Alternativa per Piacenza: “Si al nuovo ospedale ma non nell’area 6”

Quello del nuovo ospedale di Piacenza sta diventando uno dei principali temi di confrontro fra i candidati sindaci. Oggi si registra l’intervento di  Alternativa per Piacenza su sanità pubblica e ospedale.

«Sulla sanità pubblica Alternativa per Piacenza invoca un dibattito improntato alla massima onestà intellettuale, partendo da un principio enunciato durante il convegno sulla riorganizzazione territoriale del 7 maggio.
Bisogna cambiare prospettiva:
“non considerare più il TERRITORIO come una realtà extra-ospedaliera ma intendere l’OSPEDALE come una realtà intra-territoriale”. Vale a dire che l’ospedale deve essere un tassello di pari importanza in una rete di presidi sanitari che operano in stretta sinergia sul territorio (ospedali di vallata, ospedali di comunità, Case di comunità, medici di medicina generale, ecc.), smettendo di considerare invece questi ultimi come un appendice meno rilevante di quanto accade in ospedale.

Allora:
✓ospedale nuovo sì, ma non in area 6;
✓liste d’attesa spropositate (il Comune deve tornare a essere interlocutore autorevole);
✓mappatura dei principali problemi che affliggono la sanità, locale e nazionale:
– calo demografico, invecchiamento della popolazione e aumento delle patologie croniche, che necessitano di frequenti accessi e interventi sanitari di diversa intensità di cura;
– solitudine dell’anziano e difficoltà nella gestione domiciliare, in particolare del paziente allettato e/o con deterioramento cognitivo;
– gestione integrata del fine vita e delle cure palliative;
– carenza di personale medico e infermieristico, dovuto a scarsa programmazione nazionale degli accessi alle specializzazioni e insufficienti risorse destinate alla sanità pubblica;
– remunerazione e indennità di lavoro non sufficienti per attrarre i professionisti della sanità;
– alto numero di pensionamenti non rimpiazzati.
– difficoltà delle persone a sfruttare appieno e in modo appropriato la medicina territoriale e i suoi punti di accesso (medicina generale, case della salute), con una pianificazione da rivedere;
– carenza di strutture di lungo-degenza, dove l’anziano con patologie croniche può sostare in attesa di collocazione definitiva dopo il ricovero in Ospedale;
– sovraffollamento dei Pronto Soccorso anche per prestazioni non urgenti, dovuto anche alla difficoltà delle persone di ottenere risposte socio-sanitarie adeguate a livello territoriale e tempi brevi per esami e visite.
– affidamento troppo disinvolto a strutture private di competenze e attività che dovrebbero essere di pertinenza della sanità pubblica, con riduzione dei livelli di cura e assistenza.

L’attuale ospedale presenta diverse criticità: distribuzione degli spazi obsoleta, costante necessità di ristrutturazione e riparazione, costruzione a padiglioni non più funzionale agli spostamenti dei pazienti, strutture e sale operatorie da ammodernare, carenza di parcheggi, per gli operatori, gli abitanti del quartiere, i commercianti della zona.
Il paradosso è la presenza di aree militari ai limiti dell’abbandono nei pressi di barriera Torino, che potrebbero rappresentare la soluzione definitiva al problema posti auto. Sarà davvero impossibile aprire un dialogo con i responsabili dell’Esercito/Ministero?
Il nuovo Ospedale non può e non deve sorgere nella c.d. area 6. È fuori dal perimetro della tangenziale, in un’area agricola destinata a colture improntate alla biodiversità, nei pressi delle vasche di laminazione anti-alluvione e di fianco alla casa circondariale delle Novate. Così come è pensato, il risultato sarà nuovo cemento, nuovo consumo di suolo, altro inquinamento a Piacenza, già oggi una delle arie più inquinate d’Europa.
Abbiamo salutato con entusiasmo l’inizio del corso di laurea di Medicina e Chirurgia in lingua inglese sul nostro territorio, coscienti che bisogna lavorare da subito perché una quota dei futuri nuovi medici trovi attraenti le prospettive, di vita e lavorative, per fermarsi a Piacenza anche finiti gli studi. Che senso ha, in questo contesto, proporre l’ex Ospedale militare come sede della facoltà di Medicina e poi costruire l’ospedale nuovo (dove gli studenti vivono gran parte della loro attività di tirocinio) dall’altra parte della città? Che progettazione complessiva stiamo facendo? Siamo sicuri che questo sia funzionale? Noi crediamo che sarebbe meglio pianificare con oculatezza la sede della facoltà, per evitare disagi e non ottimale impiego delle risorse pubbliche necessarie per i lavori, che restano pur sempre soldi dei contribuenti.
Piacenza merita un confronto pubblico serio e strutturato tra cittadini, istituzioni e professionisti della salute per parlare del futuro della sanità a Piacenza.
Parliamone da oggi, per evitare che gli scenari futuri non ci colgano impreparati».




Insufficiente erogazione di calore e spese di riscaldamento

È legittimo il comportamento di un condòmino che, lamentando un’insufficiente erogazione di calore nel suo immobile, si rifiuti di contribuire alle spese di riscaldamento? Secondo la giurisprudenza, la risposta al quesito è negativa. La Cassazione, a Sezioni unite, ha precisato, infatti, che l’obbligo del condòmino di contribuire alle spese necessarie alla conservazione e al godimento del servizio centralizzato del riscaldamento (come di ogni altra parte comune) non viene meno “per la semplice circostanza che l’impianto non eroghi sufficiente calore” né, quest’ultima circostanza, “può giustificare un esonero dal contributo”. Ciò, in ragione del fatto – hanno puntualizzato ancora i giudici – che “il condòmino non è titolare, nei confronti del condominio, di un diritto di natura contrattuale sinallagmatica e, quindi, non può sottrarsi dal contribuire alle spese allegando la mancata o insufficiente erogazione del servizio” (sent. n. 10492 del 26.11.’96). Dello stesso avviso è anche la dottrina, la quale ha evidenziato che la strada da intraprendere, per il condòmino che lamenti una scarsa erogazione di calore, non è certo quella di rifiutarsi di contribuire alle spese di riscaldamento, ma è, invece, quella di diffidare l’amministratore affinché si attivi per risolvere il problema, e, in caso di inerzia dello stesso, di ricorrere all’autorità giudiziaria per ottenere, in via d’urgenza, i provvedimenti necessari a rimediare alla lamentata situazione. Orientamento comune, infine, è stato espresso da giudici e interpreti anche sul fatto che l’interessato – nell’ipotesi di colpevole omissione del condominio nel provvedere alla riparazione o all’adeguamento dell’impianto – possa richiedere il risarcimento dei danni. In particolare la Cassazione si è espressa più volte in tal senso chiarendo, peraltro, che la relativa liquidazione debba avvenire, da un lato, tenendo conto dei “contributi pagati” a titolo di riscaldamento e, dall’altro lato, delle eventuali “spese affrontate per supplire” alla “carente erogazione del servizio centralizzato” (cfr., ex multis, sent. n. 12596 del 28.8.’02).

Corrado Sforza Fogliani – Presidente Centro studi Confedilizia

 

 




I carabinieri arrestano giovane spacciatore

I carabinieri di Bobbio, nel pomeriggio di ieri (10 maggio 2022) in, hanno arrestato a Piacenza, per spaccio, un 28enne straniero, disoccupato.

I militari hanno sorpreso il giovane, in città, mentre cedeva stupefacente a un 44enne. Il pusher è stato trovato con addosso altre 5 dosi di cocaina per complessivi 5 grammi.

Durante la perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti e sequestrati altri 36 grammi di cocaina, circa 20 grammi di hashish, 8 cellulari, materiale vario per il confezionamento e la pesatura della droga e 9.000 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.

L’acquirente è stato segnalato alla locale prefettura quale assuntore di stupefacenti.

Lo spacciatore invece è stato condotto in caserma, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di droga e trattenuto presso le camere di sicurezza di via Beverora in attesa del rito direttissimo previsto per il pomeriggio odierno.




Tarasconi: “Autobus gratis per gli over 70 e agevolazioni per i giovanissimi”

«Lo abbiamo chiamato Ri-Bus ed è la nostra proposta per il trasporto pubblico locale che prevede la reintroduzione, dopo cinque anni senza, dell’autobus gratis per gli over 70. Una proposta pensata per integrarsi con l’iniziativa già offerta dalla Regione Emilia-Romagna che prevede agevolazioni per studenti e studentesse che utilizzano i mezzi nel tragitto casa-scuola».

Katia Tarasconi, candidata sindaco di Piacenza, ha parlato questa sera di fronte ai tanti piacentini e piacentine, perlopiù anziani, che hanno partecipato all’incontro aperto al pubblico presso il circolo ricreativo del Quartiere 4 in via Di Vittorio. Un incontro che ha visto la presenza, come ospite d’onore, del presidente della Regione Stefano Bonaccini.

«Katia sta facendo una bellissima campagna – ha detto – Sta parlando ai piacentini di quello che intende fare per la città, sta lanciando idee, sta proponendo una visione di città moderna e proiettata nel futuro. Non sta perdendo tempo in polemiche e questo la dice lunga su che sindaca sarà: sarà la sindaca di tutti».

«Se Piacenza è il nostro cuore – ha proseguito la candidata – il trasporto pubblico locale è il suo sistema circolatorio. E perché funzioni bene deve essere fluido e capillare». Qualità del servizio prima di tutto, dunque, con collegamenti puntali tra centro, periferia e frazioni, con corse che permettano di raggiungere i punti di interesse della città, dagli ospedali ai cinema, dagli uffici comunali agli esercizi commerciali, agli impianti sportivi.

In altre parole, ha sottolineato Katia Tarasconi, «il trasporto pubblico deve diventare una valida alternativa all’utilizzo dell’automobile». E’ anche così che si tutela l’ambiente: «Il trasporto pubblico è uno dei punti strategici del nostro programma. Investire in questo settore, infatti, significa ridurre il traffico (che solamente in Europa costa 100 miliardi di euro l’anno), significa ridurre le emissioni di CO2, i consumi di combustibili fossili e, non meno importante, significa ridurre il rischio di incidenti stradali».

Ma non è tutto. Katia Tarasconi ci ha tenuto a sottolineare un aspetto particolare: «Reintrodurre la gratuità degli autobus per i più anziani – ha detto – ha anche un valore sociale. Raccogliendo i tantissimi input che ho ricevuto ascoltando le persone, mi sono resa conto che incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici può rappresentare uno stimolo importante a uscire di casa, a vivere la città, a muoversi, a interagire per chi ha una certa età. E’ importante ed è una cosa che in questi anni è mancata».

 

 

 




Il 13 maggio Piacenza torna a pregare per la pace

Il 13 maggio, giorno che ricorda l’apparizione mariana di Fatima nel 1917 negli anni della prima guerra mondiale, Piacenza torna a pregare per la pace. Lo fa unendo simbolicamente le due chiese – la Cattedrale e la basilica di Santa di Campagna – che celebrano quest’anno due significativi Giubilei, rispettivamente 900 e 500 anni dalla loro fondazione.

Dopo le serate dell’11 marzo prima nella basilica di Sant’Antonino e poi in piazza Cavalli, e la Via Crucis del 15 aprile per le vie del centro storico cittadino, ora l’appuntamento è fissato per venerdì 13 maggio alle ore 21 in piazza Cavalli da cui si partirà in processione con la statua di Santa Maria di Campagna verso la Cattedrale percorrendo via Sant’Antonino, via Chiapponi per giungere in piazza Duomo e poi in Cattedrale. La preghiera è presieduta dal vescovo mons. Adriano Cevolotto. Era stato lui stesso, nei primi giorni del conflitto a fine febbraio, a sottolineare, rivolgendosi alla comunità ucraina piacentina, che “nel chiedere la pace ci sembra di chiedere a Dio l’impossibile. La preghiera – aveva precisato – nasce dalla fede, dalla fiducia in Dio che è al nostro fianco nel cammino della storia”.

“Questa iniziativa, indirizzata a tutte le parrocchie della città e in particolare del centro storico – sottolinea il vicario episcopale don Giuseppe Basini – nasce guardando al tempo della pandemia e al dramma della guerra in Ucraina che ci ha aperto gli occhi anche sui tanti conflitti tuttora presenti nel mondo. Invocheremo insieme, con l’intercessione di Maria Regina della pace, la riconciliazione tra i popoli. La pace è il dono di Gesù Risorto all’umanità di ogni tempo, a partire da noi stessi perché diventiamo operatori di pace nella vita di ogni giorno”.

Ulteriori momenti di preghiera sono in programma venerdì 20 maggio in Cattedrale e venerdì 27 in Santa Maria di Campagna sempre alle 21.

 




Il catasto rimarrà reddituale: “Una battaglia vinta”

Lega e Confedilizia, insieme anche a Forza Italia, hanno vinto la battaglia, evitando il ritorno all’antico per il Catasto. Gli estimi non saranno patrimoniali com’era nei vecchi stati italiani preunitari così come a tutt’altro criterio è ispirata la civile legislazione tributaria tedesca, ove è addirittura costituzionalmente vietato che un bene sia colpito più di quanto rende. Il Catasto rimarrà reddituale come é reddituale dall’epoca dello stato liberale unitario, allorché fu strumento di progresso ed elemento primo della trasformazione del Paese, da agricolo in industriale. Lega, Forza Italia e Confedilizia hanno combattuto, e hanno vinto, anche contro il pensiero unico internazionale. Solo chi non ha il coraggio delle proprie idee, soccombe.

Un testo (non ufficiale) del nuovo art. 6 della legge delega fiscale prevede la modifica della disciplina relativa al sistema di rilevazione catastale sulla base dei seguenti principii e criteri direttivi:

a) prevedere strumenti, da porre a disposizione dei comuni e dell’Agenzia delle entrate, atti a facilitare e ad accelerare l’individuazione e, eventualmente, il corretto classamento delle seguenti fattispecie:
i. gli immobili attualmente non censiti o che non rispettano la reale consistenza di fatto, la relativa destinazione d’uso ovvero la categoria catastale attribuita;
ii. i terreni edificabili accatastati come agricoli;
ili. gli immobili abusivi, individuando a tal fine specifici incentivi e forme di valorizzazione delle attività di accertamento svolte dai comuni in questo ambito, nonché garantendo la trasparenza delle medesime attività;
b. prevedere strumenti e modelli organizzativi che facilitino la condivisione dei dati e dei documenti, in via telematica, tra l’Agenzia delle entrate e i competenti uffici dei comuni nonché la loro coerenza ai fini dell’accatastamento delle unità immobiliari.
c. prevedere che una quota dell’eventuale maggiore gettito derivante dalle attività di cui al presente comma sia destinato alla riduzione dell’imposizione tributaria sugli immobili, e sia prevalentemente attribuito ai comuni ove si trovano gli immobili interessati dalle disposizioni cui al presente comma.
Il Governo è delegato altresì a prevedere, con appositi decreti legislativi, l’integrazione delle
informazioni presenti nel catasto dei fabbricati in tutto il territorio nazionale, da rendere disponibile a decorrere dal 1° gennaio 2026, secondo i seguenti principi e criteri direttivi:
a. prevedere che le informazioni rilevate secondo i principi di cui al presente comma non possano essere utilizzate per la determinazione della base imponibile dei tributi la cui applicazione si fonda sulle risultanze catastali e, conseguentemente, per la determinazione delle agevolazioni e dei benefici sociali.
b. Indicare per ciascuna unità immobiliare, oltre alla rendita catastale risultante a normativa vigente e sulla base dei dati nella disponibilità dell’Agenzia delle Entrate, anche una rendita ulteriore, suscettibile di periodico aggiornamento, determinata utilizzando i criteri previsti dal Decreto del Presidente della Repubblica del 23 marzo 1998, n. 138, ove necessario, con riferimento:
i. all’articolazione del territorio comunale in ambiti territoriali omogenei di riferimento;
ii. alla rideterminazione delle destinazioni d’uso catastali, distinguendole in ordinarie e speciali;
iii. All’adozione di unità di consistenza per gli immobili di tipo ordinario.

Da ultimo (è la parte più contestata, in particolare da Confedilizia) si prevede nella consultazione catastale l’accesso alla banca dati OMI nonché, per le unità immobiliari riconosciute di interesse storico o artistico (come individuate ai sensi dell’articolo 10 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42), adeguate riduzioni del reddito delle unità immobiliari urbane, che tengano conto dei particolari e più gravosi oneri di manutenzione e conservazione nonché del complesso dei vincoli legislativi alla destinazione, all’utilizzo, alla circolazione giuridica e al restauro di tali immobili.

Questo è, come già detto, un testo ufficioso, sia pure pienamente fondato. Ma è possibile che siano stati recati allo stesso correttivi, per cui il testo ufficiale potrà aversi solo a breve, col deposito di un nuovo testo elaborato dal Governo alla luce dell’accordo con i partiti del centrodestra e Confedilizia, come detto sopra.
L’importante è stato eliminare ogni riferimento ad una patrimonialità degli estimi che devono restare reddituali per non fare – come ho sottolineato nell’introduzione al mio Codice del Catasto – un passo indietro, addirittura alla fine del ‘700, allorché i Catasti erano proprio patrimoniali.
La vittoria conseguita dai partiti e dalla Confedilizia è una vittoria di grande importanza. La vince sul pensiero unico internazionale e sugli interessi, non certo di carattere generale, che lo ispirano.

Corrado Sforza Fogliani – Presidente Centro studi Confedilizia




I big del centro sinistra a Piacenza per sostenere Katia Tarasconi

Stefano Bonaccini, Enrico Letta, Graziano Delrio, Carlo Calenda, Matteo Richetti, Elly Schlein. Nomi importanti della politica nazionale e regionale arriveranno a Piacenza per sostenere la campagna elettorale di Katia Tarasconi, candidata a sindaco di Piacenza alle prossime amministrative del 12 giugno. Fra loro Stefano Bonaccini, Enrico Letta, Graziano Delrio, Carlo Calenda, Matteo Richetti, Elly Schlein.

Ci sarà anche Mauro Berruto, già tecnico della nazionale di Pallavolo e “volto” di tanti successi di cui essere orgogliosi. E ancora Beppe Sala, al secondo mandato come sindaco di Milano, capitale economica d’Italia e città simbolo di innovazione e modernità.

Il primo appuntamento, aperto al pubblico, è previsto già per questa sera alle 20,30: il presidente della Regione Stefano Bonaccini sarà al circolo ricreativo del Quartiere IV di via Di Vittorio insieme alla candidata per parlare ai cittadini, ascoltare domande, esigenze, problemi e per lanciare proposte.

Il 16 maggio invece sarà la volta di un altro “big”: Enrico Letta, già Presidente del Consiglio e attuale segretario nazionale del Partito democratico.




Tennis maschile: la Vittorino ai playoff per la promozione in Serie C

Si fa onore anche la squadra maschile di tennis – dopo gli ottimi risultati conquistati da quella femminile – della Vittorino da Feltre.

La formazione biancorossa, composta da Michele Pontoglio (3.1), Michele Brambilla (3.1), Simone Frà (3.3), dal Presidente Gianluigi Tedesco (3.3) e da Paolo Torre (4.2), ha infatti guadagnato l’accesso ai playoff per la promozione in Serie C.

La Vittorino accede alla fase regionale finale grazie al percorso netto compiuto nella regolar season, tre vittorie conquistate in altrettanti incontri: un eloquente 5-0 inflitto al TC Parma nella gara d’esordio sui campi di casa, un altrettanto eloquente 4-1 conquistato nella seconda giornata di campionato a domicilio del TC Fidenza, e la vittoria per 3-2 ottenuta nella terza e conclusiva giornata in terra reggiana contro il TC Albinea.

Prima del girone a punteggio pieno, quindi, in attesa di conoscere l’avversario con cui dovrà misurarsi domenica prossima nel primo turno dei playoff, consapevole che per conquistare la promozione in Serie C la Vittorino dovrà vincere sia la prima gara che quella successiva, in programma fra quindici giorni, contro la vincente di un altro girone regionale.

Si sono invece infranti al primo turno dei playoff i sogni di promozione della squadra femminile della Vittorino, che dopo aver chiuso la regular season in testa alla classifica è stata sconfitta domenica scorsa, fuori casa, dal TC Nettuno di Bologna (3-0 il finale). Una battuta d’arresto che ha definitivamente sbarrato la strada verso la Serie B alle biancorosse, costrette ad alzare bandiera bianca nella terza partita, dopo le sconfitte incassate da Alessandra Bertuzzi (3.3) e da Maria Lopedote (3.5) nei primi due incontri di singolare, causa l’infortunio al ginocchio che ha costretto al ritiro Katerina Teruzzi (2.2). Squadra femminile biancorossa – allenata dai maestri Marcello Griffini, Lorenzo Garberi e Patricia Chirea – di cui faceva parte anche Carolina Fiamma (3.5), Gloria Gianfardoni (3.4) e Martina Valla (4.2).

“Attendiamo fiduciosi l’esito dei playoff della squadra maschile – commentano i maestri biancorossi Garberi e Griffini – ma al di là di quello che sarà il risultato finale siamo comunque soddisfatti per il rendimento e per il cammino compiuto sia dalla formazione maschile che da quella femminile. Soddisfatti anche perché in entrambe le squadre ci sono diversi agonisti provenienti dalla nostra scuola tennis, giovani atleti cresciuti tantissimo e che rappresentano non solo il presente ma anche il futuro delle nostre formazioni agonistiche




Altra “mossa” della maggioranza di governo per affossare il bonus del 110%

L’introduzione, in tema di incentivi per interventi sugli immobili, dell’obbligo di qualificazione Soa per le imprese che eseguono lavori di importo di poco superiore a 500mila euro costituisce l’ennesimo orpello burocratico e un ulteriore ostacolo alla riqualificazione e alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato.

È quanto evidenzia Confedilizia commentando l’emendamento approvato, in sede di conversione in legge del c.d. “decreto energia” (d.l.  n. 21/2022), dalla Commissione Finanze e Attività Produttive del Senato, oggi all’esame dell’Aula. Emendamento che impone ai committenti, ai fini del riconoscimento della quasi totalità degli incentivi fiscali legati al settore edilizio (non solo il superbonus, dunque), la necessità, nel 2023 (con le tempistiche indicate nella norma), di avvalersi – per appalti e subappalti di valore superiore a 516mila euro – di imprese in possesso di una speciale certificazione fornita da appositi enti.

Per la Confederazione della proprietà edilizia, imporre un tipo di certificazione del genere – finora richiesta solo per gli appalti pubblici – avrà l’effetto di ridurre ancor di più il numero delle imprese alle quali affidare i lavori, con la conseguenza che molti proprietari non avranno più la possibilità di intervenire sui loro immobili.

Già – osserva la Confedilizia – la stretta sulla possibilità di cessione del credito ha ingessato il settore, con proprietari di casa che non sono più in grado di trovare imprese disposte ad eseguire i lavori. Ora questa ulteriore novità rischia di affossare completamente ogni aspettativa di rilancio dell’economia legata all’immobiliare.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi presso la sede dell’Associazione Proprietari Casa-Confedilizia di Piacenza (Via Del Tempio n. 27-29 – Piazza della Prefettura -,         tel. 0523.327273. Uffici aperti tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00, lunedì, mercoledì               e venerdì anche dalle 16.00 alle 18.00; e-mail: info@confediliziapiacenza.it; sito: www.confediliziapiacenza.it).




Inaugurato il point elettorale di Patrizia Barbieri

Una Patrizia Barbieri sorridente e colorata (era vestita con un tailleur blu elettrico) quella che questo pomeriggio ha tenuto a battesimo il proprio point elettorale, collocato in via Cavour, due vetrine più in là del negozio utilizzato cinque anni ed ora occupato da una profumeria.

A sostenerla molti fra i suoi assessori, dal vicesindaco Elena Baio, a Tassi, da Mancioppi alla Sgorbati a Cavalli ed ancora svariati consiglieri comunali come Domeneghetti, la Zanardi ed il neo alleato Trespidi. Non mancavano neppure lo spin doctor Mauro Ferrari e l’ex assessore provinciale ed ex sindaco di Castell’Arquato Alberto Fermi che supporta l’avvocato Barbieri sul fronte della comunicazione e dell’organizzazione.

In prima fila nella piccola sala riunioni tre giovanissimi supporter del candidato sindaco per il centrodestra ed un ottuagenario sostenitore che non ha voluto mancare al brindisi inaugurale di questa campagna.

«Una sede colorata – ha detto la Barbieri – uno spazio dove incontrarci con i cittadini, dove  dialogare ed anche confrontarsi su quelle che sono le varie tematiche oggetto del nostro impegno per i prossimi 5 anni. Questo posto deve diventare qualcosa che appartiene alla comunità, perché noi abbiamo sempre fatto un tipo di programmazione e di amministrazione che ha cercato di ascoltare i cittadini, di essere vicini a quelle che erano le istanze che provenivano dalle persone, dalle categorie, da coloro che erano i portatori di interesse reale. Abbiamo avviato una processo di crescita enorme. Uno può essere più o meno d’accordo su quella che è una progettualità, ma innegabile che i progetti ci sono stati e sono stati tanti e risorse ne sono arrivate tante. Qui non si è parlato,  si è costruito e molto. Non tutti forse se ne sono accorti. Se ci hanno visto poco è perchè noi non amiamo essere quelli che si fanno fotografare ogni due minuti con le fasce tricolori. Abbiamo lavorato tanto e qui, appesi alle pareti,  ci sono alcuni dei riferimenti delle principali cose che sono state fatte».

L’avvocato Barbieri ha proseguito sottolineando il rapporto con a cittadinanza «quello che ci colpisce di più è il rapporto quotidiano con le persone. Continuo a dire che quando uno si candida a sindaco la soddisfazione più grande – oltre quella di portare dei risultati di un certo tipo  – è dui incontrare una persona che, quando esci, ti ringrazia, ti fa un sorriso oppure ti dice anche dove devi migliorare. Questo è uno stimolo continuo per poter mantenere un dialogo con la città. Senza avere la presunzione di dover dire agli altri quello che è giusto noi dobbiamo fare insieme quello che questa città richiede e che le persone richiedono. Tutto ciò che abbiamo realizzato è sempre stato fatto con entusiasmo e continueremo a farlo con entusiasmo».

Il sindaco uscente si è poi rivolto direttamente ai propri sostenitori presenti in sala: «Abbiamo voluto una sede colorata proprio per dare l’immagine di questa vitalità, di questa voglia di fare, di questa voglia di coinvolgere ma soprattutto di sentirci squadra. Non c’è una progetto di qualità che preveda una persona sola che fa tutto quello che dovrebbe fare: ci vuole il gruppo. Noi siamo gruppo, un gruppo motivato. Ringrazio la mia coalizione, quella che mi ha sostenuto nei 5 anni passati e che mi sosterrà ancora nei prossimi anni perché è stato fondamentale il loro apporto. Ringrazio tutti coloro che con la lista civica che andremo a presentare domani si sono messi a disposizione per poter fare questo meraviglioso cammino.  Noi non vogliamo fare l’amministrazione delle poltrone ma fare l’amministrazione per il bene della città, per il bene della gente. Questa è una delle esperienze più belle che si possono fare. Certo è anche un sacrificio ma quando hai la   possibilità di vedere un certo tipo di risultato … questo è impagabile perché vuol dire che il tuo sforzo è andato a segno. Lo faremo ancora insieme.  Ho potuto parlare con voi e vi ho sentiti, anche in questo periodo, motivati e veramente caldi, che è quello che ci vuole per fare una campagna elettorale che si deve svolgere nel rispetto: è fondamentale che ci si rispetti tutti ma è anche fondamentale che si dicano le cose per come sono, con la concretezza dei fatti che noi possiamo dimostrare e con la serietà di un impegno che non viene mai meno».

Patrizia Barbieri ha infine ricordato i prossimi eventi della propria campagna elettorale ed ha concluso con un’esortazione alla sua squadra «è una partita elettorale importantissima. Abbiamo davvero la necessità di andare a parlare con quelli che sono indecisi per far capire che c’è una volontà di continuare a far crescere i nostri territori».




Covid: a Piacenza calano ulteriormente i positivi (-27,3%)

Per la quarta settimana consecutiva, scendono i nuovi contagi da Covid19. La riduzione dei positivi negli ultimi sette giorni è consistente e si attesta su un -27,3%, come emerge dal report settimanale pubblicato dall’Azienda Usl di Piacenza.
I nuovi contagi sono 876: erano 1205 tra il 25 aprile al 1 maggio.

Il decremento piacentino è più rilevante rispetto a quello regionale (-18,2%), lombardo (-20,4%) e nazionale (-20,2%).
Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (308 casi) è decisamente inferiore alla media emiliano-romagnola (520) e italiana (496).

I tamponi effettuati la scorsa settimana si sono lievemente ridotti, passando da 6.930 a 6.709. Scende invece in modo deciso la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 17,4% al 13,1%).

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana ha permesso di far emergere 73 nuove diagnosi tra gli ospiti e 8 fra gli operatori. Il numero elevato di contagi non desta preoccupazioni perché al momento solo uno degli anziani è sintomatico. Gli altri casi sono praticamente tutti asintomatici e sono stati individuati solo grazie al monitoraggio periodico proattivo effettuato nelle strutture.

Un altro dato significativo riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi; per tutte si evidenzia una diminuzione dei casi, salvo per le persone over80. Come già ipotizzato nelle scorse settimane, è molto probabile che questa situazione sia dovuta a una riduzione dell’efficacia della copertura vaccinale.
Per questo l’Azienda rinnova l’invito a procedere con la quarta dose per le categorie per le quali è previsto: ultra 80enni e persone fragili tra i 60 e i 79 anni.

La diminuzione dei casi positivi si ripercuote anche sul numero delle persone in isolamento, che passa da 1948 a 1499.

Per quanto riguarda le Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, si registra una riduzione del numero di richieste medie giornaliere da 26,1 a 22 con 154 segnalazioni complessive (la settimana scorsa erano state 183).

Per quanto riguarda la situazione della rete ospedaliera, la media giornaliera degli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid rimane attestata a 7 ingressi al giorno. La media settimanale dei ricoveri è leggermente in discesa: da 138 a 110 di domenica. Oggi si contano 103 degenti positivi.
Alla data odierna in Terapia intensiva è ricoverato un paziente positivo. Nella settimana la media è stata di 2 casi. I decessi sono stati 7.

Per quanto riguarda la vaccinazione, l’attività è stazionaria, senza progressi sensibili nel tasso di copertura della popolazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 1.304 somministrazioni, in particolare IV dosi (a Piacenza ne sono state fatte complessivamente 2827).

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicati giorni e orari di apertura dei centri vaccinali.

In riferimento alla IV dose, si ricorda che al momento la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. La quarta dose è riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa).
L’elenco delle patologie è consultabile sul sito www.covidpiacenza.it. Si utilizza un vaccino mRNA.
Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’. Nelle Cra, per esempio, dove le infezioni recenti sono state diverse, la somministrazione sta procedendo lentamente proprio in attesa che per molti anziani trascorrano i 120 giorni successivi al contagio.
A Piacenza, per prenotare la quarta dose, il cittadino può:
– chiamare il numero 800.651.941
– rivolgersi a uno sportello Cup
– utilizzare il proprio Fascicolo sanitario elettronico
– andare in farmacia.

Aggiornamento Emergenza profughi provenienti dall’Ucraina

Attualmente sono 1.655 i profughi per i quali è stato emesso il codice STP (stranieri temporaneamente presenti).
I tamponi eseguiti sono 1.272; 22 i positivi finora accertati.

I profughi sono per la maggior parte donne (69%). Tra le classi d’età più rappresentate ci sono quella tra 19 e 49 anni (732) e i minori fino a 18 anni (704)

L’ambulatorio per la presa in carico dei profughi ucraini è collocato al Laboratorio Analisi dell’ospedale di Piacenza.
Qui, in via Taverna 49, è attivo un CENTRO ACCOGLIENZA SANITARIA PROFUGHI provenienti dall’UCRAINA. Orari e giorni di apertura sono aggiornati sul sito www.ausl.pc.it
L’obiettivo è quello di concentrare il più possibile le attività sanitarie dedicate a questa specifica utenza.
Dopo la registrazione della presenza in Questura, i profughi provenienti dall’Ucraina sono quindi invitati a recarsi nella stessa giornata (e comunque non oltre 48 ore) nel centro per una presa in carico dal punto di vista sanitario. Alla fine del percorso, gli operatori rilasciano il certificato necessario per la successiva richiesta del permesso di soggiorno.
I controlli sanitari sono previsti sia per minori sia per gli adulti.




Scarica l’App Android per vedere PiacenzaOnline su smartphone e tablet

Vuoi rimanere costantemente informato grazie a PiacenzaOnline? Puoi scaricare gratuitamente la semplice App per Android sviluppata grazie a MIT APP INVENTOR, la piattaforma del MIT (Massachusetts Institute of Technology). Si tratta di un file apk che potete scaricare sul vostro telefonino o tablet Android ed installare in assoluta sicurezza.

Questo il link per scaricare la APP di PiacenzaOnline.

Istruzioni

Si aprirà una pagina di download di Mega.nz e dovrete cliccare su 1) scarica e successivamente su 2) Apri e su 3) Installa.

Vi dirà che l’installazione è bloccata da Play Protect (Play Protect non riconosce lo sviluppatore di questa App ….

Non scegliete Ok ma Installa Comunque

Se vi dovesse chiedere di abilitare lo smartphone all’installazione di App non sicure autorizzatelo.

Play protect vi chiederà di scegliere se inviare o meno l’app per l’analisi della sicurezza: potete scegliere entrambe le opzioni (Inviare o Non Inviare). La procedura è conclusa e sullo smartphone troverete la nostra icona.

Il perchè di questa procedura

La App del MIT anzichè essere pubblicata a pagamento sul Google Play Store viene installata direttamente sul telefonino secondo una logica open source e molto democratica degli sviluppatori del MIT che permette a tutti di creare la propria App. Non abbiate paura ed autorizzate le varie fasi dell’installazione. Una volta fatto ciò vi basterà cliccare sull’icona di PiacenzaOnline per leggerci.

Per Iphone attendiamo che il MIT abiliti la piattaforma.

Buona lettura!

Per problemi o dubbi sull’installazione contattaci su WhatsApp Business al numero 0523-1902683.