Gas Sales Bluenergy Volley: Bernardi guiderà la squadra piacentina per la terza stagione

Lorenzo Bernardi siederà sulla panchina di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza anche nella stagione 2022-23. Il progetto iniziato due stagioni fa dalla società della Presidente Elisabetta Curti prosegue con il tecnico trentino. Per la terza stagione consecutiva Bernardi, eletto dalla FIVB Miglior giocatore di pallavolo del XX secolo e considerato il pallavolista più forte di tutti i tempi, oltre che un simbolo in Italia della cosiddetta Generazione di Fenomeni e che in questa stagione ha portato la squadra alla qualificazione per la Challenge Cup, continuerà a guidare i biancorossi.

Dedizione, determinazione e carisma sono alcune delle qualità del coach di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza, qualità che sono alle base della sua lunga e vincente carriera nel mondo della pallavolo.

“Sono contento di potere proseguire – sottolinea Lorenzo Bernardi – a lavorare ad un progetto che anno dopo anno migliora e diventa sempre più ambizioso. La prossima stagione saremo protagonisti in Europa e questo deve essere un motivo di orgoglio per tutti noi e per chi farà parte della nuova squadra”.

Elisabetta Curti, presidente di Gas Sales Bluenery Volley Piacenza sottolinea con soddisfazione.

“Rispettiamo gli accordi presi qualche mese fa e il percorso intrapreso da due anni. E siamo convinti che Lorenzo Bernardi possa dare un ulteriore valore aggiunto al nostro percorso”.

Da giocatore Bernardi vanta in bacheca trofei prestigiosi come 9 Campionati italiani vinti, 5 Coppe Italia, 3 Supercoppe italiane e, a livello europeo, 4 Coppe dei Campioni, 2 Coppe delle Coppe, 4 Coppe CEV, 2 Supercoppe. Uomo simbolo della Nazionale con 306 partite disputate con la maglia azzurra, Bernardi ha fatto incetta di medaglie d’oro tra Mondiali ed Europei e vincendo, inoltre, un argento alle Olimpiadi del 1996. Da allenatore dopo le esperienze all’estero prima in Polonia sulla panchina dello Jastrzebski Wegiel poi in Turchia con l’Halkbank Ankara dove ha conquistato un campionato e una coppa nazionale, il tecnico classe’68 è rientrato in Italia nel 2016 accasandosi a Perugia. Alla guida della formazione umbra coach Bernardi ha trionfato, vincendo nella stagione 2017/2018 Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa italiana mentre nella stagione successiva ha bissato il successo in Coppa Italia.




Multa e denuncia in un cantiere edile di Rottofreno: i lavoratori non erano formati sulla sicurezza

Continuano i controlli straordinari dei carabinieri nel settore edile. I militari del nucleo Ispettorato del Lavoro di Piacenza e della stazione di Piacenza Principale, insieme a carabinieri forestali, hanno denunciato il presidente di una ditta di costruzioni e hanno elevato una multa di circa 1600 euro.

L’ ispezione è stata eseguita ieri mattina (17 maggio 2022) in un cantiere di Rottofreno (PC) ed era finalizzata a verificare la regolare occupazione dei lavoratori e il rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.

Il titolare della società è stato denunciato per “omessa formazione dei lavoratori”: alcuni lavoratori presenti non erano stati formati in materia di sicurezza prima di accedere al cantiere ed erano sprovvisti dello specifico attestato. Per questo è stata comminata un’ammenda pari a 1607 euro.




L’ex Mercatone Uno di Rottofreno diventa Max Factory

Max Factory, la catena cinese di megastore continua la sua espansione commerciale in Italia. Il gruppo ha infatti acquisito alcuni dei puntivendita del fallito gruppo Mercatone Uno e si prepara a dare nuova vita a spazi per lungo tempo abbandonati. Iniziano così i lavori di ristrutturazione per l’apertura del nuovo punto vendita che sorgerà nel comune di Rottofreno (PC) e andrà a rafforzare la propria presenza nella regione Emilia Romagna con il terzo punto vendita, il secondo in provincia di Piacenza dopo quello in città, sulla Caorsana.

L’ex Mercatone Uno, in Via Emilia Est 77, a Rottofreno (PC), sarà oggetto di lavori di riqualificazione e ristrutturazione: si tratta di un grande spazio di 6.000 mq. e diventerà  il 32° punto vendita Max Factory in Italia.

«Con questa apertura – dichiara Stefano Giorgetti, direttore Generale di Max Factory – l’azienda – rafforziamo la nostra presenza sul territorio emiliano, dove arriveremo a 3 punti vendita. Stiamo continuando con ottimismo, forti dell’accoglienza positiva delle ultime aperture, il nostro programma di presidio del territorio nazionale. In particolare il territorio emiliano rappresenta sempre più un asset di business importante per il nostro gruppo. Continuiamo quindi un percorso di investimenti in controtendenza, considerando l’attuale situazione internazionale. Il nostro proposito è quello di continuare ad essere molto vicini alla nostra clientela e ad offrire l’opportunità di acquisti convenienti e di qualità grazie ad un’attenta politica dei prezzi e dell’assortimento».

L’apertura di Max Factory a Rottofreno è prevista entro la prima metà del mese di giugno e comporterà l’assunzione da parte Gruppo di 15 ex dipendenti Mercatone Uno che potranno re-immettersi nel mondo del lavoro. A questi si aggiungeranno nuove risorse che saranno dedicate ai comparti fashion e home dello store, nello specifico un capo reparto fashion, due visual merchandiser, diversi tra addetti vendita, addetti cassa e magazzinieri.

Lo store di Rottofreno, dotato di un parcheggio con più di 400 posti, ricalcherà il concept architettonico e decorativo ideato e proposto sin dal 2019 in tutti i punti vendita.

Il gruppo Max Factory

Nato nel 2005, il Gruppo Max Factory è oggi presente in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto con più di 30 store di abbigliamento e articoli per la casa, ciascuno con una superficie media di 3000 mq. Gli store sono nelle province di Como (5 punti vendita), di Milano (2), di Monza e Brianza (2), di Lecco (1), di Novara (2), di Bergamo (1), di Reggio Emilia (1), di Verbania (1) e di Verona (1), oltre che in città come Pavia (2), Torino (4), Alessandria (1), Asti (1), Brescia (1), Piacenza (1), Roma (3). A queste si aggiunge l’ultima apertura di Nichelino (TO) e quella di Trecate (NO), le prossime a Madignano (CR), Rottofreno (PC), San Michele all’Adige (TN) e Torino e Nichelino Via Martiri che porterà la rete a 36 store.

Il Gruppo prevede di arrivare ad avere oltre 50 punti vendita in Italia entro il 2025.




«Papa Clemente VII fondamentale per la costruzione delle mura farnesiane e amico della Basilica di Campagna»

Papa Clemente VII (1478-1534) è stato per diversi aspetti legato a Piacenza. Dei rapporti tra Giulio de’ Medici (forse padre di quell’Alessandro che sposò Margherita d’Austria, poi moglie di Odoardo Farnese) e la nostra città si è parlato questa sera alla Sala del Duca (un appuntamento nell’ambito delle Celebrazioni dei 500 anni di Santa Maria di Campagna a cura della Comunità francescana e della Banca di Piacenza) con la conversazione di Erica De Ponti Gonzaga sul tema “Clemente VII e la Basilica di Santa Maria di Campagna”. La relatrice – presentata dal condirettore generale della Banca Pietro Coppelli -, a questo proposito ha ricordato che Clemente VII fu amico della Basilica costruita da Alessio Tramello e non si può escludere che ne abbia seguito da vicino i lavori. Tra l’altro, il 24 dicembre del 1531, quando la statua della Madonna di Campagna fu trasferita nel nuovo tempio, il Papa concesse l’indulgenza plenaria. E la statua di Clemente VII (costruita nel 1727, in precedenza l’ex voto era in cartapesta, fatto realizzare nel 1530 dal Governatore Alessandro Caccia) è presente nel santuario mariano a ricordare lo scampato pericolo del Pontefice in occasione del Sacco di Roma (riuscì a sopravvivere riparando a Castel Sant’Angelo), a cui partecipò anche Pier Luigi Farnese con le truppe dell’imperatore Carlo V, cosa che gli costò la scomunica da parte dello stesso Clemente VII, che in occasione della discesa su Roma dei Lanzichenecchi pregò appunto la Madonna di Campagna, che probabilmente aveva visitato quando era il cardinale Giulio de’ Medici.

«Ma il Papa Medici – ha sottolineato Erica De Ponti Gonzaga – fu importante per Piacenza soprattutto perché ebbe un ruolo fondamentale nella costruzione delle mura farnesiane, poi terminate da Papa Paolo III. Una realizzazione per la quale si appoggiò all’architetto Antonio da Sangallo il giovane e all’ingegnere Pier Francesco Fiorenzuoli da Viterbo. Quelle piacentine furono il prototipo delle mura bastionate, che poi si diffusero in altre parti d’Italia».

Le relatrice è quindi passata a trattare aspetti forse meno conosciuti di Clemente VII. Come il fatto che fosse una grande appassionato d’arte, amico e mecenate di personaggi della levatura di Raffaello, Michelangelo e Benvenuto Cellini.




Tennis maschile: la Vittorino in finale per la promozione in Serie C

La squadra maschile di tennis della Vittorino da Feltre compie un altro passo in avanti sulla strada che porta alla Serie C. Ieri, infatti, la formazione biancorossa composta da Michele Pontoglio (3.1), Michele Brambilla (3.1), Simone Frà (3.3), Simone Calabria (3.2), dal Presidente Gianluigi Tedesco (3.3), da Paolo Torre (4.2) e dal maestro Lorenzo Garberi (3.2), ha vinto l’incontro di semifinale dei playoff sbancando il campo del CT Laghi di Forlì, e guadagnando così l’accesso alla finale che mette appunto in palio la promozione in Serie C.

Partita subito in discesa per la squadra biancorossa, in vantaggio per 2-0 dopo i primi due incontri di singolo vinti da Pontoglio (7-6, 6-3 i parziali) e dal Presidente Tedesco (6-3, 6-3).  Alla Vittorino da Feltre è poi bastato vincere anche il terzo singolare, che ha visto il ritorno in campo del maestro Lorenzo Garberi capace di imporsi all’avversario con un eloquente 6-0, 6-2. Ininfluenti, ai fini del risultato finale, gli ultimi due incontri: il quarto singolare, perso da Brambilla al terzo set (6-4, 0-6, 4-6), e il doppio vinto dai biancorossi Calabria-Frà per 6-3, 6-4 per il definitivo 4-1 che ha sancito il successo della Vittorino da Feltre e il passaggio alla finale in programma domenica prossima sui campi di Via Del Pontiere.

Per festeggiare la promozione in Serie C, categoria da cui la Vittorino manca già da qualche anno, la squadra piacentina dovrà vincere il confronto secco con il Forum, altra formazione forlivese che vanta nel proprio organico due giocatori classificati 2.7.

“Un successo meritato che ovviamente ci galvanizza in vista della finalissima di domenica prossima – commenta il Presidente della Vittorino, Gianluigi Tedesco, componente della squadra maschile biancorossa – anche se l’avversario con cui dovremo misurarci, almeno sulla carta, sembra decisamente più accreditato. Per noi il bilancio di questo campionato è già altamente positivo, non solo per i risultati raggiunti ma anche perché abbiamo fatto esordire atleti giovanissimi provenienti dal nostro vivaio che rappresentano il futuro della nostra squadra agonistica. A questo punto, però, nonostante il valore dell’avversario, faremo di tutto per superare anche quest’ultimo ostacolo e per conquistare questa promozione che manca ormai da troppi anni”.

 

 

 




Sforza Fogliani: “Il problema della pulizia delle aree pubbliche non si risolve con il volontariato”

Si è svolta ieri l’iniziativa “Puliamo Piacenza”. Legambiente con “Plastic Free”,  ha ripulito l’area del lungo Po e la zona di fianco, sotto al ponte stradale, vicino alla ciclabile che scende dal ponte. In totale sono sati raccolti 550 kg di rifiuti indifferenziati, 110 kg di vetro e 10 di plastica, in larga parte raccolti nell’area sotto il ponte stradale, di fianco alla ciclabile dei Pontieri, dove ci sono le case abbandonate dei ferrovieri e dove è nata un’incredibile discarica di rifiuti.

Sull’iniziativa si registra la presa di posizione del candidato sindaco dei Liberali Piacentini Corrado Sforza Fogliani secondo cui la pur lodevole iniziativa non può “supplire” le mancanze di chi sarebbe deputato alla pulizia delle aree pubbliche cittadine.

“Al di là delle buone intenzioni dell’iniziativa, il problema della pulizia delle aree pubbliche non si risolve con il volontariato. C’è un’azienda (Iren n.d.r.) che riceve circa 20 milioni di euro all’anno per farla e deve farla. La regola fondamentale del buon governo, anche locale, è la distinzione di diritti ed obblighi. La confusione va a favore di chi non risponde degli obblighi di legge. Lo stato di diritto si basa sulla corretta e precisa ripartizione di competenze ed obblighi. Fare quel che altri devono fare, essendo per questo lautamente compensati, è correre in soccorso di chi dovrebbe fare e non fa, con il rischio di giustificare senza volerlo chi non adempie agli obblighi, volta che gli stessi siano stati – come si presume fino a prova contraria – ben individuati e ben indicati. Differentemente, le responsabilità sono altrove, ma anche in questo caso non si può assolvere nessuno né direttamente né indirettamente”.

 




Numeri super per la mostra piacentina dedicata Klimt: 24.234 visitatori in un mese

Grande successo di pubblico per la mostra dedicata al Maestro della Secessione viennese Gustav Klimt, che, a un mese dall’apertura, ha registrato un ottimo livello di presenze. Contrariamente a quanto recita il comunicato del Comune di Piacenza però non è riuscita “a polverizzare ogni record”: anche se per un soffio la mostra non è riuscita a raggiungere e battere i numeri fatti segnare nel marzo-aprile 2017 dal Guercino, che portò a Piacenza oltre 26 mila persone (tanti furono i biglietti staccati), quasi il 10% in più rispetto a Klimt.

Cioò non toglie che siano comunque numeri eccesionali per la nostra città ed è dunque comprensibuile la soddisfazione da parte dell’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi: «sono state 24.234 le persone che hanno visitato la mostra dal 12 aprile, giorno d’apertura ad oggi. La Galleria d’arte moderna Ricci Oddi e XNL in questi mesi sono tra i poli culturali tra i più attivi sul territorio nazionale. Conti alla mano, stando alle stime degli operatori economici e turistici, c’è grande soddisfazione per il boom di turisti provenienti dall’Italia e dall’estero che sostano e gremiscono, oltre alle sale della mostra, anche alberghi, bed & breakfast e i ristoranti cittadini».

Prosegue l’assessore: «Un bilancio straordinario se pensiamo al fatto che sabato 14 maggio, in occasione della Notte Europea dei Musei, la mostra è stata aperta fino alle 24 e gli ingressi sono stati 1.855 e per la prima volta gli operatori del settore e alcuni studi recentemente pubblicati, ci dicono quanto la crescita dell’indotto sia stata enorme, toccando la città nei più disparati ambiti».

A partire dalla prossima settimana, inoltre, saranno promossi eventi collaterali alla mostra di Klimt che si svolgeranno alla ex chiesa del Carmine: «Un altro modo – spiega l’assessore – per favorire una più ampia presenza di visitatori e di appassionati d’arte sulle varie realtà del territorio, coinvolgendo sempre di più il tessuto economico e sociale cittadino».

«Da venerdì 20 – conclude Papamarenghi – e per ogni weekend, sarà presente in mostra una persona appositamente assunta al personale dell’Ufficio Iat, l’ufficio comunale di informazione e accoglienza turistica, che ha lo scopo di promuovere e valorizzare il territorio, sotto l’aspetto storico, culturale, artistico, paesaggistico ed enogastronomico, che darà le opportune informazioni relative ai punti di interesse della città e ai punti di acquisto per i nostri prodotti enogastronomici e i contatti delle attività di ristorazione aperte. In questo senso siamo gli unici in Italia a coniugare l’evento al territorio con una metodologia di conoscenza della città sempre più ramificata».




Il nuovo ospedale “fa litigare” la maggioranza di centrodestra e la Regione

La campagna elettorale per le amministrative sembrerebbe riuscire ad incrinare il finora ottimo rapporto fra l’amministrazione comunale di Piacenza (a traino centro destra) e quella regionale di centro sinistra. Bonaccini e la Barbieri si stimano reciprocamente e lo hanno ribadito pubblicamente in più occasioni. A rompere l’idillio ci avrebbe pensato l’assessore Donini. E’ quanto sostengono i capigruppo di maggioranza in consiglio comunale Giancarlo Migli (FDI), Carlo Segalini (Lega), Andrea Pugni (Forza Italia), Massimo Trespidi (Liberi) che hanno diffuso un comunicato a proposito di quanto avrebbe detto l’assessore regionale alla salute sull’area per il nuovo ospedale.

“Con una improvvida e non corretta affermazione, così come riportata dai media, l’Assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, in tour anche elettorale a Piacenza, pare aver dichiarato che la Regione si attiene alle indicazioni del Comune in merito alla individuazione dell’area del nuovo Ospedale. Quello che verosimilmente sfugge, o pare sfuggire, allo sponsor politico della sinistra candidata, è un dettaglio non di poco conto, vale a dire che il Comune di Piacenza ha votato, nel luglio 2021, una variante urbanistica che determina una destinazione a strutture sanitarie e ospedaliere della macro area 6 della Farnesiana: e non ce ne sono altre “individuate” con tale destinazione. Questo significa che, se qualche fantasioso Sindaco, in futuro, volesse cambiare questa destinazione – con la considerazione non di poco conto, tra l’altro, che occorrerebbe una motivazione ben fondata e non l’illuminazione di una notte insonne –  dovrebbe far ripartire di nuovo l’iter su un’altra area, rischiando di ritardare all’infinito la realizzazione di un’opera che, tra l’altro, è già in avanzata fase progettuale da parte dell’Asl, il cui lavoro verrebbe così del tutto vanificato”.

“Ricordiamo, all’Assessore Donini ma non solo a lui, che dall’annuncio di un nuovo Ospedale a Piacenza da parte del suo predecessore Venturi, sono passati, complice anche la pandemia, ben 7 anni. Abbiamo davvero il tempo di cancellare tutto e ripartire da zero? Noi riteniamo di no, e che non sia certo questo il modo di candidarsi ad amministrare una città ed una comunità, soprattutto quella piacentina che tanto in questi anni di emergenza sanitaria ha sofferto e che merita di avere delle risposte concrete e tempestive, invece di assistere ai giochi di equilibrio dialettico di chi non sa decidere se amministrare la cosa pubblica o compiacere la campagna elettorale”
“Siamo certi che i piacentini, dopo aver visto scongiurata dal Sindaco Barbieri e dall’amministrazione di centrodestra, la malsana idea della sinistra di costruire il nuovo ospedale al posto del parco urbano all’ex Pertite, sapranno anche in questo caso vanificare le assurde proposte della sinistra, dando fiducia a chi ha davvero a cuore Piacenza e i piacentini: Patrizia Barbieri”.




Tutto regolare … al point elettorale?

Le elezioni sono spesso occasione per ridare momentanea vita a negozi sfitti e alcuni schieramenti politici, mutuando l’abitudine dagli Stati Uniti, hanno aperto a Piacenza un proprio luogo di ritrovo che è anche il quartier generale della rispettiva campagna elettorale.

La scorsa settimana c’è stato il taglio del nastro di quello del sindaco uscente e candidato Patrizia Barbieri, aperto in via Cavour.

Una nostra lettrice ci ha contattato questo pomeriggio per avanzare alcune perplessità sugli arredi esterni. «Questa mattina ero in zona ed ho assistito ad una scena che mi ha lasciato abbastanza perplessa. Un signore che stava camminando sul marciapiede è inciampato nel tappeto verde che è stato posizionato all’ingresso del negozio. E’ letteralmente caduto per terra, davanti alle persone che erano lì presenti all’interno. Mi chiedo se quel tappeto sia posizionato con tutti gli accorgimenti del caso perché a me sembra un po’ pericoloso, visto che rimane in parte sollevato. Per fortuna il malcapitato era “un armadio d’uomo”, sarà stato uno e novanta ed era di mezza età, si è subito rialzato. Una passante gli ha chiesto se si fosse fatto male e ha detto di no. Mi domando cosa sarebbe successo a me, con tutti gli anni che ho sulle spalle? Tra l’altro sono stata a lungo commerciante in centro e mi hanno sempre fatto problemi per mettere una stuoia natalizia all’esterno, per i vasi … per tutto. Qui invece, da che hanno aperto il point, è comparsa quest’erba finta, un vaso e sono anche comparsi dei panettoni e due antiestetiche barriere di plastica  in strada, forse per impedire alle auto di parcheggiare davanti alla vetrina. Mi chiedo, questi panettoni, chi li ha messi, chi li ha autorizzati, chi li paga? Credo che un candidato sindaco debba essere ancor più rigoroso degli altri nell’assicurarsi che tutto sia in ordine e fili liscio!».

Per tentare di dare una risposta ad  alcune domande della signora abbiamo spulciato i regolamenti comunali in vigore a Piacenza, dove non abbiamo trovato un riferimento esplicito a questo tipo di “decoro calpestabile”. Il regolamento di Polizia Urbana del marzo 2018, articolo 17  comma c, in compenso dice che «è vietato intralciare o mettere a rischio il flusso pedonale». Occorrerebbe capire se il tappeto finto-erboso sia effettivamente un pericolo od un intralcio per i pedoni. Forse più che ai regolamenti basterebbe affidarsi al buon senso e fissarlo per bene per terra, evitando ulteriori capitomboli “pre – elettorali”.

 




Accorpato con Parma il comando piacentino dei carabinieri forestali

Dopo il 118 la provincia di Piacenza “perde per strada” un altro pezzo che “trasloca” a Parma o meglio “viene accorpato con Parma”. In questo caso si tratta del comando dei carabinieri forestali.

Come si legge in un comunicato dell’Arma «Una recente riorganizzazione ha previsto che i Carabinieri Forestali delle province di Parma e Piacenza siano comandati da un unico Ufficiale con riduzione delle strutture amministrativo-burocratiche, così permettendo, non solo di mantenere tutti i presidi sul territorio, ma anche di destinare ulteriori risorse umane alle strutture operative del piacentino».

Per fortuna non viene ridotto il numero di carabinieri forestali presenti sul nostro territorio ma si “perde” il comando che viene appunto accorpato con quello di Parma ed assunto dall’attuale comandante provinciale Pier Luigi Fedele che ricoprirà l’equivalente incarico anche nel piacentino. Anche con il 118 si gridò “allo scandalo” e si disse che il servizio “sradicato dal territorio” non avrebbe funzionato. A distanza di anni invece la centrale unificata ha dimostrato di essere efficacie ed efficente. Sarà certamente così anche per il comando unificato dei carabinieri forestali. Resta comunque la constatazione che, pezzo dopo pezzo, la nostra provincia sta perdendo “asset” a favore di Parma.

In provincia di Piacenza, i carabinieri forestali hanno otto Stazioni (Bettola, Bobbio, Castell’Arquato, Ferriere, Fiorenzuola d’Arda, Piacenza, Pianello Val Tidone, Rivergaro) e un nucleo investigativo di polizia forestale, ambientale ed agroalimentare, con sede in città.

Nei giorni scorsi il colonnello Fedele è stato ricevuto dal prefetto Daniela Lupo, alla presenza del comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Paolo Abrate.

Durante il colloquio sono stati affrontati alcuni temi legati alla tutela dei pregevoli ambienti naturali della provincia di Piacenza, che vanno dalle zone umide e ripariali del Po e degli altri fiumi fino alle vaste superfici boscate delle zone collinari-montane.

«E’ stato ribadito – si legge nella nota – il rafforzamento dell’impegno dei carabinieri forestali a contrasto delle manomissioni a danno dell’ambiente quali traffici illeciti di rifiuti, tagli irregolari delle foreste, incendi boschivi, bracconaggio ittico e venatorio, utilizzo non corretto di fitofarmaci, maltrattamenti contro gli animali, prelievi non autorizzati di inerti, interventi edilizi non autorizzati».

Il curriculum del colonnello Pier Luigi Fedele

Pier Luigi Fedele è nato a Ravenna il 21 gennaio 1962. Si è laureato con lode in Scienze Forestali all’Università di Padova. Entrato nel Corpo Forestale dello Stato nel 1994, ha prestato servizio presso l’Ispettorato Generale di Roma. E’ stato poi comandante ad Asiago, responsabile del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Vicenza, comandante provinciale di Ravenna e di Ferrara. Da aprile 2009 è stato comandante provinciale di Parma, con la qualifica di primo dirigente, e dal 2015 ha comandato, ad interim per un anno e mezzo, anche la provincia di Reggio Emilia. Dal 1 gennaio 2017, con l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato da parte dell’Arma Carabinieri, è stato comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Parma col grado di colonnello. Dal 9 maggio 2022, con l’accorpamento del Gruppo di Piacenza a Parma, ha anche la responsabilità delle otto Stazioni Carabinieri Forestali e del Nucleo investigativo di polizia forestale, ambientale ed agroalimentare del piacentino.

Ha svolto intensa attività didattica presso le scuole del Corpo Forestale nelle sedi di Cittaducale (RI), Castelnuovo di Porto (Roma), Sabaudia (LT), Laggio di Cadore (BL), nonché presso quella della Polizia di Stato di Spoleto (PG) presso la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno (Roma) come docente ai corsi di formazione del personale forestale su temi di carattere ambientale, naturalistico, di protezione civile, di legislazione ambientale e forestale.  Più recentemente, ha tenuto lezioni presso la Scuola Ufficiali dell’Arma.

Ha scritto diverse pubblicazioni scientifiche e vari articoli divulgativi ed è docente e relatore a corsi e convegni su temi naturalistici, sulla gestione forestale, ambientale, faunistica e sul diritto ambientale e agroalimentare.

Ha vasta esperienza operativa in vari scenari: operazioni antibracconaggio e di tutela del territorio nel Bresciano e sullo stretto di Messina, soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto delle Marche ed Umbria, operazioni umanitarie in Albania.

E’ Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica, titolato presso la Scuola Forze di Polizia, Accademico corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, Cavaliere del S.A.I. Ordine Costantiniano di S. Giorgio della Reale e Ducale Casa di Borbone Parma.




Medici aggrediti, Tarasconi: «Serve un presidio fisso delle forze dell’ordine al Pronto soccorso»

«E’ necessario ripristinare il presidio fisso delle forze dell’ordine all’interno del Pronto soccorso di Piacenza 24 ore al giorno. Fortunatamente, dopo anni di assenza, oggi è presente la polizia dalle 8 alle 14, ed è già tantissimo. Ma evidentemente non è sufficiente: certi episodi parlano da soli».

Gli episodi a cui fa riferimento Katia Tarasconi, candidato sindaco di Piacenza, riguardano l’escalation di violenza che vede come vittime gli operatori sanitari. L’ultimo in ordine di tempo è di ieri pomeriggio: un giovane ha preso a pugni medici e infermieri del Pronto soccorso intenti a medicare una ragazza che aveva appena riferito di essere stata aggredita dal suo ex. «E pensare – prosegue Tarasconi – che in questo periodo più che mai dovremmo essere consapevoli del ruolo di questi professionisti. Un ruolo che la pandemia avrebbe dovuto mostrarci in tutta la sua fondamentale rilevanza nella società».

Eppure casi come quello di ieri sono ormai all’ordine del giorno, tant’è che il tema è diventato oggetto di convegni e dibattito. «Per quanto mi riguarda – commenta Katia Tarasconi – sarebbe stato assurdo immaginare una serie di aggressioni di questo tipo. Se non fosse per le cronache, non ci crederei. Eppure è così. Qualcosa è cambiato nella percezione e nei comportamenti di una parte di cittadini. Chi dà in escandescenze c’è sempre stato ma erano casi isolati. Ora la frequenza con cui gli operatori sanitari vengono insultati, nella migliore delle ipotesi, o presi a botte fa veramente riflettere».

«Ma mentre riflettiamo sulla radice del problema – conclude la candidata – è fondamentale mettere in sicurezza luoghi di cura in emergenza come il Pronto soccorso. Non è certo compito del sindaco decidere come vadano organizzate le forze dell’ordine statali, che già fanno tantissimo, ma, nell’ambito di una sempre maggiore collaborazione proprio tra le forze dell’ordine dello Stato e il Comune con la propria polizia locale, ci impegniamo fin da ora a garantire un presidio particolare che garantisca la sicurezza e l’incolumità di medici e infermieri che lavorano in prima linea anche di pomeriggio, di sera e di notte».




Sanitari aggrediti al Pronto Soccorso di Piacenza. L’Ausl: “Bisogna proteggere i nostri operatori”

Nel pomeriggio di sabato il Pronto Soccorso dell’ospedale di Piacenza è stato teatro di un grave episodio di violenza nei confronti di diversi operatori.
Mentre i sanitari stavano medicando una ragazza che si era presentata riferendo di essere stata aggredita dal suo ex fidanzato, al triage è arrivato un giovane uomo per chiederne notizie. Quest’ultimo ha iniziato subito a minacciare i professionisti presenti e a danneggiare la postazione di accoglienza. Dopo aver messo in sicurezza la ragazza e gli altri pazienti che si trovavano nell’Osservazione breve intensiva, alcuni medici e infermieri hanno provato a calmare il visitatore. L’uomo, però, ha immediatamente aggredito uno dei professionisti con un violento colpo al volto; immobilizzato dagli altri operatori sanitari e dal personale di vigilanza presente, è stato accompagnato alle soglie del reparto e invitato a lasciare il Pronto soccorso. Tuttavia il giovane ha tentato di rientrare, spintonando medici e infermieri. A quel punto sono arrivate le Forze dell’Ordine che hanno posto fine all’episodio conducendo via la persona.

L’intera direzione dell’Azienda Usl di Piacenza esprime solidarietà ai professionisti che sono stati vittime di questa violenta aggressione. “Siamo profondamente dispiaciuti per quanto accaduto – riferisce il direttore generale Giuliana Bensa – e siamo vicini ai personale coinvolto in questa terribile vicenda. Coinvolgeremo da subito il nostro Risk manager e il Servizio di Prevenzione e protezione per un’analisi approfondita delle circostanze e per valutare quali siano i provvedimenti più opportuni da intraprendere”.

“Come medico di Pronto soccorso di lungo corso – aggiunge Andrea Magnacavallo, oggi direttore sanitario dell’Azienda – sono molto rammaricato per quanto accaduto e condivido la preoccupazione e lo sconcerto dei colleghi. Siamo di fronte a una situazione molto grave: quelli che fino a poco tempo fa erano celebrati come eroi e angeli, negli ultimi mesi sono vittime di ripetute aggressioni”. La conferma arriva dagli operatori del Pronto Soccorso: “Ormai non c’è giornata in cui almeno una volta qualcuno di noi non sia oggetto di insulti e violenza verbale”. Solo una settimana fa un medico è stato preso a calci e un paziente gli ha strappato la mascherina cercando di sputargli in faccia. “Questa escalation deve far riflettere tutti. Come cittadino, come uomo – prosegue Magnacavallo – sono attonito. Assistiamo a una profonda crisi dei valori. Servizi come il Pronto Soccorso rappresentano inequivocabilmente il bene e sono un punto di riferimento essenziale per la salute della comunità; tutte le attività sanitarie sono un bene prezioso da custodire gelosamente. La nostra porta è sempre aperta, anche per situazioni di disagio che non sono strettamente mediche ma hanno connotazioni più sociali. Ma dobbiamo riuscire a proteggere i nostri professionisti: ci impegneremo, quindi, insieme a tutti coloro che – a vari livelli – possono aiutare ad arginare questa situazione, per fare in modo che episodi come questo non si ripetano”.