Montaruli (FdI): “Il voto a Fratelli d’Italia per Piacenza che riparte”

Fratelli d’Italia ha chiuso la campagna elettorale oggi pomeriggio in un affollato incontro a Palazzo Farnese. A pochi giorni dal voto, è stato Tommaso Foti ad evidenziare come “volge al termine una delle campagne elettorali comunali più brutte che si ricordino a Piacenza. La parola d’ordine è stata “no Barbieri”: non un candidato sindaco avversario che dica che cosa avrebbe fatto al posto del sindaco Barbieri durante la pandemia”.

Il parlamentare di Fratelli d’Italia ha quindi aggiunto: “Non un avversario che riconosca alla Barbieri di avere revocato l’aumento dell’addizionale Irpef già deciso dalla giunta di sinistra, con un risparmio per i piacentini di 12 milioni di euro. E, infine, non un avversario che, quanto meno, ammetta che la mostra sul Klimt sta riscuotendo un clamoroso successo, con i suoi attuali 40.000 visitatori”.

“Migliorare è sempre possibile e lo è anche a Piacenza. Dopo 15 anni di governo della sinistra c’erano più macerie che progetti. Siamo convinti che con il rinnovato contributo di idee, di valori, di passione e di militanza degli esponenti di Fratelli d’Italia – ha concluso Foti – i prossimi cinque anni saranno esaltanti per la città e per il suo sindaco Patrizia Barbieri”. “Fratelli d’Italia – ha evidenziato l’on. Augusta Montaruli, giovane e spigliata parlamentare torinese – vuole un centrodestra unito, che rivendichi con orgoglio il suo essere alternativo alla sinistra. A Piacenza è così: un esempio da seguire”.  “E ciò – ha proseguito l’esponente di Fratelli d’Italia – assume ancora più rilievo oggi di fronte alle ingerenze dell’alta finanza internazionale e di chi non vede l’ora di poter svendere la sovranità e gli interessi dell’Italia”. “In questi anni, senza mai aver vinto un’elezione politica, il PD ha stremato gli italiani con politiche sbagliate e dannose. Davvero vi sono piacentini  – ha concluso Montaruli – vogliono consegnare ai suoi esponenti locali le chiavi della città di Piacenza? In ogni caso il voto a Fratelli d’Italia è la migliore garanzia perché ciò non accada”




Il Consorzio di Bonifica di Piacenza in soccorso delle api e dell’ambiente

Nuova collaborazione tra il Consorzio di Bonifica di Piacenza e APAP (Associazione Provinciale degli Apicoltori Piacentini) in soccorso delle api e dell’ambiente.  Lo rende noto il Presidente del Consorzio di Bonifica Luigi Bisi: “Ringrazio il Presidente di APAP Ernesto Torretta per averci coinvolto in questo progetto che è nel solco della sostenibilità e attesta ancora una volta che la multifunzionalità di impianti e invasi interessa non solo la difesa idraulica, l’agricoltura e la produzione di energia, ma anche l’ambiente. Come Consorzio abbiamo messo a disposizione alcune aree verdi nei pressi dei nostri impianti. La prima in cui verrà posizionato un apiario è in comune di Rivergaro dov’è ubicata l’Aula Blu, una sede didattica dell’ente circondata da un grande prato e affacciata sul fiume Trebbia. A gestire le arnie saranno Marco Gatti e Maurizio Guerrieri”.

Così ha commentato l’iniziativa il Presidente dell’APAP Ernesto Torretta: “Con questa collaborazione valorizziamo sia luoghi ambientalmente privilegiati sia aree marginali fornendo un importante contributo alla qualità di vita delle api che producono il miele del nostro territorio e sono una sentinella dell’ecosistema”.

Tanti sono i problemi per l’utilissimo insetto, da cui dipende gran parte della biodiversità del Pianeta: cambiamenti climatici, inquinamento, ma anche la varroa destructor, un acaro parassita, simile ad una piccola zecca, che intacca la covata e si nutre dell’emolinfa degli insetti; crea danni devastanti, perché le api subiscono malformazioni e vivono molto meno, infettando l’apiario.

Oggi le api sono molto meno autosufficienti e senza l’ausilio dell’uomo, in molti casi, non sarebbero in grado di sopravvivere.

Ad incidere fortemente sono anche i cambiamenti climatici e in primis la siccità. La diga Molato a Nibbiano (Alta Val Tidone) inizia la stagione irrigua al solo 41% della sua capacità (all’appello mancano 4,5 milioni di metri cubi di acqua). Per la diga di Mignano (Vernasca) siamo circa al 71% dell’invaso ma anche qui manca tanta risorsa preziosa e precisamente 2,8 milioni di mc di acqua.




I 500 anni di Santa Maria di Campagna celebrati con l’annullo postale raffigurante Alessio Tramello

Grande interesse per le iniziative filateliche promosse dalla Banca di Piacenza a ricordo dei 500 anni dalla posa della prima pietra di Santa Maria di Campagna, e non solo. Nella Biblioteca del Convento, per i “Giovedì della Basilica”, il condirettore generale Pietro Coppelli ha questa sera dapprima ricordato l’emissione – voluta dalla Banca – del francobollo di Stato per i centenari del Duomo e di Santa Maria di Campagna, la cui uscita ufficiale è prevista per quest’autunno, in occasione della festa di Santa Giustina. «Il ministero dello Sviluppo economico – ha spiegato il dott. Coppelli – ha autorizzato l’emissione al termine di un’impegnativa istruttoria. Ed è stata la stessa Banca a richiedere che il francobollo riguardasse anche i 900 anni della Cattedrale».

Il condirettore generale ha quindi illustrato la seconda iniziativa della Banca: l’annullo per celebrare i 500 anni della Basilica di Campagna autorizzato da Poste Italiane, che porta la data del 9 giugno e nel quale è raffigurata l’immagine dell’architetto Alessio Tramello (progettista del santuario mariano) tratta dal volume di padre Andrea Corna “Profili di illustri piacentini” (1914). Presentata, nel corso della serata, anche la cartolina realizzata dall’Istituto di credito locale con riprodotta la sezione della Basilica opera del disegnatore Loreno (sic) Confortini. Cartolina (definita dal dott. Coppelli «un pezzo unico da collezionare») che, al termine dell’incontro, è stata distribuita ai partecipanti dopo essere stata timbrata con l’annullo da due funzionari dello Sportello filatelico dell’Ufficio postale di Piacenza Centro, Sportello di via Sant’Antonino dove l’annullo resterà per 4 mesi, per poi essere mandato al Museo delle Poste di Roma.

A Valeria Poli e a Carlo Ponzini il compito di soffermarsi sul tema associato all’annullo postale: “Il disegno in architettura da Alessio Tramello ad oggi”.

«Il disegno nel corso dell’Umanesimo – ha argomentato la prof. Poli – diviene un vero e proprio linguaggio capace di essere tramite tra il rilievo dell’antico e il progetto del nuovo, tra progettista, maestranze e committenza. Proprio nella fase di formazione del Tramello, risultato del confronto tra teoria e prassi di due personaggi come Bramante e Cesariano, si delinea la nuova fase rinascimentale caratterizzata dall’alternativa tra classicismo e anticlassicismo, che determinerà una ricca produzione trattatistica. In questo contesto nasce anche la cartografia urbana e territoriale, che fonde il rilievo planimetrico e la ricostruzione prospettica. Si tratta della rappresentazione prospettico-planimetrica adottata da Paolo Bolzoni nella incisione urbana del 1571 e nella prospettiva a Caprarola del 1573. La ricostruzione dei criteri progettuali tramelliani – ha concluso la relatrice – è possibile soprattutto grazie alla restituzione grafica di Pietro Gazzola degli anni ’50 e alle più recenti ricostruzioni modulari del prof. Bruno Adorni, arrivando alle ricostruzioni 3D realizzate per il video celebrativo di Santa Maria di Campagna, recentemente presentato dalla Banca, frutto della collaborazione tra Elena Bastianini, Marco Stucchi e mia».

A parere dell’arch. Ponzini «il disegno ha subìto una grande evoluzione nel tempo».

«Oggi – ha proseguito – abbiamo la totale libertà di imparare e creare disegni di tutti i tipi, grazie soprattutto all’uso della tecnologia digitale, che ci permette di avere accesso a molti strumenti con poca attrezzatura. Tuttavia, ci sono state grandi tendenze nel corso della storia, che si sono sviluppate in parallelo con le attrezzature disponibili per gli artisti di ogni epoca (l’architetto ha compiuto un excursus partendo dagli inizi dell’arte grafica nella Preistoria, per passare all’Antichità con il disegno utilizzato per farsi capire e all’Alto Medioevo, dove il disegno era radicato nella religione; e finendo con il rivoluzionario Rinascimento delle grandi scuole d’arte e l’esame del periodo XVII-XX secolo, dove il disegno si è popolarizzato, ndr). Per rimanere creativi – ha chiosato l’arch. Ponzini – è quindi necessario mantenere una mente aperta, e padroneggiare gli strumenti moderni può essere un vero vantaggio». E a dimostrazione di quanto affermato, ha mostrato una sua ricostruzione della Basica di Campagna in 3D partendo dai disegni del Tramello.




Inaugurato il megastore Max Factory, aperto a Rottofreno dove sorgeva il Mercatone Uno

E’ stato inaugurato questa mattina a Rottofreno (in Via Emilia Est 77) Max Factory, il megastore che ha ridato vita all’ex sede del Mercatone Uno, dopo anni di abbandono. Si tratta del 32° punto vendita aperto dalla catena cinese in Italia ed è il terzo Emilia-Romagna e il secondo nella provincia di Piacenza (l’altro si trova in città, sulla Caorsana).

Soddisfatto Stefano Giorgetti, Direttore Generale Max Factory. “Siamo fieri che questa nuova apertura di Max Factory a Rottofreno, a pochi chilometri da importanti città emiliane e lombarde, contribuisca al rilancio economico ed occupazionale della zona e fornisca un’offerta di qualità ad un prezzo competitivo. Tra le nostre priorità, quella di garantire ai clienti la possibilità di fare acquisti per soddisfare le diverse necessità della famiglia negli ambiti abbigliamento e home in un unico punto vendita. I nostri negozi si distinguono per l’ambiente accogliente, moderno e ordinato, dove gli spazi hanno un layout facilmente leggibile e sono sempre accuratamente riforniti”.

Con una superficie di 6.000 mq, proveniente – come si diceva – dall’acquisizione di uno dei punti vendita ex Mercatone Uno, il nuovo megastore vanta un’ampia offerta merceologica dal settore della casa a quello fashion, fino alla cura della persona, al pet, al bricolage e ai giocattoli. E’ dotato di un parcheggio da 600 posti e ripropone il concept architettonico e decorativo ideato e proposto sin dal 2019 in maniera coerente per tutti i punti vendita. La nuova apertura di Max Factory nel comune di Rottofreno ha creato nuove possibilità di lavoro da parte del Gruppo, in particolare 15 dipendenti ex Mercatone Uno sono stati riassorbiti e altre 20 nuove risorse sono state assunte per coprire le funzioni di addetti vendita e addetti alla cassa soprattutto all’interno del reparto fashion.

Una strategia che rispecchia il concetto di “one stop shot” e che vede la presenza in store di diversi brand. Il 45% dei marchi è Made in Italy come Agnelli, Tognana, Balllarini, Givova, Leone – per citarne alcuni – e il restante 55% di marchi di importazione con l’obiettivo di invertire i pesi nel prossimo futuro. Con tutti i brand Max Factory gode di un rapporto commerciale diretto, senza intermediari, che garantisce acquisti a prezzi vantaggiosi che l’azienda trasforma interamente in vantaggio economico per la clientela garantendo il miglior rapporto qualità-prezzo e continuità della presenza del prodotto all’interno della catena.

 




Liberali: “La sindaca durante il Covid ha fatto ciò che la legge la impegnava a fare. Non si metta medaglie”

Quali erano i compiti, i doveri ed i poteri di un qualunque sindaco durante la pandemia? Come ha agito Patrizia Barbieri durante la prima fase di Covid a Piacenza? Sono questi alcuni degli interrogativi che aleggiano nella campagna elettorale per le amministrative 2022 nella nostra città, in particolare dopo che il sindaco uscente aveva, attraverso un comunicato, aveva detto «Mi sono presa cura dei piacentini di fronte alla pandemia; è la grande opera di cui vado più fiera». Un’affermazione che aveva agitato il dibattito politico procurandole consensi ma anche svariate critiche da parte degli avversari secondo cui l’avvocato Barbieri aveva fatto solo il suo dovere e niente più. Dell’argomento oggi si occupa anche l’associazione Liberali Terzo Polo che ha come candidato sindaco l’avvocato Corrado Sforza Fogliani. I Liberali da un lato difendono la sindaca, ma dall’altro le muovono alcune osservazioni critiche.

«Il Pd – scrive l’associazione capitanata dal candidato Sforza – riconosca che la sindaca, dopo aver subito il Covid, è tornata al suo lavoro sindacale, anche prima che arrivasse il vaccino. Ma la sindaca non approfitti di questo suo aver fatto niente più di ciò che la legge stessa la impegnava a fare fino a che non avesse rinunziato alla carica, per mettersi una medaglia elettorale che non le compete. Soprattutto, poi, non attacchi il nostro candidato sindaco Corrado Sforza Fogliani senza aver neanche il coraggio di citarlo: un uomo (a cui nessuno ha mai detto che faccia una vita comoda) che, in quei giorni della prima pandemia, ha continuato a svolgere l’impegno di cui al suo ruolo nella Banca di Piacenza (la più grande azienda del piacentino) e che si è in prima persona impegnato nel reperimento in più parti d’Italia, in un momento in cui essi erano ancora merce rara, di respiratori polmonari subito offerti all’ASL. Un uomo che si è impegnato altresì ad aiutare i medici di base con una iniziativa, sempre della Banca, che nessuno ha replicato perché i lavoratori autonomi sono da nessuno, oggi, considerati, come dimostra la circostanza che solamente il nostro candidato ha trattato dei problemi del lavoro autonomo in sé, nelle sue varie fattispecie».

Il comunicato dei Liberali piacentini così prosegue.

«Anche in quest’ultima settimana (la settimana dei portenti, come si dice), la sindaca e il Pd, come tutti gli altri protagonisti della competizione elettorale, non perdano il dovuto equilibrio, e i nostri candidati per primi. Si deve all’on. Bersani il convincimento che un buon sindaco si riconosce dal fatto che faccia una grande opera. Non è vero, basta che un sindaco faccia la manutenzione ordinaria della città, la tenga pulita, faccia pure piccole cose ma le faccia. Il fatto è che la sindaca non ha fatto neanche questo e, soprattutto, non ha fatto neanche una cosa sola che la sinistra non avrebbe fatto, e propria di un (non finto) centrodestra. Il Pd, poi, e chi lo ha rappresentato in Consiglio negli anni dell’Amministrazione Barbieri, ammetta che questi anni sono stati caratterizzati, al di là dei trompe-l’oeil, da un pieno consociativismo politico, rotto solo dalle prese di posizione politiche liberali. Il Pd si è financo astenuto sul bilancio e non una parola ha detto sul fatto della famosa busta dell’Associazione dei Liberali che conteneva, dieci giorni prima dell’espletamento di un concorso pubblico, il nome di chi lo avrebbe vinto, così come poi è stato. Proprio questo consociativismo (con quello che esso ha conseguentemente determinato di lesione – a parere dell’Associazione – dello Stato di diritto liberale) è stato il fatto che ha determinato la presa di distanza dell’Associazione stessa dalla posizione politica assunta, dopo l’elezione, dalla sindaca».




Piacenza Oltre: “Degrado nel cimitero di Piacenza. Chiuso per pericolo l’ingresso est”

Sopralluogo al cimitero monumentale di alcuni candidati della lista Piacenza Oltre, accompagnati da una decina di cittadini, da cui è partita la richiesta di verifica. Presente anche il consigliere Samuele Raggi che, in questi ultimi due anni, diverse volte aveva segnalato la situazione al cimitero monumentale.

Secondo Piacenza Oltre “Sono rimaste inascoltate le innumerevoli segnalazioni, sopraggiunte all’amministrazione comunale negli ultimi anni, da parte di cittadini sullo stato di incuria della manutenzione dei cimiteri cittadini.

In diverse zone del cimitero sono presenti svariate infiltrazioni ed oltre  a ciò è pericolosa la percorrenza per gli anziani, sia per gli innumerevoli allagamenti, sia per lo sgretolamento dei soffitti. Tale situazione sta colpendo anche le cappelle dei privati. Inoltre alcune tombe tendono ad aprirsi, una situazione indecente, per le persone che si recano in questo luogo per visitare i propri cari deceduti. Ancora presenti, dopo anni, i ponteggi, che dovevano essere provvisori, a protezione e sostegno della struttura, per evitare la caduta pericolosa di calcinacci. Già da tempo il sindaco Patrizia Barbieri ha promesso di sistemare ma ad oggi tutti gli impegni rimangono disattesi.

Anzi la situazione nell’ultimo mese è peggiorata, in quanto è stata prevista, per motivi di sicurezza, la chiusura dell’ingresso est. Il tetto provvisorio, istallato per contenere le infiltrazioni, si trova in una situazione pericolante, che meriterebbe un intervento immediato. Tale situazione sta, inoltre condizionando l’accesso da parte di anziani che si trovano costretti a fare un lungo percorso alternativo. L’Amministrazione deve dare una risposta alle problematiche in tempi rapidi, investendo i soldi necessari, che sono già disponibili nel bilancio comunale, per adeguare le strutture”.

 




Il senatore Maurizio Gasparri ospite al piccolo museo della Poesia di Piacenza

Si è tenuto al Piccolo Museo Della Poesia – chiesa di San Cristoforo, l’incontro dal titolo “L’avvenire delle nostre origini: l’economia della cultura a Piacenza, prima città della poesia e della pace” alla presenza del Senatore Maurizio Gasparri, giunto a Piacenza nel pomeriggio per un momento di incontro e dialogo con la Direzione di Forza Italia cittadina e i candidati alle imminenti elezioni comunali a sostegno del sindaco Patrizia Barbieri.

Il Senatore Gasparri è stato accolto da Edoardo Callegari, Responsabile del Comitato Scientifico del Museo, e dal Direttore Generale del museo Massimo Silvotti, che lo hanno accompagnato nella visita della mostra in corso fino al 24 settembre dal titolo “Ab umbra lumen”, Galliani incontra Bibbiena.

Dopo i saluti di Edoardo Callegari, il Direttore Massimo Silvotti ha brevemente delineato le principali attività del Museo, che recentemente ha dato vita a un progetto dal nome “LABiennale – Poesia e oltre”, in cui realtà storiche come il festival di poesia di Alessandria, il festival di Genova, Parma, Cremona, Trieste, Bologna si uniscono in un laboratorio creativo con l’idea di interrogarsi e interpellare il mondo poetico e artistico sulle proprie funzioni e responsabilità. Silvotti ha inoltre delineato la necessità da parte del Museo di poter essere un interlocutore nazionale per la Poesia, arte ad oggi non rappresenta dalle competenze del Ministero della Cultura.

In seguito ha preso la parola Riccardo Palmerini (Candidato Consigliere Comunale con Forza Italia), che ha conservato un forte legame con il senatore Gasparri risalente agli anni giovanili della militanza politica. Ha detto Palmerini: “Ringrazio per averci dato la possibilità di volare alto. C’è sempre un attimo che rimane fotografato durante una campagna elettorale e qui al Piccolo Museo Della Poesia ho potuto vivere questo momento. Con il Senatore Gasparri abbiamo iniziato a fare militanza politica mossi dal valore delle idee, ed è ancora così, mentre tutti fanno i mercanti al tempio della politica.

E’ solo la cultura che può aprire la mente; noi, a differenza del pensiero unico della sinistra, ci confrontiamo anche con autori che non hanno il nostro ideale politico: da Pasolini a Pablo Neruda, ecc… e abbiamo il merito di aver fatto conoscere la letteratura fantasy di Tolkien, basata su forti ideali di amicizia e lealtà. Tutti questi artisti, come dei virtuosi della chitarra, hanno saputo sollecitare le corde dell’anima”.

E’ successivamente intervenuto Edoardo Callegari (Candidato Consigliere Comunale con Forza Italia) sul tema oggetto dell’incontro per delineare due caratteristiche uniche di Piacenza che, se sviluppate e sostenute anche con l’aiuto delle istituzioni, potrebbero portare la città a rappresentare un unicum nel panorama italiano ed europeo, e di conseguenza a svilupparne l’economia territoriale. In particolare, ricordando che la città è l’unica sede al mondo di un Museo Della Poesia e del Segretariato di tutti i premi Nobel per la Pace, hadichiarato: “La crisi economica deriva sempre da una crisi morale, non il contrario.  Questo dipende dal fatto che l’economia non sia una scienza e che per diffondersi si debba mutare in utopia. Quando le utopie vengono incorporate nelle scelte morali e ne fanno il loro riferimento, allora la conseguenza è anche sempre una crisi economica. La soluzione è cambiare il cuore dell’uomo. Anche la cultura può contribuire a questo cambiamento e specificatamente la poesia. Avere l’unico Museo Della Poesia a Piacenza significa che la città ha strumenti per cambiare il cuore dell’uomo. Dal punto di vista dell’economia territoriale, il progetto appena costituito della LABiennale – la Poesia e oltre, che coinvolge i festival più importanti d’Italia ( Genova, Bologna, Cremona, Trieste, Alessandria), rappresenta un’opportunità unica per la riconoscibilità di Piacenza come capitale culturale e contribuirà allo sviluppo dell’economia locale. L’esempio di Genova – oltre al prestigio degli invitati e alla tutela anche delle minoranze linguistiche – conforta questa prospettiva di crescita economica: in dieci giorni di festival, si realizzano più di 1.200 eventi collaterali, mentre il format è stato esportato nei principali Paesi Europei e in Giappone.

Piacenza ha anche un altro punto di eccellenza: è sede del Segretariato mondiale di tutti i premi Nobel per la Pace, unica città al mondo a fregiarsi di questo titolo, con filiale a Parigi. Il dialogo tra cultura e volontà di pace potrebbe portare all’organizzazione di summit mondiali che a tutt’oggi non è stato possibile organizzare proprio nella città madre di questa iniziativa”.

Da ultimo ha preso la parola il Senatore Gasparri  per ringraziare dell’ospitalità e dell’esperienza di poter visitare la bellezza dell’Oratorio del Bibbiena. “Anche io – ha detto – posso fregiarmi del titolo di poeta: sono un riconosciuto e apprezzato autore di “Odi” calcistiche secondo il modello di ironia romana di Trilussa, che vengono pubblicate sulla stampa o trasmesse in radio il lunedì.”

Il Senatore ha poi proseguito “Anche recentemente il mio ruolo pubblico mi ha consentito di promuovere la realizzazione di un film di Pupi Avati sulla vita di Dante, la cui prima visione avverrà a Roma il 18 giugno, alla presenza del Presidente della Repubblica. In un contesto in cui la cultura è prerogativa di realities, è molto complesso dare valore all’offerta culturale, ma certamente questo luogo e la sua storia recentissima meritano un percorso di valorizzazione accanto ad intellettuali italiani come, ad esempio, Giordano Bruno Guerri, che gestisce il lascito manoscritto e delle opere di Gabriele D’Annunzio. Certamente la prosecuzione del mandato di Patrizia Barbieri, sarà occasione di una progettualità culturale di eccellenza”.

Da ultimo, Edoardo Callegari ha fatto dono al Senatore Gasparri di copia del catalogo della mostra in corso fino al 24 settembre, e che si concluderà con uno spettacolo teatrale proprio presso la sede del Piccolo Museo della Poesia in Via Gregorio X.




Patrizia Barbieri ad Arcore da Silvio Berlusconi che le rinnova stima e sostegno

Il Sindaco Patrizia Barbieri, candidato per la coalizione di centrodestra alle prossime elezioni comunali di domenica 12, si è incontrata oggi ad Arcore con il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. Nel corso del colloquio, il Presidente Berlusconi, come già fece nel 2017, ha rinnovato la stima al sindaco di Piacenza, il sostegno personale e del suo partito, complimentandosi per il lavoro amministrativo svolto in questi anni difficili, aggiungendo che “da liberale autentico e da federatore del centrodestra esprimo piena soddisfazione nel vedere la coalizione unita attorno a Patrizia Barbieri, che ha saputo interpretare nella sua azione amministrativa i valori fondanti della stessa”.
“L’incontro con il Presidente Berlusconi – sottolinea Patrizia Barbieri – uomo di grande spirito e carisma, attento osservatore e profondo conoscitore della realtà, anche piacentina, è stato per me un momento di prezioso confronto e una ulteriore utile iniezione di fiducia per affrontare questi ultimi giorni di campagna elettorale con ancora maggiore determinazione e impegno e per continuare nell’azione che mi vede e ci vede impegnati al servizio della comunità piacentina, mettendo al centro della nostra azione la persona, la sua tutela e valorizzazione”.




Al dottor Cavanna il Premio Donata Testi 2022

Nuovo premio per il dottor Luigi Cavanna, primario di oncologia dell’ospedale di Piacenza. Il Consiglio Direttivo dell’AMO, l’Associazione Malati Oncologici di Carpi, ha deliberato all’unanimità di assegnare al medico piacentino il “Premio Donata Testi 2022”. Il relativo attestato verrà consegnato al dottor Cavanna nel corso del Gran Gala Amo 2022 che si terrà giovedì 16 giugno 2022 presso Villa Ascari.

Il “Premio Donata Testi ”oltre a ricordare una figura significativa nel mondo del volontariato locale è “un progetto che contribuisce a far decollare l’etica della responsabilità sociale, per chi si sia distinto nella propria attività scientifica e nel proprio agire rendendo meno solitaria e difficile l’esistenza dei sofferenti”.




Per gli animali abbandonati un’alternativa al canile

Per garantire una vita serena ai cani che improvvisamente sono strappati alla loro quotidianità, e dunque destinati entrare in un canile, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Piacenza ha dato vita al progetto Alternativa al canile, il cui scopo è trovare una sistemazione fuori dalle sbarre di un box per i cani oggetto di rinunce di proprietà.

Per ora sono otto i cani del progetto assistiti dai volontari dell’Oipa di Piacenza: cani provenienti dalla “cessione” di un accumulatore e che hanno bisogno di una mano per trovare una collocazione adatta. Sono Pinkie (3 anni), Pancho (3 anni), Hope (5 anni), Lea (7 anni), Marcella (6 anni), Lilly (5 anni), Baldo (3 anni), Billy (14 anni) e aspettano solo la loro occasione per entrare a far parte di una famiglia. (Guarda la locandina)

«Tre anni fa a seguito di un controllo del nostro nucleo ci siamo imbattuti in una situazione di estremo degrado dove un pastore aveva accumulato una trentina di cani», racconta Paola Monga, coordinatrice delle guardie ecozoofile dell’Oipa di Piacenza e provincia. «Erano magri, affamati e pieni di parassiti. Da allora, come semplici volontari, ci siamo occupati di loro, e molti hanno trovato una famiglia che li ha adottati. Tre mesi fa rimanevano otto cani e, a causa dello sfratto del proprietario, sarebbero stati trasferiti al canile di Piacenza. A quel punto abbiamo cercato di trovare un’alternativa al canile che ci permettesse trovare un’adozione anche per loro. Così è nato il progetto Alternativa al canile dedicato in particolare a quei cani che, per abitudini consolidate di vita libera, come per esempio i cani da pastore, soffrirebbero più di altri il trasferimento in canile, dove avrebbero scarsissime possibilità di adozione».

L’iniziativa è molto impegnativa per i volontari dell’Oipa, poiché ora gli otto quattrozampe vivono in un’area recintata e hanno bisogno di essere accuditi e portati a passeggio ogni giorno. «Ma siamo felici di poter dare loro questa opportunità mentre cerchiamo per questi cagnoloni una vera adozione», continua Paola Monga. «Hanno vissuto in totale libertà sulle montagne, al Passo del Cerro, quindi non sono adatti alla vita in appartamento e alla vita in città. Va invece benissimo una casa con un giardino in sicurezza. Sono tutti cani docili, sani, vaccinati, sanno andare al guinzaglio, in un mese hanno imparato tutti, e le femmine sono sterilizzate. Unico neo: non sono adatti alla convivenza con i gatti».

Se volete aprire le vostre porte a uno di questi cani, potete chiedere informazioni ai numeri 3355361994 – 339 8178886. Si valutano adozioni anche fuori provincia di Piacenza. Grazie!

Per segnalazioni alle guardie zoofile di Piacenza e provincia: guardiepiacenza@oipa.org




Realizzazione di un’apertura nel muro condominiale da parte di un condòmino

È legittimo il comportamento di un condòmino che, senza l’autorizzazione dell’assemblea, crei un’apertura nel muro comune per collegare la sua proprietà esclusiva al cortile condominiale? Al quesito la giurisprudenza ha risposto positivamente. In materia, la Cassazione ha osservato, infatti, che “il principio della comproprietà dell’intero muro perimetrale comune di un edificio legittima il singolo condòmino ad apportare ad esso (anche se muro maestro) tutte le modificazioni che gli consentano di trarre, dal bene in comunione, una peculiare utilità aggiuntiva rispetto a quella goduta dagli altri condòmini (e, quindi, a procedere anche all’apertura, nel muro, di un varco di accesso ai locali di sua proprietà esclusiva)”. Ciò, a condizione “di non impedire agli altri condòmini la prosecuzione dell’esercizio dell’uso del muro” né di “alterarne la normale destinazione” (cfr. sent. n. 1708 del 18.2.’98). Più recentemente – sempre i Supremi giudici – si sono espressi nella stessa direzione con riferimento proprio all’ipotesi di collegamento, senza autorizzazione assembleare, tra la proprietà esclusiva di un condòmino e il cortile comune. In particolare, è stato affermato che un “condòmino, nel caso in cui il cortile comune sia munito di recinzione che lo separi dalla sua proprietà esclusiva, può apportare a tale recinzione, pur essa condominiale, senza bisogno del consenso degli altri partecipanti alla comunione, tutte le modifiche che gli consentono di trarre dal bene comune una particolare utilità aggiuntiva rispetto a quella goduta dagli altri condòmini e, quindi, procedere anche all’apertura di un varco di accesso dal cortile condominiale alla sua proprietà esclusiva, purché tale varco non impedisca agli altri condòmini di continuare ad utilizzare il cortile, come in precedenza” (sent. n. 42 del 5.1.’00). Precisato, per completezza, che nel caso in cui il collegamento in questione avvenga tra due beni appartenenti a condominii distinti, ciò viceversa configurerebbe un “uso abnorme” e, quindi illegittimo, del muro comune, dal momento che tale operazione darebbe luogo “ad una servitù a carico di fondazioni, suolo, solai e strutture del fabbricato” per la cui costituzione è necessario il consenso di tutti i condòmini.

Corrado Sforza Fogliani – Presidente Centro studi Confedilizia




Domani festa di chiusura della campagna elettorale di ApP

Alternativa per Piacenza ha scelto di coinvolgere proprio tutti nella festa di fine campagna elettorale. L’appuntamento è per domani, giovedì 9 giugno, nell’area esterna del palazzetto dello sport di via f.lli Alberici 3.

“Piacenza merita un nuovo inizio, che comincia da questo momento, celebrativo di un periodo intenso ma emozionante e carico di soddisfazioni. Sono stati mesi in cui l’intera coalizione è cresciuta e si è resa forte, all’insegna di quel noi collettivo che ha fatto da colonna portante dell’intera campagna elettorale”.
Si comincia alle 18,30 con Filippo Arcelloni, del teatro Trieste 34, e le sue narrazioni per bambini, alle 20,30 spazio all’approfondimento con Nadia Urbinati, politologa della Columbia University di New York, che interverrà sui cinque punti referendari. “I quesiti messi a referendum – ha scritto Urbinati sul quotidiano Domani – oltre a essere astrusi e di difficile comprensione per la stragrande maggioranza dei cittadini, sono inoltre controversi nella forma, nella mentalità e per i contenuti”.
Dalle 21,30 la musica degli Alzamentes, hard folk band milanese, con le loro sonorità tradizionali e italiane riproposte in un formato rock, unico e inconfondibile.
“Il primo risultato di ApP è stato raggiunto, e questo non ce lo toglie nessuno – commenta Cugini, visibilmente soddisfatto – chi ha fatto questo pezzo di strada con noi si è sentito meno solo e ha ritrovato la passione dello stare insieme, in un percorso in cui la politica è diventata l’occasione per tessere legami umani invece che incrinarli. Abbiamo avvicinato gente parlando di cose che oggi, al contrario, allontanano. Volevamo gettare un seme e la sensazione è di esserci riusciti. Se domenica i piacentini ci premieranno sarà più facile e immediato proseguire il lavoro. Diversamente, diremo un bel grazie con la serenità di chi ha dato tutto, giocando con stile e secondo le regole, e ci riposeremo un po’ per ripartire più carichi di prima con un progetto civico da lasciare al più presto nelle mani dei più giovani.”