Franco Gabrielli il 15 giugno a Piacenza per parlare di protezione civile

Protagonisti del nostro tempo”, la rassegna voluta da Fossati Serramenti per portare a Piacenza grandi personalità e affrontare insieme a loro i temi al centro del dibattito pubblico, si è aperta con un successo oltre ogni più rosea aspettativa: tutti i posti della Sala dei Teatini, il 25 maggio scorso, erano occupati già prima dell’inizio dell’incontro con lo psichiatra di fama
internazionale Vittorino Andreoli.
Ora arriva il secondo appuntamento: mercoledì 15 giugno, ore 18, sempre ai Teatini, sarà infatti possibile incontrare Franco Gabrielli, Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri. Tra gli incarichi di grande rilievo della sua carriera si ricorda nel 2009 la nomina a prefetto de L’Aquila e vicecommissario vicario per l’emergenza terremoto: sempre in quella veste gestì la sicurezza del G8. Quindi nel 2010 fu capo dipartimento della Protezione civile per occuparsi dei danni provocati dal sisma in Emilia, mentre nel 2012 coordinò le operazioni per la messa in sicurezza e lo smantellamento della Costa Concordia dopo il rovinoso naufragio di fronte all’Isola del Giglio. Nominato nel 2015 prefetto di Roma, l’anno seguente divenne capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza.
Il titolo dell’incontro in programma è: “Naufragi e nuovi approdi: dal disastro della Costa Concordia al futuro della Protezione civile”. Il dottor Gabrielli dialogherà con lo scrittore Gabriele Dadati, approfondendo i temi della sicurezza in uno Stato che sembra sempre in emergenza, ma che trova ogni volta uomini e donne di valore capaci di affrontare anche i frangenti più difficili. Nonostante la carenza di risorse e le difficoltà normative.
Gli appuntamenti della rassegna riprenderanno dopo l’estate. A settembre sarà a Piacenza la giornalista di Radio24 Valentina Furlanetto, conduttrice tra gli altri del programma “Figli di Enea” della domenica. Autrice di libri-reportage su temi di grande attualità, sarà protagonista di un incontro sul tema “Noi schiavisti: come siamo diventati complici dello sfruttamento di massa”. Dal lavoro nero delle badanti ai rider, dalla ricerca dello sconto al supermercato a tanti altri ambiti: siamo noi, come consumatori, al centro di un sistema sempre più micidiale, di cui occorre parlare senza reticenze. Valentina Furlanetto lo farà sempre in dialogo con Gabriele Dadati
La Sala dei Teatini, che ospita gli incontri della rassegna, si trova in via Scalabrini 9 a Piacenza. In ottemperanza alle normative Covid, sarà consentito l’accesso al pubblico solo per l’effettivo numero dei posti a sedere disponibili.
È pertanto necessario prenotarsi tramite il form contatti sul sito dedicato www.fossatiperlacultura.it. La rassegna è organizzata in collaborazione con Biffi Arte.




ApP: “Solo facendo parlare i disabili si capiscono i bisogni e le necessità“

“Le nostre proposte di inclusione delle persone disabili passano attraverso la scuola e lo sport, potenziando la rete dei servizi sul territorio che possano consentirgli di inserirsi a tutto tondo nel tessuto cittadino”. Così Patrizia Chiappa, candidata di ApP, insegnante da anni impegnata nel sociale con alcune associazioni che sostengono le famiglie di persone affette dal disturbo dello spettro autistico, ha introdotto la tavola rotonda al teatro Gioia sul tema Inclusione e bisogni speciali. Un’amministrazione ha certamente i mezzi per far sentire i disabili cittadini a pieno titolo: bisogna prima di tutto volerlo nei fatti e fare quel salto culturale non per tutti scontato. Ne hanno parlato il candidato sindaco di ApP Stefano Cugini, Micaela Ghisoni candidata di Europa Verde, Nadia Rossi, Daniele Ciolli candidati @Sinistra e Carlo Devoti candidato di ApP.
“Questo incontro è stato voluto proprio per ascoltare le persone che quotidianamente hanno bisogni e difficoltà – ha detto Patrizia Chiappa – dobbiamo partire da qui per dare risposte e servizi efficienti”.
“Solo facendo parlare le persone che hanno una disabilità si può capire davvero il bisogno – ha detto Micaela Ghisoni – lo dico senza piangermi addosso, perché sono una persona che vive serenamente la propria disabilità”.
“Essere disabili non significa essere commiserati – è intervenuto Daniele Ciolli – ci sono persone disabili che si comportano male, a cui tutto sembra dovuto. Noi chiediamo una città senza barriere non solo architettoniche ma anche culturali. Un’altra grande battaglia è quella di riuscire a garantirci un lavoro”.
“In consiglio comunale – ha concluso Cugini – devono entrare persone disabili che abbiano in testa la volontà di cambiare il mondo rispetto alla loro condizione, capaci di indignarsi quando certa politica le usa invece come specchietto per le allodole, per lavare la coscienza mentre tutto resta sempre inesorabilmente uguale”.




Municipale di Piacenza: una stagione all’insegna di Verdi

Sei opere di cui tre titoli verdiani, una programmazione che spazia dal Barocco al Novecento,  la presenza di grandi maestri e artisti affermati del panorama internazionale unita all’attenzione ai giovani talenti: la Fondazione Teatri di Piacenza ha presentato la Stagione 2022/2023 del Teatro Municipale, che comprende i cartelloni di opera, concerti, danza, un Gala Verdi, eventi speciali che vedranno l’unione di diverse discipline della scena, nuove produzioni per i ragazzi, nel desiderio condiviso di un pieno ritorno a vivere insieme le emozioni della musica e del teatro.

La Stagione lirica, per i 210 anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, affiancherà titoli tra i più amati, come Rigoletto, Il Trovatore e Don Carlo, a opere di esecuzione meno frequente, a partire dal repertorio barocco con Il Tamerlano di Vivaldi, mai rappresentato a Piacenza, passando dal verismo di Umberto Giordano con Fedora per arrivare al simbolismo di Pelléas et Mélisande di Debussy, assente da 40 anni dal Municipale.  Le sei produzioni d’opera, di cui cinque nuovi allestimenti, vedranno schierati cast vocali di assoluto prestigio al fianco di giovani talenti. Un grande maestro della regia e della scena lirica, Pier Luigi Pizzi, farà ritorno al Municipale, dove nel 2007 venne insignito del premio “Città di Piacenza”, per firmare il nuovo allestimento di Fedora di Umberto Giordano, titolo assente dal teatro piacentino da 27 anni: “Torno con grande piacere al Municipale di Piacenza”, dichiara il maestro Pizzi, ricordando che quarant’anni fa Fedora fu la sua seconda regia lirica: “Questa volta mi concentrerò sui due protagonisti, sulla loro storia d’amore di grande spessore drammatico, puntando a un realismo lirico e poetico”.

Tra i grandi ritorni, quello di Plácido Domingo, che dopo aver diretto il Requiem verdiano al Municipale in un evento di straordinaria partecipazione, tornerà il 22 novembre per cantare in un Gala Verdi, insieme al soprano María José Siri, con la direzione di Francesco Ivan Ciampa alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza: “Sono felice di tornare anche quest’anno a Piacenza – anticipa Domingo – Non posso dimenticare la grande emozione di aver diretto il Requiem l’anno scorso in memoria delle vittime del Covid. Adesso guardiamo avanti con tanta speranza: canterò il 22 novembre in questa serata di Gala dedicata al grande Giuseppe Verdi”.

Riprende il progetto Opera Laboratorio, nato a Piacenza nel 2013, che negli anni ha dato l’opportunità a molti giovani, oggi cantanti affermati, di muovere i primi passi sul palcoscenico del Municipale sotto la guida esperta di Leo Nucci. Il celebre baritono, che quest’anno festeggia i suoi 80 anni, firmerà la regia di Rigoletto, personaggio iconico della sua straordinaria carriera.

Particolare attenzione sarà dedicata all’anniversario di un’artista piacentina, il contralto Rosmunda Pisaroni (1793-1872) di cui nel 2023 ricorrono i 230 anni della nascita, con un omaggio che verrà affidato alla voce di un’altra piacentina dalla carriera internazionale: il mezzosoprano Giuseppina Bridelli, accompagnata al pianoforte da Matteo Pais.

I concerti vedranno la presenza di affermate orchestre e giovani direttori emergenti, con programmi che spazieranno da Rossini a Rachmaninov – di cui ricorrono i 150 anni della nascita -, da Mendelssohn a Saint-Saëns; inoltre dopo il successo della scorsa stagione, grazie alla collaborazione con la Diocesi di Piacenza-Bobbio, tornerà il concerto nella Cattedrale di Piacenza, dove verrà eseguito il Requiem di Luigi Cherubini, preceduto da una prima esecuzione assoluta del compositore piacentino Federico Perotti.

La programmazione darà spazio alla multidisciplinarietà, con la nuova coproduzione tra Fondazione Teatri di Piacenza e Teatro Gioco Vita de L’uccello di fuoco di Igor Stravinskij, che il 12 novembre vedrà il celebre teatro d’ombre del Centro di produzione teatrale piacentino unirsi alla musica eseguita dall’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta da Carla Delfrate.

Per la danza, tra classicismo e contemporaneità, nuove creazioni in prima assoluta con una particolare attenzione ai temi dell’Agenda 2030 e della salvaguardia dell’ambiente, come nell’ H₂OMIX di RBR Dance Company, oltre a titoli amatissimi quali Giselle con le coreografie di Eleonora Abbagnato, Romeo e Giulietta, e alle suggestioni de Le mille e una notte del piacentino Étoile Ballet Theatre, che aprirà la Stagione.

Proseguirà inoltre l’attenzione alla musica contemporanea e a nuove generazioni di artisti e pubblico con la seconda edizione del Festival MusicMediale, in sinergia con il Conservatorio Nicolini di Piacenza, e la messinscena di una nuova opera elettronica.

Anche le produzioni per le scuole avranno nuovo impulso, nell’ottica di una costante attenzione al ricambio generazionale degli spettatori. Dopo il successo di Pierino e il lupo, verrà prodotto Sogno di una notte di mezza estate, a cura di Simone Tansini e Mino Manni, con la direzione di Gian Francesco Amoroso, in collaborazione con il Conservatorio Nicolini. Torna anche il progetto Opera Domani – AsLiCo con una nuova produzione de Il flauto magico di Mozart. Per i ragazzi delle superiori una nuova commissione in prima assoluta riflette sul ruolo delle cattive delle fiabe: Dalla parte delle cattive, con Ottavia Fusco Squitieri. Proseguono le anteprime delle opere liriche aperte alle scuole e l’originale progetto #AperiOpera, in collaborazione con il Liceo Respighi di Piacenza, dove gli studenti presentano e raccontano le opere liriche in cartellone in un percorso multidisciplinare.

Le Stagioni 2022/2023 della Fondazione Teatri di Piacenza sono realizzate grazie al contributo di Comune di Piacenza, Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Piacenza e Vigevano, Iren, Confindustria Piacenza.

OPERA
● Rigoletto
Ad inaugurare la nuova Stagione d’Opera, il 16 e 18 dicembre, un titolo verdiano estremamente popolare, Rigoletto, con la regia di Leo Nucci. La direzione musicale è affidata all’affermato maestro Francesco Ivan Ciampa, alla guida di Orchestra Filarmonica Italiana e Coro del Teatro Municipale di Piacenza, preparato da Corrado Casati; nel cast giovani artisti già avviati a un’importante carriera, come Amartuvshin Enkhbat nel ruolo del titolo, già applaudito Scarpia in Tosca nel 2019 al Municipale, Federica Guida, Marco Ciaponi, Isabel De Paoli e i piacentini Mattia Denti e Stefania Ferrari. Le scene sono firmate da Claudio Centolavigna e i costumi da Artemio Cabassi. L’opera è un nuovo allestimento del Teatro Municipale di Piacenza, realizzato in coproduzione con il Teatro Comunale di Ferrara.   La “prima” di Rigoletto sarà preceduta dalla recita dedicata ai diciottenni, #Rigoletto18, che com’è ormai tradizione verranno invitati ad assistere gratuitamente all’opera inaugurale della Stagione lirica.

● Il Tamerlano
La Stagione prosegue con la messinscena de Il Tamerlano, ovvero la morte di Bajazet di Antonio Vivaldi, in programma il 20 e 22 gennaio 2023, affidata ad Accademia Bizantina, ensemble d’eccellenza del barocco, diretta dall’esperto Ottavio Dantone e con un cast di grandi specialisti di questo repertorio, da Bruno Taddia a Filippo Mineccia, da Delphine Galou a Giuseppina Bridelli. A firmare regia, scene e costumi sarà Stefano Monti.

Anche in questa Stagione il Teatro Municipale ha scelto di inserire in cartellone un’opera barocca, dopo

Aci, Galatea e Polifemo di Haendel inciso in CD con ampio riscontro dalla critica internazionale, e Il Farnace di Vivaldi. La produzione unisce le forze di Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena e Teatro del Giglio di Lucca.

● Pelléas et Mélisande
Dall’omonimo dramma simbolista di Maurice Maeterlinck, l’opera di Claude Debussy, inizialmente programmata nel 2020 e sospesa per la pandemia, sarà recuperata il 3 e 5 febbraio 2023, finalmente in presenza, nel sontuoso allestimento firmato dal team creativo franco-canadese Barbe & Doucet.   Opera che ha segnato l’apertura del XX secolo al teatro musicale, considerata l’emblema del simbolismo in musica, con i suoi silenzi e le sue atmosfere enigmatiche, vedrà sul podio Marco Angius, direttore di riferimento per il repertorio moderno e contemporaneo, con l’Orchestra dell’EmiliaRomagna Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani.

Protagonisti sono Monica Bacelli, Phillip Addis, Michael Bachtadze, Vincent Le Texier e Enkelejda Shkoza, Silvia Frigato, Andrea Pellegrini. L’opera è una coproduzione tra Teatro Regio di Parma, Teatro Comunale di Modena e Teatro Municipale di Piacenza.

● Il Trovatore
Un’altra tra le più celebri e amate opere verdiane debutterà il 3 e 5 marzo 2023 in una nuova produzione di cui il Teatro Municipale di Piacenza è capofila, con i Teatri di Modena, Livorno, Savona e Lucca. La direzione è affidata alla bacchetta esperta di Matteo Beltrami, alla guida di Orchestra Filarmonica Italiana e Coro del Teatro Municipale di Piacenza, preparato da Corrado Casati. Nel cast un parterre di voci molto apprezzate: Ernesto Petti, Chiara Isotton, Anna Maria Chiuri, Angelo Villari, Giovanni Battista Parodi, Ilaria Quilico e i piacentini Andrea Galli e Lorenzo Sivelli. A firmare regia, scene e costumi Stefano Monti, con le luci di Fiammetta Baldiserri. Anche questa produzione si avvale del celebre teatro d’ombre di Teatro Gioco Vita.

● Fedora
L’opera di Umberto Giordano su libretto di Arturo Colautti, tratta dal dramma di Sardou e rappresentata per la prima volta nel 1898, debutta il 6 e 8 ottobre 2023 in un nuovo allestimento firmato da uno dei maggiori maestri, Pier Luigi Pizzi, con la direzione musicale di Aldo Sisillo alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza.

Tra gli interpreti principali, Teresa Romano, Yuliya Tkachenko, Luciano Ganci e Simone Piazzola. Regista collaboratore e luci di Massimo Gasparon. L’opera vede capofila il Teatro Municipale di Piacenza, in coproduzione con il Teatro Pavarotti-Freni di Modena.

● Don Carlo
Ultimo titolo della Stagione lirica 2022/2023, l’opera verdiana nella versione in quattro atti (1884) andrà in scena il 10 e 12 novembre 2023. Diretta dalla bacchetta di Jordi Bernàcer alla guida dell’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini e del Coro Lirico di Modena preparato da Stefano Colò, con la regia di Joseph Franconi Lee, Don Carlo vede schierato un cast vocale d’eccellenza: Michele Pertusi, Anna Pirozzi, Piero Pretti, Vasily Ladyuk, Ramaz Chikwiladze, Adriano Gramigni, Michela Antenucci, Andrea Galli.

L’opera è prodotta da Teatro Pavarotti-Freni di Modena, Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Valli di Reggio Emilia.

CONCERTI
La Stagione Concertistica 2022/2023 si aprirà a San Silvestro con il primo dei cinque appuntamenti in programma: il 31 dicembre il giovane direttore Sasha Yankevic, nato in Ucraina nel 1991, che si è aggiudicato il secondo premio del Concorso Internazionale di Direzione d’orchestra Arturo Toscanini 2021, guiderà l’Orchestra Farnesiana in un emozionante programma nello spirito dei festeggiamenti per il nuovo anno, con celebri brani di Rossini, Johann e Eduard Strauss, Mascagni, Puccini, Cajkovskij e Borodin.

Il 10 febbraio 2023 arriverà a Piacenza la Female Symphonic Orchestra Austria, compagine tutta al femminile diretta da Silvia Spinnato, con un programma dedicato a Brahms e a Emilie Mayer.  Ai 150 anni della nascita di Rachmaninov sarà dedicato il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta dalla bacchetta di Jurai Valčuha, di cui è stato Direttore Principale dal 2009 al 2016, mentre dal 2016 è Direttore Musicale del Teatro di San Carlo di Napoli, nonché Primo Direttore Ospite della Konzerthausorchester di Berlino, e a partire da giugno 2022 è stato nominato Music Director della Houston Symphony Orchestra. Al pianoforte la russa Julianna Avdeeva, vincitrice del prestigiosissimo Concorso Chopin di Varsavia.

Nella Cattedrale di Piacenza, il 31 marzo 2023, verrà eseguito il Requiem di Luigi Cherubini, diretto da

Matteo Beltrami alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana e del Coro del Teatro Municipale di

Piacenza, preparato da Corrado Casati. Precederà il Requiem, in prima esecuzione assoluta, Room

Ninety-Seven – Sopra una passacaglia di Bernardo Storace, del compositore piacentino Federico Perotti.

A concludere il cartellone sinfonico, il 22 aprile 2023, sarà la Savaria Symphony Orchestra diretta da Leonardo Sini, tra i più affermati della sua generazione, vincitore nel 2017 del prestigioso Concorso Solti di Budapest, che fa ritorno al Municipale dopo aver diretto con grande successo il Concerto di San Silvestro nel 2021. Al violoncello il giovanissimo Ettore Pagano, nato a Roma nel 2003, vincitore di numerosi concorsi internazionali e che si è già esibito in importanti teatri e sale da concerto in Italia e all’estero. In programma musiche di Rossini, Mendelssohn e Saint-Saëns.

DANZA
Nuova creazione in prima assoluta, Le mille e una notte di Étoile Ballet Theatre aprirà l’8 gennaio 2023 la Stagione Danza del Teatro Municipale. Sulle musiche di Fikret Amirov e Nikolaj Rimskij-Korsakov, Il balletto “Le Mille e Una Notte”, che nell’allestimento dell’Étoile Ballet Theatre si sviluppa in tre atti, con le coreografie di Ines Albertini e Walter Angelini, porta in scena tre dei racconti più conosciuti della suggestiva raccolta d’Oriente: Aladino e la lampada meravigliosa, Simbad il marinaio e Zobeide e lo schiavo d’oro.

Il 12 febbraio sarà la volta di Romeo e Giulietta, il celebre balletto composto da Sergej Prokof’ev ispirato alla tragedia shakespeariana, con il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Varna. Il balletto vedrà le coreografie di Sergej Bobrov riprese da Sabrina Bosco.

Ancora un titolo amatissimo come Giselle, sarà portato in scena il 26 marzo 2023 dalla Compagnia Daniele Cipriani. Sarà una nuova Giselle, che segna il debutto nella coreografia di Eleonora Abbagnato, la celebre étoile alla guida del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, recentemente protagonista al Municipale con entusiasmante successo. Per la sua prima coreografia di un balletto di repertorio, Eleonora Abbagnato ha scelto uno dei capisaldi del classico, per una Giselle nel pieno rispetto della tradizione, eppure con una scrittura più moderna: pur mantenendo lo spirito romantico dell’originale, viene infusa nel balletto una nuova energia più vicina alla sensibilità odierna, soprattutto nelle scene d’insieme.

I temi dell’Agenda 2030 e della salvaguardia dell’ambiente saranno al centro della nuova creazione, in prima assoluta per il Teatro Municipale, H₂OMIX di RBR Dance Company – Gli Illusionisti della Danza che debutterà il 14 maggio 2023. Compagnia che da anni porta in scena progetti artistici di sensibilizzazione al rispetto per l’ambiente, RBR intraprende un viaggio scenico che si svilupperà tra fluide illusioni, ispirato da solide certezze e responsabilità verso la Natura.

YOUNG
La Stagione di spettacoli per i ragazzi si aprirà il 13 gennaio 2023, con una nuova commissione in prima assoluta rivolta alle scuole superiori, che riflette sul ruolo dei personaggi femminili “cattivi” di cinque celebri fiabe: Alice nel paese delle meraviglie, Cenerentola, La Bella addormentata nel bosco, La sirenetta, Biancaneve. Dalla parte delle cattive avrà come interprete l’attrice Ottavia Fusco Squitieri, al pianoforte Orietta Caianiello, messinscena di Angelo Desideri, nella produzione di Accademia della Libellula.

Il 22 marzo, per le scuole primarie e secondarie di primo grado, andrà in scena la nuova produzione del consolidato progetto Opera Domani – AsLiCo, Il flauto magico di Mozart, con l’Orchestra 1813 diretta da Alfredo Salvatore Stillo e la regia di Caroline Leboutte.

Per i più piccoli, dopo il successo di Pierino e il lupo, il 9 maggio 2023 verrà prodotto Sogno di una notte di mezza estate, dalla celebre commedia di Shakespeare con le musiche di scena di Mendelssohn, a cura di Simone Tansini e Mino Manni, con la direzione di Gian Francesco Amoroso, in collaborazione con il Conservatorio Nicolini di Piacenza.

 Proseguono le anteprime delle opere liriche aperte alle scuole: in questa stagione saranno aperte le prove di Rigoletto (13 dicembre 2022), Il Trovatore (1 marzo 2023) e Fedora (4 ottobre 2023).

Torna l’originale progetto #AperiOpera, in collaborazione con il Liceo Respighi di Piacenza, dove gli studenti presentano e raccontano le opere liriche in cartellone in un percorso multidisciplinare preparato con i docenti, tra recitazione, musica, approfondimenti storici e collegamenti con l’attualità.

Abbonamenti e biglietti
Gli abbonati delle precedenti stagioni del Teatro Municipale di Piacenza potranno rinnovare l’abbonamento da mercoledì 8 giugno a sabato 11 giugno.

Il cambio turno/posto abbonamenti verrà effettuato mercoledì 15 e giovedì 16 giugno.

I nuovi abbonamenti saranno in vendita a partire da martedì 21 giugno.

Da mercoledì 28 giugno partirà la vendita dei biglietti per gli spettacoli della Stagione 2022/2023.  Gli abbonati alle Stagioni di Opera, Concerti e Danza hanno diritto alla prelazione sull’acquisto di un biglietto per il Gala Domingo e L’uccello di fuoco.

Presentando l’abbonamento all’ultima stagione Teatro Danza di Teatro Gioco Vita si avrà diritto al 10% di sconto sui biglietti e sull’abbonamento per la stagione Danza del Teatro Municipale

Tutte le informazioni su www.teatripiacenza.it  

Biglietteria del Teatro Municipale: tel. 0523 385720/21 – biglietteria@teatripiacenza.it




Immobili e credito: le perizie di qualità aiutano le banche a lavorare bene

Le nuove linee guida ABI-Associazione Bancaria Italiana per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie – presentate lo scorso 5 aprile a Piacenza contestualmente alla presentazione a Roma ed elaborate con il contributo delle Associazioni di categoria per recepire le direttive EBA-Autorità Bancaria Europea e gli aggiornamenti Banca d’Italia – sono state raccolte in una pubblicazione edita dalla Banca di Piacenza, presentata questa sera al PalabancaEventi (Sala Panini) e consegnata ai presenti (un pubblico di addetti ai lavori appartenente ai Collegi professionali e alle Associazioni di categoria) al termine dell’incontro.

Le nuove linee guida per la valutazione degli immobili, oltre che dei fondi rustici, sono state modificate anche in rapporto a specifiche richieste della Banca di Piacenza, così che recepiscono pure le tradizionali regole piacentine, dando ad esse un’impronta ufficiale.

Lo ha ricordato Pietro Coppelli, condirettore generale della Banca, che ha fornito ulteriori informazioni, rispetto al primo incontro, anche per rispondere alle numerose richieste di delucidazioni nel frattempo giunte da numerosi professionisti. Il condirettore generale ha posto l’accento sui requisiti che i periti devono possedere (professionalità e indipendenza), richiamando il fatto che gli stessi debbano attenersi al codice di condotta pubblicato sulle linee guida, codice che va ad integrarsi con le norme deontologiche degli ordini professionali di appartenenza. Sempre i periti – e questa è una delle novità delle linee guida – hanno la necessità di dimostrare una costante e continuativa formazione professionale, anche riguardo alle nuove direttive ABI. «Non esiste – ha puntualizzato il dott. Coppelli – nessun vincolo normativo che imponga alle banche popolari di rivolgersi a società di valutatori, banche che hanno quindi piena libertà di rivolgersi o a queste ultime o a singoli professionisti, purché tutti siano in possesso dei necessari requisiti. E le linee guida servono proprio a tracciare un’uniformità di condotta comune fra gli istituti di credito e i professionisti».

Fabio Tonelli, responsabile Direzione crediti della Banca, ha invece spiegato come si devono svolgere in concreto le perizie perché siano di qualità: «Avere una stima corretta – ha precisato – significa permettere alle banche di poter svolgere bene il proprio lavoro in termini di erogazione e monitoraggio dei crediti e ai privati di rivolgersi al settore del credito con più tranquillità, che si raggiunge dando stabilità al mercato».

Luca Cignatta, dell’Ufficio Economato – dopo aver ricordato le caratteristiche della Banca dati immobiliare Banca di Piacenza, il portale realizzato tre anni fa dagli uffici interni dell’Istituto di credito (in collaborazione con Tribunale di Piacenza, Confedilizia e Fiaip) e unico in Italia, che permette di ottenere informazioni relative alla tipologia, alla posizione, alla dimensione e al prezzo (reale) di transazione di immobili situati a Piacenza e provincia e che ha superato i 16mila accessi – ha posto l’attenzione su due nuove tendenze che da qui in avanti andranno ad incidere sulla valutazione degli immobili: la presenza di tutti gli accorgimenti per il risparmio energetico e per la messa in sicurezza antisismica degli immobili stessi.

La Banca dati immobiliare Banca di Piacenza è disponibile presso tutti gli Sportelli e gli Uffici della Banca (per informazioni tecnico@bancadipiacenza.it; 0523 542223).

 




Covid a Piacenza contagi in ulteriore calo (-33,4% negli ultimi sette giorni)

Scendono ancora, a Piacenza, i nuovi contagi da Covid19; il report settimanale pubblicato dall’Azienda Usl di Piacenza segna un ulteriore -33,4% rispetto ai sette giorni precedenti. I nuovi casi sono 331.
La diminuzione dei contagi piacentina è più marcata: la media regionale è -20,6%, quella nazionale -17,1% e quella lombarda -18,3%.
Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (117 casi) è inferiore a quello lombardo (143), alla media emiliano-romagnola (190) e italiana (198).

I tamponi effettuati la scorsa settimana si sono ridotti, passando da 4948 a 4313, proprio in funzione del minor numero di casi. Scende anche la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 10% al 7,7%).

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra tre nuove diagnosi tra gli ospiti e una tra gli operatori.

Per quanto riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi, l’incidenza scende per tutte le categorie.

Il numero delle persone in isolamento passa da 777 a 578.

Un altro indicatore favorevole è quello che riguarda le Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale: le richieste medie giornaliere scendono da 12 a 7,9, con 55 segnalazioni complessive (la settimana scorsa erano state 84).

La situazione della rete ospedaliera evidenzia un calo dei ricoveri ma un incremento degli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid, che sale da 2 a 4 ingressi al giorno. La media dei ricoveri è in calo: domenica 5 giugno erano 39. La media settimanale è 43.
In Terapia intensiva è ricoverato un paziente positivo. I decessi della settimana sono stati 7.

Per quanto riguarda la vaccinazione, si è ormai arrivati a una situazione di plateau. L’attività è stazionaria, senza progressi sensibili nel tasso di copertura della popolazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 446 somministrazioni, in particolare IV dosi (a Piacenza ne sono state fatte complessivamente 4.967).

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicati giorni e orari di apertura dei centri vaccinali.

In riferimento alla IV dose, si ricorda che al momento la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. La quarta dose è riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa).
L’elenco delle patologie è consultabile sul sito www.covidpiacenza.it. Si utilizza un vaccino mRNA.
Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’.
A Piacenza, per prenotare la quarta dose, il cittadino può:
– chiamare il numero 800.651.941
– rivolgersi a uno sportello Cup
– utilizzare il proprio Fascicolo sanitario elettronico
– andare in farmacia.

Aggiornamento Emergenza profughi provenienti dall’Ucraina

Attualmente sono 1.726 i profughi per i quali è stato emesso il codice STP (stranieri temporaneamente presenti); sono invece 1.697 quelli presenti sul territorio.
I tamponi eseguiti sono 1.381; 22 i positivi finora accertati.

I profughi sono per la maggior parte donne (69%). Tra le classi d’età più rappresentate ci sono quella tra 19 e 49 anni (767) e i minori fino a 18 anni (711)

L’ambulatorio per la presa in carico dei profughi ucraini è collocato al Laboratorio Analisi dell’ospedale di Piacenza.
Qui, in via Taverna 49, è attivo un CENTRO ACCOGLIENZA SANITARIA PROFUGHI provenienti dall’UCRAINA. Orari e giorni di apertura sono aggiornati sul sito www.ausl.pc.it
L’obiettivo è quello di concentrare il più possibile le attività sanitarie dedicate a questa specifica utenza.
Dopo la registrazione della presenza in Questura, i profughi provenienti dall’Ucraina sono quindi invitati a recarsi nella stessa giornata (e comunque non oltre 48 ore) nel centro per una presa in carico dal punto di vista sanitario. Alla fine del percorso, gli operatori rilasciano il certificato necessario per la successiva richiesta del permesso di soggiorno.
I controlli sanitari sono previsti sia per minori sia per gli adulti.




IMU: entro il 16 giugno si dovrà effettuare il versamento dell’acconto per il 2022

In vista della scadenza di giovedì 16 giugno p.v., ultimo giorno per effettuare il pagamento dell’acconto dell’Imu dovuta per il 2022, la Confedilizia di Piacenza, in collaborazione con la Banca di Piacenza (che, oltre ad aver pubblicato l’apposita informativa sul proprio sito, www.bancadipiacenza.it, mette a disposizione i propri sportelli per i pagamenti), diffonde una  specifica guida con tutte le istruzioni sul tributo (base imponibile, aliquote, come e quando si paga, ecc..) e un prospetto con le principali aliquote fissate dal Comune di Piacenza.

Confedilizia e Banca di Piacenza segnalano che, data la modifica della normativa relativa all’esenzione Imu per l’abitazione principale disposta con l’art. 5-decies, d.l. n. 146/2021, come convertito in legge, “nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in Comuni diversi, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile, scelto dai componenti del nucleo familiare”. A seguito di tale novella, quindi, i contribuenti interessati dovranno scegliere l’immobile da considerare abitazione principale e, in base a questa loro scelta, procedere al versamento dell’Imu per l’immobile escluso, ricordandosi poi di comunicare con la “dichiarazione Imu” tale scelta a entrambi i Comuni interessati entro il 30 giugno 2023.

Si ricorda, inoltre, che coloro che hanno usufruito del rimborso/esenzione del versamento Imu per l’anno 2021 in quanto i loro immobili sono stati soggetti al “blocco sfratti” (alla presenza di tutte le condizioni previste), dovranno invece presentare la dichiarazione Imu entro il prossimo 30 giugno.

Presso la sede della Confedilizia di Piacenza (Via Del Tempio 27-29 – Piazzetta della Prefettura, tel. 0523.327273. Uffici aperti tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00, lunedì, mercoledì e venerdì anche dalle 16.00 alle 18.00; e-mail: info@confediliziapiacenza.it; sito Internet: www.confediliziapiacenza.it) è istituito un apposito servizio di assistenza e consulenza per il pagamento del tributo. In particolare, gli uffici dell’Associazione forniranno informazioni sulle aliquote e le detrazioni dei vari Comuni, effettueranno il calcolo delle imposte dovute e daranno supporto nella compilazione dei modelli di versamento e delle dichiarazioni Imu.

 




Piacenza è una città a misura di giovane? Su 100 intervistati 76 rispondono di no

Non si placa l’eco nata dalla pubblicazione della classifica del Sole 24 Ore che vedrebbe Piacenza al primo posto in Italia come provincia a misura di giovane. Molti contestano i parametri presi in considerazione che non sarebbero affatto rappresentativi. A dar manforte a questa tesi ora arriva anche il risultato di un recente questionario diffuso da Spazi Aperti – Giovani per Cugini Sindaco come spiega lo sesso gruppo in un comunicato.

“Torniamo sull’indagine del Sole24Ore, che colloca Piacenza al primo posto in Italia per la qualità della vita dei giovani. Come Spazi Aperti – Giovani per Cugini Sindaco, qualche settimana fa abbiamo diffuso un questionario, con particolare interesse proprio per le nuove generazioni. Tra i partecipanti, 100 sono nella fascia fra i 17 e i 35 anni, un campione attendibile sulla base delle cui risposte facciamo alcune considerazioni, pur dal nostro parziale osservatorio.
Piacenza è una città a misura di giovane? No, secondo il 76% delle ragazze e dei ragazzi interpellati.
Lavoro, ambiente, inclusione e socializzazione risultano in questo senso i punti più critici. L’accesso a un impiego dipendente non offre condizioni dignitose per il 60% dei rispondenti. La qualità del lavoro è il punto: “precario”, “sottopagato”, “poco soddisfacente”. Non aiuta, a chi rivendica dignità, regolarità, sicurezza, lo stigma dei c.d. “choosy”, i pigri bamboccioni inventati dal pregiudizio di una politica che gira la testa di fronte a varie forme di sfruttamento. Sul piano del lavoro autonomo le cose non vanno meglio, se per l’80% Piacenza non incentiva un clima favorevole allo sviluppo di progetti giovanili quali start-up, eventi, opportunità imprenditoriali. Noi chiediamo maggiore collaborazione con le università, potenziamento dei centri di ricerca, investimenti in strutture di co-working.
Piacenza si impegna nel contrasto all’inquinamento e al cambiamento climatico? No, per l’86% dei rispondenti. Per noi giovani, che vivremo direttamente gli effetti più catastrofici della crisi climatica, la questione ambientale è di primaria importanza, e fa un po’ paura. Distinguere i progetti di cambiamento netto e radicale dai “bla bla bla” di cui parlava Greta Thunberg al Cop-26 è urgente e necessario. Gli anni a venire saranno cruciali, e siamo stanchi di delegare il nostro futuro a schiere di politici impreparati e interessati solo al profitto.
A Piacenza fortunatamente ci sono persone e associazioni che si battono per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini da decenni. Un motivo ci sarà se questi attivisti sono nei fatti tutti a sostegno di Stefano Cugini, il cui programma, che invitiamo a leggere con attenzione, hanno contribuito a realizzare.
Piacenza tutela le diversità? No per il 76%. I giovani piacentini appartenenti a minoranze non si sentono rappresentati. Non è una novità, ma alla giunta uscente non sembra importare.
Altra rimostranza ricorrente tra i rispondenti (81%) è la carenza di occasioni di svago e socialità in città. Dalle risposte aperte emergono vari spunti: far rivivere le piazze, valorizzare i luoghi di aggregazione quali Spazio4 e inaugurarne di nuovi, puntare sull’impiego del patrimonio cittadino (per esempio le mura) o riconvertire spazi in disuso come l’ex stazione dei bus di Piazza Cittadella.
Le elezioni di questo 12 giugno non arresteranno l’ampio processo di partecipazione e avvicinamento alla politica che Spazi Aperti – Giovani per Cugini Sindaco sostiene con entusiasmo come parte attiva di Alternativa per Piacenza.
A prescindere dal risultato, manterremo inalterato il nostro impegno di prossimità e ascolto per portare quanti più giovani ad adottare la città, invitandoli con noi a farsi carico del suo futuro. L’occasione di imprimere un cambiamento reale già a partire dalle imminenti elezioni è però grande. Come giovani, cerchiamo allora di non mancare a Piacenza in questo momento cruciale perché in futuro la città non manchi più a no”.




La proposta dei Liberali: 4 manifestazioni di rilievo per far tornare “grande” Piacenza

«Quando nel ‘500 si svolgevano a Piacenza le Fiere di cambio, la nostra città era il centro dell’Europa quattro volte all’anno» ha detto il candidato sindaco della lista dei Liberali piacentini Corrado Sforza Fogliani, durante una recente manifestazione.

«Bisogna tornare a quei tempi – ha dunque detto il candidato sindaco – con una grande manifestazione dal titolo “Le 4 stagioni” costituita, a sua volta, da quattro grandi eventi, distinti nelle singole stagioni: una grande mostra, un grande evento musicale, un grande evento sportivo, un grande convegno delle idee (“La logistica dei progetti”). Per questa manifestazione ci vuole che il sindaco abbia l’autorevolezza di porre a fattor comune tutte le realtà piacentine che possano e vogliano farlo, unite dal comune scopo di tenere a Piacenza le risorse che Piacenza produce invece di lasciarle, in quantità poco meno della metà di esse, emigrare in altre zone d’Italia e financo direttamente all’estero».




Secondo il Sole 24 Ore Piacenza prima in Italia per qualità della vita dei giovani fra i 18 ed i 35 anni

La classifica curata dal Sole 24 Ore e presentata ieri in anteprima al Festival dell’Economia di Trento, vede la provincia di Piacenza al primo posto per qualità di vita dei giovani fra i 18 ed i 35 anni. Un dato che sta animando il dibattito politico cittadino, già surriscaldato dallo sprint finale che ci separa dal voto del 12 giugno.

La graduatoria è costruita su dodici parametri statistici ricavati da fonti certificate (Istat, Miur, Centro studi Tagliacarne, Iqvia) e riguarda la provincia (non solo la città capoluogo). Aosta invece è la provincia migliore per i bambini e Cagliari per gli anziani.

Dopo Piacenza si piazzano altre due città emiliano romagnole, Ferrara (2°) e Ravenna (3°).

Ma quali sono i 12 indici presi in considerazione?

  1. Quoziente di nuzialità – Piacenza 44°
  2. Età media al parto – Piacenza 10°
  3. Saldo migratorio totale (differenza fra nuovi iscritti e cancellati) – Piacenza 2°
  4. Aree sportive (metri quadri per residente) – Piacenza 6°
  5. Amministratori comunali under 40 – Piacenza 59°
  6. Canone di locazione (incidenza sul reddito) – Piacenza 56°
  7. Gap affitti centro/periferia – Piacenza 55°
  8. Imprenditorialità giovanile – Piacenza 79°
  9. Bar e discoteche % per giovani abitanti – Piacenza 22°
  10. Imprese che fanno e-commerce – Piacenza 61°
  11. Giovani laureati % su popolazione 25/39 anni – Piacenza 32°
  12. Disoccupazione giovanile – Piacenza 18°

Non è invece rientrato nei parametri di quest’anno il numero di concerti.

In sostanza dunque la provincia di Piacenza ha un forte saldo migratorio (differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici per trasferimento di residenza ogni mille abitanti), ha un buon numero di metri quadri di aree sportive per giovane abitante ed una bassa età media al parto del primo figlio (numero spiegabile probabilmentye proprio per l’alto tasso di giovani migranti).  In tutti gli altri parametri la posizione è più bassa ed in alcuni da metà classifica, su 107 province (Amministratori comunali under 40, Canone di locazione, Gap affitti centro/periferia, Imprenditorialità giovanile, Imprese che fanno e-commerce).

Siccome le statistiche sono fatte da medie matematiche Piacenza alla fine risulta prima.

Il commento del sindaco Barbieri e di Zandonella

Il sindaco Patrizia Barbieri non commenta il dato che vede questa volta la citytà al primo posto con un comunicato stampa ma si affida ad un lapidario post su Facebook in cui scrive:

“Abbiamo investito sui giovani, per il loro futuro. Lo abbiamo fatto davvero! Il mio partito è Piacenza”.

Luca Zandonella assessore alle Politiche giovanili commenta soddisfatto questa prima posizione “C’era chi attaccava duramente sulla gestione delle politiche giovanili della città… probabilmente perché mosso da interessi personali e ovviamente riconducibili politicamente. Se invece quotidiani nazionali riconoscono questo, vuol dire che tutto sommato le scelte fatte non sono state così negative”

Di tutt’altro segno sono invece le prese di posizione delle minoranze secondo cui i dati vanno letti bene e per quello che sono e soprattutto la classifica non in serisce fra i parametri né cultura, né verde pubblico tanto per citare due fattori che per le nuove generazioni un qualche peso ce l’hanno.

Cugini: “Piacenza al primo posto per la qualità di vita dei giovani 18-35 anni ha un che di presa in giro”

“Ci mancava solo di scoprire a pochi giorni dalla campagna elettorale che Piacenza è una città per giovani.
I giornali economici, questa è la volta del Sole 24 Ore, amano molto le classifiche, che però danno spesso in pasto a un pubblico di lettori esperti, con gli strumenti per interpretare i dati.
Il problema è quando questi studi vengono riassunti in titoli a effetto che stravolgono la realtà alla gente comune, quella che non occupa il giorno a controllare l’andamento dei mercati finanziari sul quotidiano.
Ebbene, premesso che faremmo i salti di gioia se fosse vero, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti, mettere Piacenza al primo posto per la qualità di vita dei giovani 18-35 anni ha un che di presa in giro.
Prima di tutto i parametri utilizzati: zero considerazione per il tasso di occupazione lavorativa, che pure qualche importanza dovrebbe averla; niente di niente sul rapporto verde pubblico/giovani, sul numero di alloggi disponibili per gli universitari, quello di biblioteche e musei. Spazio invece alla concentrazione di bar e discoteche e agli acquisti on-line.
Il paradosso si raggiunge infatti quando logistica e e-commerce, appunto, con tutto il carico dei problemi ambientali e sociali che producono, diventano magicamente un fattore positivo, in grado di determinare un “ambiente” e uno stile di vita positivo per i giovani, in una sorta di eterogenesi dei fini.
Gran cosa lo svago e il carrello virtuale da riempire davanti al monitor del computer, ma ergerli a indicatori, disinteressandosi invece di cultura, educazione, lavoro, insomma…bene, ma non benissimo.
Non foss’altro che poi scopri che Piacenza è al 42° posto per la qualità della vita degli anziani e addirittura al 75° per quella dei più piccoli. Altro che “città dei bambini”: nero su bianco la mancanza di spazi verdi, posti negli asilo nido, possibilità diffusa di praticare sport.
La domanda sorge spontanea: ma qualche giovane piacentino o studente universitario che vive la città lo avranno davvero intervistato quelli del Sole?
Perché le richieste che come Alternativa per Piacenza abbiamo ascoltato in questi mesi di incontri dal punto di vista di attrattività generale, fermento artistico e culturale, alloggi a prezzi contenuti, trasporti pubblici e piste ciclabili per raggiungere scuole e università, orari prolungati per le biblioteche, parchi per jogging e attività sportive non a pagamento, centri di aggregazione per attività creative e musicali, ci raccontano una storia ben diversa dal posto d’onore che leggiamo dal titolo.
La sfida è sempre la solita. Guardare le amate carte nei comodi uffici ma non prenderle per oro colato e cercare dunque di capire la realtà vivendola tra la gente, ascoltando e dando un senso vero al concetto di partecipazione.
Ah, queste sono considerazioni in primis critiche rispetto alle classifiche in sé, che mirano a rilevare la differenza tra percepito e registrato, non a buttarla in caciara elettorale”.

Piacenza Coraggiosa: “Primo posto per i giovani soprattutto grazie ai migranti. Peccato che la sindaca ometta di dirlo”

“E’ quantomeno originale l’approccio della sindaca uscente sulle classifiche redatte dal Sole24ore, usate à la carte a seconda della convenienza. Se oggi magnifica il primo posto di Piacenza nella qualità della vita dei giovani, risultato che dipende in gran parte dall’apporto dei migranti, come spieghiamo in seguito, non abbiamo letto commenti – per esempio – sulla classifica della qualità dell’aria redatta dallo stesso quotidiano nazionale. Forse perché ci pone al 99esimo posto su 107 capoluoghi di riferimento?”.

Così Piacenza Coraggiosa, ecologista e solidale commenta le affermazioni della sindaca rispetto alla classifica uscita sul quotidiano di Confindustria.“Abbiamo la percezione di vivere in un’altra città. Una città in cui i giovani chiedono spazio, ascolto e cogestione. Invece, guardando i criteri, vorremmo condividere alcune puntualizzazioni che speriamo la destra sappia far proprie soprattutto quando parla di cittadini stranieri in modo sferzante, utilizzati per scalare classifiche nazionali ma che qualcuno della coalizione che sostiene la sindaca vorrebbe addirittura escludere dall’assegnazione delle case popolari”.
Sono 3 gli indici in cui Piacenza viaggia nelle parti alte di classifica: il saldo migratorio (secondi in Italia), grazie agli stranieri che cercano qui un futuro migliore; la bassa età media al parto, dove si osserva una netta diminuzione dei nati con entrambi i genitori italiani e un aumento esponenziale di quelli con almeno un genitore straniero (1 su 2, dati Regione Emilia-Romagna) e le aree sportive, un lascito del passato, perché non si ricordano investimenti significativi dell’attuale amministrazione. Altri due indici (laureati e disoccupazione) sono una manna per la classifica ma l’algoritmo del Sole24ore ha fatto una media “in base ai dati medi nazionali e ai dati delle province vicine” perché non recuperati dal quotidiano. Si tratta della media dei laureati 25/39 anni e soprattutto della disoccupazione giovanile che il Sole24ore non recepisce, ma che – in realtà – risulta al di sotto della media: “A Piacenza si registra un calo del tasso di occupazione che nel 2020 è pari al 68,8% e la crescita di quello di inattività che arriva al 27%”, si legge nel rapporto Ires 2021.

“La cosa più coerente che la sindaca dovrebbe fare è ringraziare chi scappa da fame e conflitti e sceglie Piacenza per rifarsi una vita, trovando ascolto nell’ambito sociale ma troppe chiusure da parte dell’amministrazione in carica, che speriamo per i giovani lo sia ancora per poco”.

Il commento di Michele Giardino (Buona Destra)

“Stamattina il Sole 24 Ore apre in prima pagina con una notizia interessante e davvero incoraggiante per la nostra provincia.
Al Festival dell’Economia di Trento è stata ieri presentata la classifica delle province per qualità della vita, declinata su tre fasce d’età: bambini, giovani e anziani.
La provincia di Piacenza è risultata prima nella classifica dei giovani.
A determinarne l’ottimo piazzamento sono stati, in particolare, due aspetti demografici e uno infrastrutturale: è seconda dopo Trieste per saldo migratorio positivo e decima per l’età media delle primipare; ed è sesta per disponibilità di aree sportive.
Per contro, scende al 42esimo posto per gli anziani e drammaticamente al 75esimo posto per i bambini (Piacenza dovrebbe essere città UNICEF per i più piccoli).
L’unica provincia che cresce in tutte e tre le classifiche è Trento, seguita da Parma che resta sempre tra le prime quindici”.




A Piacenza tre casi di vaiolo delle scimmie: uno è ricoverato in ospedale

E’ arrivata nel tardo pomeriggio, da parte dell’Ausl di Piacenza, la conferma che nella nostra provincia ci sono tre casi di persone infette dal vaiolo delle scimmie.

“A Piacenza – scrive l’azienda sanitaria – si è avuto conferma di 3 casi di Monkeypox (il vaiolo delle scimmie), collegati tra di loro: una persona è ricoverata in ospedale, per motivi precauzionali, mentre le altre due sono a casa in isolamento fiduciario fino alla guarigione. Il dipartimento di Sanità pubblica ha svolto la prevista indagine epidemiologica, che non ha rilevato altri possibili contatti a rischio, e sta effettuando la sorveglianza sanitaria per verificare il rispetto dello stato di isolamento”.




Saggio finale al President per la scuola di dialetto Luigi Paraboschi

Giovedì 9 giugno alle ore 21 al Teatro President si terrà il saggio di fine anno della Scuola di piacentino Luigi Paraboschi dal titolo “La batusa”. I testi sono di Cesare Ometti e Andrea Bergonzi, con la regia di Cesare Ometti.

La Scuola di piacentino Luigi Paraboschi 2021-2022 si è svolta con due sessioni presso PalabancaEventi della Banca di Piacenza con la partecipazione complessiva di oltre 90 iscritti. Decisamente apprezzabili i risultati conseguiti dal programma portato avanti dai docenti Andrea Bergonzi e Cesare Ometti che hanno saputo tenere alto l’interesse e il livello di attenzione dei partecipanti con lo studio e l’apprendimento, in particolare, della grammatica e la fonetica del nostro vernacolo.

Circa venti partecipanti hanno proseguito “gli studi” e si sono cimentati nella recitazione preparandosi per il saggio: Maura Antonelli, Pinuccio Berzeri, Sergio Berzeri, Manuela Bocchi, Amelia Bosoni, Anna Botti, Daniele Calamari, Simona Cervini, Ivan Chiesa, Rebecca Cordani, Monica Dallacasagrande, Claudia Demaldé, Alessandra Faleggi, Alberico Figoli, Lorenza Ghizzoni, Francesco Guglielmetti, Sara Prandini, Mario Schiavi, Fabrizio Solenghi, Rosanna Tosi, Monica Zaffignani.

Grande soddisfazione per i risultati, è stata espressa dal presidente Danilo Anelli che rivolge il proprio ringraziamento a tutti coloro che hanno consentito di continuare la Scuola di piacentino Luigi Paraboschi portando avanti il progetto, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia del Covid-19: i docenti, i collaboratori e i partecipanti. Persone che hanno a cuore la nostra lingua madre e le nostre tradizioni.




In tanti alla festa di Alternativa per Piacenza a Mortizza

“Un’immagine che riempie gli occhi e il cuore”. Stefano Cugini fa fatica a contenere la gioia di aver contribuito a ridare vita a un luogo spento da tempo. Alla cooperativa di Mortizza, insieme ai candidati della coalizione di ApP e ai volontari, ha organizzato una due giorni di festa ApPassionata. Hanno scelto proprio la ex cooperativa, una frazione dove più volte hanno concentrato le tappe del tour Zaino in Spalla in questa lunga campagna elettorale . “É da settimane che braccia volontarie stanno ripulendo i locali, stasera – dice Cugini guardando la lunga fila alla cassa – vedere così tanta gente mi riempie di soddisfazione. Abbiamo la sana presunzione di dire che qualcosa di buono é stato seminato: queste persone sono qui perché si sentono al centro di un progetto che nei mesi abbiamo messo in piedi per loro. Noi di ApP non facciamo promesse sarebbe troppo facile, perché quando saremo in Comune saranno i piacentini gli attori veri della vita amministrativa. Il nostro voto, l’ho detto più volte, è un voto scomodo, perché non prevede deleghe in bianco. Ormai da troppo tempo la politica ha preso decisioni senza confrontarsi con la gente. Noi vogliamo invertire la rotta. Questa due giorni è un segno che va dritto in questa direzione: partire dalla gente e coinvolgere per rendere protagonista prima di tutto chi vive i luoghi”.

Circa 500 i presenti alle due serate organizzate sul piazzale della cooperativa. Una nuova carica di energia appassionata in vista della volata finale con il voto di domenica prossima.