampio pubblico. Le celebrazioni che abbiamo deciso di sostenere rappresentano una occasione per fare conoscere, partendo dalla struttura religiosa, un intero territorio con le sue rilevanze storiche, culturali e artistiche ma anche enogastronomiche e ambientali”.

Le iniziative
La chiesa, eretta a partire dal 1122, data impressa al di sopra del portale destro dell’edificio, custodisce opere di grande valore, tra cui su tutte spicca la magnificenza della cupola con gli affreschi del Guercino.
Il calendario di eventi, costantemente aggiornato, è disponibile all’indirizzo: https://cattedralepiacenza.it/.
Tra le tante iniziative in cattedrale, una nuova esperienza immersiva che accompagna il percorso di salita alla cupola e racconta il cantiere medievale, animando digitalmente le sculture presenti. Pannelli informativi aggiornati e una applicazione per smartphone integrata al percorso museale facilitano la visita anche in totale autonomia.
Durante l’intero anno giubilare non mancheranno le occasioni per scoprire il ricchissimo repertorio di musica medievale dell’Archivio capitolare della cattedrale. Spettacoli con suoni, luci e “visioni” esalteranno infine la magnificenza del grande tempio e della sua storia novecentenaria.

 




Asili nido: prima di stilare la graduatoria finale saranno riesaminate le domande rigettate

Le domande di iscrizione agli asili nido attualmente rigettate dal sistema come incongruenti saranno attentamente esaminate e rivalutate, prima della compilazione della graduatoria finale unica, ciò al fine di sanare eventuali errori formali e materiali riscontrabili nella compilazione delle domande, nel rispetto delle disposizioni del bando. Lo rende noto il Comune di Piacenza.

Entro e non oltre giovedì 30 giugno alle ore 12,00 le famiglie interessate potranno inviare via e.mail (indirizzo: nidi.infanzia@comune.piacenza.it) o via pec (protocollo.generale@cert.comune.piacenza.it) eventuali osservazioni o chiarimenti.

Solo una volta esaminate tutte le domande, si potrà procedere alla compilazione della graduatoria finale e definitiva per l’accesso agli asili nido.




Katia Tarasconi ha festeggiato la vittoria con i suoi sostenitori ai giardini Merluzzo

Katia Tarasconi, nuovo sindaco di Piacenza, ha voluto chiudere la lunga parentesi elettorale che l’ha portata alla conquista di palazzo Mercanti con una festa in compagnia delle persone che l’hanno sostenuta e portata a vincere il ballottaggio con Patrizia Barbieri. Erano in tanti quelli che ieri sera, lunedì 27 giugno, si sono riuniti nel giardino Merluzzo di fronte alla Luppoleria per mangiare, bere e ascoltare la musica live dei Cani della Biscia. C’erano i tantissimi volontari che si sono impegnati nella campagna, c’erano i candidati di tutte le liste, c’erano simpatizzanti, amici, famigliari, bambini. Una momento gioioso ed informale all’insegna dello stare in compagnia.

Katia Tarasconi è salita brevemeente sul palco (introdotta a modo loro dai “Cani”) ed al microfono ha ribadito il suo grazie a tutti. «Ci tenevo molto a dirvi grazie. Grazie a tutti i volontari, i candidati e a tutte le persone che hanno creduto nel progetto che abbiamo proposto per la città. Abbiamo grandi progetti per i prossimi cinque anni – ha detto – ma, statene certi, lavoreremo anche sulle piccole cose, ci prenderemo cura di Piacenza».