Dal PNRR via libera ai progetti per nuovi impianti sportivi nelle scuole Calvino e Carella;

Dopo il finanziamento ottenuto per la costruzione della nuova mensa alla scuola Carella di Via Labò, arrivano altre buone notizie per il Comune di Piacenza in ambito di edilizia scolastica. E’ notizia dei giorni scorsi, infatti, l’ammissione a finanziamento, a fondo perduto, della progettazione definitiva ed esecutiva di due interventi per la realizzazione di un nuovo impianto sportivo anche a servizio della scuola “Calvino” in via Stradella e di un nuovo impianto sportivo presso la scuola primaria “Carella”. A questi interventi, che hanno ottenuto un finanziamento di oltre 175 mila euro l’uno, si aggiunge un altro finanziamento, di 108mila euro, per la progettazione definitiva ed esecutiva di lavori di adeguamento sismico ed antincendio dell’edificio scolastico di via Caduti sul Lavoro (scuola primaria e infanzia).

“Amministrare significa lavorare con testa, competenza e determinazione per il bene della propria comunità – sottolinea Patrizia Barbieri commentando con soddisfazione il risultato ottenuto – I nuovi finanziamenti, che portano il totale di quelli che abbiamo ottenuto in questi ultimi anni per far ripartire Piacenza dopo la pandemia a ben oltre 77 milioni di euro, certificano la bontà del lavoro svolto in fase di programmazione e l’avere ben intercettato le esigenze della città. Abbiamo in ambito di edilizia scolastica investito in questi anni oltre 3 milioni di euro per la manutenzione straordinaria del patrimonio esistente, la riqualificazione energetica e la connettività e la riqualificazione delle palestre, senza considerare come stiamo lavorando per la realizzazione di un nuovo campus scolastico all’ex Laboratorio Pontieri e una nuova scuola con palestra all’ex Manifattura Tabacchi. Il futuro della nostra città passa necessariamente dai nostri giovani e dalla loro formazione, sulla quale anche un’edilizia scolastica moderna e innovativa può incidere in modo importante”




La domenica elettorale di Katia Tarasconi

A una settimana esatta dal voto di ballottaggio con cui i piacentini sceglieranno la loro nuova sindaca, è stata una domenica ricca di appuntamenti per la candidata sindaco del centrosinistra Katia Tarasconi. La mattina è iniziata con l’ormai consueto appuntamento “Un caffè con KT”, dove KT sta per Katia Tarasconi naturalmente. Ieri l’appuntamento era un po’ più tardi del solito, essendo domenica: alle 9,30 al Battisti di fronte alla chiesa di San Donnino, pieno centro. La colazione all’aperto è stata l’occasione, l’ennesima, per incontrare tanti cittadini: «E’ stata una bella iniezione di fiducia ed entusiasmo» ha commentato la candidata.
Alle 11 Katia Tarasconi, in qualità di rappresentante della Regione Emilia-Romagna, si è sposata alla Faggiola di Podenzano dove si teneva un grande evento che coinvolgeva le comunità sarde piacentine e non solo: era il “Sa Die de sa FASI” con stand gastronomici, canti, tosatura delle pecore e altro ancora. Ma soprattutto si è tenuta l’inaugurazione della nuova sede nazionale della Fasi, la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia; sede nazionale che si trova ora quindi all’interno della corte della Faggiola. Per l’occasione era presente la vicepresidente della Regione Sardegna, arrivata apposta da Cagliari, Alessandra Zedda, oltre naturalmente al nuovo presidente nazionale Bastianino Mossa e alla ex presidente Serafina Mascia.
La giornata è proseguita con il solito tour dei banchetti elettorali (campo giochi del Facsal e Polisportivo) e poi con la partecipazione alla festa per i 75 anni di don Sbuttoni alla parrocchia di Mortizza a cui è seguita la messa in ricordo dei defunti e una preghiera per la pace e, infine, una pizza in compagnia dei parrocchiani.
In serata la candidata si è spostata alla Festa del Corpus Domini.
Un incontro con ApP
Un incontro tra coalizioni di centrosinistra, quella che sostiene la candidata Katia Tarasconi ora al ballottaggio con Patrizia Barbieri del centrodestra e quella che ha sostenuto Stefano Cugini, per «lavorare insieme sui punti programmatici sovrapponibili, sulle idee e i valori che ci accomunano e sulla visione di città». E’ la proposta che arriva direttamente dalla Tarasconi ad Alternativa per Piacenza sulla falsariga della posizione già presa nei giorni scorsi e basata sulla consapevolezza che le due anime del centrosinistra piacentino non possano che essere unite nella volontà di “mandare a casa” l’attuale amministrazione. «Arriviamo da un percorso che è stato a lungo condiviso – ribadisce Katia Tarasconi – e la prova lampante sta nei programmi, simili in molti punti e basati su uno stesso impianto di valori». E prosegue: «Resto quindi convinta che gli elettori debbano scegliere, e sceglieranno, sulla base proprio di questi programmi. L’alternativa è una sola: lasciare che a Piacenza resti al governo Patrizia Barbieri sostenuta da Lega e Fratelli d’Italia. Non è che a questo punto ci sia tanto altro da aggiungere rispetto a questo dato di fatto». «Io e la coalizione che mi ha sostenuto e mi sostiene oggi al ballottaggio del 26 giugno – aggiunge la candidata – consideriamo importante poter lavorare fianco a fianco con App sui punti programmatici per costruire insieme un futuro migliore per la nostra città. Confidiamo di poterci incontrare e parlarne in modo concreto».




Il centrodestra si ritrova al Parco della Galleana. “Si vota, si vince”

Patrizia Barbieri riunisce la coalizione per lo sprint finale: “Il 26 giugno è una scelta di campo. Noi liberi da poteri forti e condizionamenti”

“Si vota, si vince!” E’ il messaggio, forte e chiaro, lanciato quest’oggi da Patrizia Barbieri ai candidati della coalizione, volontari e collaboratori chiamati al Parco della Galleana, da diffondere nell’ultima settimana di campagna elettorale in vista del ballottaggio di domenica 26 giugno. “Non possiamo lasciare la città nelle mani di poteri forti, di influenze romane e bolognesi che puntano a riappropriarsi del controllo di Piacenza. Noi siamo una forza libera, perché la nostra è la forza della gente, dei piacentini verso i quali ci mettiamo al servizio, come sempre”.
Una carica di adrenalina per gli oltre 150 partecipanti all’incontro, “che abbiamo voluto organizzare qui, in uno degli splendidi parchi della nostra città – dice il Sindaco – perché è proprio in mezzo alla gente, come siamo ogni giorno. La nostra visione di amministrazione della città è completamente diversa da quella dei nostri competitor: la tutela e la valorizzazione della persona sono per noi centrali. Abbiamo affrontato anni difficili e devastanti come comunità, ma insieme non abbiamo mai perso la speranza e la forza di rialzarci, di aiutare chi era ed è più in difficoltà e di guardare al futuro con testa, oltre che con cuore”.
L’incontro con i sostenitori al Parco della Galleana è stato uno dei tanti appuntamenti in cui è impegnata la candidata del centrodestra e forze civiche, che sta continuando ad attraversare la città, dalle periferie al centro alle frazioni per presentare le cose fatte e il programma per i prossimi 5 anni. Questa mattina, dopo aver incontrato i cittadini in centro e sul mercato bisettimanale, Patrizia Barbieri si è trasferita al mercato della Besurica. Dopo l’incontro al Parco della Galleana, il Sindaco ha partecipato all’incontro con la Comunità islamica per poi concludere la giornata alla festa del Corpus Domini.




Tarasconi: “Abbiamo tanto in comune con il progetto di Alternativa per Piacenza”

«Sono convinta che gli elettori scelgano sulla base dei programmi e dei valori e per questo ringrazio Alternativa per Piacenza per l’apertura al dialogo basato proprio sul confronto dei programmi».
Katia Tarasconi, candidata sindaco per il centrosinistra, è al ballottaggio con Patrizia Barbieri, sindaca uscente e candidata per il centrodestra. Esordisce così nel commentare la nota di APP che ha sostenuto Stefano Cugini nella prima fase della campagna elettorale che si è conclusa con il voto del 12 giugno. Voto che oggi vede avanti di due punti la candidata del centrosinistra.
«Gli elettori domenica scorsa hanno fatto una scelta che riguarda il futuro di Piacenza – prosegue Tarasconi – ed è stata una scelta importante, che dà speranza a un elettorato che si riconosce in un impianto di valori diversissimo da quello della destra. Parliamo di una Piacenza più verde, sostenibile, che mette al centro i servizi alla persona, la cura, la manutenzione. Una Piacenza diversa da quella che abbiamo visto in questi anni di amministrazione Barbieri». E ancora, parlando direttamente ad APP: «Su questa visione abbiamo tanto in comune con il progetto di Alternativa per Piacenza. I programmi sono sovrapponibili in molti punti perché nascono da una “casa” comune, da idee condivise. Basti pensare alla sanità: il programma è simile sul tema dell’integrazione socio sanitaria, le case della salute, il ruolo dei privati a integrazione della sanità pubblica. Abbiamo la stessa idea sul nuovo ospedale, un tema cardine di tutta la campagna. Siamo in accordo su come valorizzare l’attuale polichirurgico in un’ottica di valorizzazione della parte antica. Siamo d’accordo anche sulle politiche ambientali: forestazione, parchi, manutenzione e decoro, piste ciclabili. Il programma è simile anche sulle politiche energetiche, sull’infanzia, sulla cultura e la scuola, sulla legalità». In effetti sono davvero tanti i punti in comune, e non sono punti programmatici di poco conto. Ed è su questa base che parte la riflessione e la risposta di Katia Tarasconi rivolta a Stefano Cugini e all’elettorato che l’ha sostenuto nella sua campagna fino al 12 giugno: «Siamo simili ma abbiamo fatto percorsi diversi per arrivare fino ad oggi, fino al ballottaggio. Ora è in gioco il futuro di Piacenza. Abbiamo l’occasione per tornare a governare la nostra città,per ridare alla nostra città un’amministrazione che si riconosce nei valori che sia nella mia coalizione sia nel progetto di APP sono fondamentali. L’alternativa è lasciare che a Piacenza resti al governo la destra».




Aimi (Forza Italia): “La vittoria è possibile ma è necessaria la massima unità del centrodestra”

Il senatore Enrico Aimi, coordinatore regionale di Forza Italia Emilia-Romagna, sul prossimo ballottaggio per la elezione del nuovo sindaco di Piacenza: “Credo che Patrizia Barbieri sia autenticamente innamorata di Piacenza e lo ha dimostrato in questi 5 anni di buona amministrazione in cui ha operato senza risparmiarsi, superando momenti molto difficili, a partire da quelli causati dalla pandemia. Non si può lasciare un ottimo lavoro a metà, occorre un secondo mandato nell’interesse di tutti. La vittoria è possibile ma è necessaria la massima unità del centrodestra: bisogna assolutamente recarsi alle urne per battere le sinistre. L’alternativa mediocre che hanno messo in campo consegnerebbe Piacenza al degrado e alla depressione economica. Ora si confrontano due visioni molto diverse e credo di poter dire due modelli opposti di città’. Il voto al ballottaggio per Patrizia Barbieri dovrebbe rappresentare un atto di riconoscimento e di stima per la Sua passione, la Sua competenza, per il Suo alto impegno e per gli importanti risultati conseguiti. Il mio vuole essere un appello forte al voto e alla massima unità di tutti gli elettori di un centrodestra unito che non si rassegnano a consegnare Piacenza al sistema politico e ideologizzato delle sinistre. Con Patrizia Barbieri Piacenza conserverà una dignità e autonomia e non sarà Colonia di alcun altro potere.”

 




L’appello di Fratelli d’Italia a Sforza: “Il centrodestra vince se è unito”. Un accordo sembra al momento difficile

Nella corsa elettorale verso il ballottaggiio interviene anche l’avv. Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, che lancia un appello all’Associazione Liberali ed all’avvocato Sforza Fogliani, nella speranza di ricucire lo strappo e far confluire quel fondamentale 8,30% verso Patrizia Barbieri.

«Il centrodestra – scrive Barcaiuolo – nelle sue varie articolazioni (delle formazioni politiche e di quelle civiche) vince se è unito, non solo dai comuni valori e da un’idea di Stato non invasivo ed espropriativo dei diritti dei cittadini, ma anche quando tale si presenta alle elezioni.

Come accaduto anche in altre città, il centrodestra a Piacenza al primo turno non si è presentato compatto, manifestando una vivacità di proposte e di idee mai tra loro alternative. A Piacenza, la domanda unica da porsi ora è: si vuole consentire una rinnovata esperienza di centrodestra – nei programmi, nelle idee e nelle persone – o consegnare la città nelle mani di un’alleanza radical-chic che già affonda le radici del potere ovunque a partire dalla Regione?

Non avendo Fratelli d’Italia alcun dubbio nel battersi per una vittoria del centrodestra a Piacenza, non possiamo che ricercare una convergenza con l’Associazione dei Liberali Piacentini, nelle forme che essa riterrà più gradita, nella convinzione piena che il 26 giugno i piacentini riconfermeranno sindaco Patrizia Barbieri, persona libera che vuole bene alla sua città».

Dunque Barcaiuolo dicendosi disposto ad una convergenza “nelle forme più gradite”  ai vertici dell’associazione di via Cittadella, sembrerebbe lanciare nel campo di Sforza quel calumet della pace che fino ad ora non era pervenuto. Basterà a colmare il vallo che si è aperto fra il sindaco uscente ed il presidente della Banca di Piacenza, “to bridge the gap” per dirla all’inglese? Molti nutrono seri dubbi al riguardo almeno leggendo i tweet che l’avvocato Sforza lancia almeno un paio di volte al giorno dal suo profilo social e che danno conto di un rapporto tuttora distante fra i due. Intorno alle 14,30 Sforza aveva scritto «LA SINDACHESSA NON VUOLE CHE IO FACCIA RICHIESTE PROGRAMMATICHE, LE CHIAMA IMPOSIZIONI. Mi sarei allora impegnato in una campagna elettorale per confermare lei sic et simpliciter? È questo solo che volevano gli amici che con tanta generosità mi hanno votato?». Ed ancora «Che la sindachessa voglia riservare a se stessa, rigorosamente solo e tutto, sia la scelta degli assessori che il programma con le opere da farsi, sinceramente mi preoccupa. Non dico altro, ecco perché fa finta di volere il confronto ma poi, quando siamo al momento giusto spara…».

 

 




Alternativa per Piacenza: “Accordo con la Tarasconi solo a fronte di una sua netta scelta di campo”

Si avvicina la deadline per gli apparentamenti formali in vista del ballottaggio per scegliere il prossimo sindaco di Piacenza. Salvo sorprese dell’ultimo minuto nè Tarasconi nè Barbieri metteranno nero su bianco un’alleanza con Sforza o con Cugini mentre restano apparecchiati i tavoli della trattativa che potrebbero portare ad un endorsment nei confronti di una delle due contendenti. In attesa di sapere cosa decideranno Sforza ed i Liberali (che secondo tanto insistenti quanto non confermati messaggi via WhatsApp avrebbero già stretto un’alleanza di ferro) ieri sera, al teatro Trieste 34, si è tenuta l’assemblea plenaria di Alternativa per Piacenza che «ha conferito il mandato a Stefano Cugini di sondare con la candidata  Tarasconi quanto del cosiddetto “Libro Giallo” possa diventare patrimonio condiviso».

App però chiede «Una scelta di campo netta, per garantire i prossimi anni di amministrazione a un centrosinistra non di facciata. Coerente con l’idea che il campo largo non possa essere un pot pourri disposto a imbarcare tutti per puro calcolo e ferma nel rivendicare il bisogno di un diverso approccio all’agire politico».
«ApP nasce per sconfiggere la destra cupa e reazionaria, per riunire il centrosinistra e rappresentare chi è più in difficoltà – ha detto Cugini – da questi principi non ci siamo mai mossi. Abbiamo la fiducia di più di 4.000 persone da ripagare. Diamo voce a una sinistra ecologista, popolare, inclusiva e lo faremo con scelte chiare, motivate e coerenti. I due programmi nascono da un lungo tratto di lavoro comune. Avremmo considerato l’apparentamento formale in quanto massima garanzia della buona fede di riprendere un percorso interrotto, con un’apertura di credito al governo partecipato della città. No a dinamiche da vecchia politica, non ci interessano poltrone in giunta. Il nostro posto è il consiglio comunale, che avremmo desiderato presidiare con numeri diversi. Abbiamo dovuto constatare che per il segretario PD, mai smentito, l’apparentamento sarebbe invece “suicida”. Addirittura. Per noi è “suicida” ridare vigore alla destra uscita tramortita dal primo turno. Non capiamo, coltivando ancora spinte ideali, la continua ricerca dei voti in campo avverso quando tra l’elettorato di ApP ci sono i numeri per vincere e dovrebbe esserci quel cuore tanto protagonista in campagna elettorale. Purtroppo “il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce”. O forse si.»

 




Patrizia Barbieri: “Non promettiamo cose mirabolanti ma un impegno costante”

“Noi con la gente e per la gente, lontani da logiche di potere e liberi di lavorare per il bene della nostra comunità”. Patrizia Barbieri lo ripete come un mantra in queste intense giornate di campagna elettorale tra i piacentini.

Ieri pomeriggio l’affollato incontro a Vallera, dove il Sindaco ha evidenziato ai presenti i tanti lavori svolti per la frazione, a partire dalla sistemazione di strade e marciapiedi, la posa della nuova telecamera di sorveglianza tra le oltre 50 installate in città, la nuova illuminazione tra Strada della Maganza e la tangenziale, la sistemazione dell’area verde vicino all’anfiteatro dove è stata portata l’acqua e dell’ex scuola che è pronta all’uso.

“Lavori resi possibili – ha detto il Sindaco confrontandosi con i cittadini – grazie alla condivisione e alla collaborazione con voi e così sarà sempre, perché questa è la mia idea di amministrazione, fatta al servizio delle persone”.

“E’ stato fatto tutto? Certo che no e domani mattina sarò di nuovo al lavoro per rispondere alle segnalazioni che mi avete fatto oggi”, ha proseguito Barbieri, sottolineando come “siamo arrivati trovando in molti casi una situazione di incuria e abbandono della città lasciata in eredità dalle Giunte di sinistra. Proprio da coloro che oggi si candidano come i paladini del decoro. Ci siamo rimboccati le maniche e, nonostante il blocco dei cantieri che ha causato rallentamenti nei lavori al di là del periodo di più stretto lock-down, abbiamo realizzato una serie importante di interventi dal centro alle periferie e alle frazioni, ponendo anche le basi, attraverso progetti concreti e già finanziati, per proseguire nei prossimi anni il nostro impegno con ancora più determinazione e incisività per il bene della comunità piacentina”.

Gli incontri sul territorio sono proseguiti nella giornata di venerdì, dal banchetto di Largo Battisti a Piazza Duomo e al mercato contadino, “che è un’altra nostra eccellenza e che abbiamo voluto valorizzare”, passando poi nel pomeriggio ai Giardini Merluzzo e visitando Borgo Faxhall, “dove grazie all’accordo raggiunto con la Regione, si realizzerà un importante investimento per l’allargamento del Centro per l’impiego e la rivitalizzazione dell’area, anche in ottica di maggiore sicurezza” e la stazione. “Anche qui abbiamo fatto molto”, ha sottolineato il Sindaco ricordando come “alcune criticità che si trascinavano da anni siano state risolte. A partire dalla installazione delle rastrelliere che erano state rimosse dalla Giunta Dosi creando una situazione di disordine e degrado, fino alla sistemazione dell’area verde e della fontana che con un accordo di partnership è ora affidata alle cure di Iren. O ancora sul deposito bici della stazione che oggi è aperto H24 e 7 giorni su 7 ed è gratuito per gli abbonati al treno”.

“Non promettiamo cose mirabolanti né voli pindarici su taxi volanti – ha aggiunto Barbieri prima di raggiungere gli altri appuntamenti della giornata – ma un impegno costante e concreto insieme ai miei collaboratori e agli assessori che sceglierò nella massima libertà, senza condizionamenti o dettature, tanto meno romane o bolognesi”.




La campagna elettorale di Katia Tarasconi ricomincia con un caffè

Un caffè con KT”, che sta per Katia Tarasconi. L’iniziativa è partita questa mattina dal Bar Tabacchi Panetto alla Farnesiana e proseguirà per tutta la durata di questa seconda fase di campagna elettorale, quella che porterà al ballottaggio del prossimo 26 giugno: il giorno in cui i piacentini decideranno chi sarà la loro prossima sindaca.

Alle 8,30 la candidata del centrosinistra si è presentata al bar Panetto, dunque, e ha condiviso la colazione con i numerosi presenti chiacchierando della campagna elettorale, del futuro di Piacenza, del nuovo ospedale e di altri argomenti. Tra gli avventori del bar c’era anche Ignazio Brambati, residente della zona e già assessore del Comune di Piacenza per due amministrazioni di centrosinistra dal 2002 al 2012. Con lui la candidata ha parlato a lungo del programma.

La giornata è poi proseguita con il solito tour del banchetti elettorali: piazza Duomo, Besurica, parcheggio dell’Esselunga di via Conciliazione.

Oggi però è stata una giornata scandita anche da impegni con gli organi di informazione: in mattinata Tarasconi era nella sede di Radio Sound, a Pittolo, mentre nel primo pomeriggio era negli studi di Telelibertà per la registrazione della trasmissione Doppio Turno.

In serata altri appuntamenti elettorali: festa Rebeldes a Sant’Antonio e a seguire incontro in San Giuseppe Operaio.

Gli appuntamenti non si fermano nemmeno nel weekend, anzi. Domani mattina alle 9.30 il “Caffè con KT” è previsto al Mimmo’s Cafè nella Galleria del Sole, al centro commerciale Farnesiana.

Dalle 10 alle 12 invece, la candidata sarà al banchetto elettorale del Caffè dei Mercanti insieme all’europarlamentare Elisabetta Gualmini, a Piacenza per sostenere Tarasconi in questa sfida per il ballottaggio.

Un sostegno molto concreto: la deputata dem sarà al banchetto elettorale nei pressi del Caffè dei Mercanti a collaborare con i volontari impegnati nel volantinaggio.

Chiunque sia interessato a incontrare la candidata e la parlamentare (esperta di questioni europee e di come le città possano trarre vantaggio dalle relazioni con l’Europa) può raggiungerle al banchetto del Caffè dei Mercanti, tra piazza Cavalli e l’imbocco di via Calzolai.

 

 




Mercoledì iniziano gli esami di maturità

Prenderanno il via mercoledì prossimo, 22 giugno, gli esami di maturità per l’anno scolastico 2021/22 che vedranno coinvolti, in Emilia-Romagna, 35.796 mila studenti.  A Piacenza saranno 2.295.

L’esame sarà composto da tre prove. La prima prova consiste in una prova scritta nazionale di lingua italiana.  La seconda è una prova scritta sulla disciplina di indirizzo indicata dal Ministero dell’istruzione. La terza prova consiste in un colloquio. Solo per questa terza prova, se il candidato dovesse trovarsi in condizione di non poter lasciare, per seri e documentati motivi, il proprio domicilio potrà sostenere il colloquio in videoconferenza.

La votazione si calcola in centesimi: il voto massimo resta 100, il minimo 60. È prevista la possibilità di assegnare fino a cinque punti di bonus; possono ottenere la lode quei candidati che conseguono il punteggio massimo sia nel credito sia nelle prove.

Anche quest’anno è previsto il curriculum dello studente, documento rappresentativo dell’intero profilo dello studente, che riporta al suo interno le informazioni relative al percorso scolastico, le certificazioni conseguite e le attività extrascolastiche svolte nel corso degli anni. Anche di quanto contenuto nel curriculum le commissioni terranno conto nella conduzione del colloquio.

Per la prima volta giungono all’Esame di Stato gli studenti dei percorsi sperimentali quadriennali istituiti nell’anno scolastico 2018-2019. Si tratta per l’Emilia-Romagna di 11 classi quarte attive in 11 scuole (9 statali e 2 paritarie), per un totale di 203 studenti (178 alle statali e 25 alle paritarie).

In Emilia-Romagna gli studenti candidati all’Esame di Stato del II ciclo sono complessivamente 35.796 (lo scorso anno erano 35.786).

* Fonte dati: portale SIDI – dati aggiornati al 19 maggio 2022

Provincia Candidati interni Ist. Scol. Statali Candidati interni Ist. Scol. Paritarie Candidati Esterni Totale candidati per provincia
Bologna 6.973 445 150 7.568
Ferrara 2.693 30 44 2.767
Forlì-Cesena 3.406 28 75 3.509
Modena 6.112 161 104 6.377
Parma 3.534 38 56 3.628
Piacenza 2.163 78 54 2.295
Ravenna 2.853 13 42 2.908
Reggio Emilia 3.784 79 80 3.943
Rimini 2.659 98 44 2.801
Totale candidati

Regionale  

34.177 970 649 35.796

Candidati per tipologia di scuola

Provincia Istituti Professionali Istituti Tecnici Licei
Bologna 1.305 2.520 3.744
Ferrara 577 868 1.322
Forlì-Cesena 658 1.218 1.633
Modena 1.255 2.382 2.740
Parma 605 1.287 1.738
Piacenza 336 780 1.182
Ravenna 718 979 1.211
Reggio Emilia 1.051 1.206 1.686
Rimini 659 855 1.287
Totale candidati Regionale 7.164 12.095 16.543

 

Saranno invece 872 (l’anno scorso erano 841) le commissioni esaminatrici impegnate negli esami di Stato, 57 a Piacenza. 

“Gli esami di stato 2022, con modalità quasi completamente improntate al modello originario prepandemia, in questo momento storico – spiega il Vice Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, Bruno Di Palma – sono testimonianza del progressivo rientro alla normalità e del correlato bisogno, anche dei ragazzi, di percepire tale condizione anche in queste fasi ‘topiche’ del percorso scolastico. Con lo svolgimento degli esami di stato – prosegue Bruno Di Palma – si avvia a conclusione un anno scolastico certamente complesso che ha potuto svolgersi regolarmente anche e soprattutto grazie all’impegno professionale profuso dal personale scolastico, dirigenti, docenti e personale ATA, e al fattivo spirito di collaborazione quotidianamente dimostrato dalle famiglie. Gli esami di Stato – conclude Bruno Di Palma – sono un’ulteriore opportunità per i ragazzi di mettersi in gioco e di potenziare le proprie competenze e conoscenze. Auspico che tutte le studentesse e gli studenti possano conservare in futuro un felice ricordo di questa importante prova”.




Maratona musicale contemporanea al Conservatorio Nicolini: 12 ore no stop

Dodici ore consecutive di musica contemporanea al Conservatorio Nicolini. Domenica 19 giugno dalle 11 alle 23 l’istituto di alta formazione musicale piacentina ospita ‘All Day Contemporary Music’ maratona musicale inserita nel Festival MusicMediale organizzato con la Fondazione Teatri di Piacenza. Installazioni, concerti, incontri, videomapping e performance elettroacustiche si alterneranno sul palco del Salone, nel cortile e in altre aule, per mostrare (e far ascoltare) un grande spaccato di musica contemporanea eseguita dagli studenti del Nicolini. Una cinquantina di mini-eventi gratuiti che culmineranno, intorno alle 19, con la consegna delle borse di studio messe a disposizione dall’associazione ‘Il Ritmo del Cuore’.

Visualizza il programma

 




Stefano Torre al Festival internazionale della poesia di Genova

Domenica 19 giugno 2022, il poeta il piacentino Stefano Torre sarà al festival internazionale di Poesia di Genova, intitolato PAROLE SPALANCATE e giunto alla ventottesima edizione.

L’incontro pubblico è previsto per le ore 18 al Peter Pan White, nei giardini intitolati a Giacomo Lercaro sul litorale di Genova Quinto.

L’occasione sarà quella della presentazione del volume antologico IL GOMMONE FORATO, curato da Tania Di Malta ed al quale ha partecipato con 5 poesie anche il poeta piacentino, notissimo in città per le sue performances surreali da candidato sindaco.

IL GOMMONE FORATO

L’antologia, edita da puntoacapo, ha come sottotitolo: “la poesia civile del realismo terminale”, e raccoglie opere dedicate ad alcuni temi forti degli ultimi anni nell’ambito della giustizia sociale, dalla ricorrenza della morte di Giuseppe Pinelli, alla dipartita di Giulietto Chiesa, di Willy Monteiro Duarte e di Gino Strada, al ritiro dall’Afghanistan delle truppe occidentali, alle moltitudini di immigrati che affollano i campi al confine della Bosnia in condizioni disumane.

I nomi coinvolti nella raccolta sono prestigiosi, da Guido Oldani, padre fondatore del Realismo Terminale, a Giuseppe Langella, a Tania di Malta, a Brunivo Buttarelli e Gaetano Grillo su tutti.

TANIA DI MALTA CURATRICE DEL VOLUME

Nella nota introduttiva, Tania Di Malta definisce l’antologia una sorta di Calendario da scorrere evento per evento, in modo critico, per ricordare chi eravamo e cosa ci è successo. Insomma, si tratta di un compendio utile per rileggere alcuni degli eventi degli ultimi anni con una chiave di lettura non proprio scontata ed anzi, estremamente critica della realtà attuale e dotata di una sorta di vis profetica che, seppur in modo non monolitico, comunque propone ottiche diverse per interpretare il mondo e la sua sorte.

STEFANO TORRE

Stefano Torre, oltre alla pubblicazione di due volumi con le raccolte: “Marinai e poeti sono tutti morti” ed il “cristallino di piombo”, ha partecipato con i suoi testi a numerose antologie, tra le quali ricordiamo: “Nascondere Nagasaki” ed “Hacker pentiti contro i realisti terminali” edite da Mursia. Ha inoltre pubblicato il volume: “Il principe di Danimarca”, con riflessioni sulla antropologia della contemporaneità. Suoi testi sono stati oggetto di numerosi Reading a festival poetici, e pubblicati su riviste letterarie e non, in Italia ed all’estero.

Nella antologia Il gommone forato, le sue poesie sono raggruppate con il titolo de, Il Metro, a voler significare il nuovo metro di misura dell’uomo, basato su scale valoriali differenti da quelle del passato.

IL REALISMO TERMINALE

Il Realismo Terminale, che trova nella poesia civile una sua naturale vocazione espressiva, è un movimento letterario ed artistico fondato nel 2010 da Guido Oldani, recente candidato al premio Nobel, che basa la sua ragion d’essere sulla constatazione del predominio degli oggetti, dei manufatti, rispetto alla natura.

È da qui che Oldani è partito per disegnare una vera e propria inversione dei termini di paragone, nella quale non sono più le Cose, gli oggetti, ad assomigliare alla natura ma viceversa.

Non è più l’auto da corsa a correre veloce come una lepre ma il contrario, perché è la lepre ad andare forte come un’auto. Non saranno più occhi azzurri come il cielo a farti innamorare, ma occhi chiari come perle o luminosi come lampioni, insomma l’uomo del terzo millennio ha bisogno di una raffigurazione che tenga conto del sopravvento della artificialità sulla naturalità, in una sorta di gara nella quale ciò che è artificiale corre spinto da un motore nuovo e potente, mentre la natura ha perso un cilindro nel suo motore ormai vetusto e bolso. Il sorpasso è inevitabile ed il distacco è sempre più grande.

Torre ha aderito al Realismo Terminale nel 2019, dopo aver conosciuto Guido Oldani e Tania Di Malta e da allora ha contribuito con la sua visione del mondo alla crescita del movimento.