Si dà appuntamento in hotel con una prostituta e viene picchiato e rapinato del rolex

Un appuntamento con una prostituta contattata tramite un sito di incontri online si é trasformata in una brutta avventura per un imprenditore piacentino,lo scorso 28 marzo.
L’uomo si era accordato per un appuntamento in un albergo cittadino per consumare un rapporto sessuale dietro un compenso di 150 euro.
Una volta arrivato sul posto la donna è risultata molto diversa da come si pubblicizzava a online e peraltro pretendeva un compenso doppio rispetto a quello originariamente concordato. Il cliente a questo punto ha deciso di non andare oltre e ha tentato di allontanarsi dall’albergo. Durante il diverbio con la prostitute é apparso un uomo che ha intimato all’imprenditore di consegnare i 300 euro. Il cliente, intimorito é riuscito a fuggire e ha lanciato per terra alcune banconote, sperando fossero sufficienti per chiudere la vicenda.
Il malcapitato cliente è quindi ritornato a casa ma qui si è trovato di fronte lo stesso uomo che lo aveva precedentemente minacciato, questa volta in compagnia di un complice, entrambi a bordo di un’utilitaria.
Lo sconosciuto dell’albergo é passato ai fatti ed ha aggredito la vittima, gettandola a terra e sottraendogli un Rolex del valore di 17.000 euro oltre a 2.000 euro in contanti. I due si sono poi dati alla fuga prima dell’arrivo della Polizia.
La Squadra Mobile ha acquisito le immagini delle telecamere cittadine, trovando riscontro alla versione della vittima e riuscendo ad individuare il veicolo utilizzato dai rapinatori.
Attraverso l’annuncio pubblicato sul sito di incontri é stata invece identificata la donna, una cittadina albanese residente nel piacentino, intestatataria proprio di un’autovettura compatibile con quella utilizzata per la rapina.
Inoltre, analizzando la cerchia dei suoi contatti è emersi come la donna fosse sposata con un connazionale con gravi precedenti penali, tra cui un tentato omicidio per il quale era stato a lungo in carcere. L’uomo è stato riconosciuto dall’imprenditore rapinato ed alla luce dei multipli riscontri é stata emessa nei suoi confrontonti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita nella serata di sabato dalla Squadra Mobile.
Proseguono le indagini per identificare il complice.
Il modus operandi particolare non permette di escludere che l’incontro fosse fin dall’inizio stato organizzato a scopo di rapina, né che ci siano altre vittime che non ancora hanno denunciato fatti analoghi.




Ottava tappa del viaggio nelle Abbazie europee a Chiaravalle della Colomba

Ottava tappa di “In cammino – Abbazie d’Europa”, la speciale rassegna ideata e promossa da Livia Pomodoro che dal 2023 al 2025, anno del Giubileo, attraverserà l’Europa toccando 7 nazioni (Inghilterra, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Svizzera, Italia) e 14 tra le più prestigiose Abbazie del continente, molte delle quali patrimonio Unesco.

Martedì 2 luglio 2024, la meta del viaggio – a un anno dalla data della sua partenza da Canterbury, nel luglio 2023 – sarà l’Abbazia di Chiaravalle della Colomba ad Alseno, in provincia di Piacenza. Un complesso architettonico suggestivo e ricco di storia: la sua fondazione si deve all’attività di San Bernardo in Italia e l’Abbazia, sorgendo in un punto nodale della Via Francigena, è da sempre luogo di sosta fisico e spirituale per i pellegrini diretti a Roma e Oltremare. Il nome deriva dalla leggenda che vuole sia stata una colomba bianca a disporre delle pagliuzze sul terreno per indicare ai monaci cistercensi il perimetro dell’edificio da fondare. Chiaravalle della Colomba è inserita nei due itinerari culturali del Consiglio d’Europa: “Via Francigena” e “Route Européenne des Abbayes Cicterciennes”.
Il 2 luglio, nella Sala Capitolare dell’Abbazia si discuterà del tema “Cibo” in tre momenti salienti: al mattino, dalle ore 11, con il convegno “Pan del li Angeli (Dante): coltivare il pane”, presieduto da Livia Pomodoro – titolare della Cattedra Unesco “Food Systems for Sustainable Development and Social Inclusion” presso l’Università Statale di Milano – e coordinato da Tonino Bettanini, Direttore di GIUBILEO 2025 – No’hma in Cammino. Dopo i saluti del Rev.mo P. Silvestro Buttarazzi O. Cist., Priore di Chiaravalle della Colomba, e del sindaco di Alseno, Dott. Davide Zucchi, seguiranno gli interventi di: Claudio Serafini, Direttore di Organic Cities Network Europe; Francesco Ferrari, Vice Presidente Associazione Europea delle Vie Francigene; Prof. Carola Ricci, Università degli Studi di Pavia; Prof. Lucrezia Lamastra, Università Cattolica del Sacro Cuore; Dott. Monica Valeri, Responsabile progetto Circuito Cammini e Turismo Religioso della Regione Emilia Romagna, che si collegherà in videoconferenza. Anche S.E.R. Mons. Adriano Cevolotto, Vescovo di Piacenza-Bobbio, invierà un videomessaggio.

Nel pomeriggio, alle ore 17, sempre nella Sala Capitolare si terrà l’incontro “Il cibo, nutrimento del corpo e dell’anima”, con la partecipazione di Padre Silvestro Buttarazzi, di S.E.R. Mons. Franco Maria Giuseppe Agnesi, Vescovo ausiliare di Milano, e di Francesca Rigotti, filosofa e saggista.
A conclusione della giornata, alle ore 19, il concerto di Mariangela Bettanini e degli Archimia, con un repertorio che spazierà da Bach a Michael Jackson, a brani inediti o appositamente arrangiati e impreziositi dalla voce di Mariangela Bettanini.

“Siamo stati sorpresi e ammaliati dalla singolare bellezza di Chiaravalle della Colomba – ha dichiarato Livia Pomodoro, Presidente dello Spazio Teatro No’hma di Milano e ideatrice della rassegna. – Una bellezza austera ma armonica che ci viene incontro già varcando l’ingresso del complesso abbaziale, al cui interno la storia sembra arrestarsi. In questo luogo senza tempo parleremo di un tema essenziale per il mondo d’oggi: il diritto umano al cibo e al nutrimento sia del corpo che dello spirito”.

Dopo le prime 4 tappe del 2023, che hanno visto il progetto toccare Canterbury, punto di origine della Via Francigena, l’Abbazia di Chiaravalle a Milano, il distretto abbaziale e la Biblioteca di San Gallo in Svizzera, per chiudere l’anno con la Certosa di Padula a Salerno, il primo appuntamento del 2024 è stato in Germania, con la quinta tappa: l’Abbazia di Plankstetten. Sono poi seguite l’Abbazia di Scourmont (Chimay) e quella di Orval, sesta e settima tappa in Belgio.

In ognuno dei tre anni “In cammino” ripercorrerà le tre principali esperienze del viaggio: partire (2023), transitare (2024), arrivare (2025). In ogni singola tappa viene proposta, in collaborazione con l’Istituto Treccani, una parola che orienta le attività del format di ogni incontro. A Canterbury la parola selezionata era “Pellegrinaggio”, a Chiaravalle Milanese “Spiritualità”, a San Gallo “Silenzio”, a Padula “Bellezza”, a Plankstetten “Terra”, a Scourmont e Orval “Acqua”.
Un pellegrinaggio tradotto in chiave moderna che avrà come meta questi luoghi simbolo della storia e della spiritualità europea, terminando il proprio percorso a Roma in occasione dell’Anno Santo. In ogni Abbazia, oltre a portare spettacoli, performances artistiche e concerti ad hoc basati sulla storia, la vocazione spirituale e il patrimonio culturale presente in questi edifici millenari ma ancora oggi punti di riferimento vitali per la comunità, si organizzeranno convegni, tavole rotonde e conferenze dedicate ai territori e alle loro eccellenze, prodotte sia con metodi tradizionali rispettosi della natura e dell’impatto ambientale che con moderne tecniche bio-sostenibili.

“In cammino” è tra gli eventi selezionati da S.E.R. Mons. Rino Fisichella per il Giubileo 2025, il cui motto è Pellegrini di Speranza.
Il percorso vede il supporto dell’Associazione Europea Vie Francigene (AEVF), patrocinata dal Consiglio d’Europa, e la rete delle Organic Cities impegnate nella diffusione di buone pratiche bio amiche dell’economia circolare.
Nel triennio, tappa dopo tappa, si formerà un’orchestra coinvolgendo musicisti e studenti dei conservatori dei territori delle Abbazie. L’orchestra “In cammino” avrà come nucleo iniziale il quartetto d’archi Archimia, fino ad arrivare a Roma nel 2025 con un organico orchestrale che eseguirà una composizione originale scritta per l’occasione dal Maestro Fabio Vacchi, fra i compositori più apprezzati e premiati a livello internazionale.

“In cammino” è patrocinato dalla Commissione Europea con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano.




Cooperativa San Martino: fatturato in crescita (+10%)

Cresce del 10% il fatturato dell’anno di Cooperativa San Martino, ma non è il solo segno “più” che caratterizza l’annata 2023.
L’Assemblea dei soci della Cooperativa, al Palabanca sabato 22 giugno, ha messo in luce i successi di un anno di lavoro e i risultati conseguiti nell’intero triennio, enumerati nel Bilancio sociale di mandato presentato contestualmente.
Ad aprire i lavori della mattinata è stato Mario Spezia, presidente della Cooperativa, che ha introdotto i saluti del sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, dell’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla, del prefetto Paolo Ponta, della presidente della Provincia Monica Patelli, e del presidente di Confcooperative provinciale Daniel Negri. Presenti anche il presidente della Croce Bianca Alessandro Miglioli, l’assessore comunale Simone Fornasari. Saluti accorati da tutti, che hanno messo in evidenza il fondamentale ruolo sociale e di sostegno al territorio e alla comunità di San Martino. Interessantissima la tavola rotonda a tema “Economia sociale” che ha visto interagire Francesco Milza (qui in veste di presidente Confcooperative Piacenza), Vincenzo Colla e Paolo Venturi, direttore di Aiccon (Associazione Italiana per la Promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit).
Questa assemblea è stata anche importante per la presentazione del Bilancio sociale di mandato, resoconto di un triennio importante, complesso ma di crescita costante. L’amministratore delegato Francesco Milza ha presentato i dati principali: i lavoratori crescono fino a superare le 2.000 unità (2.210 nel 2023), la maggior parte dei quali a tempo indeterminato (85%). 72 i Paesi rappresentati dallo staff di San Martino, indice di multiculturalità e integrazione. Sempre più attenzione al comparto femminile, con l’ottenimento della Certificazione per la parità di genere nel 2023, e al supporto dei soci ben oltre la sfera lavorativa, con convenzioni e il supporto nel disbrigo di pratiche, e la formazione continua.
Proprio in tema di economia sociale, San Martino promuove nuovi bandi per sostenere e offrire opportunità concrete ai propri soci, presentati dal direttore generale Paolo Rebecchi e dal responsabile dell’Ufficio Soci Salvatore Scafuto. Per il secondo anno si offre ai figli dei soci la possibilità di vincere un contributo allo studio a fronte di un percorso scolastico d’eccellenza: 500 euro per chi, iscritto alla scuola media inferiore o superiore, terminerà l’anno con la valutazione massima (ottimo o 100/100), e 300 euro per i diplomandi che conquisteranno una valutazione tra i 90 e i 99 centesimi. Nuovissimo invece il bando dedicato al volontariato, che premierà i cinque soci lavoratori che si saranno distinti maggiormente per il proprio impegno sociale e per la comunità.
La giornata si è conclusa con la premiazione delle squadre vincitrici del 5° Torneo di calcetto e della prima edizione del Torneo di pallavolo femminile: a consegnare le coppe Margherita Spezia, responsabile del Welfare, e Salvatore Scafuto.
Come ogni anno è stato predisposto anche uno Spazio Bimbi, in collaborazione con l’Istituto Sant’Eufemia Cooperativa Sfinge, dove i figli dei soci hanno potuto trascorrere alcune ore di gioco e attività. Quest’anno la Cooperativa ha puntato anche in questo frangente sulla sostenibilità: ai piccoli è stato donato un kit comprendente alcuni semi (fiori e verdure) da portare a casa e un simpatico spaventapasseri che li aiuterà nella cura delle piantine.




Una Ferrari ed una Bugatti “regine” della Silver Flag

Sono la Bugatti Type 35 di Giacomo Foglia e la Ferrari 250 GT Tour de France di Massimo Chini ad aggiudicarsi la palma di “Best of Show” della ventottesima Vernasca Silver Flag rispettivamente nelle categoria ante e dopoguerra. Si chiude così un’edizione che ha visto al via più di duecento partecipanti di cui la metà provenienti dall’estero e non solo dal continente europeo.
Al centro della tre giorni i “Grandi Anniversari” con i cento anni della Bugatti Type 35 e le centodieci candeline spente da Maserati che a Castell’Arquato ha presentato i modelli dell’attuale gamma – oltre alla spettacolare MC20 Club Italia di Miki Biasion – a fianco di vetture storiche presentate nello stand “Maserati Classiche” allestito nel cuore del paddock.

La Type 35 vincitrice, modello debuttante nel 1924, risulta importata da Micheal Campbell in Inghilterra l’anno successivo. Mai utilizzata in Gran Premi ha preferito altre gare su circuito e tracciati in salita, sempre condotta da “gentlemen driver” come raccontato dalle parole del proprietario. Nata dalla mente di Ettore Bugatti e caratterizzata dal radiatore a forma di cavallo che diventerà poi elemento distintivo del marchio francese fu protagonista assoluta delle gare per tutti gli anni Venti.

Il secondo premio riporta in Italia con la Ferrari 250 GT Tour de France del 1957. Dodici cilindri a V, disegno di Pininfarina ed una linea che ha rubato più di uno sguardo la 250 GT riuscì a conseguire diversi successi nelle gare di endurance tra i quali il celebre Tour de France che viene ripreso nel nome del modello.

Dall’endurance ai prototipi passando per automobili granturismo. Non c’è stato davvero limite al sogno e agli aneddoti in un lungo ed intenso fine settimana che ha richiamato ancora una volta lo spirito dell’evento organizzato dal CPAE: celebrare la storia dell’autosport e di modelli iconici in un contesto amichevole dove bastano pochi passi per incontrare ex piloti, progettisti o meccanici che hanno sempre un aneddoto da raccontare. Da Maserati a Porsche passando per Alfa Romeo con il tributo dedicato alla Giulietta nelle sue molteplici declinazioni: una “fidanzata d’Italia” che ha lasciato più di un segno nel cuore degli appassionati.

IL VENERDÌ DE “LA TOSCANINI NEXT” – Come di consueto è il pomeriggio di venerdì a tracciare le prime trame della Silver Flag con gli equipaggi a sbarcare il loro prezioso carico nel paddock di Castell’Arquato. Nella serata si ripete l’appuntamento con le note dell’orchestra “La Toscanini NEXT” nella splendida cornice della Pieve di Vernasca con l’accoglienza dell’amministrazione comunale del neo-sindaco Gianluigi Molinari che ha ringraziato tutto il paese e ricordato gli albori dell’evento. È stata l’occasione per ASI, rappresentata dal presidente Alberto Scuro, di consegnare due riconoscimenti rispettivamente al CPAE e al presidente FIVA Tiddo Bresters.
L’orchestra ha allietato i tanti presenti ripercorrendo in chiave più classica colonne sonore e tracce di pellicole piuttosto celebri bissando il successo dell’anno precedente tra gli applausi del pubblico.

SOSTENIBILITÀ E SOLIDARIETÀ – Il sabato si accende fin dalle primissime ore della mattinata con diversi appassionati ad animare il paddock. Il piccolo lembo di asfalto solitamente adibito a parcheggio si colora di passione per il motorismo con la possibilità di incrociare sul proprio cammino grandi nomi delle corse come Miki Biasion. Biasion ha avuto il piacere di poter condurre la Lancia Stratos HF della Collezione Bertone alimentata con biocarburanti di seconda generazione. La lunga fase di test condotta dal team ASI Green ha visto nei tornanti di Castell’Arquato e Vernasca un ulteriore banco di prova dopo i test empirici condotti da Politecnico di Milano e Università di Firenze e la discesa in pista a Vairano per sei ore di circuito.
Tutt’altro che secondaria l’importanza dedicata anche alla “esse” di Solidarietà: quattro ragazzi disabili (Filippo Freddi, Nicolò Fovaris, Angel David Remeri e Davide Aldrigo) seguiti dall’associazione AFADI (Associazione Famiglie Disabili Fiorenzuola) hanno potuto fare da copiloti alle vetture apripista e alla Fiat 1300 della Polizia di Stato.

I FUOCHI D’ARTIFICIO ILLUMINANO L’ASTA BENEFICA – La spinta della Silver Flag non si esaurisce certo una volta spenti i motori e riposte le chiavi nel taschino: il sabato sera ha visto consumarsi la cena di gala nella piazza monumentale di Castell’Arquato con il primo cittadino Ivano Rocchetta a fare gli onori di casa.
Non solo una cena in un contesto carico di storia ma anche e soprattutto l’asta dei memorabilia con Daniele Turrisi a guidare l’orchestra: battuti diversi pezzi tra i quali stampe di fotografie di Le Mans, oltre ad uno scarico completo Ferrari ed un alettone anteriore proveniente da una vettura di Formula 2. Tutto il compenso sarà devoluto in beneficienza.

NEMMENO IL MALTEMPO RALLENTA L’EVENTO – «Sul percorso di sono circa un centinaio di volontari che lavorano perché tutto vada per il meglio: è grazie a loro se possiamo ammirare auto come queste». Le parole del presidente Claudio Casali raccontano dello sforzo organizzativo affrontato dal club: dalla partenza con la giornalista Savina Confaloni a presentare equipaggi e vetture al via fino al traguardo in un tracciato presidiato da commissari di gara e messo in sicurezza nei giorni precedenti.
«Davvero una bella sorpresa» – spiega Riccardo Patrese, arrivato nella parentesi domenicale – «Era la mia prima volta a Castell’Arquato: c’è un’atmosfera meravigliosa oltre che auto stratosferiche. La Porsche 917? Mi ricorda il duello serrato tra me e Jackie Ickx a Brands Hatch».
Conclusa anche la terza manche il via alle premiazioni: non solo i due premi “Best of Show” celebrati da altrettanti cronografi sportivi Champion V della maison “Eberhard & Co.” ma tantissimi riconoscimenti che hanno coronato vetture iconiche e di estremo prestigio come l’Alfa Romeo Giulietta SZ (Trofeo ASI per miglior restauro) e la Lancia Fulvia Coupé Safari che ha ricordato alla giuria i fasti rallystici degli anni Sessanta. Scelte piuttosto difficili come sottolineato anche da Thierry Boutsen che alla Silver ha guidato una Bizzarrini 5300 GT. «Un’auto bella e che va forte che non avevo mai provato. Le duecento auto presenti sono tutte le più belle».
A proposito di volanti iconici oltre ai titoli dedicati alle vetture il CPAE ha voluto tributare premi ai piloti più rappresentativi presenti: Miki Biasion, Jurgen Barth, Clemens Schikentanz e Riccardo Patrese.

TUTTI I PREMI DELLA 28ESIMA VERNASCA SILVER FLAG

Best of Show vetture Anteguerra – BUGATTI TYPE 35 (Giacomo Foglia)

Best of Show vetture Dopoguerra – FERRARI 250 GT TOUR DE FRANCE (Massimo Chini)

Trofeo ASI vettura con miglior grado di conservazione (Coppa ASI) – MASERATI 200S (Alfredo Stola)

Trofeo ASI vettura con migliore restauro (Coppa ASI) – ALFA ROMEO GIULIETTA SZ (Silvio Mantovan)

Premio FIVA – LANCIA LAMBDA JULIAN JANE (Rale Wittenberg)

Trofeo vetture turismo – FORD CORTINA LOTUS (Colin Farrell)

Trofeo vetture granturismo – BIZZARRINI 5300 STRADA (Claudio Fontechiari)

Trofeo Rallyssima per la più evocativa vettura da rally – LANCIA FULVIA COUPÈ SAFARI (Stefano Macaluso)

Trofeo vetture sport – ABARTH 1000 (Takayoshi Matsui)

Trofeo vetture sport-prototipo – MCLAREN M8E (Cristopher Rowe)

Trofeo vetture monoposto motore anteriore – MASERATI 6CM (Nicola Sculco)

Trofeo vetture monoposto motore posteriore – BRABHAM BT30 (Giorgio Marchi)

Trofeo vetture anteguerra – BUGATTI T51 (Eberhard Grether)

Trofeo “Paolo Silva” vettura più rappresentativa della storia della Castell’Arquato-Vernasca – ABARTH 2000 OT QUEUE LOUNGE (Eris Tondelli)

Trofeo “Fratelli Maserati” per la migliore Maserati/Osca – MASERATI KHAMSIN (Mauro Balboni)

Trofeo “Circuito di Piacenza” per la migliore Ferrari – FERRARI 340 MM (Matteo Crippa)

Trofeo “Giuseppe Merosi” per la migliore Alfa Romeo – ALFA ROMEO 33 SPIDER PROTOTIPO (Alessandro Carrara)

Trofeo per la vettura Abarth più importante – ABARTH 1000 BIALBERO MUSO LUNGO (Walter Faralli)

Trofeo “Paolo Lanati” per la soluzione tecnica più raffinata – PORSCHE 917 LH (Olivier Boyadjian-Jurgen Barth)

Premio “Silvano Maggi” per la Ferrari più vittoriosa – FERRARI 166 BARCHETTA (Alessandro Casella)

Trofeo per la vettura Porsche più importante – PORSCHE 911 RS CARRERA (Massimo Bettati)

Sono stati inoltre premiati i piloti Miki Biasion, Jurgen Barth, Clemens Schikentanz e Riccardo Patrese




Gariga. Ritorna la seconda Edizione della festa del Grano

Ritorna la seconda Edizione della festa del Grano, presso l’antica corte agricola La Faggiola, Gariga di Podenzano. L’appuntamento è per il 28, 29, 30 giugno. La Festa celebra l’antica tradizione contadina della mietitura e della trebbiatura, giornate caratterizzate dal lavoro intenso che si svolgeva dal mattino fino alla sera. Era un momento molto importante nella vita contadina. Dato che il grano era e rimane uno dei beni più importanti.

Duro lavoro, ma anche molta allegria: durante il lavoro venivano consumati molti litri del vino, sia per alleviare il fastidio della polvere, sia per vincere il caldo.

Il programma della Festa

Apertura porte tutti i giorni alle ore 18 con l’esposizione dei mezzi agricoli d’epoca  e cucina tipica piacentina in collaborazione con l’osteria La Regina e l’Ostreria dei Fratelli Pavesi.

Musica:

Venerdì 28: Dj Maurizio Popi

Sabato 29: Kalle & Manuela

Domenica 30: Triuluc e Dj Paiz

Domenica alle ore 20.00 grande chiusura con gara di Cuccagna.

Questa seconda edizione della festa ha visto la collaborazione della neonata “La spiga” Proloco di Turro e Gariga, l’associazione Avocado e tante realtà locali che hanno supportato l’iniziativa.




Soresi sull’ex Manifattura Tabacchi: “Cos’è successo dopo la posa della prima pietra?”

Cosa sta succedendo nel progetto Ex Manifattura Tabacchi? Perché dopo la cerimonia di posa della prima pietra, avvenuta lo scorso 14 marzo, è ancora tutto fermo? Queste le domande contenute in un’interrogazione presentata da Sara Soresi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale.

“L’area Ex Manifattura Tabacchi rappresenta una grande porzione del quartiere infrangibile oggetto di un importante progetto di riqualificazione che ha preso il via decisivo durante l’Amministrazione Barbieri ma che sembra esseri arenato per motivazioni sconosciute”, osserva Soresi, che è anche residente del quartiere Infrangibile e, pertanto, si fa portavoce delle medesime domande che – quotidianamente – le vengono sottoposte da molti abitanti della zona.

“Nell’area – prosegue la capogruppo – era prevista la realizzazione di un supermercato, di edifici destinati alla residenza convenzionata (in vendita ed in locazione), di una struttura scolastica secondaria di primo grado, con annessa palestra, e di un parco pubblico. Eppure, attualmente, l’unico edificio esistente è il Conad, inaugurato lo scorso 22 novembre. Quanto al resto, nonostante la cerimonia di “posa della prima pietra” della scuola che dovrebbe sorgere all’interno dell’area, tutto appare preoccupatemene fermo. Preoccupatemene, perché l’intervento deve necessariamente terminare entro il 31.03.2026, pena la perdita del finanziamento”.

Soresi, con l’interrogazione, domanda quindi all’Amministrazione di conoscere le motivazioni del mancato avvio dell’esecuzione delle opere all’interno dell’area Ex Manifattura Tabacchi, considerando che il ritardo nell’avvio dei lavori rappresenta un ingente rischio di perdita del finanziamento statale.

 




Rapina la Lidl Farnesiana ma viene arrestato dalla polizia locale

Gli agenti della Polizia Locale di Piacenza hanno arrestato un cittadino straniero che nel pomeriggio di venerdì 21 giugno si è reso autore di una rapina commessa ai danni del supermercato Lidl di via Farnesiana.
I fatti risalgono all’ora di pranzo quando una pattuglia del Comando di via Rogerio, transitando in via Farnesiana è stata richiamata all’attenzione dal direttore del supermercato Lidl, intento ad inseguire un uomo che, poco prima, aveva rapinato il negozio di alcuni articoli esposti.
Gli agenti sono stati raggiunti da una seconda pattuglia, riuscendo così a bloccare l’uomo che è stato accompagnato in Comando. Si tratta di un 40enne di nazionalità marocchina con precedenti e già noto agli agenti.
Nel corso degli accertamenti è emerso che il rapinatore era irregolare sul territorio nazionale. E’ stato denunciato all’autorità giudiziaria, oltreché per rapina, anche per non aver ottemperato all’ordine di lasciare lo Stato. Non solo: gli agenti della Polizia Locale hanno denunciato l’uomo anche per percosse provocate al direttore del supermercato, al fine di fuggire una volta scoperto. Il Magistrato di Turno ha convalidato l’arresto ma ha rimesso l’uomo in libertà. Al 40enne, grazie alla collaborazione della Sezione Immigrazione della Questura di Piacenza, è stato notificato il decreto di espulsione dall’Italia.

 




Carini vince i 200 farfalla al 7 Colli e si qualifica per le Olimpiadi

Lo sport piacentino aggiunge un altro tassello in vista delle prossime Olimpiadi di Parigi. Il nuotatore Giacomo Carini, tesserato Vittorino da Feltre e Gruppo nuoto Fiamme Gialle, si è infatti qualificato per la manifestazione parigina a cinque cerchi vincendo oggi pomeriggio a Roma, al 60° Trofeo internazionale Sette Colli, la gara dei 200 farfalla con l’eccezionale crono di 1’54”,34, quasi un secondo e mezzo in meno del tempo limite stabilito dalla Federnuoto (1’55”, 78) per partecipare alle Olimpiadi di Parigi, e a soli sei centesimi di distanza dal record italiano assoluto.

Un successo e una qualificazione olimpica strameritati per Carini, autore di una gara davvero superlativa, capace di mantenere sempre a distanza di sicurezza anche i suoi rivali storici – soprattutto Burdisso e Razzetti – e di chiudere sul primo gradino del podio, infliggendo alla medaglia d’argento, appunto Federico Burdisso, un ritardo di quasi un secondo (1’55”,20) e al bronzo, Ragaini, un distacco di quasi due secondi (1’56”,28).

Carini si era guadagnato l’accesso alla Finale A facendo segnare il secondo miglior tempo nelle batterie di qualifica del mattino: 1’57”,99, alle spalle di Federico Burdisso, miglior tempo con un crono di 1’57”,39, e davanti ad Alberto Razzetti, attardato a 1’59”,28. Nella finale per le medaglie, però, non c’è stata praticamente gara, perché Carini è rimasto in testa dalla prima frazione fino alla fine, con una nuotata fluida, sicura, senza sbavature, in grado di garantirgli la medaglia d’oro e il meritato posto per le Olimpiadi di Parigi.

Che Carini fosse in gran forma e motivatissimo lo si era capito già ieri, nella gara dei 100 farfalla. Ieri, infatti, il nuotatore piacentino si era messo in luce facendo segnare un ottimo riscontro cronometrico; pur non riuscendosi a qualificarsi per la Finale A che assegnava le medaglie, per un ritardo di un solo centesimo di secondo, Carini aveva platonicamente vinto la finale B fermando il cronometro su 52”,00, suo record personale sulla distanza ma anche tempo che, se avesse gareggiato nella Finale A, gli avrebbe garantito la medaglia d’argento. Un tempo davvero ragguardevole, superiore di soli otto decimi di secondo rispetto al limite fissato dalla Federnuoto per partecipare alle Olimpiadi di Parigi.

“Ho visto la gara in diretta – commenta il Delegato provinciale CONI, Robert Gionelli – e ho esultato con gioia per questa straordinaria vittoria che ripaga Giacomo Carini del lavoro svolto, dell’impegno profuso e anche di qualche immeritata delusione precedente. Mi congratulo con Giacomo per questo ennesimo traguardo regalato allo sport piacentino, ma anche con la Vittorino da Feltre e con i suoi tecnici per questo risultato storico”.

“Per la seconda volta consecutiva – aggiunge il Presidente della Vittorino, Gianluigi Tedesco – Carini gareggerà alle Olimpiadi portando in ogni caso onore, al di là dei risultati che saprà conquistare, alla nostra società e a tutto il nostro territorio. A nome di tutto il Consiglio e di tutti i soci della Vittorino mi complimento con Giacomo per questo straordinario e meritatissimo risultato, e lo ringrazio per la gioia e l’emozione che ci ha regalato”.

Alla Vittorino da Feltre attendono il ritorno da Roma di Carini per poterlo festeggiare prima della sua partenza per Parigi. Ma è probabile che i festeggiamenti siano doppi, perché con il tempo fatto segnare oggi al Sette Colli nei 200 farfalla e tenuto conto anche dell’eccezionale crono firmato ieri da Carini nei 100 farfalla, potrebbe essere certa la sua partecipazione nelle gare olimpiche anche nella staffetta 4×100 misti dell’Italia.

 

 

 

 

 

 

 




Servizi sanitari ridotti il primo luglio a causa del Tour de France

Per consentire lo svolgimento del Tour de France, nella giornata del 1 luglio, il Comune di Piacenza ha in programma modifiche alla viabilità e del trasporto pubblico che coinvolgono la città capoluogo.
Per questo, le attività sanitarie in programma in quella giornata nelle diverse sedi aziendali sono state rimodulate nella logica di garantire le prestazioni urgenti e non differibili e anticipare o posticipare visite ed esami programmati, per non creare disagi agli utenti.

Lunedì 1 luglio è quindi previsto:

la chiusura di tutti i punti prelievi per esami ematici di città e provincia. La misura viene applicata su tutto il territorio: le modifiche della viabilità cittadina non consentono infatti di garantire la consegna dei campioni nei tempi utili per la corretta processazione. Il Laboratorio analisi assicura invece tutte tutti gli esami urgenti e non differibili per i servizi sanitari attivi.

la sospensione di tutta l’attività ambulatoriale erogata all’ospedale di Piacenza, nella Casa della Comunità di piazzale Milano e in tutte le altre sedi in città.
I professionisti sanitari stanno terminando di contattare le persone che avevano un appuntamento per quella giornata per riprogrammare visite ed esami.
Anche le prestazioni in regime convenzionato previsti in sedi del privato accreditato saranno riorganizzate telefonando direttamente agli interessati.

l’anticipo a sabato o domenica dei ricoveri in ospedale per gli interventi e le procedure in calendario lunedì. Ogni paziente riceverà indicazioni dal reparto di riferimento. Viene infatti garantita l’attività chirurgica già programmata.

la rimodulazione della distribuzione diretta. La sede in ospedale è chiusa nella mattina e riapre nel pomeriggio, dalle ore 14.30 alle 18.00. La sede di piazzale Milano, a Piacenza, è chiusa. Restano regolarmente aperte, in quella giornata, le sedi di Castel San Giovanni, Fiorenzuola d’Arda e Monticelli.

l’anticipo delle sedute di dialisi di lunedì a domenica o la riprogrammazione delle stesse a Castel San Giovanni e Fiorenzuola d’Arda.

la riprogrammazione dell’attività infermieristica domiciliare, comprese le cure palliative. Saranno garantiti solo gli accessi non differibili come avviene durante le giornate festive.

la chiusura della Camera mortuaria di Piacenza dalle ore 7 alle 14.
In tutte le sedi sono garantite anche le attività di tecniche legate alla sicurezza e amministrative a supporto delle attività sanitarie in essere nella giornata.

È inoltre previsto un potenziamento del personale in servizio in Pronto soccorso e nel Centro assistenza e urgenza (Cau) già a partire da sabato 29 giugno, in considerazione del probabile afflusso di turisti che dovrebbe caratterizzare tutto il fine settimana precedente la manifestazione.

Per l’ospedale di Castel San Giovanni non è prevista nessuna sospensione dei servizi, se non per i prelievi di sangue. Si raccomanda però a chi ha un appuntamento per quella giornata di verificare se il percorso per l’ospedale è interessato da chiusure e di tenere conto dei tempi di percorrenza allungati per raggiungere i servizi in tempo utile all’erogazione di visite ed esami programmati.
Non da ultimo, il sistema di Emergenza territoriale 118, che sta lavorando in stretto raccordo con le altre istituzioni territoriali, sta completando la redazione di un apposito piano di interventi che prevede di incrementare le risorse presenti sul territorio (mezzi, professionisti e volontari) da sabato 29 giugno a lunedì 1 luglio. Il prospetto del potenziamento sarà oggetto di apposita comunicazione, nei prossimi giorni.




Il Tour de France a Piacenza. Le modifiche alla viabilità

Per consentire lo svolgimento in sicurezza della terza tappa del Tour de France, che partirà da Piacenza lunedì 1° luglio, si renderanno necessarie alcune modifiche alla viabilità ordinaria già a partire dal fine settimana precedente, quando verranno effettuati gli allestimenti.

Sul sito www.comune.piacenza.it/tdf, sezione dedicata alla manifestazione sportiva e al suo approdo in città, sono consultabili anche le mappe che illustrano le limitazioni al traffico, così come i dettagli relativi ai bus navetta che lunedì 1° luglio, tra le 7 e le 20, con frequenza di 10 minuti collegheranno gratuitamente alcuni parcheggi scambiatori con le aree limitrofe al centro storico: la linea P1 da via Tirotti, adiacenze di Piacenza Expo, verso viale Sant’Ambrogio; la navetta P2 dal parcheggio del cimitero urbano tra via Caorsana e via Portapuglia verso viale Sant’Ambrogio; la linea P3 dalla zona di corso Europa (via Gorgni-via Visconti) in direzione di via Nasolini; la navetta P4 dalla Veggioletta, posteggio di via Pirandello-via Einaudi, verso via Genova.

I DIVIETI DI SOSTA, DOVE E DA QUANDO

Dalle ore 14 di sabato 29 giugno, sino alle 15 di lunedì 1° luglio, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata in viale Malta (nella parte delimitata da apposita segnaletica), viale Palmerio, nel tratto di viale Beverora tra il civico 36 e l’intersezione con viale Palmerio, in via Nova, via Venturini, piazzale Genova, nel tratto di corso Vittorio Emanuele II tra piazzale Genova e via Venturini, lungo il tratto di Stradone Farnese tra via Venturini e via Giordani, in via Giordani (da Stradone Farnese a piazza Sant’Antonino), in piazza e via Sant’Antonino, in largo Battisti, in piazza Mercanti, in piazza Cavalli, nel tratto di via Sopramuro tra piazza Mercanti e via Savini, in via XX Settembre, piazza Duomo, via Romagnosi, via Cavour, via Maculani (compresa la relativa area adibita a parcheggio), viale Risorgimento, nel tratto di via XXI Aprile da piazzale Milano a piazzale Torino, in via Cassina, in via Emilia Pavese (solo nel tratto verso Sant’Antonio da piazzale Torino a via Tedaldi, quindi in entrambe le corsie dall’intersezione con via Tedaldi a quella con via Einaudi). Divieto di sosta anche nei parcheggi del Cheope in via IV Novembre e dello stadio Garilli, in via Gorra.

Dalle ore 4 del mattino di lunedì 1° luglio alle 15 del giorno stesso, potranno posteggiare nelle aree di sosta di via Monte Carevolo e via Anguissola unicamente i mezzi di dipendenti Ausl, che dovranno esporre l’apposito tagliando di riconoscimento.

Dalle 6 del mattino alle 15 di lunedì 1° luglio, invece, i soli mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine potranno parcheggiare nel tratto di via Rogerio tra via Damiani e via Viganoni.

FACSAL E ZONE CIRCOSTANTI A PRESIDIO DEGLI ORGANIZZATORI

Dalle 14 di domenica 30 giugno alle 14 di lunedì 1° luglio, divieto di sosta con rimozione forzata e e divieto di circolazione (anche per i pedoni) nel tratto del Pubblico Passeggio tra piazzale Genova e via Alberici, così come nell’area cortilizia degli uffici comunali che congiunge via Beverora al parcheggio di viale Malta.

Dalle 6 alle 14 di lunedì 1° luglio, i soli mezzi a servizio dell’organizzazione potranno circolare in viale Palmerio, via Beverora (dal civico 36 all’intersezione con viale Palmerio), in piazzale Genova e nel tratto di corso Vittorio Emanuele II da piazzale Genova a via Venturini.

STOP ALLE AUTO E AI VELOCIPEDI: SICUREZZA IN PRIMO PIANO

Dalle 8.15 alle 14 di lunedì 1° luglio, sarà istituito il divieto di circolazione – valido anche per i velocipedi e con la sola eccezione dei mezzi di soccorso – in via Mirra, viale Malta, vicolo Edilizia, via Santa Franca (da vicolo Edilizia a Stradone Farnese), via Venturini, nel tratto di Stradone Farnese da via Venturini a via Giordani, nel tratto di via Giordani tra Stradone Farnese e piazza Sant’Antonino, in via Sant’Antonino, largo Battisti, piazza Mercanti, piazza Cavalli, via Sopramuro (da piazza Mercanti a via Savini), via XX Settembre, via San Francesco, vicolo Santa Apollonia, via Carducci, via San Giuliano (tra via XX Settembre e via Romagnosi), piazza Duomo, vicolo Pazzarelli, via Romagnosi, via Cavour, via Baciocchi, viale Risorgimento, via Maculani e la relativa area di sosta, piazzale Milano (dove sarà consentita solo la svolta continua in direzione Lodi), via XXI Aprile nel tratto da piazzale Milano a piazzale Torino così come nella diramazione sottostante, dall’intersezione con via del Pontiere alla rotatoria che conduce sul tracciato principale della stessa via XXI Aprile. Contestualmente, divieto di transito anche in via Trebbia (da via XXI Aprile all’area di pertinenza delle Ferrovie), via Anguissola nel tratto da via Fontana a via XXI Aprile, via Campagna (da via XXI Aprile a strada delle Valli), piazzale Torino dove sarà chiusa alla circolazione la svolta in direzione di via Emilia Pavese, nel tratto di via Colla e di via Don Carrozza tra via Emilia Pavese e via Coperchini, in strada della Bosella, via Borotti, via Morenghi, in via Bertucci e nelle aree di parcheggio del Cheope in via IV Novembre, così come dello stadio in via Gorra.

Via Emilia Pavese sarà chiusa al traffico con queste modalità: da piazzale Torino a via Tedaldi, nella sola corsia in direzione Sant’Antonio; da via Tedaldi a via Einaudi in entrambi i sensi di marcia; dal civico 147/a al civico 147/l nonché alla rotatoria con via Einaudi.

Dalle ore 6 alle 24 del 1° luglio, inoltre, sarà vietato il transito nella Zpru (zona di particolare rilevanza urbanistica) ai veicoli con massa complessiva superiore ai 35 quintali.

LE MODIFICHE PER LIMITARE I DISAGI AI RESIDENTI

Sempre dalle 8.15 alle 14 di lunedì 1° luglio, verrà invertito il senso di marcia nel tratto di via S. Franca tra Stradone Farnese e via San Siro, in via Felice Frasi (da via XX Settembre a via Sopramuro), nel tratto di via San Giuliano tra via Romagnosi e via Roma, nel tratto di via X Giugno tra via Roma e via Gregorio X, nonché nel tratto a senso unico di via Della Giovanna.

Sarà eccezionalmente consentito, inoltre, il doppio senso di marcia nel tratto di via Roma compreso tra via Cavour e via X Giugno, mentre potranno circolare esclusivamente i residenti, dimoranti e fruitori di posti auto privati – oltre ai mezzi di soccorso – nel tratto di via Gregorio X da via Cavour a via Cittadella, in via Fontana, via Carini, strada al Molinetto e via Rio Chiappone.

Contestualmente, sarà in vigore il senso unico di marcia in via Nova, nel tratto tra corso Vittorio Emanuele e il civico 2a, verso viale Beverora.




Nuova personale a Trieste per l’artista piacentino Federico Arcuri

Nuova importante personale per l’artista piacentino Federico Arcuri le cui opere saranno in esposizione dal 29 giugno al 29 agosto presso la galleria Spazio FogArt di Trieste (Via del Lazzaretto Vecchio, 15).

La mostra intitolata “La solitudine delle attese” è a cura di Francesca Schillaci. Qui di seguito la presentazione del catalogo.

«Si potrebbe parlare di alterazione della realtà, ma è preferibile definirla una rappresentazione della verità, sempre soggettiva, dalla quale l’artista ricava un messaggio per il suo linguaggio pittorico. Per farlo, è necessario un esercizio quasi maniacale di osservazione, un atteggiamento di totale disposizione verso l’immagine ritratta e l’immagine che verrà dipinta. La città rappresenta il luogo in cui si compie la fissazione dell’opera grazie alle eleganti geometrie dello spazio e all’interpretazione delle architetture del paesaggio urbano che, a loro volta, si tramutano in un palcoscenico di contraddizioni esistenziali, legate tra loro da un flusso quasi spettrale di corpi umani, resi immutabili nella loro transitorietà. La scelta cromatica del bianco e nero, reso altero dalle sfumature che esprimono atmosfere sospese, ci racconta la convivenza degli opposti, una ricerca ossessiva di un equilibrio nei gesti umani, che l’artista brama, scava, ama e poi rinnega, rifiuta, rigetta.

L’accettazione, il riconoscimento dell’altro da sé sono una prerogativa dell’osservazione dell’artista tanto quanto la sua negazione. Nella costante ricerca di un senso, si perde di vista l’essenza della nostra permanenza, che altro non è che una continua contraddizione esistenziale, l’anima della natura umana sempre alla ricerca di una ratio che l’artista sa trovare invece dentro l’accettazione del non senso.

È da qui che nasce il perfetto equilibrio che Federico Arcuri sa consegnare alla tela: la fluente permanenza dentro uno stato di sospensione e di accettazione dell’opposto, permette all’artista di raggiungere il suo centro fino a creare la necessaria dimensione etica ed estetica che contraddistingue l’anima dell’osservatore dal corpo dell’osservato. La permanenza, dunque, diventa una condizione precaria se non è accompagnata dalla transitorietà dell’esistenza. L’alienazione derivante dagli esseri umani in movimento è alimentata dalla staticità austera della città in tutta la sua magnificenza, mentre i corpi scissi da un’architettura urbana lasciano un senso di straniamento, di perdizione. Una straordinaria manifestazione di molteplici solitudini gravide di attesa, ognuna diversa eppure riflesso di un inconscio collettivo reso accessibile dal gesto pittorico dell’artista.

Flussi di persone in movimento. Si incrociano, alcune si conoscono, altre si ignorano. Un fluire continuo di masse scandisce un tempo dentro uno spazio, la città, che diventa la cornice di un racconto. Immobilizzare un attimo fuggente, un frammento di transitorietà è uno dei talenti di Federico Arcuri che in questa esposizione offre all’osservatore la possibilità di una permanenza nata dall’osservazione della frenesia, dal movimento automatico di corpi diretti ovunque e in nessun luogo allo stesso tempo. Per riportare questa rapidità dell’azione, tanto quanto l’attenta osservazione dello sguardo, Federico Arcuri scatta delle fotografie per immortalare un frangente e poterlo scavare. Attraverso la pittura in acrilico, dipinge in un secondo momento la sua interiorizzazione dello scatto, la sua percezione dell’istante, fino a farlo diventare un’ossessione».

Federico Arcuri è nato a Vlaardingen, in Olanda, nel 1963. Vive e lavora a Piacenza.




Foa e Giletti al Fol in Fest: “Velocità e qualità perché la televisione resti al passo coi tempi”

Settant’anni di Rai e di televisione che hanno plasmato, educato e accompagnato la comunità italiana, ma che ora hanno bisogno di qualità e di velocità di reazione di fronte agli eventi della società, agli sviluppi tecnologici, ai nuovi linguaggi per coinvolgere il pubblico e soprattutto i più giovani, sempre più attenti ai telefonini che non al tubo catodico. Due ore di approfondimento intenso, di ricordi e di prospettive chiare per il futuro quelle “andate in onda” all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito degli appuntamenti preparatori all’edizione 2024 del Fol in Fest, la rassegna sulla montagna promossa dalla montagna. Un convegno che ha visto, dopo l’introduzione di Robert Gionelli, padrone di casa e membro del consiglio di amministrazione della Fondazione, e di Massimo Polledri, componente del comitato scientifico della rassegna, gli interventi di due ospiti d’eccezione, il noto conduttore e giornalista televisivo Massimo Giletti e il giornalista ed ex Presidente della Rai, Marcello Foa. A moderare l’incontro la giornalista Rai, Sonia Sarno, con un passato anche da collaboratrice nelle testate giornalistiche piacentine.
Con la solita verve e acuta capacità di analisi, Massimo Giletti ha tracciato di fronte all’attento e qualificato pubblico in sala un quadro dello stato dell’arte della televisione italiana e della Rai in particolare, ricordando i tempi dei suoi esordi ed esortando di fatto a ritornare ad essere più servizio pubblico e più “agile”. “E’ la sfida della modernità, è sempre stato così – ha detto – La televisione deve essere al passo con i tempi per cercare di riconquistare il pubblico più giovane, se ci riuscirà mai, sempre più attratto dai telefonini. In questo penso che sia importante investire sui grandi eventi; San Remo lo dimostra, è un evento globale capace ancora di tanta attrattività”. Giletti ha annunciato nel corso della serata la prossima messa in onda sulla tv pubblica di una sua indagine speciale su Ustica e, da lì, un possibile rientro in Rai.
Sull’evento San Remo si è soffermato anche Marcello Foa, che è stato alla guida della Rai dal 2020 per tre anni, coadiuvato da un video che ha ripercorso lo straordinario lavoro dei tecnici del centro di produzione Rai nell’allestimento del Teatro Ariston quale palcoscenico della manifestazione canora, “che è per la tv pubblica un grande indotto economico”. “E’ vero – ha detto – puntare sugli eventi è importante. Fuori da questi, oggi la tv ha un pubblico in media di ultracinquantenni. La sfida è quella di evolvere e di stare al passo ai tempi e i cambiamenti delle tendenze e gli sviluppi tecnologici a partire dal digitale e dai social; calibrare la necessità di rimanere popolari con la qualità che il servizio pubblico deve garantire”.

Dopo gli incontri su Intelligenza Artificiale e tv pubblica, il Fol in Fest si prepara ora alla sua edizione ufficiale, la terza, in programma quest’anno dall’11 al 14 luglio nei 4 paesi promotori della rassegna: Alta Val Tidone, Morfasso, Ottone e Ferriere. Il programma ufficiale verrà svelato nei prossimi giorni e tutte le informazioni sul festival che ha il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, oltre che di Regione Emilia-Romagna , gruppo Allied e ALS, il patrocinio di Provincia di Piacenza e, quest’anno, di Rai Emilia-Romagna e Rai Teche, possono essere consultate sul sito www.folinfest.it e sui social della rassegna.