Alseno (PC). Contributi non versati per oltre 1 milione e duecento mila euro e irregolarità sul fronte sicurezza. Sospesa l’attività in due imprese

Oltre un milione e duecentomila euro (1.277.633 €) in contributi non versati. A tanto ammontano le irregolarità contrattuali accertate dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Piacenza al termine dei controlli effettuati presso due aziende che operano nella produzione di precompressi in cemento armato.

I militari hanno accertato una serie di violazioni quali la mancata manutenzione del carro ponte; la presenza di estintori in numero insufficiente mentre quelli presenti non erano ben segnalati e facilmente raggiungibili. Fra le altre contestazioni la mancata viabilità per presenza di materiali nei luoghi di lavoro e di passaggio, l’assenza di idonea segnaletica verticale e acustica al fine di informare i lavoratori del rischio incendio e pericolo di caduta dall’alto. Ed ancora l’aver omesso di elaborare il piano “emergenza evacuazione” ed aver effettuato infedeli registrazioni sul LUL (libro unico del lavoro).

Per questi motivi è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per violazioni in materia di sicurezza ed i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno denunciato all’autorità giudiziaria il procuratore delegato all’attività della ditta con sede legale in provincia di Teramo ma con stabilimento di produzione ad Alseno (PC) e il titolare di una ditta di costruzione di prefabbricati con sede legale in provincia di Bergamo ma con produzione nello stesso stabilimento, ai quali sono state comminate sanzioni pari a quasi 60 mila euro (59.047 €). I due sono stati anche sanzionati anche per aver dissimulato contratti di appalto illeciti con distacchi di lavoratori.




Seminario Confedilizia: le occasioni e le prospettive del “Salva Casa”

Per domani, mercoledì 26 giugno, alle ore 11,00, la Confedilizia ha organizzato un seminario web dal titolo Le occasioni e le prospettive del “Salva Casa”.

Si parlerà del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, contenente “disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica” (c.d. decreto “Salva Casa”). Si tratta, come noto, del provvedimento – annunciato per la prima volta dal Ministro delle infrastrutture al convegno annuale del Coordinamento legali della Confedilizia tenutosi a Piacenza nel settembre del 2023 – che consente di intervenire sulle piccole difformità edilizie che caratterizzano molte abitazioni italiane, con conseguenze anche sulle compravendite immobiliari.

L’evento sarà introdotto dal Presidente di Confedilizia avv. Giorgio Spaziani Testa. Interverranno l’avv. Bruna Gabardi Vanoli, responsabile del Coordinamento urbanistico della Confedilizia, l’avv. Giovanni Govi e il geom. Alessandro Rizzi, entrambi componenti il Coordinamento urbanistico della Confedilizia.

Durante il seminario si risponderà ad alcuni quesiti pervenuti sul tema

Il seminario potrà essere seguito da tutti in diretta on-line semplicemente accedendo alla home page del sito internet di Confedilizia (www.confedilizia.it) oppure tramite la pagina Facebook o il canale Youtube della Confedilizia nazionale.

Si ricorda che la Confedilizia di Piacenza ha attivato già dal mese scorso un apposito sportello dedicato ad attività di informazione, consulenza e assistenza inerente proprio al summenzionato decreto.

Per ulteriori informazioni rivolgersi presso la sede dell’Associazione Proprietari Casa-Confedilizia di Piacenza (Via Del Tempio n. 27-29 – Piazza della Prefettura -, tel. 0523.327273. Uffici aperti dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00, lunedì, mercoledì e venerdì anche dalle 16.00 alle 18.00; e-mail: info@confediliziapiacenza.it; sito: www.confediliziapiacenza.it).

 




Il premio Solidarieta’ per la vita Santa Maria del Monte assegnato all’Associazione Volontari Ospedalieri di Piacenza

E’ stato attribuito all’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri di Piacenza O.D.V.) il Premio Solidarietà per la Vita Santa Maria del Monte – organizzato dalla Banca di Piacenza e giunto alla sua 34 ͣ edizione – finalizzato a riconoscere atti e comportamenti di solidarietà umana per la promozione e la difesa della vita. L’attestato e il premio previsti verranno consegnati dal Prefetto domenica 30 (l’ultima di giugno, come tradizione) al Santuario di Santa Maria del Monte, alla presenza del Vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio, che alle 18 celebrerà una Messa solenne.

Lo ha deciso all’unanimità la Commissione giudicatrice riunita in Prefettura sotto la presidenza del Prefetto Paolo Ponta – presenti il capo di Gabinetto Francesco Paolo Ramunni e il vicecapo di Gabinetto Claudio Giordano – e composta dal presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna – presente anche Lorella Calza del Coordinamento Relazioni – da don Giuseppe Basini vicario generale e rettore del Santuario del Monte, da Franco Albertini, sindaco di Alta Val Tidone, accompagnato dall’assessore Giovanni Dotti, e da Paola Farroni, ispettrice provinciale delle infermiere volontarie della Croce Rossa.

Questa la motivazione:

“L’Associazione, grazie a oltre cento volontari, offre un servizio di sostegno agli ammalati ricoverati nelle strutture ospedaliere di Piacenza e provincia e agli anziani ospiti delle case di riposo – nonché ai loro famigliari – donando calore umano, ascolto, compagnia, così alleviando sofferenza e solitudine di persone in difficoltà. Prezioso il contributo dell’Associazione durante l’emergenza Covid, attraverso attività di consegna di farmaci a domicilio e servizio di accoglienza presso i centri vaccinali”.




Il ringraziamento del sindaco Tarasconi ai volontari del Tour de France

“Grazie di cuore perché senza di voi tutto questo non sarebbe stato possibile”.

Il sindaco Katia Tarasconi ha voluto salutare personalmente i volontari della Protezione civile, Vigili del fuoco in pensione, Dipendenti comunali in pensione, Referenti dei Gruppi di vicinato, Alpini e Scout: tutte realtà associative che si sono messe a disposizione per supportare il Comune nella gestione della tappa piacentina del Tour de France ormai alle porte. Il grande giorno, atteso da mesi, è lunedì 1 luglio ma già da sabato 29 la macchina organizzativa entrerà nel vivo dell’operatività. Per condividere i vari dettagli, soprattutto dal punto di vista logistico e viabilistico, si è tenuto oggi pomeriggio un incontro presso l’auditorium Sant’Ilario alla presenza dell’assessore alla Viabilità Matteo Bongiorni che, con il comandante della Polizia locale Mirko Mussi e con l’ispettore Gianluca Sugamele, sono scesi nello specifico di svariati aspetti gestionali per i quali sarà di fondamentale importanza la collaborazione dei volontari. “Mettere a disposizione il proprio tempo per offrire un servizio alla comunità – ha sottolineato il sindaco – è qualcosa che vi fa onore. In questa occasione specifica, poi, il vostro supporto ha un peso ancora maggiore perché siamo di fronte a un evento davvero unico, direi epocale; un evento che, per importanza, dimensioni e complessità di gestione, non ha precedenti a Piacenza. E i nostri uffici, che ci lavorano da mesi con un impegno che difficilmente è percepibile all’esterno, lo sanno bene. Quindi il mio grazie è particolarmente sentito”.




Morfasso. Due cani scappano da casa. I carabinieri li riconsegnano al proprietario

Due cani meticci sono scappati da casa loro in località Pre, non lontano da Morfasso. La mattina di lunedì 24 giugno 2024 sono stati notati dai carabinieri sul ciglio della Statale che da Morfasso scende verso Lugagnano Val d’Arda, a circa un chilometro dal centro cittadino. Erano spaventati e disorientati. Alla vista dei militari sono fuggiti e si sono rifugiati nel cortile della scuola del paese. I carabinieri li hanno però “presi per la gola” e con l’aiuto di un po’ di cibo recuperato nella mensa dell’istituto scolastico li hanno attirati e bloccati, caricandoli poi sull’auto di servizio. Li hanno portati in caserma, rifocillati ed accuditi per alcune ore fino a quando attraverso il microchip e l’anagrafe canina, sono riusciti a risalire al proprietario, un 76enne del luogo che non si era accorto della fuga Il proprietario, che abita non distante dalla  stazione carabinieri di Morfasso, ha recuperato i due “evasi” e ha ringraziato i militari per il provvidenziale recupero.




Scherma, il Pettorelli festeggia un 2024 ricco di successi

E’ stata una festa quella che ha concluso la stagione agonistica del Circolo della scherma Pettorelli con una cena sociale. Molti i riconoscimenti assegnati dal Circolo agli atleti, ma soprattutto a tutti coloro – staff, istruttori e maestri, volontari – che rendono possibili gli importanti risultati di un bel 2024.

Il presidente Alessandro Bossalini, con al fianco il vice presidente Carlo Polidoro e Giuseppe Rossano, delegato provinciale della Federazione scherma, ha iniziato proprio dallo spirito che anima il Pettorelli fatto di sacrificio, disponibilità, impegno. Durante la serata, poi, è stato ricordato Lamberto Curatolo, scomparso un anno fa, e gli ospiti hanno scandito il suo nome alzando i calici. Ma c’è stato spazio anche per la sezione alpini di Piacenza che hanno svolto un importante servizio di volontariato durante i campionati italiani a squadra, gestendo le pedane della scherma paralimpica. Ultimo, ma non ultimo, una sorpresa è stata riservata anche al Boss, festeggiato a sua insaputa per il 50esimo compleanno.

«Una stagione intensa – ha commentato il Boss – dal punto di vista agonistico e da quello degli eventi, a partire dall’organizzazione dei campionati italiani a squadre. Ora ci sarà la pausa estiva, ma riprenderemo con forza in autunno nell’anno che ci proietta verso i 70 anni del Pettorelli».

La parte tecnica ha visto il riconoscimento alle squadre biancorosse che si sono distinte, a marzo, ai Tricolori a Piacenza Expo e ai campionati regionali: in questi ultimi si è laureato campione regionale, per la prima volta, il team di spada femminile. Agli Italiani a squadre, invece, hanno conquistato il bronzo e sono stati promossi in B1 la squadra maschile di spada e quella femminile di sciabola. Tanti gli allori 2024, l’ultimo è stato il bronzo di Vera Perini ai campionati italiani Under 20, ma va ricordata anche l’ottima stagione degli Under 14 cresciuti a livello tecnico.

Il valore dell’impegno di sportivi e volontari è stato sottolineato da Robert Gionelli, delegato provinciale del Coni. Alla serata sono intervenuti anche gli assessori comunali Mario Dadati (Sport) e Serena Groppelli (Partecipazione) anch’essa schermitrice del Pettorelli. Non poteva mancare chi ha dato una veste nuovo all’immagine del Pettorelli, realizzando per il terzo anno le locandine dei campionati italiani: il celebre disegnatore Giovanni Freghieri (per chi non lo conoscesse, il piacentino è autore, tra gli altri, di Dylan dog e Tex).

Ora il Pettorelli va in vacanza, ma fra pochi giorni sarà di nuovo in pedana ai Venerdì piacentini: in piazza Duomo. Dalle 19, si terrà un triangolare a squadre con i biancorossi, il Cus Pavia e Voghera. Intanto, il Boss sta già organizzando il camp estivo a Ferriere con la mente rivolta all’organizzazione dei campionati italiani a squadre 2025.




Alla diga di Mignano in meno di 24 ore entrati 3,5 milioni di metri cubi di acqua

Il consorzio di Bonifica fa il punto della situazione riguardo l’ondata di piogge di questi ultimi giorni che hanno portato ad un notevole innalzamento dei livelli d’acqua. Alla diga di Mignano da domenica 23 giugno a oggi alle ore 12 sono piovuti oltre 150 mm. Il picco di portata di acqua in ingresso lago è stato di circa 153 metri cubi al secondo registrato questa mattina alle ore 8. In uscita portata erogata massima di 50 metri cubi al secondo a seguito del picco in ingresso; portata mantenuta costante per circa 2 ore e poi progressivamente ridotta dalla tarda mattinata. Il volume di acqua entrato in diga dal bacino di monte in meno di 24 ore è stato di 3,5 milioni di metri cubi e, di questi, 2 milioni sono stati laminati e quindi trattenuti.

Intorno alle 8 e mezza di questa mattina è iniziato lo sfioro dagli scarichi di superficie continuato fino a poco prima delle ore 16. Dalla diga, la piena in circa 4 ore arriva a Fiorenzuola d’Arda, in 7-8 ore a Cortemaggiore e in circa 10-12 a Villanova d’Arda.

Il presidente del Consorzio, Luigi Bisi, ha commentato la situazione: “Quella che si è verificata in queste ore è una perturbazione con quantitativi di pioggia maggiori di quelli previsti dei sistemi di previsione meteo che anche i nostri tecnici stanno gestendo con la massima attenzione.

Rispetto al dato dei 3,5 milioni di metri cubi Bisi commenta “Giusto per dare un metro di paragone lo scorso anno la diga del Molato (comune di Alta Val Tidone) ha raggiunto al massimo 3,4 milioni di metri cubi (pari al 45% del suo volume massimo autorizzato). Se invece pensiamo ad un lago irriguo e prendiamo quello di Fabbiano (comune di Borgonovo), i 3,5 milioni di metri cubi entrati in diga in meno di 24 ore, corrispondono al volume utile a riempiere circa 35 laghi. In linea generale, il personale tecnico e operativo del Consorzio, che ringrazio, è sul territorio pronto ad intervenire sia sulle opere di competenza sia con spirito di solidarietà e consolidata tradizione tra gli enti. L’attenzione maggiore è concentrata soprattutto sulla diga di Mignano e sul bacino di valle. I contatti con i sindaci, la Prefettura, la Protezione Civile regionale e tutti gli enti coinvolti sono costanti essendo la chiave di volta per gestire al meglio situazioni severe come questa che abbiamo appena superato.”

Secondo quella che è la regola aurea delle dighe, durante la fase crescente di un evento di piena, la portata scaricata verso valle non deve mai superare quella in entrata in diga. Anzi, nella maggior parte dei casi, viene trattenuto in diga parte del volume di acqua in ingresso da monte per contribuire ad alleggerire situazioni di criticità a valle, tenendo conto di affrontare avversità climatiche che negli ultimi anni sono sempre più repentine e spesso imprevedibili al punto tale che vanno oltre alle capacità di reazione delle opere e del territorio. In ogni caso, non si provoca nell’alveo di valle del torrente (Arda in questo caso) una piena peggiore di quella naturale e che si avrebbe senza la diga (come se la diga non ci fosse, e scorresse in alveo la stessa portata di acqua che passerebbe senza lo sbarramento). Il volume di acqua trattenuto durante l’evento di piena (dato dalla differenza tra i volumi di acqua in entrata e in uscita) è chiamato “di laminazione”. Termine spesso citato quando si parla di difesa idraulica.

In prefettura attivato il Centro Coordinamento Soccorsi

Dalla mattina di oggi 25 giugno, alla luce del quadro peggiorativo che ha interessato l’allerta meteo diramata per la giornata odierna, successivamente elevata da gialla a rossa per criticità idraulica fino alle ore 24, è stato attivato in Prefettura, presieduto dal Prefetto Paolo Ponta, il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS), alla presenza di tutte le componenti del sistema di Protezione Civile (Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, Provincia, Enti Locali, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Coordinamento dei Volontari, AIPO,  Enti gestori delle Dighe, Gestori del servizio elettrico).

In particolare è stato costantemente monitorato il bacino dell’Arda alla luce dello sfioro della Diga di Mignano, rispetto al quale tuttavia il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha comunicato la graduale diminuzione della portata dei rilasci: dai 50 m3/s di questa mattina ai 29 m3/s attuali, in ulteriore diminuzione.

Allo stato il passaggio della piena del fiume Arda non ha creato criticità nei comuni di Fiorenzuola d’Arda e Cortemaggiore, in serata interesserà il comune di Villanova sull’Arda.

Il Comando dei Vigili del Fuoco di Piacenza ha effettuato circa  20 interventi che hanno riguardato soprattutto la frazione di Carmiano nel Comune di Vigolzone e il Comune di Bettola.

Nel Comune di Gropparello si è resa necessaria la chiusura di alcune arterie stradali comunali a causa di cedimenti franosi che non hanno però provocato situazioni di isolamento in considerazione della presenza di viabilità alternativa.

Il Centro Coordinamento Soccorsi, costantemente operativo, ha avuto un nuovo momento di aggiornamento e valutazione della situazione alle ore 20.




Paolo Signorini licenziato da Iren

Il Consiglio di Amministrazione di Iren SpA, nella seduta odierna, tenuto conto dell’istruttoria condotta sia dal Comitato per la Remunerazione e le Nomine (anche in veste di Comitato per le operazioni con Parti Correlate) sia dal Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, ha deliberato il licenziamento del dott. Paolo Signorini per giusta causa oggettiva, in conseguenza della oggettiva incompatibilità della prestazione lavorativa del dott. Signorini, in qualità di Dirigente Apicale di Iren SpA, con la situazione contingente generatasi.

Le misure di custodia cautelare intraprese nei confronti del dott. Signorini il 7 maggio 2024, connesse alle indagini in corso della Procura della Repubblica di Genova e confermate anche dopo le istanze avanzate dalla sua difesa, causano un’impossibilità, ormai irreversibile e non più soltanto temporanea, di esercizio delle sue funzioni di Dirigente Apicale. Per quanto concerne gli elementi economici, non è prevista l’erogazione di somme di denaro in relazione allo scioglimento del rapporto di lavoro a tempo determinato prima della scadenza del termine. Restano – peraltro – fermi tutti gli strumenti a tutela dei diritti e delle prerogative della Società, peraltro già ricordate al mercato e agli azionisti nell’ambito dell’apposita Relazione integrativa ex art. 125-quater TUF approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 30 maggio2024.

Il Consiglio di Amministrazione ha confermato l’attuale configurazione organizzativa approvata nella riunione straordinaria del 7 maggio: il gruppo è diretto e coordinato dal Presidente Esecutivo e dal Vice Presidente Esecutivo, ai quali sono state attribuite le deleghe e i poteri prima assegnati all’ex Amministratore Delegato.

Il dott. Signorini non risulta detenere azioni Iren.




Trasloco Museo di storia Naturale. Zandonella (Lega) : “Il Comune non ascolta nessuno”

Continuano le polemiche relative allo spostamento del Museo di Storia Natuale, dall’attuale sede di via Scalabrini al Palazzo del Governatore nei pressi di Piazza Cavalli: “L’amministrazione comunale – sottolinea il consigliere della Lega, Luca Zandonella – non sta ascoltando nè la Direttrice del Museo, Prof.ssa Annarita Volpi, nè diversi consiglieri di minoranza, che stanno sottolineando le criticità dello spostamento del Museo con le modalità imposte, dove addirittura sono previsti due traslochi, come spiegato dall’Assessore Fiazza in una recente commissione consiliare. Quindi, innanzitutto, un doppio costo, che poteva essere evitato se ci fosse stata adeguata programmazione. E’ noto inoltre come spostare i reperti museali non sia come mettere dei libri in uno scatolone, e quindi il Museo dovrà restare chiuso per molti mesi, come minimo nove – come detto dallo stesso assessore alla cultura -, ossia da gennaio a settembre 2025, sperando che si faccia in tempo ad aprire il Museo per l’anno scolastico 2025/26. Museo che riaprirà in una sede non adeguata, posta in pieno centro e su più piani – al momento senza ascensore – con stanze inidonee a ricevere più classi contemporaneamente, come invece avviene oggi. Come emerso poi in commissione, essendo presenti nell’attuale sede delle donazioni vincolate, con lo spostamento eseguito con queste modalità alcune non potranno più essere nelle disponibilità del Museo. Purtroppo – continua Zandonella – è evidente come questo sia un depotenziamento di una importantissima realtà culturale e formativa della nostra città, anche perchè ad oggi non si sa quando entrerà poi in funzione la nuova e definitiva sede, ossia il Palmanova. Come minimo ci vorranno tre anni, ma vedendo come procedono altri lavori pubblici nel Comune di Piacenza (parcheggio Piazza Cittadella, Ex Manifattura Tabacchi, nuovo ospedale, ecc) i tempi non sono certi ed il rischio di far diminuire l’attività di questo Museo a tempo indeterminato è ormai certo. Si nota come l’amministrazione Tarasconi non abbia minimamente ascoltato le criticità evidenziate, sia dalla stessa Direttrice Volpi – che ci tengo a ringraziare per l’impegno e la passione che ci sta mettendo da tantissimi anni – sia da diversi consiglieri comunali: una ipotesi alternativa, concreta e fattibile, sarebbe stata quella di posizionare il Museo, per esempio, a Palazzo Farnese: una possibile location assolutamente indicata visti gli scopi culturali e gli spazi a disposizione. Spiace davvero – conclude il consigliere del Carroccio – vedere una importantissima realtà del nostro territorio trattata in questo modo: forse per l’amministrazione Tarasconi esiste una cultura di serie A ed una di serie B?”




Posturologo ricercato da tre mesi per violenza sessuale, arrestato dai carabinieri

Un posturologo italiano di 63 anni era ricercato da tre mesi per violenza sessuale: era stato condannato a 6 anni e 6 mesi per violenza sessuale su una giovane di 20 anni. Intorno a mezzogiorno di sabato 22 giugno 2024 é stato individuato in una tavola calda in centro a Parma.

Sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Piacenza, insieme ai colleghi del Reparto Operativo di Parma, a rintracciare l’uomo sul quale pendeva lordine di esecuzione per la carcerazione emesso dall Ufficio Esecuzioni Penali della Corte dAppello di Bologna. La violenza era avvenuta una ora volta nel suo studio di Reggio Emilia e successivamente in uno studio di Parma.
I fatti risalgono al marzo del 2019: la giovane si era rivolta al posturologo parmigiano dopo essere stata vittima di un incidente stradale. Nel corso delle visite il professionista avrebbe toccato la ragazza nelle parti intime ed avrebbe compiuto dei veri e propri atti sessuali. Dopo le visite la ragazza ha parlato con la madre ed il fidanzato ed ha presentato denuncia nei confronti dell’uomo in questura a Reggio Emilia. Furono condotte indagini per verificare il racconto della vittima e vi furono. Anche riscontri tecnici. In particolare vennoro trovate tracce di dna del 63enne sugli slip della giovane. Nel febbraio del 2022 era stato condannato. La sentenza, emessa dal Tribunale di Parma e successivamente confermata dalla Corte dAppello di Bologna, è diventata definitiva il 5 marzo 2024 e da allora il professionista si era reso irreperibile.
I militari del Reparto Operativo sono riusciti ad individuarlo con un’articolata attività investigativa ed attraverso verifiche e controlli.
L’arrestato, una volta concluse le formalità di rito è stato condotto nel carcere di Parma a disposizione dell’autorità giudiziaria.




Maltempo. Situazione delicata in varie zone della provincia di Piacenza

Le forti piogge che hanno colpito e continuano a colpire il territorio piacentino stanno causando importanti fenomeni di piena dei corsi d’acqua e significativi allagamenti di strade e di porzioni di pianura, in particolare nelle zone della bassa, media ed alta Val d’Arda interessate dai bacini dell’Arda, del Chiavenna e del Riglio.
Il servizio Viabilità della Provincia, che sta monitorando strade e ponti di competenza con ogni risorsa disponibile, informa che dal primo pomeriggio la circolazione stradale potrebbe essere critica soprattutto nei territori comunali di Fiorenzuola, Caorso, Cortemaggiore, San Pietro in Cerro, Besenzone e Villanova sull’Arda.
La diga di Mignano
All’alba di oggi la diga di Mignano ha raggiunto il livello di sfioro ed è iniziata la tracimazione controllata.
Sempre questa mattina, poco dopo le ore 6, il torrente Arda ha oltrepassato la soglia “3” di allerta presso Fiorenzuola, raggiungendo un livello idrometrico di 1,9 metri. Il livello del torrente è poi sceso.
Allerta meteo rossa in pianura e collina
Nel pomeriggio di oggi martedì 25 giugno sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali forti, con possibili effetti e danni associati, più probabili sul settore centrale della regione, in esaurimento dalla sera. Le precipitazioni potranno generare nuovi innalzamenti nei corsi d’acqua, già interessati dalle piene, che nei tratti vallivi del settore centrooccidentale raggiungeranno livelli prossimi o superiori ai franchi arginali o ai massimi storici registrati. Nelle zone montane e collinari della regione sono possibili localizzati fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologico particolarmente fragili, ruscellamento sui versanti e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua minori. Nelle zone montane e collinari della parte centrale della regione sono possibili diffusi fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologico particolarmente fragili.
Per la giornata di domani mercoledì 26 giugno, non sono previsti fenomeni meteo significativi ai fini dell’allertamento.
Tuttavia nel pomeriggio si prevede la possibilità di temporali sparsi e di breve durata, localmente anche di forte intensità, più probabili lungo la fascia appenninica, con possibili effetti e danni associati. Sono possibili innalzamenti anche sul
reticolo idraulico minore. Si prevede la propagazione delle piene in atto nei tratti vallivi dei fiumi del settore centrooccidentale, con possibile occupazione delle aree golenali ed interessamento degli argini. Nelle zone montane e collinari
sono ancora possibili localizzati fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente
fragili, a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti. Il codice colore arancione nel settore collinare montano centrale della regione è legato alle condizioni di diffusa criticità presenti sul territorio.




Da poco scarcerato finisce di nuovo nei guai

Lo scorso 14 giugno è stata eseguita la misura cautelare a
carico di un piacentino classe 1996, pluripregiudicato e già condannato in passato, ed a lungo detenuto, per numerosissime rapine consumate negli anni scorsi in questa Provincia.
Il 12 maggio, in probabile crisi d’astinenza, in centro storico aveva avvicinato un
amico d’infanzia a spasso con la famiglia, chiedendogli di consegnargli dei soldi vantando un credito totalmente inesistente.
Alla luce del rifiuto della vittima, l’aggressore ha estratto un coltello con cui ha ferito ad un dito il conoscente che ha cercato di difendersi, non potendo scappare per non lasciare la propria
famiglia in balia del ragazzo fuori controllo.
La vicenda è stata ricostruita inizialmente dalle Volanti intervenute sul posto, e poi
approfondita dagli investigatori della Squadra Mobile nei giorni successivi.
La misura cautelare é stata notificata al piacentino dagli investigatori della Squadra Mobile mentre si trovava
già in carcere, essendo stato arrestato dallo sempre dalla polizia il 15 maggio a seguito della revoca del beneficio dell’affidamento in prova, del quale godeva dopo essere stato scarcerato nei mesi scorsi, dopo aver scontato una lunga pena detentiva per le rapine del passato.