Ragazzino investito mentre in bici attraversa via Alessandria

Un ragazzino di 14 anni è stato investito, nel tardo pomeriggio di oggi in via Alessandria da un fuoristrada Mitsubishi Pajero mentre in bicicletta si apprestava ad attraversare la strada in prossimità delle strisce pedonali. Nell’impatto ha compiuto un volo di alcuni metri. Sul posto sono intervenuti i soccorsi inviati dal 118 con un’ambulanza della Croce Rossa, l’automedica e la polizia locale per ricostruire la dinamica del’incidente. Il giovane è stato portato in ospedale ma fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.




Fratelli d’Italia: “Il Comune non ha in mano nessuna bancabilità per piazza Cittadella”

La vicenda di piazza Cittadella continua a “regalare” una sorpresa dopo l’altra. Il giorno dopo la decisione del giudice Fazio a protezione delle 15 piante, oggi secondo quanto sostengono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia si scoprirebbe che il Comune non ha nelle sue mani alcuna bancabilità.

“Ora C’è la conferma: il Comune di Piacenza non ha in mano nessuna garanzia bancaria per la pratica Piazza Cittadella: a seguito di accesso agli atti, pochi giorni fa abbiamo avuto conferma scritta del fatto che il Comune di Piacenza non possiede in alcun modo le dichiarazioni relative alla c.d. bancabilità.

A nostra precisa domanda, infatti, ci è stato risposto che: “Le delibere bancarie non sono soggette a controllo da parte dell’Amministrazione concedente ma rappresentano un contratto privatistico tra le parti in causa e come tali non sono state inoltrate all’Amministrazione concedente”.

Detta circostanza non solo è assolutamente grave, in quanto espone il Comune di Piacenza ad un elevato ed esponenziale rischio economico (cosa accadrebbe, in assenza di garanzie bancarie, se per esempio il Concessionario dovesse fallire durante l’esecuzione dell’opera?) ma risulta altresì non rispondente a quegli impegni contrattuali che la stessa Amministrazione in carica ha predisposto e sottoscritto.

Il c.d. “addendum”, sottoscritto dal Comune di Piacenza nel dicembre del 2023, all’art. 6, comma 3 prevede espressamente che: “La consegna da parte del Concessionario della dichiarazione degli Enti finanziatori risulta essere condizione essenziale per la consegna delle aree”.

Se questa condizione, secondo il Comune, è essenziale, ci domandiamo come abbia potuto consegnare le aree in assenza di qualsivoglia garanzia a tutela dell’Ente.

Assistiamo allora ancora più attoniti a tutto ciò che sta avvenendo in Piazza Cittadella successivamente alla consegna delle aree: una Piazza, i suoi commercianti ed i suoi residenti in totale balia di un cantiere incerto, un sistema di trasporto e posteggio modificato con soluzioni improvvisate e improvvide in riferimento ad un’area che, secondo il contratto applicato, non avrebbe dovuto essere consegnata al concessionario.

Il tutto, in un nome di una pratica che fa acqua da tutte le parti e nella quale – quanto meno in questo ultimo anno – non sembrano essere state rispettate le più importanti e fondamentali clausole contrattuali.

Qui non si tratta di immobilismo – termine ormai caro a chi cerca di giustificare questo pasticcio ad ogni costo – ma di buon senso, regolarità ed interesse pubblico che, allo stato, sembra ben lontano dall’essere presente”.




Vicenda alberi di Piazza Cittadella. “Sbalorditi dalle dichiarazioni del sindaco”

A seguito delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Katia Tarasconi a proposito dell’ordinanza del Giudice Fazio e delle ripercussioni sul cantiere di Piazza Cittadella le associazioni Legambiente Piacenza – circolo “Emilio Politi”, Italia Nostra (sezione di Piacenza), FATe (Fondo Ambiente e Territorio Piacenza), Laboratorio Popolare per la Cultura e per l’Arte, Attac Italia PC, I cittadini firmatari del ricorso, I cittadini del Presidio di Piazza Cittadella hanno risposto con una lettera che pubblichiamo di seguito.

“Cara Sindaca,
siamo davvero sbalorditi dalle sue dichiarazioni. Se lei è triste, anche noi lo siamo, insieme a tanti cittadini che hanno spontaneamente e convintamente aderito al presidio di piazza Cittadella e ai più di 30.000 che hanno firmato la petizione on line e su carta. Siamo tristi per l’ostinazione con cui vuole – a dispetto dei santi – eliminare un patrimonio arboreo così prezioso per il centro storico e portare avanti un progetto di parcheggio interrato che era già anacronistico 12 anni fa ma che oggi è addirittura irricevibile, sotto il profilo ambientale, culturale ed economico. Siamo tristi perché con la sua ostinazione è riuscita nell’intento che ogni Sindaco dovrebbe rifuggire, cioè dividere la cittadinanza anziché unirla su progetti partecipati e condivisi. Siamo tristi per i richiami a parole d’ordine che pensavamo confinati ad un periodo storico da dimenticare, quello della condanna della “Magistratura politicizzata” e dell’affidamento alla cosiddetta “maggioranza silenziosa”. Siamo tristi perché ancora una volta, nonostante le promesse in campagna elettorale, vuole ignorare, alla stregua dei più accesi negazionisti, i pericoli che i cambiamenti climatici determineranno in termini di isole di calore, a seguito della lastricatura della piazza, a danno dei cittadini più fragili. Tutto questo all’insegna della cultura del FARE ad ogni costo e per togliere dal degrado Piazza Cittadella….
Noi siamo invece per la cultura del FARE BENE e dell’interesse pubblico. Anche noi siamo convintamente contro il degrado; per questo da 12 anni cerchiamo di segnalare alle istituzioni competenti e di controllo la mancanza di rispetto delle norme e le incoerenze procedurali che costellano l’iter di questo progetto. Per anni abbiamo insistentemente cercato un confronto che non ci è mai stato concesso, alla faccia della partecipazione.
E’ ben vero che il progetto e il corollario del cosiddetto ”equilibrio” economico-finanziario è stato approvato in Consiglio Comunale, che è l’organo istituzionalmente deputato a tale funzione ma tutti sanno anche con quali forzature. Forse il deficit di rispetto del Consiglio non è attribuibile ai cittadini che criticano questa delibera, quanto a chi, con ostinata determinazione, impedisce la piena trasparenza degli atti e della documentazione relativa al dossier Cittadella, che rimane invece zeppo di opacità.
C’è un solo modo per diradare la tristezza e ridare dignità che l’istituzione Comunale merita; quello di resettare la procedura (gli strumenti ci sono) e di avviare un cantiere di partecipazione per una reale e più adeguata riqualificazione di Piazza Cittadella, forse la più amata dai piacentini non solo per i monumenti storici che la adornano ma per le testimonianze di vita che ne segnano la memoria.
Chiediamo pertanto all’Amministrazione di far sospendere l’approntamento del cantiere perché, a seguito dell’Ordinanza del Giudice – per la stessa ammissione della Sindaca – l’opera non è oggi attuabile. Procedere alla demolizione dell’autostazione, oltre al rischio di danneggiare gli alberi, rischierebbe di bissare l’inutile e dispettosa demolizione dell’ex mercato ortofrutticolo. Auspichiamo comportamenti istituzionalmente più maturi e responsabili”.




In via Borghetto passano 281 autobus al giorno. Zanardi e Tagliaferri (FdI): “Situazione insostenibile”

A seguito delle segnalazioni da parte di alcuni residenti, di cui si è fatto portavoce il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri, Gloria Zanardi, consigliere comunale, anch’ella del partito di Giorgia Meloni, ha depositato un’interrogazione a risposta scritta in merito ai notevoli disagi che quotidianamente si riscontrano sull’asse via San Bartolomeo e via Borghetto conseguenti al frequente transito di bus, e relative fermate, che rende la situazione, per quanto concerne inquinamento atmosferico ed acustico, insostenibile.

Nell’interrogazione si rappresenta che statisticamente si riscontra, nei giorni da lunedì a venerdì, un passaggio di circa 281 corse, che al sabato si riducono a circa 251, a partire dalle 6 della mattina fino alle 20:30 circa, con una media di una corsa ogni 3 minuti che aumenta nelle fasce orarie centrali, e la situazione peggiora a causa dei problemi di viabilità più generali della zona, dove un veicolo in divieto di sosta è in grado di bloccare il traffico su tutto il percorso e soprattutto dei bus che devono transitare sullo stesso.

Zanardi evidenzia: “Avevo già segnalato il problema in precedenza, tuttavia le problematiche non sono state superate; questa situazione comporta per i residenti gravi disagi a causa dell’inquinamento acustico ed atmosferico, nonché delle vibrazioni derivanti dal frequente passaggio; ritengo opportuno che l’amministrazione provveda a verificare la situazione, incaricando chi di dovere per le misurazioni, e conseguentemente si attivi per porre in essere i dovuti accorgimenti – eventualmente anche una rimodulazione delle corse dei bus – a tutela della salute e della qualità della vita dei cittadini che devono essere priorità imprescindibili. La situazione per i residenti è ormai intollerabile e occorre intervenire.”.

Giancarlo Tagliaferri, che ha raccolto le istanze dei residenti, rimarca la necessità di un intervento tempestivo: “È fondamentale considerare che l’interesse dei residenti locali alla quiete e alla qualità della vita è parimenti degno di attenzione rispetto alle esigenze di mobilità dei non-residenti. Per questo, sarebbe opportuno riconsiderare congiuntamente con l’amministrazione comunale i percorsi delle linee di autobus. Le statistiche parlano chiaro: l’ampiezza dei percorsi attuali e la frequenza delle corse rendono la situazione non più sostenibile. I residenti sopportano questi disagi da almeno 15 anni, e un’azione risolutiva non può più essere rinviata”.




“Divieto di abbattere o danneggiare gli alberi di Piazza Cittadella”

Il giudice Antonino Fazio ha accolto (anche se parzialmente) il ricorso contro l’abbattimento delle piante di piazza Cittadella presentato da Legambiente Piacenza e nazionale e da alcuni cittadini. Una decisione tanto perentoria quanto coraggiosa. Non era infatti scontato che venissero accolte le tesi propugnate dagli ambientalisti piacentini ed invece il dott. Fazio  ha ordinato «alla ditta Piacenza Parcheggi S.p.A. incaricata dell’esecuzione del progetto di autosilos sotterraneo in Piacenza, Piazza Cittadella, di astenersi dall’abbattimento delle piante di alto fusto attualmente presenti in loco e di astenersi altresì da ogni condotta idonea a danneggiare le piante ed in particolare le radici, i tronchi e i rami delle stesse, adottando – nell’esecuzione delle opere edili – ogni conseguente doveroso accorgimento».

Piacenza Parcheggi ha ora dieci giorni di tempo per presentare un reclamo contro questa ordinanza che nei fatti rende molto difficile condurre un cantiere in prossimità dei tigli e dei cedri.

Secco il commento del sindaco Katia Tarasconi  «Prendiamo atto della decisione del giudice e come Amministrazione comunale continuiamo a lavorare sul progetto complessivo di riqualificazione di piazza Cittadella e piazza Casali».

Qui di seguito le interviste a Laura Chiappa di Legambiente e ad Alberto Esse del Laboratorio Popolare della Cultura e dell’Arte realizzate da Piacenza Diario.




Condannato ad oltre 4 anni di carcere. Arrestato un 49enne

I carabinieri della stazione di Castel San Giovanni hanno arrestato un qurantanovenne, in esecuzione di un provvedimento di carcerazione emesso dall’ Ufficio Esecuzioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara.

L’uomo deve scontare 4 anni 6 mesi e 28 giorni di reclusione per una serie di condanne divenute irrevocabili per truffa, guida in stato di ebbrezza, porto di armi ed oggetti atti ad offendere e circonvenzione di incapace. Reati commessi tra Piacenza, Belgioioso (PV) e Novara tra l’aprile del 2018 e il gennaio del 2020.

I carabinieri di Castel San Giovanni nella serata di venerdì, 21 settembre 2024, hanno bussato alla porta della sua abitazione, lo hanno fermato e condotto alle “Novate” a disposizione dell’autorità giudiziaria.

 

 




Il Mercato Europeo torna a Piacenza dal 27 al 29 settembre

E’ stata presentata questa mattina presso la sala del Consiglio del Municipio di Piacenza la XIX edizione del Mercato Europeo che torna, dal 27 al 29 settembre sul Facsal. Alla conferenza stampa erano presenti l’assessore al commercio Simone Fornasari, il direttore di Confcommercio Piacenza Gian Luca Barbieri ed Elisabetta Pizzagalli di Funtasia.

Il Mercato Europeo, organizzato da Confcommercio Piacenza, FIVA Confcommercio e Mercanti di Qualità con la collaborazione del Comune di Piacenza, porterà sul Pubblico Passeggio 154 banchi provenienti da oltre 30 Paesi. Sarà dunque un’edizione da record con una decina di espositori in più rispetto allo scorso anno. 79 banchi saranno dedicati al food mentre 75 saranno non food.

Un vero e proprio “giro del mondo” tra sapori e profumi: crêpes olandesi, birre bavaresi, formaggi piemontesi, specialità toscane, biscotti bretoni, paella spagnola ma anche tante eccellenze locali, come salumi, vini e dolci. Non mancheranno prodotti artigianali, abbigliamento, oggetti artistici e articoli per il benessere e per la casa.

L’inaugurazione ufficiale avrà luogo venerdì 27 settembre alle 11,30 davanti alla statua di Sant’Antonino mentre nella mattinata di sabato  verranno premiati i tre migliori banchi nelle categorie estero, Italia e idea più originale, con partenza sempre dalla statua di Sant’Antonino alle 10.

Quest’anno ci sarà anche una novità come ha spiegato l’assessore Simone Fornasari: «E’ un evento giunto alla sua diciannovesima edizione e quindi assolutamente consolidato e atteso da tutto il territorio e non solo, perché attira anche numerosi visitatori da aree limitrofe. Ringrazio tutta l’organizzazione, Confcommercio e Fiva per essersi messi a disposizione nell’ascolto di una necessità che è emersa nel cercare di coinvolgere anche una parte di città più lontana dalla zona di esposizione del Pubblico Passeggio. Nelle giornate di sabato e domenica nelle vie del centro ci saranno eventi che cercheranno di interconnettere il Mercato Europeo con il cuore di Piacenza  e saranno rivolte sia ai più piccoli sia agli adulti».

Sabato 28 settembre, a partire dalle 15,30, gli artisti di Funtasia, indossando costumi a tema culinario, coloreranno e animeranno le vie del centro storico con una Parata del Gusto. Domenica 29 settembre sia al mattino sia al pomeriggio ci saranno eventi con giocolieri ed equilibristi davanti alla chiesa di San Francesco (10,45 e 16,30), davanti alla chiesa di Santa Teresa (11,30 3 17,30) ed in piazza Duomo (alle 15,30 e alle 18,00).

Per venire incontro alle esigenze di alcuni abitanti della zona che si erano lamentati nelle passate edizioni di rumori e odori sgradevoli sono state adottate alcune soluzioni dopo che gli organizzatori hanno incontrato nei mesi scorsi rappresentanti dei residenti.

Tutti gli ambulanti che partecipano al Mercato dovranno prendere atto ed impegnarsi a rispettare un regolamento che sarà anche consegnato agli agenti della polizia locale e agli steward. Questi ulktimi vigileranno sul rispetto di questo “decalogo”. Inoltre e attività più rumorose dovranno cessare entro le 23,30 di ogni serata.

Mercato Europeo, le limitazioni alla viabilità

Per consentire lo svolgimento del Mercato Europeo, come di consueto si renderanno necessarie alcune modifiche alla viabilità ordinaria.
Dalle ore 13 di giovedì 26 settembre, sino alle 5 del mattino di lunedì 30, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati in viale Pubblico Passeggio, via Alberici e nel tratto di via Giordani tra l’intersezione con il Facsal e il civico 21. Nei parcheggi di viale Malta e del Cheope, inoltre, le aree appositamente segnalate saranno riservate agli espositori del Mercato stesso, i cui mezzi dovranno mostrare sul parabrezza il contrassegno identificativo.
Contestualmente, sarà vietata la circolazione – con la sola eccezione di residenti, dimoranti e fruitori di posti auto privati – in viale Pubblico Passeggio, via Alberici e nel medesimo tratto di via Giordani (dal Facsal al civico 21) già oggetto del divieto di sosta.
Durante lo svolgimento della manifestazione, dalle 6 del mattino di giovedì 26 settembre alle ore 5 di lunedì 30, è vietata la circolazione all’interno della ZPRU per i veicoli con massa complessiva superiore ai 35 quintali.




Il Festival del pensare contemporaneo chiude con 24mila presenze

Cinque giorni, 170 ospiti, 80 incontri che si sono tenuti in 14 location nel centro della città e un totale di 24mila presenze fisiche registrate durante le giornate della manifestazione, a cui si aggiungono le presenze digitali, con 4.5 milioni di impression sui social (di cui 2.5 milioni solo nell’ultimo mese), oltre 1,6 milioni di account raggiunti fra Facebook e Instagram, e 3000 registrazioni al sito soprattutto da Emilia-Romagna e Lombardia. Cresce nei numeri, nell’offerta di incontri e nella notorietà la seconda edizione del Festival del pensare contemporaneo. È questo il bilancio tracciato a fine serata dal sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, preceduto dagli interventi del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, dal presidente del Comitato Promotore Mario Magnelli e dal curatore del Festival Alessandro Fusacchia.

Al direttore filosofico Andrea Colamedici il compito di consegnare, insieme alla sindaca, il premio pensare contemporaneo al filosofo sudcoreano: «Per la sua acuta analisi della società contemporanea e la sua capacità di mettere in luce le contraddizioni e le sfide del nostro tempo, offrendo spunti di riflessione originali e profondi sul vivere nell’era digitale. Le sue opere invitano a riflettere sulla società della stanchezza e della trasparenza, in cui l’eros è in agonia e l’espulsione dell’Altro impedisce la salvezza del bello. Han accompagna a riscoprire, in un mondo sempre più frenetico, instabile e disincantato, la contemplazione, la cura e la speranza».

Come un lungo viaggio insieme emozionale e cognitivo, che ha seguito il filo rosso della meraviglia, tra stupore e spavento, le cinque giornate del festival hanno visto avvicendarsi tanti ospiti internazionali: da Samantha Cristoforetti al vicepremier sloveno Luka Mesec, dalla sociologa Judy Wajcman alla glaciologa Heïdi Sevestre, poi Mary Fitzgerald, il filosofo Joan-Carles Melich, il politologo Charles Sabel e tanti altri. Tra gli italiani che hanno riscosso il maggior successo di pubblico, per citarne solo alcuni, Lella Costa, Stefano Mancuso, Donatella Di Pietrantonio, Paolo Giordano e Loredana Lipperini. Poi momenti di intrattenimento ed emozione con gli spettacoli che hanno visto in dialogo il direttore filosofico Andrea Colamedici con gli artisti, da Dargen D’Amico ad Arisa, da Murubutu a La Rappresentante di Lista.

Alla buona riuscita del festival, oltre alla Segreteria organizzativa e la Fondazione Teatri Piacenza, hanno contribuito 70 volontari – studenti e adulti di ogni età – coordinati da 14 volontari esperti delle Unità Cinofile “I Lupi” di Piacenza, ma anche un gruppo di personale messo a disposizione dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e una compagine di circa 50 dipendenti comunali ha lavorato in prima e seconda linea per curare diversi aspetti realizzativi.

Oltre alle presenze nelle sale, l’edizione del festival 2024 è stata caratterizzata da un programma scuole di profilo nazionale che ha coinvolto oltre 400 studenti provenienti da 35 istituti scolastici di Piacenza e di altre città, 200 dei quali impegnati in cinque laboratori residenziali. Un percorso intensivo che si è concluso oggi con l’incontro fra i ragazzi e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Palazzo Gotico.

In prima linea, quest’anno, anche le redattrici e i redattori delle Redazioni scolastiche piacentine, invitati e accreditati per seguire gli incontri e supportare l’attività della Sala Stampa. Alla proposta hanno aderito 30 giovani giornalisti e redazioni: L’eco di Giulia (Liceo Colombini), Il Buco (Liceo Respighi), The Mente (Romagnosi), L’Acuto e GioiaWebRadio (Liceo Gioia), il Calimero (Istituto Casali), Obiettivo Terra (Istituto Marcora di Cortemaggiore), Carpe Diem (Liceo Mattei di Fiorenzuola), accompagnati da una decina di insegnanti.

Un Festival all’insegna dell’accessibilità, che all’ormai consolidata collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi, per garantire l’interpretariato nella lingua dei segni negli incontri più attesi ha aggiunto, per la prima volta, il servizio “Al tuo fianco”, rivolto alle persone con disabilità motoria e visiva nel solco del percorso partecipativo del PEBA (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) avviato dal Comune di Piacenza.

Diverse le persone hanno usufruito del servizio della prenotazione del posto dedicata agli spettatori diversamente abili e dell’accompagnamento “Kiss&Go”, con prelievo in un punto di incontro facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici o in auto, con assistenza dei volontari del Festival per arrivare alle sale di interesse.

«Questa seconda edizione del Festival del Pensare contemporaneo ha rappresentato per Piacenza una reale occasione di crescita e di visibilità a livello nazionale – ha sottolineato la sindaca Katia Tarasconi -, Molti piacentini ma anche molte persone arrivate da ogni parte d’Italia a “vivere la meraviglia” di una città pulsante: eventi, incontri, storie, occasioni di riflessione e di approfondimento, ma anche performance e spettacolo. Nomi noti al grande pubblico che hanno attratto folle in Piazza Cavalli e nel salone monumentale di Palazzo Gotico e altri meno noti ma capaci di incuriosire e attrarre il pubblico con la competenza e il talento nell’affrontare temi magari non semplici ma cruciali per nostro tempo. Pubblico che ha riempito ognuna delle 14 location in città, anche quelle più defilate. L’entusiasmo per questa cinque giorni di eventi, diffuso e percepibile, è la dimostrazione di quanto sia reale il desiderio di conoscenza, la voglia di sapere, di informarsi, di ascoltare chi eccelle nei campi più disparati del nostro tempo. E vedere tanti giovani a ogni incontro, anche quelli negli orari più “scomodi”, è un valore aggiunto che dà speranza e ci fa capire che siamo sulla strada giusta. È alzando il livello dell’offerta che si può davvero capire se la domanda esiste o meno. E da ciò che abbiamo vissuto in questi giorni, pare chiaro che la domanda di eventi come il Festival del Pensare contemporaneo esista eccome».

«In questi giorni abbiamo avuto modo di vivere una città animata, vitale, in costante fermento. Uno straordinario successo che conferma il valore, per il nostro territorio, di investire su un evento come il Festival del pensare contemporaneo – è il commento del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -. E il segno che la qualità attira, tanto che relatrici e relatori di altissimo livello hanno scelto con entusiasmo di partecipare al festival; che la qualità conviene, come dimostra il fatto che per questa seconda edizione è stato possibile raccogliere molte risorse economiche da sponsor privati esterni al perimetro provinciale, senza sottrarle alle altre iniziative locali. La qualità, infine, consolida e pone le condizioni per crescere. Con queste premesse e il riscontro registrato da questa seconda edizione, siamo già certi di confermare una terza edizione altrettanto appassionante e prestigiosa».

«Siamo soddisfatti del grande riscontro di pubblico registrato in questi giorni, ma più di tutto siamo entusiasti della fortissima presenza dei giovani agli incontri proposti – ha sottolineato il presidente del Comitato promotore Mario Magnelli, anche vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano -. Un dato affatto scontato e molto confortante perché progettando il Festival del pensare contemporaneo, fin dal principio, ci siamo dati l’obiettivo di dar vita a un evento in grado di collocare Piacenza entro le mappe del turismo culturale, di offrire un’occasione di approfondimento per tutti e, soprattutto, di sviluppare format e temi in grado di intercettare l’interesse delle giovani generazioni. Un obiettivo sfidante, e cruciale anche per la Fondazione. Una presenza di giovani così significativa, ci rende pertanto particolarmente orgogliosi».

Nel suo intervento, il curatore Alessandro Fusacchia ha rivolto un paticolare ringraziamento allo staff del festival, ai volontari e alla città di Piacenza: «Qualche anno fa – sono le sue parole -, stavo raccontando ad un grande scrittore (che abbiamo avuto anche ospite a questo festival), mentre camminavamo rasente a un muro, la fatica che stavo facendo per mobiliare alcune persone su un progetto nuovo, importante, molto ambizioso, a cui mi ero messo a lavorare. Gli avevo detto “eppure a ciascuno di loro sto chiedendo poco…”. E lui… “se chiedi poco, le persone ti danno poco. Devi chiedere tanto, per avere tanto”. Noi abbiamo chiesto tanto a questa città: dietro alla meraviglia che abbiamo vissuto negli ultimi giorni c’è stato uno sforzo importante, costante, c’è stata dedizione e abnegazione. Abbiamo capito che dovevamo chiedere tanto in termini di lavoro, di conciliazione di modi di lavorare diversi. Abbiamo chiesto tanto a tante persone, e la città ha risposto in modo meraviglioso




Il pomeriggio piacentino di Sergio Mattarella. Pochi in strada ad accoglierlo

La visita del presidente Sergio Mattarella a Piacenza si è svolta seguendo le rigide regole del cerimoniale del Quirinale ed è stata scandita da tempistiche “svizzere”. Cancellato l’atterraggio dell’elicottero al Daturi, causa maltempo, il corteo presidenziale è partito dall’aeroporto di Parma ed ha raggiunto piazza Cavalli esattamente alle 17,45 come da previsione. Dopo l’incontro con gli studenti ed il suo breve discorso, il Capo dello Stato si è spostato con il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi ed prefetto  Paolo Ponta verso il Teatro Municipale che festeggiava, alla sua presenza, i 220 anni dalla fondazione.

Sempre sorridente, avvolto nel suo impermeabile blu d’ordinanza, Mattarella, 83 anni, ha anche oggi dimostrato un’invidiabile energia: dopo aver ricevuto nel Salone dei Corazzieri del Quirinale i vincitori delle medaglie olimpiche e paralimpiche di Parigi è volato a Parma, raggiunto la nostra città, ha partecipato all’incontro con i ragazzi e al successivo concerto, conclusosi pochi minuti dopo le 19,30 e poi ha ripercorso il tragitto al contrario ed è rientrato a Roma per un ulteriore impegno serale.

Resta forse solo il rammarico di un’accoglienza “freddina” da parte di Piacenza, nonostante alcuni titoli di altre testate abbiano dato l’impressione di folle oceaniche e roboanti. E’ pur vero che la giornata non era delle migliori dal punto di vista meteorologico e che il suo arrivo era stato preceduto da un abbondante temporale. Vero anche che non si trattava di una visita ufficiale alla città ma di una “toccata e fuga”. Sia come sia, sono stati davvero pochi i piacentini che sono scesi in strada per dargli il giusto benvenuto. In piazza Cavalli, dietro le transenne qualche decina di persone gli ha tributato un caloroso applauso, appena emerso dall’auto. Pressoché deserta piazza Sant’Antonino, davanti al Municipale, con forse una ventina di persone presenti, certamente assai meno numerose rispetto alle forze dell’ordine mobilitate in massa per garantire la sicurezza del presidente. Peccato perché era la sua prima volta a Piacenza …

In compenso al teatro Municipale, vero protagonista degli odierna festa, c’era un assoluto “parterre de rois” con tutta la Piacenza che conta. C’erano il vescovo, il questore, i parlamentari piacentini Foti, Murelli, Bersani, De Micheli ed ancora consiglieri regionali, provinciali e comunali, assessori, i presidenti ed i rappresentanti dell’imprenditoria locale e delle università, enti ed associazioni, vertici militari ed anche un pizzico di nobiltà oltre a semplici (e paganti) appassionati.

Il programma scelto per l’occasione era ben costruito ed adatto ad un pubblico eterogeneo. Sul palco l’orchestra Farnesiana diretta dl maestro Alessandro Quarta ed accompagnata dal coro del teatro Municipale (maestro Corrado Casati), dal coro del liceo Cassinari (maestro Luisa  Staboli), dalle voci bianche del Conservatorio Nicolini (maestro Giorgio Ubaldi) e dall’Assandro Quarta Quintet.

Voce protagonista quella della cantante statunitense naturalizzata italiana Amy Stewart. Ad accogliere il presidente Mattarella l’inno di Mameli seguito dal sempre emozionante “Va Pensiero” e poi il segreto del Sahara di Ennio Morricone, Nearer My God to Thee di Lowel Mason, God of Love di Beppe Dati e Lorenzo Piscopo ed Etere del maestro Quarta, in un  coinvolgente crescendo, con “primo attore” il violino ed anche gli strumenti a corda.

Scoscianti applausi, bis d’ordinanza e poi, dopo che il presidente aveva lasciato il teatro, tutti fuori dal Municipale pronti – dopo i saluti di rito e qualche selfie con i corazzieri – per riprendere l’ordinaria e un po’ sonnacchiosa vita piacentina, dopo l’intenso week-end del Festival del Pensare Contemporaneo e la presidenziale conclusione.

 




Caro presidente Mattarella ti scrivo

Una platea di 350 studenti provenienti da tutta Italia ha applaudito oggi l’ingresso, nel salone monumentale di Palazzo Gotico a Piacenza, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in occasione della sua visita per le celebrazioni del 220° anniversario del Teatro Municipale ha incontrato le ragazze e i ragazzi che negli ultimi cinque giorni hanno partecipato al Programma Scuole del Festival del Pensare Contemporaneo, a cui ha contribuito il Ministero dell’Istruzione e del Merito favorendo la partecipazione di istituzioni scolastiche da tutto il territorio nazionale. Ad accogliere il Capo dello Stato al suo arrivo in piazza Cavalli, accompagnato dal Prefetto Paolo Ponta, la Sindaca di Piacenza Katia Tarasconi la Presidente della Regione Emilia Romagna Irene Priolo e la Presidente della Provincia Monica Patelli.

L’appuntamento odierno rappresentava il culmine dei laboratori di didattica esperienziale – legati dal filo conduttore del Festival, “Vivere la meraviglia, tra stupore e spavento” – che hanno coinvolto 35 istituti provenienti da 13 regioni. Tra loro nove scuole piacentine che hanno seguito il percorso “Immaginare il contemporaneo” (i licei Colombini, Cassinari, Respighi, Gioia e il Polo Volta, l’Isii Marconi, gli istituti Da Vinci, Raineri-Marcora e Mattei), scrivendo otto “lettere di futuro” indirizzate al Capo dello Stato, alcune delle quali sono state portate alla sua attenzione questo pomeriggio, durante l’incontro condotto da Lorenzo Micheli, da quattro studenti: Noemi Scarico del liceo Respighi ha letto la lettera “Meraviglia delle Emozioni”, Elena Fugazza del Polo Volta la lettera “Meraviglia Ecologica”, Carlotta Sali del liceo Cassinari la lettera “Meraviglia Tecnologica” e Tommaso Apponi del liceo Respighi la lettera “Meraviglia Civica”. Quattro messaggi che sono stati poi consegnati al Presidente Mattarella da Giulia Bianchi dell’Istituto Romagnosi e sintetizzano, da diversi punti di vista e con focus su temi portanti del nostro tempo, gli oltre 80 dialoghi sul futuro che hanno visto partecipi i ragazzi durante il Festival.

Qui il video con la lettura delle lettere e l’intervento del presidente Sergio Mattarella.

Hanno condiviso l’onore e l’emozione dell’incontro con il Presidente della Repubblica, oltre agli istituti secondari di 2° grado del territorio sopraccitati, le rappresentanze di queste scuole cittadine: le primarie Due Giugno e Caduti sul Lavoro, le primarie Taverna e Pezzani, l’istituto Casali. Non mancavano gli allievi dell’Orchestra Cinque Quarti che hanno accompagnato, con le loro note, la cerimonia di apertura del Programma Scuole venerdì scorso.

Erano inoltre presenti le scuole: Volta di Pescara, D’Ascanio da Termoli, Donatelli – B. Pascal di Milano, Kennedy di Monselice, De Sanctis Galilei di Manduria-Taranto, Blaise Pascal di Pomezia, 5 Aprile Faccio di Cuorgné – Castellammonte, Leopardi e Majorana di Pordenone, il convitto annesso al liceo Principe di Napoli da Assisi, Gabriele d’Annunzio da Pescara, Lanfranconi di Genova, Fulcieri Paulucci di Calboli da Forlì, San Benedetto da Conversano, Majorana – Giorgi da Genova, Rita Levi Montalcini da Acqui Terme, Aldini Valeriani da Bologna, Buonarroti da Trento, Moreschi da Milano, ISILTEP da Verres (Aosta) e Masotto da Noventa Vicentina (Vi).

Complessivamente, i laboratori hanno impegnato 200 studenti e 80 tra docenti, dirigenti e personale scolastico. In primo piano anche la dimensione sportiva, sia con la prima edizione della “Volley&Data Cup” dedicata alla pallavolo maschile, che ha visto competere, sul campo allestito nel cortile della scuola Mazzini, le squadre finaliste dei Campionati studenteschi, sia con il mondo delle due ruote. A pochi mesi dalla 3° tappa del Tour de France, la Piacenza-Torino che il 1° luglio scorso ha visto la città vestirsi di giallo in occasione della Grande Boucle, è partito da qui il primo Giro d’Europa della scuola italiana: 48 studenti e studentesse, rappresentanti di otto regioni italiane, sono stati chiamati a progettare una corsa ciclistica agonistica che connette Piacenza a otto capitali europee, aggiudicandosi la menzione speciale di “Scuola Futura” nella cornice del 2° Festival del Pensare Contemporaneo. Inoltre, nel loggiato di Palazzo Farnese è andata in scena una vera e propria corsa di ciclismo virtuale – la “Cycling & Data Cup” – sullo stesso tracciato dei Campionati mondiali in corso a Zurigo.




Appello al presidente Mattarella a favore degli alberi di Piacenza. In mattinata iniziato il taglio di un abete a palazzo Scotti Vigoleno

Un gruppo di cittadini di Piacenza, nel giorno in cui il presidente Sergio Mattarella è in visita a Piacenza, ha inviato al presidente della Repubblica una lettera appello a tutela degli alberi e di Piazza Cittadella “ai fini di una concreta attuazione dell’art. 9 della Costituzione”.

Intanto proprio stamattina sono incominciati i lavori per abbattere un abete di circa 50 anni di età, collocato nel cortile di palazzo Scotti Vigoleno, dove ha sede la prefettura. A decidere il taglio della conifera non è stato però il prefetto od uno dei suoi collaboratori ma la società proprietaria dell’edificio la Invimit nell’ambito di un progetto di rifacimento delle aiuole presenti nel giardinetto. Al posto del grande albero verranno piantate 4 piantine di carpino. La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Parma e Piacenza aveva autorizzato l’abbattimento il 6 luglio del 2020. I lavori si erano poi arenati per una qualche regione e sono ritonati ora di attualità, in un momento in cui, causa Piazza Cittadella, il tema del taglio di vecchi alberi è divenuto “un nervo” scoperto per i piacentini. Legambiente, attraverso la sua presidentessa Laura Chiappa, questa mattina si è recata in prefettura dove è stata ricevuta on grande disponibilità dal viceprefetto.I

l taglio è stato comunicato regolarmente al Suap del comune e non vi era modo per bloccarlo. Nel pomeriggio, a poche ore dall’arrivo del presidente della Repubblica Legambiente ha infine diffuso l’appello.

«Caro Presidente,
come piacentini siamo molto onorati della Sua presenza oggi, per testimoniare l’importanza del nostro Teatro Municipale, non solo gioiello architetonico, ma anche modello per la crescita culturale e sociale della comunità.
Con queste brevi parole gradiremmo invitarla a rifletere su uno squilibrio sempre più inaccettabile fra la giusta sensibilità per le strutture culturali e monumentali del nostro paese e il patrimonio naturale.
Da circa un mese alcuni cittadini stanno presidiando Piazza Cittadella, di fronte al meraviglioso PalazzoFarnese, per impedire l’abbatmento di 15 alberi ad alto fusto che sono non solo un segno ormai distintivo del paesaggio urbano, ma anche fonte di importanti e purtroppo scarsi servizi eco-sistemici per gli abitanti del centro storico.
Ci rivolgiamo a Lei, in quanto garante della Costituzione, che ha recentemente introdotto all’art. 9 l’espressa “tutela dell’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
Non Le chiediamo di dirimere il conflitto fra l’Amministrazione Comunale che intende abbattere gli alberi per costruire un anacronistico parcheggio interrato e i cittadini; siamo ben consapevoli che non rientra fra le sue ben più complesse competenze.
Le rivolgiamo però un accorato appello perché tutti gli organismi dello Stato, comprese le Soprintendenze e gli organi di controllo ambientale, siano più avvertiti nell’esercitare il massimo rispetto della Costituzione e segnatamente di quell’articolo 9, purtroppo spesso ignorato.
Sabato scorso la nostra bellissima Piazza Cavalli era traboccante di cittadini desiderosi di ascoltare la lezione magistrale del Prof. Mancuso, che non ci ha parlato solo di piante, ma della nostra responsabilità, di citadini e di Amministratori, verso il pianeta che è l’unico spazio disponibile per la vita delle future generazioni.
Saremmo lieti che le parole degli scienziati non rimanessero un inutile esercizio, a memoria di giovani privati di futuro, ma che rappresentassero uno stimolo per pratiche più coerenti, qui ed ora.
Grazie Presidente per l’attenzione che siamo sicuri vorrà prestare al nostro accorato appello.
I piacentini».




Premio Internazionale Pensare Contemporaneo a Byung-chul Han

Grande successo in occasione della seconda edizione del Festival del Pensare Contemporaneo, che si sta svolgendo a Piacenza da giovedì 19 a lunedì 23 settembre con una notevole partecipazione di pubblico. Dialoghi, interviste, lezioni pratiche di pensiero e concerti filosofici diffusi accompagnano ad approfondire il dibattito sul contemporaneo per reimparare a pensare e portare la meraviglia dentro di noi, in linea con il tema di quest’anno: Vivere la meraviglia. Tra stupore e spavento. Novità di questa edizione è il Premio Internazionale Pensare Contemporaneo, istituito dai promotori del Festival. Si tratta di un riconoscimento assegnato a una personalità di rilievo che grazie agli studi, le opere e la divulgazione ha saputo influenzare in maniera significativa a livello internazionale il pensiero e la visione sulla società contemporanea.

Il premio sarà conferito al filosofo e docente sudcoreano Byung-chul Han, per la sua acuta analisi della società contemporanea e la sua capacità di mettere in luce le contraddizioni e le sfide del nostro tempo, offrendo riflessioni originali e profonde sul vivere nell’era digitale. La cerimonia di assegnazione del premio si terrà l’ultimo giorno del Festival, lunedì 23 settembre, a Palazzo Gotico, alle ore 21.30, come momento finale della cerimonia di chiusura del Festival, nel corso della quale Byung-chul Han terrà la lectio magistralis Lo spirito della speranza.

“Grazie al Festival del Pensare contemporaneo, Piacenza si sta affermando come luogo d’eccellenza dell’approfondimento e del confronto sui temi cruciali della nostra epoca. Una sfida coraggiosa il cui esito non era scontato ma che si è rivelata vincente anche in questa seconda edizione del Festival. È un grande onore quindi poter ospitare e premiare nella nostra città uno dei più grandi filosofi di questo tempo. Un pensatore moderno in grado di indagare nel profondo le dinamiche in costante evoluzione dell’uomo contemporaneo e le interazioni dell’era digitale che stiamo vivendo”, dichiara la sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi.

  “La scelta di Byung-chul Han come vincitore del Premio Internazionale Pensare Contemporaneo riflette perfettamente lo spirito del Festival. Le sue opere ci invitano a riflettere sulla società della stanchezza e della trasparenza, in cui l’eros è in agonia e l’espulsione dell’Altro impedisce la salvezza del bello. Han accompagna a riscoprire la contemplazione, la cura e la speranza in un mondo sempre più frenetico e instabile. Siamo felici di poter offrire al pubblico del Festival l’opportunità di ascoltare dal vivo le sue riflessioni filosofiche”, dichiarano Alessandro Fusacchia, curatore del Festival del Pensare Contemporaneo e Andrea Colamedici, direttore filosofico.

“Il Festival del Pensare Contemporaneo, alla sua seconda edizione ci conferma che la qualità paga. La qualità dei relatori e delle relatrici, la qualità dei temi attorno ai quali vengono a dialogare e parlare a Piacenza, la qualità dell’attenzione di migliaia di persone incuriosite e interessate, che investono tempo, testa e cuore per ascoltare e partecipare. Per questo abbiamo deciso di istituire un Premio con cui ancorare in maniera più significativa il Festival alla sua dimensione internazionale e trasformarlo negli anni in un appuntamento di richiamo per sempre più persone da tutta Italia e anche dal mondo”, afferma il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi.

LA LECTIO

Uno spettro ci perseguita: la paura. Siamo costantemente esposti a scenari apocalittici: pandemie, guerre mondiali, la catastrofe climatica. Immagini della fine del mondo e della civiltà umana vengono evocate con sempre maggiore urgenza. Con timore, ci troviamo di fronte a un futuro desolante. Presi dalla gestione continua delle crisi, la vita si riduce a una questione di pura sopravvivenza.

Ma è proprio in questi momenti di paura e disperazione che la speranza sorge come una fenice dalle ceneri. Solo la speranza può restituirci una vita che vada oltre la semplice sopravvivenza. La paura isola gli individui, li chiude in sé stessi; la speranza, al contrario, unisce le persone e crea comunità. Essa apre un orizzonte di senso che rianima e ispira la vita. Nutre la fantasia e ci permette di immaginare ciò che ancora deve venire. Rende possibile l’azione, infondendo al nostro mondo scopo e significato. La speranza è la sorgente che ci libera dalla disperazione collettiva e ci restituisce un futuro.

BYUNG-CHUL HAN

Nato a Seul, insegna Filosofia e Studi Culturali alla Universität der Künste di Berlino. Le sue analisi, orientate prevalentemente alla critica delle implicazioni politiche e psico-sociali del neoliberismo, lo rendono uno dei filosofi contemporanei più interessanti e più seguiti a livello internazionale. Ha pubblicato con la casa editrice italiana nottetempo: La società della stanchezza (2012, 2020), Eros in agonia (2013, 2019), La società della trasparenza (2014), Nello sciame (2015, 2023), Psicopolitica (2016), L’espulsione dell’Altro (2017), Filosofia del buddhismo zen (2018, 2022), La salvezza del bello (2019), Che cos’è il potere? (2019), Topologia della violenza (2020), La scomparsa di riti (2021), Sano intrattenimento (2021), Elogio della terra (2022), Perché oggi non è possibile una rivoluzione (2022), Iperculturalità (2023) e Vita contemplativa (2023).

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

L’evento è ad accesso gratuito con prenotazione sul sito www.pensarecontemporaneo.it, effettuando prima la procedura di registrazione sul sito del Festival, a partire dalle ore 12.00 di domenica 22 settembre.

Saranno messi a disposizione 300 posti su prenotazione e i restanti posti saranno riempiti fino a capienza massima in ordine di arrivo. All’ingresso saranno organizzate due file: una per chi ha prenotato il biglietto, che potrà accedere alla sale presentando il QRcode a partire da 45 minuti e fino e non oltre 15 minuti prima dell’inizio; una seconda fila per chi non ha la prenotazione, che potrà accedere alla sala fino a capienza massima e una volta garantito l’accesso ai prenotati.

Per chi non riuscisse a entrare a Palazzo Gotico, l’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul maxischermo in Piazza Cavalli (se le condizioni meteo lo consentiranno) e/o presso il secondo piano del Centro per le arti contemporanee XNL Piacenza (via Santa Franca, 36).

La lectio si terrà in lingua tedesca con la traduzione simultanea in italiano.