I carabinieri arrestano tre spacciatori

Tre arresti per droga nel giro di quattro giorni, due denunciati per porto di coltelli di genere proibito, 8 segnalati quali assuntori di sostanze stupefacenti, sequestrati 30 grammi di chetamina, 240 grammi di hashish, circa 20 grammi di marijuana, oltre 140 grammi di cocaina, 5 grammi di eroina, bilancini e materiale per il confezionamento e ritirate 2 patenti di guida. E’ questo il bilancio dell’attività dei carabinieri in provincia di Piacenza nell’ultima settimana dai carabinieri piacentini.

Il primo arresto è avvenuto a Monticelli d’Ongina, in un’area rurale adiacente la linea ferroviaria Fidenza/Cremona. I carabinieri della locale stazione hanno notato i movimenti sospetti di un 24enne marocchino, irregolare e senza fissa dimora, che vistosi scoperto e temendo un controllo, si è dato alla fuga a piedi ma è stato rapidamente raggiunto dai militari. Ha anche tentato di liberarsi di un marsupio che aveva con sè e al cui interno sono stati rinvenuti 75 grammi di hashish, 140 grammi di cocaina (droga che era, in piccola parte, già frazionata in dosi) e circa 5 grammi eroina. Il giovane  è stato arrestato e condotto al carcere delle Novate, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria dopo l’avvenuta convalida.

Il secondo arresto è scaturito durante un controllo stradale. La pattuglia della stazione di San Giorgio Piacentino ha fermato un giovane di 22 anni, del luogo, a bordo della sua utilitaria. Insospettiti dal suo atteggiamento, hanno approfondito il controllo della vettura e sono riusciti a trovare oltre 50 grammi di hashish ed un bilancino di precisione. E’ stato portato in caserma e dopo le formalità di rito è stato condotto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’ultimo arresto è stato eseguito dai carabinieri di Cortemaggiore, che dovendo dare esecuzione nei confronti di un 33enne, residente in provincia di Parma ma domiciliato in città, ad un provvedimento del GIP di Piacenza per fatti di codice rosso commessi in pregiudizio della ex fidanzata. Durante la perquisizione domiciliare finalizzata al sequestro del suo telefono cellulare, i militari hanno rinvenuto 31 grammi di chetamina, 90 grammi di hashish ed un bilancino di precisione. Il 33enne è stato posto agli arresti domiciliari nel suo domicilio.

Lungo la statale 45 i carabinieri di Rivergaro durante un controllo stradale hanno fermato un 22enne residente in provincia di Pavia con un coetaneo. Insospettiti dal loro atteggiamento, i militari hanno approfondito il controllo e sono riusciti a trovare nella tasca dei pantaloni di uno dei due giovani che è stato denunciato per oggetti atti ad offendere un coltello di genere proibito e 10 grammi di marijuana. Al ventiduenne che era alla guida è stata ritirata la patente di guida. Altri controlli su strada sono stati eseguiti in località Seminò ed hanno riguardato uno straniero di 26 anni residente a Castel San Giovanni trovato con 2 grammi di cocaina. A San Nicolò a Trebbia uno straniero residente a Borgonovo Val Tidone è stato trovato in possesso di 5 grammi di marijuana, mentre in centro a Fiorenzuola d’Arda un 21enne aveva circa 10 grammi di hashish ed infine a Piacenza, in Piazzale Roma il Radiomobile ha fermato un 27enne egiziano senza fissa dimora ed irregolare che aveva addosso un coltello e 5 grammi di hashish.




Imu: entro lunedì 17 giugno si dovrà effettuare il versamento dell’acconto per l’anno 2024

In vista della scadenza di lunedì 17 giugno p.v. (cadendo il 16 di domenica), ultimo giorno per effettuare il pagamento dell’acconto dell’Imu dovuta per il 2024, Confedilizia di Piacenza, in collaborazione con la Banca di Piacenza (che, oltre ad aver pubblicato l’apposita informativa sul proprio sito, www.bancadipiacenza.it, mette a disposizione i propri sportelli per i pagamenti), diffonde una  specifica guida con tutte le istruzioni sul tributo (base imponibile, aliquote, come e quando si paga, ecc..) e un prospetto con le principali aliquote fissate dal Comune di Piacenza.

Confedilizia e Banca di Piacenza fanno presente che entro il prossimo 30 giugno va presentata, nei casi previsti dalla legge (per esempio in caso di comodato a parenti di 1° grado per usufruire della riduzione del 50% alla presenza di tutti i requisiti necessari), la dichiarazione Imu per le comunicazioni inerenti all’anno 2023.

Si rammenta inoltre che dal 2023 sono esentati dal pagamento dell’IMU gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del codice penale (rispettivamente “violazione di domicilio” e “Invasione di terreni o edifici”) o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale. La normativa prevede che il soggetto passivo comunichi al Comune interessato, secondo modalità telematiche stabilite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione. Analoga comunicazione deve essere trasmessa quando cessa il diritto all’esenzione.

Il Ministero dell’economia e delle finanze ha comunque precisato che l’esenzione spetta anche se non è stato ancora adottato il decreto di attuazione previsto (che riguarda solo il modello dichiarativo) e che i contribuenti che fruiscono dell’esenzione devono per ora presentare la dichiarazione Imu, esclusivamente in via telematica, entro il 30 giugno dell’anno successivo. Coloro che hanno usufruito dell’esenzione nel 2023 dovranno pertanto presentare la dichiarazione Imu entro il 30 giugno 2024.

Presso la sede della Confedilizia di Piacenza (Via Del Tempio 27-29 – Piazzetta della Prefettura, tel. 0523.327273. Uffici aperti dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00, lunedì, mercoledì e venerdì anche dalle 16.00 alle 18.00; e-mail: info@confediliziapiacenza.it; sito Internet: www.confediliziapiacenza.it) è istituito un apposito servizio di assistenza e consulenza per il pagamento del tributo. In particolare, gli uffici dell’Associazione forniranno informazioni sulle aliquote e le detrazioni dei vari Comuni, effettueranno il calcolo delle imposte dovute e daranno supporto nella compilazione dei modelli di versamento.




Marco Profumo confermato alla guida del Consorzio Tutela Vini Doc Colli Piacentini

Marco Profumo è stato confermato alla guida del Consorzio Tutela Vini DOC Colli Piacentini per il triennio 2024-2027 nel corso della prima seduta del nuovo consiglio direttivo tenutasi nella serata di giovedì 6 giugno. A ricoprire il ruolo di vice presidente sono stati eletti Stefano Pizzamiglio e Giuseppe Gaddilastri.

L’organo di controllo dell’ente ha individuato poi in Davide Valla il referente per la gestione della raccolta firme e presentazione dei disciplinari, in Patrizio Campana il referente per i piani di sviluppo e la promozione e in Chiara Azzali e Paolo Passerini i referenti per la gestione dei rapporti con le associazioni di categoria.

Presidente del Consorzio dal gennaio del 2019, grazie al supporto di una squadra motivata e preparata su quelle che sono le sfide attuali e future per le produzioni DOC dei Colli Piacentini, nel triennio che si apre Marco Profumo punterà a perfezionare l’importante percorso di rinnovamento dell’ente portato avanti fino a oggi.

“Sono davvero onorato per la fiducia rinnovatami, che mi dà la possibilità di proseguire quanto realizzato fin qui e di rendere ancora più concreti i risultati frutto del lavoro svolto insieme a consiglieri che hanno dedicato impegno, passione e competenza alla crescita dei vini del nostro territorio e continueranno a farlo anche nel prossimo triennio” ha affermato il presidente al termine della seduta. “Sono poi particolarmente felice perché in questo nuovo mandato potrò contare su una squadra di consiglieri molto ben assortita e pienamente rappresentativa del territorio per genere, vallate e dimensioni d’azienda. Colgo infine l’occasione per dare il benvenuto a Mariolina Bolzoni all’interno del consiglio direttivo”.

Il completamento dell’iter di revisione tecnica dei disciplinari di produzione dei vini mirata a farne riconoscere e apprezzare al meglio l’eccellenza, la differenziazione e l’ampliamento a livello internazionale dei mercati di riferimento e la promozione dei Colli Piacentini come meta di un enoturismo slow sono alcune delle principali azioni intraprese negli ultimi anni dall’ente e per le quali il Consorzio ha già calendarizzato diversi appuntamenti di qui a fine anno.

Il primo di questi sarà, a metà giugno, la trasferta a Vilnius, in Lituania, dove si terrà un evento promozionale dedicato ai vini aromatici italiani in cui protagonista sarà la Malvasia di Candia Aromatica insieme al Moscato, in occasione di un seminario per operatori ed esperti di settore organizzato in collaborazione con il Consorzio Vini del Piemonte. L’appuntamento rientra in un ampio programma di azioni di valorizzazione delle produzioni DOC dei Colli Piacenti per cui nel biennio 2024-2025 il Consorzio Tutela Vini DOC Colli Piacentini investirà complessivamente oltre 180.000 euro, beneficiando di cofinanziamenti pubblici pari a oltre il 70% dell’importo complessivo ottenuti tramite bandi.




Quando un campo da basket diventa un’opera d’arte

Inaugurato a Piacenza un nuovo spettacolare playground d’artista: un’opera complessa e originale nel disegno e nell’esecuzione, voluta dal Comune di Piacenza nell’ambito di un progetto ampio e integrato di contrasto al disagio giovanile. A firmare “La piramide della vita” – questo il nome scelto dall’autore – il pittore e urban artist Antonio Cotecchia, in arte Koté, che, coinvolgendo ragazzi di età compresa tra i 10 e i 18 anni, ha dipinto 52 coloratissime figure su una superficie totale di circa 370 mq.

La descrizione dell’opera. In “La piramide della vita” sono raffigurati corpi di ragazzi e ragazze, figure allungate d’ispirazione futurista e picassiana, tipiche dei murales e dei dipinti dell’artista, intrecci di braccia e gambe che si inerpicano in maniera speculare nelle due metà del campo; dal centro, mani robuste afferrano quelle di un compagno o una compagna, si forma piano piano un’architettura umana che, sfidando la gravità, raggiunge un unico grande obiettivo: schiacciare la palla nel canestro.

Koté, alla sua prima interpretazione di un playground, ha commentato: “Ho pensato molto a come approcciare il campo. Non volevo limitarmi a un intervento puramente decorativo, ma era molto importante per me esprimere un messaggio forte. Ogni ragazzo o ragazza che sale sulla schiena di un altro rappresenta un passo verso l’alto e il superamento dei propri limiti. Per raggiungere un obiettivo comune, nello sport, come nella vita, è necessario conoscersi, comprendersi, fidarsi, andando oltre le apparenze e i pregiudizi, lasciando da parte la rabbia che spesso si prova da giovani, trasformandola in un’impresa umana.”.

Riqualificazione urbana e street art.  L’opera artistica di Koté è parte di un progetto ampio e integrato di contrasto al disagio giovanile denominato #ontheroad, promosso da diversi settori del Comune di Piacenza, tra cui le Politiche Giovanili e lo Sport, i Servizi sociali ed educativi e la Regione Emilia-Romagna. Il playground d’artista completa i lavori di riqualificazione del “campaccio”, un campo polivalente in cemento situato all’interno di un’area verde in via Negri che, negli anni, aveva subito un progressivo declino e un conseguente abbandono. Al fine di realizzare un campo da basket aperto delle dimensioni di 14,75m x 25m sono stati rimossi i parapetti esterni al perimetro della piastra, rifatta la pavimentazione in cemento e impiantati i canestri. Per la verniciatura sono state utilizzate resine acriliche in dispersione acquosa della Mapei. Il campo, così trasformato e riqualificato, sarà messo a disposizione – oltre che di tutta la cittadinanza – dei giovani frequentatori dei giardini, in attività sia libere che coordinate da società sportive, “street academy” e agenzie educative di strada attive sul territorio e coinvolte nel progetto #ontheroad. “E’ una grande gioia essere oggi qui, ai giardini di via Negri – ha sottolineato il sindaco Katia Tarasconi – a festeggiare l’inaugurazione di un’opera d’arte straordinaria realizzata da Antonio Cotecchia, un artista la cui visione e creatività hanno saputo trasformare questo spazio in qualcosa di davvero speciale. Grazie quindi a Koté, ma con lui voglio ringraziare i ragazzi del quartiere che hanno dedicato tempo, energia e passione a questo progetto. Questo lavoro non è solo un’espressione artistica, ma anche un simbolo della vitalità dei nostri giovani e una testimonianza della bellezza che nasce dalla collaborazione e dall’aiuto reciproco. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto comunale #ontheroad – sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, a cui va il mio grazie più sentito – la cui finalità è quella di favorire, nello spazio urbano, una migliore qualità del vivere.”

Foto credits: Giulia Gandolfi Fotografi

Biografia dell’artista

Antonio Cotecchia, in arte Koté, è un pittore e urban artist di origini salernitane che attualmente vive tra Milano e Piacenza. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo artistico di Salerno, a 18 anni si trasferisce a Milano dove frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Brera, laureandosi in pittura con il maestro siciliano Saverio Terruso. La passione per la musica e per il mondo digitale contaminano il suo linguaggio pittorico che presenta chiari riferimenti di matrice cubista, futurista, espressionista e pop. Dal 2018 realizza murales in collaborazione con scuole, amministrazioni pubbliche ed enti privati di promozione culturale. Tra questi: “Futura” ad Aielli, in provincia dell’Aquila, e “Parolana” a Salerno nell’ambito dell’iniziativa EU Street Art della Rappresentanza italiana della Commissione europea (2024), l’opera “Clessidra” per la Fondazione Piacenza e Vigevano nel complesso dell’ex convento di Santa Chiara (2022), tre murales a Porretta Terme commissionati dal Porretta Soul Festival, che celebrano alcune tra le leggende della musica soul internazionale, come Solomon Burke e Wilson Pickett (2021, 2023).

 




Grave incidente in via 24 maggio a Piacenza

Grave incidente stradale nel tardo pomeriggio di oggi in via 24 Maggio a Piacenza. Per cause in corso di accertamento due auto, un Range Rover ed un Fiat Doblò, si sono scontrate e il fuoristrada è finito contro la recinzione metallica dell’isola ecologica. Secondo alcune testimonianze la Fiat, su cui viaggiavano due donne di 55 e 78, anni proveniente da piazzale Torino,  stava svoltando per entrare nell’isola ecologica. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e due ambulanze. Viste le gravi condizioni della più giovane delle donne, è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso che è atterrato alla Galleana ed ha poi trasportato in volo la paziente al Maggiore di Parma. La seconda donna è stata invece portata in ospedale a Piacenza. Sul posto per i rilievi è intervenuta la polizia locale.




Licenza sospesa ad un locale per dieci giorni

Licenza sospesa per dieci giorni ad un noto locale della città. La decisione è stata presa dal questore di Piacenza dopo che nella notte tra martedì e mercoledì, le volanti ed il N.O.R.M. dei Carabinieri erano  intervenuti per ben tre volte per problemi che si erano verificati all’interno del locale. Gli agenti della polizia erano inizialmente intervenuti presso il pronto soccorso dove il gestore del locale stava ricevendo cure mediche per lesioni derivanti da un’aggressione, con prognosi di sette giorni. Dalle prime indagini è emerso che l’aggressione era iniziata all’interno del pubblico dove alcuni clienti avevano fatto uso di sostanze stupefacenti ai tavoli, all’interno del dehors ed erano stati allontanati dal locale. Uno di loro però ha aggredito il proprietario e si è poi dato alla fuga inseguito da un dipendente e da altre persone.

Nel corso della notte le volanti sono intervenute, stavolta proprio presso il locale, poiché un passante aveva segnalato alcune persone, fra cui una armata con una spranga, che inseguivano e colpivano un ragazzo. L’inseguito era l’avventore che aveva precedentemente colpito il gestore, tornato sul posto per recuperare la sua macchina. I poliziotti hanno identificato tutti i soggetti coinvolti ed hanno scoperto che i dipendenti del locale avevano squarciato gli pneumatici dell’autovettura del ragazzo per impedirgli di scappare. La vicenda non si è però conclusa ed al pronto soccorso il giovane ed il proprietario del locale si sono trovati nuovamente faccia a faccia e quest’ultimo ha minacciato l’avventore, che lo aveva precedentemente aggredito, di ripercussioni.

La questura ha ritenuto che il comportamento del gestore e dei dipendenti, decisi a farsi giustizia personale senza avvisare le forze dell’ordine costituisse un sicuro pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, contribuendo a produrre una situazione di degrado e disagio.

Peraltro uno degli avventori coinvolti nella lite era destinatario di un Mandato di Arresto Europeo ed è finito in manette il giorno successivo. Il locale invece era già stato chiuso dal questore alla fine del 2022 per un grave fatto di sangue avvenuto al suo interno, in seguito al quale erano state arrestate tre persone per i reati di rapina e lesioni.




Icônes, al PalabancaEventi (Palazzo Galli)

S’intitola “Icônes” la mostra multimediale che avrà luogo presso il PalabancaEventi (Palazzo Galli) in via Mazzini 14 a Piacenza dal 15 giugno al 7 luglio, in occasione della partenza a Piacenza – il 1° luglio – della tappa del Tour de France con arrivo a Torino.

L’idea iniziale, come è stato spiegato questa mattina in conferenza stampa, era quella di riunire in un unico luogo ed un’unica mostra tre capolavori “piacentini”, il Tondo di Sandro Botticelli (Madonna adorante il Bambino con San Giovannino) dei Musei Civici di Palazzo Farnese, l’Ecce Homo di Antonello da Messina del Collegio Alberoni e il Ritratto di Signora di Gustav Klimt della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi. La delicatezza dei dipinti, in particolare dell’Ecce Homo, hanno però convinto gli organizzatori ad adottare una soluzione diversa. A Palazzo Galli ci sarà un’esperienza immersiva che permetterà di raccogliere virtualmente i tre capolavori custoditi nei musei di Piacenza.Verrà allestito un cubo all’interno del quale su un enorme specchio tondo saranno proiettate, in loop, immagini dei tre capolavori che permetteranno di scoprire particolari non sempre percepibili guardando i quadri dal vivo e offriranno una visione nuova e originale dei dipinti. Le tre opere originali saranno invece visibili presso le rispettive sedi museali. Per l’occasione, nei weekend, saranno organizzati servizi di Bus Navetta gratuiti per favorire i visitatori lungo un percorso che non sia solo immersivo ma anche reale. Inoltre, una volta ottenuto il ticket al PalabancaEventi, i visitatori della mostra potranno presentarsi alle sedi in cui sono esposti i tre capolavori e ottenere uno sconto per l’accesso. Senza il ticket, il biglietto sarà a prezzo intero.

L’iniziativa è promossa da Rete Cultura Piacenza, che vede impegnati insieme, nella promozione culturale del territorio, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio dell’Emilia, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Regione Emilia-Romagna e Fondazione di Piacenza e Vigevano, con la preziosa collaborazione della Banca di Piacenza. Hanno fattivamente collaborato alla realizzazione della mostra le istituzioni museali che detengono i tre capolavori: Musei Civici di Palazzo Farnese, Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e Opera Pia Alberoni.

Alla conferenza stampa, svoltasi presso la sala Ricchetti della Banca di Piacenza, sono intervenuti il presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna, il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, il presidente dell’Opera Pia Collegio Alberoni Giorgio Braghieri, il direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese, Antonio Iommelli, il presidente della Galleria d’arte Moderna Ricci Oddi Massimo Toscani. Hanno illustrato i dettagli dell’iniziativa e della mostra l’assessore comunale alla Cultura Christian Fiazza, Cinzia Rizzo di NEO che ha curato l’installazione insieme a Franco Rolle e Nicola Bellotti di Blacklemon, agenzia che si occupa della promozione della mostra-evento.

Le tre opere in dettaglio

Il Tondo di Botticelli: un gioiello del Rinascimento a Piacenza

Tra i tesori artistici di Piacenza brilla una gemma del Rinascimento: il “Tondo” di Sandro Botticelli, maestro fiorentino noto al grande pubblico come Alessandro Filipepi. Restituito al suo splendore originario grazie al restauro del 2004, il dipinto domina la scena della Pinacoteca dei Musei Civici di Palazzo Farnese, ammaliando i visitatori con la sua bellezza e profondità. Al centro della composizione, la Madonna si inginocchia in adorazione del Bambino, delicatamente adagiato sul suo mantello e su un tappeto di rose. Accanto a loro, San Giovannino completa la sacra scena, mentre sullo sfondo due rigogliosi cespugli di rose incorniciano un paesaggio di stampo leonardesco. Una finta cornice rettilinea in legno riporta la scritta “QUIA RESPESIT HUMILITATE ANCILE SUE”, tratta dal Canto del Magnificat.

L’opera trae ispirazione da un testo apocrifo del Trecento di Giovanni De Cauli, che narra l’episodio dell’adorazione di San Giovannino verso Gesù Bambino, un tema iconografico che conobbe ampia diffusione a partire dalla metà del Quattrocento, anche grazie all’influenza del maestro di Botticelli, Filippo Lippi. Il gesto del Bambino, inoltre, rimanda simbolicamente all’episodio della Circoncisione. A impreziosire il dipinto è la sua splendida cornice originale, intagliata e dorata, che reca ancora tracce di policromia. Si ipotizza che le foglie della parte centrale fossero originariamente colorate con lacca verde, arricchendo ulteriormente la preziosità dell’opera. Le decorazioni di foglie, spighe di grano, fiori e nastri assumono un valore simbolico, alludendo alla fecondità, alla vitalità e alla salvezza, in perfetta sintonia con il messaggio spirituale del dipinto.

Tuttavia, un mistero avvolge ancora la datazione, la committenza e la destinazione originaria del “Tondo”. Numerose sono le ipotesi formulate dagli studiosi sulla sua cronologia. La prima testimonianza certa risale al 1642, quando l’opera compare in un inventario del castello Landi di Bardi, da cui proviene. Passato al demanio del Regno d’Italia nel 1860 con il castello stesso, il “Tondo” giunse infine a Piacenza.

Ancora oggi oggetto di studi e ricerche, il “Tondo” di Botticelli si erge come un capolavoro indiscusso del Rinascimento italiano, capace di emozionare e commuovere ogni visitatore con la sua bellezza senza tempo e la sua profonda carica espressiva. Un’opera che rappresenta un’inestimabile eredità artistica e culturale, non solo per Piacenza, ma per l’intero Paese.

I  tanti misteri del Ritratto di Signora di Klimt

Il dipinto viene acquistato nel 1925 dal nobile piacentino Giuseppe Ricci Oddi per la propria raccolta, approdando in seguito alla Galleria da lui istituita, aperta al pubblico dal 1931.

La tela è databile tra il 1916 e il 1917 e appartiene all’ultima fase di attività di Klimt, quando la sua pittura si fa meno preziosa, abbandonandosi a pennellate quasi sbrigative che tradiscono un approccio più emozionale, aperto alle atmosfere espressioniste. Non è nota l’identità della donna raffigurata, che con ogni probabilità è una delle tante modelle che posarono per l’artista. Il quadro deve la propria fama anche alle incredibili vicende che lo hanno visto protagonista. Spetta a una studentessa di un liceo piacentino – Claudia Maga – avere intuito nel 1996 la particolarissima genesi dell’opera poi confermata dalle analisi, cui la tela è

stata sottoposta: Klimt la dipinge sopra un precedente ritratto già ritenuto perduto raffigurante una giovane donna identica nel volto e nella posa all’attuale effigiata, ma diversamente abbigliata e acconciata. I colpi di scena non finiscono qui: il 22 febbraio 1997, la tela di Klimt viene rubata dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi con modalità che le indagini non riusciranno mai a chiarire.

Per la ricomparsa del dipinto occorrerà aspettare quasi ventitré anni e il suo ritrovamento sarà ancora più enigmatico del furto. Il 10 dicembre 2019 sono in corso alcuni lavori di giardinaggio lungo il muro esterno del museo piacentino. Qui, in un piccolo vano chiuso da uno sportello privo di serratura viene rinvenuto un sacchetto di plastica, dentro al quale vi è una tela: è il Ritratto di signora di Klimt. Oggi quest’opera, che dal 28 novembre 2020 ha fatto ritorno in Ricci Oddi, è famosa in tutto il mondo.

La suggestione dell’Ecce Homo di Antonello da Messina

La perla più importante della collezione alberoniana è l’”Ecce Homo” (o “Cristo alla colonna”) di Antonello da Messina (1430-1479 circa). Siamo dinanzi a un’opera fondamentale per la storia dell’arte con la quale Antonello rivoluziona l’iconografia del dipinto di soggetto sacro e il sentire religioso del suo tempo. Il Cristo rivolge gli occhi allo spettatore, esprimendo intensamente i suoi sentimenti; la ripresa ravvicinata conferisce alla rappresentazione una forte carica drammatica, provocando in chi osserva un forte coinvolgimento emotivo. Sul cartiglio – omaggio agli ammirati modelli fiamminghi – il quadro reca firma e data d’esecuzione. L’eccezionale conservazione ci fa apprezzare la raffinata resa dei peli della barba, le lacrime, le stille di sangue, che contribuiscono all’effetto potentemente drammatico e realistico di questo doloroso volto di Cristo. E proprio le lacrime lasciano trapelare l’inequivocabile umanità del Figlio di Dio.

Il capolavoro è custodito nell’Appartamento del Cardinale, vero e proprio scrigno d’arte, sottoposto recentemente a un intervento di restyling e illuminato dal designer della luce Davide Groppi. Anche la sala dedicata all’Ecce Homo è stata rivista negli apparati espositivi: una “parete allestitiva” di metallo blu, traforata da una scritta luminosa (“Popolo mio che male ti ho fatto?”), ripresa dalla Sacra Scrittura, fa da quinta laterale alla visione dell’opera, esposta in una vetrina climatizzata perfettamente illuminata.

Di fronte a essa, nell’anconetta lignea di gusto neo-rinascimentale, che dell’Ecce Homo è stata cornice nel secolo scorso, è ora visibile il Cristo di spalle di Omar Galliani, uno degli artisti più importanti della scena contemporanea, che ha concepito questo enigmatico soggetto dopo aver a lungo contemplato, in silenzio, la tavola di Antonello del Collegio Alberoni.

Orari e giorni d’accesso alla Mostra “Icônes” al PalabancaEventi

Da martedì a giovedì: 16:00 – 20:00

Venerdì: 16:00 – 23:00

Sabato e domenica: 10:00 – 12:00 / 16:00 – 20:00

Aperture straordinarie:

Sabato 29 giugno: 10:00 – 12:00 / 16:00 – 23:00

Domenica 30 giugno: 10:00 – 23:00

Lunedì 1° luglio: 10:00 – 23:00

Giovedì 4 luglio: 10:00 – 23:00

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Orari e giorni di accesso ai Musei Civici di Palazzo Farnese
Martedì – Mercoledì – Giovedì: 10:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00;

Venerdì – Sabato – Domenica: 10:00 – 18:00;

Aperture straordinarie:

Venerdì 21 giugno: Pinacoteca, dalle 20:00 alle 23:00 (ultimo ingresso ore 22:00); Venerdì 28 giugno: Pinacoteca, dalle 20:00 alle 23:00 (ultimo ingresso ore 22:00); Sabato 29 giugno: Pinacoteca, dalle 20:00 alle 23:00 (ultimo ingresso ore 22:00); Domenica 30 giugno: Pinacoteca, dalle 20:00 alle 23:00 (ultimo ingresso ore 22:00); Lunedì 1° luglio: Pinacoteca, dalle 10:00 alle 13:00 (ultimo ingresso ore 12); dalle 15:00 alle 18:00 (ultimo ingresso ore 17:00); Venerdì 5 luglio: Pinacoteca, dalle 20:00 alle 23:00 (ultimo ingresso ore 22:00);

Per ulteriori dettagli su mostre e eventi speciali e per visite guidate, consultare il sito web www.palazzofarnese.piacenza.it o l’area notizie del museo al seguente numero telefonico: 0523-492658; e-mail: info@palazzofarnese.piacenza.it.

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Orari e giorni di accesso alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi
Dal martedì alla domenica dalle 9:30 alle 13:00; Dal venerdì alla domenica dalle 15:00 alle 18:00;

Aperture straordinarie:

Venerdì 21 giugno dalle 18 alle 23 (ultimo ingresso ore 22:30); venerdì 28 giugno dalle 18 alle 23 (ultimo ingresso ore 22:30); venerdì 5 luglio dalle 18 alle 23 (ultimo ingresso ore 22:30); sabato 29 giugno dalle 18 alle 23 (ultimo ingresso ore 22:30); domenica 30 giugno dalle 18 alle 23 (ultimo ingresso ore 22:30); lunedì 1 luglio dalle 9:30 alle 13:00; dalle 15:00 alle 18:00.

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Orari e giorni di accesso al Collegio e Galleria Alberoni
Da martedì a domenica, accesso alla Galleria Alberoni (Via Emilia Parmense 67) con visite guidate della durata di 1 ora; partecipazione senza prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili.

Mattino: Visita guidata ore 11 (durata 1 ora);

Pomeriggio: Visite guidate: ore 16.00 e ore 17.15 (ogni visita ha la durata di 1 ora).

Aperture straordinarie per i Venerdì piacentini:

Venerdì 21 giugno – venerdì 28 giugno – venerdì 5 luglio; visita guidata ore 20.30 (durata 1 ora).

Aperture straordinarie per il Tour de France:

Lunedì 1° luglio: Visite guidate ore 16.00 e ore 17.15; Sabato 29 giugno, domenica 30 giugno: visita guidata ore 20.30 (durata 1 ora).

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Bus Navetta Gratuito – Orari (dal 15 giugno al 7 luglio)

Piazza Sant’Antonino (partenza) 10,30 – 15,30 – 16,45 – 20,00*.

Galleria Alberoni (arrivo) 11,00 – 16,00 – 17,15 – 20,30* Galleria Alberoni (partenza) 12,00 – 17,00 – 18,15 – 21,30*.

Piazza Sant’Antonino (ritorno) 12,15 – 17,15 – 18,30 – 21,45*.

* navette serali disponibili solo in occasione delle aperture straordinarie di venerdì 21, venerdì 28 giugno, sabato 29 giugno, domenica 30 giugno, venerdì 5 luglio.




In via Beverora la festa per i 210 anni dei carabinieri

Si è tenuta questa mattina presso la caserma di via Berverora la festa per il 210° Annuale di Fondazione dell’Arma dei carabinieri. Il comandante provinciale Pierantonio Breda ha reso onore al Gonfalone del Comune di Piacenza, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare e ha poi salutato il Gonfalone della Provincia e i Gonfaloni di tutti gli altri comuni del territorio presenti.

H poi ringraziato per la presenza prefetto, sindaco di Piacenza, presidente della Provincia, vescovo, presidente del Tribunale, procuratore della Repubblica, i Parlamentari, i vertici degli Enti territoriali e i colleghi e amici delle altre Forze di Polizia, delle Forze Armate “e dei tanti Corpi, delle Istituzioni e delle Organizzazioni con cui quotidianamente e proficuamente collaboriamo per il bene comune, rinnovo la mia viva gratitudine per la costante vicinanza e il concreto sostegno quotidianamente assicurati, nella più leale unità d’intenti”.

Nell’occasione erano rappresentate tutte e 46 le municipalità della provincia “fatto che ci rende orgogliosi, ci motiva ulteriormente e dà a questo momento un significato ancora più profondo”.

“Saluto i commilitoni dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma, qui presenti con i loro labari e bandiere, a testimoniare – anche oltre al servizio – comunanza di valori senza tempo quali: generosa dedizione, solidarietà e amor di Patria. Assieme a voi voglio ugualmente rivolgere un pensiero a coloro che testimoniano la presenza, forte tra noi, di colleghi che non ci sono più. Il mio pensiero va in particolare al Luogotenente Vincenzo Russo che poche settimane fa ci ha lasciato.

Desidero salutare anche i Carabinieri della Provincia e i loro familiari che non hanno potuto essere qui perché malati, alcuni anche gravemente. Saluto i rappresentanti delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari a cui è stata recentemente riconosciuta rappresentatività a livello nazionale e che hanno assunto il compito di rappresentare gli interessi collettivi degli appartenenti alle Forze armate. Ringrazio infine gli operatori della Pubblica Informazione, che documentano con sempre puntuale attenzione l’operato dei nostri reparti, il cui obiettivo è la sicurezza dei cittadini.

A tal fine, anche in Provincia di Piacenza l’Arma può presentare un modello organizzativo di consolidata efficienza, che esprime sull’intero territorio una capillarità unica, fondata su 3 Compagnie, 29 Stazioni territoriali, una trentesima – Podenzano – di prossima apertura, 8 Stazioni forestali e che può contare sul quotidiano sostegno di una struttura coesa, fatta di oltre 115.000 uomini e donne, forte di competenze specialistiche altamente qualificate di cui ogni giorno può beneficiare anche questa Provincia.

In questa occasione non mi soffermerò a illustrare i risultati conseguiti in quest’ultimo anno, i dati di dettaglio sono stati affidati lunedì scorso alla stampa e il servizio reso è stato brevemente riepilogato nel fascicolo che è stato distribuito. Al di là dell’elencazione dei dati e dalle elaborazioni statistiche, i cittadini, le Autorità da cui dipendiamo e quelle con cui collaboriamo, sanno percepire con esattezza la consistenza del nostro servizio e valutarne l’efficacia, al di là di numeri e percentuali. Ritengo invece necessario sottolineare altro, che prescinde da dati registrabili: la straordinaria quotidianità che caratterizza l’operato dei Carabinieri. Oltre alle operazioni di servizio, agli arresti, ai sequestri, che danno visibilità e che sono quantificabili, conoscibili e riconoscibili, c’è qualcosa di più, tutti i giorni. Mi riferisco agli innumerevoli gesti di quotidiana attività che punteggiano la vicinanza del Carabiniere verso la “sua” Comunità locale. Quei gesti che non trovano spazio sui giornali e, talvolta, nemmeno nei referti interni, né danno luogo a ricompense formali come quelle che fra poco saranno consegnate. Ma sono gesti che lumeggiano, nel composto silenzio che è tipico dell’Arma, l’esatta cifra del generoso impegno dei nostri militari.

Oggi desidero ringraziarli tutti formalmente, di cuore, per il loro agire quotidiano. Penso ai salvataggi di persone in pericolo; agli interventi in occasione di privati infortuni o per impedire il compimento di gesti suicidi; alla premurosa attenzione verso le persone deboli e indifese; alla ininterrotta “anonima” vigilanza nelle strade cittadine come nelle contrade di campagna. Straordinaria quotidianità del servizio che intende contribuire alla sicurezza di tutti e di ognuno e che, non di meno, comporta rischi rilevanti e insidie inaspettate, che vengono affrontate con serena determinazione ed encomiabile senso del dovere.

Questa è dunque l’Arma: solida nelle sue radici e parimenti all’avanguardia, guardata come modello anche dalla comunità internazionale, composta da donne e uomini culturalmente e professionalmente preparati, per i quali l’affidabilità è un impegno irrinunciabile, perché l’affidamento è la nostra gratificazione e va quotidianamente guadagnato: è la misura del consenso e dell’affetto che gli Italiani ci riservano da 210 anni.

Nei prossimi mesi ricorreranno due importanti anniversari, i 10 anni dalla morte del Brigadiere Medaglia d’oro al Valor Civile Luca Di Pietra e gli 80 anni dall’uccisione del Brigadiere Medaglia d’oro al Valor Militare Alberto Araldi. Voglio ricordarli come meritano, perpetuarne la loro memoria e portare le loro gesta all’attenzione dell’opinione pubblica. Sono figli – di nascita o adottivi – di questa provincia e sono rimasti vittime del loro generoso eroismo in questa provincia. Credo che per tutti, e in particolare per noi carabinieri, avere esempi così vicini a cui guardare sia uno richiamo più forte all’impegno personale per il bene comune.

Cari Carabinieri della Provincia di Piacenza, sostenuti dal nostro status militare e dalla fedeltà ai valori portanti della nostra Istituzione, auguriamoci dunque di saper essere sempre all’altezza delle aspettative dei nostri concittadini, che ce lo chiedono, se lo attendono e se lo meritano! Grazie!”

Sono poi stati premiati i militari che si sono contraddistinti in servizio.

Encomio semplice a:

Lgt. C.S. – ora in congedo – Enrico SAVOLI;

Lgt.  Marcello Mariano COTZA;

App. Sc. Davide MARCELLO;

App. Germana GORTAN;

Encomio concesso dal comando carabinieri del lavoro a:

Lgt. Paolo TAURINO.

Encomio concesso dal comandante della Legione carabinieri “Emilia Romagna” a:

Lgt. C.S.  Roberto GUASCO;

Lgt. Riccardo MOLINELLI;

App.Sc. – ora Vice Brig. – Alfredo SIMONCINI;

Elogio concesso dal comandante della Legione carabinieri “Emilia Romagna” a:

Lgt. C.S.  Roberto GUASCO;

App.Sc. – ora Vice Brig. – Alfredo SIMONCINI;

Attestati di attaccamento al servizio a militari ora in congedo:

Brig.Ca.Q.S.          Maurizio PIAZZA;

App.Sc.Q.S           Giulio MORETTI;

Car. Aus.               Valter BISAGNI




Giuseppe Massola nuovo direttore tecnico del settore tennis della Vittorino

Novità di rilievo in casa Vittorino da Feltre per il settore tennis. La società biancorossa presieduta da Gianluigi Tedesco ha infatti scelto e ingaggiato un nuovo direttore tecnico per rilanciare e dare nuova linfa vitale a questo ambito sportivo.

Si tratta di Giuseppe Massola, maestro federale di tennis laureato in Scienze motorie con alle spalle un lungo curriculum sportivo costruito quasi tutto con i colori della Società Canottieri Casale Monferrato. In veste di maestro di tennis e di Direttore tecnico, infatti, Massola ha collaborato per oltre un ventennio con la società sportiva piemontese, allenando sia la squadra maschile che quella femminile nei campionati di Serie A1 e contribuendo a portare ai vertici del tennis italiano il settore giovanile della Canottieri Casale.

“Siamo orgogliosi e molto contenti – commenta il Presidente della Vittorino, Gianluigi Tedesco – di essere riusciti a portare nella nostra società un professionista di così alto livello. Voglio personalmente ringraziare il nostro Consigliere delegato al tennis, Cristiano Pernigotti, per l’enorme lavoro svolto affinché si concretizzasse questa collaborazione. Massola, a cui è stato ufficializzato il nuovo incarico nei giorni scorsi, si è già messo all’opera per organizzare il tavolo di lavoro da cui nascerà il nuovo progetto tennistico della Vittorino da Feltre. Un progetto che prenderà forma con la nuova stagione sportiva che inizierà a settembre, dedicato in modo particolare all’attività giovanile che sarà aperta a bambini di almeno quattro anni, e che dedicherà grande attenzione all’attività prescolare e scolare, senza ovviamente dimenticare le nostre squadre agonistiche. Siamo reduci da un ottimo campionato di Serie C che ci ha portato a un passo dalla promozione in Serie B2, sfumata proprio nella finale playoff persa per un solo punto. L’obiettivo per la prossima stagione agonistica, quindi, non è soltanto quello di potenziare e migliorare l’attività di preparazione del settore giovanile, ma anche quello di lavorare per allestire una prima squadra altamente competitiva, offrendo anche, al tempo stesso, nuovi servizi a tutti i nostri soci appassionati di tennis”.

Da lunedì prossimo e per tutta l’estate, il maestro Massola sarà a disposizione di tutte le persone interessate a conoscere il nuovo progetto tennistico della Vittorino da Feltre.




Il Piacenza Rugby ha ospitato il Karate Matsuri 2024

Il 2 giugno 2024, il Centro Sportivo Mazzoni è stato teatro di un evento straordinario che ha riunito appassionati di karate da tutta Italia e dall’estero: il Karate Matsuri 2024.
Questa manifestazione, organizzata dal Karate Kurai Piacenza, in collaborazione con l’Associazione Culturale Kokoro, ha offerto per il terzo anno consecutivo un’opportunità unica per celebrare il karate Shotokan all’aperto.
L’evento ha visto la partecipazione di atleti di tutte le età, dai bambini agli adulti, che si sono
cimentati in due ore di intenso allenamento. Tra i partecipanti, presenze anche dalla Svizzera e dalla Germania, testimonianza del richiamo internazionale della manifestazione.
Il Karate Matsuri non è stato solo un’occasione per praticare questa antica arte marziale, ma anche un importante momento conviviale per approfondire la conoscenza di questa disciplina.
Un ringraziamento speciale va al Karate Kurai che, diretto dal Sensei Luciano Boccuni, da anni
promuove corsi di karate per tutte le età, diventando un punto di riferimento per questa disciplina nella nostra città.




In piazza Cittadella nessuno scavo per il parcheggio, ma una profonda trincea fra maggioranza e opposizione

Non c’è vicenda che nella vita politica degli ultimi decenni sia stata contrassegnata da più colpi di scena (dalla fideiussione falsa all’incertezza sulla bancabilità) da più polemiche, da più ritardi e che sia stata accompagnata da fiumi di parole pubblicati sui giornali rispetto a quella del parcheggio di piazza Cittadella. Un’opera lanciata dalla giunta Reggi, passata attraverso i successori Dosi, Barbieri e Tarasconi e che non ha ancora visto una ruspa all’opera ma in compenso che sta scavando fossati fra maggioranza ed opposizione. Domani mattina il gruppo consigliare ha convocato una conferenza stampa per parlare della dirigenza del Comune di Piacenza che delle pratiche relative al parcheggio si è occupata in svariati ambiti. Ieri il centrodestra aveva accusato il centrosinistra di governo di aver “abbandonato la nave” in occasione del consiglio comunale di lunedì. Oggi i capigruppo di maggioranza Gianluca Ceccarelli, Luca Dallanegra, Andrea Fossati, Boris Infantino rispondono con parole altrettanto sostenendo come quella dell’opposizione  sia una scusa “per screditare il Comune di Piacenza, l’onestà dei suoi dipendenti e dei suoi amministratori”.

Vediamo qui di seguito il testo integrale  del comunicato.

«Piazza Cittadella è solo una scusa. E’ la scusa per screditare il Comune di Piacenza, l’onestà dei suoi dipendenti e dei suoi amministratori, ed è la scusa per immobilizzare tutto, per frenare, per impedire che questa città vada avanti. Tutto ciò all’insegna del “Tuca gnint” per dirla con un adagio piacentino: “non toccare niente”, stare fermi immobili, in modo che non venga infastidito qualcuno, in modo che non vengano toccati misteriosi interessi, in modo che chi si lamentava continui a farlo e in modo che chi vuole vedere tutto fermo continui a rimanere soddisfatto. Una visione che, tuttavia, ha preso una batosta elettorale notevole nel 2022 contro ogni aspettativa. E chi di dovere dovrebbe farsene una ragione. Ma così non è, e oggi stiamo assistendo a qualcosa di davvero anomalo e che nulla ha a che fare con la dialettica politica.

Non era mai accaduto nella storia amministrativa di Piacenza di assistere a un attacco di tale violenza, con illazioni pesantissime e accuse dirette, nei confronti dei dipendenti dell’ente comunale. Un attacco che si basa su falsità, sulla mistificazione della realtà e ignora totalmente, in modo quasi imbarazzante, ciò che è avvenuto fino all’estate del 2022. E, per rimanere sul tema del giorno, ci riferiamo proprio alla pratica di piazza Cittadella che si basa su un contratto di concessione che risale al 2012: fino all’insediamento dell’attuale amministrazione, ovvero fino all’estate del 2022, si è battuto palla e lo dimostrano in modo inequivocabile i tempi abnormi che trascorrevano nelle interlocuzioni tra concessionario ed ente, e con il Comune di Piacenza che a un certo punto si è trovato in una condizione rischiosa. E il contratto di concessione che oggi l’opposizione vorrebbe veder stracciato all’istante, non è stato stracciato quando la stessa opposizione è stata al governo della città per cinque anni. E non si venga a parlare del Covid per l’ennesima volta: non c’entra niente. Se lo si voleva fare, lo si faceva.

La “colpa” di questa amministrazione, per l’attuale minoranza di centrodestra, pare sia quella di aver deciso che la pratica di piazza Cittadella andava sbloccata in modo serio e operativo, che si dovesse prendere una direzione chiara con un finale ancora più chiaro: o si realizza il parcheggio interrato con la riqualificazione di una piazza che oggi cade in pezzi ed è vergognosa, o si risolve il contratto di concessione (senza però che il Comune sia inadempiente) e si intraprende un’altra via da definire. Questo era ed è l’obiettivo dell’attuale amministrazione guidata dalla sindaca Katia Tarasconi, che ha anche espresso la legittima volontà politica di veder realizzato un parcheggio interrato che – a dispetto delle “verità” propinate da certi consiglieri comunali – i piacentini vogliono! E lo vogliono perché è utile, in quella zona più che mai.

Ci si è mossi, in buona sostanza; ci si è svegliati dal torpore, come è giusto che sia in una città che guarda al futuro e non si incancrenisce nell’immobilismo. Apriti oh cielo! Non sia mai che Piacenza si muova in una direzione, una qualsiasi. E ora ce la si prende non più solo con la parte politica che guida questo Comune dopo aver vinto le elezioni, ma ce la si prende con la parte tecnica, con i dirigenti, con i dipendenti, con il direttore generale che, guarda caso, non è di Piacenza, arriva da un’altra realtà e si muove in modo serio nell’ambito delle sue funzioni. Che non sono quelle del RUP della pratica di piazza Cittadella, giusto per chiarire subito un punto cruciale oggetto di menzogne ripetute, anche con riferimento all’anticorruzione, che si sono alzate dai banchi dei consiglieri del centrodestra piacentino. Sono menzogne inaccettabili. Ed è questo il motivo per il quale abbiamo deciso, come maggioranza, di abbandonare l’aula consiliare lunedì scorso. Un segnale forte? Può darsi, ma di certo chi si prende la briga di analizzare i fatti e commentarli non dovrebbe prescindere dal perché, e dovrebbe aver ben presente che non può valere tutto, nemmeno in una sede “sacra” come il Consiglio comunale. E si badi bene: non abbiamo certo lasciato l’aula per evitare che si arrivasse al voto su quella che è stata definita una sorta di “sfiducia” al concessionario privato e di conseguenza che si arrivasse in quella sede a decidere se dovesse o meno essere risolto il contratto di concessione. Quegli ordini del giorno sarebbero stati inammissibili, e non c’è tema di smentita su questo punto. Quella seduta consiliare aveva altri ordini del giorno, il dibattito era su altro e in particolare sulla tanto discussa fideiussione che si è poi rivelata falsa; questione sulla quale è stata fornita tutta la documentazione possibile. In quel Consiglio comunale non si poteva votare su una pratica che deve, e non può che essere così, valutata dagli uffici».

 




Rotary Fiorenzuola. Borsa di studio per diplomati del Mattei

Nel corso di una recente giornata il Rotary Club Fiorenzuola ha presentato un bando rivolto ai diplomati del Polo Scolastico Mattei, residenti in provincia di Piacenza e Parma, per l’assegnazione di una borsa di studio per sostenere la copertura delle spese economiche necessarie a frequentare un corso universitario triennale o magistrale, del valore annuo di 2.500 Euro.

Attori in campo l’azienda Elfo Srl, il Club Rotary Fiorenzuola d’Arda ed Emil Banca Credito
Cooperativo (filiale di Fiorenzuola), che si sono proposti di offrire a giovani diplomati con eccellenti risultati la citata borsa di studio. L’intervento andrà a sostenere le spese derivanti dalla frequenza universitaria (iscrizione… acquisto del materiale didattico necessario … spese di trasporto … piccole spese). Tutte le spese sostenute saranno soggette all’approvazione di un funzionario di Emil Banca, che fungerà da garante per il corretto impiego della borsa di studio.

La borsa di studio permetterà ai vincitori della selezione di ottenere un sostegno alla frequenza per l’anno accademico 2024-2025 e gli anni successivi fino al conseguimento della laurea.
Il club è a disposizione per fornire i dettagli tecnici del bando (votazione diploma… valore ISEE del nucleo familiare… meccanismi di conferma… modalità di candidatura) e le procedure di selezione (presentazione di una lettera motivazionale, costituzione di una commissione… colloquio). La data di scadenza per la presentazione delle domande è fissata non oltre le ore 12:00 del 15 luglio 2024. Polo Mattei e Rotary Club Fiorenzuola sono disponibili per ogni informazione in merito.

Durante la presentazione del Bando al “Mattei” Gianluca Falzi, amministratore di Elfo (nella foto con la Presidente del Rotary fiorenzuolano Federica Arduini), che ha reso disponibile una cifra di grande rilevo, ha voluto rimarcare la motivazione di un impegno di tale rilevanza: “L’idea alla base della borsa di studio +Opportunità riflette la nostra visione aziendale: consideriamo l’azienda come un attore sociale, un protagonista positivo all’interno della nostra comunità. Per Elfo, questa borsa di studio rappresenta un modo concreto per restituire ciò che abbiamo ricevuto, aiutando coloro che sono meno fortunati e hanno minori opportunità. È un mezzo per premiare il talento e promuovere equità e inclusione. Perché una borsa di studio: crediamo fermamente che lo studio, e in particolare l’università, possa essere un elemento fondamentale
per il successo e la carriera dei giovani di oggi. È un vero e proprio abilitatore che permette di entrare nel mondo del lavoro e diventare protagonisti”.

La Presidente del Rotary Federica Arduini, a margine della presentazione, ha inteso sottolineare quante collaborazioni si siano attivate per sostenere il progetto : “Ovviamente il ringraziamento del nostro Rotary deve andare al Polo Scolastico Mattei e ad Elfo ed Emilbanca per la loro fattiva generosità, ma anche a tutti coloro che hanno “dato gambe” al progetto: Il Ceo di Elfo srl, Gianluca Falzi, l’Avv. Antonio Giustiniani, anche socio del Rotary Fiorenzuola e la Dirigente del Polo Mattei di Fiorenzuola Prof.ssa Rita Montesissa. Un grazie particolare al socio Antonio Giustiniani, che ha anche attivato i contatti e le collaborazioni , con la consueta disponibilità“.