Camere di Commercio di Piacenza, Parma e Reggio, Cgil: “La politica trovi soluzione all’immobilismo”

“Per le Camere di Commercio di Piacenza, Parma e Reggio Emilia on è possibile alcun investimento strategico, alcuna programmazione degna di questo nome e prospettiva paradossale è quella della morte delle camere di commercio per inedia. Da questo scenario hanno da perdere certamente i lavoratori ma anche i soggetti a cui l’ente camerale si rivolge con difficoltà quotidiane nel far fronte all’erogazione di servizi pubblici fondamentali per le imprese ed i territori – che non possono ricevere la migliore promozione possibile delle loro economie, anche a causa di questo incomprensibile stallo. La CGIL di Piacenza, di Parma e di Reggio Emilia non intendono posizionarsi a favore di questo o di quel fronte, ma richiamano la politica alla responsabilità di decidere e procedere, tutto questo mentre in atto a Piacenza e a Parma c’è una vigorosa campagna elettorale per l’elezione del Sindaco. Auspichiamo che, anche da questa presa di posizione, si trovi una svolta ed una soluzione all’immobilismo”. Così Cgil di Piacenza, Parma e Reggio Emilia con le categorie della Funzione pubblica interviene sul tribolato percorso di riforma e accorpamento delle Camere di Commercio, innescato dalla cosiddetta Legge Madia (124/2015) e dal Decreto 219 del 2016 che “non ha tutt’ora raggiunto alcun approdo per diversi enti camerali, tra cui anche le Camere di Commercio di Piacenza, Parma e Reggio Emilia” si legge nella nota.

PIACENZA

Nel caso di Piacenza, la più piccola delle tre Camere e che più soffre la paralisi degli organici, è stato lo stesso Commissario straordinario, subentrato alla scadenza degli organi statutari che non sono stati ovviamente rinnovati, a lanciare un grido di allarme nei confronti di categorie economiche e parti sociali rispetto ad una situazione operativamente non più sostenibile.

“A quasi sei anni di distanza, in un contesto che a livello nazionale ha visto un fitto e discordante susseguirsi di ricorsi, pronunce e pareri rispetto alla correttezza e all’opportunità delle fusioni, sembra chiaro che la strada sia tracciata e che da parte del Governo vi sia determinazione a non modificare la normativa e da parte della Regione ad applicarla per quanto di competenza. Non è un segreto che sul fronte delle prerogative territoriali di rappresentatività e di definizione delle strutture e degli organigrammi si sia consumato e continui un confronto di poteri e interessi che non ha trovato – ad oggi – ancora una sintesi” scrive la confederazione. Un processo che non ha mancato di evidenziare “fragilità in ordine alla condivisione da parte dei territori e che lo stesso sindacato ha più volte rimarcato”.

La CGIL, sia sul fronte della Confederazione che della Categoria Funzione Pubblica “non entra nel merito del confronto tra posizioni e delle conflittualità tra diversi interessi in campo, pur tuttavia non può esimersi da rimarcare – nel silenzio assordante della politica – le gravi carenze che si stanno determinando sul fronte del lavoro e dei territori di Piacenza, Parma e Reggio Emilia”.

In particolare, la categoria Funzione Pubblica denuncia “l’inadeguatezza degli organici, nei quali da anni ogni assunzione è bloccata dalla normativa fino al compimento degli accorpamenti che indebolisce e in alcuni casi mette a rischio la stessa erogazione dei servizi. L’età media dei dipendenti è elevatissima in tutte e tre le camere di commercio, i pensionamenti non trovano sostituzione e, almeno nel caso della Camera di Commercio di Piacenza, alcuni uffici fondamentali rischiano di rimanere scoperti in quanto presidiati da una sola figura”.

 

 




Marilena Massarini e il suo spettacolo “Du’et… Piaseinsa?” domenica agli Amici dell’Arte

Ancora lei, Marilena Massarini la “Voce di Piacenza” per antonomasia, ancora agli Amici dell’Arte per dare via alla seconda edizione di “Du’et… Piaseinza?”, spettacolo tra canzoni, poesie dialettali e filmati di una Piacenza d’antan nel Salone “Ferdinando Arisi” del sodalizio di via San Siro, domenica 15 maggio alle 16.

Commenta l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi: “Marilena con il suo spettacolo s’inserisce in una Cittadella della cultura in cui s’intersecano epoche tra loro diverse, dove gli Amici dell’Arte e la mostra dedicata a Klimt identificano nel Liberty una sorta di arte totale e dalle radici popolari piacentine è possibile soffermarsi sul presente con consapevolezza storica e rivolgere poi il proprio sguardo al futuro”. L’assessore alla Cultura aggiunge inoltre che “Marilena ha la grande capacità di concretizzare il concetto di rete in uno spettacolo che unisce parole e immagini di una città lontana che merita di essere conosciuta attraverso la cultura popolare, di cui le canzoni e le poesie interpretate da Marilena ne sono la felice espressione”.

Ribadisce la stessa Massarini che “Du’et… Piaseinza?” (Dove sei.. Piacenza?), è dedicato a quei personaggi che attraverso le loro poesie e le loro canzoni hanno descritto la città e i piacentini del secolo scorso: “Non c’è nostalgia – precisa – solo spunti di riflessione mediante le canzoni e i filmati, per conoscere la nostra tradizione e comprendere come si sta evolvendo la società”. Sarà un concerto nel quale Marilena interpreterà celebri brani in dialetto piacentino, con l’accompagnamento di due musicisti di casa nostra,  il maestro Alberto Kalle alla fisarmonica e Maurizio Pitacco alla chitarra, ricreando in tal modo un trio molto tradizionale che è espressione della nostra musica popolare.

“Lo spettacolo – conclude – è il risultato del lavoro di ricerca portato avanti grazie al bando “Piacenza riparte con la cultura” che ha consentito di recuperare brani e poesie di Egidio Carella, Valente Faustini, Don Luigi Bearesi e Umberto Lamberti, con lo scopo di proporre un percorso di conoscenza e approfondimento sulla saggezza popolare, che rappresenta un grande valore da non disperdere. Ho voluto creare un percorso culturale dedicato alla nostra identità che deve essere conosciuta e salvaguardata grazie alle canzoni, per guardare al futuro con consapevolezza. Ringrazio l’Amministrazione gli Amici dell’Arte e il Cineclub “Giulio Cattivelli” di cui faccio orgogliosamente parte”.

 




Dal 6 giugno al 29 luglio Ecospazio, il centro estivo “green” di Spazio4.0

Anche quest’anno Spazio4.0 avrà il suo centro estivo, EcoSpazio: Cooperativa Sociale L’Arco e il Centro Sportivo Italiano portano la loro pluriennale esperienza nella gestione dei centri estivi a Piacenza in uno dei luoghi più “green” della città, ispirandosi al verde che circonda lo spazio per strutturare una proposta che possa riflettere la libertà, il divertimento e l’allegria che merita l’estate dei bambini e ragazzi, soprattutto dopo questi mesi complicati.

EcoSpazio, si svolgerà dal 6 giugno al 29 luglio, presso Spazio4.0 (via Manzoni 21- Piacenza, con ingresso in Via Millo 4), per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni. L’apertura sarà da lunedì a venerdì, con la possibilità di frequentare la giornata intera o anche solo mezza giornata, la mattina o il pomeriggio.

Le attività saranno ispirate alla natura e insegneranno in modo ludico e animativo ai più giovani il rispetto per l’ecosistema, l’attenzione a non sprecare, l’amore per gli animali e le piante, conciliandolo con l’importanza dell’attività motoria come momento di educazione, di crescita, di impegno e di aggregazione sociale.

Ci saranno momenti per i laboratori didattici, incontri speciali con esperti che attraverso svariate discipline accompagneranno i ragazzi ad aumentare la loro sensibilità e consapevolezza sull’ecologia. Gli organizzatori potranno inoltre contare su spazi grandi e ben distanziati, per favorire ancora meglio l’espressione individuale, sempre in totale sicurezza: tutte le proposte saranno svolte nel pieno rispetto dei protocolli sanitari e delle linee guida nazionali e regionali.

Per informazioni: gaia.csipiacenza@gmail.com (331 860 726)
spazio4piacenza@gmail.com (353 423 9432 i martedì dalle 16 alle 19, i mercoledì dalle 17 alle 20, i venerdì dalle 17 alle 19)




Rifondazione Comunista non partecipa direttamente alle comunali ma appoggia Cugini

Rifondazione Comunista non parteciperà a questa tornata elettorale a Piacenza ma garantirà comunque il proprio appoggio a Stefano Cugini. Il perchè della scelta viene spiegato dalle segreterie del Circolo e della Federazione PRC di Piacenza.

«Rifondazione Comunista non prenderà parte direttamente alle elezioni amministrative che si terranno a Piacenza il prossimo 12 giugno, ma invita al voto per il candidato sindaco Stefano Cugini e per le candidate e i candidati di sinistra all’interno della coalizione che lo sostiene, a partire dal consigliere comunale Luigi Rabuffi.
Perché non ci siamo? Perché il percorso di Alternativa per Piacenza non ci ha complessivamente convinti, pur riconoscendo a Stefano Cugini il coraggio di essere andato fino in fondo per dare vita, a Piacenza, alla costruzione di un campo politico ed elettorale non schiacciato sui settori più moderati del Partito Democratico.

Permangono tuttora significative distanze programmatiche su aspetti specifici: Rifondazione Comunista, per esempio, non è d’accordo con la proposta di realizzare un nuovo Ospedale, mentre ritiene fondamentale mettere in discussione le politiche sanitarie portate avanti sul nostro territorio in questi anni, con il sostegno del centrodestra e del centrosinistra.

Avremmo inoltre ritenuto importanti segnali concreti, visibili e nuovi nei confronti di quei settori del mondo del lavoro fortemente penalizzati e sfruttati, come quello che riguarda le lavoratrici e i lavoratori della logistica, ignorati e osteggiati – anche in questo caso – tanto dalle Amministrazione di centrodestra quanto da quelle di centrosinistra.

Avemmo infine ritenuto importante una dichiarazione, da subito, di indisponibilità a qualsiasi forma di convergenza e sostegno organico verso la candidata del Pd Katia Tarasconi, nella prospettiva del ballottaggio.
Perché allora il nostro invito a votare per il polo rappresentato da Alternativa per Piacenza? Perché riteniamo che Alternativa per Piacenza sia, malgrado quanto evidenziato, il campo più vicino, nel complesso, alle nostre proposte, e riconosciamo che si sono mosse e si stanno muovendo, a sostegno di tale percorso, compagne e compagni che hanno deciso di mettersi in gioco per provare a cambiare le politiche per la città.

Da qui la nostra attenzione, che continueremo a portare avanti anche nelle prossime settimane con spirito critico e costruttivo, invitando Alternativa per Piacenza a praticare una rottura definitiva con le politiche del centrosinistra e del Partito Democratico, oggi più che mai partito di riferimento dei confindustriali, dei privatizzatori e dei guerrafondai».

 




Corali, collezione curata da padre Davide da Bergamo che cambiò volto alla vita musicale della Basilica

I Corali di Santa Maria di Campagna sono stati illustrati dall’esperto Luigi Swich, stasera in Sala del Duca, per “I Giovedì della Basilica”, appuntamento inserito nel programma di Celebrazioni dei 500 anni del santuario mariano a cura della Comunità francescana e della Banca di Piacenza. Dopo il saluto del condirettore della Banca Pietro Coppelli, Laura Bonfanti, introducendo il relatore, ha ricordato come la collezione di antifonari e i graduali conservati dai Frati Minori annoveri circa 30 volumi, alcuni dei quali esposti anche nella mostra dell’aprile scorso, che contengono le parti cantate della liturgia e, in passato, erano abitualmente collocati nel coro sopra un leggio (il cosiddetto badalone), per far sì che tutti i cantori potessero leggerli. «I volumi più antichi – ha proseguito la dott. Bonfanti – sono su pergamena mentre quelli più recenti su carta, spesso racchiusi entro una coperta di pelle con fregi in bronzo. La grande cura con cui venivano realizzati è testimoniata anche dalle preziose decorazioni a mano che li adornavano: ne sono un esempio gli eleganti capolettera e le raffinate miniature dai vivaci colori, alcune realizzate con foglie d’oro».

Il dott. Swich, ispettore onorario delle province di Piacenza e Parma per gli organi storici, ha spiegato che «il ricco fondo musicale, custodito dai Frati, è stato costituito tra la fine del Settecento e tutto l’Ottocento prevalentemente a cura di padre Davide da Bergamo» che, arrivato nel 1818 nel convento piacentino, nei suoi 45 anni di permanenza in questa comunità religiosa cambiò volto alla vita musicale della Basilica operando di fatto anche come attivissimo maestro di cappella. «In Santa Maria di Campagna – ha riferito il dott. Swich – la cura del culto sotto il profilo musicale era prevalentemente basata sul canto gregoriano e sull’organo, mentre la musica cosiddetta figurata o polifonica veniva ritenuta necessaria solo in sporadiche occasioni (quaresima, Quarant’ore, anniversari di canonizzazione di santi francescani, festa dell’Annunciazione, celebrazioni legate alla casa regnante dei Farnese), per le quali anziché ricorrere a un musicista fisso e stabilmente remunerato si preferiva ingaggiare un maestro di cappella della città, per lo più della cattedrale, con relativi strumentisti. Ma non si pensi affatto a un livello qualitativamente basso».

Entrando nel dettaglio, l’oratore ha spiegato che la comunità francescana piacentina ritenne all’epoca necessario, per la preghiera quotidiana collettiva, dotarsi di grandi codici pergamenacei destinati sia ai canti dei salmi nella liturgia delle ore – ovvero le otto ore canoniche nella quali ogni comunità monastica e conventuale si ritrovava in coro per pregare cantando: mattutino (prima dell’alba), lodi (all’alba), ora prima (6), ora terza (9), ora sesta (12), ora nona (15), vespri (al tramonto) e compieta (prima di coricarsi) – denominati Antifonari sia ai canti della messa. In quest’ultimo caso i codici prendono il nome di Graduali, in quanto contengono sia le parti fisse (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Benedictus, Agnus Dei e Ite missa est) che le parti mobili (Introito, Graduale, Tratto, Alleluja, Offertorio, Communio).

Il dott. Swich, in apertura del suo intervento, aveva segnalato il caso del Graduale francescano “politicamente corretto” scoperto nella preziosa raccolta e già oggetto di un opuscolo distribuito dalla Banca di Piacenza. «La caratteristica di Santa Maria di Campagna di essere stata chiesa palatina destinata alle cerimonie di Stato – ha raccontato – indusse, all’atto dell’annessione del Ducato alla Francia, i pur cattolicissimi Frati Minori, in un graduale anonimo risalente all’inizio del secolo XIX, ad adattare il cantico per antonomasia dell’Ancien Régime Domine salvum fac Regem et exaudi nos in die qua invocaverimus te al nuovo (e poco cattolico) sovrano con le seguenti parole: Domine salvum fac Imperatorem et Regem nostrum Napoleonem. Dopo la caduta del figlio di quella rivoluzione che aveva ghigliottinato Luigi XVI (e forse anche avvelenato il cugino Ferdinando duca di Parma e Piacenza) il nome Napoleonem venne oscurato con una necessaria, e forse anche gradita, damnatio memoriae che richiama alla mente la nota abrasione beethoveniana della didascalia Intitulata Buonaparte sul frontespizio della Terza Sinfonia “Eroica”. Peraltro la normalizzazione dell’antico e rituale mottetto regio non poteva non tenere conto dell’assetto istituzionale sancito dal Congresso di Vienna, che restaurò sì l’antico ducato di Parma e Piacenza ma sotto la protezione asburgica. E così, in omaggio all’imperatore d’Austria Francesco I e alla guarnigione qui tenuta a protezione della figlia duchessa regnante Maria Luigia, l’interpolazione Imperatorem venne doverosamente mantenuta».




Inaugurata la “Casa di Alternativa per Piacenza” in via San Giuliano

“Questo non è un point nel senso tradizionale del termine. Il nostro point sono le strade, i quartieri, le frazioni. Qui ha sede il nostro buen retiro – ha detto il candidato ApP Stefano Cugini – la nostra è una campagna zaino in spalla, non solo per me ma per tutti, quindi serviva un punto di ritrovo dove depositare gli attrezzi, ma anche staccare la spina, perché la campagna elettorale con più è seria e meno deve essere seriosa”.
A un mese esatto dal voto Cugini vede il tempo che lo separa al 12 giugno come una corsa dove non fermarsi un secondo, con un entusiasmo crescente e contagioso. “Un mese di sprint, ancora in mezzo alla gente come abbiamo fatto dall’inizio, sul serio non per spot elettorale, poi vedremo cosa avremo meritato dai cittadini. La gente ha tanta voglia di genuinità, di trovare dall’altra parte persone normali che hanno deciso di provare a migliorare la città. Noi siamo qui per questo”




Collaudato all’ ex Caserma Artale di Piacenza il nuovo ponte logistico dell’Esercito Italiano lungo 80 metri

E’ stato collaudato ieri, presso l’ex Caserma Artale di Piacenza, il nuovo ponte logistico dell’Esercito, prodotto dalla società Janson Bridging e destinato a sostituire progressivamente il materiale Bailey che vanta un’ultracentenaria tradizione nell’ambito delle operazioni del genio militare.

Si tratta di una poderosa struttura reticolare e modulare, lunga circa 80 metri, che consente il transito ai veicoli militari di classe fino a 120 (ruotati) e 80 (cingolati). E’ stata montata, in modalità training on the job – sotto la supervisione tecnica dell’azienda costruttrice – dai Pontieri di Piacenza in collaborazione con altri reparti della Brigata Genio. Le attività sono durate tutto il mese di aprile ed hanno comportato l’impiego dei mezzi speciali in dotazione ai Pontieri, per il sollevamento del materiale ed il suo assemblaggio.

Il ponte è stato collaudato dal Comando delle Forze Operative Nord di Padova, tramite una prova di carico al passaggio di un autoarticolato che trasportava un obice semovente PZH2000, per una massa complessiva di circa 85 t.

“Si tratta di una verifica importantissima ai fini dell’introduzione in servizio del nuovo ponte che sarà impiegato sia in operazioni militari sia in concorso alla popolazione, in condizioni di emergenza e pubblica calamità. Complimenti ai Pontieri per la determinazione e lo sforzo profuso in questa lunga e impegnativa attività addestrativa, per la concentrazione mantenuta sempre ad altissimi livelli nel rispetto del quadro normativo vigente in materia di sicurezza e salute dei lavoratori”, questo il commento del Generale di Brigata Ivan Cioffi, rappresentante della Direzione del Demanio e dei Lavori del Genio, al termine del collaudo. Con lui presenti sull’area del cantiere anche il Brigadier Generale Daniele Durante, Direttore del Polo di Mantenimento Pesante Nord di Piacenza ed alcuni Ufficiali superiori dello Stato Maggiore dell’Esercito e della Direzione Nazionale degli Armamenti Terrestri accompagnati dal Colonnello Federico Collina, Comandante del 2° Reggimento genio pontieri.

 




Al President “Un  nvud da  l’America”

Si conclude sabato 14 maggio alle ore 21 al Teatro President la Rassegna dialettale promossa dalla Famiglia Piasinteina con la Compagnia Filodrammatica Ancaranese che presenta “Un  nvud da  l’America”, commedia dialettale in tre atti scritta da Valerio Fiorini e tradotta da Giorgio Tosi, con la regia di Lucia MOlaschi..

La rassegna dialettale è dedicata a Valente Faustini nel centenario della morte (1922-2022) e realizzata con il contributo del bando del Comune di Piacenza “Piacenza riparte con la cultura”.

La divertente commedia si svolge in casa di Giocondo Pedrini, ex capomastro, oggi piuttosto benestante, la moglie Felicina si oppone drasticamente al fidanzamento della figlia Laura con Giovanni, ritenuto da lei un “semplice impiegatello comunale”. Questo matrimonio non si deve fare! Laura non demorde e… d’accordo con il fratello e l’amica del cuore, convince Giovanni a fingersi il figlio dello zio, che partì per l’America vent’anni prima.

Giovanni, in casa Pedrini, reciterà il ruolo del nipote americano e corteggerà Laura; fingerà di innamorarsi di lei e Felicina sarà contentissima che, la figlia sposi il ricchissimo cugino d’America.

La faccenda si complica quando arriva il vero nipote…

A questo punto nella commedia ci saranno intrecci esilaranti e divertenti, una commedia dove gli equivoci si intrecciano tra ilarità e risate.

Personaggi ed interpreti; Giocondo, ex titolare d’impresa edile, in pensione: Adriano Rettagliati; Felicina, sua moglie: Bruna Molaschi; Berta, amica di Felicina: Giuliana Marenghi; Rita, la domestica di casa: Piera Corotti; Alba, figlia di Berta, amica di Laura: Chiara Facchini; Laura, figlia di Giocondo e Felicina:            Manuela Davoli o Fausta Schiavi; Nino, fratello di Laura: Stefano Lorenzoni; Luciano Milani, un cameriere: Paolo Benaglia; Giovanni, innamorato di Laura: Gianluca Facchini; Giuseppe Pedrini, il nipote americano; Matteo Marchi. Rammentatrice           Antonella Vercesi.
Prevendita presso il City Bar di Via Manfredi 33 – da Lunedì a Sabato dalle ore 7 alle 19. Per info e prenotazioni: tel. 3282184586 oppure tramite email famigliapiasinteina1953@gmail.com. La commedia si svolgerà in sicurezza con obbligatorio l’utilizzo della mascherina Ffp2.




Presentata la lista civica Patrizia Barbieri Sindaco – Trespidi con Liberi

E’ stata presentata oggi presso il point elettorale di via Cavour la lista civica Patrizia Barbieri Sindaco – Trespidi con Liberi.

Questi i candidati.

1 – Massimo Trespidi – 61 anni – insegnante, appassionato runner. “Un nuovo inizio attende Piacenza, dopo anni difficili. Voglio mettere a disposizione la mia esperienza amministrazione per questa nuova sfida, insieme a Patrizia Barbieri”

2 – Chiara Borghini – 40 anni – architetto .classe 81, anni 40 compiuti ( non viceversa) “Credo fermamente che la nostra generazione sia alla soglia di una trasformazione epocale, una trasformazione necessaria che potrà e dovrà essere avviata con competenza e dedizione da parte di chi governa la nostra Città. Credo quindi che il nostro Sindaco durante il secondo mandato possa proseguire in modo virtuoso strade già ad oggi intraprese e altresì possa  intraprenderne altre ancora per il bene della nostra Comunità”.

3 – Ivan Chiappa – 48 anni. Perito assicurativo – consigliere comunale uscente

4 – Jonathan Papamarenghi – 38 anni – (Assessore alla cultura della giunta Barbieri). Dice: “Intendo candidarmi, per la prima volta a Piacenza, a sostegno del lavoro di Patrizia Barbieri per continuare il grande impegno della nostra amministrazione sulla cultura, sul turismo e per rendere sempre più attrattiva la nostra città, dove abbiamo dimostrato che attraverso l’arte e la cultura si sono potute innescare importantissime positive ricadute economiche”

5 – Francesco Rabboni – 40 anni – consigliere comunale uscente. Il suo motto: “Passione e coraggio”

6 – Federica Sgorbati. 47 anni. Avvocato (Assessore della giunta Barbieri). Mi candido per continuare a servire la mia città ed i suoi cittadini più fragili realizzando i progetti di welfare che la pandemia mi ha costretto a riporre in un cassetto.

7 – Giuseppe (Beppe) Sgorbati, 59 anni, cresciuto nell’azienda di famiglia che dal 1946 a Piacenza si occupa di distribuzione per il packaging alimentare. Motociclista, pescatore e calciatore amatoriale, è sempre attento a ciò che lo circonda: da qui la spinta a mettersi in gioco in prima persona per la città di Piacenza.

8 – Andrea Alborghetti- 51 anni.  Responsabile dell’area sportiva della FORMEC BIFFI SPA, direttore sportivo del CAI (calcio amatoriale italiano) di Piacenza, presidente di SPORTABILE ASD per l’attività motorio/sportiva di persone con disabilità (nuoto e ginnastica dolce) in collaborazione con associazioni di settore (oltre l’autismo, assofa, ASL).

9 – Matteo Baldini – 31 anni. Manager. Attivo nel mondo dello sport. Molto conosciuto nel panorama del calcio dilettantistico piacentino. Dopo diversi anni passati all’estero per un importante multinazionale italiana, decido di tornare e di approcciarmi alla politica. Amo Piacenza e i Piacentini, e voglio dare il mio contributo con le mie competenze e la mia professionalità per continuare il cambiamento iniziato 5 anni fa.

10 – Gigliana Gilian: nome d’Arte di Gigliana Balestrieri – 66 anni. Musicista, cantante ed attiva nel mondo dello spettacolo ancora attiva seppur già in pensione.
“Invitata a candidarmi sono molto contenta dì far parte di una squadra dì persone che stimo da sempre e con la quale condivido la passione per la cultura e per lo spettacolo e la visione di rilancio della città atraverso a questo”.

11 – Gianluca Brugnoli – 48 anni. Commerciante abbigliamento uomo, da 11 anni presidente di Federmoda Piacenza facente capo a confcommercio imprese per l’Italia e  vicepresidente in regione della stessa. Da sempre vicino allo sport prima come praticante agonista nella pallacanestro e poi come sponsor di tutte le principali squadre cittadine.
“Mi candido per portare a termine un progetto che è nel cassetto da anni. Un centro commerciale all’aperto, ovvero organizzare e rifare il nostro centro storico. E in generale la nostra sotto il profilo commerciale ed estetico, per lavorare insieme commercio, bar e ristorazione, turismo. Forza”

12 –  Camilla Castellani, 41 anni, Ing. Aerospaziale (libero professionista). “Invece di puntare il solito dito contro qualcuno, provo a fare qualcosa in prima persona. Si può essere madre, moglie, lavorare e, perchè no, provare  a mettersi in prima linea, aumentando così la partecipazione femminile in politica.
Un pensiero, infine, va a una persona cara che amava la nostra città, che “ci credeva”. Oggi non c’è più ma amo pensare che, da lassù, vedendomi, stia esultando e gridando “Forza Piace!!!” . E dunque, Forza Piace sia!

13 – Sandro Cavanna, 63 anni medico di medicina generale convenzionato col servizio sanitario. “Credo nei valori della libertà e della tolleranza e voglio impegnarmi per Il miglioramento della mia città”

14 – Efremovska Gordana – 39 anni – ARREDATRICE D’INTERNI PRESO LUBE CUCINE – PRESIDENTE DELL’UNIONE DELLE DONNE MACEDONI IN ITALIA
“Mi candido come consigliere comunale di Piacenza per poter dare il mio contributo e supporto ai cittadini per un futuro migliore”

15 – Stefania Eleuteri 57 anni Da anni lavora nel sociale con ruoli di coordinamento.
“Con Liberi è iniziato un lavoro 5 anni fa e oggi mi candido per condividere  quello che abbiamo pensato per valorizzare ,cambiare e rispondere ai bisogni della nostra bella città”.

16 – FORLINI GIOVANNI.  54 anni – Geometra Libero professionista; Passioni e interessi: Volontariato – Tennis – Rollerblades – Bioarchitettura; Lettura: saggistica e giallistica – cucina;
“Credo che l’essere umano, una volta conosciuto sé stesso, tenda a vivere e progredire nella e per la comunità: non riesco a stare distante da un impegno per la gente. Questa Lista Civica può rendermi felice nell’istintivo desiderio che ho di operare per il benessere della collettività.”

17 – Edoardo Fumi: 20 anni, studente di economia in cattolica a piacenza, ex ciclista agonista, nel tempo libero lavoro e vado in moto.
“Ho deciso di candidarmi nella LISTA CIVICA perche sento di dover/poter dare un contributo alla mia città riportando problematiche e punti di vista di un ragazzo di 20 anni che difficilmente sono nell’ottica di un adulto.”

18 – Valentino Lamberti – 34 anni Dipendente ministero difesa.
Ho deciso di candidarmi per la lista civica Liberi, perché voglio dare il mio contributo alla città, una città che considero la mia seconda casa. Con la mia candidatura voglio avvicinare i giovani alla politica, ma soprattutto voglio rappresentare in consiglio comunale tutti i piacentini e non, per migliorare la loro qualità di vita.

19 – Francesco Macrì, 61 anni – avvocato.
“Mi occupo in particolare di tematiche di diritto sportivo, mi piacerebbe potermi occupare di quanto riguarda il mondo dello sport in generale, dalla diffusione della pratica sportiva all’impiantistica della città. Passione e concretezza per la città”

20 – Gautier Marchetti, 21 anni – studente di management per la sostenibilità. Con molte passioni tra cui lo sport.

“Amo fare nuove esperienze e mettermi in gioco, soprattutto se devo farlo per la mia città”

21 – Barbara Mazza. 56 anni – Avvocato, docente di diritto.
La mia motivazione: Impegnarmi per piacenza con Patrizia Barbieri Sindaco

22 – Samantha Milanesi 53 anni – docente scuola primaria. Insegnante di danza classica e moderna. Volontaria CRI – Istruttore internazionale di rianimazione cardiopolmonare.
“Mi sono candidata nella lista civica Patrizia Barbieri Sindaco perché amo la mia città e sono convinta che il suo cambiamento possa avvenire dal cambiamento delle persone che la vivono”.

23 – Aldo Naselli – 68 anni pensionato Per molti anni responsabile delle manutenzioni in strutture per anziani.
“Dalla lunga esperienza di esperienza di relazione con il mondo della cura agli anziani ho maturato una sensibilità particolare per i bisogni di chi ha meno sostegni e difese. Per questo da pensionato mi dedico a tempo pieno a collaborare con una ONLUS che  segue l’inserimento lavorativo e sociale degli stranieri rifugiati. Ho deciso di candidarmi nella lista civica che sostiene Patrizia Barbieri perché credo che qui sia possibile continuare nell’opera di costruzione che mi interessa, fatta di tenacia, passi concreti e amore al bene comune.

24- Antoni Petrov – 45 anni – FONDATORE DELL’AZIENDA METALMECCANICA TGS.sasCOFONDATORE DELLA CHIESA ORTODOSSA MACEDONE “PROHOR PCINSKI DI PIACENZA”
La mia candidatura è partita dalla riflessione dell’art 13 della Costituzione Italiana la quale esprime che:’’ Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge,senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua,di religione, di opinione politica, di condizioni personali e sociali’’

25 – Fulvia Pilastro, 29 anni,  Ingegnere Energetico e Insegnante.
“Ho la voglia di conoscere la politica più da vicino. Ciò che mi ha spinto a mettermi in gioco in questo caso è stata l’opportunità di partecipare con un gruppo civico nel quale ho grande fiducia e la possibilità di intervenire in prima persona per la mia città”.

26 – Roberto Provenzano Forti – 57 anni – Mediatore Familiare – Conduttore Radiofonico e televisivo – Responsabile Vendite Autoingross. Attivo nel mondo della progettazione sociale e della Cultura con Epikurea Aps e RadioRaccontiamoci.
La spinta arriva dalla voglia di mettere in gioco la possibilità di creare cultura diffusa e sostegno alle nuove fragilità non solo per oggi ma con una prospettiva futura. Innovazione comunicazione e progettazione sociale partecipata. Una Piacenza libera dai soliti schemi e libera per tutti.

27 – Sylvie Rolleri – 43 anni Professione Educatrice
Mi sono candidata, perché credo in determinati valori che sono l ‘ onestà, l ‘uguaglianza, libertà

28 – Antonio Silva – 56 anni – bancario – sposato – Appassionato di fotografia naturalistica e trekking, ha a cuore l’attenzione per l’ambiente.
“Dopo le positive esperienze con Massimo Trespidi, che hanno visto la realizzazione del Centro Recupero Animali Selvatici prima e l’approvazione delle linee guida sulla biodiversità poi, sono felice di appoggiare la rielezione di Patrizia Barbieri a Sindaco di Piacenza per portare avanti nuovi importanti progetti a tutela dell’ambiente”.

29 – Davide Struzzola  35 anni  – architetto ed insegnante.
“Ho ritenuto di candidarmi perché ho notato un allontanamento e di conseguenza una progressiva sfiducia di noi giovani nei confronti della politica e dell’amministrazione e gestione del proprio territorio. Per questo motivo mi sono messo in gioco per meglio conoscere, comprendere e migliorare dall’interno la gestione amministrativa di Piacenza.”

30 – Tortora Gilberth 45 anni, non vedente, campione nazione di danza standard agonistica sportiva.

31 -Trabacchi Valeria, 47 anni; Medico Chirurgo Specialista in Igiene e Medicina e Preventiva
“Mi candido per sostenere attivamente la mia città verso un “nuovo welfare” sempre più inclusivo, partecipativo e innovativo”.

32 – Zarbano Francesco – 46 anni – editore musicale e musicista Il suo motto: “Esserci per Piacenza? Mi piace!”




Buscarini e Raggi: “La Barbieri per 5 anni fra la gente? Tutta la giunta si è vista ben poco in città!”

«Cinque anni in mezzo alla gente? Le principali accuse alla sindaca Barbieri e a questa giunta si trasformano nei loro slogan elettorali. Siamo alla negazione della realtà»

«Una bugia diventa verità se ripetuta tante volte». Un concetto che esprime bene il tenore dei commenti che oggi pomeriggio Giorgia Buscarini e Samuele Raggi, consiglieri comunali rispettivamente del Pd e civico, facevano di fronte agli articoli sulle dichiarazioni della sindaca Patrizia Barbieri in occasione dell’apertura del suo Point elettorale di ieri.

«Le principali critiche che negli anni sono state fatte a questa giunta sono diventati i loro slogan» dice Samuele Raggi che alle prossime elezioni non si candiderà ma che sostiene apertamente Katia Tarasconi e la sua candidatura. «Sembra quasi una strategia di negazione della realtà – prosegue – Sarà questa la strategia del guru?».

«Non siamo certo ciechi – aggiunge Buscarini, impegnata in prima linea nella campagna della Tarasconi – Ci siamo accorti che l’attuale sindaca e buona parte della sua Giunta si sono visti davvero poco in città; e lo dicono in tanti, è un dato di fatto. Nei negozi, nei bar, si sono visti poco. Eppure oggi leggiamo “5 anni in mezzo alla gente”. Azzardato».

E sul verde pubblico rincarano la dose: «Questa giunta ha sbagliato ripetutamente il bando, con la città che si è trasformata in una giungla con tanto di articoli e foto sui giornali, è oggi usano lo slogan: “Su ambiente e verde in questi 5 anni fatti passi in avanti mai visti”. L’assessore Mancioppi, che ha la delega specifica, si presenta addirittura con lo slogan “il coraggio di decidere”. Ha davvero dell’incredibile».

E ancora: «Fanno melina su tutti i progetti importanti non concludendo praticamente nulla in 5 anni per far partire il nuovo ospedale, la ristrutturazione di piazza Cittadella, l’area del consorzio agrario, la cascina San Savino, e oggi cosa vediamo? Vediamo una campagna affissioni come se questi progetti li avessero portati a termine davvero. Non è così».

Altra critica frequente all’attuale amministrazione, a detta di Buscarini e Raggi, riguarda la mancanza di visione della città per il futuro «eppure oggi ci troviamo di fronte manifesti in cui si usa proprio la parola “visione”».

«Per non parlare della foto del sindaco in stile Bob Sinclar  in piazza durante la silent disco – chiosa Samuele Raggi – Prima di quella serata, i giovanissimi che conosco dicono di non averla mai vista a un evento musicale di piazza».

«Si tratta di una chiara strategia per parlare solo ai disinformati – conclude Giorgia Buscarini – Noi però non abbocchiamo. I giovani, ma anche il resto dei piacentini non abboccheranno».




La lista di Alternativa di Piacenza: i candidati alle comunali 2022

E’ stata presentata la lista di alternativa per Piacenza. Potete consultare il documento con tutti i dati e le informazioni a questo link.

Questi i candidati:

LUIGI RABUFFI 59 ANNI

Consigliere uscente e capolista. Vice comandante della Polizia provinciale. Campione di rigore e passione politica. Co-fondatore di Alternativa per Piacenza.

SARA ALBERICI 36 ANNI

Prima esperienza. Mamma ed educatrice. Appassionata di ambiente e arte, è attenta agli ultimi, gli invisibili, per i quali sogna una Piacenza più inclusiva.

DANIELE ALESSANDRINI 68 ANNI

Prima esperienza. Marito di Ines, nonno di Mia. Ex quadro direttivo dell’Agenzia delle Entrate. Vuol contribuire a svegliare la sua città, “bella addormentata”.

MARIA LAURA CHIAPPA 61 ANNI

Passione, coerenza e combattività. Nome e volto per antonomasia al servizio della tutela ambientale e della qualità della vita. Innamorata di Piacenza.

FRANCO ARTESE 62 ANNI

Prima esperienza. Per 15 anni direttore dell’INPS. Da sempre uomo dello Stato, pronto a condividere la sua esperienza a servizio del bene comune.

PATRIZIA CHIAPPA 34 ANNI

Prima esperienza. Insegnante ed educatrice, impegnata al fianco delle persone con disabilità intellettiva, in particolare Disturbo dello Spettro Autistico.

DAVIDE BASTONI 36 ANNI

Prima esperienza. Medico di medicina d’urgenza. Noto volto del volontariato piacentino, irriducibilmente a difesa dei diritti civili e dell’inclusione sociale.

LAURA CORTIMIGLIA 34 ANNI

Prima esperienza. Psicoterapeuta e pendolare. L’ascolto e l’aiuto del prossimo sono il suo lavoro e la sua passione. Per questo in ApP si è sentita a casa.

EMANUELE BAZZONI 54 ANNI

Metalmeccanico. Coordinatore guardie ittiche-ambientali. Nato e cresciuto a Piacenza, vuole impegnarsi per invertire la rotta di una città che peggiora di anno in anno.

ELIANA CRUZ 44 ANNI

Prima esperienza. Italo-colombiana, insegnante e compositrice di musica, migrante di 1° generazione. Vicina alle cause dei più deboli e di chi non ha voce.

DANIELE BRUZZONE 49 ANNI

Prima esperienza. Ordinario di pedagogia generale e sociale. Si occupa di filosofia dell’educazione. Viaggiatore del mondo e saggista. What else?

ALICE MARIA DI MAGGIO 40 ANNI

Prima esperienza. Impiegata. Impegno sociale, solidarietà, pace, diritti umani, ricchezza della diversità religiosa, culturale, sessuale sono tradizioni di famiglia.

GIUSEPPE CARINI 64 ANNI

Prima esperienza. Pensionato. Ha lavorato nella logistica. Volontario AISM a tutela delle persone affette da malattie croniche neuro degenerative.

DANIELA FANELLI 67 ANNI

Prima esperienza. Maestra in pensione. “Nel futuro non potremo sperare di trovare più di quello che saremo riusciti a portarvi” (Italo Calvino).

ENRICO A. CARUSO 51 ANNI

Prima esperienza. Autotrasportatore. Piacenza deve essere città del mondo, vicina alle persone, alle loro esigenze e ai loro sogni.

LARA GRANATA 40 ANNI

Prima esperienza. Laurea in Scienze dei beni culturali. Per la sua Giulia, 4 anni, è una super eroina. Lei userà i suoi “poteri” per una città a misura di bambino.

GIANLUCA DEL MANTO 49 ANNI

Prima esperienza. Oste springsteeniano, metà della vita passata dietro a un bancone. È ora che le idee dei commercianti siano rappresentate in Consiglio.

MARTINA MOTTA 24 ANNI

Prima esperienza

Studentessa di lingue. Cresciuta a pane e volontariato. Vuole unapolitica che valorizzi la cultura della cura e dia parola ai giovani.

CARLO DEVOTI 76 ANNI

Prima esperienza. Maestro dello Sport. Ideatore del Festival internazionale dei giovani. Ambasciatore dell’accademia olimpica nazionale italiana.

NICOLETTA PARISI 72 ANNI

Prima esperienza. Professore ordinario f.r. di diritto internazionale. Già membro del Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione – ANAC

FABIO GOBBI 61 ANNI

Prima esperienza. Ingegnere di Roncaglia. Dopo aver sentito troppe parole a vuoto ha deciso di occuparsi in prima persona delle frazioni.

SARA IVANNA PELLIZZARI 43 ANNI

Prima esperienza. Laureata in Scienze naturali. Agente di Polizia locale. Piacenza può e deve volersi più bene e invece di lamentarsi è meglio impegnarsi.

NIKOLA HRISTOV 23 ANNI

Prima esperienza. Giovane. Studente. Laureato in Scienze politiche e delle relazioni internazionali con una tesi sullo sfruttamento del lavoro.

CECILIA SCOLARI 50 ANNI

Prima esperienza. Membro attivo del movimento 6000 Sardine. Promotrice della petizione per la cittadinanza italiana a Patrick Zaki, approvata dal Parlamento.

PIETRO MAZZOLINI 52 ANNI

Prima esperienza. Sposato, 2 figlie, fin da ragazzo impegnato a “lasciare il mondo un po’ meglio di come l’ha trovato”. Da vecchio vorrebbe fare l’astronauta.

MAIA LIHUEN SERI 26 ANNI

Prima esperienza. Bidella, babysitter, artista e illustratrice. Il cuore diviso tra la sua Piacenza e la sua Argentina. È una donna che non si ferma mai.

ETTORE PEDRETTI 73 ANNI

Noto e stimato cardiologo e pediatra. Sensibilità, umanità e professionalità sono le tre doti che dovrebbero accomunare le persone che guideranno Piacenza.

CLAUDIA IRIS TAGLIATTI 45 ANNI

Prima esperienza. Insegnante. Si impegna per far crescere e fiorire gli altri. Donna. Si impegna con e per le altre donne.

TOMMASO SALA 34 ANNI

Prima esperienza

Papà. Ingegnere informatico, appassionato di tecnologia, musica, fotografia, ambiente. Ama viaggiare per scoprire luoghi e culture.

EVELYN UHUNMWANGHO 41 ANNI

Prima esperienza

Psicologa, psicoterapeuta e mamma. Si occupa di tutela della salute mentale in carcere. Crede nell’inclusione, nella dignità, nel merito.

GIOVANNI TOSCANI 58 ANNI

Prima esperienza

Dirigente d’azienda. Ha girato il mondo per lavoro ma le radici sono salde a Piacenza. Vuole una città trasparente, attraente, senza paura.

MILVIA URBINATI 62 ANNI

Esperta di marketing. Pendolare.

Referente per Piacenza del Coordinamento Democrazia Costituzionale, che promuove i valori su cui si fonda la nostra Costituzione.




All’ITE Romagnosi studenti tutor dei compagni per parlare di dipendenze e disagio giovanile

Una mattina speciale all’ITE “G. D. Romagnosi” di Piacenza, in cui gli studenti sono diventati tutor dei compagni per sensibilizzarli contro le dipendenze e coinvolgerli in attività di prevenzione del disagio giovanile.

Si è trattato dell’incontro conclusivo del progetto “TOP – Tutor per l’Orientamento e la Prevenzione”, iniziativa biennale promossa da Comunità San Patrignano e Unioncamere Emilia-Romagna, con il supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale e della Camera di Commercio di Piacenza, e dedicata agli studenti del triennio delle scuole superiori della regione. In sei scuole da Piacenza a Rimini sono circa 310 i ragazzi che in quest’anno scolastico e nel prossimo sono coinvolti nel percorso per le competenze trasversali e l’orientamento.

Questa mattina l’incontro è stato organizzato e gestito direttamente dagli studenti che nei mesi scorsi hanno seguito la formazione in aula, online e a San Patrignano. Presente anche l’assessore alla cultura del Comune di Piacenza, Jonathan Papamarenghi. Dopo la testimonianza di un giovane della comunità, i ragazzi hanno coordinato il dibattito con i coetanei, pronti a porre tantissime domande.

Il progetto proseguirà il prossimo anno, quando gli studenti saranno accompagnati a costituire e gestire nelle rispettive scuole un vero e proprio Polo di tutoraggio per la prevenzione delle dipendenze e del disagio giovanile, in collaborazione con i professori di riferimento e con il supporto di San Patrignano. Con un approccio di peer mentoring e comunicazione alla pari, nei Poli i ragazzi coinvolgeranno i propri coetanei dando informazioni sulla prevenzione del disagio e delle dipendenze, promuoveranno stili di vita sani e offriranno spazi di confronto e discussione sulle tematiche giovanili.

“La Camera di commercio di Piacenza – sottolinea il Commissario Straordinario Filippo Cella – ha appoggiato quest’anno il progetto TOP – Tutor per l’Orientamento e la Prevenzione che coniuga due aspetti qualificanti l’esperienza dei giovani studenti; da un lato la scoperta ed il potenziamento delle attitudini personali in vista di un mirato processo di collocazione lavorativa e dall’altro lato il rafforzamento nella prevenzione di ogni tipo di dipendenza, spesso fonte di fattori inibitori di scelte consapevoli, funzionali e vincenti”.

Il progetto TOP, partito con un’esperienza pilota nel 2018, mira da un lato a dotare gli studenti degli strumenti per lo sviluppo del proprio progetto personale, fornendo competenze pratiche e trasversali, ad aiutarli a chiarire le proprie attitudini per favorire l’orientamento professionale. Dall’altro, intende prevenire la dipendenza da sostanze e l’insorgenza di disagi e disturbi comportamentali, sensibilizzando i giovani sulla tutela della salute e stimolando il loro senso di responsabilità e di impegno sociale attraverso la promozione di stili di vita sani fra i coetanei.