L’associazione Rete-Case Popolari spegne la terza candelina

In occasione dei tre anni dalla nascita dell’associazione di promozione sociale attiva sul territorio piacentino, viene organizzato un evento presso la sede del sindacato UGL di via Monticello, quartiere Farnesiana.

Ad annunciarlo è Manuel Radaelli, presidente dell’associazione: “Nel ringraziare il sindacato UGL per averci concesso la disponibilità della propria sede, invitiamo tutta la cittadinanza al momento di incontro organizzato per domenica 5 giugno. Sarà un’occasione di confronto, proposte, bilancio del lavoro svolto, oltre ad offrire un aperitivo e dare la possibilità di acquistare il nostro materiale per sostenere le attività dei nostri volontari.”

“Inoltre – continua la nota – avremo come ospiti i consiglieri comunali Sara Soresi e Nicola Domeneghetti, che da subito hanno capito il ruolo importante dell’associazione sul territorio ed hanno portato a risolvere alcune istanze sulle quali abbiamo portato l’attenzione. Infine, saranno presentati alcuni progetti in fase di studio, rivolti alle persone economicamente fragili.”




La nomina di Valter Alberici a Cavaliere del Lavoro, le congratulazioni di Patrizia Barbieri

“Un riconoscimento di grande prestigio, che premia non solo le indiscusse e riconosciute doti professionali e umane di Valter Alberici, ma anche la sua capacità di perseguire uno sviluppo industriale mai disgiunto dalla sensibilità sociale e dall’impegno per il bene comune”. Così il sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri esprime le congratulazioni delle istituzioni piacentine per la nomina a Cavaliere del Lavoro attribuita al presidente e amministratore delegato di Allied, multinazionale con sede italiana a Nibbiano, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“In questi anni – sottolinea Patrizia Barbieri – ho avuto modo di riscontrare anche l’assoluta disponibilità di Valter Alberici nel mettere la propria lungimiranza, visione imprenditoriale ed esperienza ai massimi livelli in ambito internazionale a servizio della collettività, come interlocutore propositivo e attento nel recepire e promuovere quel gioco di squadra che rappresenta il più importante motore di crescita per un territorio. Di questo lo ringrazio, ancora una volta, certa di dare voce all’intera comunità piacentina nel rimarcare l’emozione e l’orgoglio nell’apprendere di questa meritata, altissima onorificenza”.




Baseball: il Piacenza torna da Fossano con un pareggio che non soddisfa

Due doppiette di fila il Piacenza proprio non riesce a centrarle e, dopo la bella prova prova casalinga con l’Ares, deve accontentarsi di pareggiare sul diamante del Fossano ultimo in classifica. In gara1 i biancorossi perdono 12-11 al secondo supplementare dopo aver dilapidato un vantaggio di 11-2 mentre in gara2 spazzano via i padroni di casa con un perentorio 14-0 all’8° inning. Nel bene e nel male fa tutto il Piacenza al quale, nonostante tutto, la classifica continua a dare speranze di play-off a metà della regular season.

GARA1

PIACENZA          2-1-2-2-0-2-2-0-0-0-0      11

FOSSANO          0-0-0-1-0-1-0-3-6-0-1      12

Formazione: Minoia ec, Casana 3b, Schiavoni ed, Calderon es, Chacon ss, Gibson 1b, Perez 2b, Gardenghi ric, Scrivani dh (Carnevale). Lanciatori: Cufrè (rl6 bv4 bb3 k3 pgl1), Sanna L. (rl5 bv7 bb3 k3 pgl3).

Non è affatto eccessivo etichettare come autolesionistica la condotta di gara del Piacenza nel match mattutino. I biancorossi dominano in lungo e in largo per i primi 7 innings, al termine dei quali conducono 11-2. Il line-up piacentino non perde tempo e segna 2 punti in apertura con i singoli di Minoia e Schiavoni ed il doppio di Calderon. E il clichè non cambia mentre Cufrè tiene a bada le mazze piemontesi. Al 2° è 3-0 col singolo di Gardenghi accompagnato dal triplo di Minoia. Il 3° attacco si apre con 2 basi e subito Chacon e Gardenghi non ci pensano troppo a piazzare  due singoli che valgono il 5-0. Al 4° Fossano arriva per la prima volta a casa base ma dopo che Calderon e Chacon hanno battuto a casa altri due punti. Tutto sembra girare al meglio. Mentre Fossano aggiunge a fatica un altro punto, Piacenza ne segna 4 tra il 6° e 7° inning, complici gli errori dei padroni di casa. Sull’11-2 i biancorossi si prendono qualche pausa ma la situazione continua a presentarsi tutt’altro che preoccupante, e questo anche all’8° quando i cuneesi accorciano ad 11-5. In fondo manca solo una difesa ed il rilevo Sanna sembra poter gestire con tranquillità il punteggio. Ed invece ecco servita la versione peggiore del Piacenza che in un solo inning dilapida tutto quanto guadagnato nei precedenti otto. A pesare come macigni due errori che aprono al Fossano le porte all’insperato pareggio (11-11) che porta ai supplementari. La tensione sale improvvisamente e la roulette del tie-break dice male ai nostri che, al 10°, vedono eliminato a casa base il punto del vantaggio e poi all’11°, per l’ennesimo errore, il quarto della partita, regalano al Fossano la più rocambolesca delle vittorie. Sul banco degli imputati come detto la difesa. A conferma di questo un dato su tutti: considerando i soli punti guadagnati sui lanciatori Fossano avrebbe perso 10-4.

GARA2

PIACENZA         0-0-1-0-4-4-0-5      14

FOSSANO         0-0-0-0-0-0-0-0        0

Fomazione: Minoia ec, Chacon ss, Schiavoni ed, Cufrè dh, Calderon es, Gibson 1b, Perez 2b, Casana 3b, Gardenghi ric. Lanciatori: Dall’Agnese (rl6 bv3 bb4 k6 pgl0), Carnevale ( rl2 bv3 bb1 k1 pgl0).

Che il verdetto di gara1 fosse più la conseguenza dei demeriti piacentini che non dei meriti fossanesi lo si era capito ma se mai qualcuno avesse nutrito qualche dubbio al riguardo ci ha pensato la partita del pomeriggio a dipanarlo. Otto innings a senso unico, Dall’Agnese e Carnevale “signori” del monte, un bottino di 15 singoli con Schiavoni e Casana a svettare con tre a testa. Una rivincita carica di interessi, costruita a partire dal 3° inning con l’1-0 figlio del singolo di Casana seguito da un errore ed un lancio pazzo. Al 5° passa l’intero line-up ospite con le valide di Chacon, Calderon e Gardenghi inframmezzate dalle basi concesse a Cufrè e Gibson e dal colpito di Perez (5-0). Il 6° si apre con quattro valide in stecca (Cufrè da due basi) condite poco dopo dall’altro singolo di Perez. E sul 9-0 si lasciano pure basi cariche. Un Fossano mai pervenuto alza definitivamente le braccia all’8° concedendo gli ultimi 5 punti che decretano la fine anticipata del match sul 14-0 (dopo tre basi, ci pensano Gardenghi con un doppio e Chacon con una volata di sacrificio). Una vittoria roboante inutile però a cancellare la grande delusione mattutina. In casa biancorossa le occasione gettate alle ortiche cominciano a diventare troppe anche le classifica non sembra voler elargire punizioni molto severe. A salvare il Piacenza per ora è lo straordinario equilibrio che regna nel girone ma perdere altro tempo potrebbe essere molto pericoloso in chiave play-off.

ALTRI RISULTATI: Catalana- Milano 1-1 (8-7; 0-5), Ares-Avigliana 2-0 (8-3; 7-4), Junior-Codogno 0-2 (2-6; 4-8).

CLASSIFICA: Avigliana 667 (12-8-4), Milano 643 (14-9-5), Codogno 571 (14-8-6), Ares Milano 538 (13-7-6), PIACENZA 500 (14-7-7), Catalana Alghero 429 (14-6-8), Junior Parma 333 (12-4-8), Fossano 308 (13-4-9).




“Zugum cul piasintein”, il gioco di Fabrizio Solenghi dedicato al nostro vernacolo

Venerdì 3 giugno alle ore 21 presso la sede della Famiglia Piasinteinasi si terrà “Zugum cul piasintein”, gioco dedicato al nostro vernacolo ideato e realizzato da Fabrizio Solenghi, e che condurrà la serata, coadiuvato dal cantautore Mario Schiavi. Un divertente gioco di parole dedicato al nostro vernacolo che coinvolgerà il pubblico nell’ indovinare parole di uso comune o dimenticate.
Fabrizio Solenghi, poeta ed attore, vincitore più volte del Premio Valente Faustini ed attore della Compagnia teatrale della Famiglia Piasinteina, ha creato questo gioco per la passione che ha per il nostro dialetto, nell’intento di entusiasmare sempre più gli appassionati alla conoscenza del nostro vernacolo.
Una serata di divertimento con nell’intento di scoprire o riscoprire il nostro dialetto piacentino.
L’ingresso è libero e non occorre prenotarsi.




Anche Anpas Piacenza all’Assemblea Regionale delle Pubbliche Assistenze

Ieri, a Sant’Ilario D’Enza, si è tenuta l’Assemblea Regionale di Anpas Emilia Romagna, organizzazione che solo nella nostra Regione raggruppa oltre 100 Associazioni.

Presente  anche una delegazione piacentina con le Pubbliche Assistenze Valdarda, Valtebbia di Travo e Croce Bianca di Piacenza.

Tra gli intervenuti anche Paolo Rebecchi, Coordinatore di Anpas Comitato Provincia di Piacenza, che ha parlato a nome della Direzione Nazionale; lo stesso Rebecchi ha evidenziato l’intensa attività del movimento degli ultimi due anni, ponendo l’attenzione non solo sulla pandemia e sulle attività statutarie ma anche sulla visione politica e strategica, che è sicuramente cresciuta, con l’esigenza di “essere sempre più squadra”.

Rebecchi è stato chiaro anche sulle prospettive future: “dovremo mantenere un dialogo aperto con la Regione e le istituzioni, ma sarà necessario avere certezze sulla sostenibilità economica. Il volontariato è fondamentale per il welfare del nostro paese; dimostriamo di esserci davvero sempre, tutti i giorni, pronti a supportate ogni esigenza, ma dovremo avere a breve garanzie sulla situazione economica”.

Tra gli intervenuti anche la Presidente Regionale di Anpas Emilia Romagna Miriam Ducci e la Direzione Regionale al completo.

Molto gradito è stato lo spazio dedicato al Gruppo Giovani, che ha visto riconosciuto anche il Progetto presentato dalle due rappresentanti piacentine Beatrice Casella e Beatrice Braghi. Un ottimo modo per pensare al futuro in modo operativo e gestionale.




Le staffette Run4Hope Massigen 2022 a Fiorenzuola e Piacenza

Dal 21 al 29 maggio 2022 si è svolta la seconda edizione della Run4Hope Massigen articolata su staffette regionali sincrone, che quest’anno hanno avuto come ente beneficiario AIL.

L’iniziativa, che è stata promossa dalla Onlus Run4Hope Italia, ha beneficiato del Patrocinio di tanti enti, tra cui il CONI, della Fidal, della Fitri, dell’Esercito Italiano, dell’Aeronautica Militare, della Fondazione Lions International, del CSI, FIASP, AICS, AIC e tanti altri.
I circa 20.000 podisti, grazie all’adesione di oltre 400 associazioni sportive, 23 reparti dell’Esercito italiano, e un centinaio di individualisti che hanno corso in modalità virtual, percorrendo complessivamente oltre 6.000 km, non hanno avuto confronti cronometrici o agonistici ma solo l’obiettivo di promuovere e sostenere la ricerca contro leucemie, linfomi e mieloma promossa da AIL e per sostenere le sezioni territoriali impegnate per i pazienti provenienti dall’Ucraina.

Le staffette Run4Hope Massigen 2022 hanno visto la partenza contemporaneamente alle ore 11 di sabato 21 maggio dai vari capoluoghi regionali, In particolare, per l’Emilia Romagna, la partenza è avvenuta dalla Caserma Corrado Viali di Bologna sede del 121° Reggimento Artiglieria Contraerei. Dopo aver raggiunto le principali città della Romagna la staffetta si è spostata in Emilia toccando città come Modena, Reggio Emilia e Parma. Ieri, presso piazza Molinari in Fiorenzuola d’Arda, alla presenza dell’Assessore Marcello Minari è avvenuto il passaggio del testimone tra gli atleti della società “Parma Marathon” ed una rappresentanza dei podisti del 2° Reggimento Genio Pontieri e della società “Atletica Piacenza”.

Questa mattina, come anche nelle altre regioni, si è svolta l’ultima tappa della Run4Hope Massigen da Fiorenzuola d’Arda a Piacenza. Dalle ore 07:30, otto podisti appartenenti al 2° Pontieri e svariati mezzofondisti dell’”Atletica Piacenza” si sono cimentati lungo un percorso che attraversando i comuni di Carpaneto Piacentino e Pontenure ha raggiunto il campo d’atletica “Pino Dordoni” in località la Corva a Piacenza. In piazza Molinari e nei pressi dell’arrivo è stato allestito un info point dell’Esercito che ha permesso di far conoscere, ai ragazzi presenti, le diverse opportunità di arruolamento nella Forza Armata.

L’Esercito Italiano e l’Aeronautica militare patrocinano la Run4Hope Massigen 2022

L’Esercito Italiano e l’Aeronautica Militare hanno concesso il loro prestigioso patrocinio alla Run4Hope Massigen 2022  evidenziando l’importanza nazionale dell’iniziativa, grazie allo scopo solidale delle staffette regionali che di mano in mano trasporteranno il testimone, messaggio di altruismo e di impegno di AIL. Valori pienamente condivisi dalle grandi famiglie dell’Esercito Italiano e dell’Aeronautica Militare che fanno del coraggio, della preparazione professionale, del senso del dovere, della responsabilità, della tenacia, dello spirito di corpo e dell’abnegazione, i principi cardine su cui si fonda e a cui ogni militare si ispira quotidianamente.

Il successo del 2021: oltre 62.000 euro per la Fondazione AIRC con centinaia di associazioni

La prima edizione svoltasi nel maggio 2021 a favore della Fondazione AIRC ha rappresentato un enorme successo. In totale sono stati percorsi circa km 6.000. Il testimone di Run4Hope ha attraversato quindi 19 regioni e grazie alle 153 tappe previste sono state coinvolte 173 città delle principali città d’Italia e migliaia di piccoli paesi di provincia, che rappresentano le tradizioni, la cultura e la bellezza turistica del nostro Paese. Sono state oltre 400 le società sportive e i gruppi, per più di 3.000 runners iscritti, inclusi gli 80 che si sono iscritti individualmente. Oltre 62.000 euro il monte donazioni raggiunto dai runners, che sono stati destinati interamente alla ricerca contro i tumori infantili.




Zaino in spalla approda a Borghetto: “rete Internet scarsa, pochi bus, niente luoghi di aggregazione”

Zaino in spalla non si ferma e arriva a Borghetto per incontrare, ancora una volta i residenti. Rete internet a singhiozzo che nei mesi della didattica a distanza ha creato non pochi disagi agli studenti, via Ferdinando di Borbone priva di marciapiede e di dissuasori, ma anche la carenza di autobus, l’ultimo della giornata si ferma a Montale, così come il taxi notturno.

E soprattutto la mancanza di un’area pubblica, un luogo di aggregazione e socializzazione.
Stefano Cugini, candidato di Alternativa per Piacenza ha incontrato i residenti della frazione alla porte della città che lamentano una trascuratezza nell’abc dell’agire amministrativo.
“Dopo le 21 Borghetto è tagliata fuori – dicono – non ci sono bus che arrivano fin qui alla sera, costringendo chi non ha l’auto a stare in casa.

Chi invece una macchina ce l’ha, ma non dispone di un garage, non sa dove parcheggiarla perché mancano i parcheggi”.
Un altro problema che ha causato forti disagi è stato l’allagamento del sottopasso “ci vuole la cura e l’accortezza di tenere pulito il pozzetto – dice uno storico residente – altrimenti a ogni forte pioggia il problema si ripresenta”.
“Chi abita qui ci ha raccontato quello che abbiamo registrato in quasi tutte le frazioni che abbiamo incontrato: scarsa considerazione da parte dell’amministrazione. Non sono problemi insuperabili, quello che conta è la buona volontà da entrambe le parti”.




Giardino: “E’ tempo perchè venga istituita l’Università degli Studi di Piacenza”

E’ ora che Piacenza abbia una sua università e non solo distaccamenti di Milano e Parma. E’ in sostanza questa la proposta lanciata dal consigliere comunale uscente Michele Giardino, candidato della Buona Destra con la lista Liberali Piacentini Terzo Polo (sindaco Sforza Fogliani).

Secondo Giardino i tempi sono maturi perché venga istituita l’Università degli Studi di Piacenza «Dopo la facoltà di medicina in inglese – scrive –  vanno organizzati a Piacenza nuovi corsi di studio. Non solo, però, come distaccamenti di altre università (Cattolica, Politecnico, UniParma).

In questa logica andrà approfondita l’idea di istituire una facoltà di logistica, ma anche di lettere e storia dell’arte». Questo a suo giudizio perché Piacenza «da città di militari e di ecclesiastici, si deve trasformare in città di studenti universitari: solo così potranno essere recuperati a nuova vita i tanti monasteri e le tante caserme presenti sul territorio comunale (non possiamo trasformarli in tanti ex Carmine, sostanzialmente inutilizzati). Solo così il nostro centro storico può tornare ad essere vissuto quotidianamente da giovani».

Piacenza fu una delle più antiche università del mondo

Piacenza, lo ricordiamo, vanta un’antichissima tradizione universitaria. Nel 1248 Papa Innocenzo IV, quale ricompensa per lo zelo dei piacentini verso la sede apostolica, concesse alla nostra città il privilegio di un’Università con le stesse immunità godute da Bologna (fondata nel 1088 e più antica università del mondo) e Parigi (riconosciuta dal papa Innocenzo III nel 1215). Fu dunque una delle prime sedi universitari al mondo riconosciute dal pontefice.

Nel 1389 il duca Giangaleazzo Visconti diede ulteriore impulso alla sede universitaria piacentina che ebbe illustri professori salvo però perdere progressivamente importanza nei secoli successivi. Ne 1584 Ottavio Farnese affidò ai Gesuiti l’insegnamento gratuito di materie quali grammatica, retorica, teologia e filosofia.

Il colpo di grazia per l’Università di Piacenza arrivò nel 1768 con il Decreto Ducale che istituì il Magistrato degli studi togliendo alla notra città la facoltà di conferire lauree. Rimasero successivamente attivi gli insegnamenti religiosi nel seminario vescovile. Le sedi universitarie erano collocate in via Chiapponi e nell’antica contrada San Salvatore.




Anche le forze di polizia di Piacenza avranno in dotazione il taser

Anche le forze di polizia di Piacenza avranno il taser in dotazione. Come ha reso noto il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni «La pistola a impulsi elettrici sta progressivamente entrando nella dotazione effettiva di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza in tutta Italia, con un cronoprogramma che va avanti dallo scorso 14 marzo a cadenza settimanale».

In base a questo calendario da domani 30 maggio 2022 la nostra provincia si va ad aggiungere a quelle nelle quali i nostri agenti possono utilizzare la pistola ad impulsi elettrici. Dunque sulle auto dedicate al controllo del territorio di Piacenza ci saranno operatori abilitati all’uso del TASER.
Grande soddisfazione viene espressa da Marco FUSARI, segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia SAP: «Una battaglia che, insieme a quella per l’assegnazione delle bodycam, portiamo avanti da troppo tempo – sottolinea Fusari – il TASER segna una svolta perché rappresenta sia un ottimo strumento di difesa per i nostri operatori che un efficace deterrente. Finalmente si potrà ridurre notevolmente il contatto fisico tra i colleghi e soggetti aggressivi, minacciosi, violenti o armati di coltello/bastone che d’ora in poi verranno fermati agevolmente limitando, tra l’altro, lesioni per ambo le parti».

«Il taser – afferma il Segretario Provinciale – è un’arma di dissuasione in grado di inabilitare il soggetto attinto per qualche secondo, in questo modo si evita l’utilizzo della forza. Siamo molto soddisfatti di questo importante traguardo” conclude Fusari “e speriamo a breve di poter associare al TASER anche l’utilizzo delle BODYCAM».




Tajani: “La Barbieri un sindaco al servizio dei cittadini, non alla ricerca di potere”

Antonio Tajani, ex presidente del parlamento europeo, senatore, vicepresidente del Partito Popolare Europeo, vicepresidente e coordinatore unico nazionale di Forza Italia è arrivato oggi a Piacenza per dar manforte al candidato del centrodestra Patrizia Barbieri.

Insieme al senatore  Enrico Aimi è intervenuto nel point elettorale di Via Cavour per la presentazione della lista di Forza Italia. E’ seguita un’apericena  con simpatizzanti, candidati e vertici del patito al Temple. Tajani ha parlato del recupero di consensi che il suo partito sta vivendo in questo momento ed ha spiegato quelle che sono a suo giudizio le ragioni.

«Forza Italia è una forza di governo seria, attendibile, affidabile. Questo è il motivo per cui cresciamo senza mai alzare il tono di voce ma dando risposte e facendo proposte concrete al governo. Mai minacce, urla, aggressività ma concretezza e soluzioni ai problemi, come è successo con il catasto».

Tajani ha poi espresso parole di apprezzamento per Patrizia Barbieri e per i suoi anni di governo locale.

«Noi abbiamo un sindaco uscente che ha fatto benissimo, che è popolare, che ha un po’ stravolto il modo di amministrare in Emilia Romagna dove c’era il potere costituito … c’era il partito, la casa del popolo, il sindacato, Se tu non eri parte di quel sistema eri fuori, eri un cittadino di serie B. Patrizia Barbieri ha trasformato il comune di Piacenza, rispondendo con una visione liberale della società, nella casa della gente di Piacenza».

Il coordinatore di Forza Italia ha sottolineato quelli che sono i punti di forza del sindaco uscente.

«Tutti ne parlano come una persona aperta, sorridente che strine la mano, che risponde. Non è il potere, è il servizio cioè l’esatto contrario. Esercita l’attività di sindaco al servizio dei cittadini non per gestire il potere. Questo è completamente diverso, è il nostro modo di amministrare. Quando si andrà a votare, qui a Piacenza, non si sceglierà tra due persone ma tra due modelli di governare la città. Il nostro è un modello liberale con al centro la persona. Dall’altra parte c’è un modello dove al centro c’è il partito, il potere; ci sono le zampe del potere regionale che usa la città per raccogliere consensi elettorali. Noi abbiamo una visione opposta. Per la sinistra i cittadini sono la massa per noi ogni cittadino è una persona che deve poter realizzare il proprio sogno. Questo al di là delle capacità e della stima che Patrizia  raccoglie in città per il suo modo di fare e di essere, per come ha governato bene la città. Non usa il comune per esercitare il potere al servizio del partito. Anche noi di Forza Italia abbiamo anteposto l’interesse nazionale all’interesse del partito. E’ per questo che credo a Piacenza Patrizia vincerà. Perché è una cittadina come gli altri, non è il capo del partito».




La tradizione vitivinicola della Val d’Arda raccontata da giovanissimi videomakers

Si è conclusa con la proiezione degli otto video prodotti dai ragazzi delle scuole medie di Lugagnano e Vernasca e con la premiazione di quelli risultati migliori per contenuti, tecnica, impegno e creatività, un’iniziativa che ha impegnato studenti e professori durante tutto l’anno scolastico.

Il progetto è stato proposto all’Istituto comprensivo di Lugagnano in collaborazione con la società VINIDEA di Ponte dell’Olio e con il Dipartimento DIPROVES dell’Università Cattolica di Piacenza. Il tutto rientrava nel progetto SALVIBIO che si prefigge di conservare la biodiversità del patrimonio viticolo piacentino.

In particolare si è puntata l’attenzione su alcune varietà autoctone (tra cui Melara, Santa Maria, Bervedino, coltivate ormai solo in Val d’Arda) ma che possono essere molto interessanti per la viticoltura del futuro che deve affrontare il cambio climatico. Custodi di queste varietà e partner del progetto SALVIBIO sono i produttori Az. Agr. Lusignani Alberto di Marco Lusignani a Vigoleno, Az. Vit. Villa Rosa di Illari Andrea a Bacedasco Basso, Az. Agr. Massina a Vernasca, Az. Camorali Fabrizio a Lugagnano val d’Arda.

Conservare la biodiversità significa anche mantenere viva la tradizione viticola, sensibilizzare le nuove generazioni affinché portino avanti la coltivazione della vite arrestando il fenomeno dell’abbandono delle campagne. Per questo il progetto ha previsto anche un’azione rivolta ai giovani, per aiutarli a scoprire la ricchezza e la bellezza del mondo del vino.

Si è pensato di raggiungere questo obiettivo offrendo ai ragazzi un’occasione per sviluppare la capacità di produrre video da diffondere su web, ormai diventati la principale – se non unica – modalità di scambio d’informazioni tra gli adolescenti. Tutti i giorni vediamo decine di video sul cellulare, ma sappiamo usare questo mezzo per comunicare noi qualcosa ad altri? La tecnologia è tutta disponibile praticamente senza costi: gli smartphone attuali possono fare riprese video di qualità più che accettabile, su web si possono trovare software gratuiti per il montaggio, piattaforme come YouTube consentono di far vedere i propri video a milioni di persone in tutto il mondo. Ma fare un video per comunicare bene un messaggio richiede tecnica che si può imparare.

Ai ragazzi della Val d’Arda è stato quindi proposto un corso di videomaking, tenuto on-line da Elena Valdameri collaboratrice del CREMIT dell’Università Cattolica di Milano, durante il quale sono state illustrate le fasi e le regole di produzione di un filmato: scrittura (idea, soggetto, sceneggiatura, storyboard), riprese (piano di produzione, definizione ruoli e tempi), produzione (riprese, registrazioni audio, autorizzazioni), montaggio (recupero materiale integrativo da web, editing, pubblicazione).

Contemporaneamente i ragazzi, divisi in gruppi e con il prezioso supporto degli insegnanti Alessandra Gatti, Simone Tambini e Michela Villa, hanno iniziato a costruire i rispettivi video, registrando e recuperando da web il materiale audiovisivo. Gli ultimi mesi sono stati dedicati al montaggio, effettuato con programmi gratuiti e con il tutoraggio degli esperti. Alla fine sono stati completati ben 8 video.

Secondo Alessandra Gatti, insegnante di Lugagnano e coordinatrice del progetto “il punto di forza di questo progetto è stato il percorso di affiancamento che gli esperti di Vinidea hanno fornito agli alunni durante la preparazione dei propri lavori (video). La consulenza tecnica, seguita al Corso introduttivo sulle tecniche di registrazione e montaggio dei video, ha permesso ai ragazzi di sperimentare quanto imparato in maniera precisa, puntuale e un po’ più “professionale”. L’istituto comprensivo di Lugagnano ringrazia Vinidea e l’Università Cattolica di Piacenza per l’opportunità formativa offerta ai nostri alunni”

Gianni Trioli di Vinidea, ideatore dell’iniziativa “è rimasto piacevolmente sorpreso dalla qualità dei video prodotti, ognuno sviluppato su idee e con tecniche diverse, dimostrando ancora una volta che i ragazzi hanno capacità e potenzialità che noi adulti tendiamo a sottovalutare. Pensiamo che sia stato raggiunto il duplice obiettivo di render coscienti i ragazzi dell’importanza della viticoltura per il territorio, e di far loro conoscere le basi tecniche per la produzione di video, che saranno sempre più il mezzo con cui si comunicherà agli altri le proprie idee e capacità. Devo ringraziare molto gli insegnanti che hanno accettato questa sfida: so che è stato per loro impegnativo seguire i ragazzi in questa attività, ma ritengo abbiano fatto un ottimo lavoro di valorizzazione dei talenti dei ragazzi.”

Il progetto ha ricevuto il patrocinio dei Comuni di Lugagnano e di Vernasca, ed il contributo del GAL del Ducato che ha acquistato i kit per videomaking, dati in dotazione alle classi che hanno prodotto i video vincitori. Sergio Copelli, in rappresentanza del GAL, ha dichiarato “Il GAL in qualità di soggetto gestore dei programmi di sviluppo delle aree rurali non può che accogliere positivamente e sostenere iniziative che coinvolgono le scuole. Un progetto utile allo sviluppo dell’identità sociale e culturale dei territori. I complimenti vanno agli insegnanti e ai promotori ma soprattutto alle ragazze e ai ragazzi che con passione hanno utilizzato i linguaggi dei media contemporanei per raccontare una tipicità della valdarda.”

Vincitore del contest è risultato il video dal titolo “Tradizione in Val d’Arda” realizzato dal gruppo di Linda Terzoni, Matilde Nicelli, Lucio Casciello, Karim El Shahhat Mashal della 2°A di Lugagnano, che presenta una vigna come eredità preziosa che attraversa le generazioni, e realizzato mettendo in pratica molte delle tecniche apprese nel corso.




«Katia saprà ridisegnare la città e i suoi spazi pensando allo sport come “farmaco” per i cittadini»

«Katia è la persona giusta con la giusta sensibilità per mettere lo sport al centro dell’azione amministrativa, potenziando gli impianti ma anche valorizzando gli eccezionali spazi di questo territorio come veri e propri hub della salute. Il post pandemia ci ha lasciato questo grande insegnamento e Katia, come nuova sindaca, saprà ridisegnare Piacenza, città che amo profondamente, pensando allo sport come “farmaco” per i cittadini».

Mauro Berruto, ex commissario tecnico della nazionale di Pallavolo, è arrivato oggi pomeriggio nella sede storica dell’Old Rugby Piacenza 1980 in largo Anguissola per un incontro con i cittadini, i dirigenti sportivi e anche con i candidati che sostengono la candidatura a sindaco di Katia Tarasconi. Un incontro partecipato che aveva come tema principale, naturalmente, lo sport e in particolare ciò che un’amministrazione comunale può fare per favorirne la pratica, lo sviluppo e la cultura. Un tema molto caro a Berruto, volto simbolo dello sport nazionale ma anche volto simbolo dello sport piacentino: è stato lui vent’anni fa a portare in serie A1 il Copra volley Piacenza e oggi è impegnato in prima persona, come responsabile sport del Partito democratico, per fare in modo che proprio lo sport diventi un diritto costituzionale.

«Lo sport è benessere, è salute, è socialità ed è un modo per vivere insieme gli spazi della città» ha detto Katia Tarasconi, candidata del centrosinistra, partendo proprio dalle riflessioni di Berruto che ha ricordato le varie eccellenze dello sport agonistico piacentino ma ha sottolineato come lo sport, o meglio come la «cultura del movimento», sia un valore transgenerazionale, che riguarda tutti, dai bambini agli anziani.

«In questo senso – ha aggiunto Tarasconi – abbiamo in programma il potenziamento e il rifacimento di strutture e impianti, a partire dal Polisportivo Franzanti, ma riteniamo che sia indispensabile ripensare anche gli spazi all’aperto in quest’ottica: parchi attrezzati per le attività dilettantistiche, per l’allenamento ma anche per il gioco. Intendiamo dedicare un parco cittadino in modo particolare all’attività sportiva. Ma non solo: serve un nuovo pattinodrono, serve uno skate park degno di questo nome, servono strutture dedicate alla valorizzazione delle discipline paralimpiche. E serve che la prossima amministrazione abbia tutto questo come priorità, pensando ai risultati sportivi, certo, ma anche e soprattutto alla salute e al benessere dei propri cittadini di ogni età. Perché una città nella quale lo sport è diffuso ad ogni livello è una città più curate e, perché no, più felice».

 Mauro Berruto ha concluso il suo intervento prendendo spunto dal luogo in cui era, ovvero la sede dell’Old Rugby Piacenza 1980: «Katia ha le caratteristiche dei grandi rugbista – ha detto –  Ecco perché sarà la nuova sindaca di Piacenza. Perché nel rugby, per andare avanti, per arrivare alla meta bisogna passare la palla ai compagni che sono dietro. E’ una bellissima metafora, che è applicabile a tutto lo sport, e racconta l’importanza del lavoro di squadra. Katia è stata, è e sarà capace di unire le persone e quindi di lavorare in squadra, e di farlo per davvero».